Un bel saluto al cardinale Martini

Ora viene il tempo in cui l’età e la malattia mi danno un chiaro segnale che è il momento di ritirarsi maggiormente dalle cose della terra per prepararsi al prossimo avvento del Regno. Assicuro della mia preghiera per tutte le domande rimaste inevase. Possa essere Gesù a rispondere ai quesiti più profondi del cuore di ciascuno”: è la conclusione del saluto del cardinale Carlo Maria Martini ai lettori del “Corriere della Sera”, pubblicato oggi a pagina 19 con il titolo I MIEI TRE ANNI (FELICI) DA GIORNALISTA DEL CORRIERE. UN ABBRACCIO AI LETTORI, DIALOGHERO’ CON IL CUORE. Nel primo commento riporto il resto del testo e saluto anch’io con affetto il caro Martini, che lavorando per un trentennio al Corsera ho avuto come costante interlocutore. Non è un saluto triste ma sereno, aiutato dalla serenità a cui chiamano le sue parole cristiane.

60 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Testo del saluto del cardinale Martini ai lettori del “Corriere della Sera” annunciato nel post:

    Desidero iniziare quest’ultima pagina della rubrica, affidatami ormai qualche anno fa, ringraziando tutti coloro che mi hanno scritto in questi anni. Ho ricevuto migliaia di lettere di affetto, di gratitudine, di stimolo, di critica. Chiedo perdono a quelli a cui non sono riuscito a rispondere e a quelli che pur avendo ricevuto un cenno di riscontro lo hanno ritenuto poco o per nulla esaustivo. Ringrazio il direttore del Corriere che mi ha concesso un lungo tempo di dialogo nonostante l’affievolirsi della voce. Ringrazio pure tutti i suoi collaboratori. Un grazie di cuore anche ai miei successori sulla Cattedra di Ambrogio per la pazienza dimostrata, nonostante il mio intervento mensile.

    24 Giugno, 2012 - 17:06
  2. FABRICIANUS

    Un uomo, un cardinale: Carlo Maria Martini…Grazie

    Preghi per noi, da Gallarate verso il mondo.

    24 Giugno, 2012 - 20:59
  3. Marilisa

    Un altro grande uomo di Chiesa si ritira.
    A me dispiace moltissimo.
    Lo stimo per l’acume del suo intelletto, per l’apertura mentale che ha sempre dimostrato nei confronti dei problemi dell’uomo, per la straordinaria umiltà con cui si è sempre posto vicino all’uomo comune, comprendendone le sofferenze e i dubbi.
    Ho letto molti dei suoi libri e ne ho avuto consolazione.
    Alcune volte ho avuto risposte da lui, sul Corriere, circa incertezze ed interrogativi di vario genere, e ne ho avuto enorme aiuto.
    Impossibile per me non amare un uomo così grande, che ha fatto capire a molti di noi che la fede non è un fatto acquisito per sempre, ma ci vuole tutta una vita per coltivarla, chiedendone la conferma al Signore giorno per giorno attraverso gli eventi più diversi che ci vengono incontro nel corso dell’esistenza.
    Mi restano impresse nella mente queste sue parole : “una stilla di divino c’è in ogni uomo. Siamo le foglie dissimili di un unico albero. Non spetta a me distinguere le foglie meglio riuscite. Cristo ha detto: non giudicate”.
    E queste altre :”A volte la Chiesa si occupa di troppi peccati e non tutti nella Chiesa sanno e sentono che il solo, vero peccato è la sopraffazione, l’umiliazione, il disconoscimento del proprio simile tanto più se è debole se è povero se è escluso. E se è un giusto. Uno che non farebbe mai cose che umiliano la dignità della persona.”
    Auguro al cardinal Martini una grande serenità pur nella malattia che l’ha colpito, ma che non gli ha impedito di continuare a seminare il bene, nella vecchiaia, con parole preziose e illuminanti.

    24 Giugno, 2012 - 22:40
  4. roberto 55

    Un abbraccio affettuoso ad un grande servo del Signore: anch’io, come l’amico Fabricianus, confido nelle sue preghiere.

    Buona notte a tutti.

    Roberto 55

    24 Giugno, 2012 - 23:44
  5. Era il 2002 e venne da noi, in Augustinianum, il collegio della Cattolica dove ho studiato, a presentare il nuovo assistente spirituale. Se fosse stato un laico, sarebbe stato un magnifico gentiluomo piemontese d’altri tempi, pieno però di calore e passione a differenza di un altro vecchio gentiluomo piemontese quale Oscar Luigi Scalfaro, che questo fuoco non riusciva a comunicare. Era un uomo molto timido, ma che davanti a un piccolo uditorio (eravamo 82 ragazzi, ognuno con idee ed esperienze cattoliche diverse tra loro, dai ragazzi del Gi.fra a quelli della FUCI passando per Giuristi Cattolici e semplici praticanti) riusciva a creare un’atmosfera coinvolgente. La forza immane del cardinale Martini è, almeno così allora mi apparve, nella sua intelligenza. Libera come un gabbiano, capace di spaziare e sparare anche delle battute fulminanti con la faccia perfettamente seria (e l’ironia è esercizio di intelligenza, almeno credo).
    Alla fine della serata 82 teste ben diverse tra loro ebbero un pensiero comune: che peccato, non sarà mai Papa.
    Un particolare di quella serata, che mi ha colpito e che ricordo a sottolineare il carattere del cardinale Martini. Alla fine, in gruppetto, riuscimmo ad avvicinarci e salutarlo. Dopo il baciamano di rito, mi chiese di dove fossi e quale fosse la mia diocesi di provenienza (aveva aperto la serata con un pensiero per i ragazzi fuori sede). “Eminenza, vengo dalla diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, in Calabria” “Non la conosco, mi dispiace”, rispose. Ecco, uno “politico”, mi avrebbe sorriso e inviato paterni saluti al Vescovo; Martini ebbe l’onesta intellettuale di dirmi di non sapere dove fosse la mia diocesi. È l’onesta intellettuale che ha contraddistinto la sua vita. Ad multa annos, eminenza!

    24 Giugno, 2012 - 23:55
  6. Ad multos annos, benedetta correzione automatica dell’iPad

    24 Giugno, 2012 - 23:56
  7. Fides et ratio

    Figure come quella del cardinal Martini sono doni del Signore;
    Bisogna ringraziare Dio per questi doni ed avere la capacità nell’universo multicolore della chiesta di apprezzare i diversi toni, le diverse sfumature, le diverse tonalità, quando insieme si fondono e cooperano all’unità.
    Ognuno di noi ha il proprio colore preferito, ma quello preferito da Dio è proprio l’unità.

    25 Giugno, 2012 - 8:43
  8. Leopoldo

    “Non è male che due omosessuali abbiano una certa stabilità di rapporto e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili”.
    Sia chiaro che non intendo qui usare le parole del cardinale per confutare i famosi valori-non-negoziabili (locuzione che sempre si accompagna al lessico costituito da parole come relativismo e buonismo), oggi in voga fra molti che pensano di andare controcorrente ed invece, mia opinione, seguono la scia dei luoghi comuni più diffusi. Solo, vorrei fare osservare che mi stupisce l’indisturbata esaltazione di un uomo che è così distante dalle posizioni di molti amici del pianerottolo.

    25 Giugno, 2012 - 10:06
  9. Gioab

    “una stilla di divino c’è in ogni uomo. Siamo le foglie dissimili di un unico albero. Non spetta a me distinguere le foglie meglio riuscite. Cristo ha detto: non giudicate […] A volte la Chiesa si occupa di troppi peccati e non tutti nella Chiesa sanno e sentono che il solo, vero peccato è la sopraffazione, l’umiliazione, il disconoscimento del proprio simile tanto più se è debole se è povero se è escluso”

    E allora dove vanno a finire i Dogmi, la dottrina sociale, il catechismo, il credo, l’eucarestia, la sedia gestatoria e la testa di Bertone ?

    “Un tempo avevo sogni sulla chiesa, una chiesa che procedeva per la sua strada in povertà e umiltà, una chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo … Una chiesa che da spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una chiesa che infonde coraggio soprattutto a coloro che si sentono piccoli e peccatori. Sognavo una chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la chiesa.” (C. Martini – I Segreti del Vaticano p. 362)

    Che strano…. Perchè pensa che si dovrebbe pregare per la chiesa ? La ciesa è ormai santa. Dovrebbe essere l a chiesa a pregare per i suoi figli, ma qui accade il contrario.
    “Inoltre, se la [parte presa come] primizie è santa, lo è anche la massa; e se la radice è santa, lo sono anche i rami.” ( Rm 11.16)

    “Cristo amò la (chiesa) congregazione e si consegnò per essa, affinché la santificasse, purificandola col bagno dell’acqua mediante la parola, per presentare la congregazione (chiesa) a sé nel suo splendore, non avendo essa né macchia né grinza né alcunché di simile, ma affinché fosse santa e senza biasimo. (Efe 5.25-27)

    25 Giugno, 2012 - 10:21
  10. Federico B.

    Il problema non sono le parole del Card. Martini, sempre molto precise e circostanziate, ma l’abuso che ne hanno fatto e continuano a farne i “martiniani”. Estrarre citazioni dall’ampia letteratura del Card. Martini non è difficile, più difficile è mostrare di aver capito il senso delle sue parole senza “tentare” di usarle, strumentalizzandole, per criticare la Chiesa.
    Anche per questo motivo, a prescindere dai meriti personali, sono contento che lo Spirito Santo abbia consentito un lungo pontificato al Beato Giovanni Paolo II e abbia aiutato i Signori Cardinali a scegliere come suo successore Benedetto XVI.

    25 Giugno, 2012 - 10:22
  11. Gioab

    @Leopoldo
    “Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili”.”
    _________________oo0oo________________
    Vittorio Messori – “È INNEGABILE che oggi nella Chiesa la castità fa problema”…
    (Newsweek) – “Maryland, – l’ex sacerdote Richard Sipe, ritiene che il 20 per cento circa dei 57.000 sacerdoti cattolici americani sia omosessuale . . . Altri psicoterapisti pensano che la cifra reale si avvicini oggi al 40 per cento”.
    The Christian Century. -“ Il teologo cattolico John J. McNeill (omosessuale dichiarato) giustifica apertamente l’omosessualità: “L’amore fra due lesbiche o due omosessuali, in quanto amore costruttivo fra due esseri umani, non è peccaminoso”.

    La Bibbia :
    “E devi fare una lamina risplendente d’oro puro e incidere su di essa con incisioni di sigillo: ‘La santità appartiene a Jehovah. E la devi legare con una cordicella turchina, e dev’essere sopra il turbante. Dev’essere sul davanti del turbante. E dev’essere sulla fronte di Aaronne, e Aaronne deve rispondere dell’errore commesso contro gli oggetti santi, che i figli d’Israele santificheranno, vale a dire tutti i loro doni santi; e deve stare di continuo sulla sua fronte, per ottenere l’approvazione per loro dinanzi a Jehovah. ” ( Eso 28.36-38)

    “Allontanatevi, allontanatevi, uscite di là, non toccate nulla d’impuro; uscite di mezzo ad essa, mantenetevi puri, voi che portate gli utensili di Jehovah”. — Isaia 52:11.

    “Ora i due angeli arrivarono a Sodoma di sera, e Lot sedeva alla porta di Sodoma. Quando Lot li scorse, si levò per andare loro incontro[…] Prima che potessero coricarsi, gli uomini della città, gli uomini di Sodoma, accerchiarono la casa, dal ragazzo al vecchio, tutto il popolo in una turba. E chiamavano Lot e gli dicevano: “Dove sono gli uomini che sono entrati da te questa notte? Portaceli fuori affinché abbiamo rapporti con loro”. ( Gen 19.1-11)

    “[Dio].. non si trattenne dal punire il mondo antico, ma conservò Noè, predicatore di giustizia, con sette altri quando portò il diluvio su un mondo di empi; e riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere le condannò, ponendo per gli empi un modello di cose avvenire; e liberò il giusto Lot, che era grandemente afflitto dalla condotta dissoluta delle persone che sfidavano la legge — poiché quel giusto, a causa di ciò che vedeva e udiva mentre dimorava fra loro, si tormentava di giorno in giorno l’anima giusta a causa delle loro opere illegali “ ( 2 Pie 2.5-8)

    25 Giugno, 2012 - 10:44
  12. Clodine

    Personalmente, per quanto stimi l’ intelligenza del cuore e l’alta preparazione teologica del cardinale, “ritengo ” [ e credo che la sottoscritta -nullità al suo confronto- può a buon titolo usare tale verbo, mentre non credo possa fare lo stesso un cardinale il quale DEVE promuovere l’obbedienza al magistero dell Chiesa e la Papa chiudo chiosa] ritengo-dicevo. che parole come “Però non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità”- e ancora-“Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili omo” . IO credo che finchè si parli di etero, ciascuno è libero e, come dice l’esimio Martini anch’io, come lui “sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto/a che non vada messo in discussione l’unine laica.” Ma poi, mi blocco quando un prelato di quella levatura aggiunge che “se poi alcune persone, di sesso diverso ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamente che non sia? beh allora, scusate eh, ma rabbrividisco! Ritengo non siano parole edificanti . ” Tutto è lecito” direbbe l’apostolo Paolo “ma non tutto edifica”. Se per Martini non vi è nulla di grave nel matrimonio gay allora quel “Ritengo” -verbo che usa a iosa- s’infrange come i flutti sugli scogli circa la mole di epistole pastorali dove lascia intendere l’esatto contrario, dove quel “Ripartiamo da Dio”- non è uno slogan, ma un programma. Che faccia pace con i neuroni anche lui però, eh, capisco l’età,capisco la malattia ma in questo modo disorienta!

    25 Giugno, 2012 - 10:51
  13. Marilisa

    “L’indisturbata esaltazione di un uomo che è così distante dalle posizioni di molti amici del pianerottolo”, per quanto mi riguarda è dovuta proprio al fatto che è stato un uomo di Chiesa controcorrente, orientato a posizioni di modernità, aperte e intelligenti, che certo non è facile trovare negli ecclesiastici tradizionalisti, timidi e conservatori, ed anche un po’ miopi.

    25 Giugno, 2012 - 10:55
  14. luca73

    Praticamente, non condivido nulla delle ultime dichiarazioni pubbliche del Cardinale Martini in tema di unioni gay (come pure certi apprezzamenti sbilanciati per le opere, molto controcorrenti e quasi eretiche, di Vito Mancuso).
    Ciò non toglie, che io apprezzi la pacatezza dei suoi giudizi (ripeto, non tutti condivisibili) e la cortesia squisita delle risposte vergate sul Corsera.
    Io apprezzo l’intelligenza e quest’uomo ne aveva (e ne ha) da vendere. Parafrasando la sua ultima uscita: “Possa essere Gesù a rispondere ai quesiti più profondi del cuore di ciascuno” e possa Gesù avere pietà dei tanti peccati di orgoglio intellettuale che tutti, magari in buona fede, commettiamo non riconoscendo e rispettando alcuna Autorità superiore alle nostre idee.

    25 Giugno, 2012 - 11:36
  15. Leopoldo

    Che bello! Carlo Maria Martini s’è rincoglionito ( la vecchiaia, la malattia…) e Gioab mi parla con la sua bibbia. Cominciamo a preoccuparmi ma poi tutto è tornato a posto.

    25 Giugno, 2012 - 11:39
  16. Federico B.

    Non posso non condividere l’intervento di Clodine. Un cardinale, arcivescovo emerito di una grande diocesi, ha l’obbligo di soppesare l’effetto delle proprie parole in un mondo già così DISORIENTATO. immagino e spero che siano parole “estrapolate” per ragioni di brevità da riflessioni più ambie e complesse, “sintetizzate” brutalmente. Altrimenti avrebbe ragione Marilisa a definire il Cardinal Carlo Maria Martini “un uomo di Chiesa controcorrente, orientato a posizioni di modernità, aperte e intelligenti”.
    Ritengo che la Chiesa non possa avere diverse “correnti” su una questione tanto importante, non debba consentire un soggettivismo tale per cui chiunque, dal più eminente cardinale al fedele laico più ignorante (absit iniuria verbis), possa dire qualsiasi cosa “controcorrente”, seppure ispirandosi a posizioni che secondo il proprio sindacabilissimo giudizio possono apparirgli come “moderne, aperte e intelligenti”.
    Ringrazio Marilisa per avere involontariamente dato conferma di quanto scrivevo a proposito dei “martiniani”.

    25 Giugno, 2012 - 11:45
  17. Federico B.

    ampie

    25 Giugno, 2012 - 11:47
  18. Fides et ratio

    @Federico

    I Martiniani, come i Caffariani. i Biffiani, i Tettamanziani e tutti i Vattelapeschiani, sono quella categoria di persone che, facendo riferimento alla metafora di colori di cui sopra dicono:

    “Ecco questo colore è bello, gli altri fanno tutti schifo”.

    E’ la logica del demonio, il cui scopo è proprio quello di dividere e separare. Chi adotta quella logica, non apprezza il Cardinale, ma è nemico della Chiesa.

    25 Giugno, 2012 - 11:56
  19. Federico B.

    @Fides,
    è quello che penso anch’io. Colui che divide è il diavolo.

    25 Giugno, 2012 - 12:01
  20. FABRICIANUS

    @Fides

    Carissimo, dimentichi i ruiniani e i fisichelliani

    E’ una mancanza non da poco…. 😉 😉

    (Suvvia per sorridere un pò.)

    P.S. @Federico
    Non va bene neanche Martini, beh, non ne avevo dubbi…
    Ti dico solo che furono principalmente i giornali laici(La Repubblica in primis) a tentare di fare del card.Martini una sorta di “altro” rispetto alla Chiesa di Roma e ar magistero de li vescovi della Cei e der papa.
    Lui avevo solo delle posizioni più possibiliste.
    Egli è stato ed è un maestro di Fede per tanti ambrosiani come me e non solo…
    Stammi bene caro Federico…

    25 Giugno, 2012 - 12:38
  21. FABRICIANUS

    Mi sono definito ambrosiano, dimenticavo di aggiungere: zapaterista-laicista e perchè no, pure stalinista…

    😉 😉 😉

    25 Giugno, 2012 - 12:40
  22. Clodine

    idem, stessa idea elevata al cubo

    25 Giugno, 2012 - 12:44
  23. Clodine

    In riferimento a Federico e Fides “idem elevato al cubo”…un po’ meno al caro Fabricianus che voglio bene ma dalle qual idee, forse perché tal busillis condivisi in tempi di giovanili ardori e sopraggiunta saggezza spense, quando, più matura riflessione ricompose. Or respingo velleità di antiche memorie come non più contemplabili. Poiché : solo chi ricerca, e sente che deve farlo non si rassegna a verità codificate, già impacchettate e pronte per il commercio di anime…

    25 Giugno, 2012 - 12:53
  24. FABRICIANUS

    Ciao Clo,
    un abbraccio forte….
    Leggo, leggo da tempo che non condividi mie posizioni, ma ci si vuol bene lo stesso.

    Con affetto,
    F.

    25 Giugno, 2012 - 12:58
  25. Federico B.

    @Fabricianus,
    ma no, non fraintendere basandoti su un pregiudizio (addirittura scrivi “non ne avevo dubbi”). A me il Card. Martini va benissimo. Consentirai magari che non lo beatifichi prima del tempo, non ne sia un discepolo entusiasta o un ammiratore sfrenato, che abbia seguito altri “maestri nella fede, … ma ho sempre apprezzato molti suoi scritti.
    Ho anche avuto la fortuna di incontrarlo, pensa un po’?, a Gerusalemme nel 2004. Ero in pellegrinaggio con un gruppo eterogeneo di varie città del Nord Italia e c’era un gruppetto di milanesi. Tanto hanno detto e fatto che sono riusciti a convincere la nostra guida ad una sosta all’Istituto biblico dove allora risiedeva il Card. Martini alcuni mesi all’anno. Il Cardinale è stato molto contento di incontrare un gruppo di “giovani” e ci ha concesso un’oretta del suo tempo. Non stava bene, dopo i primi venti minuti ha cominciato a tremare e a parlare con più fatica. Ha pregato con noi, ci ha dato alcune indicazioni su come vivere il nostro pellegrinaggio in Terrasanta, alla luce del Vangelo nella ricerca del Maestro, ha risposto ad alcune domande (più che altro formulate dagli eccitatissimi “ambrosiani” presenti, quasi fanatici). Ho un bel ricordo di lui, a conferma dell’impressione che avevo già avuto leggendo diversi suoi scritti nel corso della mia vita e della mia formazione cristiana. Non ho mai parlato male di lui, ma sempre dei “martiniani” che, spesso deformando il suo insegnamento, lo fanno diventare un “alfiere della modernità” e non gli fanno un buon servizio.
    Come dici tu, sono stati i giornali laicisti, insieme ad una quota della Curia Ambrosiana simpatizzante per la sinistra (ho parenti e amici a Milano che mi hanno riferito cose che qui da noi, in “campagna” sembrano impossibili, come mailing list di partecipanti a ritiri spirituali promossi dalla pastorale giovanile della diocesi, utilizzate per “suggerire” di votare un tale candidato sindaco o presidente della provincia o deputato, sempre tutti di centrosinistra: dopo tante sconfitte alla fine sono riusciti a eleggere Pisapia, bravi!), a strumentalizzare le sue parole. E’ vero che forse il Card. Martini ha lasciato molto fare…
    Comunque ribadisco che, coerentemente all’immagine di clericale intransigente che purtroppo mi ritrovo, non sono contro nessun cardinale. Non mi piacciono i fan di “Martini”, specie se ne utilizzano le parole per criticare e avversare l’insegnamento della Chiesa.
    Stammi bene anche tu.

    25 Giugno, 2012 - 13:16
  26. Clodine

    Certo che ti voglio bene Fabricianus, è giusto che tu faccia le tue esperienze e analizzi con obiettività e intelligenza ciò in cui credi vagliando con obiettività, separando il grano dalla pula, conservando ciò che la tua coscienza ritiene sia giusto…
    Un abbraccio forte forte

    Clo

    25 Giugno, 2012 - 13:24
  27. FABRICIANUS

    Sì, carissimo Federico, la Curia di Milano era notoriamente simpatizzante per il CentroSinistra, ma, quando dico Curia intendo la sola Piazza Fontana in Milano.
    L’episodio di cui parli non lo conosco, ma, ne prendo atto…

    Il popolo ambrosiano e una parte non indifferente del clero (soprattutto in Brianza e a Varese) erano invece filo-leghisti e filo destra…Ma non è sulle modalità di voto degli ambrosiani che voglio soffermarmi…

    Nel mio post precedente volevo scherzare un pò e pro-vocare…

    Vedo che convieni con me sul nocciolo più importante degli anni da arcivescovo, di Martini…

    Fu un’operazione tutta giornalistica (senza denigrare il mestiere) a trasformare l’episcopato di Carlo Maria Martini in una sorta di zona franca, “quasi una zona degli esseni” che si contrapponeva a Roma…

    In realtà non fu così: Martini e Ratzinger ad esempio, pur nelle diversità si sono sempre stimati e, Benedetto XVI ha più volte citato Martini…

    25 Giugno, 2012 - 14:11
  28. FABRICIANUS

    @Clodine delle 13.24

    Grazie per le tue parole.

    25 Giugno, 2012 - 14:38
  29. discepolo

    Direi che il cardinale Martini incarna alla perfezione la figura dell’intellettuale
    contemporaneo: nella sua vasta cultura, nell’intelligenza e nella capacità, che a me ha sempre lasciato ammirata , di sostenere un idea e nello stesso tempo, con la medesima intelligenza e sincerità, il contrario di questa idea.
    a noi infelici esistenzialisti kierkegaardiani, ancora fermi all’ “Aut-Aut”,alla scelta esistenziale fra due idee contrapposte , al dramma del o vero questo o è vero quello, Il cardinale Martini ha insegnato serenamente l'”Et- et” :.
    E’ vero questo ed è vero ( magari in parte )anche il contrario. Credo in questo ma non escludo anche il contrario, questo è giusto ma non si può dire ingiusto il contrario.
    Certo, non è da tutti, ci vuole una fine intelligenza, una vasta cultura , una onestà intellettuale a tutta prova , per sostenere tale posizione sul “filo del rasoio”. Ma certo è più affascinante e moderna di quella dei rozzi e aristotelici seguaci della logica.
    Quelli che se è vero A e se A è il contrario di B, non può essere vero B,
    sono superati. La società è oggi “liquida”, anche la logica è “liquida”, e bisogna essere d’accordo con tutti. Del resto forse è una questione di temperamento, ci sono persone che hanno una vastità mentale, scevra da pregiudizi, da immettere tutto nella loro mente , una personalità enciclopedica , come Pico della Mirandola, allora per queste persone forse è più facile non porsi i quesiti angosciosi dei semplici credenti “disorientati” come qualcuno su questo blog li ha definiti.
    i semplici credenti” disorientati “non devono cercare l’orientamento nelle parole del Cardinale Martini, perchè tali parole non sono “orientate” da nessuna parte, sono onnicomprensive, non escludono nulla, nessuna ipotesi, nessuna possibilità. E’ giusto che il cardinali Martini dica alla fine della sua vita “possa essere Gesù a rispondere ai quesiti”.
    Non so se Gesù, almeno quello del Vangelo di Matteo, fosse così’ onnicomprensivo ed enciclopedico, non so se Gesù fosse così o invece non fosse più concreto, sbrigativo e categorico, più simile all’AUT-AUT, o questo o quello , più vicino alla scelta drastica che si impone all’individuo PRATICAMENTE, al di la’ dei sofismi intellettuale.
    Non so , ma so che credo che sia più utile se ai quesiti esistenziali di noi poveri credenti risponda Gesù in persona
    ( colla voce dei Vangeli) che non l’intelligentissimo, coltissimo, intellettualissimo , sofisticatissimo, ottimo Cardinale Martini.
    MC

    25 Giugno, 2012 - 15:08
  30. Fides et ratio

    Ai devori Martiniani vorrei rammentare le parole del Cardinale riportante in un vecchio post di questo stesso blog nell’ormai lontano 2007, titolato Gli auguri del cardinale Martini a papa Ratzinger:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=339

    «Prego molto per lui, perché ha la mia stessa età e un carico tanto grave da portare. Per questo sento, riguardo alla sua persona, non solo riverenza e obbedienza, ma anche affetto, simpatia e comprensione. Gli auguro ciò che dice san Paolo in Ebrei 13,17: che possa godere di tanta obbedienza e collaborazione da parte di tutti così che possa portare questo peso “con gioia e non gemendo”. E chiedo anche che viva la consolazione di cui parla la terza Lettera di San Giovanni al versetto 1,4, quando dice: “Non ho gioia più grande di questa, sapere che i miei figli camminano nella verità”»

    25 Giugno, 2012 - 15:16
  31. Federico B.

    Grazie Fides per averci riproposto parole estremamente significative del Card. C.M. Martini. Sarebbe bello che i suoi estimatori ne cogliessero il senso profondo, rinunciando a polemiche e antagonismi.
    Concordi, Marilisa?

    25 Giugno, 2012 - 15:27
  32. discepolo

    Per non dare l’impressione che non ammiri e stimi ( e abbia voluto bene come membro del suo gregge milanese) il Cardinale Martini riporto delle sue parole , in risposta a una lettera in cui gli si chiedeva cosa realmente significa peccato, e si polemizzava sulla “norma “, sulla Legge , risposta pubblicata sul Corsera di ieri , 24 giugno,

    “la parola “peccato” va interpretata come “sbagliare il centro”, l’immagine è quella dell’arciere che scocca la sua freccia ma non colpisce il bersaglio: un fallimento. La norma non è di per se’ il bersaglio, è ciò che mi aiuta a colpirlo: è il” mirino” se posso usare quest’immagine. Il bersaglio vero è compiere ogni gesto quotidiano con tutto l’amore di cui sono capace, nella relzione con gli altri e in quella con Dio”

    Ammiro e stimo e voglio bene al cardinale Martini per queste parole e per tante altre.
    MC

    25 Giugno, 2012 - 15:38
  33. @ tonizzo
    Sempre delicato e dolcissimo nei ricordi e nella loro descrizione, ma soprattutto nelle sensazioni… grazie.

    @ Leopoldo
    ma che c’entrano le tue osservazioni? è trendy “voler bene” al Card. Martini, sarà anche controcorrente ma va rispettato, bla bla bla……….E nessuna delle parole che quest’uomo ha pronunciato, o alcuno dei suoi pensieri, ha fatto breccia? ha recato un dubbio? è riuscito a far germinare una domanda?
    Nooooooo, meglio ricordare cosa ha fatto o NON ha fatto, se sia comportato come detta la Fede o se abbia usato il cuore e l’intelligenza al servizio della sua Fede……..sono delusa ogni giorno di più………….
    E pensare che il Card.Martini mi stava antipatico!………

    25 Giugno, 2012 - 17:45
  34. Marilisa

    «Ringrazio Marilisa per avere involontariamente dato conferma di quanto scrivevo a proposito dei “martiniani”.»

    Ecco l’esempio lampante di come possano essere travisate le parole di chi è stato etichettato in un certo modo.
    I termini “moderne, aperte e intelligenti” in bocca ad una persona hanno un significato, detti da un’altra persona ne assumono un altro ben diverso.
    Che allegria!!
    All’anima della obiettività!

    25 Giugno, 2012 - 19:27
  35. discepolo

    Non ha alcun senso logico dividersi fra “martiniani” e non martiniani .
    il cardinale Martini non ha mai voluto avere un partito dentro la Chiesa contro Ratzinger. fra Martini e Ratzinger ci sono molte più affinità , di temperamento e di cultura, che diversità.
    le diversità non sono tra di loro, ma fra la base sempre più diversificata
    dei fedeli: alcuni ormai non si dicono più cattolici tout court, ma ciellini, carismatici, neocatecumenali ecc. ecc. Le divisioni non sono al vertice, non ci sono divisioni dottrinarie fra il clero, le divisione della Chiesa cattolica odierna sono alla base: ogni membro della comunità ecclesiale si sente in dovere e in diritto di dire la sua opinione, su questioni religiose , che sia o no in linea con quella della Chiesa. E perchè mai una Marilisa non dovrebbe pensare colla sua testa e dovrebbe sottostare al dogma cattolico?
    Dunque Marilisa crederà alla religione di Marilisa, Clodine alla religione di Clodine, Pincopallo alla religione di Pincopallo e così via.
    il problema non è il cardinale Martini, il problema è le centinaia di migliaia di singoli cristiani che si credono in diritto/dovere come il Cardinale Martini di avere la propria opinione personale su qualsiasi cosa concerna la religione.
    Ormai non più una verità condivisa ma l’opinione personale regna sovrana .

    25 Giugno, 2012 - 22:04
  36. discepolo

    Anzi la domenica alla Messa mi guardo sempre intorno quendo si recita il “CREDO”. e vorrei veramente sapere , ma non posso, ma il geometra alla mia destra crede veramente che Gesù sia “generato non creato della stessa sostanza del Padre”?
    e Il mio amministratore di condominio seduto due file davanti a me crede davvero che “verra a giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine”???
    Non lo so, quello di cui dubito non è il Credo ma chi recita il Credo creda veramente al credo ….

    25 Giugno, 2012 - 22:14
  37. Da nessuna parte risulta che io sarò salvato in virtù del Credo.

    Sembra che il buon Rabbi abbia esplicitamente proclamato,
    che la salvezza sarà per quelli che
    hanno dato cibo agli affamati,
    da bere agli assetati,
    conforto ai carcerati e ai malati,
    e poi………….

    probabilmente
    Geometra, Amministratore,
    senza Credo
    avranno più probabilità di me di incontrarsi
    con il servo IHS.

    Senza Credo recitato da labbra,
    non ho diritto di giudicare la sua coscienza,
    forse,
    molto più di casa con il Xr.

    Oggi in parrocchia un funerale.

    Alla fine della messa il parroco ha chiamato il figlio della defunta,
    che ha ringraziato la comunità che ha accompagnato con lui
    il lungo calvario della mamma morta di tumore.

    Il figliolo ha ringraziato il Signore della forte speranza che porta in cuore
    nella resurrezione dai morti.

    In tanti sapevamo che,
    questo figliolo che viene la domenica a messa in compagnia,
    è un omosessuale che convive da diversi anni.

    Forse mi devo far raccomandare per la mia futura vita dopo la morte,
    da quel geometra, da quell’ingegnere,
    e persino da quel frocio.

    Grazie Teresina
    per ricordarmi quel diversificatissimo giardino di D-io
    dove “ognuno a modo suo”
    glorifica D-io.

    26 Giugno, 2012 - 0:26
  38. Marilisa

    La questione non è la religione di Tizio, Caio, Sempronio.
    La religione è la stessa per tutti, perché tutti credono nel Cristo Dio.
    Diverso è il modo di rapportarsi ad essa, e in questo c’è una certa divisione non solo tra i fedeli laici ma anche ai vertici.
    Io vedo, e l’ho scoperto da poco, che i tradizionalisti (e ne escludo volutamente i lefebvriani) si rifanno alla Chiesa preconciliare ritenendola la più valida sotto tutti gli aspetti soprattutto formali, mentre gli altri seguono le indicazioni scaturaite dal C.V.II considerandole più consone ai tempi moderni che richiedono una attualizzazione della Parola di Gesù conformandola, senza tradirne la sostanza, alla vita che procede secondo leggi e modi naturalmente nuovi.
    Ha detto don Sciortino rivolto ai vescovi: che ne è stato, dopo i primi entusiasmi, delle grandi speranze suscitate dal C.V.II ? E dei grandi fermenti scaturiti nell’immediato? Tutto quasi annullato.
    Eppure papa Giovanni XXIII ( che papa!) lo indisse perché profondamente convinto della necessità di un salutare rinnovamento.
    La Chiesa non è in cielo e non può essere considerata un’isola separata dal resto del mondo, chiusa alla modernità. Deve prendere atto che, essendo radicata nel mondo, come peraltro dice orgogliosamente di essere, deve fare i conti con nuove realtà, e non deve sfuggirle ma , al contrario, affrontarle con serenità a viso aperto, per risolvere i grandi problemi che sono al suo interno.
    Non deve solo affidarsi alla preghiera, ma deve agire. Questo è il punto. Dio la assiste certo, ne siamo convinti tutti, ma Dio vuole che anche l’uomo agisca.
    I laudatores temporis acti ci sono sempre stati in ogni campo, così anche nella Chiesa; ma la storia ha dimostrato che alla fine hanno dovuto cedere al tempo che avanza con nuove immagini e nuove modalità di vita. Il che comporta rinunce e anche sofferenze.
    Questo non significa che il passato debba essere cancellato con un colpo di spugna, ma almeno che venga contemperato col nuovo. La Tradizione non può escludere le parole di nuovi profeti. Ciò è nell’ordine delle cose.
    Oggi c’è una maggiore consapevolezza nel popolo, per cui è giusto che si ragioni e si esprimano le proprie opinioni anche sulla Chiesa gerarchica.
    Anche questo atteggiamento è frutto del tempo che passa e che fa maturare l’umanità. Chi è maturo ragiona su tutto; perché non dovrebbe farlo sulla religione?
    È intelligente chi capisce che Dio è presente qui ed ora, e ci si deve sforzare per ascoltarne la voce e i suggerimenti, non respingendolo verso il passato.
    Ratzinger e Martini: amici sì, ma del tutto diversi.
    Il primo essenzialmente conservatore; il secondo più attento alle nuove problematiche di oggi e a cogliere i segni dei tempi.
    Entrambi, comunque, degni di rispetto.

    26 Giugno, 2012 - 1:29
  39. Nino

    discepolo scrive,
    25 giugno 2012 @ 22:14

    “Non lo so, quello di cui dubito non è il Credo ma chi recita il Credo creda veramente al credo ….
    ————————–
    Beata te, che vivi nelle certezze.

    Cristo non ha scritto nulla, tantomeno il credo.
    L’unica traccia del suo critto è quello che ha lasciato nella polvere e il vento l’ha portato via.

    Forse la domanda è : chi mi sta accanto è o no mio fratello? E’ o non è il mio prossimo?
    Levitico, 19,18; anche 19,34. “Ama il prossimo tuo come te stesso»
    Eppoi : Matteo 7,12; 22, 39 e Luca 6,31.

    I rabbini cabbalisti dicono ” il prossimo sei TU”

    Paolo ai Galati 5,14 e ai Romani 13,9 «La legge trova la sua pienezza in una sola parola: amerai il tuo prossimo come te stesso»

    “Voi siete la luce del mondo… risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:14,16).

    “La nostra lettera, scritta nei nostri cuori, siete voi, lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini; è noto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne” (2 Corinzi 3:2,3).

    E il Venerabile Padre Carlo nella “Cattedra dei non credenti circa il credere dice “Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente che si parlano dentro, che si interrogano a vicenda che rimandano continuamente domande pungenti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa. E’ importante l’appropriazione di questo dialogo interiore, poiché permette a ciascuno di crescere nella coscienza di sé. La chiarezza e la sincerità di tale dialogo si pongono come sintomo di raggiunta maturità umana.”

    Condivido pienamente questa sua riflessione.

    26 Giugno, 2012 - 7:33
  40. Fides et ratio

    @Nino
    Una riflessione condivisibile; ma non credo che il Comandamento dell’Amore, pienezza della legge, abbia molto a che vedere con il “Credo” che esprime il soggetto e l’oggetto della nostra fede.

    26 Giugno, 2012 - 9:11
  41. manuel76

    @ Leopoldo e Clodine
    Siamo davvero influenzati dalla mania di trovare il titolo di giornale?
    “Il Cardinale Martini apre al preservativo e ai gay”

    Mi chiedo come si possa, nel respiro profondo di tutto quanto ha scritto Martini, andare a tirare fuori le parole che ha espresso riguardo agli omosessuali.

    Ma siamo proprio ossessionati dall’argomento!

    Un uomo che scrisse della televisione come il lembo del mantello.
    Nell’intervista cui ti riferisci, Leopoldo, il Cardinale esalta prima di tutto la famiglia come unione feconda tra uomo e donna e il matrimonio! Quasi a dire che sa benissimo quali sono i valori importanti.

    Poi dice delle persone omosessuali, persone che per certa parte di inclinazione naturale, educazione, contesto sociale sono così.
    E pertanto ritiene che una stabilità di affetti, paragonata all’amicizia esclusiva classica, non sia un disvalore.

    Questo non aumenta il numero degli omosessuali!
    Nè ne promuove il moltiplicarsi.
    Semplicemente da un punto di vista civile non vede male che questi possano avere un istituto civile che governi la stabilità della loro unione.
    C’è qualcosa di male in questo?!?

    Il ragionamento di Martini è sempre molto intelligente. La logica con cui lo conduce è assoluta. Non ci sono mai forzature. Definisce sempre con chiarezza e distinzione l’ambito di applicazione di quanto dice. E dalle premesse universali deduce con rigore e onestà intellettuale.

    26 Giugno, 2012 - 10:39
  42. Clodine

    La questio si basa esclusivamente sulla coerenza: se un cardinale, o un vescoso ma anche un semplice sacerdote si sente “migliormente” rappresentato: nelle idee, a livello teologico, di ricerca, dai protestanti ebbene che esca! Esca dalla Chiesa e aderisca alla confessione dentro alla quale, a livello dottrinale avverte maggiori con-sonanze. Tutto qui, questione di coerenza. Poi, nella fattispecie si sa, se scrivi qualcosa che compiace ai gay, fai audience e vendi, il problema però è che bisogna piacere a Dio e non agli uomini perché, se hai consensi umani, Cristo insegna che sei sulla cattiva strada …

    26 Giugno, 2012 - 11:47
  43. manuel76

    @ Clodine
    Penso che se c’è un cardinale rispettoso degli insegnamenti e della figura del Papa, questo sia Martini!
    Non è certo un segretario di stato che esercita il potere facendo grandi sorrisi al Papa e che nasconde tra le pieghe delle sottane gli affaracci propri.

    E’ una persona che pensa si esprime sempre onestà intellettuale, con rispetto, obbedienza e stima verso il pontefice.

    Non ha certo bisogno di dire “qualcosa” per compiacere qualcuno.
    E di certo senza figure cosi’ la chiesa risulterebbe molto impoverita.

    Sprona la Chiesa ad occuparsi di cio’ che concerne la fede, lasciando allo stato e alle istituzioni sanitarie di pronunciarsi riguardo al resto!

    Questo invito ad uscire dalla Chiesa non lo capisco proprio. Se c’e’ uno che ci da l’esempio su come cercare la fede è lui, con l’accettazione della malattia.
    Di recente scriveva come non fosse spaventato dall’afasia che lo stava colpendo, ma fosse pronto ad ascoltare, a pregare in silenzio.

    26 Giugno, 2012 - 12:22
  44. Leopoldo

    @manuel76
    Sono ossessionato da tutte opzioni culturali che fanno scempio della dignità dell’uomo e le combatto con tutte le mie forze. Fra queste, quella che vorrebbe gli omosessuali malati, deviati, anormali e chi più ne ha più ne metta, specie quando si ammanta della tolleranza ipocrita di chi dice di non avere nulla contro di loro ma fa pesare la sua influenza politica per impedire l’approvazione di leggi che consentirebbero loro di vivere liberamente la loro sessualità e il loro amore.

    26 Giugno, 2012 - 12:56
  45. manuel76

    @ Leopoldo…hai innescato una bomba!
    🙂

    Scherzi a parte, avevo frainteso il tuo precedente commento.
    Concordo con quanto dici e che non dovrebbe esserci ingerenza politica.

    E’ odiosa l’intromissione ed è anche stupida.

    Credo che Martini riesca ad “osare” perchè riesce a capire quello che conta davvero.
    La cosa che mi colpisce quando scrive è sempre la costante fiducia che trapela nei nuovi strumenti, nelle scoperte dell’uomo, nel futuro.
    Non solo non ha paura della malattia, ma coglie la ricchezza del momento che sta vivendo, mentre si prepara a morire.

    26 Giugno, 2012 - 13:07
  46. Clodine

    I motivi di certe prese di posizione del Cardinale, singolari e contro il magistero e qui non ci piove, possono essere molteplici, non da ultimo i sassolini che si è soliti lasciare nella scarpa, che fanno tanto male ma ce li teniamo per non intrare in conflitto, dai quali, però, ci si libera volentieri al tramonto della vita. Altro motivo: contrastare la sponda più oltransista e dunque, potrebbe aver preso precise posizioni politiche circa gli scontri in curia tra persone e gruppi di potere, o piuttosto di conflitti sulla concezioni della Chiesa nel mondo….
    Certo, il periodo blu di Martini è ben lungi da quello rosa dei primi scritti.
    “Non potere avere un amore che si esprima anche nella tenerezza corporea sarebbe disumano. Accettare delle regole, prepararsi a un legame tra uomo e donna, è invece necessario come lo è imparare a essere capaci di amare con il corpo e con la mente”. Ecco, è questo il Cardinal Martini che mi piace e che amerò ricordare.

    26 Giugno, 2012 - 13:25
  47. Nino

    Fides et ratio scrive,
    26 giugno 2012 @ 9:11
    “ma non credo che il Comandamento dell’Amore, pienezza della legge, abbia molto a che vedere con il “Credo” che esprime il soggetto e l’oggetto della nostra fede.”
    ————————–

    Notavo come ci sia sempre qualcuno che CREDE più di tutti e che giudica, ovvero dubita della fede di chi gli sta accanto.

    Per questo ponevo la domanda sul prossimo, ricordando che chi crede è chiamato alla testimonianza ““Voi siete la luce del mondo… risplenda la vostra luce davanti agli uomini,……”
    In somma ad essere nella linea del modello del cristiano descritto nella lettera a Diogneto, e non a guardare o peggio a giudicare il prossimo che non è obbligato né a credere in generale né a credere a Cristo Redentore.

    ——
    Per il resto dei commenti sul Venerabile Padre Carlo, la cara Clodine ed altri sulla falsariga, siamo in pieno Vangelo “nemo propheta in patria est”,

    Infatti il Venerabile è assai più apprezzato e onorato all’estero , in particolare in Israele, nei paesi dell’est, in medio oriente tra genti di fede non cattolica e tra gli atei e agnostici.

    I critici del pensiero Martiniano scopriranno questa realtà alle sue esequie che mi auguro avvengano il più tardi possibile.

    26 Giugno, 2012 - 15:10
  48. Clodine

    e infatti, lo stare in Israele guasta.

    26 Giugno, 2012 - 15:48
  49. Clodine

    scherzo ovviamente… ; ))

    26 Giugno, 2012 - 16:12
  50. Nino

    GLI EBREI ISCRIVONO IL CARDINAL MARTINI AL LIBRO D’ ORO D’ ISRAELE
    La Repubblica
    30 maggio 1992 — pagina 20 sezione: CRONACA MILANO –

    Al cardinale arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini è stata conferita ieri la massima onorificenza dello Stato di Israele: l’ iscrizione al libro d’ oro del Keren Kayaemeth Leisrael, il Fondo Nazionale Ebraico.
    Nel consegnargli il certificato, il console generale di Israele Daniel Gal ha paragonato Martini a Papa Giovanni. “L’ Italia – ha detto Gal – è un paese che può vantare grandi architetti, ma anche grandi costruttori di ponti spirituali. A questi costruttori esprimiamo la nostra gratitudine: l’ abbiamo espressa ieri a papa Giovanni XXIII, la esprimiamo oggi al cardinale Martini che continua la sua opera di costruzione” Segue…..

    Cara Clo, sai che sul Caro e Venerabile Padre Carlo sono ipersensibile.

    26 Giugno, 2012 - 16:28
  51. Clodine

    Ma, sai come funziona in Israele, ci si adatta, ci si omologa a qualsiasi tipo di situazione , si diventa un inciucio che oscilla tra il diplomatico e il cerchiobottista. Basterà osservare l’atteggiamento dei residenti circa la situazione dei diritti umani nei Territori occupati, situazione assai critica e problematica che ha un effetto diretto sui diritti umani. Ebbene se chiedi a un ebreo se è favore dell’uguaglianza dei diritti con gli arabi ti risponderà “certamente”. Ma se gli chiedete se è d’accordo con chi vorrebbe buttare fuori di qui tutti gli arabi risponderà ugualmente: “certamente”. Il problema vero è che non si vede alcuna contraddizione tra queste due affermazioni. Parole adattabili a tutto, e a tutti, ivi comprese quelle del cardinale che a finito con l’omologarsi. Lo si evince dalle sue aporie…

    26 Giugno, 2012 - 17:30
  52. Nino

    Clo, in linea di massima potrei anhe essere d’accordo con quel che dici, ma l’argomento non era politico, almeno io non l’ho messa su questo piano.

    Sai anche quanto io sia critico con i governi israeliani in tema di politica internazionale. Mai con il popolo ebraico che amo.

    Tuttavia si parlava, meglio, prospettavo il probabile inverarsi della locuzione “nemo propheta in patria est” per il Venerabile Padre Carlo.

    Sulla presunta omologazione che tu evinci dalla-dalle sue presunte aporie sull’argomento specifico, permettimi di suggerirti una rapida rivistazione del percorso spiruale e umano di questo speciale figlio di Dio che a base del suo insegnamento a messo al centro Cristo e l’andare verso attraverso la metodica e la pratica degli esercizi spirituali ignaziani, in cui non ci sono nè spazi nè ipotesi di paventate aporie o peggio omologazioni.
    Per capire e misurarsi con la spiritualità ignaziana, talvolta non basta una vita.

    Tutto qua.

    26 Giugno, 2012 - 21:36
  53. manuel76

    @Clodine
    “Omologato” un pensiero che è sempre stato intellettualmente onesto e ha sempre promosso l’intelligenza (come capacità di capire) proprio non mi sembra. Mi pare anzi che non ci siano “sassolini”, ma che stia riassumendo la coerenza della sua vita.

    La cosa che ho notato è che quando si esprime lo fa con grande garbo e con grande rispetto e non lesina apprezzamenti per quello che il Papa, attuale e il precedente, hanno scritto, citandone frequentemente passaggi di encicliche.

    27 Giugno, 2012 - 10:34
  54. “Cristo insegna che sei sulla cattiva strada …”
    _______________

    per pietà, Clodine,
    ma tu veramente hai avuto esperienza di rivelazioni personali come la Valtorta ?

    Sulla base di cosa giudichi gli altri con tale accetta ?

    Perchè tanto odio verso i fratelli di altre confessioni ?

    Perchè tanto odio verso gli Ebrei, fratelli di sangue di Gesù ?

    Perchè un cosi’ riaffermato e ripetuto odio verso Israele, la terra carnale di Gesù ?

    Cristo ! ma che ti hanno fatto costoro ?

    Perchè tanto odio ?

    Perchè tanto odio verso tutto ciò che non ha identità cattolica ?

    Io mi sento cattolico
    in quanto appartenente a tutto il popolo di Dio
    che comprende tutte le confessioni,
    e
    personalmente
    mi sento oggetto del tuo odio,
    e
    il dolore è veramente profondo.

    Ma perchè ?

    Perchè questa cultura dell’eresia e e dell’odio ?

    27 Giugno, 2012 - 11:38
  55. Gioab

    @ Marilisa
    “La religione è la stessa per tutti, perché tutti credono nel Cristo Dio.”

    Non è proprio così, molti credono che : ““La religione è la stessa per tutti, perché tutti credono nel Cristo “sacerdote” di Dio. – Alla maniera di Melchisedec. ( Ebrei 7.21-25) Non si può essere sacerdoti di se stesso.

    Lei dice : “La Chiesa non è in cielo e non può essere considerata un’isola separata dal resto del mondo,” – Anche questa affermazione non è condivisibile, perché la chiesa è in cielo.
    “ E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele[…]E tutti gli angeli stavano in piedi intorno al trono e agli anziani e alle quattro creature viventi, e caddero sulle loro facce dinanzi al trono[…]uno degli anziani mi disse: “Questi che sono vestiti di lunghe vesti bianche, chi sono e da dove son venuti?[…] “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello. Perciò sono dinanzi al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio;” (Apoc 7.4; 7.13; 7.15)

    E poiché il tempio è in cielo anche la chiesa è formata da quelli che sono in cielo; d’altro canto perché mai Gesù avrebbe detto di pregare nella cameretta, avrebbe dovuto dire di andare al tempio. NO ?

    Lei dice :“Non deve solo affidarsi alla preghiera, ma deve agire. Questo è il punto. Dio la assiste certo, ne siamo convinti tutti, ma Dio vuole che anche l’uomo agisca.” Se capisco bene allora la preghiera non serve ma si continua a dire di farne tante, ma che “deve agire” per fare che cosa ? se non deve pregare ?

    “Questo non significa che il passato debba essere cancellato con un colpo di spugna,” – Stia tranquilla rimarrà a imperitura memoria. Quel passato non lo scorderà nessuno. Rimarrà in eterno !

    “ Chi è maturo ragiona su tutto; perché non dovrebbe farlo sulla religione?” – Perché mai allora, ( tanto per ragionare da persone mature) hanno tradotto figli di Maria ma poi lo rinnegano dicendo che si tratta di parenti ? (potevano tradurlo subito parenti) no ? Se anche matteo è d’accordo nel dire che il sacerdozio non doveva essere affidato all’umanità, quale sarebbe il problema se Maria avesse avuto altri figli ? dov’è lo scandalo ? Tutte le donne fanno figli perché Maria no ? Dove lo mette il comando “siate fecondi e moltiplicatevi ?” Perché mai avrebbe dovuto essere disubbidiente ?
    Ma i dogmi non sono fatti per essere “ragionati” solo per essere accettati pena la scomunica ! Non nota qualche contradizione ?

    27 Giugno, 2012 - 12:39
  56. Clodine

    Ma perché fai il puffo Matteo : “odio Gargamella…!!”
    Io non odio nessuno, constato. Posso avere una mia personale visione della questio maturata in un decennio [dal 2000] di contatti assidui con amici residenti in medio oriente e visite protratte colà e dunque in grado di discernere certa mentalità….o devo conformarmi alla tua personale opinione, fammi capire…!!!?? Che c’entra l’odio, ma cosa c’entra l’odio. Fuma meno funghetto allucinogeno figlio mio, te ne prego…

    27 Giugno, 2012 - 13:19
  57. manuel76

    @ Clodine
    Anche io ho avuto impressioni simili a quelle di Matteo: “se un cardinale, o un vescoso ma anche un semplice sacerdote si sente “migliormente” rappresentato: nelle idee, a livello teologico, di ricerca, dai protestanti ebbene che esca!”

    Non penso che il Cardinale abbia mai pensato di abbandonare la Chiesa, essendone appunto un cardine, una cerniera fondamentale, fondante. E il cardine è il centro di rotazione dell’oggetto di cui è perno.

    Penso che nella teologia egli abbia sempre trovato quel senso di amore fraterno, di sim-patia verso i vescovi e i teologi delle confessioni cristiane che vantano continuità apostolica, focalizzandosi sulle somiglianze che uniscono, non sulle bandiere che dividono.

    In questo è davvero Cattolico, Unversale!

    27 Giugno, 2012 - 13:46
  58. Clo!

    Forse fumiamo erbe diverse.

    Io giro abbastanza.

    Conosco personalmente il mondo religioso luterano,
    lo trovo congeniale alla mia sensibilità cattolica.

    Conosco il mondo religioso israelita,
    tanto da apprezzare nemmeno poco quella scuola che porta avanti
    la tradizione ebraica in cui è innestato il Gesù ebreo figlio di Dio Salvatore.

    Di quali mondi religiosi tu parli non riesco a farmene una immagine.

    Certamente tu sei LIBERISSIMA di avere le opinioni che vuoi,

    ma se sono opinioni di odio,
    verso dei fratelli che non fanno nulla di male,
    che servono D-io
    e fanno del bene,
    mi sembra legittimo
    che io sia libero di chiamare odio
    quello che è odio.

    Io constato la santità nelle religioni e nelle confessioni e nelle persone.

    Probabilmente viviamo su pianeti diversi.

    Nel mio pianeta,
    l’odio
    si chiama odio.

    Poi ognuno è liberissimo
    di essere il discepolo prediletto di Willamson
    e definire tutto ciò che non è Tradizione-Cattolico-Romano
    come diabolico.

    Questo rimane pur sempre ODIO verso la dignità umana.

    Daiiii Clo,
    ridammi l’originale della tua anima che ricordo.

    27 Giugno, 2012 - 14:16
  59. Clodine

    ah ah ah ah ah….dai Mateo no…l’originale no, daiii

    27 Giugno, 2012 - 15:44
  60. Clodine

    quanto sei scemo.. ; ))))

    27 Giugno, 2012 - 15:45

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