Un dalmata un bassotto un bracchetto

Se la gente alta fosse tra sé diversa come la genia dei cani, un dalmata un bassotto e un bracchetto che avessero ad annusarsi nel mezzo del carrugio a mezza estate [vedi post precedente] mai si riconoscerebbero. Se pure arrivassero ad annusarsi, ognuno prendendo a schifo quelle altre bestie così diverse.

5 Comments

  1. marta09

    Caro Luigi, non sempre i cani si comportano come dici tu incontrandosi per strada.
    Non è tanto questione di “razza” diversa, ma è una questione di carattere.
    Ci sono cani “fuori di testa”, cani attaccabrighe, cani rovinati dai padroni e ci sono cani giocherelloni, cani simpatici e bonaccioni, cani equilibrati e straordinariamente signorili e poco superbi ed altezzosi.
    Io amo i boxer (anche perchè sono cresciuta con questi) e ti posso garantire che sono cani molto leali e mai e poi mai attaccherebbero un bassottino impertinente o un bracchetto rompiscatole.
    Forse è la loro indole un po’ pigra nel litigare o forse perchè sono coscienti della loro forza.

    Noi umani siamo lo stesso dei cani … che piaccia o meno, siam identici.

    18 Agosto, 2011 - 7:55
  2. Ombretta

    Salve a tutti ed in particolare a Luigi, che è il padrone di casa ed a Marta che ama i boxer come me…Non mi dilungo sui cani che “parlano” e che sono rovinati dai loro proprietari perchè so che sono certezze a tutti note, sono anche consapevole che non bisogna confondersi e che le spese per tenere gli animali domestici sono spesso statisticamente oltraggiose rispetto a quanto offerto per gli uomini nel bisogno…, ma tenere un cane ci educa e quel tanto che impariamo in equilibrio con la natura ci rende uomini migliori. A dirla tutta non solo cani.. gli animali convivono fra loro sempre meglio di noi… Parafrasando poi il film “La carica dei 101”, noi assomigliamo ai cani che scegliamo di avere in famiglia e parlando di boxer non è scontato vederne la bellezza..bisogna provarli, ma quando lo facciamo guadagnamo un tesoro sia pure da ogni “razza” o anche da ogni “bastardino” e sogno un mondo in cui code scondizolanti vedano capannelli di gente parlare fra loro superando diversià di pelle/pelo…di misure e musi/facce…sapendo tutti imparare quella generosa dedizione che misteriosamente lega uomo ed animale… Lady, il mio boxer, ringrazia quanti sappiano amare la vita nelle sue forme senza esagerare troppo poichè il bisogno umano , a mio parere, deve sempre venire prima. Buona continuazione d’estate a tutti, Ombretta.

    18 Agosto, 2011 - 12:11
  3. Luigi Accattoli

    Marta09 quanto al fatto che siamo “identiti”. Io sragionavo limitandomi alla poca differenza tra le etnie della gente alta e le grandi distanze tra quelle canine. Mi tengo a questo angolino di divagazione agostana. E da esso ti invito a immaginare – per gioco – la difficoltà che avremmo a intenderci con un cinese se tra lui e noi ci fosse – poniamo – la lontananza di forme, di dimensioni, di pelo di abbaio e di “odore” che vediamo e sentiamo esservi tra un alano e un pechinese.

    18 Agosto, 2011 - 12:14
  4. Luigi Accattoli

    Ombretta: “quella generosa dedizione che misteriosamente lega uomo ed animale”. “La misteriosa fedeltà dei cani”: Jorse Louis Borges.

    18 Agosto, 2011 - 12:17
  5. marta09

    Come no, Luigi?
    Tra una persona normale ed una affetta da sindrome di Down, o un paraplegico o un “diversamente abile” in genere?
    Anche noi come i cani riconosciamo in queste persone la nostra stessa razza umana almeno istintivamente.

    18 Agosto, 2011 - 16:25

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