Un saluto a Maria e a Gusto che arrivava con la cavalla

Muore una mia sorella, di nome Maria, 85 anni, da cinque limata dalla leucemia. Ieri abbiamo avuto la messa di addio, a Castelfidardo. Maria era la prima di noi sette e ora cinque: un fratello, venuto subito dopo di lei, di nome Augusto, detto Gostì, è partito prima di lei. L’ultima occasione felice per tutti noi, con la nostra sorella più grande, fu per il compimento dei suoi ottant’anni. Correndo da lei quest’ultima volta, ho provato a cercare i ricordi più antichi di lei che mi tiene per mano e dei suoi occhi seri e vispi mentre mi aiuta a mangiare. Aveva 17 anni più di me e partì presto dalla nostra casa: si sposò che io avevo tre anni e mezzo. Ricordo i confetti colorati del pranzo di nozze, sotto il tendone alzato davanti alla casa contadina. E la ricordo con il fidanzato, anche lui di nome Augusto, detto Gusto, che veniva da noi la domenica pomeriggio con la cavalla: non c’erano automobili né motociclette nella campagna tra Recanati e Osimo i primi anni dopo la guerra. Ricordo due battute tra Gusto e mio padre Peppe, nella stalla, mentre mio padre rifaceva i letti alle mucche. Parlavano della guerra: i grandi allora parlavano sempre della guerra, delle fucilazioni fatte dai tedeschi e delle vendette dei partigiani, partiti i tedeschi. Diceva mio padre, che aveva fatto la guerra del 15-18, a Gusto che aveva fatto quella del 40-45: “E che credi che il governo non sta preparando la guerra anche adesso?” – “Di sicuro che la prepara. I governi preparano sempre la guerra”. Non capivo l’idea ma capivo, dal tono della voce, che dovevo memorizzare quelle parole.

35 Comments

  1. luca73

    Sincere condoglianze, caro Luigi.
    luca

    13 Ottobre, 2012 - 12:32
  2. Un abbraccio

    13 Ottobre, 2012 - 12:38
  3. Clodine

    E’ un dispiacere la perdita di una sorella, di un fratello, sempre! Scompaiono dalla faccia della terra e non li si rivede più, finchè si è in vita. E’ terribile.
    Spesso con le mie sorelle parliamo di questo : chi sarà la prima di noi a lasciarci. Subito alza la mano la terzultima. Per via dell’ipocondria che l’affligge da tempo è sempre li, pronta a dare l’ultimo saluto a questo mondo crudele! Ma sappiamo come funziona: la pentola acciaccata va in giro 100 anni e oltre….
    Forse sarò io, per via della statura minuta. Ma loro mi danno pacche sulla spalla e mi dicono che farò la fine di Modestina, una vecchietta secca secca che sembrava dover spirare da un ‘ora all’altra e invece campò 94 anni. Insomma, ci si ride per esorcizzare la morte la quale, quando arriva a portarci via i nostri cari lascia un senso di smarrimento, di vuoto.

    Ti abbraccio Luigi, pregherò per la Signora Maria Accattoli, tua sorella grande.

    13 Ottobre, 2012 - 13:18
  4. Marilisa

    Condivido sinceramente il tuo dolore, Luigi caro.
    Maria e Augusto sono ora nel Signore. Questo deve consolarti.

    13 Ottobre, 2012 - 13:31
  5. Ti abbraccio, Luigi.

    13 Ottobre, 2012 - 13:42
  6. Mabuhay

    Riposi in pace.
    Una sincera preghiera.
    Condoglianze a te e alla famiglia Accattoli.
    Mabuhay

    13 Ottobre, 2012 - 14:07
  7. fiorenza

    “E che credi che il governo non sta preparando la guerra anche adesso?” – “Di sicuro che la prepara. I governi preparano sempre la guerra”.

    Si era presa uno sposo molto intelligente, intelligente come vostro padre e in grado di condurre con lui un dialogo filosofico nella stalla (la perfezione), questa tua Maria dagli occhi “seri e vispi” (la perfezione).

    Requiem aeternam…

    13 Ottobre, 2012 - 14:19
  8. Gioab

    Caro Luigi, è il ciclo della vita, quasi tutti parlano della morte con tristezza, anche il Vangelo, penso che vada accettata come un evento naturale dell’essere, ma mi hanno colpito un paio di frasi del tuo racconto.

    “Ricordo i confetti colorati del pranzo di nozze, sotto il tendone alzato davanti alla casa contadina.”

    Hai qualche idea perché si usano i confetti i ?

    “Nella maggior parte delle lingue i coriandoli sono stranamente noti come “confetti”, […] L’origine della confusione linguistica ha origine nel Rinascimento quando in Italia ai matrimoni o durante il carnevale si usava lanciare veri e propri dolcetti, i confetti appunto. È attestato che già prima del 1597 i confetti stessi erano anche chiamati coriandoli «cuopronsi i coriandoli di zucchero per confetti», ovvero si utilizzassero talora i semi della pianta del coriandolo al posto delle mandorle nei piccoli dolci.” Wikipedia. Doveva essere inteso come simbolo di fertilità.

    Li usano anche in chiesa, la rivista Time scrive : “Oggi negli Stati Uniti ci sono 3.000 gruppi di ministri-clown che per servire Dio si mettono nasoni e abiti variopinti. Una troupe denominate ‘Pazzi per Cristo’ o ‘Pazzi santi’ ballano, fanno giochi di prestigio, danno spettacolo come mimi, vanno in bicicletta dentro la chiesa, distribuiscono pop-corn e gettano coriandoli e palloncini ai fedeli. A Saskatoon, in Canada, un congresso dell’Associazione canadese per l’educazione pastorale ha incluso un corso sulle tecniche dei clown come mezzo per raggiungere le persone.” Ricordi le messe Rock ? Lì però i coriandoli non c’erano.

    In Perù, le superstizioni cristiane sono state mischiate a usanze pagane. Si afferma che il tío (zio) della miniera rappresenti il Diavolo. L’idolo del tío è situato in una nicchia all’ingresso della miniera, e ciascun minatore, prima di entrare, deve offrire alcool, sigarette o coriandoli al tío per placarlo. Così, il tío non si arrabbierà e non farà crollare la miniera.

    Invece nella cattolica Bolivia, nella città di Oruro, fanno la danza Diablada (dei diavoli) e c’è chi sale in cima ad un monte per offrire il cuore sanguinante di una pecora sacrificata mentre mastica foglie di coca dopo aver bevuto un sorso di alcol puro e recita in quechua certe litanie a “Pacha mama” poi dopo il sacrificio e l’estrazione del cuore ancora palpitante accendono il fuoco su un altare, con l’alcol bevuto gettano nel fuoco zollette di zucchero rosa e innaffiano di birra la base dell’altare per santificarlo, e offrono il sangue caldo della pecora versandolo ai piedi di una croce che è sul colle. Per chi vuole approfondire Link

    Quante usanze strane ci sono in giro e quante credenze.

    13 Ottobre, 2012 - 14:33
  9. fabi

    Ciao Luigi, non servono tante parole qui!
    Un abbraccio di cuore.
    Con affetto.

    13 Ottobre, 2012 - 15:02
  10. Gioab

    Parte II
    Invece “Parlavano della guerra: i grandi allora parlavano sempre della guerra, delle fucilazioni fatte dai tedeschi e delle vendette dei partigiani, partiti i tedeschi.”

    E mi hai fatto venire in mente le bandiere naziste sugli altari.
    Ricorderai E. I. Watkin, lo storico cattolico che ha scritto: “Per quanto sia doloroso ammetterlo, non possiamo, negli interessi di una falsa edificazione o di una disonesta lealtà, negare o ignorare il fatto storico che i vescovi hanno regolarmente sostenuto tutte le guerre combattute dal governo del loro paese. . . . Quando si è trattato di nazionalismo in tempo di guerra hanno parlato quali portavoce di Cesare”.

    “IN QUEST’ORA decisiva esortiamo i nostri soldati cattolici a fare il loro dovere in ubbidienza al Führer [Hitler]” — New York Times del 25 settembre 1939.

    E David Wlaker, ufficiale dell’aeronautica inglese, parlando ad un sacerdote disse : “Lei sa, padre, che un membro dell’equipaggio del nostro aereo è cattolico, e lei lo benedice prima che andiamo a bombardare il territorio tedesco. Ora, in Germania la stessa religione cattolica benedice un cattolico che fa parte dell’equipaggio di un aereo tedesco che viene a distruggere le nostre città. Quindi io mi chiedo: ‘Dalla parte di chi sta Dio?’”

    Ricorderai quel documento reso pubblico dopo 48 anni che accusava la gerarchia cattolica francese di aver dato pieno appoggio al governo filonazista della Francia di Vichy. Scriveva l’International Herald Tribune di Parigi. : “Si dice che il documento sia stato scritto nel 1944 da un teologo gesuita che in seguito divenne cardinale. E Definisce “uno scandalo” i compromessi a cui scese la maggioranza dei vescovi francesi durante l’occupazione nazista della Francia.in cui era scritto tra l’altro: “La Chiesa appariva soddisfatta, nonostante che dappertutto si violasse la giustizia, si torturassero le coscienze e si rinnegassero i valori cristiani. . . . Agli occhi di tutti la Chiesa in Francia ha approfittato odiosamente di una situazione odiosa”.

    Come dimenticare Friedrich Heer, professore cattolico di storia all’Università di Vienna, che ammise: “Nella cruda realtà della storia tedesca, la croce e la svastica furono sempre più unite, finché la svastica proclamò il messaggio della vittoria dai campanili delle cattedrali tedesche, bandiere con la svastica apparvero ai lati degli altari e teologi, pastori, ecclesiastici e statisti tedeschi sia cattolici che protestanti accolsero di buon grado l’alleanza con Hitler”.

    E il cattolico professore Gordon Zahn : “I cattolici tedeschi, i quali guardavano ai loro capi religiosi come ad una sicura guida spirituale, riguardo alla loro partecipazione alle guerre di Hitler ricevettero le stesse risposte che avrebbero ricevuto da Hitler medesimo”. — Gordon Zahn, I cattolici tedeschi e le guerre di Hitler, trad. di L. Chiappini, Vallecchi, Firenze, 1973, pagine 18, 19.

    Ricordi cos’era scritto sulle fibbie dei cinturoni dei soldati tedeschi ? – “Dio è con noi”. (Gott mit uns) – Per approfondire link

    “l motto pare abbia origine dell’urlo di battaglia romano “Deus nobiscum” utilizzato anche delle truppe di Bisanzio “
    Che tristezza la guerra però !

    13 Ottobre, 2012 - 15:16
  11. Federico B.

    Mi unisco anch’io alle condoglianze e alla preghiera per Maria.
    La Vergine Santa, Regina del Santo Rosario, che preghiamo in questi giorni, la accompagni nel suo ultimo viaggio.
    Un abbraccio fraterno a Luigi e a tutti i familiari.

    13 Ottobre, 2012 - 17:13
  12. roberto 55

    Mi unisco anch’io gli amici nell’abbraccio forte e fraterno a Luigi.

    Roberto 55

    13 Ottobre, 2012 - 17:20
  13. Fiorella

    Un bacio, carissimo Luigi, so che stai soffrendo per il distacco da tua sorella Maria…
    Dev’essere un dolore davvero intenso, io rabbrividisco pensando a quando sarò io chiamata a viverlo. Ma per Fede so che non sarà l’addio… un giorno ci sarà l’iincontro, con le persone che ci hanno preceduto nella casa del Padre e sarà la festa…. e ritroveremo il sorriso.
    Ti abbraccio.

    13 Ottobre, 2012 - 17:35
  14. Clodine

    Che bel nome: Fiorella. Mia sorella, la grande, la prima delle 6 si chiama come lei Fiorella! E’ un nome che mi è molto caro…

    13 Ottobre, 2012 - 17:39
  15. Grazie Luigi, dei ricordi così personali che hai voluto condividere con noi facendoci “sentire” una piccola parte della tua famiglia.
    Ti abbraccio
    “Rimanere nel cuore di chi ci ama e di chi abbiamo amato vuol dire non morire mai”

    13 Ottobre, 2012 - 18:20
  16. Sumpontcura

    Un abbraccio, caro Luigi.
    In memoria aeterna erit iustus; ab auditione mala non timebit…

    13 Ottobre, 2012 - 18:38
  17. Caro Luigi, permetti che ti abbracci e sia vicino a tutti voi Accattoli in questo momento.

    13 Ottobre, 2012 - 19:07
  18. lycopodium

    Le sono vicino in questo momento doloroso.

    13 Ottobre, 2012 - 19:23
  19. Marilisa

    Luigi, mi piace ricordare queste parole, che io trovo illuminanti:
    ” La preghiera è anche memoria dei morti. Scongiuro della morte che ci aspetta. Parola che ci lega per un momento ai pochi che pregano con noi e ai molti che l’hanno fatto in passato…Nella mia ignoranza delle cose spirituali, credo di conoscere una regola della vera preghiera: essa non si riduce a un espediente consolatorio, se comporta l’ apertura alla volontà del Signore.
    Ogni nostra invocazione deve terminare nel silenzio dell’ascolto: per udire ciò che ci viene richiesto. Ogni preghiera in definitiva deve ridursi a quella di Gesù: “Non la mia, ma la tua volontà sia fatta” (Marco 14,36).
    Le ricordi, Luigi, queste parole?

    13 Ottobre, 2012 - 19:32
  20. Fides et ratio

    Tante e sincere condoglianze, Luigi.
    Quando muore uno dei nostri cari, se ne va con lui anche una parte di noi stessi. L’idea di non rivedere più le persone che amiamo e che muoiono sarebbe un’ingiustizia che nessun Dio buono potrebbe mai concepire.

    13 Ottobre, 2012 - 19:33
  21. Purtroppo non avevo ancora visto questo post quando ti ho scritto, Luigi. Le persone ci lasciano, rimane il loro insegnamento. Un abbraccio.

    13 Ottobre, 2012 - 21:41
  22. FABRICIANUS

    Ciao Luigi,
    ti porgo le mie condoglianze.

    F.

    13 Ottobre, 2012 - 21:57
  23. mattlar

    Con-soffro, Luigi. I ricordi di una persona che ci lascia sono belli anche perché sono la prima cosa che continuerà a vivere insieme a noi.

    13 Ottobre, 2012 - 22:04
  24. tonino gandolfo

    Mi unisco agli affettuosi cenni di vicinanza e di preghiera!

    13 Ottobre, 2012 - 23:01
  25. Gioab

    @ Marilisa
    Ma le avevo già postato la traduzione del gr. “estin eimi” che a volte è tradotto “è” ma altre “significa o rappresenta” ? Come mai non ha capito ? Eppure dice che ragiona.
    Se è un memoriale è un ricordo, quindi “significa o rappresenta” non si può più ripetere.

    “poiché fece questo una volta per sempre quando offrì se stesso” ( Ebr 7.27)
    L’uso del sangue era vietato dalla legge ebraica.( Atti 15.28; v. Lev 17.10)

    v. Gioab scrive, 4 agosto 2012 @ 5:36 @Marilisa “ Pieri e barbaglia sul sangue versato oer la moltitudine”
    Capisco che le possa essere difficile accettare questo argomento, ma eretico è “colui che scglie” e se sceglie male….. non sarò felice per lei.

    13 Ottobre, 2012 - 23:15
  26. marta09

    Ti abbraccio Luigi.

    14 Ottobre, 2012 - 8:04
  27. su fds
    pochi minuti fa,
    grazie Luigi
    per le affermazioni sul papa della riforma,

    anche se fatico a con-vedere.

    14 Ottobre, 2012 - 9:22
  28. Marilisa

    Caro Gioab, mi pare che lei stia facendo confusione.
    Attento!!

    14 Ottobre, 2012 - 11:12
  29. Clodine

    Luiiii….!!!

    14 Ottobre, 2012 - 11:19
  30. Gioab

    @ Marilisa
    “Caro Gioab, mi pare che lei stia facendo confusione. Attento!!”
    Magari sarà pure vero, ma se non mi spiega meglio come faccio a capire ?
    IN che cosa faccio confusione ? Dove ?

    14 Ottobre, 2012 - 12:47
  31. Un abbraccio forte, Luigi

    14 Ottobre, 2012 - 22:12
  32. Francesco73

    Un pensiero davvero affettuoso anche da me.

    P.S. Luigi dove stava esattamente la vostra casa contadina? Come si chiama la località? E’ ancora comune di Recanati?

    16 Ottobre, 2012 - 14:23

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