Un tatuaggio da Dio

“Non spaventarti per i tatuaggi. Gli eritrei si facevano la croce sulla fronte”: così Francesco risponde il 19 marzo a una domanda sulla mania giovanile dei tatuaggi. Ma l’autorità degli eritrei dev’essergli parsa di poco conto e il 10 aprile fa risalire a Dio l’arte del tatuaggio: cita un verso tagliente del profeta Isaia – “Sulle palme delle mie mani ti ho disegnato” (49,16)” – e l’interpreta così: “Dio ha tatuato sulla sua mano il mio nome. Sigillo. Tatuaggio”.

10 Comments

  1. Enrico Usvelli

    Ma come, i tatuaggi non sono del demonio? E chi si tatua un santo o un simbolo religioso non pecca due volte?
    Secondo me ha ragione Francesco, un tatuaggio non è una tragedia, poi ci vuole buonsenso nel decidere cosa e dove tatuarsi, nel prevedere che aspetto avrà dopo qualche decennio.
    Il male viene dal cuore, penso che quello che conta sia l’intenzione con cui ci si tatua. Chi critica il tatuaggio dice che non è permesso danneggiare il proprio corpo, ma allora anche gli orecchini che tante sante donne portano stanno appesi alle orecchie perché un giorno se le sono fatte bucare.
    Detto questo, in casa ho messo il veto sui tatuaggi 🙂

    20 Giugno, 2018 - 12:01
  2. giuseppe di melchiorre

    “In Levitico 19,28 sta scritto espressamente: “NON FARETE INCISIONI NELLA VOSTRA CARNE, NE’ FARETE TATUAGGI SU DI VOI”.
    Ma quanti cristiani o presunti tali lo sanno e/o seguono le Sacre Scritture?
    Farsi il tatuaggio è una disubbidienza a Dio. La tragedia di questa moda che ormai ha preso il largo tra i giovani, è il metodo di realizzazione con la quale viene attuata, ovvero l’incisione con l’ago.
    Il noto sacerdote esorcista Padre Gabriele Amorth ha dichiarato che negli esorcismi il demonio confessa ripetutamente, per bocca dei posseduti, che chiunque si tatua è un suo consacrato e che a prescindere da quello che si decide di tatuarsi, la sua influenza nella vita dei tatuati è reale e continua.”
    (Dal sito “La Sacra Famiglia”, 25 maggio 2016)
    E’ una esagerazione? Comunque nel sito dei “Tatuatori” non c’è nessun simbolo cristiano, mentre c’è quello del demonio e di divinità orientali. Mia umile considerazione: chi si tatua vuole mettere in mostra se stesso, invece Dio sulla sua mano non scrive il nome suo…
    NO polemiche, per favore… Non risponderò perché “Tot capita, tot sententiae”. Buona e santa giornata a tutti e anche ai tatuati.

    20 Giugno, 2018 - 12:16
  3. giuseppe di melchiorre

    Luigi davvero caro, ho letto il link. Bellissimo. Fossero tutti come il povero e da me ammiratissimo Nicola Bommarito, viva i tatuaggi.
    Ma non fare caso più di tanto a quanto scrivo io, io non pretendo mai di avere sempre ragione. Sono un “errante” nelle sue varie accezioni… 🙂
    Un bel saluto.

    20 Giugno, 2018 - 12:45
  4. maria cristina venturi

    C’ e’ un bellissimo racconto di Flannery O’ Connor, la grande scrittrice cattolica americana, che si intitola “ La schiena di Parker “
    Vi si narra di questo giovanotto, Parker, pieno di tatuaggi, che si innamora di una ragazza bigotta e puritana, appartenente ad una setta protestante. La ragazza, Sarah
    Ruta , fin dall’ inizio detesta i tatuaggi di Parker.
    “ Questa roba sembra la pensata di un indiano scemo – disse la ragazza indicando il braccio- E’ un mucchio di vanita’ . La vanita’ Della vanita’ “ sentenzio’.
    Beh cosa mi importa cosa pensa questa? Si domando’ Parker, ma era chiaramente sbalordito”

    Nel racconto poi si narra che la ragazza bigotta e Parker si sposano, che lui e’ disperatamente innamorato di lei , mentre lei lo tratta con sussiego e distacco.
    Sperando prima o poi di essere apprezzato dalla moglie , Parker vagheggia “ di farsi fare un tatuaggio al quale Sarah Ruth non avrebbe potuto resistere, un soggetto religioso”
    Cosi decide di farsi tatuare sulla schiena un enorme Cristo bizantino. “ La testa severa e senza rilievo di un Cristo bizantino dagli occhi divoranti. Lo voglio esattamente cosi’ , disse Parker , o cosi’ o niente. “
    Dopo il tatuaggio , che e’ durato due giorni di lavoro è costato un mucchio di soldi, Parker torna dalla moglie , si spoglia e le mostra la schiena.
    Il risultato non e’ quello atteso. La moglie si arrabbia e lo caccia definitivamente di casa.
    “ Idolatria! – tuono’ Sarah Ruth – Idolatria ! Ti scaldi la testa con gli idoli a ogni passo che fai!
    Io posso sopportare le bugie e le vanita’ , ma non voglio idolatri in questa casa!
    E afferrando la scopa comincio’ a picchiarlo sodo sulla schiena,
    Parker era troppo sbalordito per resistere. Resto’ seduto e lascio’ che lei lo picchiasse finche’ sul viso di Cristo si formarono grossi cordoni di gonfiore . Poi si alzo’ e si diresse alla porta, barcollando. “

    20 Giugno, 2018 - 14:48
  5. Leonardo Lugaresi

    L’argomento merita interesse, ma il tuo spillo questa volta mi pare insufficiente a far capire di che cosa si tratta: potresti indicare dove si trovano le due frasi del papa che citi? A quale domanda rispondeva il 19 marzo e in quale contesto ha dato quell’interpretazione del versetto di Isaia il 10 aprile?
    Grazie.

    21 Giugno, 2018 - 8:42
  6. alphiton

    Se è per questo nella Bibbia c’è anche il divieto di fare trasfusioni di sangue. Trovo drammatico che ci sia ancora chi indulge a queste interpretazioni letteraliste della Sacra Scrittura. Quanti sono gli interdetti nella Bibbia! E Gesù non ha insegnato che è la disposizione del cuore che conta è non l’adesione esteriore alle norme?

    25 Giugno, 2018 - 10:11

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