Veronica Avati: “Gli africani spesso sono più felici di noi”

Trovo sul Corsera di ieri a pagina 20 un’inserzione Unicef con una donna dalla faccia sveglia e la scritta Il pensiero di liberare i bambini non la lascia libera un minuto. Leggo: “Veronica ama aiutare i bambini degli altri come fossero i suoi. Per questo è in Kenya dove ancora oggi molti bambini sono vittime di organizzazioni criminali, come quelle legate al turismo sessuale”. Vengono indicati una pagina del sito dell’Unicef e una di Facebook dove conoscerla meglio. Le visito, la vedo fotografata con missionari e funzionari, con i bambini di una scuola di Cotonou, Benin (dove è stata tra il 2004 e il 2008), tra profughi e sfollati. Ascolto e leggo sue interviste. Ecco un brano di una di esse: “Penso che [in un lavoro come questo] ci voglia umiltà e disponibilità mentale ma anche di cuore per capire come sono gli altri. Bisogna comprendere prima di reagire in un certo modo (…) In questa attività ho imparato tantissimo. Noi spesso pensiamo di essere lì perché siamo i più bravi, andiamo lì con l’idea di imporre i nostri schemi. Non è così, spesso sono più felici di noi. Sto imparando le cose piano piano, sto scoprendo l’Africa”. Ho pensato che valeva la pena conoscere questa persona e ve l’ho segnalata. Ecco un caso in cui la pubblicità, Internet e Facebook si riscattano e ci allietano.

23 Comments

  1. mattlar

    Bello! E verissimo. Non consulto facebook perché sono obiettore di coscienza, ma da quello che riporti, Luigi, credo che questa donna abbia capito molto. Quando si va a fare volontariato con la supponenza di dover dare qualcosa senza ricevere perché già abbiamo tutto, si compie un gesto inutile e (spiritualmente) dannoso, per sé e per gli altri.

    27 Ottobre, 2009 - 10:44
  2. Leopoldo

    Mattlar, in che senso con consulti facebook perché obiettore di coscienza?

    27 Ottobre, 2009 - 11:00
  3. mattlar

    La mia coscienza si rifiuta di accedere a quello strumento… 🙂
    Ma c’è anche una ragione di mera utilità: il tempo è poco e – a quanto mi risulta – FB ne risucchia parecchio 🙂

    27 Ottobre, 2009 - 11:51
  4. mattlar

    Scusate se con questo OT torno sul caso Marrazzo, ma vedo almeno due punti di luce in questa oscurità:
    a) auguro a Marrazzo di ritrovare la strada per una vita felice, con la moglie e la figlia, la via della fede, se Dio vuole e della pace. Poi, faccia quel che faccia, ma spero per lui che si riprenda umanamente. Questo costerà grande fatica e molto dolore, ma spero che ce la farà;
    b) per la politica, spero che ci si noti che per certe responsabilità politiche c’è bisogno di politici, allenati a fare i politici e non di personaggi pubblici. Altro è fare il deputato alla Camera o al Senato, dove non conti nulla e allora fai meno danni; altro è gestire una regione: non basta la facciona bella o la presenza che buca lo schermo!
    Chiedo scusa per l’OT, ma uno dei punti fondamentali che cerco di imparare come cristiano – oltre a quello che ho commentato prima sul fatto di dare/ricevere anziché solo di dare – è quello di cercare il punto di luce dentro i fallimenti e le oscurità.

    27 Ottobre, 2009 - 12:07
  5. Clodine

    Concordo con mattlar anche per quanto riguarda il tempo che risucchia entrare nel giro delle discussioni che, da quanto so, si accendono spesso creando anche pettegolezzi, almeno in alcuni FB. Così mi sembra di percepire in quanto personalmente ignoro perfino il funzionamento di queste “piazze virtali” e non saprei come accedervi, ne cosa dire. Moltissimi sacerdoti, amici, mi hanno hanno più volte invitata a prendervi parte: ma la cosa non mi ha mai entusiasmata. Riguardo al tema posto da Luigi: è vero, me lo diceva sempre un mio amico salesiano, missionario in Togo per anni, che i bambini avevano un sorriso smagliante anche nei momenti di maggiore sofferenza fisica. Felici per il dono di un formaggino, una caramella, un piccolo gioco fatto con il fango. Ci siamo scritti per anni, fino a quando la malaria non lo ha debilitato totalmente e, operato di cuore, ha dovuto lasciare la missione e rimpatrire in Spagna, a Ponferada, vicino Leon, dove risiedeva la famiglia.

    27 Ottobre, 2009 - 12:08
  6. Clodine

    Mi dispiace , ma il Marazzo non lo giustifico per niente, così come non giustifico Berlusca o Boffo o chiunque ricopra un incarico importante o si fa portavoce contraddicendo quelli che sono i valori primari imprescindibli. …Possibile non si è ancora capito che il male di uno ricade sugli altri? Gli uomini di stato hanno il dovere di essere moralmente sani, perchè lo stato è l’insieme di tutti noi, e tutti noi subiamo le conseguenze di questa mentalità balorda; l’uomo politico è diventato un mostro a due teste: una rivolta verso il privato e l’altra verso il pubblico, e questo è inaccettabile. Questo male morale finirà per creare una “mentalità di male” una struttura di male. Tutte le storie di conflitti, rivoluzioni,oppressioni, miserie risentono di questa connivenza, influenza, con il peccato: peccato che è dei singoli, ma che, se operato da coloro che occupano gli alti vertici dello stato ha la capacità di strutturarsi e di potenziare il suo malefico influsso fino a ripercuotersi su tutti noi che, nostro malgrado, siamo inseriti in questo stato di merda dove non si è persa la capacità di distinguere il bene dal male e tutto si giustifica in nome di una ignavia paurosa!

    27 Ottobre, 2009 - 13:31
  7. Clodine

    .chiedo venia : “dove si è persa la capacità di distinguere il bene dal male e tutto si giustifica…”

    27 Ottobre, 2009 - 13:33
  8. Nino

    @Clodine

    Condivido con una piccola aggiunta a ““dove si è persa la capacità di distinguere il bene dal male e tutto si giustifica…”
    —————————-
    O che rientri nella normalità il comportamento di un primo ministro di uno stato repubblicano, con giganteschi conflitti d’interesse, che telefona ad un presidente di regione per informarlo sui fatti privati che lo riguardano fornendogli nome e coordinate dell’agenzia fotografica che possiede l’arma del ricatto suggerendogli di negoziare l’acquisto del “pezzo” per chiudere la questione.
    Anziché inviare il tutto alla magistratura per palese configurazione di gravi reati penali, commessi addirittura da pubblici ufficiali garanti della legge.

    Ciao America latina!

    27 Ottobre, 2009 - 15:16
  9. Clodine

    Bravo Nino..

    Ma che schifo…che schifo!

    27 Ottobre, 2009 - 15:21
  10. mattlar

    Clodine.
    Politicamente, Marrazzo paga. Moltissimo, per non dire tutto. Per dirla con te, è morta la testa politica del mostro a due teste. Ma adesso è in gioco quella umana. E vorrei augurare a Marrazzo che trovi la sua faccia migliore.
    Cristianamente, gli uomini non hanno il dovere di essere moralmente perfetti, ma di convertirsi. E la situazione in cui Marrazzo si trova è favorevole a una conversione radicale di vita. Se sarà così, tutti subiranno le conseguenze di questa conversione e questo è un bene per tutti. Pensa alla vicenda umana di Claudia Koll.
    Quello che è capitato a Marrazzo sarebbe potuto capitare a chiunque e lui ha pagato un prezzo altissimo: non mi riferisco solo alla carriera, che è poco, ma alla faccia perduta per aver visto la sua vicenda senz’altro particolare sulle prime pagine dei giornali.
    Peraltro, le vicende Boffo e Berlusconi sono diverse da quella di Marrazzo e tra loro. Per quanto sia l’uno che l’altro non ha ammesso colpe (e le colpe di Boffo sarebbero solo nei comportamenti, che a me non sono noti; non certo nell’indole presunta), Boffo ha pagato, Berlusca non ha pagato nulla.

    27 Ottobre, 2009 - 18:08
  11. Nino

    @mattlar

    Si tutto comprensibile quel che dici.
    Ma il paragone con la Koll non sussiste, il suo stile di vita riguardava esclusivamente lei così come gli eventuali ricatti o ritorsioni che avrebbe inflitto o subito.

    Umanamente tutta la pietà e la solidarietà a Marrazzo per un ravvidimento che possa riappacificarlo con se e con i suoi affetti, con tanto di auguri di tutto cuore.

    Da questo punto di vista guai a giudicare e a condannare.

    Ma come faceva notare Clodine il punto è un altro e non può essere rubricato nella sfera della pietas.

    Una carica pubblica raggiunta elettivamente impone a chi si candida non solo di apparire ma di essere candido.

    Nel caso in questione il “candidato” non era tale e la fiducia dei tanti che lo hanno votato è stata tradita clamorosamente, con l’aggravante dei danni potenziali e reali derivanti dalla sua condotta privata per le Istituzione e la comunità e il fatto che solo qualche giorno prima dello scandalo si era auto investito come leader del PD alle prossime regionali per la riconferma del mandato.
    Con l’arroganza di chi pensa di farla franca fregandosene di coloro che egli rappresenta e da cui ha avuto la fiducia.

    Questo si può e si deve giudicare e condannare.

    27 Ottobre, 2009 - 19:11
  12. discepolo

    Pare che Marrazzo ,dopo lo scandalo ,va in convento.. .. Berlusconi ai tempi dello scandalo Noemi, voleva fare un pellegrinaggio da padre Pio di Piatralcina, ve lo ricordate?
    Un suggerimento per preti e/o monaci di oggi. Perchè non create un bel posto dove i “sex-addicted” cioè i maniaci del sesso, quelli che il sesso gli ha rovinato la vita, possano curarsi, pregare, convertirsi ?
    Sarebbe un opera di carità quanto mai “moderna” ..
    Ormai nella nostra società i malati e i sofferenti non sono più i mutilatini di Don Gnocchi..
    Di “sex-addicted” ce ne sono tanti.. fare una bella comunità.. come quella di San Patrignano per la droga.. dove possano curarsi.. migliorarsi.. convertirsi..
    non è una buona idea ? 🙂

    27 Ottobre, 2009 - 20:15
  13. discepolo

    sempre che i preti in questione non siano loro stessi “sex- addicted”… naturalmente! 😉

    27 Ottobre, 2009 - 20:22
  14. mattlar

    @Nino
    “Ma il paragone con la Koll non sussiste, il suo stile di vita riguardava esclusivamente lei”
    Sei sicuro? Sai quanti la “conoscevano” bene? E quanti adolescenti o adulti la hanno “ammirata”?

    “non può essere rubricato nella sfera della pietas”.
    Nessuna derubricazione. La sanzione politica che riceve lui e il suo partito è alta. E saranno dolori.

    “Una carica pubblica raggiunta elettivamente impone a chi si candida non solo di apparire ma di essere candido”.
    La carica politica impone la trasparenza non meno di una conseguita in modi non elettivi. La responsabilità di fronte agli elettori si chiama responsabilità politica. Se ci sono responsabilità di altro genere si acclareranno e il responsabile pagherà per queste.

    “Nel caso in questione il “candidato” non era tale e la fiducia dei tanti che lo hanno votato è stata tradita clamorosamente”
    quegli elettori non lo rivotino. E non rivotino il partito che fino al giorno prima non aveva volontà o occhi per vedere: questa è la sanzione politica.

    “Con l’arroganza di chi pensa di farla franca fregandosene di coloro che egli rappresenta e da cui ha avuto la fiducia”.
    Grazie al cielo non la mia. Ho detestato a suo tempo la candidatura di Marrazzo. Né ho una particolare simpatia per il personaggio.

    “Questo si può e si deve giudicare e condannare”.
    Certo. Sul piano politico, ma temo che tu stia spostando la condanna sul piano umano.

    27 Ottobre, 2009 - 20:27
  15. Clodine

    Ringrazio Nino per l’ulteriore chiarimento perfettamente espresso in tutta la sua gravità, non vedo paragoni calzanti con la Kool…qui ci muoviamo su piani completamente diversi di ben maggiore portata Matlar.

    E complimenti a discepolo: bellla sintesiiii dai….è proprio perfetta…perfetta…..

    27 Ottobre, 2009 - 21:03
  16. roberto 55

    Perdonatemi, però il nostro “padrone di casa” aveva proposto alla discussione un altro argomento …………..

    Buona notte !

    Roberto 55

    27 Ottobre, 2009 - 22:06
  17. fiorenza

    Hai ragione, Roberto.
    “Gli africani spesso sono più felici di noi”: lo sono perché prendono la vita sul serio (Agisce ancora, in me, il motto del post precedente). E penso che noi, invece, non sappiamo più farlo. Anche qui, a volte…E anche questa volta…
    Se certi bloggers fossero un po’ più “africani”, non sarebbe meglio?
    E tuttavia nella Rete (nella vita), (anche qui, a volte… Non nei commenti di questa volta) si danno casi che la “riscattano e ci allietano”.
    E si incontrano Veronica Avati, don Pino Scabini…

    27 Ottobre, 2009 - 22:38
  18. Luigi Accattoli

    Domenica in visita ai miei parenti di Recanati ho parlato con una cugina mia coetanea che ha solo la terza elementare e che conosce bene Marrazzo dalla trasmissione che conduceva in tv: “Sono i troppi soldi che l’hanno rovinato. Era bravo, aveva una bella moglie, una figlia e altri figli da un primo matrimonio. Non avesse avuto tutti quei soldi non andava a fare le brutte cose che ha fatto”.

    28 Ottobre, 2009 - 15:48
  19. Luigi Accattoli

    Ho riflettuto su quello che mi ha detto con semplicità la mia cugina contadina. L’ho completato così – e questa riflessione mi pare valga per quasi tutti gli scandali pubblici di questa ultima stagione: quando si cumulano le tentazioni del sesso, del denaro e del potere, è raro che un uomo ne esca indenne. Preso in una tale morsa penso che io sarei peggio di loro. E’ con questo atteggiamento che partecipo alla loro sofferenza.

    28 Ottobre, 2009 - 15:56
  20. Clodine

    Un giovane ricco disse a Gesù, sulla via di Gerusalemme: “Maestro Buono, cosa devo fare per avere la vita eterna?” Gesù gli rispose: “Osserva i comandamenti..”. Ed egli rispose: “Ma io osservo i comandamenti!”.
    Allora Gesù, fissandolo negli occhi, gli disse: “Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai; il ricavato dallo ai poveri ed avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Lungo la strada i discepolo domandarono al maestro:”É difficile entrare nel Regno di Dio?”. Rispose loro: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.
    Segue la ricompensa, secondo cui “chi ha lasciato casa o famiglia per seguire Gesù riceverà cento volte tanto e nel futuro avrà la vita eterna”.
    C’è in queste pagine del Vangelo una scala di valori che ci appartiene da vicino: nella vita vali ciò secondo ciò che sono i tuoi valori: se quelli predominanti ruguardano la salute, la bellezza, possedere una casa od una macchina di lusso, la tua categoria umana e cristiana sarà piuttosto bassa.
    Se, invece, il tuo valore è Dio, ti elevi ad una grande categoria umana e cristiana che si rifletterà nella tua vita morale, come nel lavoro e nella famiglia. La ricchezza si oppone al progresso spirituale, perché è ingannevole in quanto alla fine ci si scontra con la morte: e ce ne andremo nudi…ma siamo troppo grandi per entrare nel Regno di Dio, dove di sicuro entrano i piccoli. Noi, in realtà, siamo dei “cammelloni “, che tentano di passare per la cruna di un ago. Riconoscere questa nostra impossibilità, è già un buon punto di partenza per diventare piccoli come i bambini, e semplici, come la cugina di Luigi.

    28 Ottobre, 2009 - 17:18
  21. principessa

    Mio caro Luigi, ti ringrazio. Erano giorni che cercavo di mettere in parole le sensazioni che sono espresse nel tuo commento delle 15.56.
    Continuo a ripetermi che è ingiusto che tutti si siano levati contro quest’uomo (che tra l’altro è vittima)Continuo a chiedermi come mi sarei comportata al suo posto (sapendo delle mie debolezze e occupando un posto pubblico). E mi chiedo anche perchè ci si scandalizza delle predilezioni sessuali di una persona (ma saranno fatti suoi??) e nessuna parola di condanna per 4 (dicasi 4, non uno o due) cosiddetti servitori della legge che maneggiano cocaina,vanno a fare un blitz esattamente in quella casa,riprendono un video già con l’intento di utilizzarlo per i loro scopi “commerciali”.
    Ho impressione che abbiamo perso ogni misura.
    Se è vero che la signora Serdoz-Marrazzo rimane accanto al marito e cerca di aiutarlo a venirne fuori, tanto di cappello! sia per la coerenza del suo ruolo di moglie (ancorchè offesa) e sia per la serietà di essere solidale – più che giudice – con un essere umano che sta soffrendo. Diversamente da quanto accade oggi in Italia, ovunque, anche su questo blog.
    Partecipo anch’io con grande affetto e solidarietà alle grandi sofferenze che Marrazzo ( e quelli come lui) stanno attraversando. Il Giudice è un altro…….

    28 Ottobre, 2009 - 17:47
  22. discepolo

    cra principessa,
    pare cher comunque i trans li pagasse 5,00. 10.00.ò euro as botta, e non solo pwe ril sesso ma CNHE PER LA COCA..
    ase una cosa simile fosse siccessa negli usa, visto che tu sei mezza ameruicana, dimmi sinceramente’ le tv non ci sarebbetro buttite ‘ ulo scaNFOLO NON SAREBBE SUCCESSO’ TUTTI ZITTI’
    ma dai… il caso Marrazzo è da manuale.. sesso.. soldi.. politica…
    le tre”S” cher fanno vendere i giornali , da
    fgli anni ’30 ad adesso, o no?

    5 Novembre, 2009 - 15:22

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