“Viene dalla mia esperienza di confessore” dice Bergoglio

Sto leggendo il libro intervista di Francesco con Andrea Tornielli, “Il nome di Dio è misericordia” (Piemme, 113 pagine, 15 euro). Sono andato a prenderlo all’Augustinianum dove veniva presentato e sono scappato per un appuntamento non rinviabile. Ne ho scorso qualche pagina in metropolitana e a pagina 21 ho trovato lo spunto per il titolo che ho messo qui sopra, che riguarda l’importanza che ha avuto l’esperienza di confessore nella maturazione del suo convincimento sulla centralità della misericordia nel messaggio di Gesù. Nel primo commento la citazione di questo passaggio. Poi, a lettura completata, ne inserirò altri che vado segnando mentre leggo.

45 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Tante storie conosciute. Libro Tornielli 1: La centralità della misericordia, che per me rappresenta il messaggio più importante di Gesù, posso dire che è cresciuta piano piano nella mia vita sacerdotale, come la conseguenza della mia esperienza di confessore, delle tante storie positive e belle che ho conosciuto. – pagina 21

    12 Gennaio, 2016 - 15:03
  2. Fabrizio Scarpino

    Misericordias Domini in aeternum cantabo

    12 Gennaio, 2016 - 15:52
  3. Lorenzo Cuffini

    Naturalmente non conosco ancora nulla del contenuto del libro/intervista a papa Bergoglio. Ho letto però con curiosità il lungo resoconto che ha pubblicato
    Vatican Insider sulla presentazione del libro.
    Ho fatto male.
    Avrei dovuto tenermi la curiosità.
    🙂

    12 Gennaio, 2016 - 16:21
  4. Lorenzo Cuffini

    “Papa Francesco sta tirando tutta la chiesa verso il cristianesimo”
    Parola di Benigni.
    Rendiamo grazie a Benigni.
    Mah.
    L’unica cosa che mi viene in mente sono certe sperticate affermazioni altrettanto apodittiche e altrettanto adulatorie che Giulianone Ferrara era in grado di fare a riguardo di Benedetto….Qualche decina di chili di meno, ma la stessa invadenza di giudizio e di dichiarazioni. Soprattutto, la stessa enfatica prevedibilità.
    Fossi nei panni di Bergoglio, sarei imbarazatissimo.
    Ma per fortuna di Santa Madre Chiesa e di tutta la cattolicità , in quei panni
    non ci sono manco di striscio, e dunque mi imbarazzo solo io, il che è un mio irrilevantissimo problemino personale.
    Questione chiusa.
    🙂

    12 Gennaio, 2016 - 16:56
  5. Luigi Accattoli

    Un antefatto argentino del Giubileo. Libro Tornielli 2: Quando ero a Buenos Aires, ho impressa nella memoria una tavola rotonda tra teologi: si discuteva su che cosa il Papa potesse fare per avvicinare la gente, di fronte a tanti problemi che sembravano senza soluzione. Uno di loro disse: “Un giubileo del perdono”. Questo mi è rimasto in mente. – pagina 23

    12 Gennaio, 2016 - 16:57
  6. Luigi Accattoli

    Manca l’esperienza della misericordia. Libro Tornielli 3: Questa nostra umanità ha così bisogno di misericordia perché è un’umanità ferita, un’umanità che porta ferite profonde. Non sa come curarle o crede che non sia proprio possibile curarle. E non ci sono soltanto le malattie sociali e le persone ferite dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalle tante schiavitù del terzo millennio. Anche il relativismo ferisce tanto le persone: tutto sembra uguale, tutto sembra lo stesso. Questa umanità ha bisogno di misericordia. Pio XII, più di mezzo secolo fa, aveva detto che il dramma della nostra epoca era l’aver smarrito il senso del peccato, la coscienza del peccato. A questo si aggiunge oggi anche il dramma di considerare il nostro male, il nostro peccato, come incurabile, come qualcosa che non può essere guarito e perdonato. Manca l’esperienza concreta della misericordia. – pagina 30s

    12 Gennaio, 2016 - 17:04
  7. Luigi Accattoli

    Desiderio di muovere un passo. Libro Tornielli 4: Proprio perchè c’è il peccato nel mondo, proprio perchè la nostra natura umana è ferita dal peccato originale, Dio che ha donato il suo Figlio pe noi non può che rivelarsi come misericordia. Dio è un padre premuroso, attento, pronto ad accogliere qualsiasi persona che muova un passo o che abbia il desiderio di muovere un passo. – p.66s

    12 Gennaio, 2016 - 18:29
  8. Luigi Accattoli

    Medicina d’urgenza. Tornielli 5: La Chiesa non è al mondo per condannare, ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la misericordia di Dio. Perché ciò accada, lo ripeto spesso, è necessario uscire. Uscire dalle chiese e dalle parrocchie, uscire e andare a cercare le persone là dove vivono, dove soffrono, dove sperano. L’ospedale da campo, l’immagine con la quale mi piace descrivere questa “Chiesa in uscita”, ha la caratteristica di sorgere là dove si combatte: non è la struttura solida, dotata di tutto, dove ci si va a curare per le piccole e grandi infermità. È una struttura mobile, di primo soccorso, di pronto intervento, per evitare che i combattenti muoiano. Vi si pratica la medicina d’urgenza, non si fanno i check-up specialistici. Spero che il Giubileo straordinario faccia emergere sempre di più il volto di una Chiesa che riscopre le viscere materne della misericordia e che va incontro ai tanti “feriti” bisognosi di ascolto, comprensione, perdono e amore. – p. 67s

    12 Gennaio, 2016 - 18:38
  9. maria cristina venturi

    per favore basta con queste similitudini del tutto sbagliate”è una struttura mobile, di primo soccroso, vis si pratica la medicina d’urgenza, eecc.ecc.2
    evidentemente il apapa francesco non sa che le unità di primo dsoccorso e di pronto intervento sono le più difficli e che curare i feriti di una battaglia perchè non muoiano richiede una grande dose di specilizzazione, di sange freddo, di tecnica, e di preparazione. Soprattutto PREPARAZIONE E NON FACILONERIA!
    La similitudine dell'”ospedale da camp2 non regge affatto : in un ospedale da campo tutto è regolato, millimetrato e fatto con precisione e senza alcun sentimentalismo. la Misericordia è l’ultima delle cose che necesstano in un primo ingtervento per suturare una ferita

    12 Gennaio, 2016 - 18:56
  10. Luigi Accattoli

    Faceva la prostituta. Libro Tornielli 6: Al tempo in cui ero rettore al collegio Massimo dei Gesuiti, ricordo una madre che aveva dei bambini piccoli ed era stata abbandonata dal marito. Quando non trovava lavoro, per dar da magiare ai suoi bambini faceva la prostituta. Ricordo che un giorno è venuta con i figli al Collegio e ha chiesto di me. Era lì per ringraziarmi. Io credevo che fosse per il pacco che le avevamo inviato e lei: “Sì, sì, la ringrazio anche per quello. Ma io sono venuta qui a ringraziarla soprattutto perchè lei non ha mai smesso di chiamarmi signora”. – pagina 74

    12 Gennaio, 2016 - 18:57
  11. maria cristina venturi

    Quello che voglio dire è che curare una ferita sia fisica sia spirituale non è facile non è semplice . gli ospedali da campo sono tenuti dal FIOR FIORE dei chirurghi . Il pronto soccorso non è alla portata di tutti i generosi faciloni che rischiano più danno che altro! Non abbiamo bisogno di slogan insulsi ma di buoni chirurghi, che nel campo spirituale sono i Santi! non di volenterosi incapaci che fanno le cose alla “carlona” ma di persone formate, dedicate, serie , che fanno il loro lavoro senza tanta pubblicità e senza tante smancerie.
    Basta slogan , per favore! lasciamoli a gente come Benigni gli slogan !
    ” Io volevo fare il papa da piccolo ma facevo ridere… ( e tutti a ridere)

    12 Gennaio, 2016 - 19:03
  12. Credo che anche fare il confessore sia una delle attività più complesse e impegnative che ci possano essere, e che richieda tanta preparazione. Non per nulla in passato la “patente per le confessioni” si dava solo qualche anno dopo l’ordinazione e solo in seguito a un ulteriore esame.

    12 Gennaio, 2016 - 19:16
  13. Luigi Accattoli

    Anche un piccolo passo. Libro Tornielli 7: Per alcune persone, per il dramma umano che stanno vivendo, un piccolo cambiamento vale moltissimo agli occhi di Dio. Ricordo una volta l’incontro con una ragazza all’ingresso di un santuario. Era bella e sorridente. Mi ha detto: ‘Sono contenta, padre, vengo a ringraziare la Madonna per una grazia ricevuta’. Era la più grande dei suoi fratelli, non aveva il papà e per aiutare a mantenere la famiglia si prostituiva: ‘Non c’era altro lavoro nel mio villaggio’. Mi ha raccontato che un giorno nel postribolo è arrivato un uomo. Si trovava lì per lavoro, veniva da una grande città. Si sono piaciuti e alla fine lui le ha proposto di seguirlo. Per tanto tempo lei si era rivolta alla Madonna chiedendole di darle un lavoro che le permettesse di cambiare vita. Era tutta felice di poter smettere di fare ciò che faceva. Le ho chiesto: ‘E ti sposerai?’. E lei: ‘Io vorrei, ma non oso ancora chiederglielo per paura di spaventarlo’. – pagina 84s

    12 Gennaio, 2016 - 20:13
  14. Luigi Accattoli

    Annuncio tramite l’accoglienza. Libro Tornielli 8: L’annuncio cristiano si trasmette accogliendo chi è in difficoltà, accogliendo l’escluso, l’emarginato, il peccatore. Nel Vangeli leggiamo la parabola del re e degli invitati alla festa di nozze del figlio (Matteo 22, 1-14; Luca 14, 15-24). Accade che non si presentano al banchetto coloro che erano stati invitati, cioè i sudditi migliori, coloro che si sentono a posto, che lasciano cadere nel vuoto l’invito, perché troppo presi dalle loro occupazioni. Così il re ordina ai suoi servi di andare nelle strade, nei crocicchi, e di radunare tutti quelli che incontrano, buoni e cattivi, per farli partecipare al banchetto. pagina 103

    12 Gennaio, 2016 - 20:19
  15. Luigi Accattoli

    Le due vie del Giubileo. Libro Tornielli 9: Aprirsi alla misericordia di Dio, aprire se stesso e il proprio cuore, permettere a Gesù di venirgli incontro, accostandosi con fiducia al confessionale. E cercare di essere misericordiosi con gli altri. pagina 107

    12 Gennaio, 2016 - 20:30
  16. Luigi Accattoli

    Misericordia e storia. Libro Tornielli 10: La misericordia divina contagia l’umanità. pagina 91

    12 Gennaio, 2016 - 20:32
  17. Fabrizio Scarpino

    Concordo in pieno con quanto scrive la prof. Lignano alle 19.16. Per i primi tre anni di Ordinazione i sacerdoti a mio modesto avviso non dovrebbero confessare, ma studiare e approfondire anche le discipline psicologiche e pedagogiche.

    Non parliamo poi della c.d. direzione Spirituale: ci vuole molta prudenza e discernimento in tema.

    12 Gennaio, 2016 - 22:00
  18. Fabrizio Scarpino

    Prof. Lignani*

    12 Gennaio, 2016 - 22:28
  19. Caro Fabrizio, non ci tengo gran al titolo di “professoressa”. Pensi poi che nella mia città mi chiamano “signorina” a 74 anni! Ora me ne sono fatta una ragione. Preferisco l’oratorio, dove i ragazzini mi chiamano semplicemente Antonella, e poi aggiungono: “Sei forte in storia e grammatica?”. E chiedono anche: “Quando avevi la nostra età, c’erano i telefonini e i computer?” Sentendo che non c’erano, commentano: “Che facevate allora tutto il giorno?”

    12 Gennaio, 2016 - 22:52
  20. Luigi Accattoli

    Antonella i ragazzini dell’oratorio ti fanno le domande che altri ragazzini pongono al Papa quando non recitano testi scritti dagli adulti: hai un tablet, sei bravo a fare foto con il telefonino, ti piace scaricare le foto sul computer? E Jorge Mario risponde: non ho un tablet, con il computer “yo soy un tronco” (sono un imbranato), che vergogna, sono un bisnonno.

    13 Gennaio, 2016 - 10:30
  21. Fabrizio Scarpino

    Va bene Antonella.
    E diamoci tranquillamente del tu.

    Un abbraccio.

    13 Gennaio, 2016 - 10:39
  22. Clodine-Claudia.F.Leo

    I miei nipotini mi domandano spesso se quando ero piccola il mondo fosse colorato. Sono convinti che invece che gli uni colori fossero il bianco e nero : “perché -dicono- le foto di quando eri ragazza sono tutte in bianco e nero e anche quando in TV fanno vedere le cose “antiche” (per loro tutto quanto riguarda gli anni 70 è anticaglia e petrella) sono in bianco e nero? Dunque..vuol dire, che i colori non esistevano. Ma che tristezza quando eri piccola.”
    Deduzione non del tutto malvagia!

    13 Gennaio, 2016 - 13:20
  23. Clodine-Claudia.F.Leo

    corrige@ sono convinti invece che gli unici colori fossero il bianco e nero..

    Oggi sono stata a Santa Maria Maggiore, Porta Santa.
    E’ stato un momento straordinario, da pelle d’oca, belle quelle porte bronzee con quella mano di Gesù che sbuca dal bassorilievo e sembra volerti afferrare…che emozione ho provato!? Ho pensato a tutti voi. Poi mi sono fermata per la Santa Messa nella cappella della Salus Populi Romane e siccome era aperta anche l’altra, la Sistina ( magnifica: decorata da marmi preziosi provenienti dal Septizodium) ho sostato dinnanzi ai monumenti funebri Sisto V che più d’ogni altro Papa si prodigò per la città di Roma sistemando l’assetto urbanistico. Anche Lui, come Papa Francesco, aveva un carattere scherzoso, G. Belli lo definisce “rugantino” e “matto”, ma sotto sotto nascondeva un temperamento volitivo votato al potere assoluto. Un papa molto tosto!
    Fu Lui per la prima volta nella storia della chiesa a mettere in moto la grande riforma curiale, a lui si deve il priomo collegio cardinalizio con i primi 15 dicasteri a nomina per competenza…riforme che -passando per Pio X- arrivano a Bergoglio..Trovo ci sia qualcosa in comune tra i due papi …

    13 Gennaio, 2016 - 13:32
  24. Fabrizio Scarpino

    Claudia grazie per il tuo ricordo e pensiero in Santa Maria Maggiore.

    13 Gennaio, 2016 - 13:39
  25. Federico Benedetti

    Ringrazio anch’io Clodine per il bel pensiero.
    Anche io ho vissuto il passaggio di una porta santa lo scorso 31 dicembre e anche per me è stato un momento straordinario.
    Non a Roma e nemmeno nella mia diocesi, ma in una chiesa giubilare/santuario di una diocesi vicina.
    Il passaggio al nuovo anno e la preparazione per l’indulgenza giubilare, che deve prevedere per esplicita volontà del Papa una riflessione sulla misericordia, mi hanno dato una “scossa” molto forte.

    … non così forte però da lasciarmi indifferente di fronte al silenzio che questo blog riserva ad un tema che fa discutere i cattolici italiani un po’ dappertutto, vale a dire la partecipazione ad un nuovo Family Day in opposizione alla prossima pessima legge sulle unioni civili. Solo qui non se ne parla, come mai?

    13 Gennaio, 2016 - 14:26
  26. Luigi Accattoli

    Clodine-Claudia.F.Leo la domanda più spinta che ho avuto da una nipotina: nonno c’erano ancora gli antichi romani quando sei nato tu?

    13 Gennaio, 2016 - 14:30
  27. Luigi Mortari

    … alla prossima pessima legge sulle unioni civili.

    Anche secondo me si tratta di una pessima legge, frutto di mille compromessi e di una cultura profondamente edonistica ed egocentrica.

    Il tiro si è alzato, come si poteva ben prevedere, dal riconoscimento delle unioni omo al “diritto all’adozione” da parte di queste coppie. Il figlio non è più un dono, ma un diritto (!).

    E si giustifica, anzi si promuove come atto di amore, l’orrenda pratica dell’utero in affitto.

    Gli unici a non essere tutelati sono proprio loro; i bambini che per quanto si la si giri e rigiri hanno il sacrosanto diritto ad un papà e a una mamma.

    13 Gennaio, 2016 - 15:09
  28. Fabrizio Scarpino

    Personalmente ritengo che, se fossero stati approvati i DICO nel 2007, invece di “guerreggiare con la mimetica” (absit iniuria verbis) da parte della CEI e di molti laici cattolici politici e non, oggi non avremmo alcun problema e neanche lontanamente si porrebbe la complessa e difficile questione delle stepchild adoption.
    Anche alla luce di quella “battaglia” alzano il tiro i sostenitori delle unioni civili…(cui peraltro io non sono contrario, se stralciano le stepchild adoption).

    13 Gennaio, 2016 - 18:32
  29. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    sai benissimo che nei paesi dove esistevano leggi e istituti giuridici più o meno assimilabili ai Dico (pacs in Francia e altre formule altrove), nessun “compromesso” è stato ritenuto sufficiente dalla potentissima lobby gay e nessun “dico” ha impedito la pressante richiesta del matrimonio paritario, completo di diritto all’adozione e all’accesso alla fecondazione assistita.
    I Dico avrebbero solo accelerato un processo che, grazie alla mobilitazione dei cattolici (guidati dai loro pastori, come è giusto e doveroso) ha invece trovato un’opposizione e imposto una pausa di riflessione. I cattolici non hanno “guerreggiato”, ma si sono limitati, come loro diritto civile e dovere morale, a dare una testimonianza dei propri valori e a partecipare al dibattito politico con una propria visione della società, della famiglia e dell’uomo, senza seguire le mode e la propaganda delle lobbies.
    Perchè oggi i cattolici tacciono? Perchè il governo e il mondo laicista “alzano il tiro” pensando che la chiesa “bergogliana” ha altre priorità e questa volta rinuncerà a prendere una posizione? Perchè ai cattolici non rimorde la coscienza al pensiero di sostenere (persino pubblicamente e con forza) proposte di legge chiaramente contrastanti con i valori e con la morale cattolica?

    13 Gennaio, 2016 - 20:59
  30. Federico Benedetti

    Condivido la riflessione di Luigi/Fides, in particolare sui figli ridotti ad “oggetto” e (parafrasando) sull’egoismo promosso a diritto.

    13 Gennaio, 2016 - 21:02
  31. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ma, scusate, “legge sulle unioni civili” , ma che vuol dire!
    Da che mondo è mondo il matrimonio è una relazione giuridica che s’instaura tra un uomo e una donna (e la legge è precisa in questo poiché lo specifica nel momento in cui sancisce lo scioglimento ispo facto dello stesso in caso di cambio di sesso) reso ufficiale , dicevo, dinanzi all’autorità.
    Questa è una legge che nessuno può modificarele ma va accettata così com’è: tra uomo e donna -non dice “unione tra persone che si amano”- e dopo debite verifiche sull’idoneità dei contraenti :età, consaguineità, ed altro si passa all’atto. Dal 1970, con l’approvazione del divorzio, si può avere un’altra scance…che vogliamo di più dalla vita…
    Nessuno impedisce a chicchessia di condividere la propria esistenza liberamente con la persona che si vuole amare, poi bianco su nero lasciare i propri beni, la propria casa…dov’é il problema. Io non lo vedo! Dice “ma la pensione..”, ehh la pensione, beato chi ce l’ha e soprattutto chi ci arriva alla pensione.

    13 Gennaio, 2016 - 21:12
  32. Fabrizio Scarpino

    Federico su quanto accaduto nel 2007 la pensiamo diversamente e abbiamo dibattuto sul Blog moltissime volte.
    Rispetto la tua posizione, io però ho un’idea differente e difficilmente ci incontreremo su tale tema. Noi non siamo la Francia: ci saremmo fermati ai DICO.

    Personalmente ora mi ritrovo nella posizione espressa da mons. Galantino nell’intervista rilasciata a Luigi.

    13 Gennaio, 2016 - 21:20
  33. Clodine-Claudia.F.Leo

    Dice “i figli”…i figli?
    Ma..scusate…il buon Dio femmina e masculo li creò. E se li creò masculo e femmina un motivo ci sarà, o no!?
    Ma qui vuole scavalcare domineddio e fare i giochini di laboratorio!
    Eh no….sztsztsztszt…è un abominio che grida vendetta al cospetto di Dio e i cattolici dovrebbero insorgere.

    13 Gennaio, 2016 - 21:23
  34. Fabrizio Scarpino

    La speranza è che vengano stralciate e quindi tolte dal Disegno di Legge Cirinnà, le stepchild adoption.

    13 Gennaio, 2016 - 21:40
  35. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    non voglio convincerti, ma è evidente che i dico non avrebbero impedito un bel niente. Anche le unioni civili formulate dalla famigerata Cirinnà (che nome da erinni!) non sono destinate a rimanere tali: con le sentenze e i ricorsi, referendum e nuove leggi nel giro di qualche anno ci troveremmo comunque a discutere di matrimonio paritario. Inutile illudersi del contrario.
    Basta leggere cosa pensa e pianifica Scalfarotto, che dichiara apertamente che il movimento gay e i suoi “amici” non si fermeranno sino a quando non avranno raggiunto l’obiettivo del matrimonio.
    Non so come un ex scout cattolico, già avversario dei Dico e partecipante al primo Family Day, possa accodarsi e sostenere questo progetto.
    Se per Enrico IV “Parigi valeva bene una messa”, per Renzi vale evidentemente il contrario e pur di mantenere il potere a Roma è disposto anche a rinunciare a qualsiasi apparenza di cattolicesimo. Teniamone debito conto.

    13 Gennaio, 2016 - 21:47
  36. Federico Benedetti

    Non stralceranno niente, vogliono tutto e subito.
    Temo che avranno quello che vogliono, visto che siamo riusciti a eleggere il Parlamento più laicista e ateo della storia repubblicana (grazie anche alla superficialità di quei cattolici che hanno votato per Grillo e per Bersani sottovalutando le conseguenze).
    Spero solo che i cattolici riusciranno ad esprimere la propria opposizione a questa legge e il proprio sostegno a una visione diversa di famiglia e di matrimonio. Sì possono rispettare gli omosessuali e le loro legittime convivenze senza dover per forza essere favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso o a formulazioni ipocrite come le unioni civili.

    13 Gennaio, 2016 - 21:54
  37. Fabrizio Scarpino

    Federico il Parlamento deve legiferare.

    Ci sono ben due Sentenze della Corte Costituzionale sul tema unioni civili e tu lo sai.

    13 Gennaio, 2016 - 22:28
  38. Luigi Mortari

    Che ci sia poi una cosa più abominevole di affittare il proprio utero?
    Con tutto quello che abbiamo letto e sentito dagli psicologi riguardo al rapporto intimo e insostituibile fra una madre e il nascituro che porta il grembo?
    E la vogliamo far passare come “atto di generosità e carità”?
    Ma per piacere, dai!

    14 Gennaio, 2016 - 8:43
  39. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    le leggi non le fanno i giudici. La Corte ha posto un problema, ma non può suggerire soluzioni al Legislatore. Il popolo è sovrano ed esercita la sua sovranità attraverso il Parlamento. Nel popolo ci sono anche i cattolici e dovrebbero poter dire la loro, anche (e soprattutto) quando va controcorrente.

    14 Gennaio, 2016 - 8:43
  40. Luigi Mortari

    Federico,
    quanti sono oggi a considerare il pensiero cattolico UNA FORMA DI ODIO?

    14 Gennaio, 2016 - 10:11
  41. Federico Benedetti

    Il problema è chiaramente anche di rappresentanza politica dei cattolici nelle istituzioni democratiche. Chi rappresenta i valori cattolici in QUESTO Parlamento?
    Se non lo fa nessuno, è lecito (direi doveroso) esprimere la propria posizione nelle PIAZZE.

    14 Gennaio, 2016 - 10:16
  42. Federico Benedetti

    Luigi,
    la Chiesa ha sempre avuto molti nemici.
    Oggi si pretende di presentare il pensiero di questi nemici come “neutro” e “laico”, ma non è così.

    14 Gennaio, 2016 - 10:18
  43. Fabrizio Scarpino

    @FedericoBenedetti

    Fabrizio,
    le leggi non le fanno i giudici.

    Ma va??

    Buon Federico, se non interviene il Parlamento (in una forma che mi auguro stralci e tolga le stepchild adoption) c’è il rischio che il vuoto normativo sia “coperto” a suon di Sentenze della Giurisprudenza.

    Non tolgono le stepchil adoption?? Subito Referendum. (Con calma, senza armarsi, semplicemente combattendo la “buona battaglia”).

    Saluti.

    14 Gennaio, 2016 - 13:11
  44. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    come per il caso Eluana Englaro e sull’eutanasia?
    Eppure il Parlamento si guardato bene dal legiferare sul fine vita (dopo una serqua di modifiche, mancava solo una lettura a una delle camere e si è fermato tutto). Ci fu un vero e proprio veto da parte del PD di Bersani.
    Ancora oggi manca una legge, ma dopo il caso di Eluana i giudici non hanno più “sconfinato”.
    Come per la legge elettorale? quanti anni sono passati prima di una modifica della vecchia legge?
    Che ugenza c’è oggi per i matrimoni tra omosessuali?

    14 Gennaio, 2016 - 13:33

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