Il blog di Luigi Accattoli Posts

Le donne al sepolcro la mattina di Pasqua – mosaico di Sant’Apollinare Nuovo – Ravenna – per introdurre la scheda di preparazione alla lectio che faremo a Pizza e Vangelo lunedì 28 aprile via Zoom: leggeremo da Marco 16 il brano delle donne che il mattino dopo il sabato vanno al sepolcro, lo trovano vuoto e ricevono da “un giovane vestito di una veste bianca” l’annuncio che il Nazareno è risorto. La loro reazione è inaspettata: “fuggono via dal sepolcro perché sono piene di spavento e di stupore”. Metteremo la lente su questo spavento e stupore, ma anche sul fatto che le prime annunciatrici del risorto sono delle donne, che svolgono il ruolo di “apostole degli apostoli” come diranno i Padri della Chiesa. nei commenti l’intera scheda

Francesco ha avviato processi di novità anche se poi non ha realizzato grandi riforme: per comprendere l’apporto che i suoi dodici anni potranno dare alla storia del Papato, occorre tenere d’occhio quei processi, ovvero i semi di novità che è venuto spargendo, a larghe mani, lungo l’intera sua stagione. Nel primo commento faccio alcuni esempi dei processi avviati dal Papa argentino e nel secondo riporto un suo testo chiave su tale metodo d’azione

Rosso Fiorentino – Deposizione di Volterra, particolare – per introdurre la registrazione audio della serata di Pizza e Vangelo che facemmo lunedì 14 aprile leggendo dal capitolo 15 di Marco la deposizione dalla croce e la sepoltura di Gesù per iniziativa di Giuseppe d’Arimatea, “membro autorevole del Sinedrio che aspettava anch’egli il Regno di Dio”. Con questa immagine auguro la buona Pasqua ai visitatori del blog
Particolare della Deposizione del Pontormo – 1526/27 – che è nella chiesa fiorentina di Santa Felicita – per introdurre la scheda di preparazione alla lectio di Pizza e Vangelo che faremo via zoom dopodomani, lunedì 14 aprile alle 21.00. Leggeremo il racconto della deposizione dalla croce e della sepoltura di Gesù che è nella parte finale del capitolo 15 del Vangelo di Marco. Ci faremo aiutare da autorevoli studiosi e da due pittori del primo manierismo: il narrativo Rosso Fiorentino e il mistico Pontormo, ambedue fiorentini. Nei commenti l’intera scheda

dav
Longino che impugna la lancia con la quale colpirà il costato di Cristo: particolare del Crocifisso 1954 di Salvador Dalì, Musei Vaticani – per introdurre la registrazione audio dell’ultima serata di “pizza e vangelo” nella quale leggemmo dal capitolo 15 del Vangelo di Marco i due versetti nei quali vengono segnalate “alcune donne” che “da lontano osservavano” la crocifissione e la morte di Gesù sulla croce. Nella serata abbiamo anche svolto alcuni approfondimenti: sulle donne nel Vangelo di Marco, sulla corona di spine nell’iconografia del crocifisso, su Costantino che abolisce la pena della crocifissione e – appunto – sui crocifissi senza croce. Tra gli esempi di crocifissi senza croce abbiamo proposto quello di Dalì 1954, che puoi vedere riprodotto qui nel blog ad apertura del post del 29 marzo: in esso trovi, in basso a destra, questo particolare di Longino a cavallo
Così un pinus pinea dell’Area Sacra di Largo Argentina raccontava stamane la sua leggenda
Salvador Dalì, Crocifisso 1954, olio su tela – Musei vaticani – per introdurre la scheda di presentazione della lectio di Pizza e Vangelo che faremo via Zoom dopodomani, lunedì 31 marzo, nella quale leggeremo dal capitolo 15 del Vangelo di Marco i due versetti che narrano la presenza delle donne sul Golgota, che “osservavano da lontano” la crocifissione e la morte di Gesù. Nei commenti l’intera scheda e l’invito dei passanti a collegarsi
“Cristo di San Giovanni della Croce” di Salvador Dalì, 1951, per introdurre la registrazione audio della serata di Pizza e Vangelo che facemmo lunedì 17 marzo, leggendo l’ultimo grido di Gesù dalla Croce com’è riportato dal Vangelo di Marco al capitolo 15: “Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?”. Uno dei partecipanti alla conversazione via zoom, Giorgio Cattaneo, ha evocato una diversa interpretazione di quelle parole proposta dall’esegeta gesuita francese Albert Vanhoye, fatto cardinale da Benedetto XVI nel 2006: un’interpretazione che ho riassunto nel titolo del post. Qui sotto trovi il link alla registrazione, nel primo commento parte del testo dell’esegeta Vanhove, che fu anche direttore dell’Istituto Biblico di Roma