Piovanelli ovvero il dono dei rapporti personali

“Il cardinale Piovanelli è stato una bella figura di vescovo parroco, tollerante ed ecumenico. Bella anche se non straordinaria: la sua bellezza era tutta nell’ordinario dell’essere cristiani oggi e dell’aiutarsi a credere in un tempo difficile. Straordinario nei rapporti personali, questo sì. Io ora ne scrivo perché ho avuto il bene di quei rapporti”: è l’attacco di un mio ricordo del cardinale Silvano Piovanelli – arcivescovo di Firenze dal 1983 al 2001, morto il 9 luglio a 92 anni – pubblicato da “Toscana oggi”.

Commento

  1. Lorenzo Cuffini

    Tollerante ed ecumenico.
    Toh, guarda.
    E diventò arcivescovo a Firenze nell’83: trentatrè anni fa.
    Come la mettiamo con i cattoliconi barricaderi di oggi, i fanatici del murocontromuro a 360 gradi, quelli che mettono Bergoglio nel mirino come se fosse il responsabile di ogni atteggiamento “lassista” (?!!), un fungo velenoso spuntato occasionalmente, quando non per diretta materializzazione del fumo di satana?
    E neppure Piovanelli, trentatrè anni fa, fu un fungo isolato…

    14 Luglio, 2016 - 13:00

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