Questa è la testa del serpente

Eccomi in tenuta da serparo, in piazza a Cocullo, che indico con il piede la testa del serpente, simbolo di questo borgo d’Abruzzo.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Qui sono alla fontana antica di Cocullo dov’è la scritta “Sorgente non controllata” ma prima una cagna nera e poi io abbiamo letto la scritta e abbiamo bevuto. Faccia di velluto. Da Cocullo ad Anversa: “Là so che si mangia”, mi ha detto un muratore. Ho pranzato alla trattoria “La fiaccola”, mangiando arrosticini di pecora e zolle d’aglio, ovvero germogli dell’aglio rosso di Sulmona. Bicchiere di rosso. Euro 12.

    14 Luglio, 2016 - 21:35
  2. maria cristina venturi

    “Questa è la testa del serpente”

    e questo invece accade quando la testa del serpente non viene schiacciata per amor del quieto vivere :
    nessuna gratitudine da parte del serpente ma solo nuovo veleno.

    http://espresso.repubblica.it/archivio/2016/07/14/news/santa-anarchia-quante-correnti-vogliono-controllare-il-vaticano-1.277359

    Appena prosciolto dal processo Vatileaks il giornalista Fittipaldi riversa nuovo fango contro la santa Sede, e anche contro Bergoglio, in un nuovo articolo
    colmo di veleno.
    Questo dimostra che i serpenti quando uno ce li ha sotto i piedi deve schiacciarli:se li lascia andare si rivoltano e lo mordono alla caviglia.

    14 Luglio, 2016 - 22:34
  3. Clodine

    La serpe.
    Misericordia dannosa
    Chi porta aiuto ai cattivi, più tardi se ne duole. Un tale raccolse una serpe intirizzita dal freddo e se la scaldò in seno, misericordioso a suo danno, perché la serpe, quando si riprese, uccise subito quell’uomo. Un’altra serpe le chiese il motivo della sua mala azione e lei rispose: «Perché nessuno impari a fare del bene ai perfidi».

    Fedro I secolo

    15 Luglio, 2016 - 8:39
  4. Clodine

    Per dire che, quando s’alleva la serpe in seno si è ripagati col veleno. .
    Così, un musulmano integralista affiliato al califfato, un giovane tunisino di seconda generazione, francese di nascita [così come milioni di islamici in tutta Europa, amici della porta accanto] ieri, poco prima della mezzanotte è salito su un Tir e si è messo a zigzagare sulla promenade di Nizza affollata di gente seminando il terrore falcidiando chiunque incontrasse: donne, anziani, bambini ,alcuni sui passeggini, persone comuni in vena di festeggiare la Presa della Bastiglia e godere dei fuochi d’artificio. Gente comune travoltia in modo atroce. Ottanta gli innocenti uccisi, molti i bambini, e tanti i feriti in fin di vita.

    15 Luglio, 2016 - 8:59
  5. Clodine

    Firma ai commenti di cui sopra
    Claudia Leo

    15 Luglio, 2016 - 9:00
  6. Eeeh questi giornalisti, quando non scrivono quello che piace a noi diventano addirittura serpi.
    Ma per piacere.

    15 Luglio, 2016 - 12:02
  7. Clodine

    La breve favola di Fedro ha ovviamente una chiave di lettura morale che induce a riflettere su realtà spesso celate. Riguardo ai giornalisti invece, rientra nel loro mestiere narrare gli eventi, informare, divulgare notizie in modo pragmatico mai ideologico. Sono cronisti, pertanto metterli alla sbarra è stata la gaffe più grottesca che lo stato Vaticano potesse commettere. Ovvio che Fittipaldi rincara la dose, non poteva essere diversamente. …io mi aspetto anche di peggio. .
    Claudia Leo

    15 Luglio, 2016 - 12:21

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