“Sinagoga ricettacolo di follia” sentenzia Ambrogio

“Sinagoga: luogo d’incredulità, dimora d’empietà, ricettacolo di follia, condannato da Dio stesso”: parole di Ambrogio di Milano nell’epistola 74 [40] con cui chiede all’imperatore Teodosio di revocare le sanzioni comminate nei confronti dei cristiani che nel 388 in Siria, a Callinicum, l’attuale Raqqa del Califfato, avevano incendiato una sinagoga. Ne ho già riportato alcuni brani in un post del 17 agosto, con riferimento a un saggio appena pubblicato di Franco Cardini, “Contro Ambrogio”, da me recensito in un altro post del 14 agosto. Nei commenti altri passaggi della lunga lettera di Ambrogio, che è utile a conoscersi, almeno antologicamente.

43 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Dio proibisce che lo si preghi. Tanto sdegno non ha, dunque, un motivo proporzionato per adottare misure così severe contro una popolazione per l’incendio di un edificio; tanto meno, proporzionato, perchè è stata incendiata una sinagoga: luogo d’incredulità, dimora d’empietà, ricettacolo di follia, condannato da Dio stesso. Così infatti leggiamo dove il Signore Dio nostro dice per bocca di Geremia: E tu non pregare per questo popolo e non chiedere misericordia per loro e non insistere presso di me per loro, perché non ti esaudirò. Dio proibisce che lo si preghi per quelli che tu vuoi vendicare.

    22 Agosto, 2016 - 22:58
  2. Luigi Accattoli

    Arti dei Giudei. Mi si informa che fu affidata al giudice l’inchiesta e gli fu scritto che non doveva riferire ma punire, e che dovevano essere rintracciati anche i tesori sottratti […]. E che cosa poteva avere una sinagoga in una località fortificata lontana da tutto, dal momento che ogni cosa là esistente non è gran che e non c’è nulla di prezioso? Che cosa, quindi, si sarebbe potuto sottrarre, con l’incendio, ai Giudei che tendevano insidie? Codeste sono arti dei Giudei, che vogliono spargere calunnie, affinchè, mentre si lagnano di questi fatti, fuori delle normali regole si ricorra alla severità d’un giudizio militare e si mandino dei soldati a vendicarli.

    22 Agosto, 2016 - 22:59
  3. Luigi Accattoli

    Calunniarono Cristo. A quali calunnie non si lascerebbero andare quelli che con false testimonianze calunniarono persino Cristo? A quali calunnie non si lascerebbero andare degli uomini che hanno mentito anche sulle verità che riguardano Dio? Chi non incolperebbero di aver provocato la sedizione? Chi non aggredirebbero con le loro accuse; chi, inoltre, non riconoscerebbero colpevole per contemplare schiere innumerevoli di cristiani incatenati, per vedere stretti nei ceppi i colli del popolo fedele, per gettare in tenebrose carceri i servi di Dio, per decapitarli, bruciarli vivi, condannarli alle miniere, perchè il loro castigo non sia facilmente dimenticato?

    22 Agosto, 2016 - 22:59
  4. Luigi Accattoli

    Che ti dirà Cristo. Concederai ai Giudei questo trionfo sulla Chiesa di Dio? Questo trofeo sul popolo di Cristo? Questa soddisfazione, imperatore, agli increduli? Questo vanto alla Sinagoga, questo lutto alla Chiesa? Il popolo giudeo introdurrà questa solennità fra i suoi giorni festivi e […] aggiungerà alle altre questa festività per indicare di aver riportato un trionfo sul popolo di Cristo. […] E che cosa ti dirà Cristo dopo questi avvenimenti? […] Io, dunque, ti ho fatto trionfare sul tuo nemico, e tu concedi ai miei nemici il trionfo sul mio popolo!

    22 Agosto, 2016 - 23:01
  5. Luigi Accattoli

    Cancellare l’empio e l’empietà. Forse Massimo [Magno Massimo, anche noto come Magno Clemente Massimo e Massimiano, 335 circa 388],non fu sconfitto perchè subito prima della spedizione, avendo appreso che a Roma una sinagoga era stata incendiata, aveva inviato colà un suo editto per ristabilire l’ordine pubblico? Perciò il popolo cristiano disse: “Non lo attende nulla di buono, questo re è diventato giudeo” […] Gli esempi di empietà devono essere cancellati insieme con l’empio.

    22 Agosto, 2016 - 23:02
  6. Luigi Accattoli

    Punire la Sinagoga. Del resto, che importanza ha, imperatore, che tu non voglia indagare e punire un fatto che fino ad oggi nessuno ha indagato, nessuno ha mai punito? E’ grave che la tua fede sia messa a repentaglio per i Giudei. Quando Gedeone uccise il vitello sacro, i pagani dissero: Gli dei stessi puniscano l’offesa ricevuta. Chi deve punire la Sinagoga? Cristo, che essi hanno ucciso, hanno negato? O forse sarà Dio Padre a punire coloro che non accolgono nemmeno il Padre, perchè non accolsero il Figlio?

    22 Agosto, 2016 - 23:02
  7. Luigi Accattoli

    Da perseguitati a persecutori. Ho dedicato due post alla epistola di Ambrogio a Teodosio perchè viene sempre citata e quasi mai riportata. Cardini stesso la studia senza riportarla e senza darne un resoconto testuale. Ritengo che sia utile conoscerla per comprendere come i cristiani in pochi decenni del secolo quarto siano passati da perseguitati a persecutori. Da Costantino a Teodosio: in poco più di un cinquantennio. Ad Ambrogio non basta la posizione unica che Teodosio aveva riconosciuto al cristianesimo e si impone all’imperatore perchè riconosca la legittimità ideale e giuridica della distruzione delle sinagoghe [e dei templi pagani] da parte dei cristiani. Condivido l’opinione di Cardini che il punto sia di forte interesse.

    22 Agosto, 2016 - 23:40
  8. Luigi Accattoli

    Maestro a tutti. Ovviamente Ambrogio non è nè il primo nè il solo in questa offensiva antigiudaica. Origene aveva già considerato la diaspora ebraica una punizione per il deicidio, Cipriano aveva definito gli Ebrei idolatri, Gregorio di Nissa li aveva chiamati “omicidi di nostro Signore, vipere e detestabli calunniatori”, Agostino poco dopo Ambrogio e sulla sua scia li dirà “maledetti da Dio”, Giovanni Crisostomo qualificherà le Sinagoghe come “bordelli e teatri”, “covi di pirati e recinti per bestie feroci”. Ma nel rivendicare con argomenti ecclesiastici il soccorso del potere imperiale in funzione antigiudaica e antipagana Ambrogio è maestro a tutti. Conviene saperlo.

    22 Agosto, 2016 - 23:41
  9. Luigi Accattoli

    Da Ambrogio a don Bosco. “Vuoi dunque criticare un santo?” mi si dirà. Reputo che convenga interrogarsi sul comportamento dei migliori. Già in altra occasione, qui nel blog, ho ricordato don Bosco che si oppose al riconoscimento dei diritti civili per i Valdesi da parte dei Savoia nell’Ottocento: occorre studiare l’intolleranza esercitata dai migliori, per capire la nostra storia. C’è un filo che lega Ambrogio a don Bosco. Se ci appuntiamo sulle colpe dei malintenzionati non ne caveremo nessuna comprensione utile all’oggi.

    22 Agosto, 2016 - 23:41
  10. Luigi Accattoli

    Utilità degli errori. Ma un altro dirà: al tempo di Ambrogio la pensavano tutti come lui. Non è vero. Teodosio era cristiano e non la pensava come Ambrogio. Era un cristiano mediocre ma in questo fu migliore di Ambrogio. Che fu un cristiano esemplare ma non esente da errori. I suoi errori ci possono aiutare quanto le sue virtù.

    22 Agosto, 2016 - 23:42
  11. picchio

    grazie di questi commenti, commenti da incorniciare mi verrebbe da dire.

    crstina vicquery

    23 Agosto, 2016 - 0:07
  12. Federico Benedetti

    A me invece non piace per niente questo processo contro Sant’Ambrogio.
    Mi sembra un atto inutile e controproducente: alimenta il solito relativismo (anche i santi sbagliano e non compiono azioni cristiane, anche gli atei sono bravi e buoni, tutto è relativo) e un certo anticlericalismo (presentando la Chiesa Cattolica, di fatto, come fucina di intolleranti). Sant’Ambrogio e San Giovanni Bosco vissero in epoche storiche in cui “certe sfumature”, che oggi per taluni sono l’essenza stessa del cristianesimo, erano meno significative di altre. La loro santità è indiscutibile e la loro testimonianza è stata molto più grande di queste critiche meschine e fuori dal tempo.
    Ho letto i commenti di Luigi, ma continuo a non vedere il senso e l’utilità di un attacco del genere. Non capisco Cardini e non capisco l’ostinazione con cui Luigi ci ripropone questi testi.

    23 Agosto, 2016 - 9:16
  13. giuseppe di melchiorre

    Nessun santo, già solo per il fatto di essere uomo, è stato perfetto. Solo Dio è perfetto, anzi perfettissimo.
    L’uomo, per il fatto di essere uomo, è relativo. Lo dimostra il fatto che non siamo tutti uguali. L’importante è cercare. Chi pensa di aver traovato, beato lui!
    Diceva Einstein: “La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso”.
    Buona giornata a tutti!

    23 Agosto, 2016 - 10:02
  14. picchio

    dire che ” anche i santi sbagliano e non compiono azioni cristiane, anche gli atei sono bravi e buoni” non è relativismo è affermare una verità. Tutti i Santi hanno commesso piccoli e grandi peccati, atei e miscredenti possono essere bravi e buoni. Gesù presentandoci il samaritano come esempio è stato relativista? Quando ci ricorda che prostitute e pubblicani ci passeranno davanti nel Regno dei cieli è un relativista?
    cristina Vicquery

    23 Agosto, 2016 - 10:05
  15. maria cristina venturi

    Voi pero“ cara Cristina quando bi sentitd superiori ,piu“ buoni di Ambrogio siete dei farisei ipocriti. Voi convinti che la Nuova Chiesa tutta bonta“e misericordia sia superiore alla Chiesa di Sant‘Ambrogio siete dei farisei ipocriti. Farisei che di fronte aCristo si vantano e si gonfiano d‘orgoglio!io npn sono mica come quell‘intollerante di Ambrogio!Io caro Gesu‘sono buono e giusto micacome quei cristiani fonxamentisti.
    Voi cata Cristina parlate sempredel samaritano ma ilvostro ritratto e“il fariseo e la sua convinzione ottusa di essere migliore. Voivicredete tanto superiori aicristiani. pre-conciliari perche‘siete ecumemisti e dialoganti.Ipocriti!

    23 Agosto, 2016 - 10:25
  16. maria cristina venturi

    Anzi piu‘che ipocriti:la quintessenza dell“ipocrisia!
    Vi sentite tanto pou‘buoni perche‘nascondete le statue della Madonna per mon offendere la sensibilita‘degli altri,nascpndete il Ctocifisso,il papa non da“la benedizione per mpn offendere i giornalist atei, nasconde la croce pettorale in visita alla sinagoga. Migliori di Sant“Ambrogio?Diciamo pure piu‘ipocriti.
    Chi sono io per giudicare?E poo giudicate in cpntinuazione gli altri cattolici se non corrispondono ai vostri parametri di ecumenismo e sincretismo. Ripeto quello che avevo.gia‘svritto;oggi i.veri santi sono perseguoitati dalla Chiesa stessa ,come I Francescani dellacolata e gli ipocriti fanno carriera. Non e‘una chiesa per santi come Ambrogio.

    23 Agosto, 2016 - 10:34
  17. Lorenzo Cuffini

    Non è una chiesa per santi come Ambrogio?
    Al contrario.
    E’ Maria Cristina che ha scelto, da tempo, di NON ESSERE per la Chiesa.
    Attenzione: NON per ” questa” Chiesa, che esiste solo tra i suoi fantasmi.
    Per “LA” Chiesa: l’unica che esiste, questa.
    Il resto sono bubbole.
    Sveeeeeeeeglia!

    23 Agosto, 2016 - 10:56
  18. picchio

    maria Cristina
    non so chi per te siano questi ” voi”. Io e chi? Personalmente non mi ritengo superiore a nessuno ( e neanche inferiore).Io direi che la parabola del samaritano vale per “noi” tutti.

    Probabilmente sei tu che ti senti superiore agli altri, visto il tuo lanciare accuse di ipocrisia agli altri in continuazione.
    vado in montagna dai miei genitori anziani, vedi di riposarti anche tu
    cristina Vicquery

    23 Agosto, 2016 - 10:58
  19. Lorenzo Cuffini

    Non ti piace, Federico? Amen. A me non piace la trippa con i fagioli, per esempio, ma credo che il problema sia tutto mio.
    🙂
    Non capisco affatto il tuo scandalizzarti.
    Negarsi che, nella storia, siamo passati molte volte dall’essere perseguitati all’essere persecutori, che lo abbiamo fatto usando,abusando e fottendocene in ultima analisi del nome e delle parole di Cristo, è mettersi il salame sugli occhi.
    Che abbiamo avuto ( e che abbiamo ancora, basta una visitina rapidarapida al circo Barnum delle pulci) la nostra brava dose di intolleranza è un fatto. Che abbiamo, come cattolici, la nostra buona dose di violenza , morte & sangue sulla coscienza, è un fatto.
    Ci si fidasse una buona volta della Chiesa,invece di voler ficcare il peperone e sentenziare per dogmi dove non abbiamo alcuna autorità per farlo, ci si accorgerebbe che non nascondersi gli errori, le colpe e le responsabilità della Chiesa è una precisa strada imboccata una volta per tutte dal magistero, in modo specifico da GPII con le richieste di perdono del grande giubileo del 2000.
    Invito caldamente a rileggersi la spiegazione teologica delle richieste di perdono su vatican.va. Altro che producente/controproducente .

    23 Agosto, 2016 - 11:12
  20. Concordo con Federico su Sant’Ambrogio. In quanto a San Giovanni Bosco è il mio santo preferito ed anche il protettore dei miei nipotini.

    23 Agosto, 2016 - 13:14
  21. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    il blog ha senso se si scambiano opinioni. La proposta/provocazione di Luigi è rivolta a tutti: a te piace e magari la trovi edificante, a me non piace e l’ho scritto.
    Amici come prima.

    A me sembra che qualcuno (più di uno) qui voglia solo trovare conferme alle proprie idee, senza confronto, discussione, dialogo. Contenti voi…

    23 Agosto, 2016 - 13:14
  22. Federico Benedetti

    Antonella esprime sempre posizioni di buon senso!

    23 Agosto, 2016 - 13:16
  23. maioba

    Manzoni, al cap. XXII dei Promessi Sposi, dopo aver elogiato la santità del card. Borromeo, scrive:
    Non dobbiamo però dissimulare che tenne con ferma persuasione, e sostenne in pratica, con lunga costanza, opinioni, che al giorno d’oggi parrebbero a ognuno piuttosto strane che mal fondate; dico anche a coloro che avrebbero una gran voglia di trovarle giuste. Chi lo volesse difendere in questo, ci sarebbe quella scusa così corrente e ricevuta, ch’erano errori del suo tempo, piuttosto che suoi: scusa che, per certe cose, e quando risulti dall’esame particolare de’ fatti, può aver qualche valore, o anche molto; ma che applicata così nuda e alla cieca, come si fa d’ordinario, non significa proprio nulla. E perciò, non volendo risolvere con formole semplici questioni complicate, né allungar troppo un episodio, tralasceremo anche d’esporle; bastandoci d’avere accennato così alla sfuggita che, d’un uomo così ammirabile in complesso, noi non pretendiamo che ogni cosa lo fosse ugualmente; perché non paia che abbiam voluto scrivere un’orazion funebre.

    23 Agosto, 2016 - 14:30
  24. Clodine-Claudia Leo

    Vorrei staccarmi un attimo dal contesto per rispondere a Luigi Accattoli , il quale, come da gentile richiesta desidera conoscere “la fonte” di una citazione riferita da me a proposito di Lutero.
    Ho ricercato tra gli atti del convegno, custoditi dal lontano 2010 in un’angolo della libreria assieme ad altri atti di convegni ai quali partecipo con assiduità.

    Ebbene, il riferimento agli “altari rovesciati” (frase appuntata in agenda ma sviluppata nell’ambito del convegno) trae spunto, anche se inizialmente in senso metaforico, dalla Prima Lettera ai Romani cap11-3 in cui si legge: ” hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari, sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita” . Lettera, commentata e trattata ampiamente da Lutero in un tedesco dagli accenti forti” nel quale il “teutonico” enfatizza il testo trasportandolo nella sua esperienza personale con accenti a tratti violenti in cui s’intravvede “l’accendersi della spia interiore di Lutero”. Ma questo è solo un indizio.

    Nello specifico, la frase imputata trova anche, ma non solo, ampi ragguagli all’interno di un intero corpus di lettere tra le quali quale troveremo l’espressione che ci interessa in ” Conte Palatino -Lettere sopra diversi punti della controversia, contenenti i motivi principali che hanno indotto S.A.S il Prinicipe Federico del Reno”- tradotti in idioma francese dal professore P. Thomas Seedorff gesuita; ma è nella “Deutsche Messe und Ordnung des Gottesdienstes (La messa tedesca e l’ordinazione del culto divino), del 1526, nel capitolo primo che tratta deo laici cosí scrive: “Noi conserveremo gli ornamenti sacerdotali, l’altare, le luci fino all’esaurimento o fino a quando non riterremo di cambiarle. Lasceremo, tuttavia, che altri possano fare diversamente; ma nella vera messa, fra veri cristiani, occorrerebbe che l’altare non restasse com’è adesso e che il prete si volgesse sempre verso il popolo, come senza alcun dubbio Cristo ha fatto al momento della Cena. Ma questo può attendere “.
    ..Espressione che : se comparata ad altre fonti, indizi, a riferimenti testuali e citazioni del monaco che punteggiano fittamente la “Guerra dei contadini” di Engels mi sembra che il giudizio sia fondato e non lasci dubbi rispetto al carattere iroso e violento capace di “girare gli altari” e non solo in senso metaforico.

    23 Agosto, 2016 - 15:00
  25. Luigi Accattoli

    Claudia Leo il brano che riporti non contiene la frase di cui cerco la fonte. Ma se ho capito quello che scrivi, essa si trova in “Conte Palatino”: potresti dare il passo nella quale è formulata? Grazie.

    23 Agosto, 2016 - 15:21
  26. Clodine-Claudia Leo

    Esattamente, il Conte Palatino : “osservazioni delle cerimonie sopra la Santa Messa” Lettera IX ; all’interno di una lunga arringa interessantissima, dopo la “Confessione di Fede secondo il santo Concilio di Trento” e dopo una lunga requisitoria con dettagli veramente “dolorosi” sulle intemperanze compiute dal Teuotonico a pag 297 in un italiano maccheronico essendo i testi originali si legge:
    “Al cominciamento della vostra pretesa Riforma vi furono furiose dispute tra Lutero e i suoi primi discepoli a motivo del culto esteriore (c’è una parola che non riesco a tradurre comunque prosegue con ) ad imitazione degli antichi iconoclasti rovesciava gli altari, spezzava le immagini di Gesù della Vergine e dei Santi”…e prosegue con una serie di immagini e confutazioni con tinte abbastanza forti..

    23 Agosto, 2016 - 16:20
  27. Clodine-Claudia Leo

    Volevo salutare Maioba! Ciao maiob…sono felicissima di rivederti (virtualmente certo) un abbraccio forte ma reale, non virtuale, da Clodine!

    23 Agosto, 2016 - 16:25
  28. Clodine-Claudia Leo

    Che bello il passo del Borromeo che hai citato…

    23 Agosto, 2016 - 16:26
  29. Luigi Accattoli

    Claudia Leo grazie delle sudate ricerche. Ma se sono finite dobbiamo concludere che la frase “Giriamo i loro altari e avremo distrutto Roma” Lutero, per quanto ne sappiamo tu e io, non l’ha né detta né scritta.

    23 Agosto, 2016 - 18:09
  30. LuigiMortari FIdes

    Non capisco lo scandalo.
    Si può criticare un santo nella stessa misura in cui critica il papa.
    Qui c’è qualcuno che concorda col criticare il papa ma non col criticare un santo.
    E c’è ovviamente chi concorda sul criticare un santo, ma guai a criticare il papa.
    Benedetta gente!

    23 Agosto, 2016 - 19:44
  31. Luigi Accattoli

    Grazie Luigi mio omonimo. Tant’è giusto quello che dici, che un Papa santo, Giovanni Paolo, ha criticato Sant’Ambrogio per quella sua invettiva contro le sinagoghe. E tutti e due sono santi. E io ambedue li amo e li tengo a mediatori. Stamane ero a una messa in rito ambrosiano e mi sono chiarito perfettamente con Aurelio Ambrogio di Treviri, che mi ha detto di salutare i cari visitatori del blog.

    23 Agosto, 2016 - 22:40
  32. Lorenzo Cuffini

    Ricambio con affetto i saluti di Aurelio Ambrogio.

    23 Agosto, 2016 - 23:50
  33. Clodine-Claudia Leo

    Caro Luigi, grazie a te ho avuto modo di riprendere Lutero, a da più punti di vista prendere visione di testomonianze coeve prese da vari testi, spigolature varie e aneddoti a non finire sia di ciò che disse, come di ciò che altri dissero di lui. Insomma di questo “santaccio che predica er casino” avrei da dirti di tutto e di più! Avrei voluto intervenire anche su Ambrogio …

    però…
    in questo momento sono preoccupata per Antonella Lingnani che sicuramente sarà coinvolta nel terremoto che ha colpito il centro Italia alle 3 di questa mattina e qui da me, Roma est, si sono spalancati gli sportelli dell’armadio , lampadari impazziti…insomma…terrificante!
    Le ho inviato un messaggio ma non ho avuto risposta…sono preoccupatissima per lei…
    Spero sia tutto a posto e chiedo ad Antonella di farsi viva…
    Un abbraccio

    24 Agosto, 2016 - 7:29
  34. Federico Benedetti

    Ho pensato anch’io ad Antonella.
    Avendolo vissuto pochi anni fa, so quanto può essere terrificante un terremoto, anche quando i danni sono fortunatamente pochi.
    Un abbraccio e una preghiera per tutti coloro che stanno vivendo oggi questa orribile esperienza.

    24 Agosto, 2016 - 9:40
  35. maria cristina venturi

    Non ci siamo capiti :si puo‘criticareun santo e si puo‘criticare un papa. Son le RAGIONI per cui si critia che possono essere lecite oppure no. Dare la patente di buoni cristiani ai santi del passato sulla base del loro essere o meo in sintoni con le nostre ideee moderne do tolleranza dialogo ecumeisto pluralismo ecc secondo me e“sbagliato. Non si puo‘giudicareil passato alla luce della modernita‘altrimeti si fa della modernita“in assoluto. Non si puo‘giudicare Ambrogio alla luce dell‘ecumenismo odierno E‘assurdo oltrege‘offensivo goudicare Ambrogio come un nostro contemporaneo che dicesse che han fatto bene a bruciare una sinagoga. Se dovesimo giudicare i santi del passato sul loro adeguarso piu‘o meno alle idee moderne allo “spirio delConcilio Vaticano II?chi si salverebbe?A parte Ambrogio anche Agostino Getolamo,Attanasio?San Gregorio Magno e su fono. San Domenico persecutore tremendp di eretici,e fino aitempi piu“recent San Pio X,tutti questi santi lo dovremmo depennare alla luce delle idee do tolleranza religiosa ecumenismo. Cosa vogliamo dimostrare che tutta la storia ple nostre radici no.ssata della Chiesa cattolica e“stata un tremendo insieme do violenza ed teocrazia wd intolleranza e che solo noi moderni noi post-conciliari siamo i veri cristiani quello che hanno capito tutto!
    Cosa vogliamo ottenere l‘applauso del mondo l‘abbtaccio di ateie massoni‘amicizia di Scalfari?
    Davvero queste cose sono piu‘importanti della nostra storia passsta e della millenaria Trafizione dei santi e dei Padri? Stiamo distruggendp la cattolicita‘: l“attacco adAmbrogio anchr se lo si vuol passare per “benevolo/equanto di piu‘malevolo e subdolo. Criticare si puo‘?rinnegate

    24 Agosto, 2016 - 10:18
  36. maria cristina venturi

    Comunque Gesu‘ha detto dai loro frutti li riconoscerete. I frutti di Ambrogio e di Agostino,di Gregorio e di Domenico li abbiamo visti e li vediamo. Ifrutti dele nuove idee illuministiche di tolleraza dialogo messe sincretistiche coi musulmani,quali sono? L‘ipocrisia non da‘frutti. La menzogna spacciata per grande verita: tutte le religioni sono uguali e vere mon sta dando alcun frutto.la menzogna spacciata per verita‘: tutti adoriamo.lo stesso Dio(come se la Santa Trinita‘fosse uguale ad Allah o che i ebrei non credano in cristo. fosse secondario):non portera‘alcun frutto se nonal Nemico del genere umano.

    24 Agosto, 2016 - 10:28
  37. picchio

    maria cristina scrive
    “Non si puo‘giudicare Ambrogio alla luce dell‘ecumenismo odierno E‘assurdo oltrege‘offensivo goudicare Ambrogio come un nostro contemporaneo che dicesse che han fatto bene a bruciare una sinagoga. Se dovesimo giudicare i santi del passato sul loro adeguarso piu‘o meno alle idee moderne allo “spirio delConcilio Vaticano II?”

    Facciamolo giudicare allora da Teodosio che non è figlio del Vaticano II, ma è vissuto con Ambrogio e la pensava ben diversamente da lui. Anche a quei tempi un cristiano era in grado di pensare diversamente.

    cristina vicquery

    24 Agosto, 2016 - 10:49
  38. Clodine-Claudia Leo

    Come se Teodosio fosse stato uno stinco di santo…come se a far massacrare 7000 persone a Tessalonica fosse stato il Mago Merlino…

    24 Agosto, 2016 - 13:51
  39. picchio

    Come appunto ci ha ricordato Luigi nel commento delle 23.42 del 22 agosto . Non leggi tutti i commenti ?
    Cristina vicquery

    24 Agosto, 2016 - 13:58
  40. Clodine-Claudia Leo

    Certo che li leggo. Posso avere la mia idea ? credo mi sia consentito pensare con la mia testa e avere la mia “consapevolezza” storica . O forse, perché altri la pensano diversamente mi devo allineare …?…!…

    24 Agosto, 2016 - 14:23
  41. Lorenzo Cuffini

    Ognuno è libero di avere la propria idea.
    Ognuno è libero di criticare chi e come vuole, assumendosene, ovviamente le responsabilità.
    Non confondiamo però le critiche ( questo non mi piace, e lo motivo così e cosà) con la delegittimazione: questo nun me pjace, “ergo” questo non è un santo; oppure questo nun me pjace, ” ergo” è un papastro, un eretico, o altre asinerie di questo genere.
    Conducendo, magari nella risibile dimensione dei propri interventi sul web, una campagna precisa di disinformazione, di manipolazione di notizie, di riletture ad hoc della storia, di diffusione di luoghi comuni costruiti ad arte, di citazioni magari fasulle,di messa in circolo di tossine e veleni virtuali, di “relata refero” di gossip & pattume assortito alimentato da siti nati, organizzati, tenuti in piedi in modo pianificato, organizzato e miratissimo.
    Questa non è ” critica”.
    E’ una operazione ideologica e propagandistica smaccata, tanto evidente e cafona quanto maldestramente celata sotto aspetti culturali, teologici,liturgici: che sono, lo riconosce un bimbo, mezzi sempre piu’ logorati.
    Cmq, a far piazza pulita di questo letamaio olezzante e alimentato con zelo quotidianamente, arriva la semplicità e la concretezza della verità dei fatti e della semplicità delle cose della Chiesa. Segnalo qui l’intervista rilasciata oggi da Benedetto a Repubblica che getta nello scarico buona parte della mitologia sorta, montata come panna e propagata ovunque intorno al casus belli delle sue dimissioni e dei rapporti con Francesco…..
    Dedicato di gran cuore ai diversi generi di pulci ammaestrate.
    🙂
    http://www.repubblica.it/vaticano/2016/08/24/news/la_confessione_di_ratzinger_troppo_stanco_cosi_ho_lasciato_-146529292/?ref=HREC1-5

    24 Agosto, 2016 - 16:52
  42. roberto 55

    MA BENTORNATO, MAIOBA !
    Un grande abbraccio (e complimenti per la citazione de “I Promessi Sposi”) !

    Roberto Caligaris

    26 Agosto, 2016 - 22:42

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