
- Dimmi amico rosso fuoco, perchè guardi tanto verso il cielo?
- Perchè lassù ho un parente di nome Sole.
Nel libro di memorie “Nient’altro che la Verità” [vedi post del 13, del 15 e del 17 gennaio] l’arcivescovo Georg Gaenswein narra nel dettaglio le tribolazioni alle quali andò incontro facendo da “anello di collegamento” tra i due Papi, fino alla vicenda del libro del cardinale Sarah nel febbraio del 2020, quando quella funzione termina per decisione di Papa Francesco. Nei commenti riporto alcuni passaggi della narrazione dell’arcivescovo e infine metto una mia nota di commento al modo brusco con cui spesso Francesco prende e comunica sue decisioni a responsabili della Curia e non solo.
Nel libro di memorie “Nient’altro che la Verità” [vedi post del 13 e del 15 gennaio] l’arcivescovo Georg Gaenswein afferma che il Papa emerito nel suo ritiro ha goduto di una sostanziale libertà, restando in “contatto con le vicende del mondo” vedendo chi voleva ed essendo informato ogni giorno sulla vita della Chiesa dall’ampia rassegna stampa di cui dispongono tutti gli uffici curiali. Nei commenti il dettaglio di queste affermazioni, più una divagazione sullo scambio di visite e di doni che i due Papi si sono fatti negli anni, fino alle parole dette da Francesco il 31 dicembre in morte di Benedetto.
Nel libro di memorie “Nient’altro che la Verità” [vedi post del 13 gennaio] l’arcivescovo Georg Gaenswein conferma quanto affermato una volta in aereo da Francesco: che cioè Benedetto “cacciava via” chi andava da lui a lamentarsi del “nuovo Papa”. Nel primo commento riporto i due paragrafi di questa conferma.
Lunedì 16 riprendiamo – sempre via Zoom – la lettura dei Vangeli dopo la sosta delle feste. Indagheremo sulle preghiere giuste e quelle sbagliate, questione nella quale ci siamo imbattuti con l’episodio della guarigione del ragazzo epilettico che è nel capitolo 9 di Marco: lunedì leggeremo nove preghiere sbagliate che vengono rivolte a Gesù nei Vangeli, promettendoci di leggerne altrettante di giuste la prossima volta. Nei commenti trovi la scheda di preparazione. Chi fosse interessato a partecipare mi scriva in privato e io privatamente gli darò le indicazioni per il collegamento.
Sto leggendo il libro dell’arcivescovo Georg Gaenswein “Nient’altro che la Verità” (Piemme 2023, pagine 331, euro 20), e trovo pagine interessanti che non erano state “anticipate” dai media. Mi riprometto di riportarne alcune e inizio dalla più utile tra quelle che ho letto fino a questo momento: riguarda le sue stesse parole (di don Georg) sul “pontificato allargato” che erano state interpretate dagli antibergoglio come un sostegno alla tesi fantasiosa della perduranza del Pontificato di Papa Benedetto oltre la rinuncia. Riporto nel primo commento il paragrafo di questa rettifica.
L’esperienza dell’ospedale da COVID-19, che ho fatto giusto due anni addietro, mi ha reso sensibile all’aiuto che ti può venire dai figli quando lievitano gli anni. Risultando positiva mia moglie insegnante, fu opportuno che io riparassi per una settimana nella casa del figlio più grande: è l’attacco di una mia divagazione a corpo libero sul pianeta della paternità e della figliolanza che è apparso sull’ultimo numero del Regno e che riporto per intero nei commenti.
Svolgo nei commenti il concetto che ho messo nel titolo prima con un apologo dal vero, poi con un testo di Ratzinger e infine con una mia nota
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