Su Feltri su Boffo e su di me

Feltri rimangia all’inizio di dicembre lo schifo prodotto a fine agosto e la scena è per stomaci forti. Conoscendo il suo disinteresse possiamo stare certi che si tratta di soldi: ritratta e loda per non pagare o per pagare di meno. Ho chiesto a colleghi del GIORNALE che mi hanno detto di non capirci niente. Ho insistito con colleghi di AVVENIRE e anche loro niente. Ho fatto una telefonata alla Cei e vai a capire tu di che si tratta. Io Boffo qui l’ho difeso e ancora lo difendo: preferisco il rischio di difenderlo troppo a quello di abbandonarlo alla canea mediatica. Del resto – si sa – io difendo sempre tutti. Ma per alleggerire concludo con un passaggio della ritrattazione feltriana che dice per intero il suo schietto sentimento: “Poteva finire qui [cioè con IL GIORNALE che spara su Boffo]. Invece l’indomani è scoppiato un pandemonio perché i giornali e le televisioni si scatenarono sollevando un polverone ingiustificato. La «cosa» da piccola è così diventata grande“. Come poteva immaginare il povero Feltri che dedicando egli appena tre pagine (l’apertura a nove colonne della prima, la seconda e la terza) a quella denuncia, gli altri facessero tanto chiasso? E che calcassero i toni dov’egli era stato così sfumato? Così infatti aveva titolato in prima pagina: Incidente sessuale del direttore di “Avvenire”. IL SUPERMORALISTA CONDANNATO PER MOLESTIE. Dino Boffo, alla guida del giornale dei vescovi italiani e impegnato nell’accesa campagna di stampa contro i peccati del premier, intimidiva la moglie dell’uomo con il quale aveva una relazione.

52 Comments

  1. Nino

    Feltri-Sallusti-Belpietro?
    Trattasi di moderni necrocorinzi.
    Non sono loro il problema, ma i lettori che li finanziano.
    Alla pari di quelli che votano il caimano.

    5 Dicembre, 2009 - 18:00
  2. Cherubino

    parole sacrosante

    5 Dicembre, 2009 - 18:37
  3. raffaele.savigni

    Da parte mia rifiuterei le scuse di Feltri. Si tratta di Un cialtrobne che rimane tale.L’unico modo “dignitoso” per lui di chiedere scusa sarebbe quello di dimettersi.

    5 Dicembre, 2009 - 18:53
  4. lycopodium

    Il tempo è stato galantuomo. W Boffo.

    5 Dicembre, 2009 - 19:16
  5. Marcello

    Per non far rumore Feltri si è fatto… feltrino.

    5 Dicembre, 2009 - 19:28
  6. Francesco73

    Sulla vicenda Boffo si sono viste cose che noi umani non possiamo neanche immaginare.
    E non solo da parte di Feltri.

    5 Dicembre, 2009 - 19:53
  7. Cherubino

    spero che ora la CEI dia a Boffo un incarico ancora più prestigioso.

    5 Dicembre, 2009 - 22:17
  8. Leonardo

    La frase “io difendo sempre tutti”, per quanto velatamente autoironica, resta imprudente: nel caso specifico obbligherebbe Luigi a difendere anche Feltri. Non sarebbe meglio sostituirla con un meno ingombrante: “io difendo sempre tutti quelli che mi va di difendere”, oppure, se suona meglio, “io difendo sempre tutti, tranne quelli che considero indifendibili”?

    Quanto al merito, se, come mi pare di aver capito ci sono delle querele di mezzo, la ritrattazione di Feltri, essendo causata da ragioni di interesse economico, non vale più delle sue accuse. Se Feltri è inattendibile, lo è sempre.
    Ho sentito Tarquinio intervistato al telegiornale: non mi sembra che si sia sbracciato a protestare e a difendere Boffo più dello stretto indispensabile.

    Fuori tema: non ho seguito molto la vicenda Spatuzza, ma un particolare mi ha colpito (di solito sono i particolari le cose più interessanti): ho visto in televisione lo spiegamento di forze, assolutamente sproporzionato e grottescamente ostentato, che lo circondava in occasione della sua testimonianza. Spatuzza ha parlato dietro un paravento, e va bene, ma a protezione del paravento c’era una ventina di poliziotti in borghese (dall’aria quanto mai equivoca, devo dire: sembravano mafiosi) che lanciavano sguardi minacciosi in ogni direzione. Una cosa ridicolissima. Anche un bambino ritardato capisce che cosa il regista (togato?) della performance pensava di comunicare con questa messinscena, ma l’esito era, ripeto, semplicemente ridicolo.

    5 Dicembre, 2009 - 23:05
  9. fiorenza

    La frase “io difendo sempre tutti” non mi sembrava affatto “velatamente” autoironica, Leonardo. E, a pensarci bene, nemmeno “autoironica”. Mi era parsa chiaramente, esplicitamente, provocatoriamente, ironica.

    5 Dicembre, 2009 - 23:48
  10. fiorenza

    Sulla “cosa”, sullo “schifo prodotto a fine agosto”, sì, “si son viste cose…”, è vero, Francesco73. Ma si son viste anche qui, sul pianerottolo, se ricordo bene.

    5 Dicembre, 2009 - 23:53
  11. Nino

    “ho visto in televisione lo spiegamento di forze, assolutamente sproporzionato e grottescamente ostentato, che lo circondava in occasione della sua testimonianza…………………”

    Si in effetti questi sporchi comunisti al governo e quei ministri di estrema sinistra responsabili dei dicasteri della sicurezza e della difesa hanno proprio esagerato, fanno di tutto per mettersi in mostra.

    Sembrava una scena da tribunale sovietico ai tempi di Putin.

    La destra si sarebbe tenuta certamente sul basso profilo, niente riprese Tv, niente stampa nazionale ed estera, nessun paravento.

    Qualche breve accenno alla radio, un commentino di sfuggita nel TG di Minzolini e processo a Palermo a porte aperte.

    Pazienza. Alla prossima.

    6 Dicembre, 2009 - 0:23
  12. La mia vuole essere una piccola testimonianza sull’immensa umanità del Dottor Dino Boffo.
    All’inizio di Luglio del 2008, sono stato colpito da un ictus cerebrale e centinaia di lettori di Petrus mi hanno scritto e-mail di auguri e incoraggiamento assicurandomi la loro preghiera.
    Ogni giorno, ho potuto constatare una volta ripresomi, il Dottor Boffo scriveva ai miei collaboratori per sincerarsi delle mie condizioni di salute.
    Io e il Dottor Boffo non ci siamo mai conosciuti di persona nè abbiamo mai parlato telefonicamente.
    Pensavo che ignorasse addirittura la mia esistenza.
    Fatto sta che nel momento del bisogno, come fa un amico, come fa un vero cristiano, non mi ha fatto mancare la sua solidarietà e il supporto della preghiera.
    Non ho mai avuto modo di ringraziarlo.
    Approfitto di questo spazio per farlo, nella speranza che ci legga.
    Lui ha pregato per me quando sono stato gravemente ammalato, io prego per lui adesso che gli è stata inflitto il dolore della calunnia e della diffamazione.
    ‘Beati gli afflitti, perchè saranno consolati’.

    6 Dicembre, 2009 - 1:50
  13. Leonardo

    Ah, era provocatoriamente ironica? Peggio mi sento.

    Nino, risibile come sempre. Forse che la prossemica di un’aula di tribunale la decide il ministro? Del resto, la mia era una minima (de minimis non curat praetor, sed curat Leonardus) nota di colore. La ventina di poliziotti in cagnesco, a baluardo dello Spatuzza, non me li ricordo neanche per Buscetta. Però, pensandoci bene, hai ragione tu: era concreto e imminente il pericolo che Dell’Utri gli saltasse addosso, lo incaprettasse e poi, con l’acido che sempre si porta dietro, ne sciogliesse seduta stante il cadavere per eliminare le prove e poi dire: “Spatuzza? mai conosciuto!”
    Quindi non erano simbolici ma strettamante funzionali. (Pensare che a me sembrava la regia di qualcuno che, credendosi Hitchcock, non è neanche Dario Argento)

    6 Dicembre, 2009 - 10:27
  14. Luisa

    È vero, non si capisce niente, in questo caso e in molti altri.
    Dovremmo allora tacere? Forse, ma siccome le informazioni-desinformazioni ci sono date in pasto, e i silenzi pure, forse possiamo, senza illudersi che produca un effetto qualunque, permetterci di dire il nostro “ras le bol”, almeno io mi permetto di dire il mio.
    Ci sono state molte parole attorno a questa triste storia, e ci son stati molti silenzi, molte parole in agosto e un silenzio di piombo al momento dei fatti, anche se apparentemente i soliti bene informati erano al corrente, molte parole in agosto e il silenzio delle vittime, il silenzio di colui che taluni hanno creduto giusto coinvolgere, ma che non potrà difendersi perchè si è tolto la vita.
    Oggi il ripensamento di Feltri, di cui preferisco non approfondire le motivazioni, anche perchè posso solo immaginarle, non cancella il decreto di condanna penale di Boffo, non annulla il silenzio dei vescovi che pur conoscendo i fatti hanno scelto di ignorarli, non stabilisce una trasparenza che non c`è stata perchè Boffo non si è mai spiegato, anzi gli atti sono stati e sono secretati.
    Anche senza insistere sul rumore riguardante l`orientamento sessuale di Boffo, un segreto di pulcinella secondo alcuni, e pur non ignorandone l`importanza se fosse stato avverato, a me basta sapere che alla testa di un “impero” mediatico cattolico, del giornale dei vescovi, c`era una persona che aveva quello che da noi si chiama un “casier judiciaire” e che lo ha taciuto, cosiccome ha scelto di tacere chi fra i vescovi deteneva il potere, creando così un appiglio per futuri ricatti o scandali e c`è chi ne ha approffittato, facendo molto male, a Boffo in primis.
    Dietro questa storia, poco o per nulla trasparente, c`è aria poco pulita, giochi di potere, di influenza, di clan, e non sarà di certo il ripensamento di Feltri che cancellerà l`impressione di disgusto che provo verso i responsabili .
    So che questi sporchi giochi di potere, queste inimicizie sono sempre esistite, ma oggi si diffondono alla velocità del lampo, e noi piccoli possiamo solo assistere impotenti, possiamo reclamare la trasparenza, invano, possiamo aspettare la correzione se non sanzione, invano….e il mio disgusto aumenta e con esso il mio sconcerto.

    6 Dicembre, 2009 - 10:31
  15. Leonardo

    Tu hai ragione, Luisa carissima, però nella chiesa un po’ di sporcizia c’è sempre stata (delle volte un po’ molta), e l’aria non è sempre di alta montagna, anzi … il problema è se oggi c’è ancora la fede.
    Luigi difende tutti, io preferisco non difendere nessuno, ma vorrei non scandalizzarmi di niente. Ma che Gesù Cristo sia vivo e sia qui, ci crediamo? Ci credono ancora, i preti, quando alzano l’ostia consacrata? E quanto ci credono? Solo un po’, così come si accetta un’ipotesi che in fondo non è poi assurda, oppure lo”sanno” proprio che Gesù è lì, davanti a loro?

    Sento ora le campane (sì, qui si sentono ancora) e mi preparo per andare a messa.

    6 Dicembre, 2009 - 11:02
  16. Clodine

    Dall’opera di Luciano Samosata (120 A.C)
    Indice dei passi a tema omosessuale.

    Accusato da Filosofia e Retorica per averle “tradite” entrambe. Davanti a un simbolico tribunale, Luciano è accusato di essersi messo ad amoreggiare col
    Dialogo, che pure ha la barba ed è più vecchio di lui. È per costui che ha lasciato la Retorica, moglie legittima!

    cap. I :esamina i rapporti che sussistono tra la calunnia e retorica, alla quale essa si lega per ragioni naturali, per così dire, ontologiche. Insiste sul carattere di danno verbale che assume la calunnia nell’essere comunicata. Si analizza Il triangolo: chi calunnia (l’ “io” della situazione) è colui che parla, l’ascoltatore (“tu”) è colui al quale ci si volge e il calunniato è colui che è assente, l’oggetto del discorso.
    cap. II vengono esposti i motivi e le modalità che legano l’azione del calunniatore a quella teatrale dell’attore. Ciò non stupisce, visto che la calunnia è dominata dalla FINZIONE e dalla VEROSOMIGLIANZA, proprio come avviene in una recita.
    cap. III e IV la calunnia è vista come competizione: nel capitolo III come una guerra senza esclusione di colpi, nella quale sono ammessi imboscate e tranelli, nel capitolo IV come gara sportiva, nella quale non si risparmiano i colpi bassi.
    cap. I – II – IV la figura del calunniatore viene messa a confronto con alcuni animali: nel capitolo I con la torpedine di mare [perché chi ascolta la calunnia è incantato e sottoposto ad un intorpidimento simile a quello che provoca tale essere marino] nel II con il camaleonte [perché il calunniatore si comporta da ipocrita, cambiando colore secondo le circostanze] ed infine nel III con il tafano [ perché le sue parole sono pungenti e fastidiose come quelle dell’insetto]
    Alle conclusioni è lasciato il tentativo di dare qualche risposta a certi interrogativi lasciati irrisolti. Alla domanda: “quale o quali siano le vittime della calunnia” si risponde dicendo che le “vittime della calunnia sono sia l’ascoltatore che il calunniato”. Ci si chiede altresì se la calunnia può essere o no una forma di pettegolezzo. La risposta a cui si giunge è negativa, perché il pettegolezzo ha i caratteri dell’improvvisazione, mentre la calunnia è frutto di accurata elaborazione mentale.

    Come vedete: nulla di nuovo sotto il cielo!

    Buona II D’Avvento…un abbraccio a Luisa.

    6 Dicembre, 2009 - 11:04
  17. A dir la verità, lo schifo prodotto a fine agosto, le brutte parole e le accuse verso Boffo, i vescovi e il vaticano, non l’ho letto solo sul giornale di Feltri.
    L’impeccabilità è solo di Gesù e dell’Immacolata.

    “Quando la comunicazione perde gli ancoraggi etici e sfugge al controllo sociale – sostiene il numero uno dei vescovi italiani – finisce per non tenere più in conto la centralità e la dignità inviolabile dell’uomo, rischiando di incidere negativamente sulla sua coscienza, sulle sue scelte, e di condizionare in definitiva la libertà e la vita stessa delle persone. Il nostro Paese – prosegue Bagnasco – di fronte alle grandi questioni che lo interrogano ha bisogno di un linguaggio serio e sereno, di cultura del rispetto, di passione per il bene comune”.

    Feltri si è scusato. Chissà se verranno rimangiate anche le molte accuse contro il nostro Primo Ministro? Chissà se anche lui riceverà delle scuse pubbliche?

    6 Dicembre, 2009 - 12:02
  18. Nino

    Così tanto per la cronaca.
    L’agenzia che possiede l’esclusiva della pubblicità di tutte le reti televisive russe è Mediaset. Cioè Barilla, ad esempio, volendo pubblicizzare la pasta sui circuiti televisivi della Russia ed oggi anche di Libia, Tunisia ed altri stati della ex URSS, deve rivolgertsi al tuo caro caimano.
    Frega nulla?
    Le scuse? Ma de chè!

    6 Dicembre, 2009 - 13:34
  19. Cherubino

    è all’opera, anche fra queste righe, l’armata Brancaleone che cerca di arginare il ripensamento feltriano. Insinua, sottintende, estende responsabilità, tira in ballo ancora il sesso (che è dimostrato c’entrasse per niente), diffama, offende, ipotizza, deduce, prova l’improvabile, si prolunga in sceneggiate affettate e viscide…
    vergogna !

    6 Dicembre, 2009 - 14:11
  20. Francesco73

    Luigi, sul caso Boffo/Feltri ha chiesto notizie a tutti.
    Ai colleghi del Giornale come a quelli di Avvenire. Alla CEI e a chi altri tu lo sai.
    Avrai riproposto le nostre stesse domande, immagino.
    Vedo però che non citi l’Osservatore Romano.
    Come mai? Forse era imbarazzante chiedere notizie al giornale il cui direttore ha scaricato Boffo via intervista un paio di giorni dopo l’attacco del Giornale?
    La cosa mi incuriosisce.

    6 Dicembre, 2009 - 14:17
  21. Nino

    @ Faccia di bronzo

    “Nino, risibile come sempre”

    vai a rileggerti i miei post dell’epoca (fine agosto-primi settembre) sulle palate di m….. e sulla delegittimazione e sulle altre “belle” che avremmo visto nei tempi successivi (quelli di poche settimane fa e di oggi ed altre ancora nelle prossime settimane).

    Le campane della chiesa a nemmeno 100 metri dalla mia casa ritmano i tempi della mia giornata, ma non mi ricoglioniscono.

    6 Dicembre, 2009 - 15:11
  22. Luisa

    cherubino, le ho già detto,da Tornielli, che cosa penso del suo “vergogna”, lei come d`abitudine si erige in censore, in giudice, arrogante, persuaso di possedere la verità, le ridico qui ciò che ho appena scritto da Tornielli e cioè che chi legge i suoi contributi(da Tornielli) sa che lei è persuaso di essere stato missionato per indicarci il bene ed avvertirci del male, conosce la facilità con cui sale in cattedra o sul pulpito, la sua convinzione di detenere la verità, il suo fondamentalismo ideologico, ma vede le ripeto anche qui che c`è un limite alle sue convinzioni, ed è l`intelligenza altrui, la libertà altrui di riflettere con la popria testa e di arrivare a conclusioni diverse dalle sue senza per questo doversi vergognare o essere definiti da lei con uno dei tanti nomignoli che ha in riserva e che mi fanno sempre sorridere.
    Io ho descritto una situazione, mi sono tenuta ai fatti, lei può forse smentire che c`è una condanna, che i documenti sono stati secretati, che i vescovi hanno taciuto, che Boffo non si è spiegato, che la trasparenza non c`è stata?
    E resto libera di dire tutto il disgusto che provo di fronte a episodi di quel genere che rivelano delle lotte di potere e di influenza, con il loro lotto di segreti, scandali, che mi repugnano.

    6 Dicembre, 2009 - 15:26
  23. Luigi Accattoli

    Francesco73. Siccome qui di confusione ce n’è tanta, rispondo alla tua domanda per evitare che ne cresca dell’altra. Ho chiesto ai luoghi implicati, dove era ragionevole supporre che potessero avere informazioni o interpretazioni verificate, ma hanno negato di averle. Non ho chiesto all’OR perchè non credo ne abbiano.

    6 Dicembre, 2009 - 15:38
  24. Leonardo

    “vai a rileggerti i miei post”.
    Rileggerti?
    Ma chi sei, Thomas Mann?

    6 Dicembre, 2009 - 15:39
  25. Cherubino

    Luisa non le rispondo solo perchè la verità è sotto gli occhi di tutti. Ed è talmente evidente che lo stesso Feltri ha fatto marcia indietro. Questo è l’unico fatto: chi aveva tirato la prima pietra ha fatto mea culpa. Peccato che i suoi emuli non abbiamo la decenza di seguirlo anche in questo.

    Quanto a tutto il fango che scarica verso di me, attribuendomi autoinvestiture ecc. ecc. sono solo falsità. Ogni cristiano ha il dovere di alzare la voce e opporsi all’ingiustizia, il dovere di dire la verità , di solidarizzare con i perseguitati. Per me il Vangelo non è acqua fresca, o qualcosa che si possa strumentalizzare. Devo essere io – e ogni cristiano – un suo strumento non certo esso il mio.
    Ho una missione ? certo, come ogni battezzato. Cerco di ascoltare la sua Parola e di metterla in pratica. Qualche volta ci riesco, le altre Lui mi parla un pò più forte (grida, direbbe Agostino) e ritorniamo a parlare. Non credo di essere speciale, ma per il semplice fatto che siamo tutti speciali davanti a Lui. E a tutti Egli dona dei carismi per il bene comune. Io cerco di far fruttare i miei, perchè non vorrei essere come quello che lo mise nel fazzoletto per paura. In questo non faccio altro che obbedire al Vangelo senza alcun merito. Lei continua a scagliarsi contro Boffo e io sono onorato di essere trattato un pò come lui, di ricevere da lei un trattamento simile. Il mio Signore un giorno ha detto “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.”

    6 Dicembre, 2009 - 17:22
  26. Luisa

    La verità è sotto gli occhi di tutti?
    Ah sì ?
    Quale verità ?
    Quella che lei considera tale ?
    E dunque deve esserlo per tutti ?
    Lei ha letto i documenti secretati ?
    Lei sa perchè Boffo ha scelto di tacere al momento dei fatti e in agosto?
    Lei sa perchè il giovane, che taluni hanno coinvolto, si è suicidato?
    Io almeno ho l`umiltà e la decenza di considerare che NON conosco la verità, e di dire che non c`è stata quella trasparenza che anche Luigi, aspettava in agosto.

    Cambiando argomento, ancorchè, è forse in virtù del Vangelo, del suo carisma, della sua missione, del suo dovere di dire la verità (!?!) che lei, fra le altre gentilezze, rispondendomi da Tornielli ha parlato di falsi cattolici, fondamentalisti tradizionalisti, neofascisti e altre amenità una più gentile dell`altra?

    Termino qui, perchè non è mia intenzione invadere questo spazio, sopratutto riportando qui le divergenze, ahimè evidenti, che mi oppongono a cherubino.

    6 Dicembre, 2009 - 17:43
  27. Clodine

    A Roma si dice che “dove c’è fumo, c’è pure l’arrosto”…. difficilmente i proverbi sbagliano. Sottoscrivo quanto argomentato fin’ora da Luisa, senza bisogno d’aggiunte: ha già detto quello che, in fondo, ragionado sui fatti, penso anch’io…

    6 Dicembre, 2009 - 19:11
  28. Cherubino

    ma di solito uno che pensa di non sapere la verità dovrebbe propendere per l’innocenza… “in dubio pro reo”.

    e quanto al fumo, in genere acceca… e il dietro front di Feltri indica chiaramente che di carne ce n’era ben poca.

    6 Dicembre, 2009 - 22:24
  29. TRX

    A completamento di questa triste vicenda e vista la confusione ancora in giro negli articoli, è forse utile ricordare che Boffo:
    – non ha mai patteggiato nulla,
    – non è mai stato rinviato a giudizio
    – non è stato sottoposto ad alcuna sentenza
    – non aveva ricevuto alcuna querela nei suoi confronti

    Per capire, sotto il profilo giuridico, di cosa si è trattato, è istruttiva la seguente pagina:
    http://www.lavalledeitempli.net/libera-informazione/il-caso-boffo-ovvero-delle-informative-per-disinformati/

    Nonchè rileggere i famosi 10 punti con i quali Avvenire smontava pezzo per pezzo le falsità di Feltri e spiegava come erano andati i fatti:
    http://www.avvenire.it/boffo/10+fALSITA_200909030611463970000_200909041331319500000.htm

    Ora, finalmente, Feltri ha pubblicamente riconosciuto che Avvenire aveva ragione nel contestargli quelle 10 falsità.

    Salutissimi
    TRX

    6 Dicembre, 2009 - 23:17
  30. Luisa

    Effettivamente, per essere chiari, risulta che D.Boffo è stato l`oggetto di un decreto penale di condanna ad una pena pecunaria, che non ha fatto opposizione, che ha pagato e che il decreto è diventato in seguito esecutivo, risulta anche il decreto di condanna è “comunque un atto con il quale si statuisce che l’imputato è colpevole del reato per il quale, con lo stesso decreto, lo si condanna”.
    Risulta anche che gli atti sono stati secretati, malgrado che siano atti dei quali chiunque può chiedere il rilascio di copia.
    E con questo?
    Ne sappiamo forse di più?
    Se i fatti erano così semplici, chiari, leggeri, insignificanti, trasparenti, perchè secretare gli atti, perchè rifiutare la trasparenza, perchè c`è chi ha giudicato che in quella triste vicenda, ci fossero dei risvolti abbastanza gravi, da essere una fonte possibile di scandalo e di ricatti?
    Le voci erano inquietanti e insistenti, come ebbe da scrivere Aldo Maria Valli in suo articolo su Europa, in molti hanno rimproverato a Ruini e Bagnasco la loro passività, il seguito lo conosciamo.
    Quanti silenzi in questa storia squallida e oggi, perchè Feltri ci ripensa, tutto come per miracolo diventerebbe chiaro?
    Tutte le domande in sospeso troverebbero la loro risposta?

    7 Dicembre, 2009 - 0:13
  31. tonizzo

    Condivido quello che ha scritto e affermato Luisa. Certamente Boffo è finito in un tritacarne e in un trappolone, però c’è da dire che:

    1. La sua risposta a Feltri quest’estate è stata alquanto nebulosa e dunque ha stuzzicato Feltri a procedere;
    2. Poteva rendere pubblici gli atti che lo riguardavano e chiuderla qua;
    3. Poteva evitare a questo punto di dimettersi. La bufera sarebbe durata, Feltri avrebbe ammesso il suo errore e lui ne sarebbe uscito pulito.

    Detto questo, adesso è inutile piangere sul latte versato. Boffo non è più il direttore di Avvenire ed evidentemente a qualcuno è convenuto che tale pestaggio mediatico (pari ai calzini del giudice Mesiano, complimenti) abbia prodotto simili effetti. Ora Feltri fa ammenda e si veste di sacco. Ma se la memoria non m’inganna, un paio di volte dovrebbe aver beccato due condanne per diffamazione.

    Su Spatuzza: questo Paese non finisce di stupire nel suo dare il meglio del suo peggio. Un ex imbianchino che racconta cose già note. Scortato manco fosse Buscetta. Osannato da una certa sinistra perché così finalmente Berlusconi, il “nano, caimano, biscazziere, berlusca, cavaliere mascarato” etc. etc. finalmente va in galera e al governo torneranno i migliori, gli Eletti. Queli che viaggiano in transit, mentre gli altri girano con l’escort. C’è un senso di teatrino e squallore che lascia senza respiro. Del resto, in America se devi testimoniare non devi avere nemmeno 100 dollari di multa per divieto di sosta. Qui si usano gli assassini conclamati. Che parlano per qualche sconto in più. A proposito: è inutile fare moralismi sulla lotta alla mafia e darsi patenti da professionisti dell’antimafia duri e puri. Tanti democratici o presunti tali sono quelli che avrebbero trattato con Riina a cadavere di Falcone ancora caldo. Uno Stato che sia degno di questo nome i mafiosi li manda a mangiare galera a Ventotene, altro che trattativa…

    7 Dicembre, 2009 - 9:45
  32. non mi ricito perché non sono Thomas Mann (sono in un periodo lungo di poca autostima… alle soglie estreme dell’accidia)… comunque ribadirei oggi quello che scrissi all’epoca del “porcellum” de Il Giornale… e cioè, più o meno, che bisogna stare attenti ai compagni di merende, che poi (siccome sono mediamente più cattivi e spregiudicati) poi ti fregano…

    Sull’ultima di Feltri, mi scappa la solita cattiveria (sempre frutto dell’accidia di cui sopra). Luigi dice che è un fatto “di soldi”, una furbata da legulei… ci credo di sicuro, visto lo stile e i metodi della banda…
    Ma assomiglia anche un po’ a un piccolo “grazie” per l’appello all’abbassamento dei toni giunto dalla Cei in tempi tragicamente sospetti…

    Non lo so… così mi pare.

    7 Dicembre, 2009 - 10:14
  33. Luisa

    Vorrei che fosse ben chiaro che ciò che mi sconcerta maggiormente è il funzionamento poco pulito, ed è dir poco, di una certa élite ecclesiastica alla quale noi piccoli dovremmo poter guardare con fiducia, serenità, sicuri della loro integrità…sto sognando…sono un`ingenua…sono troppo esigente e intransigente…è probabile e forse sicuro, ma sopporto molto difficilmente vedere i nostri pastori coinvolti in scandali, attivamente o in modo passivo, quando legittimano con i loro silenzi comportamenti sospetti o avverati, incuranti dell`effetto che, se venuti alla luce, questi fatti occultati provocheranno, del male che faranno alla Chiesa, ai fedeli.
    È vero ciò che dice Leonardo, forse questi sono degli epifenomeni rispetto alla crisi ben più grave che tocca la Chiesa, la crisi della Fede, ivi compresi dei sacerdoti, ed io che seguo la vita della Chiesa in Svizzera e in Francia so di che cosa sto parlando.
    Ma è anche vero che la triste storia che ha coinvolto D.Boffo ha rivelato una volta ancora il lato oscuro (ammesso e non concesso che ve ne siano di luminosi)) dei giochi di potere nei vertici della Chiesa, e ciò che ha dichiarato Feltri sulla fonte delle sue informazioni non fa che confermarlo.
    Boffo è stato “partie prenante”, protagonista, ha partecipato a questo sistema di alleanze, di potere, di influenza all`interno della Chiesa, era un anello di una catena e si sa che, di fronte ad attacchi, opposizioni, se un anello è debole la catena si spezza, diventa facile spezzarla.
    Detto questo, spero che le ragioni che hanno spinto Boffo a tacere e secretare gli atti siano delle buone ragioni, di quelle che lo rendono sereno e in pace con la sua coscienza. Lo penso e lo dico sinceramente.

    7 Dicembre, 2009 - 10:57
  34. Buon Moralista,
    deve essere meteopatia…….
    l’inverno incipiente,
    come la mattinata di sole ieri, mutatasi in nuvole e poi….
    ma…
    anche a me mi
    …così mi pare…..

    Sull’argomento la riflessione di Sarubbi mi interessava:
    “Dopo aver sparato, colpito ed affondato, insomma, il sicario si accorge di aver fatto fuori un innocente.
    Ed è lo stesso sicario che, in altre circostanze, inneggia invece al garantismo: nel Giornale di oggi, tanto per citare l’ultimo caso, c’è tutto un dossier dettagliato per smontare le dichiarazioni del pentito Spatuzza, sottolineandone i lapsus, gli errori e le omissioni. E si tratta, in questo caso, di atti processuali, non di una nota anonima.

    Ma diverso è il bersaglio, evidentemente, e dunque diversi sono pesi e misure.

    Leggo su Avvenire di oggi una risposta fin troppo diplomatica e pacata:
    in un passaggio il nuovo direttore, Marco Tarquinio, arriva addirittura a riconoscere a Feltri una certa dose di fegato,
    per aver saputo ammettere il proprio errore.
    No, caro direttore: il caso non è chiuso per niente, e non lo sarà fino a quando Feltri resterà dov’è. ” http://andreasarubbi.wordpress.com/2009/12/05/feltri-boffo-errore-giornale-avvenire/

    7 Dicembre, 2009 - 11:05
  35. Nino

    @Moralista

    “Ma assomiglia anche un po’ a un piccolo “grazie” per l’appello all’abbassamento dei toni giunto dalla Cei in tempi tragicamente sospetti…”
    ——–
    Beh, fino qualche ora fa, prima che l’autore del neologismo riferito a legge insana la definisse “porcata”.
    E così per ritornare al via, nel gioco dell’oca di chi si sta cucinando a fuoco lento gli ultimi scampoli di “pastori”, ecco arrivare il perentorio “ Tettamanzi Imam”.

    ——————–
    Ciao tonizzo,
    tutto quel che vuoi sul caso spatuzza.
    Bisogna però essere coerenti e stabilire se i collaboratori di giustizia, non i pentiti, siano per definizione inattendibili.
    Se così si ritenesse, stop alle collaborazioni, altrimenti riesce difficile accettare la testimonianza del super criminale Brusca, non meno tenero di spatuzza, che fu determinante per la cattura di Riina.

    Infine registro che qualcuno salti a piedi pari o trovi del tutto normale di tenersi in casa un mafioso dichiarato come l’eroe Mangano (http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Mangano).
    Forse qualche ragionevole dubbio sulle motivazioni dell’ospite a tenerselo per 3 anni in casa sarebbe legittimo porselo, o no?

    7 Dicembre, 2009 - 13:19
  36. Clodine

    Eh cara Luisa, ora si vuol far credere che Boffo -persona influentissima in Vaticano,confidente fidato e importante, delfino del nuovo presidente dei vescovi il cardinal Bagnasco [dove non c’è uscita di Bagnasco, che non venga in qualche modo anticipata, confrontata, e discussa con il Boffo]- è un sacro, piccolo, sparuto angioletto, tutto casa e chiesa, purezza e buone azioni…Gesù Gesù!

    7 Dicembre, 2009 - 13:38
  37. Nino

    Riguardo all’affaire Boffo, come ebbi a dire all’epoca, avendo la gerarchia deciso di assumere ruoli da religione civile, questo ed altro dovrà deglutire.
    Non condividendo metodi e prassi di questa gerarchia, la cosa mi è del tutto indifferente.

    Ora, il personale religioso e laico inserito nelle strutture di riferimento della CEI e del Vaticano, alla stregua di qualunque altra organizzazione civile, ha pregi e difetti, virtù e debolezze.

    Chi può garantire che un amministratore non scappi con la cassa?
    Che abbia una vita privata ineccepibile?
    Che un Tanzi, tuttora Cavaliere del Lavoro, sia un delinquente?
    Cest la vie! Bisogna prenderne atto.

    Il problema è solo ed esclusivamente politico.
    Ci si dimentica del contesto e di come si sono svolti i fatti, del ruolo di taluni giornalisti e della dinamica delle direttive politiche che hanno condotto al cambio e alla sostituzione, perfino all’interno della stessa area di governo, di professionisti dell’informazione nella Rai, nelle testate giornalistiche nazionali, e nel mondo della cultura.

    E’ una guerra moderna, è in atto da tempo uno scontro politico per la definitiva presa del potere con ogni mezzo, legittimo e illegittimo, legale ed illegale dove il confine tra legalità e illegalità è labile e tiene per il tempo in cui un decreto ministeriale fatto in fretta e furia cambia le regole e ti lascia con l’asso di bastoni che vale uno e non più undici a briscola.

    Le guerre moderne, interne o esterne, oggi si fanno e si vincono soprattutto con e attraverso i media.

    Informazione, controinformazione, gossip, ingiurie, delegittimazioni, smentite, pseudo fraintendimenti, finte solidarietà, detto e non detto, dossier lisci, gasati o ferrarelle a seconda.

    Sarà una lunga, lunghissima nottata, in cui l’unico conforto rimane il tam tam gioioso dei cuori che annunciano la “buona novella” nella quale auguro a tutti di volersi unire.

    7 Dicembre, 2009 - 14:35
  38. Luisa

    Chissà forse l`influenza e il potere dell`ex direttore di Avvenire, prima evidenti, anche se non sapevo quanto estesi fossero, stanno continuando ma in modo occulto, come consigliere, credo che abbia conservato tutti suoi altri incarichi, e poi adesso c`è chi pretende che Feltri “ha fatto fuori” un “innocente”… che oggi Feltri riconosce che era “innocente”…però non sapevo che Feltri avesse anche il potere di innocentare una persona riconosciuta colpevole del reato per il quale un decreto penale lo ha condannato.
    Feltri lava più bianco che bianco.
    Non sono molto dentro gli affari politici dell`Italia, ma mi sa tanto che dietro questo livore verso Feltri, ci sia un livore ben più forte e velenoso, quello contro il vostro premier.
    E tutto fa brodo, ici compresa la storia di un giornalista, ben presto eretto in simbolo vivente della malvagità del potere in loco, al quale verrà ben presto, se continuiamo di questo passo, eretto un monumento come vittima del sistema al potere. 🙄
    Insomma, a già tanta poca trasparenza, a manipolazioni e strumentalizzazioni varie, a tradimenti e menzogne, ad alleanze e complicità, vengono oggi ad aggiungersi coloro che pensano di poter riscrivere i fatti, quando il diretto interessato non ha mai smentito di essere stato condannato e ha fatto secretare gli atti.
    Da parte sua non sappiamo altro, ma dovrebbe pur bastare perchè non si aggiunga menzogne e-o contro verità.

    Ciao Clodine!

    7 Dicembre, 2009 - 14:58
  39. TRX

    Per Luisa: guarda che la vicenda nei suoi elementi essenziali è chiara fin dai primi giorni con le precisazioni pubblicate da Avvenire e i link che ho fornito nel post precedente lo dimostrano (entrambi dei primi di Settembre).

    Una persona della redazione ha usato uno dei cellulari della redazione (nominalmente affidati a Boffo essendo il Direttore) per fare telefonate fastidiose verso una ragazza. Questa ragazza ha sporto querela contro ignoti. La macchina della giustizia ha fatto il suo corso, ha preso i tabulati telefonici ed è risalita a chi aveva in uso il cellulare di Avvenire (ossia nominalmente Boffo). A questo punto viene emesso il decreto penale di condanna per notificare la sanzione di 500 euro a Boffo, il quale, finchè non gli arriva la notifica, ancora non sa nulla.
    Successivamente la ragazza, saputo che il cellulare era di Boffo, persona che conosceva e di cui conosceva la voce, ha ritirato la querela. Boffo poi, sapendo che la querela era stata ritirata, ha tranquillamente pagato la multa che gli era pervenuta ritenendola una semplice definizione amministrativa conseguente agli effetti della remissione. Boffo non aveva consultato alcun legale. Se lo avesse fatto, gli sarebbe stato detto che poteva opporsi al procedimento e poi, pagando metà della multa, estinguere il reato e oggi nulla di nulla risulterebbe agli atti.

    Cinque anni dopo che Boffo ha tranquillamente pagato la sua contravvenzione, Feltri lo mette in prima pagina con titolo a 7 colonne e ci ricama sopra una enorme diffamazione.

    Nel pieno della polemica, diversi giornali hanno chiesto di avere accesso agli atti ma questo non è stato possibile perchè essi possono venire rilasciati in copia solo a chi sia stato parte in causa del procedimento (come ben leggibile nella foto del fax del Tribunale di Terni pubblicato a pagina 2 de Il Giornale del 2/9). Boffo, non ha consentito al rilascio di tali atti perchè, come pubblicato su Avvenire, “nonostante il pesantissimo attacco diffamatorio del ‘Giornale’, non intende consegnare niente e nessuno al tritacarne mediatico generato e coltivato dal ‘Giornale’ “. E anche in questo è stato un galantuomo, come lo stesso Feltri ha alla fine riconosciuto, tributandogli la propria ammirazione.

    Salutissimi.

    7 Dicembre, 2009 - 17:10
  40. 2007.
    stesso dente femminile ………..
    nel blog Accattoli, in Raffaellablog, in Tornielliblog,
    il soggetto era diverso….
    si chiamava Tommaso Stenico…..
    lì c’era un video…. apparentemente chiaro…..

    qui il nulla… di un carteggio personale di cui non si è tenuti a dire nulla,
    ma di cui la vittima dovrebbe essere obbligata, per discolparsi
    di qualche cosa che non è dato vedere
    semplicemente per un’accusa lanciata lì…. dal nemico….
    ma di cui il voyerismo ha bisogno…
    ma che il nemico ha saputo usare bene…..
    per mettere a tacere chi faceva domande inopportune sul suo padrone….

    La Gerarchia ha pagato,
    e il cane fedele…. dice grazie….

    7 Dicembre, 2009 - 17:16
  41. Leonardo

    Nino e Matteo, i nostri Cip e Ciop. Che faremmo senza di loro?
    Il primo scrive: «Riguardo all’affaire Boffo, come ebbi a dire all’epoca, …» e già questo ci mette di buon umore. Noi magari non lo rileggiamo, ma lui sì, e si prende anche terribilmente sul serio!
    Quanto a Matteo, mi mancavano un po’ i suoi puntini di sospensione sparsi ovunque: la vera sostanza del suo pensiero.

    7 Dicembre, 2009 - 18:08
  42. Luisa

    Purtroppo, la persona accusata di avere usato li telefono di Boffo è morta tragicamente, non è qui per difendersi, confermare o smentire.
    Ma mi chiedo, se i fatti di Terni fossero stati una bagatelle, una bagatelle durata diversi mesi, con un decreto penale di condanna alla fine, ma in fondo una bagatelle, senza importanza, se Boffo non aveva niente da rimproverarsi, se era estraneo ai fatti, perchè ha fatto secretare gli atti, sapendo che i decreti penali sono atti dei quali chiunque può chiedere il rilascio di copia… ma sopratutto perchè ha demissionato?
    È mai possibile che una bagatelle abbia fatto cadere un uomo potente, che ha saputo traversare senza dubbio altre tempeste, capace di muoversi in mezzo agli squali, quanti attacchi un uomo con il suo potere ha probabilmente dovuto respingere, quante battaglie ha dovuto combattere e vincere, sicuro di sé, fiducioso nelle sue alleanze e nei suoi amici, sicuro della sua influenza, rispettato per le sue competenze ?
    Se non è l`affare di Terni, che cosa ha fatto cadere Boffo? Di che cosa ha avuto paura? Che cosa o chi ha voluto proteggere ?
    Le mie, ma so che non sono solo le mie, sono domande che sorgono spontanee, , consapevole che resteranno senza risposta.
    Comunque come ho già scritto più sopra, mi auguro che i motivi che hanno portato Boffo a scegliere la non trasparenza, e la demissione, siano di quelli che portano serenità e pace nella coscienza.
    Ma, per favore, non facciamone una vittima, che non è.

    7 Dicembre, 2009 - 19:56
  43. tonizzo

    Nino, Mangano non era certo un eroe. Ma non mi sembrano eroi quelli che avrebbero trattato con la mafia. Magari se investigassero più seriamente avrebbero più risultati, rispetto a pentiti che parlano dopo anni e anni.
    Di pentito uno solo ce n’è stato, e determinante: Buscetta. Il resto è aria fritta. Poi mi spieghi come ha fatto Riina a latitare dal 1969 al 1993.

    7 Dicembre, 2009 - 22:41
  44. Nino

    @tonizzo

    Io ho parlato di uno onorato come un eroe, non di altri che sono e restano manovalanza di morte

    Eroi sono i Livatino, i Chinnici, Pio La Torre, Falcone, Borsellino, don Puglisi eroe e martire, e la lunga lista degli oltre 1500 ricordati per nome nelle manifestazioni di Libera.

    Sulle latitanze tu vivendo li, se non ho capito male, dovresti essere l’esperto e dire qualcosa su come Provenzano abbia latitato per 43 anni ( dicasi 43 ) di fatto a casa sua, coperto dalla più assoluta omertà, assai più efficace di qualsiasi lodo Alfano.

    8 Dicembre, 2009 - 12:48
  45. tonizzo

    Esperto di latitanze io? Mi pare alquanto difficile…

    8 Dicembre, 2009 - 20:57
  46. TRX

    @Luisa

    Per la verità, non è corretto dire che Boffo abbia segretato gli atti che lo riguardano. In realtà tali atti sono segretati (sottoposti al vincolo del segreto) per legge e possono essere dati in copia solo a coloro che sono parte del procedimento. Per questo ai giornalisti che nei giorni della bufera li chiedevano non potevano venire dati, a meno che le parti in causa non avessero acconsentito. A tale eventualità Boffo si è opposto, per uno di quei motivi che han portato la sua redazione a definirlo il “direttore galantuomo”. Si è opposto che altre persone finissero nel tritacarne mediatico che era in corso in quel momento e che stava calpestando i più elementari principi della buona informazione. Persone che lui conosceva direttamente e personalmente (la ragazza e la sua famiglia, il suo collaboratore). Si è opposto all’usarli come “scudi umani” per la propria difesa, tutelando la loro privacy di cittadini normali che non meritavano di essere dati in pasto agli squali di un’informazione gridata che da troppo tempo ha perso la bussola e calpestato i rudimenti della propria deontologia. Ha agito in coerenza con quella sua etica professionale che lo ha guidato nella direzione di Avvenire e della quale ha improntato il giornale, portandolo ad essere uno dei quotidiani più autorevoli nel panorama italiano.
    Un tritacarne mediatico che a un certo punto ha tirato fuori la storia di un collaboratore drogato poi morto di overdose. L’ha fatto il Corriere della Sera, in un articolo tutto al condizionale (avrebbe, sarebbe, parrebbe,…):

    http://www.corriere.it/politica/09_agosto_30/salvia_799ce4b6-9538-11de-8421-00144f02aabc.shtml

    In esso dice che Boffo in passato aveva dato questa versione dei fatti. Ma va osservato che non c’è nessun elemento di riscontro (quando, a chi l’ha detto, in che contesto…). E’ dunque vero o è l’ennesima falsità?

    Da notare che tra le 10 falsità che Avvenire aveva evidenziato in replica a Feltri al punto 9 si dice:

    —-
    9) Boffo ha reso pubbliche “ricostruzioni” della vicenda.

    FALSO – Boffo non ha reso pubblica alcuna rico­struzione della vicenda e ciò che Avveni­re ha pubblicato è sotto gli occhi di tutti. Nessun’altra persona, nessun particolare, nessun ente e i­stituzione è stato indicato, citato o chiamato in causa dal direttore di Avvenire. Boffo nonostante il pesantissimo at­tacco diffamatorio del “Giornale” non intende consegna­re niente e nessuno al tritacarne mediatico generato e col­tivato dal ‘Giornale’. Sul ‘Giornale’ anche a questo proposito si scrive il con­trario. È l’ennesima dimostrazione di come su quella te­stata si stia facendo sistematica e maligna disinformazio­ne.

    (cfr. http://www.avvenire.it/boffo/10+fALSITA_200909030611463970000_200909041331319500000.htm )

    Per quanto riguarda i motivi delle sue dimissioni, credo che la fonte primaria sia la sua lettera con la quale le rassegna nella quale, tra tante altre interessanti cose, si dice:

    “Non posso accettare che sul mio nome si sviluppi ancora, per giorni e giorni, una guerra di parole che sconvolge la mia famiglia e soprattutto trova sempre più attoniti gli italiani, quasi non ci fossero problemi più seri e più incombenti e più invasivi che le scaramucce di un giornale contro un altro. E poi ci lamentiamo che la gente si disaffeziona ai giornali: cos’altro dovrebbe fare, premiarci? So bene che qualcuno, più impudico di sempre, dirà che scappo, ma io in realtà resto dove idealmente e moralmente sono sempre stato. Nessuna ironia, nessuna calunnia, nessuno sfregamento di mani che da qui in poi si registrerà potrà turbarmi o sviare il senso di questa decisione presa con distacco da me e considerando anzitutto gli interessi della mia Chiesa e del mio amato Paese. In questo gesto – in sé mitissimo – delle dimissioni è compreso un grido alto, non importa quanto squassante, di ribellione: ora basta.”
    ( http://www.avvenire.it/boffo/boffo+dimissioni_200909031239587930000_200909041332052000000.htm )

    Salutissimi
    TRX

    9 Dicembre, 2009 - 0:40
  47. roberto 55

    Sinceramente, non m’è ben chiaro tutto il motivo dell’enorme fatica impiegata anche da qualcuno degli ospiti del “pianerottolo” per arrampicarsi sugli specchi a difendere Feltri: ma, dico io, tutti questi sforzi non meriterebbero miglior causa ?

    A domani !

    Roberto 55

    9 Dicembre, 2009 - 2:15
  48. Luisa

    Io non difendo affatto Feltri, io rifiuto che si faccia di Boffo un innocente al disopra di ogni sospetto, la vittima di un complotto feltriano-berlusconiano, che diventi oggi un`icona da ammirare come tale, un modello di integrità .
    Rifiuto il gioco mediatico che prima incensa, poi distrugge, poi incensa di nuovo.
    Purtroppo ci sono state in pasto delle informazioni, purtroppo Boffo non le ha smentite, non ha mai smentito di essere stato condannato, purtroppo ha rifiutato di fare trasparenza sui fatti.
    TRX dà una versione sul perchè, ma resta la sua versione alla quale ognuno è libero di aderire o meno. I condizionali sono tanti
    Ammiro e rispetto la foga con laquale TRX difende Boffo, ma qualsiasi cosa egli potrà dire, non potrà levare il velo del segreto, e non potrà cancellare i giochi di potere ed influenza venuti alla luce in questa triste storia, giochi dei quali Boffo non ha solo largamente approffittato, ma ne è stato un protagonista, alla fine è stato preso nelle maglie storte di quei giochi e ha scelto di ritirarsi, ancorchè non penso ne sia completamente uscito.
    TRX, qualunque sia la verità, che conoscono solo i diretti interessati, forse, ancora un condizionale, il mio, Boffo, ritirandosi, potrebbe aver voluto anche o sopratutto proteggere la sfera della sua intimità, oramai data anche quella in pasto al pubblico, anche quella con dei condizionali.
    E su questo, per quel che mi riguarda, mi fermo qui, reiterando il mio augurio, e cioè che la decisione presa da Boffo, sia di quelle che danno serenità e pace.

    9 Dicembre, 2009 - 9:58
  49. mattlar

    Luisa applica a Boffo una presunzione di colpevolezza, senza pari. Nella sostanza, il suo ragionamento spiega che poiché non si difende, in qualche misura sarà colpevole. Coerentemente, quando si esprimono giudizi sulla base dei sospetti, il sobillatore viene in secondo piano: è solo colui che ha infangato una persona.

    9 Dicembre, 2009 - 10:45
  50. Straordinario….

    Boffo… non ha smentito….

    quindi è colpevole.

    In un normale tribunale chi accusa deve fornire le prove e non il contrario.

    C’è da avere il terrore di simili persone-Robespierre,
    che vorrebbero persino persuadersi d’essere giusti giudici….
    non è giustizia,

    è terrorismo tout-court.

    Ma anche la tenebra ha il suo tempo,
    e bisogna attendere il tempo della luce.

    10 Dicembre, 2009 - 19:49

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