Benedetto “scandalizzato e ferito” dai preti pedofili

Desidero concludere questa Lettera con una speciale Preghiera per la Chiesa in Irlanda, che vi invio con la cura che un padre ha per i suoi figli e con l’affetto di un cristiano come voi, scandalizzato e ferito per quanto è accaduto nella nostra amata Chiesa“: scelgo queste parole per l’avvio della mia considerazione sulla lettera del papa “ai cattolici dell’Irlanda” che indice un anno penitenziale e una “visita apostolica”, riconosce gli errori compiuti dai vescovi, “con umiltà” parla alle vittime esprimendo “vergogna e rimorso”, afferma che vi è stata una “preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali”. Segnalo le parole: “con l’affetto di un cristiano come voi”. Nei primi sette commenti a questo post un’antologia dei passaggi che ritengo più rilevanti. Antologizzando svolgo la mia considerazione.

61 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Da parte mia, considerando la gravità di queste colpe e la risposta spesso inadeguata ad esse riservata da parte delle autorità ecclesiastiche nel vostro Paese, ho deciso di scrivere questa Lettera Pastorale per esprimere la mia vicinanza a voi, e per proporvi un cammino di guarigione, di rinnovamento e di riparazione (…). Nessuno si immagini che questa penosa situazione si risolverà in breve tempo. Positivi passi in avanti sono stati fatti, ma molto di più resta da fare.

    20 Marzo, 2010 - 14:46
  2. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Solo esaminando con attenzione i molti elementi che diedero origine alla presente crisi è possibile intraprendere una chiara diagnosi delle sue cause e trovare rimedi efficaci. Certamente, tra i fattori che vi contribuirono possiamo enumerare: procedure inadeguate per determinare l’idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa; insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati; una tendenza nella società a favorire il clero e altre figure in autorità e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali, che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona. Bisogna agire con urgenza per affrontare questi fattori, che hanno avuto conseguenze tanto tragiche per le vite delle vittime e delle loro famiglie e hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione.

    20 Marzo, 2010 - 14:47
  3. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Alle vittime di abuso e alle loro famiglie. Avete sofferto tremendamente e io ne sono veramente dispiaciuto. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. È stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata. Molti di voi avete sperimentato che, quando eravate sufficientemente coraggiosi per parlare di quanto vi era accaduto, nessuno vi ascoltava. Quelli di voi che avete subito abusi nei convitti dovete aver percepito che non vi era modo di fuggire dalle vostre sofferenze. È comprensibile che voi troviate difficile perdonare o essere riconciliati con la Chiesa. A suo nome esprimo apertamente la vergogna e il rimorso che tutti proviamo. Allo stesso tempo vi chiedo di non perdere la speranza. È nella comunione della Chiesa che incontriamo la persona di Gesù Cristo, egli stesso vittima di ingiustizia e di peccato. Come voi, egli porta ancora le ferite del suo ingiusto patire.

    20 Marzo, 2010 - 14:47
  4. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Ai sacerdoti e ai religiosi che hanno abusato dei ragazzi. Avete tradito la fiducia riposta in voi da giovani innocenti e dai loro genitori. Dovete rispondere di ciò davanti a Dio onnipotente, come pure davanti a tribunali debitamente costituiti. Avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli. Quelli di voi che siete sacerdoti avete violato la santità del sacramento dell’Ordine Sacro, in cui Cristo si rende presente in noi e nelle nostre azioni. Insieme al danno immenso causato alle vittime, un grande danno è stato perpetrato alla Chiesa e alla pubblica percezione del sacerdozio e della vita religiosa. Vi esorto ad esaminare la vostra coscienza, ad assumervi la responsabilità dei peccati che avete commesso e ad esprimere con umiltà il vostro rincrescimento.

    20 Marzo, 2010 - 14:48
  5. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Invito ora voi tutti a dedicare le vostre penitenze del venerdì, per un intero anno, da ora fino alla Pasqua del 2011, per questa finalità. Vi chiedo di offrire il vostro digiuno, la vostra preghiera, la vostra lettura della Sacra Scrittura e le vostre opere di misericordia per ottenere la grazia della guarigione e del rinnovamento per la Chiesa in Irlanda.

    20 Marzo, 2010 - 14:49
  6. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Intendo indire una Visita Apostolica in alcune diocesi dell’Irlanda, come pure in seminari e congregazioni religiose. La Visita si propone di aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di rinnovamento e sarà stabilita in cooperazione con i competenti uffici della Curia Romana e la Conferenza Episcopale Irlandese.

    20 Marzo, 2010 - 14:49
  7. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Possano la nostra tristezza e le nostre lacrime,
    il nostro sforzo sincero di raddrizzare gli errori del passato,
    e il nostro fermo proposito di correzione,
    portare abbondanti frutti di grazia
    per l’approfondimento della fede
    nelle nostre famiglie, parrocchie, scuole e associazioni,
    per il progresso spirituale della società irlandese,
    e per la crescita della carità. della giustizia, della gioia e della pace, nell’intera famiglia umana.

    20 Marzo, 2010 - 14:50
  8. Francesco73

    C’è da fidarsi di Benedetto, egli sa cosa deve fare, anche se gli effetti positivi della sua azione si vedranno su tempi lunghi.

    20 Marzo, 2010 - 17:18
  9. Clodine

    Quello che mi fa strano circa tutta questa losca faccenda degli abusi, è che sembri accusare Bendetto XVI di operare una sorta di doppiogioco. E’ questo l’aspetto inquietante: insomma inutile nasconderci dietro un dito, stiamo assistendo ad una delle crisi più grosse che la Chiesa Cattolica sta attraversando dall’inizio della sua storia. L’accusa che viene mossa al pontefice, almeno da quanto mi sembra di capire, è che se da un lato strappa coraggiosamente il velo di omertà che il predecessore non ha avuto il coraggio di fare – [anzi ,addirittura l’arcivescovo di Boston, cardinale Bernard Law, nel 2004 viene“premiato” da Giovanni Paolo II , caspita, con la nomina ad arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (con tutti i benefit annessi e connessi) e nominato membro della Congregazione vaticana per i vescovi, quella che sceglie i candidati all’episcopato che poi il papa nominerà ]- dall’altra, tuttavia, continua a mantenere in carriere alcuni personaggi responsabili della mancata denuncia. Come mai !? Me lo vado chiedendo. Personalmente speravo che la “pulizia” annunciata da Benedetto XVI arrivasse anche a toccare i sistemi di carriera clericale ed episcopale, invece si ha la sensazione che l’ethos istituzionale inspirato dal pontificato sia chiaramente diretto al ritorno ad una chiesa con schema del tipo duo sunt genera christianorum! Quando nei post precedenti tutti noi del blog auspicammo un giro di vite, a questo, almeno personalmente, mi riferivo: se si vuole fare veramente pulizia nella chiesa, vanno riformati i meccanismi di selezione, nomine e rimozione -laddove se ne ravvisasse la necessità- in primo luogo.

    20 Marzo, 2010 - 18:39
  10. Marcello

    Bellissima lettera.
    Mi permetto di tradurre in slogan un passaggio che mi è molto piaciuto.

    “(Questi fatti)… hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione”.

    Meglio essere perseguitati che tradire il Vangelo!

    20 Marzo, 2010 - 18:54
  11. Da queste parole si evince il grande amore di Benedetto XVI per il sacerdozio e la Chiesa, e per la missione ed egli e ad essa affidata.
    E per il Santo Altare su cui si immola Cristo.
    Voglia il Signore donarci l’umile servizio di Benedetto XVI per molti lunghi anni.
    Buona serata a tutti.

    20 Marzo, 2010 - 19:36
  12. Luigi Accattoli

    Da don Tiziano Zoli di Faenza ricevo questo messaggio:

    “Avete perso la stima della gente dell’Irlanda e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli.”
    aggiungerei non solo in Irlanda. In questi giorni in cui sono in visita alle famiglie in occasione della Pasqua, sento spesso la critica nei confronti di tutti noi sacerdoti, con ovvi riferimenti alle vicende non solo irlandesi.
    Ne soffro come sacerdote, anche per la triste abitudine esistente di fare di ogni erba un fascio. Ci si dimentica di tutti gli altri sacerdoti che con pazienza silenzio e gioia vivono la testimonianza fra la gente: guardando a loro è ancora possibile credere nel progetto di Dio per l’uomo.
    don Tiziano Zoli (alias dontizio)

    20 Marzo, 2010 - 19:41
  13. discepolo

    Sul Foglio c’è una bellissima lettera di un prete missionario che si dice indignato e sconfortato dai media che facendo d’ogni erba un fascio “vogliono farci credere che tutti i preti sono pedofili”
    la cosa triste è che anche molti cristiani dimenticano “tutti gli altri sacerdoti che con paziienza silenzio e gioia vivono la testimonianza “tra la gente” come dice Don Tiziano Zoli. Ma vorrei dire che non tutti dimenticano !Personalmente, in cinquant’anni di vita ho incontrato sempre e solo sacerdoti degni di stima rispetto ammirazione e in certi casi addirittura venerazione.Sono stata fortunata? non credo . Credo la realtà della chiesa diversa da quella che vogliono m,ostraci involgarendola i giornali.
    Io penso che va bene il “mea culpa” ma dovremmo anche , come cattolici reagire con un minimo di orgoglio, dovremmo difendere i nostri sacerdoti
    e per ogni testimonianza di un prete pedofilo ci dovrebbero essere 1000 testimoninaze di un prete santo ….o no ?

    20 Marzo, 2010 - 20:22
  14. Francesco73

    O.T.
    Luigi ci aveva parlato della malattia, raccontata in prima persona, del vescovo di Civitavecchia Carlo Chenis.
    Si è spento ieri, all’età di 56 anni.

    20 Marzo, 2010 - 20:41
  15. Clodine

    Non aveva ancora 56 anni…era un mio amico…insegnava alla Pontificia Salesiana.Ho saputo della notizia della sua morte quasi in diretta: ero andata per la Via Crucis…ed ho avuto la notizia. Che bella persona se n’è andata….lo ricordo nei tempi in cui animava l’oratorio, è stato l’ideatore di “radio Tiburtina”, con lui collaboravano tutti i ragazzi del quartiere, nessuno escluso, tutti insieme in un apostolato a 360 gradi. Lui era travolgente, un uomo poliedrico con un carisma straordinario! Un conoscitore attento e acuto dal punto di vista artistico delle tappe fondamentali della storia della Chiesa; si è ammalato a Gennaio ed è tornato alla casa del Padre nel giro di due mesi. Una grave perdita per tutti noi…lo ricorderò sempre!
    Non sapevo che Luigi lo conoscesse: non ho letto l’articolo che racconta della sua malattia.

    20 Marzo, 2010 - 21:34
  16. Clodine

    Io sono cresciuta con i sacerdoti, e le suore: nella mia vita posso dire [mi sembra di avere già parlato della mia esperienza in un blog precedente] di aver trovato dei padri straordinari, delle persone bellissime, buone, che mi hanno formata e trasmesso quei valori fondanti e fondamentali.Oggi sono io che a mia volta cerco di aiutare loro, confortare con piccoli gesti, in un servizio silenzioso, senza pretese quei sacerdoti anziani, direi vecchi, che dopo aver spesso l’intera vita per gli altri restano soli e dimenticati. E’ il minimo che possa fare per ringraziarli di tutto il bene che loro hanno fatto senza chiedere nulla in cambio.

    20 Marzo, 2010 - 21:49
  17. roberto 55

    Concordo con Marcello: è una lettera bellissima, certo, ma anche vibrante di coraggio e di rabbiosa indignazione, ciò che credo aiuti a sentirci tutti noi più vicini al nostro Pontefice in questo momento, tra i più scabrosi della sua missione Apostolica.

    Buona quinta domenica di Quaresima a tutti !

    Roberto 55

    20 Marzo, 2010 - 23:32
  18. Syriacus

    Seguo quotidianamente Euronews, sul satellite, se non altro per l’emissione plurilingue, una certa qual oggettività, e la varietà e organizzazione delle notizie. Il servizio che ho appena visto, però, solo qualche minuto dopo aver letto la lettera del Papa (non ne o avuto modo per tutto il giorno, causa forza maggiore), mi ha lasciato davvero amareggiato. (Non è nuova Euronews a simili biased reports, e capisco che la sua linea editoriale sia la media di molte linee editoriali nazionali, ma…)

    “Un sentimento di vergona per gli abusi sessuali sui minori perpetuati dai religiosi. Per la prima volta il papa lo esprime in un documento ufficiale che indirizza alla chiesa irlandese. Nella lettera Benedetto XVI ha esortato la Chiesa d’Irlanda a “riconoscere davanti a Dio e davanti ai giudici, i gravi peccati commessi contro ragazzi indifesi”.

    Le vittime si dicono soddisfatte del gesto, ma profondamente deluse dal mancato riferimento al ruolo assolto dai vertici del Vaticano.
    Andrew Madden è una delle prime persone che nel 1995 denunciò le violenze subite.

    Andrew Madden: “Il papa non ha ammesso il ruolo della chiesa cattolica nell’insabbiamento dei casi di abuso sessuale sui bambini. Sono delle scuse, ma sugli abusi commessi da altre persone, non si cita l’insabbiamento fatto dalla chiesa”.

    L’associazione delle vittime ha criticato anche il riferimento alle sfide della secolarizzazione della società come causa principale degli scandali avvenuti anche in Germania, Austria e Olanda.

    Il messaggio del papa è stato letto e distribuito dal cardinale Sean Brady che ha dovuto presentare nei giorni scorsi delle scuse per non aver denunciato casi di cui era a conoscenza. La chiesa irlandese è stata demolita da due rapporti che hanno raccolto centinaia di fatti e testimonianze. Ora le polemiche all’interno si concentrano tra chi è favorevole a una riforma radicale della struttura ecclesiastica e chi vorrebbe ancora salvare le apparenze.

    Copyright © 2010 euronews”

    http://it.euronews.net/2010/03/20/abusi-nella-chiesa-lettera-di-scuse-e-di-condanna-del-papa/

    Anno I dell’E.R. (Era Radicale) ?

    (Detto da uno -me- che ha ascoltato in vita sua molta più Radio Radicale che Radio Maria..)

    21 Marzo, 2010 - 1:22
  19. Syriacus

    E per aumentre il livello di -come dire?- disgusto :

    “This morning, before the Pope’s pastoral letter on Irish child abuse was published, and apparently before reporters from The Times had read a single word of it, the paper ran a story by Richard Owen and David Sharrock which began as follows:

    ‘ The Pope’s letter to the Irish faithful will be released today and read at Sunday Mass in an attempt to defuse the spiralling scandal over clerical sex abuse.

    However, the pastoral letter has already been judged a failure by many after a week in which the Primate of All Ireland, Cardinal Sean Brady, apologised for his role in covering up the activities of a notorious paedophile priest. ‘

    The report makes clear that the Times journalists did not know at the time of writing whether the letter would include an apology (which of course it did). Therefore it’s fair to assume that they knew nothing important about its contents. Yet they were already reporting the “failure” of its reception.”

    Tutto chiaro (..si fa per dire..) !

    http://blogs.telegraph.co.uk/news/damianthompson/100030737/whoops-the-anti-catholic-times-jumps-the-gun/

    [“Secoli di persecuzione” stanno giungendo al loro culmine, piuttosto? La luce del Vangelo sarà pure oscurata, e di molto, da certi scandala, ma c’è chi, col pretesto delle ombre su di essa, ne fa forse un pretesto per arrivare a spegnerla definitivamente… ]

    21 Marzo, 2010 - 1:37
  20. Syriacus

    [Chiedo venia per gli errori ortografici , e non solo, ma data l’ora…

    Questo ritorno almeno occasionale sul pianerottolo è stato cagionato dalla lettura di parole sincere di un vero cristiano e pastore – a prescindere dal fatto che si condividano o meno nella loro interezza. (Chiunque lo abbia ascoltato in tedesco alla Christuskirche domenica scorsa, sa quel che intendo.) Mi amareggia, oltre al clima che le precede, anche quello che le circonda, e che, ahimè, le seguirà..

    “Erat lux vera, quæ illúminat omnem hóminem veniéntem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est, et mundus eum non cognóvit. “

    21 Marzo, 2010 - 1:57
  21. lycopodium

    Grazie Syr, per gli illuminanti contributi, che confermano i sospetti ventilati nel link che avevo segnalto prima.

    Mi associo al dolore per la scomparsa di mons. Chenis, di cui daanni conoscevo gli importanti contribuiti in tema di arte sacra, seminati in epoca di aridità culturale e spirituale.

    21 Marzo, 2010 - 5:57
  22. don78

    Wow!! I link al blog di Thompson… lucido esempio di “unbiased journalism”!

    E cmq quel paragrafo sul contesto degli abusi, sul secolarismo e sulla cattiva interpretazione del Vaticano II… che qualcuno me lo spieghi, magari Luigi, prima che dica qualcosa. Merci.

    21 Marzo, 2010 - 9:18
  23. discepolo

    Leggete il commento dell’arcivescovo di Trieste Don Crepaldi ,
    nel sito di Raffaella, “Le contestazioni dentro e fuori la Chiesa. la pedofilia è solo l’ultimo ingiustificato attacco al magistero di Benedetto XVI”

    “suscita ancora maggiore stupore e addirittura dolore quando a non seguire il papa e a denunciarne i presunti errori sono uomini di Chiesa, siano essi teologi sacerdoti o laici.le inusitate e palesemente forzate accuse del teolo Hans Kung
    contro la persona di Joseph Ratzinger

    21 Marzo, 2010 - 10:05
  24. discepolo

    .. per aver causato a suo dire la pedofilia di alcuni ecclesistici mediante la sua teologia e il suo magistero sul celibato ci amareggiano nel profondo.A questi attacchi fanno tristemente eco quanti non ascoltano il papa anche fra ecclesistici , professori di teologia nei seminari, sacerdoti e laici.Quanti non accusano apertamente il Pontefice ma mettono in sordina i suoi insegnamenti,non leggono i documenti del suo magistero,scrivono e parlano sostenendo esattamente il contrario di quello che egli dice,dando vita a iniziative pastorali e culturali in aperta divergenza con quanto egli insegna.il fenomeno è molto grave in quanto è molto diffuso…la situazione è grave perchè questa divaricazione gfra fedeli che ascoltano il papa e quelli che non lo ascoltano si diffonde ovunque , fino ai settimanali diocesani, e agli istitruti si scienze religiose e anima due pastorali molto diverse tra loro, che non si comprendono ormai quasi più, come se fossero espressione di due Chiese completamente diverse e procurando incertezza e smarrimento in molti fedeli” (Mons. Giampaolo Crepaldi arcivescovo di Trieste , direttore dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan)

    21 Marzo, 2010 - 10:16
  25. discepolo

    Come al solito , e come in ogni tempo, la partita all’ultimo sangue si svolge tra la Verità e la menzogna ammantata da verità e bontà, come nel bellissimo dialogo sull’ Anticristo di Vladimir Solov’ev.
    Ma la menzogna , ci è stato detto da Gesù, non trionferà mai.

    21 Marzo, 2010 - 10:25
  26. Scrive Benedetto nella lettera:

    “Negli ultimi decenni,
    la Chiesa nel vostro Paese ha dovuto confrontarsi con nuove e gravi sfide alla fede scaturite dalla rapida trasformazione e secolarizzazione della società irlandese.
    Si è verificato un rapidissimo cambiamento sociale, che spesso ha colpito con effetti avversi la tradizionale adesione del popolo all’insegnamento e ai valori cattolici.
    Molto sovente le pratiche sacramentali e devozionali che sostengono la fede e la rendono capace di crescere, come ad esempio la frequente confessione, la preghiera quotidiana e i ritiri annuali, sono state disattese.
    Fu anche determinante in questo periodo la tendenza, anche da parte di sacerdoti e religiosi, di adottare modi di pensiero e di giudizio delle realtà secolari senza sufficiente riferimento al Vangelo.
    Il programma di rinnovamento proposto dal Concilio Vaticano Secondo fu a volte frainteso e in verità, alla luce dei profondi cambiamenti sociali che si stavano verificando, era tutt’altro che facile valutare il modo migliore per portarlo avanti. In particolare, vi fu una tendenza, dettata da retta intenzione ma errata, ad evitare approcci penali nei confronti di situazioni canoniche irregolari.”

    Per Benedetto gli abusi verso minori da parte di consacrati e ministri della Gerarchia cattolica
    è conseguenza:

    1) degli ultimi decenni.
    2) della secolarizzazione
    3) disattese pratiche sacramentali/devozionali
    4) modi di pensiero di Gerarchia/religiosi
    5)fraintendimento del Concilio Vaticano II
    6) retta/errata intenzione ad evitare approcci penali

    Ma veramente abbiamo il prosciutto sugli occhi ?

    Caro Benedetto,
    quegli uomini che hanno abusato venivano anche dalla formazione preconciliare,
    gli abusi non sono pratica esclusiva degli ultimi 10 anni
    e che significano ultimi 10 anni ?
    gli ultimi 30 anni?
    Gli ultimi 50 anni?

    Caro Benedetto,
    il coraggio della denuncia è degli ultimi decenni,
    per la presa di coscienza del popolo ecclesiale laicale,
    che ha cominciato a trovare il coraggio di rompere un tabù,
    una omertà di vergogna e di inconscia ingiusta colpevolezza,
    una omertà che costringeva psicologicamente a rimanere in silenzio
    e a mantenere gli orribili abusi nel silenzio deformante della propria psiche e coscienza.

    Ma la realtà degli abusi avveniva da tempi precedenti il Concilio Vaticano II.

    Caro Benedetto,
    ti sei dimenticato, la normale pratica,
    in voga fino agli anni 50 o 60,
    in tutti gli istituti di formazione sia civili che cattolici,
    di picchiare anche violentemente gli studenti fanciulli o meno
    a cui non si è sottratto nemmeno il tuo fratellino?

    Era parte di un pensiero sociale,
    il famoso,
    usare il bastone e la carota,
    (la cinghia, il battipanni, il bastone, bacchette, canne),
    quante persone hanno sofferto dolori bestiali
    sulle proprie mani,
    sul proprio culo ?

    E allora debbo pensare che oltre a queste violenti pratiche non ve ne fossero,
    di altre obbrobriose?

    Nei presemininari, e nei seminari minori,
    era uso comune l’uso della violenza coercitiva
    ai fini educativi,
    nessuno ricorda quando si era puniti a giudizio dell’umore dell’educante,
    facendo stare in ginocchio sui ceci ?

    Non è roba di film da fantascienza….

    Dovrebbero poter parlare quegli 80enni,
    che queste cose le hanno vissute sulla propria pelle,
    se hanno ancora la forza di riprenderli dal profondo della propria memoria
    dove li hanno seppelliti e rimossi,
    se nel frattempo non sono morti.

    Caro Benedetto,
    mi rendo conto che il tuo sport preferito,
    è ormai chiaro,
    tutte le colpe, deformazioni, che avvengono nel mondo della gerarchia e dei consacrati,
    sono effetto
    della secolarizzazione
    e del Concilio Vaticano II.

    Caro Benedetto,
    mi rendo conto che anche in questo caso
    non stai rendendo un servizio alla verità,
    ma stai soltanto facendo una difesa di ufficio,
    del tuo mondo, della tua società, dei 60 e passa anni della tua vita sacerdotale.

    Caro Benedetto,
    non hai avuto il coraggio di elaborare.

    Il resto sono chiacchere, un pour parler da post-refettorio.

    In questa epoca in cui finalmente si può dire al proprio padre,
    la verità,
    senza timore o paura di essere preso a ceffoni o a cinghiate,
    io mi pongo davanti a te Benedetto,
    il mio padre,
    che rifiuta di guardare in faccia la verità,
    e continua a nascondersi
    dietro
    10 pagine di parole, parole.

    21 Marzo, 2010 - 10:27
  27. Luigi Accattoli

    Matteo la tua lettura non è equa. Il testo che riporti descrive il “contesto generale” nel quale “dobbiamo cercare di comprendere lo sconcertante problema dell’abuso sessuale dei ragazzi, che ha contribuito in misura tutt’altro che piccola all’indebolimento della fede e alla perdita del rispetto per la Chiesa e per i suoi insegnamenti”. Ma le cause dirette dello scandalo Benedetto le elenca subito dopo, in questo brano che non avresti dovuto omettere se volevi fare una vera lettura della sua intenzione: “Solo esaminando con attenzione i molti elementi che diedero origine alla presente crisi è possibile intraprendere una chiara diagnosi delle sue cause e trovare rimedi efficaci. Certamente, tra i fattori che vi contribuirono possiamo enumerare: procedure inadeguate per determinare l’idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa; insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati; una tendenza nella società a favorire il clero e altre figure in autorità e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali, che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona“.

    21 Marzo, 2010 - 12:15
  28. Syriacus

    [E’ vero, Thompson è spesso più ‘biased’ che no. Ma era solo per segnalare la sua segnalazione. Comunque, grazie al Rev. Dr. 78 e a Matteo : è meglio che vi sia contrappunto, per fare musica di un certo livello. E lo dico fuor di polemica. Grazie a tutti e buona Domenica.]

    21 Marzo, 2010 - 14:14
  29. Nino

    Matteo,
    prosit! Adelante.
    La metafora delle tre scimmie è ancora un ottimo paradigma per operazioni di negazionismo del CVII.
    Gerarchia sempre più impegnata nell’etica che nel Vangelo.
    La speranza rimane nel Non prevalebunt, di imbonitori e quaquaraqua filosofeggianti del tira a campà e del volemoseme bbene.
    Dell’abbiamo peccato. Si! Ma non troppo.
    Rileggere la lettera di Don Milani ai fratelli cinesi, grande profezia!

    21 Marzo, 2010 - 14:31
  30. targum55

    “Come al solito , e come in ogni tempo, la partita all’ultimo sangue si svolge tra la Verità e la menzogna ammantata da verità e bontà”

    Allora si tratta di penultimo sangue. Mi spiego: quando Rufino e Girolamo litigavano su Origene o quando francescani e domenicani polemizzavano con “vigore”, era Verità-menzogna? La prospettiva escatologica mi sembra troppo seria per svilirla così. Purtroppo spesso ci costruiamo un idòlum theatri e il gioco è fatto. In questo gioco anch’io sono coinvolto: per esempio, come Syriacus, sono convinto che siamo all’anno x di una certa Era, solo che non penso ad un’era radicale (forse perché non ho mai ascoltato in vita mia radio radicale), ma piuttosto ad un’era grottesca e pericolosa facilmente identificabile.

    21 Marzo, 2010 - 14:32
  31. Luigi Accattoli

    Syriacus Matteo e don78. Quel paragrafo – segnato con il n. 4 – non lo so interpretare e voglio dire che anch’io, nel leggere la lettera, ho trovato uno scompenso – o difficoltà di raccordo – tra il primo e il secondo capoverso di quel paragrafo. Semplicemente ho fatto osservare a Matteo che i due capoversi vanno letti insieme. Fin qui arriva un giornalista. Posso poi ipotizzare che tra gli interlocutori e i consiglieri del papa – in primis i vescovi irlandesi – vi sia chi ha proposto il primo capoverso e chi il secondo. Sarà magari che il papa si sia limitato a metterli ambedue, qualifindando il primo come descrizione del “contesto” e il secondo come indicazione dei “fattori” che sono all’origine della “crisi”? Chi sa di più vada oltre.

    21 Marzo, 2010 - 14:41
  32. Mabuhay

    …questo papa ha Coraggio da vendere…e ne sono grato al buon Dio! E il toro lo vuol prendere per le corna; non vuol, proprio nascondersi dietro un dito. La lettera e’ ammirabile e -appunto- coraggiosa.
    MATTEO, il tono del tuo intervento -che pure ha cose condivisibili- mi ha fatto venire il mal di stomaco (ok, lo so e’ il mio problema, me lo gratto io il mio stomaco..). Sull’analisi fatta dal papa si puo’ essere piu’ o meno d’accordo…anche io su alcuni punti ho delle perplessita’…ma questo e’ un momento difficile per tutti, per tanti…ed un po’ di solidarieta’ ed unita’ -anche affettiva oltre che cristiana- non farebbe poi male. Verita’ e menzogna non le ha in tasca nessuno al 100%.

    E quell’altro che cita il vescovo di Trieste -se non mi sbaglio- che vede attacchi dappertutto e che scava trincee contro tutti quelli che hanno una diversa “opinione”… Perfino i settimanali diocesani…i settimanali diocesani mi cita…! Aiuto! Ma cosa devono scrivere i settimanali diocesani: fotocopiare l’osservatore romano (come alcuni gia’ fanno?)… Prima si diceva che a Roma toccava l’ultima parola dopo le discussioni dei teologi o delle conferenze episcoplai… Adesso, Roma dice la prima parola e stop! Finito tutto. Non c’e’ bisogno di discutere, capire, dialogare… Ma sara’ possibile? ma che vadano in m ….

    Per chi vuole e/o ancora non lo conosce: visitare ilsito: “www.vivailconcilio.it”
    Che viva il Concilio Vaticano II.

    21 Marzo, 2010 - 14:50
  33. Caro Luigi, tu mi scrivi dalla lettera di Benedetto:
    “Certamente, tra i fattori che vi contribuirono possiamo enumerare:

    1. procedure inadeguate per determinare l’idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa;

    2. insufficiente formazione umana, morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati;

    3. una tendenza nella società a favorire il clero e altre figure in autorità

    4. e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali,

    che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona“.

    Buon Luigi,
    lo avevo letto…..
    e mi spiace fare la figura che sto facendo….

    eppure chi scrive questa lettera
    pare che vivesse in un altro pianeta.

    Le cose che Benedetto enumera,
    accadono da più di 60 anni,
    e posso ben affermare,
    che negli ultimi anni molto si sta facendo in alcuni seminari,

    molto…. non si sta facendo in altrettanti seminari (soprattutto di provincia) o in altri luoghi di formazione.

    Dunque,
    non mi si venga a dire
    che Benedetto si è svegliato uno di questi giorni
    e si è trovato queste secchiate di…. scandali addosso….
    e all’improvviso ha scoperto che quei 4 punti erano stati fattori di malvagità,
    perché le cose non stanno così.

    Vorrei che tanti settantenni o ottantenni che sono passati nei luoghi di formazione anche al sacerdozio (e ci si veniva mandati dalle famiglie spesso per studiare),
    potessero ricordare cose che hanno rimosso o sublimato.

    Non è sempre stato rose e fiori.

    In diversi casi piuttosto maleodoranti odori.

    Certamente poi,
    il Signore dal letame, fa sorgere i più bei fiori,
    è una realtà della Sua creazione.

    Questo,
    non vuole generalizzare,
    nel modo più assoluto,
    e generalizzare è un danno profondamente ingiusto,
    verso chi ha trovato bellissime occasioni di crescita nel donarsi al Signore,
    proprio grazie a santi umani formatori.

    Negli istituti di formazione
    Molte volte esisteva una intrinseca violenza atta alla formazione,
    e dove c’è violenza,
    c’è sempre degenerazione.

    La violenza spesso era connaturata all’attività educativa,
    e visto che non erano in voga altre scienze…..,
    non erano in grado di capire,
    che la violenza poteva generare altra violenza.

    Questo era un dato di fatto,
    che in moltissimi cercano di non ricordare,
    perché il ricordo genera acuti dolori.

    Che i preti o le suore picchiassero,
    talvolta con violenza inaudita,
    era un dato normale nell’educazione precedente agli anni 60,

    e non dimentichiamoci,
    a differenza di oggi,

    se all’epoca dicevi che l’educatore ti aveva picchiato,
    il genitore ne aggiungeva del resto.

    Il contatto o le molestie sessuali o gli abusi
    potevano mai essere accettati dai genitori?

    No!
    Perché era una infamia gettata sulla vittima,
    e non sul carnefice,
    era una colpa della vittima.

    Molti tra noi
    hanno ricordi di santi sacerdoti, religiosi o suore che hanno attraversato la nostra vita,
    ma
    molti hanno anche altri ricordi,
    di odio verso quelle persone,
    legati alla loro formazione
    in scuole cattoliche….
    o in parrocchie….

    All’origine,
    di tanto anticlericalismo,
    di tanto anticattolicesimo,
    di tanti ex-cattolici
    ci sono sempre stati e ci sono
    altrettanti sacerdoti, religiosi ……. E i famosissimi “bigotti”.

    E in tutto questo,
    il relativismo,
    la secolarizzazione,
    il Concilio
    non c’entrano assolutamente un tubo,
    se non in qualche mente disturbata,
    che deve proteggere ancora i ricordi di quelle lontane violenze, qualsiasi esse siano state.

    Per amore della verità,
    dovrei tacere?

    Mi sto scrivendo questa riflessione in word, e mi accorgo di altri interventi,

    Mi spiace se alcuno vuol vederci offese che non intendo,
    mi baso su dati reali,
    realissimi,

    buon Mabuhay,
    non voglio essere condivisibile,
    non voglio piacere a nessuno,
    non è questo il motivo per cui mi trovo a fare commenti,
    ma rispolverare tutta la mia esperienza,
    in cui si assommano quelle di sacerdoti conosciuti e di altre persone,
    con cui ho avuto confidenza,
    e che mi permettono di ricrearmi
    uno spazio-tempo di memoria,
    che a troppi sta sfuggendo.

    Ripeto,
    che non voglio offedere nessuno,
    ma per me
    Benedetto è un padre,
    con cui bisogna parlare con la verità
    che viene dall’esperienza e dal proprio cuore,
    non per odio.

    21 Marzo, 2010 - 15:08
  34. roberto 55

    Bentornato, Syriacus ! Le tue considerazioni risultano sempre di rara profondità e di grande piacere alla lettura.

    Ciò posto, confesso – senza con ciò voler polemizzare con alcuno degli amici del “pianerottolo” – di faticare ad inserirmi in una discussione che mi pare si stia un pò “slabbrando”.
    Non riesco, in particolare, a ritrovarmi nel contenuto dell’intervento – delle ore 10.27 – di Matteo: sai, Matteo, con quanta fraterna simpatia io ti segua nei tuoi contributi (per me, sempre interessanti e vivi, mai banali), e mi permetterai, dunque, di dirti, con tutta l’amicizia che provo per te, che ti trovo ingiusto verso il nostro Papa, il quale – ne converrai – ha deciso di scontare anche colpe non sue, e di assumersi pure la responsabilità di errori ed orrori commessi dai rapprsesentanti della Chiesa di Roma nei decenni precedenti, mettendo in gioco la propria faccia e la propria veste, umiliandosi, inginocchiandosi di fronte alle vittime, implorando (senza pretenderlo) perdono.
    Io credo che solo per questo, Matteo (te lo dico, come avrai capito, abbracciandoti), il Pontefice meriti la nostra vicinanza ed il nostro sostegno in questa prova difficile che Nostro Signore gli ha affidato.

    Buona domenica pomeriggio a te, Matteo, ed a tutti !

    Roberto 55

    21 Marzo, 2010 - 15:21
  35. Grazie a Roberto, ma prima di tutto a Luigi, e a tutti i condomini,
    nemmeno per me sono facili, le parole che esprimo,

    ritengo che in questa querelle ci sono due dati che falsano notevolmente,

    chi è perfettamente a conoscenza,
    e non dirà mai (qualunque sia il motivo di ordine affettivo o psicologico)

    chi non sa e non vuole sapere.

    Il Pontefice,
    non è arrivato nel 2005,
    ma ha circa 82,
    ha circa 60 anni di sacerdozio,
    25 anni di congregazione vaticana.

    Per il resto credo di aver detto tutto.

    A differenza degli inglesi,
    posso dire:
    “Dio salvi il papa”

    21 Marzo, 2010 - 15:35
  36. lycopodium

    Ringrazio Roberto: quanto dice, restituisce l’autentica dimensione di questa Lettera. Voglio dare atto a Matteo di parlare, come dire?, per troppo amore e la sua posizione non mi sembra coincida col genere letterario “attacco [proditorio] al Papa”, in cui si distinguono Küng [“C’e’ un modo arrogante di fare teologia, una superbia della ragione che si pone sopra alla Parola di Dio” (Benedetto XVI] e seguaci.
    Ovviamente il Concilio non c’entra niente, ma l’attacco sistematico e pianificato ai Papi in nome di un concilio fasullo (tradito o traditore che sia considerato) è sotto gli occhi e l’arte delle scimmiette si è esercitata assai in materia.

    21 Marzo, 2010 - 16:08
  37. Syriacus

    Ora vado ai Vespri (more antiquo, 5 salmi) . Ai lupetti (Agesci, superpostconcilio) mi costringevano, negli anni ’80, a fare le capriole sul cemento, me lacrimante di vergogna e implorante pietà, e c’era a volte ferocissima goliardia tra ragazzi.. Però in compenso si cantava ‘allegramente’ con la chitarra di tutto e di più. Ma non vado da avvocati a far disturbare oggi stimati professionisti per ‘il danno arrecato’, allora. Non avrebbe senso, in termini di realismo cristiano, o semplicemente umano.
    Ogni sacerdote musico e/o tradizionalista che ho conosciuto nella mia infanzia e prima giovinezza, non è stato che un gentiluomo, col sottoscritto.
    Il mondo, in una certa epoca, si manifesta in maniera diversa a ciascuno, anche in maniere paradossali. Perchè il peccato originale scombussola ogni facile categoria: c’è una certa qual “lotteria del male”, in hoc mundo. E al di là di musici e tradizionalisti, diversi preti ‘normali’ non hanno fatto che asciugare le lacrime che “laici” facevano sgorgare a me. Ma sarò stato fortunato..

    http://www.youtube.com/watch?v=031Wd9aSn4E

    (Si pensi quel che si vuole. La Grosse Messe di Mozart rimane tale, anche se nel Settecento i metodi educativi erano sensibilmente diversi da quelli attuali..)

    21 Marzo, 2010 - 17:26
  38. Gerry

    Grande, Syriacus! E’ sempre un grande piacere leggerti.
    Non me ne voglia Mabuhay, ma il suo “Che viva il Concilio Vaticano II” mi pare davvero forzato e mi ricorda tanto quel “Que viva Mexico!” che doveva essere il titolo di un film, incompiuto, girato nel 1931 dal grande regista sovietico Sergej Mikhajlovi? Ejzenštejn (Stalin, peraltro, non gli permise di completarlo, essendo caduto in disgrazia). Non lasciamoci condizionare dalle ideologie, l’attuale Papa è stata una delle menti pensanti, non certo un oppositore dell’ultimo concilio. Oggi si oppone a chi, talvolta ideologicamente, vede nello “spirito del Concilio” (non nel Concilio ecumenico Vaticano II!) una chiave interpretativa del mondo e della Chiesa come un quid novi, come se la Chiesa non sia nata a Pentecoste di duemila anni fa, ma cinquanta anni fa, come se lo Spirito di Dio fosse rimasto muto da quella Pentecoste all’11 ottobre 1962. Scusate, ma non credo sia OT, soprattutto avendo letto il commento di Zizola su La Repubblica di oggi, in cui Benedetto XVI è descritto come un Papa della Controriforma (per carità, non diciamo della Riforma cattolica, sarebbe troppo filocattolico…) desideroso di cogliere l’occasione per mettere in riga e commissariare le Chiese locali, cominciando da quella irlandese.

    21 Marzo, 2010 - 18:47
  39. raffaele.savigni

    Non condivido le valutazioni di Matteo: non mi pare che il papa tenga chiusi gli occhi dinnzi alla realtà. Certo, pedofilia e violenze c’erano anche prima del Vaticano II, e sarebbe illogico accusare il concilio come se fosse la causa della crisi morale del clero. Ma certamente (non per colpa del concilio ma di una più generale crisi dei valori morali) il fenomeno pedofilia (altra cosa era l’abitudine, certo deprecabile, di molti preti preconciliari di picchiare i bambini che non sapevano a memoria il catechismo) si è intensificato negli ultimi decenni. Non a caso persone illuminate come Mounier, don Milani, don Mazzolari, Dossetti, Lazzati, lo stesso card. Martini non avvano mai denunciato il fenomeno: certamente non perché volessero chiudere gli occhi, ma perché non appariva ancora in tutta la sua mostruosità. Accusare solo Benedetto XVI di non aver saputo vedere ciò che ancra non appariva mi sembra espressione di un preconcetto. Leggere i “segni dei tempi” (positivi ma anche negativi) è compito d tutti, non solo del papa.

    21 Marzo, 2010 - 19:25
  40. roberto 55

    Ringrazio Lycopodium per le considerazioni sul mio intervento: anch’io, comunque, e come te, Lyco, non assimilo minimamente la posizione (che, per una volta, non condivido) dell’amico Matteo alle recenti uscite, ad esempio, di Hans Kung.

    Solo una precisazione indirizzata a Gerry: a Sergej Eizenstejin fu effettivamente impedito di completare il film “Que viva Mexico !” non
    esattamente perchè caduto in disgrazia presso Stalin ma (almeno, così a me risullta: correggimi se sbaglio) perchè lo stesso Stalin, insospettitosi dal lungo soggiorno di Eizenstejin negli USA, gli ordinò di tornare in Unione Sovietica (ciò che costituì effettivamente la premessa per la sua successiva “caduta in disgrazia”).

    Buona domenica sera a tutti (domani, ahimè !, si “riattacca”) !

    Roberto 55

    21 Marzo, 2010 - 20:30
  41. Ci risiamo…
    tre giorni fa postavo in un articolo precedente una specie di invettiva contro giornali, blogghetti del cavolo (parlassero di verdura sarebbe meglio!), mercenari, fissati ed esauriti maniaci-compulsivi vari…

    Il tema dell’articolo è la lettera Pastorale di Benedetto XVI.
    Punto primo: essa termina con una Preghiera. La preghiera, nelle analisi, non se la è filata nessuno (figuriamoci recitarla, questo mio è un giudizio temerario di cui provvederò in seguito nella dovuta sede…)

    Punto secondo: ad avviso mio, probabi; e anche di questo giudizio lmente erroneo, essa andrebbe letta alla luce del Vangelo e della Carita e della loro logica, ispirati dalla Prudenza, e meditata.
    Invece subito è stata letta e interpretata da giornali, blog, mercenari ecc.. alla luce ideo-logica della contrapposizione bipolare (più che altro direi che troppi soffrono di disturbo bipolare, ma in senso psichiatrico proprio del termine; e anche di questo giudizio temerario provvederò in seguito nella dovuta sede…) che fa comodo (cioè tradi-progr e dx-sx). Basta leggere.
    E che ti trasmettono il pensiero del Papa e della Chiesa offuscato e traviato dalle lenti doppie dela loro malata ideologia.

    Punto terzo (quello che mi fa inc… nero): i pesci abboccano alla logica precedente. E ti rirovi link e analisi, che rispecchiano tutto e il peggio di quel che dicevo ancor prima (giornali, blog, mercenari ecc..). E subito fioccano riferimenti che con l’argomento non c’entrano un cavolo verza, la mania politica sotto sottili allusioni fa dare del comunista ad uno, mentre l’altro risponderà dandogli del fascista con sottili allusioni ecc… ecc…
    Scena vista, rivista e stravista. E nessuno impara dai propri errori.

    E di tutta questa zizzania seminata, che porta divisione chi ne gode?
    [Un amico (almeno spero!) disse che probabilmente ero “modernista”.]
    Ne gode il demonio. Si il demonio.
    E si gode tutti i “pesci che abboccano”, che a questa logica di divisione e zizzania seminata a piene mani prestano la loro opera (sui blogghetti di verdura amano definirli “utili …..”).

    Più si seguira la logica della contrapposizione e più si rischierà il peggior peccato che si possa compiere contro la Chiesa, attentare alla sua unità.
    Mi auguro che qualche persona di buona volontà inizi a rendersene conto

    Termino, scusandomi se ho ferito qualcuno, con il proposito di postare in ogni altro mio intervento link che portano ai discorsi, omelie e catechesi di Benedetto XVI, affinchè ci si possa nutrire alla fonte “pura”, non passata al vaglio ideologico. La parola del Papa “sine glossa”.
    Buona serata a tutti.

    http://www.zenit.org/article-9143?l=italian

    21 Marzo, 2010 - 20:51
  42. Errata:
    E di tutta questa zizzania seminata, che porta divisione chi ne gode?
    [Un amico (almeno spero!) disse che probabilmente ero “modernista”.]
    Ne gode il demonio. Si il demonio.

    corrige:
    E di tutta questa zizzania seminata, che porta divisione chi ne gode?
    [Un amico (almeno spero mi ritenga!) disse che probabilmente ero “modernista”. Dalla risposta sotto penso proprio di no…]
    Ne gode il demonio. Si il demonio.

    21 Marzo, 2010 - 21:03
  43. Marcello

    Il riferimento al Concilio Vaticano II è un po’ oscuro, ma credo che il papa volesse dire che il “rinnovamento” avrebbe dovuto far cessare le vecchie pratiche di “insabbiamento” dei casi di pedofilia e che, poiché fu “frainteso”, le pratiche continuarono.

    Insomma a me è sembrato che il papa volesse dire che la “tendenza, dettata da retta intenzione ma errata, ad evitare approcci penali nei confronti di situazioni canoniche irregolari” fosse tipicamente “preconciliare” -ovvero vecchia- e che purtroppo la pratica continuò malgrado il Concilio.

    Chiedo aiuto ai più bravi interpreti ed esegeti del “vaticanese” e anche al nostro ospite.

    21 Marzo, 2010 - 21:42
  44. Mabuhay

    Buon giorno.
    Non ho “problemi” a condividere il contenuto del tuo post, Gerry. Il mio accenno entusiasta…al Vat.II non era riferito alla lettera del Papa (di cui ho gia’ detto il mio sincero apprezzamento, per merito e contenuto), ma al commento di Mons. Crepaldi; che io vedo piu’ nella linea dell’impedire dialettica, ricerca, comprensione del nostro essere e fare cristiano, imparando anche dai nostri errori. Quanti esempi di laici, preti, teologi…zittiti e -oserei dire- perseguitati prima del Concilio e poi rivalutati o fatti cardinali!!! Continuiamo a “uccidere” profeti e poi ci si vanta di averli avuti. Quante volte e’ gia’ successo? Quante volte deve ancora succedere? Che mancanza di onesta’ intellettuale! (e non sto difendendo Kung, che mi sta sulle scatole da un bel po’, sia chiaro).

    “…desideroso di cogliere l’occasione per mettere in riga e commissariare le Chiese locali, cominciando da quella irlandese…”…E c’e’ anche qualcosa e qualcun’altro da mettere in riga, ben dentro le mura vaticane e curie varie. Il disastro dei “Legionari” e’ il punto piu’ alto di uno stile (“mafia”?) che ha dominato gli ultimi 20/25 anni dei pontificati, chiudendo gli occhi su evidenti estremismi. Era chiaro come il sole a mezzogiorno che quelli erano “suonati”…! Ma vuoi mettere? La tonaca! Tutti bei biondi! Il breviario in mano! Tutti signor yes!…ahooooo…scantiamoci!

    Anche per tutto questo ritengo alcune delle preoccupazioni di Matteo piu’ che legittime.

    22 Marzo, 2010 - 5:43
  45. Mabuhay

    …chiedo scusa per la truculenta generalizzazione: <> che puo’ suonare a giudizio diretto alle persone, che naturalmente, non sono tutte uguali, e hanno pure retta intenzione. Mi riferisco alla struttura, stile e “politiche educative” della Congregazione dei Legionari di Cristo: era sufficiente conoscerli un po’, solo un pochino, per capire che c’era qualcosa di “seriously dysfunctional” a livello struttura… Ma tant’e’.

    22 Marzo, 2010 - 7:11
  46. Mabuhay

    …chiedo scusa per la truculenta generalizzazione: “che quelli erano “suonati”…

    22 Marzo, 2010 - 7:12
  47. discepolo

    Per targum 55 e per chi trova ridicolo e fuori luogo che si parli di Verità e lotta contro la menzogna, vorrei semplicemente rammentare che nel momento più decisivo della sua vita , davanti a Pilato, Gesù ha pronunciato queste straordinarie parole :” Per questo io sono nato e per questo sono venuto al mondo : per rendere testimonianza alla Verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce. Gli dice Pilato ” Che cosa è la verità?” ( Giovanni 18,37)
    Mi sembra di sentire la voce annoiata, ironica, la voce dell’uomo moderno scettico, cinico, che ne ha viste tante, che cosa è la Verità?
    Qualcuno in un intervento prima ha detto che la verità non ce l’ha nessuno in tasca.. è vero ! purtroppo ..
    ma almeno l’amore per la Verità ce lo potremmo avere nel cuore e almeno potremmo credere che esista…
    MC

    22 Marzo, 2010 - 10:11
  48. Mabuhay

    Grazie moltissime per queste tue parole e per il contesto in cui le scrivi: “ma almeno l’amore per la Verità ce lo potremmo avere nel cuore e almeno potremmo credere che esista…”. Si’, passare da credenti attraverso tutto questo, anche tutta questa miseria e sporcizia che ci svergogna senza pieta’… E chiedersi con coraggio: cosa avrebbe detto Gesu’ Cristo? Cosa avrebbe fatto?… …

    Buona giornata anche a te, Discepolo!

    22 Marzo, 2010 - 10:42
  49. Clodine

    Si! La Verità è giusta e sacrosanta, ma bisogna dirla tutta, e in piena coscienza, senza cercare a tutti i costi un capro espiatorio al quale imputare ogni colpa. Mettere in croce Benedetto XVI accusandolo di aver occultato certe verità, è un atto ignobile. Chi lo accusa è privo di senso critico, non conosce la storia ed è in perfetta malafede. Questo lo penso e lo sottoscrivo!

    Nella Chiesa gravissime colpe sono state miseramente coperte da decine di papi : ne vogliamo parlare? Spostiamoci al lontano 1517: “Taxa Camerae” ovvero “elenco tariffario” divulgato da papa Leone X, che assolve dai peccati di bestialità contro natura proprio gli ecclesiastici per la “modica” somma di 219 libre e 15 soldi – la somma lievita ovviamente se le vittime sono bambini o bambine.

    Ma veniamo a tempi relativamente recenti: 1956 Il caso più tristemente famoso è senza dubbio quello che riguarda il fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel Degollado con figli e figlie, stupratore seriale di minorenni e seminaristi. Questo sedicente prete, morto quanche mese fa, ha continuato indisturbato a perpetrare i suoi misfatti…

    Si vuole accusare Ratzinger per aver applicato le norme del famigerato documento noto come Crimen sollecitaziones sottoscritto nel 1962 dal cardinale Ottaviani? documento, prescrive ai vescovi come comportarsi quando un sacerdote pedofilo viene denunciato? Intanto quel documento è stato redatto durante il pontificato del Beato Giovanni XXIII (1881-1963), ben prima che alla Congregazione arrivasse lo stesso Ratzinger (che quindi, com’è ovvio, non c’entra nulla; all’epoca faceva il professore di teologia in Germania) in seguito fu rivisto da altri pontefici tra i quali GPII il quale redasse in seguito – a risposta- la “Sacramentorum sanctitatis” che riguardava appunto i reati contro il sesto comandamento-.

    Ratzinger , alla Sacramentorum sanctitatis, fece seguire la “De delictis gravioribus” che fu un documento affatto segreto –come si vuol far credere atto ad occulatare i reati- pubblicato sul bollettino ufficiale della Santa Sede approvato dai vescovi e dallo stesso Giovanni Paolo II. Allora, visto che per i laicisti il Papa “buono” è sempre quello defunto, non si spiega perché , dal momento che viene definito farraginosa e ambiguo, questo documento venne approvato all’unanimità!E’ facile scagliare le pietre…

    Ho ancora nelle orecchie in quella nona stazione della Via Crucis del 2005, con Giovanni Paolo II ormai morente, Ratzinger abbracciando quella croce disse: “quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui!” L’unico papa che ebbe il coraggio di pronunciare una simile coraggiosa frase ora viene lui stesso messo in croce? NON ci sto! Mi dissocio da chi lo accusa e siccome la Chiesa è un corpo, e tutti insieme formiamo l’UNICO Cristo, tutti siamo colpevoli: abbassiamoci assieme al Papa in un atto di pentimento e tutti uniti, assumiamoci le responsabilità onde aprire così la strada ad un nuovo radioso inizio per la Chiesa

    W IL PAPA!

    scusate la lunghezza

    22 Marzo, 2010 - 13:18
  50. Clodine

    Tutti siamo uno nella Chiesa, siamo uno per lo stesso identico motivo per il quale la Chiesa intera è detentrice, ed ha il potere di rimettere i peccati. Il perdono è possibile solo se lo si vuole, se si ammette il proprio peccato e ci si distacca da esso con pentimento e spirito di conversione. E questo, secondo l’appello di Gesù, non riguarda soltanto certe azioni particolari, bensì la conversione radicale di tutta la comunità della Chiesa intera della quale siamo piccole cellule viventi. San Paolo non finisce mai di esortarci in questo senso, e ci ammonisce con queste parole :” non vi conformate al mondo presente, ma riformatevi con un rinnovamento del giudizio, affinché possiate discernere quel’è la Volontà di Dio, ciò che è bene, gradito e perfetto ” (Rom 12,2 ; Ef 4,20-24; Col 3,10)

    22 Marzo, 2010 - 13:49
  51. discepolo

    già. mabuhay, dovremmo chiederci cosa cosa avrebbe detto Gesù.
    ma( secondo me giustamente) dice Barbara Spinelli sulla Stampa, nella Chiesa di oggi di tutto si parla meno che di Cristo .
    Cristo questo grande sconosciuto.. dei nostri tempi.. !!!
    Sappiamo tutto di quel che pensano Hans Kung, Martini, Melloni,Tettamanzi o anche don Giussani, don Milani, don Ciotti, don Pincopallino, ci sorbiamo quotidianamente le opinioni di teologi, di atei devoti,di intellettuali, Ernesto Galli della Loggia ,Cacciari , pro o contro il Concilio Vaticano II , ma di Cristo chi parla più? nessuno.
    E’ un argomento fuori moda caro Mabubay!
    del resto i “filistei” di ogni epoca non parlano mai di ciò di cui si dovrebbe veramente parlare. Perchè, come diceva una canzonetta “la verità ti fa male, lo so”

    22 Marzo, 2010 - 13:51
  52. Clodine

    Hai visto discepolo: i nostri post si sono accavallati, ma in sostanza dicono la stessa cosa. Quando si dice che lo Spirito Santo parla al cuore dei sui fedeli!

    22 Marzo, 2010 - 13:53
  53. Non so nel vostro mondo,
    ma nel mio si parla continuamente di Gesù,
    sul posto di lavoro pongo sempre domande e interrogativi,
    (lo usava fare Gesù stesso, cosa dicono di me?)

    Tra gli amici più intimi Gesù è l’amico comune.

    Nei lavori pastorali Gesù è al centro dei nostri lavori e confronti.

    Il fatto poi che vogliamo approfondire,
    grazie agli scritti di Giussani, Martini etc….
    si approfondisce sempre su quel che si dice intorno o su Gesù,
    e su quale è la qualità della nostra testimonianza o spiritualità,
    e perchè così non dovrebbe essere,
    si deve aver paura di parlare su Gesù ?, sulla Chiesa ? sulla Gerarchia ?

    Certo,
    finchè la Gerarchia mette al centro dell’attenzione solo se stessa,
    e non si fa trasparente per far vedere il Cristo Crocifisso e risorto,
    non mi meraviglio,
    che certi mass-media godano a parlare solo di Chiesa-Gerarchia,
    e non di Gesù,
    ma che colpa ne hanno ?

    A meno che,
    non si vuole che tuoni così tanto,
    che alla fine “deve” da piove….

    22 Marzo, 2010 - 16:24
  54. Clodine

    Io credo che il più grande rischio nel quale sia incorso il Concilio Vaticano II fu quello di dare una definizione nella “Gaudium et Spes” della posizione della Chiesa in questo mondo -definito a suo tempo “moderno” – che ha oltrepassato di gran lunga ogni più infausta previsione.

    Quando la G.et Spes tratta della dignità della persona umana piuttosto che della vita economico-sociale o si addentra in temi tanto stringenti tipo: la dignità del matrimonio e della famiglia , le giuste esigenze del progresso ecc..non fa che mostrare quanto questi valori, o principi non negoziabili, si siano alla fine dimostrati inefficaci a fronte di un mondo sempre più abbrutito, diversificato e frammentario dove perfino le confessioni cristiane tutte..e sottolineo TUTTE hanno finito col l’essere esse stesse assorbite, sedotte dal male, dal principe di questo mondo!

    A fronte di ciò, dicevo, dovrebbe essere chiaro il messaggio: sono passati i tempi in cui la chiesa poteva dare indicazioni concrete ai vari problemi, proprio perchè essa stessa non è stata in grado di assolverli al suo interno! Tuttavia, ciò che a noi cattolici sembra di capitale importanza in questa ora presente è che la Chiesa, fatto tesoro di questo tragico momento di crisi, riesca attraverso una coraggiosa ri-visitazione a rivitalizzare e ri-vivere l’evangelo di Cesù Cristo nel quale ha il fondamento della sua esistenza.

    E siccome il presente, per quanto terrificante, non può essere visto e giudicato se non partendo dalla sua originaria forma -che è il Nuovo Testamento- se questa forma si è andata deformando occorre ri-formare (nel senso tornare alla sua primitiva forma) costi quel che costi, affinché soffiando sulla pula emerga il grano … quel grano buono che si è andato tristemente smarrendo tra le maglie del tempo, degli eventi e della storia..

    22 Marzo, 2010 - 17:13
  55. Gerry

    Devo una piccola risposta a Roberto 55 su Ejzenštejn: diciamo la stessa cosa, io avevo un po’ sintetizzato, anche perché il regista aveva esaurito i fondi dei privati con cui aveva girato ed i sovietici non vollero acquisire il materiale già filmato, chiaro segno che era già caduto in disgrazia agli occhi di Stalin. Chiaramente io giocavo sull’ideologia (da evitare) e sull’assonanza.
    A Mabuhay ricordo che proprio l’attuale Papa, tra i primi suoi atti (il che la dice lunga sulle sue precedenti convizioni), ha rimosso e punito p. Maciel, cominciando un cammino di chiarimento e di purificazione dei Legionari di Cristo (ne ho conosciuto qualcuno, nessuno biondo e neppure con la tonaca, seppur sempre vestiti da preti). Come possa un simile indegno fondatore aver fondato un’opera comunque importante e fruttuosa, non solo per i numeri, è un grande mistero e sono certo che i più percossi dalla triste e scandalosa vicenda siano proprio gli uomini che nella LC hanno investito tutta la loro vita.

    22 Marzo, 2010 - 17:27
  56. roberto 55

    Giusto, Gerry: comunque, sì, stiamo sostanzialmente dicendo la stessa cosa.
    Complimenti, poi, a Luigi per i “pezzi” apparsi ieri ed oggi sul “Corrierone” !

    A domani !

    Roberto 55

    22 Marzo, 2010 - 23:03
  57. lycopodium

    Per Gerry.
    Magari lo conosci già, ma in questo blog http://wxre.splinder.com/ potrai trovare utili approfondimenti.

    23 Marzo, 2010 - 6:43

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