Parabola di Ivan che era “un po’ mongolo”

Una volta qui nel blog ho narrato la storia di un giovane vescovo che serviva per due ore al giorno i disabili di una casa di accoglienza dov’era ospitato un ragazzo con forte squilibrio mentale ma capace di qualche prestazione manuale. Un infermiere un giorno chiede al ragazzo di portare in bagno un bugliolo usato ed egli finge di non sentire. Al terzo richiamo risponde seccato: “Sono mica il vescovo io!” Il vescovo che faceva quei servizi è Benito Cocchi. Il ragazzo è Ivan Vecchi ed ora mi arriva la notizia della sua morte. Straripante di cordialità, Ivan era ospite della Casa della Carità di Corticella ed era detto il “benvenuto” della Casa, perché correva incontro a ogni ospite salutandolo con entusiasmo. Indimenticabili per chi l’ha conosciuto il suo viso alla Charlie Brown, l’entusiasmo con cui diceva a tutti “sono Ivan”, la bionarietà con cui spiegava che era “un po’ mongolo” ma che “ogni tanto molti lo sono”. Qui un più preciso racconto di Alessandro Canelli, bolognese e frequentatore di questo blog, che raramente lascia commenti ma che sempre ci legge.

22 Comments

  1. Nino

    Non sento da tempo la cara Principessa.

    Un caro saluto e a presto.

    3 Maggio, 2011 - 11:25
  2. Gioab

    “Ivan era ospite della Casa della Carità di Corticella” – Ospitato gratuitamente ? O c’era qualcuno che pagava ? Scusa Luigi ma non capisco, “Radunò quindi i dodici …E li mandò a predicare il regno di Dio” ( Lc.9,12) mica li ha mandati a svuotare i cessi !

    Hai visto ? L’hai scritto tu “al terzo richiamo risponde seccato: “Sono mica il vescovo io!” Vedi che succede quando i ragazzi sono viziati ? – Non vogliono fare neanche il vescovo !

    “Se uno vizia il suo servitore fin dalla giovinezza, nel periodo successivo della sua vita questi diverrà persino ingrato.” ( Proverbi 29,21)

    3 Maggio, 2011 - 11:52
  3. Marilisa

    Le creature umane con la sindrome di Down sono straordinarie per la loro affabilità,il sorriso pronto,l’attaccamento a determinate persone e a certi lavori nei quali riescono meglio.Sono “diverse” ma spesso migliori,per bontà d’animo,dei “normali”,e suscitano tenerezza per la loro fragilità.I familiari li adorano perché sanno farsi amare,e quando vengono a mancare,lasciano un vuoto impensabile.Dio,attraverso gli esseri umani che presentano diversità(di qualsiasi genere)che a prima vista destano sgomento e compassione,in realtà si fa sentire nell’amore che viene loro dedicato da molte persone sensibili e disponibili all’aiuto e che,a loro volta,sentono la presenza di Dio stesso nella consolazione e nella gratificazione da cui vengono accompagnati nel percorso di vita insieme a loro .
    È una realtà non da tutti compresa e accettata ma testimoniata senza esitazione da chi la vive in prima persona;e dovrebbe farci riflettere.

    3 Maggio, 2011 - 14:00
  4. Gioab

    “È una realtà non da tutti compresa e accettata ma testimoniata senza esitazione da chi la vive in prima persona;e dovrebbe farci riflettere.”

    Infatti, non si fanno troppi problemi a chiamare le cose per nome senza farsi venire i complessi. Hanno una sincerità e spontaneità che troppo spesso mancano agli adulti che pensano di poter difendere con vuote chiacchiere e fantastiche invenzioni impossibili le cose più naturali e semplici.

    Lui avrebbe risposto senza indugio ! Per questo “sanno farsi amare” perché non sono ipocriti.

    3 Maggio, 2011 - 17:21
  5. Grazie Luigi.
    Per fortuna che quando scrivi per il Corsera,
    l’articolo è sempre rintracciabile nel tempo…

    3 Maggio, 2011 - 18:51
  6. Clodine

    Gli articoli di Luigi sono mirabili , tutti, sempre! Ho conosciuto parecchi Ivan,ne avevo ben 4 nel periodo in cui mi dedicavo alla catechesi. Ragazzi speciali, etichettati in vari modi per alcuni : “figli della speranza” per altri ,”bambini incompleti” o “persona che pur nella loro maturità restano bambini [ ce ne sono un esercito nel nostro paese tra grandi e piccoli se ne stimano più di 40 mila ]. Definiti : categoria uniforme e priva di personalità, affetti da “idiozia”. Nulla di tutto questo è vero. Bisogna sfatare certi luoghi comuni: non sono affatto tutti uguali, ciascuno ha la propria personalità. Stupidi ? Ci mancherebbe : sono furbissimi. Calmi?? Quando mai! Guai a farli arrabbiare, sono dotati di una forza insospettata! Atoni? Chi l’ha detto: friccicarelli assai con un forte senso dell’umorismo e… “pomicioni”.. mmm…ti si spalmano addosso e ti lambiscono con la boccuccia a cuore e con le mani, scherzando scherzando ti tastano il posteriore!! Piacioni come pochi! Adorabili nella loro semplicità che non è affatto stupidità..anzi….
    Caro Ivan dagli occhi a mandorla , ridenti di gioia e di purezza tu sei felice e godi della Visione beatifica tra le braccia del Padre! Finalmente libero dal giogo del pregiudizio di una società superficiale, dell’immagine, dell’efficienza a tutti i costi, che ti ha legato i polsi come a Cristo ! Va’ ! Anima benedetta, felice, in pace, e prega per noi !

    3 Maggio, 2011 - 19:37
  7. Marco

    Clodine,

    sei dolce e vera.

    3 Maggio, 2011 - 19:41
  8. Clodine

    Anche tu Marco, sei dolce….

    3 Maggio, 2011 - 19:46
  9. mattlar

    Che piccioncini. Mi commuovo sempre quando assisto a queste scene…

    3 Maggio, 2011 - 21:02
  10. gino gandolfo

    Grazie per avermi fatto conoscere Ivan, il racconto della sua storia e della sua vita è stato così intenso che è come se l’avessi conosciuto…..continuo a immaginarlo……e si è proprio vero “ogni tanto siamo un pò mongoli” anche noi. Grazie ancora perchè chiudo la mia giornata con il sorriso e le smorfie di ivan.

    3 Maggio, 2011 - 22:46
  11. Clodine

    mattlar, ma dai…ho un caratteraccio, è vero, ma un po’ di dolcezza nella vita non guasta. Per par condicio, una tenera carezza anche per te….

    4 Maggio, 2011 - 4:16
  12. Gioab

    “persona che pur nella loro maturità restano bambini” [ ce ne sono un esercito nel nostro paese tra grandi e piccoli se ne stimano più di 40 mila ]

    Oh, se per questo ce ne sono molti di più ! Se conti solo quelli che erano in Vaticano domenica erano più di un milione e mezzo, dicevano i media !

    4 Maggio, 2011 - 9:39
  13. adriano

    Grazie, Gioab, davvero. Finalmente un complimento ai cattolici.

    4 Maggio, 2011 - 9:59
  14. Mabuhay

    “Apro” il blog…e mi ritrovo il fondamentalista superficialista wikipedico in tutte le salse. Questo ormai mi ha rotto le cocche! E’ una infestazione…ma come si fa a leggere un blog con uno che continuamente interferisce? Mi chiedo, chiedo anche a Luigi, cosa c’entra qui il rispetto, l’apertura, la tolleranza quando uno e’ troll, si dedica fare il troll e -onestamente- non propone un bel fico secco, xe’ e’ continuamente fuori dalla logica, dal rispetto, dall’apertura, etc etc etc… Usiamo la logica, anzi, il buon senso! Il buon senso..che tutti useremmo a casa nostra, con i figli nostri, con la Chiesa nostra…
    Ma checcavolo di amore al prossimo qui? Non c’entra un fico secco Luigi!
    Che qualcuno mi aiuti a scoprire il motivo, l’obiettivo di sopportare un elemento cosi’ in un blog…
    Voglio dire perdinci: Giuda non era un troll; Caino non era un troll…; Osama Bin Laden non era un troll… ma questo non ha neanche un rudimento di decenza….

    4 Maggio, 2011 - 10:35
  15. Clodine

    A chi lo dici caro Mabu….personalmente non ce la faccio più, anzi, nessuno ce la fa più: n’se ne po’ più, è na’ sevizia continua!
    Offriamo al Signore come penitenza!

    4 Maggio, 2011 - 10:58
  16. Gioab

    Cos’è intolleranza ? O l’amore per i semi di verità o la più moderna Assisi ?

    4 Maggio, 2011 - 11:00
  17. Mabuhay

    E scusatemi lo sfogo.
    Io non mi dedico a visitare blogs. Non li frequento, Non mi interessano e ne’ ho il tempo per farlo. Sono entrato/arrivato e ho scelto QUESTO blog, prima di tutto per l’autore, l’ospite che apprezzo e leggo da molti anni; e poi anche per i commentatori che vi partecipano e che spesso mi hanno insegnato molto.
    Siccome non me lo ordina il dottore -direbbe Leonardo- “incavolarmi” tutti i goirni x un “nosense rompiballe”, dovro’ difendermi da solo. Il nostro ospite lo posso sempre “raggiungere” con i soliti -piu’ tradizionali- mezzi.

    4 Maggio, 2011 - 11:18
  18. Gioab

    @ Mabuhay
    Tu avresti ragione, se la religione (tua) non invadesse la mia privacy infilandosi in tutte le maniere manifeste o nascoste nella vita di un paese laico, iniziando per es. dal crocifisso a scuola, violentando i bambini con un battesimo che non possono rifiutare, per non dire del suono delle campane che mi rompe i timpani o la messa alla radio la domenica o il prete che sulla Radio Rai mi fa il sermone la sera. (Passi per Radio Maria)

    Mi infastidisce per es. che la [tua] chiesa debba campare con i soldi dei cittadini laici che non condividono, e qui potresti aprire un dibattito dicendo che sono altri che glieli danno, vero ! Ma sarebbe ancor più dignitoso, se lei [la religione] portatrice di tanta virtù, li rifiutasse, per dimostrare la sua virtù e la potenza del suo dio che non ha certo bisogno di quell’elemosina per far campare la sua chiesa. Che ha a che vedere Dio con Mammona ? Dio con Cesare ?

    Sapevi vero, che [la religione] non più di Stato ma è depositaria di così tanti privilegi finanziari e non che con la sua ingombrante presenza si permette di dettare la linea ad un governo che dovrebbe essere laico ma è un tappeto sdraiato che paga pure gli insegnanti di religione per riempire il cervello dei suoi piccoli cittadini di misteriosi misteri impossibili. Vedi l’incarico dato agli apostoli era di predicare il Regno di Dio, che non è di questo mondo, non di sedersi al posto di Cesare e fare le leggi di questo mondo.

    A ben vedere ne ho più io di motivi per fare la lamentela, perché in fondo è la cattolica presenza ad essere irrispettosa e invadente. Io sono sola una voce nel deserto che non fa neanche tanto rumore.

    Lo sapevi che c’è scritto anche “guai all’uomo mediante cui viene la pietra d’inciampo!” ( Matteo 18.7) – Forse non ti eri ancora accorto di quante volte la [tua] religione è divenuta “pietra d’inciampo” –

    4 Maggio, 2011 - 11:22
  19. Si è spazientito Mabuhay…

    Certo io fui il primo a spazientirmi, e fortemente.
    Così come ogni giorno sono tentato dal desiderio di triple raffiche di vaffa, di disquisire della nullità e dell’orridezza del messaggio veicolato, dal chiederne la bannatura o la moderazione, certo che questa sarebbe una “medicina della misericordia” nel non fargli propalare tali e tante amenità.

    Epperò vado convincedomi sempre più che come diceva S. Filippo Neri:
    La santità sta tutta in tre dita di spazio (e si toccava la fronte), cioè nel mortificare la razionale, contrastando cioè se stesso, l’amore proprio, il proprio giudizio.

    4 Maggio, 2011 - 12:20
  20. Gioab

    Eh dai Mabuhay, dovresti essere contento che ti do la possibilità di dimostrare la tua fede e la tua pazienza. “affinché non diveniate pigri, ma siate imitatori di quelli che mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse.” ( Ebrei 6.12)

    Lo sapevi vero che anche a Paolo fu data “una spina nella carne, un angelo di Satana, che mi schiaffeggiasse, perché non fossi troppo esaltato” ( 2Corinti 12.7)
    Io non pungo neanche troppo. Dai, facciamo gli amiconi, con un bicchiere di “vino rosso” ma non quello acido di quello buono. Ti va ?

    “Lascia stare l’ira e abbandona il furore;
    Non mostrarti acceso solo per fare il male.
     Poiché i malfattori stessi saranno stroncati,
    Ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra.”

    (Salmi 38.7)

    4 Maggio, 2011 - 16:10
  21. nico

    OT
    Segnalo il convegno “Cercatori di Dio? tra sacro e spiritualità” che si svolge a Padova venerdì.

    http://www.fttr.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=957

    È un itinerario complesso il cammino spirituale?
    «Direi di sì. Complesso e affascinante. Il passaggio fondamentale però è farsi da vagabondi a pellegrini. Il vagabondo infatti va errando senza punti di riferimento né meta; il pellegrino invece sa dove andare, conosce la meta. Non a caso la prima definizione che i cristiani si danno è “quelli che sono sulla via” (odousmenoi). Spiritualità autentica, allora, è sentirsi sulla via e sapere qual è la meta: due fatti che non tolgono né fatica né stanchezza, ma nemmeno curiosità al nostro andare».

    4 Maggio, 2011 - 16:58
  22. Gioab

    @ Ubihumilitas
    Ma non può essere che toccandosi la fronte voleva innalzare il Razionale ? E’ l’unica qualità che ci divide dal resto della creazione. Perché mai si dovrebbe “mortificare” la Razionalità ? Capisco l’amor proprio, e quindi l’orgoglio, l’ira, la vendetta, ma non l’intelligenza.

    Vedi ? – “ trovarono un certo uomo, stregone, falso profeta, un giudeo il cui nome era Bar-Gesù, che era col proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Chiamati a sé Barnaba e Saulo, quest’uomo cercò premurosamente di udire la parola di Dio. Ma Elima, lo stregone (così infatti si traduce il suo nome), si opponeva loro, cercando di allontanare il proconsole dalla fede. Saulo, che è anche Paolo, essendo pieno di spirito santo, lo guardò attentamente e disse: “O uomo pieno di ogni sorta di frode e di ogni sorta di furfanteria, figlio del Diavolo, nemico di ogni cosa giusta, non smetterai di pervertire le giuste vie di Geova? ( Atti 13.6-10)

    E’ solo un esempio, ma potrei trovarne altri ! L’umiltà è una cosa, ma è la Ragione che permette di comprendere ciò che sei, dove vai, qual è la via. Se mortifichi la Ragione viene la neuro o cadi nel fosso. Se un cieco guida un cieco….ma anche se va da solo !

    4 Maggio, 2011 - 17:44

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