Odifreddi il papa la Ronchey ed io

Ho recensito per il Corsera il volume di Piergiorgio Odifreddi CARO PAPA TI SCRIVO (Mondadori 2011) ed egli mi ha ringraziato avendo trovato di tono laico la mia lettura del suo volume, tono che non si aspettava essendo il mio cognome un anagramma di CATTOLICA. L’ho ringraziato del ringraziamento ed ecco una risonanza senza veli a questi salamelecchi professional-mondani.

43 Comments

  1. antonella lignani

    Meno male, in molti si stanno accorgendo che Joseph Ratzinger – Benedetto XVI non è l’ultimo venuto. Vorrei scrivere di più, ma non mi sento preparata. Dovrei infatti rileggere “Introduzione al Cristianesimo”, leggere l’ultimo libro di Odifreddi ed eventualmente anche gli altri, ascoltare la registrazione della trasmissione televisiva … questo non si può fare in poco tempo.

    18 Giugno, 2011 - 12:33
  2. nico

    Avevo letto a suo tempo la prima parte del libro di Odifreddi “Perchè non possiamo essere cristiani”, e lo avevo trovato, al di là dei contenuti, irritante nel modo di proporsi.
    Qualunque sia la motivazione dell’attuale mutamento di approccio, a parer mio è la benvenuta:
    “siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, del disprezzo dei superbi” (Sal 122,4): che siano atei o devoti credenti, abbiamo tutti bisogno di moderare i toni.

    18 Giugno, 2011 - 13:17
  3. Leonardo

    Rileggere Introduzione al Cristianesimo è un’ottima idea, leggere qualunque libro di Odifreddi è tempo perso. Il suo maggior pregio è di essere un autore che si può con assoluta tranquillità ignorare. Il dà un certo sollievo pensando a quanti altri libri dovrebbero essere letti, e quanto breve è la vita terrena.

    18 Giugno, 2011 - 13:51
  4. Clodine

    Concordo con Leonardo. Premetto di non aver letto il libro in questione però, anche possedendolo non lo leggerei. Ritengo Odifreddi, con quel suo confutare” comparare, disquisire, ruminare, un intellettuale che alla fine, a furia e elucubrare, si incarta.. Dichiara di essere Ateo, e vorrei domandargli [se ne avessi la possibilità] quanto delle proprie conoscenza scientifiche egli abbia veramente e seriamente investito nel tentativo di comprendere Dio, non come personalità dotata di vivente e libera volontà, ma come essenza eterna e necessaria. Gli chiederei a quale sintesi storica, teologica , filosofica sia ricorso, a quali fonti abbia attinto al fine di avvalorare la non esistenza di Dio . Perché, quando una persona non è in grado di fare questo, può essere più facile pretendere che gli altri siano nella stessa barca, piuttosto che ammettere il proprio fallimento …Oppure – e il suo annuire a Benedetto XVI parrebbe lasciarlo intuire e sospettare- sulla scia di Hegel egli postuli una sua “filosofia dell’assoluto” , per cui consapevole del fatto che assolutizzando la soggettività umana si rischia di cadere nel nichilismo, nell’abisso nel nulla, sia dunque necessario raggiungere un equilibrio o un’ unità tra il “finito” e l’infinito non solo soggettivamente ma con le realtà circostanti, realmente. Ma, qui è un cane che si morde la coda perchè, dove trovare questa unità se non nell’Essere trascendente? nell’Assoluto…ma se il suo credo ateistico si fonda sul fatto che dobbiamo vivere “etsi Deus non daretur” [come se Dio non ci fosse] allora, qualcosa in Odifreddi non quadra. Mi chiedo se, per caso, il suo assunto non si esprima in una “assunzione cristiana dell’ateismo”…e qui il suo pensiero implode….

    18 Giugno, 2011 - 15:16
  5. Marco

    …una cosa è credere in un Principio supremo, un’altra in Dio padre, giusto e misericordioso, uno e trino, fattosi carne, morto e risorto per liberarci dal peccato originale e dalla morte.
    Una cosa è il soggettivismo un’altra il nichilismo, una cosa l’ateismo un’altra il relativismo e un’altra ancora il pluralismo.

    Concordo sul fatto che il sarcasmo di Oddifreddi sia eccessivo ma i non credenti in Cristo hanno buonissime ragioni dalla loro parte.

    18 Giugno, 2011 - 16:04
  6. Gioab

    “Vorrei scrivere di più, ma non mi sento preparata.”

    Distinta sig.ra antonella sono sorpreso; una persona così devota come lei non può sentirsi impreparata, perché è certo che di esperienza e ne avrà accumulata tanta. Le confesso, sono rimasto deluso perché sul blog di Tornielli non mi ha risposto sulla faccenda che lei ha sollevato “questo è il mio corpo” ( 1 Corinti 11.23-25; Matteo 26.26) forse non l’ha ancora letto.
    Le ho postano un elenco di possibilità del greco “(e)stin” che in altri passi viene tradotto “significa o rappresenta ”. Mi piacerebbe un suo commento di risposta, almeno in tema di salamelecchi-professional-mondani.

    Perché lei capisce bene che se le cose stanno come le ho spiegato, c’è stato un grande inganno in quella faccenda che ha portato molti fuori strada, facendo veramente peccare molti, non rispettando la legge sul sangue.
    Ci rifletta spero di averla aiutata.

    p.s. per es. in matteo 12.7 il gr. “(e)stin” è tradotto “significa” perché la differenza ?

    18 Giugno, 2011 - 16:15
  7. discepolo

    Rileggere Introduzione al Cristianesimo è veramente consigliabile!!!! .
    E anche il primo volume di Gesù di Nazaret, il capitolo di spiegazione del Padre Nostro. Con questi due testi si conosce la “summa teologica” del nostro tempo!!!!
    quanto a Odifreddi spero (per lui) che sia in buona fede e che questa
    famosa lettera al papa non sia solo una furbata per vendere più copie.
    Ma già il titolo “caro papa ti scrivo” mi da’ sui nervi , mi sembra il solito tono troppo disinvolto e giovanil- confidenziale che ritiene sia bello dare del TU a tutti…
    MC

    18 Giugno, 2011 - 16:22
  8. Gioab

    “anche possedendolo non lo leggerei.”

    E’ la posizione di chi non avendo argomenti ha una fede debole.
    Gesù non ha rifiutato di parlare con Satana ed è il Maestro che va imitato.
    Neanche Dio ha vietato che Eva fosse tentata. Il suo è un argomento debole.

    “Gli chiederei a quale sintesi storica, teologica , filosofica sia ricorso, a quali fonti abbia attinto al fine di avvalorare la non esistenza di Dio . Perché, quando una persona non è in grado di fare questo, può essere più facile pretendere che gli altri siano nella stessa barca, piuttosto che ammettere il proprio fallimento”

    Si proprio quello che ci vuole da parte di chi ha la freddezza del ragionamento e la capacità di risposta imparziale senza le invettive “miserabili” quando non si hanno argomenti né la capacità di affrontare la verità. Un bel ciarlare al contrario. Molto auto assolutorio e compiacente.

    “assolutizzando la soggettività umana si rischia di cadere nel nichilismo,”
    che belle parole complicate, ma che significa ? e perché ? da dove lo deduce ?

    “ma se il suo credo ateistico si fonda sul fatto che dobbiamo vivere “etsi Deus non daretur” [come se Dio non ci fosse] allora, qualcosa in Odifreddi non quadra.”
    Perché non quadra ? al contrario. Non può vivere solo con la paura che non le venga concessa la caramella e che si sta sforzando solo per ricevere il premio senza nessuna volontà di cambiare per il meglio a prescindere dal premio ma perché è giusto. Ma che bella mente ! e quanti paroloni senza senso !

    18 Giugno, 2011 - 16:32
  9. antonella lignani

    Ora veramente è provato che Gioab e Sal sono la stessa persona. Credo comunque di avere risposto; mi sembra chiaro che San Paolo intendeva in 1 Cor 11, 27 “estin” come “è”.

    18 Giugno, 2011 - 16:34
  10. Gioab

    “e lo avevo trovato, al di là dei contenuti, irritante nel modo di proporsi.”
    Interessante, la medicina acquista un valore diverso a secondo di come te la danno funziona meglio se con dolcezza e peggio se con violenza.
    Bel modo di guarire. “Il medico pietoso fa la piaga …?”

    “Abbondantemente la nostra anima è stata satollata della derisione di quelli che sono a [loro] agio, Di disprezzo da parte degli arroganti.” ( Salmi 122.4)

    Fino ad ora la religione è ancora imposta, gli arroganti sono coloro che la impongono anche ai neonati !

    18 Giugno, 2011 - 16:38
  11. Gioab

    @ antonellalignani
    Le ho risposto nell’altro sito, ma le chiedo anche qui, alla luce di Osea 14.2 “ Prendete con voi parole e tornate a Geova. Ditegli, voi tutti: ‘Voglia tu perdonare l’errore; e accetta ciò che è buono, e certamente offriremo in cambio i giovani tori delle nostre labbra.”

    Saprebbe spiegare come fa a offrire i tori con le labbra ?

    18 Giugno, 2011 - 17:11
  12. Gioab

    @ antonellalignani

    avevo dimenticato:
    perchè le piace così tanto contestare anche l’enciclopedia cattolica ?
    lei non è più cattolica ?

    18 Giugno, 2011 - 17:15
  13. antonella lignani

    Che c’entrano i tori? Si parla di “frutto” (karpòn” nel testo greco). In quanto al resto, mi sembra che san Paolo intendesse proprio in senso letterale, ed era praticamente contemporaneo di Gesù.

    18 Giugno, 2011 - 17:40
  14. Gioab

    “Che c’entrano i tori? Si parla di “frutto” (karpòn” nel testo greco)”

    Vede che non ci capisce ? I tori hanno le corna ! ma se lei se li magia come un frutto le rimarranno indigesti. Le corna sono dure da portare, Satana ne sa qualcosa dicoo che sia cornuto ma non è vero lo sono solo le mogli a volte.
    Pensi se non le coniavano la definizione come avrebbe transustanziato ciò che non si può transustanziare ? Se lo chiede a Oddifreddi vedrà che glielo spiega meglio di me.
    Lui era con Paolo al posto di Banaraba quando hanno litigato così si è assimilato a Timoteo che gli potava il mantello e i rotoli e mentre camminavano nelventre del grosso pesce verso ninive glieli ha moficati trufaldinamente affinchè i tori non seduti come negli usa, si rimpicciolissero in modo da stare in bocca al nipote di Paolo che li ha consegnati al centurione suo amico ma poichè erano di cioccalata non li ha graditi dato che on li poteva usare con il torero che non avrebbe riscosso gli appalusi della folalcattolica che attonita guarda lo spettacolo riflesso nelle nuvole come in uno specchio. E’ teo-logia casereccia quella che anima i cadaveri.
    Adesso credo che avrà capito 1

    18 Giugno, 2011 - 18:56
  15. Clodine

    Marco, tutte quelle categorie che hai menzionato, tutte :dal credere nell’Essere supremo al nichilismo ecc…non sono che categorie di linguaggio e solo all’apparenza sparagliate tra loro e in contraddizione, perché, vedi,questo mondo esiste: relativismo, positivismo? Noi esistiamo, e non siamo “la storia di un errore”. Questo mondo è vero, e non è fatto solo di materia, ma anche di anti-materia [vedi la fisica quantistica] l’idea di Dio non può essere tolta di mezzo. Riflettici:se il nichilismo è una idea non dimostrabile e il Dio della ragion pura Kantiana così come quello di tutti i filosofi che si sono affacciati sulla scena del mondo, dall’illuminismo in poi, alla fine si è risolto in un concetto atratto.Allora, ergo, che solo la fede biblica in Dio è concreta e determinante.. ma non perché ce lo siamo inventato, ma perché solo il Dio di Abramo si è rivelato nella Storia e attraverso l’incarnazione ha preso figura umana La Parola, La Verità e la Volontà di quel Dio altrimenti sconosciuto. Tu diresti : perché dovrei crederci? Perché ci sono le fonti storiche che lo attestano, testimoni oculari che han partecipato e vissuto quegli eventis e su questo non si discute….
    Ci sarebbe molto,troppo da dire…ma come si fa in questo piccolo spazio….almeno uno spunto alla meditazione! Se non altro.

    18 Giugno, 2011 - 19:53
  16. Gioab

    @ antonella lignani
    Sig.ra antonella, lei mi è particolarmente simpatica. Le sottopongo una possibilità di riscatto per dimostrare che la sua comprensione scritturale del 50 è autentica.

    L’apostolo Paolo scrive che Gesù pur essendo simile ai suoi fratelli “sotto ogni aspetto” ( Ebrei 2.17) è divenuto “Sommo Sacerdote” (Ebrei 2.17; – 3.1) Ha qualche idea di come ciò possa essere successo ?
    Così mi aiuta.

    18 Giugno, 2011 - 19:56
  17. S. Agostino nel “De Vera Religione” scriveva che anche gli erranti rientrano nel piano di salvezza previsto dalla divina Provvidenza e realizzato dalla Chiesa.
    Persone come Odifreddi mettono alla prova la nostra pazienza e quindi anche la nostra fede.
    E questo è cosa molto buona “perché risulti manifesto chi sono i veri credenti tra voi” …
    Buona serata a tutti.

    Ps. E secondo S. Agostino gli “eretici” ci sono ancora più utili, ovviamente però, non è il caso di Odifreddi.

    18 Giugno, 2011 - 20:07
  18. Gioab

    @ antonella lignani

    Poichènon mi sono spiegato bene e non mi ha capito, Osea 14:2 Nuova Riveduta
    ““Preparatevi delle parole e tornate al SIGNORE! Ditegli: «Perdona tutta l’iniquità e accetta questo bene; noi ti offriremo, invece di tori, l’offerta di lode delle nostre labbra.””

    Come potevano offrire delle parole se dovevano fare i sacrifici anmali per essere perdonati ? Così è più chiaro ?

    18 Giugno, 2011 - 20:07
  19. antonella lignani

    Leggo in Ebrei 2, 9: “9] Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. “

    18 Giugno, 2011 - 20:23
  20. Marcello

    Odifreddi mi piace.

    In primo luogo è un “cattivello”… e i “cattivelli” mi piacciono sempre. In secondo luogo fa parte di una minoranza (gli atei polemici e anticlericali sono una minoranza, al contrario degli atei devoti che sono la maggioranza)… e le minoranze mi toccano il cuore.

    Gli rimprovero soltanto l’incapacità di separare passione anticlericale e ateismo.
    Insomma, sembra sempre che le ragioni del suo ben argomentato ateismo siano un po’ figlie della sua antipatia verso i “preti”… e viceversa.

    Per uno scienziato tale illogica commistione è inammissibile.

    18 Giugno, 2011 - 20:23
  21. Clodine

    concordo..è vero!

    18 Giugno, 2011 - 20:24
  22. mattlar

    Io non ho mai letto odifreddi, ma certamente non mi stupirebbe se un giorno si convertisse. I peggiori persecutori sono stati nella storia della chiesa i migliori apostoli. E poi penso che sia un’ottima palestra per noi per misurarci con gli argomenti di chi non la pensa come noi e dunque per mettere in discussione le nostre certezze e rafforzare le nostre convinzioni.

    19 Giugno, 2011 - 7:20
  23. Gioab

    @ antonellalignani

    “Leggo in Ebrei 2, 9: Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. “

    Perdoni l’incapacità a leggerle il pensiero, ha citato una scrittura ma non capisco a che proposito. Avrebbe dovuto farmene un applicazione altrimenti come posso stabilire che vuole significare ?

    Provo a farle alcune considerazioni
    Se Gesù “fu fatto” Qualcuno deve averlo fatto dato che non si è fatto da solo, quindi cade il concetto trinitario. Ugualmente si può dire se “fu coronato” da Qualcuno non da solo.

    Se doveva “provare” la morte evidentemente non la conosceva, ma poiché Dio conosce ogni cosa, ugualmente cade il concetto trinitario. Né si può affermare che Dio possa provare la morte sia perché non può essere inferiore agli angeli, sia perché Dio non può morire.

    Ma la domanda clou è questa, “come poteva morire a vantaggio di tutti se per es. di Giuda viene detto “sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato” ( Marco 14.21)

    Oppure “Poiché è impossibile che quelli che sono stati una volta per sempre illuminati, e che hanno gustato il gratuito dono celeste, e che son divenuti partecipi dello spirito santo… ma che si sono allontanati, siano di nuovo ravvivati a pentimento,” ( Ebrei 6.4-6)

    Oppure :” ma a chiunque parli contro lo spirito santo non sarà perdonato, no, né in questo sistema di cose né in quello avvenire.”

    Quindi la morte a vantaggio di “tutti” è tranne per quelli che non avranno perdono, perchè il vantaggio era per tutti ma alcuni hanno rifiutato, o lei riesce a trovare una spiegazione migliore ?
    Grazie per il tentativo.

    19 Giugno, 2011 - 9:33
  24. Gioab

    @ antonellalignani

    Rileggendo la mia domanda “Come ha fatto ad divenire sommo sacerdote ?” e la sua risposta “perché provasse la morte a vantaggio di tutti” ho capito ciò che mi voleva dire, ma le posso assicurare che la risposta non c’entra l’obiettivo.

    La metto sulla strada:
    Perché Gesù era ricercato dai capi Giudei da molto tempo prima della cattura e lo si comprende dalle parole di Tommaso il Gemello quando disse “andiamo anche noi per morire con lui” in risposta all’affermazione di Gesù “ andiamo in Giudea” a far risorgere Lazzaro (Giovanni 11.11) Essi sapevano che in Giudea era pericoloso per loro perchè ricercato così è chiaro che Gesù scelse il momento in cui farsi arrestare e morire.

    Questo ha implicazione con il fatto che divenne Sommo Sacerdote. Ma non le dico di più dovrà arrivarci da sola.
    Auguri.

    p.s. “ a vantaggio di tutti” è diverso da “ per tutti” – provare la morte a vantaggio non significa per tutti, significa che non tutti traggono vantaggio dall’evento come ho detto prima.
    Saluti

    19 Giugno, 2011 - 9:46
  25. giosal

    Scusa Gioab: io, di fronte alle Sacre Scritture mi sento ignorante.
    Ma una citazione da te riportata – “sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato” ( Marco 14.21, riferendosi a Giuda) – mi colpisce: non sta nel Piano divino che Cristo venisse sulla terra a scontare i peccati per noi? E, per rendere il suo sacrificio ancor più doloroso (per usare un linguaggio umano), non sta nello stesso Piano divino che sorgesse un uomo che lo tradiva? Giuda è figlio di quel piano, e poi (stando a Marco) è da presumere che sia destinato all’Inferno. Ma, allora, non è piuttosto Giuda invece di Cristo – che infine siederà al fianco del Padre – a scontare i nostri peccati?
    O forse ogni pensiero umano, sia pure dei Padri della Chiesa, è impotente a decifrare i disegni divini?

    19 Giugno, 2011 - 10:03
  26. Gioab

    @ giosal

    “non sta nel Piano divino che Cristo venisse sulla terra a scontare i peccati per noi?”
    Gesù è venuto a riaprire una strada che era chiusa. Ora benché aperta dipende da chi vuole iniziare un nuovo percorso di vita attraversare quella porta. La risposta quindi è si e no.
    Occorre tenere in considerazione la diversità dei peccati:
    “Se qualcuno scorge il suo fratello peccare di un peccato che non incorre nella morte, chiederà, ed egli gli darà la vita, sì, a quelli che non peccano in modo da incorrere nella morte. C’è un peccato che incorre nella morte. Riguardo a tale peccato non gli dico di pregare. Ogni ingiustizia è peccato; e c’è un peccato che non incorre nella morte. ( 1 Giovanni 5.16-17)
    Quindi c’è un peccato riguardo al quale non è utile pregare perché non viene perdonato
    “Producete dunque frutto degno di pentimento;” (Matteo 3.8) raccomanda Gesù. Cosè questo frutto se non un cambiamento di attitudine ?
    Anche da questo si capisce che non è vero che una volta salvati vuol dire salvati per sempre, ma c’è un cammino da percorrere per evitare di ripetere gli errori.

    “non sta nello stesso Piano divino che sorgesse un uomo che lo tradiva?”
    Si è nel piano, ma non era nel piano che fosse Giuda poteva essere qualunque altro. Quindi la scelta rimane a chi la fa.
    “Badate, fratelli, che non sorga in alcuno di voi un cuore malvagio privo di fede che si allontani dall’Iddio vivente”
    La possibilità esiste per tutti e ciascuno fa una libera scelta decidendo se seguire la propria coscienza, o la coscienza di altri che dicono ma non fanno, che dicono cose diverse da ciò che è scritto, che approfittano della coscienza di quelli che avendocela debole “non sono mai in grado di venire all’accurata conoscenza della verità. ( 1 Timoteo 2.3-4)
    E’ meglio fare la cosa sbagliata con la propria testa che quella giusta con quella di altri.
    “affinché siate infine compiuti e fermamente convinti in tutta la volontà di Dio” ( Colossesi 4.12)

    “O forse ogni pensiero umano, sia pure dei Padri della Chiesa, è impotente a decifrare i disegni divini?”
    La verità sarebbe stata rivelata progressivamente nel corso del tempo e sarebbe divenuta splendente solo “nel periodo della fine”
    “E in quanto a te, o Daniele, rendi segrete le parole e sigilla il libro, sino al tempo della fine. Molti [lo] scorreranno, e la [vera] conoscenza diverrà abbondante” ( Daniele 12.4)
    Come avrebbero potuto i “padri della chiesa” capire se la conoscenza sarebbe stata svelata nel tempo della fine ?

    “Ed egli proseguì, dicendo: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno.” ( Daniele 12.9-10)

    19 Giugno, 2011 - 10:44
  27. Nino

    Cristo, oggi, cercherebbe gli Odifreddi o le Binetti?

    19 Giugno, 2011 - 13:01
  28. Luigi Accattoli

    Odifreddi, cioè le “pecore perdute”. E te e me – e tanti altri, forse tutti – con esse.

    19 Giugno, 2011 - 13:09
  29. Marco

    Le Minetti!!!

    19 Giugno, 2011 - 14:04
  30. raffaele.savigni

    Gioisco per le nuove “aperture” di Odifreddi, che ammette di aver avuto “pregiudizi”. Ai primi di febbraio il filosofo Adriano Fabris, assai impegnato nel dialogo interculturale ed interreligioso, mi aveva detto di aver trovato Odifreddi, cresciuto in ambiente sovietico, preparato nel campo scientifico-matematico ma del tutto sprovvisto di basi filosofiche serie e per questo incapace di avviare un vero dialogo.
    Non è mai troppo tardi… A questo punto trovo più insopportabile la supponenza della Ronchey.

    19 Giugno, 2011 - 14:13
  31. raffaele.savigni

    “Cristo, oggi, cercherebbe gli Odifreddi o le Binetti?”.
    Credo che cercherebbe entrambi. Gesù ha dialogato con la Maddalena, col centurione, ecc. ma anche con uomini legati al Sinedrio, come Nicodemo e Giuseppe di Arimatea.

    19 Giugno, 2011 - 14:15
  32. Clodine

    L’importante è che non trovi un cuore pietrificato, e dei pensieri che siano eccessivamente maleodoranti . Dostojevskij -che adoro- in una sua annotazione sottolinenava che se i pensieri degli uomini potessero sprigionare odore, il mondo sarebbe invaso da fumi pestilenziali. Nel senso che “il parlare male degli altri” è sicura garanzia delle capacità di compiere quelle stesse azioni.Dimmi cosa pensi degli altri e ti dirò chi sei!
    Gesù non soltanto sente il cattivo odore dei pensieri, ma lo legge pure il pensiero, e ad alta voce, come in un libro aperto…

    19 Giugno, 2011 - 14:23
  33. Clodine

    leggo solo ora il prof. Savigni, che saluto con affetto.
    Che Odifreddi fosse digiuno di teologia e filosofia me ne ero accorta da tempo…ed ora ne apprendo la conferma.
    Speriamo bene per lui, intendo per Odifreddi ovviamente, anche se, vedo lontanissima una probabile conversione: lasciamo aperta la porta alla divina provvidenza! Molti Atei alla fine si sono, in parte, ricreduti. Anche se un’inversione di marcia è sempre ardua. Gli atei forgiano una loro ” forma mentis” micidiale; frappongono tra la scienza e Dio un mare di ostacoli, cerebrali ragionamenti che a nulla servono perché non sanno che Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti…

    19 Giugno, 2011 - 14:37
  34. marta09

    A proposito di cuore pietrificato … bè, non dimentichiamo che il Decalogo è stato scritto da Dio su delle lastre di pietra (dura) e che nel Vangelo si parla di “Legge scritta sul cuore”, il che fa supporre che anche su cuori di pietra Dio possa scrivere la Sua Legge. L’importante, è poi, che sia anche nel cuore, che scenda nel cuore e da lì si incarni nella coscienza cosciente.

    19 Giugno, 2011 - 15:17
  35. Gioab

    @ Marta09
    Le “supposizioni” andrebbero per lo meno sostenute da indizi, altrimenti restano solo supposizioni.
    Inutili pii desideri impossibili da realizzarsi.

    19 Giugno, 2011 - 15:26
  36. Gioab

    @ Clodine
    “Gli atei forgiano una loro ” forma mentis” micidiale; “
    Già, perché i cattolici no ? E come si dimostra chi è ateo e chi è pagano ?

    “cerebrali ragionamenti che a nulla servono”
    Già, chissà cosa usa un cattolico per “conoscere “ la Verità, il sentimentalismo ? o il fanatismo superstizioso ?

    19 Giugno, 2011 - 15:30
  37. Clodine

    Intuitiva Marta, illuminata Marta…grazie per la tua osservazione. L’ho trovata interessante, un notevole spunto di riflessione.
    Ti abbraccio

    19 Giugno, 2011 - 15:34
  38. Gioab

    @ raffaele savigni
    “del tutto sprovvisto di basi filosofiche serie”
    Quali sono le basi filosofiche serie ? le sue ? o quelle del papa ? e come lo dimostra ?

    … A questo punto trovo più insopportabile la supponenza…. !
    Lei che ha le basi filosofiche “serie” sa mica perché i discepoli hanno avuto lo Spirito Santo due volte o perché non può dimostrare la transustanziazione ?

    “Secondo questa dottrina, il pane ed il vino consacrati conservano solo le apparenze, della materia precedente alla preghiera eucaristica, perché nel loro intimo la forma sostanziale o principio costitutivo è cambiato perché esso è diventato, per opera della Trinità, realmente il Corpo ed il Sangue del Signore. Wikipedia
    Sarebbe in grado di dimostrarlo ? avvine con qualche formula magica o bisogna rimanere alla sola formulazione per credulità credulona ? e immaginare che anche le streghe volano con la scopa ?

    “Ultimamente la Chiesa cattolica ha precisato la propria interpretazione, secondo cui la filosofia neotomista (o neoscolastica), nonostante sia ancora la “preferita”, non è che un modo per spiegare anche razionalmente le verità di fede e che di per sé la religione cristiana cattolica non ha nessuna filosofia particolare, ma accetta tutte quelle modalità di discernimento della fede che non vadano contro la Rivelazione.”
    Come dire noi non ne sappiamo nulla, ognuno pensi quello che vuole.

    “Perciò, nonostante la transustanziazione non sia stata assolutamente negata, anzi sempre ribadita dai Pontefici romani, è stata “liberata” da interpretazioni filosofiche a “senso unico”. In questa luce, la definizione dogmatica del Concilio di Trento sancisce la conversione eucaristica e propone la transustanziazione come valido (modo conveniente e appropriato) modello di interpretazione del mistero, senza impegnare la propria autorità in un riconoscimento dogmatico delle implicazioni filosofiche della transustanziazione.” Wikipedia

    Ma se è un mistero come fa a sapere che avvenga ? e Perché ? Perchè non impegna la propria autorità per un riconoscimento “dogmatico” delle interpretazioni filosofiche pur essendone provvista di quelle serie ?

    A questo punto trovo più sopportabile la supponenza ! Ne conviene ?

    19 Giugno, 2011 - 15:48
  39. Come sei finito a fare un’introduzione a PierPippa Odifreddi?? Personalmente ogni volta che l’ho sentito parlare, mi ha sempre dato fastidio per il suo modo di porsi arrogante e sprezzante verso il cristianesimo (soprattutto poi se come Augias, prima lo disprezza e poi ci fa i soldi sopra con i suoi libri).
    Spero che, come è stato detto prima, si sia quanto meno un pò pentito del suo modo di fare e sia sceso dal suo piedistallo per un più proficuo e costruttivo dialogo che sia utile per tutti.

    20 Giugno, 2011 - 7:13
  40. Luigi Accattoli

    Non un’introduzione ma una recensione, su richiesta del “Corriere della Sera”.
    Caro Spunto, potresti mandarmi un’e-mail con l’indirizzo che trovi sotto la mia foto? Grazie, Luigi

    20 Giugno, 2011 - 8:19
  41. Mabuhay

    …di passaggio, saluti a tutti!
    Noto che la peste e’ ancora in giro. Che palle!
    Sbaglio o e’ riapparsa Marta09?…. Evviva!

    Odifreddi? odddddiochefredddo…! Insopportabile. Questo ultimo libro non lo conosco; ma fino a dove lo conosco io…insopportabile x la sua arroganza. E, come accenna Savigni, anche ignorante quando pretende di entrare in temi e argomenti di cui e’ evidentemente a digiuno.
    Ciao.

    20 Giugno, 2011 - 9:36

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