Benedetto: le cose più grandi non si comprano

«Il Vangelo ci ricorda che le cose più grandi della vita non possono essere acquistate, o pagate, ma le cose più elementari e importanti della vita possono solo esserci regalate: la vita, il sole, l’aria, l’acqua, le bellezze naturali, l’amore, l’amicizia, la vita stessa, tutte queste cose non possono essere comprate ma solo essere ricevute in regalo. Ciò significa che si tratta di qualcosa che nessuno ci può togliere, nessuna dittatura, nessun potere distruttore, perchè l’amore di Dio che ci ha incontrato in Cristo non ce lo può togliere nessuno, siamo ricchi e non siamo poveri»: l’ha detto il papa stamane prima della preghiera dell’Angelus, dalla piazza centrale di Bressanone. Commentava le letture della messa di oggi. E mi piace commentare le sue alte parole con quelle minime che ci erano arrivate – in questo blog – da un graffito del Muro di Berlino, riportato nel post del 31 luglio: “Le cose buone della vita non sono cose”.

35 Comments

  1. ignigo74

    @Leonardo.
    E’ la seconda volta che mi accusi di non avere stile.
    Molto interessante!
    Francamente a me di stile e stilisti non me ne è mai importato nulla e credo che tu possa utilizzare la parola stile solo a questo livello bassissimo di acconciature e defileè.
    Sono orgoglioso di essere accompagnato e guidato da presbiteri e vescovi lungo la strada di un cristianesimo rompipalle, per nulla pettinato.
    Non mi sono mai impegnato a diventare una brava persona e pertanto ti ringrazio di avermi confermato sottolineando la mia mancanza di stile.
    Se per te rispondere a tono a chi dice a me cosa devo credere e come devo immaginare Iddio è essere senza stile ti chiedo scusa ma sono cresciuto in un oratorio di 2000 persone e la prima cosa che si è imparata è l’arte della sopravvivenza anche linguistica. Tu sei certamente più cattolico di me, più santo di me, più democratico di me, più intelligente di me: sei splendente nel tuo stile umano e linguistico, non servi mai il branzino senza la forchetta da pesce e cambi il piattino per la frutta. Complimenti Leonardo, sono davvero ammirato anche se mentre ti scrivo sto mangiando una pesca saturnina e mi sono sbrodolato la canottiera che indosso da 3 giorni.

    Per quanto riguarda lo stile, così importante e urgente nel tuo mondo, mi permetto di suggerirti il pettinatissimo, elegantissimo, devotissimo, perbenissimo uh che brava persona “Him” di Cattelan (ecco l’immagine: http://img98.imageshack.us/img98/5262/32020maurizio20cattelan20instalao20de20hitler20presenus6.jpg).
    Il Cattelan è un furbastro che non amo per nulla ma devo ammettere che questo Him colpisce nel segno. Può essere utile per restituire al mittente (tu) ciò che me ne frega del non avere stile.
    Il soggetto in ginocchio di stile ne aveva da vendere… era anche un fine acquarellista: complimenti vivissimi, bravò, bravò, bis.

    3 Agosto, 2008 - 17:21
  2. raffaele.savigni

    Mi sembra un’affermazione molto vera: non possiamo aggiungere un solo giorno alla nostra vita, per cui non serve a molto pensare ai soldi, al potere, al prestigio, ed anche… allo stile (non ho capito, lo confesso, il nesso tra l’uintervento di Ignigo e l’affermazione del papa).

    3 Agosto, 2008 - 17:57
  3. ignigo74

    scusate dovevo postarlo tre interventi sotto in risposta a leonardo.

    3 Agosto, 2008 - 18:15
  4. Clodine

    Com’è la pesca saturnina? Hai mai assaggiato quella denominata “percosse”? Si chiama proprio così, percosse..è dolce e aspra allo stesso tempo..buona..
    e soprattutto non sbrodola, è spaccarella. E vatti a cambiare la canotta…di corsa altrimenti, te le suono!

    3 Agosto, 2008 - 20:54
  5. Clodine

    Naturalmente nel post sopra mi riferivo ad ignigo74.

    Trovo molto belle e vere le parole del papa, e si rifanno in un certo senso alle scritture di oggi: Gesù vede la folla che lo aspetta, che lo cerca, che ha fame, una fame che non è solo di cibo ma è anche di ricerca di senso, di giustizia, di valori. In fondo Lui la conosce la nostra fame, anche quella interiore, la vede, e la soddisfa. Il Signore non è sbadato, ha compassione dell’umana sofferenza. Mi ha colpito il passo della prima lettura :”Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti”; “Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente” , ci rammenta il salmo!
    C’è una fame che non è di cibo, forse è una fame di silenzio, di pace interiore.Il rumore caotico della città, le nostre giornate scandite da tempi frenetici ci svuotano, è una tentazione luciferina che lascia sfuggire l’essenziale: la bellezza di un tramonto,l’acqua fresca quando si è nella completa arsura. Anche questi sono doni, non abbiamo fatto nulla per meritarceli e li diamo per scontati quasi ne avessimo diritto,senza mai ringraziare. La gente è intenta a gurdare avanti o in basso, se stessi e gli altri …dovremmo imparare o quantomeno abituarci a guardare il cielo, ringraziare e dire :” Signore, liberaci dalla cervicale dell’anima” !

    3 Agosto, 2008 - 21:46
  6. Leonardo

    Ignigo, povero ragazzo mio, ma tu hai dello stile la concezione che potrebbe avere un parrucchiere (con rispetto parlando)!

    Il problema non è la canottiera sporca (oddio, magari sulla canottiera in sé si potrebbe discutere, ma … de gustibus …) che non mi impressiona affatto, ma è che – disprezzando Mandis e il suo catechismo – mostri chiaramente di essere, come dire, vittima di un’infatuazione per la superiorità teologica dei libri che hai letto, forse persino compiaciuto della persona colta e fine che sei, ben lontana dalle semplificazioni “sempliciotte” (come mi pare tu le abbia definite) del tuo interlocutore. Basterebbe questo a renderti kitsch.

    La pesca saturnina è per caso quella schiacciata, a polpa bianca, molto profumanta?

    3 Agosto, 2008 - 21:54
  7. Leonardo

    L’installazione di Cattelan (per il quale nemmeno io simpatizzo) l’avevo vista, per combinazione, proprio oggi nel programma di Daverio. Trovo che sia molto efficace e assolutamente perfida nella tesi che insinua (quella della continuità fra il nazismo e le radici cattoliche dell’ambiente familiare di Hitler). Il piccolo Adolf in fervorosa preghiera, nell’esecrabile interpretazione di Cattelan ha già il volto dell’Hitler maturo, impietrito e disumanizzato dall’enormità dei suoi delitti.
    È un oggetto sicuramente inquietante, ma con quel che intendeva sostenere Ignigo non c’entra quasi nulla.

    3 Agosto, 2008 - 22:07
  8. Syriacus

    In effetti: meglio Wojtyla inginocchiato e Hiltler colpito da un meteorite…

    3 Agosto, 2008 - 22:37
  9. Syriacus

    [ 2008-08-03 23:26

    Letteratura: morto Solzhenitsyn

    Lo scrittore fece conoscere al mondo i Gulag

    (ANSA) – LONDRA, 3 AGO – Lo scrittore sovietico e dissidente, premio Nobel per la letteratura, Alexander Solzhenitsyn e’ morto all’eta’ di 89 anni. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax, aggiungendo che lo scrittore e’ deceduto in seguito ad un infarto. Solzhenitsyn ha fatto conoscere al mondo i Gulag, i campi di lavoro sovietici e per questo ricevette il Premio Nobel. ]

    3 Agosto, 2008 - 22:40
  10. Syriacus

    [Catholic bishop carries Olympic torch in China relay

    Beijing, Aug 3, 2008 / 01:48 am (CNA).- A Chinese Catholic bishop carried the Olympic torch on its way to Beijing on Thursday as the Chinese government tries to express its appreciation for the Church’s active participation in social affairs and to show progress in its religion policies.

    Peter Fang Jianping, Coadjutor Bishop of Tangshan, took part in the July 31torch rally in Tangshan, a city about 110 miles from Beijing. Bishop Fang was the eighth of 208 torch bearers during the last leg of the relay in Hebei, the province surrounding Beijing.

    The 45-year-old bishop told UCA News on Friday that he was named a torchbearer because of the Chinese government’s progress in its religious policies and in expressing concerns over religious issues to religious leaders, but also “because of the Church’s contribution to the society.”

    Bishop Fang said the Diocese of Tangshan, which has about 45,000 Catholics and 40 priests, donated money and materials worth about $22,000 to earthquake relief in Sichuan. An earthquake measuring 8.0 in magnitude struck the province of Sichuan on May 12, causing at least 69,200 confirmed deaths and leaving more than 18,000 still missing.

    According to the bishop, many local Catholics who saw the live TV broadcast of the Olympic torch relay told him they were overjoyed and heartened to see their bishop take part in the event.

    Torchbearers are allowed to keep their torch as a souvenir after their relay run. Bishop Fang told UCA News he will keep his “precious spiritual legacy.”

    Bishop Fang, a native of Hebei, was ordained a priest in 1989 and ordained a bishop in Beijing in 2000 without papal approval. The Holy See legitimized his episcopal status in 2002.

    The Beijing Olympics will begin on August 8.

    http://www.catholicnewsagency.com/new.php?n=13426 ]

    3 Agosto, 2008 - 22:55
  11. principessa

    … e quindi, l’amore va di pari passo con la fede, mi pare di capire. Anzi!, direi che se non c’e’ fede non puo’ esserci amore. Ed entrambi , fede e amore, richiedono una fiducia totale; cosi’ come tutto cio’ che e’ spirituale e non puo’ darci alcuna certezza, collocandosi oltre la ragione e l’evidenza dei fatti.
    “Solamente il cuore ci permette di vedere chiaramente.L’essenziale e’ invisibile all’occhio.” Antoine De Saint-Exupery

    3 Agosto, 2008 - 22:58
  12. lo so è tardi,
    ma soltanto ora ho avuto la possibilità
    di rilassarmi un po e leggermi gli ultimi tgre giorni.

    @ mattlar scrive, 2 Agosto 2008 @ 12:56
    per la nuova arrivata,
    mi stringo con tutto il “condominio” a festeggiare la Grazia del Signore che entra con la vita nella tua casa,
    Mi è di grande gioia pensare che l’amore tuo e di tua moglie si espandono al futuro,
    alla facciaccia dei pessimisti,
    ecco che tu e tua moglie siete il segno della fiducia nel Signore Onnipotente
    continuando con lui l’opera della Creazione.
    L’augurio di Ogni bene e ogni benedizione.

    @gli altri compagni virtuali,
    mi fa piacere, vedere come tutti provino ad aprire il proprio cuore e la propria mente come quel “paracadute”.

    In questa Domenica trascorsa
    il B XVI
    ha detto quelle parole che attendevo,
    perchè in diversi siti “con portone chiuso”
    si continua a dire ogni corbelleria a proposito do P.VI.
    mostrandolo come uomo incapace, a portare avanti un pontificato,
    ergop con un gran senso di sfiducia nell’opera dello Spirito Santo che ha sempre assistito la Sua Chiesa.
    …………………………………………..
    “Vi invito a fare insieme con me memoria devota e filiale del Servo di Dio, il Papa Paolo VI,
    di cui, fra tre giorni, commemoreremo il 30° anniversario della morte.
    Era infatti la sera del 6 agosto 1978 quando egli rese lo spirito a Dio;
    la sera della festa della Trasfigurazione di Gesù, mistero di luce divina che sempre esercitò un fascino singolare sul suo animo.
    Quale supremo Pastore della Chiesa, Paolo VI guidò il popolo di Dio alla contemplazione del volto di Cristo, Redentore dell’uomo e Signore della storia. E proprio l’amorevole orientamento della mente e del cuore verso Cristo fu uno dei cardini del Concilio Vaticano II, un atteggiamento fondamentale che il venerato mio predecessore Giovanni Paolo II ereditò e rilanciò nel grande Giubileo del 2000.”
    B.XVI – Angelus – 3 ago. 2008
    ………………………………………………………
    Certo all’umana stupidità non vi è mai fine,
    ma voglio sperare che con queste parole,
    i cosidetti fedelissimi del Magistero di Benedetto,
    accolgano queste parole e non facciano orecchio da mercante.

    Lo so sono ottimista !!!!!!
    b’notte a tutti

    4 Agosto, 2008 - 2:09
  13. Clodine

    Matteo, a S.Ignazio non ci siamo incontrati, ma potremmo domani, a S.Maria Maggiore per la celebrazione . Ci dovrebbero essere due orari: uno alle 10 del mattino, l’altro alle 18 circa..fammi sapere se andrai, io preferire quella della 10…

    4 Agosto, 2008 - 5:36
  14. raffaele.savigni

    Stavolta concordo perfettamente con Matteo.

    4 Agosto, 2008 - 7:57
  15. @ raffaele.savigni scrive, 4 Agosto 2008 @ 7:57
    Anche io molto spesso concordo con quel che lei dice,
    ma visto che in una occasione mi sono trovato in dialettica non tranquilla… ho evitato di intervenire nelle successive occasioni.
    MA
    rimango sempre un battitore libero,
    un cattolico adulto, anche se con tutti i miei limiti,
    ma un essere pensante con una propria personalità e coscienza formati.

    @ Clodine, scrive 4 Agosto 2008@ 5:36
    31 luglio ero alla Chiesa del Gesù alle 17.45 e vi sono rimasto fino alle 20.30, ero nella prima fascia di banchi centrali, subito dopo il gruppo di sacerdoti concelebranti, mi sono girato intorno, cercando di indovinare, ma non sono un buon fisionomista.
    Messa solenne, come generalmente mi piace, un problema di microfono sistemato quasi al volo.
    Però… mi diverte lo scherzo che ha giocato lo Spirito…. all’epoca dell’elezione del Preposito Generale tutti gufavano, dalla stampa allo stesso Card. Delegato, e invece arriva un padre missionario dall’oriente, che semplicemente come p.Arrupe, va all’essenziale.
    E così Giovedì sera spessissimo rivolgendosi ai laici, ricordava commentando le letture liturgiche:
    che nella vita ci sono scelte piccole e grandi che bisogna imparare a fare, ma avere anche il cuore di fare le scelte nella libertà interiore che viene dall’accettazione della Croce (fallimento).
    La paura è la difficoltà più grande, la paura di perderci con la difficoltà di rischiare, ogni rinnovamento è vissuto sempre come minaccia. Quando si ha paura del fallimento, accettarlo prima che arriva,
    quando si ha paura della Croce, accettarla prima che arriva,
    in questo modo non si è mai sorpresi, sconvolti quando le cose non vanno bene.
    Non abbiamo orrore del fallimento o del fiasco,
    accettare questo, mi rende libero.

    E questo per condividere. (senza il bisogno di essere Vaticanista 🙂 )

    s.Maria Maggiore?
    La mattina lavoro, farò in tempo per la sera.
    (da quando non c’è più il Confalonieri, i Redentoristi,… la Basilica non è più quella di una volta…. [che vecchio sclerotico che sto diventando !!!!??]
    I Redentoristi che erano i Padri Sacristi, il lunedì si preoccupavano di far togliere tutti i banchi, poi sostituiti con sedie, dalla navata centrale e per tutta la settimana si poteva ammirare il favoloso pavimento cosmatesco che creava una linea maestosa con la visione d’insieme del cassettonato ricoperto del primo oro arrivato dalle Americhe)

    un saluto

    4 Agosto, 2008 - 10:26
  16. ignigo74

    @Leonardo

    io credo che il programma di Daverio sia una di quelle due o tre cose che in un anno televesivio vale la pena vedere. Tra l’altro sono anche on line. Mi pare di capire che nche tu apprezzi Daverio.

    La pesca saturnina è proprio quella che richiama la forma degli anelli di saturno: è schiacciata, bianca e profumatissima. Il massimo è preparare un Bellini fresco: vinelli frizzante bianco in una caraffa gelida con ghiaccio e pesche saturnine e spaccarelle dentro la caraffa.
    Attenzione va giù come l’acqua ma non è acqua.

    Infine il tema Mandis.
    Ho detto più volte che qui le maschere virtuali del blog paradossalmente amplificano le idee e le opinioni allo stesso modo nel quale le maschere greche amplificavano la voce.
    Il personaggio Blog/Mandis mi fastidia con il suo ditino puntato, la vocetta catechistica e il codice di diritto canonico in mano.
    Ma sono schermaglie virtuali, suvvia: prendiamoci meno sul serio, gli effetti saranno benefici per tutti.

    Buone pesche saturnine o spaccarelle o bianche o noci o percocche a tutti.

    4 Agosto, 2008 - 12:29
  17. ignigo74

    @Matteo

    Una cosa che non capisco è come si fa a non accorgersi della grandezza di Paolo VI. Già mi ero arrabbiato per quella cosa insopportabile di “mesto” che è una vergogna intollerabile. Sai cosa credo Matteo? Che il livello intellettuale di Paolo VI fosse così originale e raffinato da divenire una colpa. Succede, è successo, succederà. L’accusa di intellettuale freddo, distaccato… sono le cose che dice chi non ha la voglia di fare lo sforzo mentale di comprendere uno dei più grandi papi della storia.

    Gaudium et Spes, basterebbe solo questo, solo questo è tutto.
    La Gioia è la sottile e indistruttibili trama doro che attraversa il pontificato di Paolo VI, la gioia per avere il dono della fede che dice in modo unico e insuperabile che la vita ha un senso.

    Grazie Paolo VI!

    4 Agosto, 2008 - 12:33
  18. fabrizio

    in ritardo come sempre: Auguri Mattlar!

    4 Agosto, 2008 - 12:54
  19. Clodine

    Concordo con Matteo ed Ignigo. Paolo VI è un grande papa, lo confermo, un pontificato ricco di fermento, di grandi “lumi” e intuizioni che hanno segnato gran parte del lungo pontificato successivo…

    @Matteo

    A sant’Ignazio probabilmente non abbiam potuto incontrarci perchè sono arrivata tardi e ho dovuto lasciare la celebrazione prima del tempo: me ne dispiace.
    Domani invece sicuramente troveremo il modo di conoscerci alle 18 in Santa Maria Maggiore guarda in direzione della cappella del Santissimo…al massimo, sempre sulla stessa navata, potrò arrivare a quella della “Salus popoli” , in quel tratto OK?

    4 Agosto, 2008 - 13:15
  20. Leonardo

    Sulla gioia cristiana ricordo una esortazione apostolica molto bella, scritta mi pare negli ultimi anni del pontificato (forse i più grandi). Scriveva benissimo.

    4 Agosto, 2008 - 14:02
  21. ignigo74 scrive, 4 Agosto 2008 @ 12:33
    ti quoto appieno, ovviamente.

    Desidererei che non si dimenticasse la grandezza del suo operare in modo misericordioso dinanzi a persone che lo hanno contestato o hanno creato disagi nella Ecclesia, arrivando a prendere a prendere provvedimenti delicati nei loro confronti, solo come ultima ratio possibile.
    L’uomo che ha vissuto in mezzo ai giovani, ha seguito gruppi giovanili,
    tra questi seguiva quei giovani cattolici che in seguito cercheranno nel dopo guerra di ricostruire il tessuto politico dell’Italia.
    Era l’uomo della misericordia, guardava prima di tutto all’essenza della persona, eppure proprio lui che conosceva l’apparato ridondante e vanesio della curia dal di dentro, lavorando alla Segreteria di Stato Vaticano, lui è stato capace, di portare avanti il lavoro pensato da Pio XII, incominciato da Giovanni XXIII, fino a conclusione quasi tra dolori di partoriente, mentre il mondo esterno, fortemente ideologizzato da contrapposizione marxista, e l’incipiente liberalismo che lo prendeva continuamente di mira e lo dileggiava, in quella società dove era diventato vergognoso dirsi cattolico (a differenza di oggi!!!), in quella società estremamente conflitttuale, in cui si stavano fronteggiando le classi dei padroni con le classi operaie, in quella società in cui fruttificarono i terroristi rossi e i terroristi neri. Ma chi diamine ricorda la società tra la fine degli anni ’60 e fine degli anni ’70, in cui le brigate rosse insanguinavano le città, e avvenivano stragi nell’ottica di una strategia terroristica che avrebbe dovuto coprire un eventuale colpo di stato?

    Primo Papa che viaggia da una diocesi all’altra del mondo, e il suo primo viaggio assoluto? Dopo appena 7 mesi dalla elezione al Soglio Pontificio, la terra di Gesù, dei nostri padri nella fede, Gerusalemme. E Qui il più stupefacente incontro della storia, il primo Papa che qui si da’ convegno con il vecchio santo Patriarca di Costantinopoli, e abbracciandosi chiedono l’unità nello stesso calice come brama di ciascuno dei due.
    Nel 1966 incontra l’Arcivescovo di Canterbury, Michael Ramsey, Paolo VI gli chiede di togliersi l’anello, l’Arcivescovo perplesso lo fa, e il Papa, gli dona il suo anello.
    Primo Papa dell’epoca moderna che subisce un attentato (1970-Manila), rimane ferito, ma non vuole che se ne parli.
    Abolisce stemmi, baldacchini, la tiara pontificia, i flabelli bizantini delle fastose cerimonie pontificie, la sedia gestatoria, le guardie nobili, i cortei di armigeri, la Guardia Palatina , sostituisce il trono con una una poltrona, con suo decreto stabilisce che i cardinali dopo gli 80 anni non potranno entrare in conclave; fa costruire la grandiosa aula “Nervi” delle udienze, che oggi porta il suo nome.
    Rimodernò uffici e strutture del Vaticano, riformò le cariche e i dicasteri della Curia, invece dei soliti romani, chiamò da tutto il mondo uomini nuovi internazionalizzando la Curia Vaticana.

    Ha nominato Ratzinger Vescovo, e lo ha creato Cardinale di S.R.E.

    Ha un senso profondo se Benedetto XVI parlando di Paolo VI ha espressamente detto: “vi invito a fare insieme con me memoria “,
    proprio perchè si sta cancellando inesorabilmente la memoria di quello che avvenne prima degli anni ’80 e con questo se ne sta partendo la memoria di Paolo VI, e per chi ricorda pessimamente, la memoria del primo Giovanni Paolo II, perchè il momento storico non aveva ancora fatto il suo giro di boa.
    Il primo GPII, non è quello delle folle osannanti, continuavano le critiche e gli attacchi che la società portava a Paolo VI in quanto Papa.
    Il Cardinale creato da Paolo VI, verra’ chiamato da Giovanni Paolo II per affidargli la realtà dottrinale della Ecclesia, mentre lui, Woitila, si interesserà della parte pastorale
    Ora l’ultimo Cardinale di Paolo VI divenuto Papa, continuerà l’opera con la sua sensibilità che gli è specifica, e per chi non l’avesse notato i punti in comune tra i due Papi sono tanti.

    un saluto virtuale

    4 Agosto, 2008 - 14:44
  22. @ Clodine scrive, 4 Agosto 2008 @ 13:15
    ok.
    Anche io ho la netta preferenza per la navata verso la Salus,
    camicia bordo’, zainetto, per il resto come ha detto Luigi, hai un fantastico intuito.
    ciao

    4 Agosto, 2008 - 14:53
  23. Clodine

    @Matteo

    Pantaloni bianchi, blusetta nera, borsetta bianca a tracolla, bionda capelli lunghi, ne magra nè grassa, normale, piuttosto esile..

    Davvero Luigi ha detto di me che ho un fantastico intuito? Dai..quando l’ha detto? Non è vero, il dott Luigi non me li fa mai i complimenti, anzi, spesso me le suona !!

    : )))

    4 Agosto, 2008 - 15:13
  24. Leonardo

    Cuori solitari?

    4 Agosto, 2008 - 16:05
  25. Luigi Accattoli

    Leonardo Gaudete in Domino si intitola l’esortazione di Paolo VI alla gioia, che è del 9 maggio 1975. Un testo che attende di essere inteso: “Noi vi invitiamo a implorare dallo Spirito Santo il dono della gioia”.

    4 Agosto, 2008 - 17:13
  26. Luigi Accattoli

    Da Roberto Valenzano ricevo questo messaggio:
    Signore non farci mai mancare quei doni che non si possono comprare. Roberto

    4 Agosto, 2008 - 17:59
  27. raffaele.savigni

    Ricordo anch’io il clima difficile degli anni ’70: ero a Bologna (ma per studiare!) nel marzo 1977, quando gli autonomi si scontravano con la polizia; e il 2 agosto 1980, quando avvenne la strage alla stazione.
    Ricordo le polemiche anche all’interno della Chiesa. Aggiungo però che c’era allora nei giovani una voglia (per quanto un po’ confusa) di partecipare alla vita della Chiesa che faccio fatica a trovare (certo anche per colpa mia) nei giovani d’oggi, imbottiti di cellulari ed auricolari.

    4 Agosto, 2008 - 19:05
  28. E’ vero,
    c’era una voglia
    nel bene o nel male
    di partecipare,
    di essere protagonisti del futuro.
    Oggi, con i cellulari/lettori-mp3,
    un po tutti ci isoliamo,
    i giovani di oggi hanno imparato guardando
    quello che hanno trasmesso/testimoniato i 40/50 di oggi.
    Forse, abbiamo anche bisogno di occhi nuovi per saper vedere,
    la voglia che c’è nelle generazioni di oggi,
    c’è un modo diverso di porsi,
    che va letto e interpretato con la chiave odierna,
    le vecchie griglie di comprensione sono saltate,
    ma l’evangelizzazione non si può fermare, perchè cambia il linguaggio.
    Tocca guardare i “don Bosco” di oggi, cosa stanno facendo, e
    avere fiducia.
    un saluto

    4 Agosto, 2008 - 20:03
  29. Luigi Accattoli

    A Savini e Matteo: “quella voglia, la voglia di vivere – quella voglia che c’era allora… chissà dov’è… chissà dov’è” (Vasco Rossi, Liberi liberi).

    4 Agosto, 2008 - 21:13
  30. Lea

    … quella voglia di vivere è…

    è anche qui… in chi vuol condividere e attingere
    Buona notte a tutti

    4 Agosto, 2008 - 21:27
  31. ignigo74

    Ad Accattoli: “voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha”.

    4 Agosto, 2008 - 22:15
  32. principessa

    La vita e’ quella cosa che accade mentre noi perdiamo del tempo prezioso a domandarci quale sia il senso della vita, cosa e’ giusto e cosa e’ sbagliato, cosa si puo’ dire e cosa si deve tacere, cosa si puo’ fare e da cosa bisogna astenersi…………..

    4 Agosto, 2008 - 22:32
  33. roberto 55

    Eccomi qua, ed un saluto a tutto il “pianerottolo” !

    Il mio modestissimo benvenuto, dal mio altrettanto modestissimo “ultimo banco”, a Lea (che, invece, mi pare possegga tutte le carte in regola per sedersi nei primissimi banchi), i più sinceri complimenti a Luigi ed a Ignigo per la citazione di Vasco Rossi, ancora un ringraziamento a Luigi per la dritta sulla chiesa di San Vigilio di Marebbe (ecco un luogo dell’Alto Adige che ancora non conosco !), ed un abbraccio a Principessa (hai ragione, Princess: io e te siamo “quelli della notte” ! Che felice paragone hai trovato, e che spasso quella vecchia trasmissione di “mammaRAI” !).
    Sono, però, Ve lo confesso, un pò triste perchè in un altro “topos” di questo blog ho letto qualche “post” di Clodine dal tono molto adirato (o sbaglio, Clo ? Spero ti sia passata, dài !).
    Le vostre considerazioni sul senso della vita e sulla voglia e la gioia di vivere la nostra realtà di ogni giorno ed i beni del Creato (non ne ha parlato, ieri mattina, anche il Santo Padre, a Bressanone, nel corso dell'”Angelus” ?) mi riportano al pensiero – se mi permettete questo ricordo – del “Cantico delle Creature” di Francesco, la cui lettura mi commuove ancora oggi.
    Basta: ho detto – o meglio, scritto – anche troppo.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    4 Agosto, 2008 - 23:00
  34. Clodine

    Ma Roberto, chi ha detto che sono adirata?! non sono adirata sono frustrata, il che è diverso, perchè a me sembra di essere chiara, se c’è un carisma che possiedo -e non lo dico io, lo dicono i risultati su tantissimi ragazzi- è quello di essere chiara, comprensibile nel modo di esprimermi. Forse il difetto è nella sostanza, ma almeno dai confronti con i documenti a me non risulta, sbaglierò. Mah! Comunque, non parlerò più per il resto della mia permanenza sul blog di Chiesa di Ecumenismo e di papa…

    Parlerò di altro !

    buonanotte a tutti, ciao principessa..ciao!

    4 Agosto, 2008 - 23:16
  35. roberto 55

    Io spero, Clo, che tu, invece, continui a parlare di Chiesa, d’Ecumenismo, del Papa, e, insomma, di tutto quello che ti va e ti pare: a me piace molto leggerti, e, sono convinto, anche a tutto il “pianerottolo”.
    Buona notte a tutti (stavolta davvero) !

    Roberto 55

    P.S.: ma, Clo, vuoi, per caso, unirti a me e Principessa nel gruppo di “quelli della notte” ? Scherzo: un abbraccio !

    4 Agosto, 2008 - 23:34

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