Ogni parola scritta è una leggenda

Ogni parola scritta è una leggenda
e questo endecasillabo mi basta.

217 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Per la provenienza del secondo degli endecasillabi che sono nel post vedi Su Roma l’alto grido dei gabbiani e leggi i primi cinque commenti.

    28 Marzo, 2012 - 12:59
  2. marta09

    Leggenda o “legenda”?
    “Ogni parola scritta è una legenda … dell’animo di chi la scrive”
    ah ah ah 😀

    28 Marzo, 2012 - 13:53
  3. …endecasillabo…

    “Fatti non foste a viver come bruti
    ma per seguir virtute e canoscenza”
    (Divina Commedia – Inferno, canto 26)

    28 Marzo, 2012 - 14:14
  4. …mi basta…

    “sufficit gratia tua” (Card. Scola, da 2Cor 12,9)

    28 Marzo, 2012 - 14:14
  5. …la Parola…

    “E il Verbo si fece carne
    ed abitò tra noi”

    (Angelus)

    28 Marzo, 2012 - 14:25
  6. …ogni parola scritta…

    “Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
    Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome” (Gv 20, 30-31).

    28 Marzo, 2012 - 14:29
  7. Il post di oggi mi fa venir voglia di iscrivermi a twitter:
    massimo 140 battute in cui condensare il pensiero.
    Non potremmo sceglierlo anche qui come regola implicita?

    Interventi di parole dense, piuttosto che interventi densi di parole…

    28 Marzo, 2012 - 14:38
  8. Fidesetratio

    Un endecasillabo (anche meno) può uccidere e un altro può salvare una vita.

    Pronunciamo la parola che salva!
    Evitiamo la parola che uccide!

    28 Marzo, 2012 - 15:04
  9. lazzaro

    @ Nico
    Quello che hai scritto tu ammonta a 239 caratteri, compresi gli spazi.
    A me piace leggere e leggervi. Se del caso, salto.

    28 Marzo, 2012 - 15:37
  10. Clodine

    “La brevità è l’anima stessa della saggezza”.
    William Shakespeare

    28 Marzo, 2012 - 15:48
  11. Clodine

    “ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,
    sì come rota ch’igualmente è mossa,
    l’amor che move il sole e l’altre stelle.”

    Dante
    Paradiso XXXIII [vv 143/ 45]
    Terzine incatenate di versi endecasillabi

    28 Marzo, 2012 - 16:49
  12. lazzaro

    E chi l’endecasillabo non trova
    leggenda non racconta e dunque taccia?

    28 Marzo, 2012 - 16:59
  13. Marta09, come è possibile!!!
    Ho aperto la pagina principale e lette le parole di Luigi ho avuto il tuo stesso pensiero. Poi aprendo il thread ho letto che tu avevi già commentato!
    “Legenda”, la bocca è la “legenda” del cuore (nel caso del blog la tastiera…).
    Cordiali saluti a tutti.

    28 Marzo, 2012 - 17:01
  14. marta09

    Non è bello che ogni parola scritta sia leggenda.
    Sa di falsità, di maschera, di favola.
    Non lo è per me, almeno.

    28 Marzo, 2012 - 17:03
  15. lazzaro

    Ma leggenda viene da “legenda”, perefrastica passiva, neutro plurale, del verbo latino “lego” e significa “cose da leggere”. E in questo senso “ha senso” l’endecasillabo del sig. Luigi.

    28 Marzo, 2012 - 17:14
  16. @lazzaro scrive:
    “E chi l’endecasillabo non trova
    leggenda non racconta e dunque taccia?”

    No, chi l’endecasillabo non trova
    ricerca di sua vita sempre faccia!

    😉

    28 Marzo, 2012 - 17:35
  17. lazzaro

    O Nico che cotal mi scrivi versi,
    tu sai che la fatica è tanta e… dura!

    28 Marzo, 2012 - 17:51
  18. Lo so, ma s’io la strada un dì scopersi
    fidando in Lui che toglie la paura,

    so che non solo mia fu tal vittoria
    e cammino narrando altrui la Sua figura.

    28 Marzo, 2012 - 18:28
  19. lazzaro

    Allor tu prega ch’io saldo sia
    e fidi nell’Amor se cado in via.

    28 Marzo, 2012 - 18:41
  20. marta09

    Lazzaro, lo so ed hai ragione, ma nel comune pensare significa anche racconto fantasioso e non reale.
    Viene anche usato con questo intendimento … per cui, di primo acchito, ho pensato a quel significato.
    😉

    28 Marzo, 2012 - 18:53
  21. lazzaro

    @ Marta09
    Ma sì, l’ho scritto solo per darmi delle arie… di latinista.
    🙂

    28 Marzo, 2012 - 18:55
  22. marta09

    E’ così bello ogni tanto darsi delle arie …
    Almeno tu lo puoi fare snif snif 😥

    28 Marzo, 2012 - 19:03
  23. Clodine

    Ma, vuoi vedere marta che lazzaro è uno di quegli intellettualoni eruditi , topo da biblioteca, sempre coi faldoni sulla scrivania..e vuol darci ad intendere la storia dell’ultimo della classe…negletto…seeee……mmm…mi sa tanto che sto’ lazzaro ne sa una più del diavolo..eh eh eh eh eh eh–ah ah ah ah ah ah…

    28 Marzo, 2012 - 19:51
  24. lazzaro

    No, Clodine! Ma quale intellettuale! Sono solo ricordi di liceo. E quanto ai faldoni, riguardano documenti manoscritti della storia del mio piccolo paese d’origine, in Abruzzo. Un caro saluto.

    28 Marzo, 2012 - 20:47
  25. marta09

    Urca, che memoria!!!!
    I miei ricordi sono tutti di matematica, chimica, … che sono comunque parole scritte in modo diverso, ma sempre parole sono e che raccontano pure parecchio.

    28 Marzo, 2012 - 20:58
  26. Clodine

    Abruzzo!? Ci vado ogni anno, d’estate…Giulianova…bellissimo l’Abruzzo, è una regione meravigliosa che porto nel cuore.

    28 Marzo, 2012 - 21:15
  27. lazzaro

    Io, invece, chimica, fisica e matematica: una solenne schiappa! Passavo i compiti di latino e copiavo quelli di matematica. Altro che intellettuale!
    Buona notte e pace nel cuore a tutti.

    28 Marzo, 2012 - 21:18
  28. Endecasillabi non me ne riescono, ho fatto studi tecnici…
    proponetemi qualcosa di matematica magari…

    28 Marzo, 2012 - 21:21
  29. lazzaro

    Clodine, vieni a trovarmi! Siamo vicini (quando sono giù, cioè spesso, visto che sono in pensione). Nei mesi di luglio e agosto ci sono 2 mostre, concerti di musica antica (organo e altri strumenti), serate di letteratura, concerti di musica contemporanea. Se vuoi guarda il sito http://www.fondazionemenegaz.it

    28 Marzo, 2012 - 21:29
  30. Clodine

    Ti interessi d’arte contemporanea lazzaro? Mio figlio è scultore, ha fatto le belle arti anche lui.Ha ricevuto anche un premio dal comune di Roma nell’ambito di una gara sulle “fontane e piazze di Roma”, i suoi disegni sono stati pubblicati…è bravissimo. Purtroppo, lavoro per artisti non ce n’è, sicché ha dovuto per forza di cose adattarsi ad un lavoro d’ufficio…[si deve pure campare, e con l’arte mangi poco]; ma non ha mai abbandonato la scultura che è la sua vera professione..

    Certo che ti verrò a trovare, ci mancherebbe. Ti farò sapere Lazzaro…ci metteremo daccordo prima delle vacanze. Ma guarda sto’ Lazzaro che sorpresa…eh eh eh…sono contenta!

    28 Marzo, 2012 - 21:41
  31. Matematica, Ubi?
    Ci posso provare:
    io do i numeri benissimo!
    😉

    28 Marzo, 2012 - 23:25
  32. Va bene Nico, nella speranza però che tu non proponga problemi matematici del genere che a volte propongo io…

    L’ultimo “problemino” che ho posto giorni fa ad un “personaggio” era questo:
    Se l’altro ieri eri più stupido di dopodomani, domani quanto lo sarai…?

    29 Marzo, 2012 - 7:16
  33. marta09

    @Ubi, semplice!!!!
    Meno di oggi!!! 😀

    (la frase che però tu hai scritto descrive un miglioramento, forse volevi scrivere “se l’altro ieri eri meno stupido di dopodomani, domani quanto lo sarai?!)

    Però, però … la stupidità è un virus mooolto mutante e colpisce un po’ tutti e –
    giusto per stare nel “settore” ossimori – il virus più pericoloso e la stupidità intelligente che colpisce orecchie, occhi, cervello.

    29 Marzo, 2012 - 8:40
  34. lazzaro

    Cara Clodine, sono tra gli organizzatori.

    29 Marzo, 2012 - 9:12
  35. marta09

    Se l’endecasillabo di Luigi in questo post viene portato in matematica (ovviamente si parlerebbe di “numero scritto”) allora potrebbe essere la spiegazione tout court della Sequenza di Fibonacci … una cosa davvero strabiliante che fa sorgere il dubbio che il Creatore sia un matematico dell’ “altro mondo”.
    Ah ah 😀

    P.S.: l’avevo studiato, ma me sono ricordata solo questa mattina

    29 Marzo, 2012 - 9:57
  36. Clodine

    Marta, nico…non tocchiamo il tasto “matematico” per pietà…per me le spressioni sono sempre state queste
    : / disgustata
    : I da cretina
    ; ) ammiccante
    : ) felice
    : )) strafelice
    : ] (?) dubbiosa

    Lazzaro, ti prometto che quando sarò a Giulianova ti cercherò
    Intanto ho dedico questa canzone di Battiato,dal testo molto eloquente, al Signore Dio mio e Dio nostro

    http://youtu.be/0EbcIkqNawY

    29 Marzo, 2012 - 11:08
  37. Clodine

    La dedico a Luigi Accattoli…si..a Luigi in modo speciale perché…non lo so ma, ogni volta che l’ascolto mi sovviene Lui: Luigi Accattoli

    29 Marzo, 2012 - 11:18
  38. Clodine

    ma anche per ciascuno di noi,
    per tutti, perché tutti ci si perde in Dio…

    29 Marzo, 2012 - 11:22
  39. Fidesetratio

    perché tutti ci si perde in Dio

    Vero; ed è anche vero anche che tutti in Lui ci si ritrova.
    La nostra anima ha sete di quello che solo la sua presenza può togliere…

    ogni volta che l’ascolto mi sovviene Lui (Luigi Accattoli)

    Perché lui “cerca Fatti di Vangelo”. E là, dove c’è carità e amore, c’è Dio.

    29 Marzo, 2012 - 11:46
  40. Marilisa

    Luigi, a me piace molto questo endecasillabo:

    ” non ragioniam di lor, ma guarda e passa” [Dante (e chi se no?)-Inferno,c. III, v.51], spesso cambiato nella forma seguente : “non ti curar di lor, ma guarda e passa.”

    29 Marzo, 2012 - 11:53
  41. Marilisa

    Verissimo, Fides : “E là, dove c’è carità e amore, c’è Dio.”
    Io l’ho sempre gridato a perdifiato. Guardata, ahimé , con scetticismo.

    29 Marzo, 2012 - 11:59
  42. Clodine

    non è vero, lo pensi solo tu. Non ti ho mai guardato con scetticismo…

    29 Marzo, 2012 - 12:03
  43. Clodine

    e quel canto di Battiato lo dedico anche a te.

    29 Marzo, 2012 - 12:04
  44. Clodine

    nessuno ti ha mai guardata con scetticismo, abbiamo tutti tentato un dialogo con te, ma , almeno io, non ci sono riuscita. Ho fallito! Probabilmente per colpa della mia incapacità di entrare nel tuo cuore…non ho mai detto il contrario!

    29 Marzo, 2012 - 12:06
  45. Clodine

    Si, hai toccato il tasto giusto Fides… non potrebbero esserci parole più adatte capaci di interpetare l’animo inquieto di chi, come Luigi Accattoli è animato da una sete di Dio che lo pone in continua affannosa ricerca del bene…

    29 Marzo, 2012 - 12:21
  46. Fidesetratio

    @Marilisa

    Alcuni però riducono la Carità e l’Amore alla solidarietà, al volontariato, al sociale; cose molto importanti, certo
    Ma la Carità è molto, molto di più: è Amare Gesù Cristo in ogni fratello, simpatico, antipatico, amico o nemico.
    Non dimentichiamolo, altrimenti la Chiesa si riduce ad un Centro Sociale.

    29 Marzo, 2012 - 12:27
  47. Federico B.

    Anche oggi piena sintonia con i commenti di Clodine e Fidesetratio.
    E riguardo allo “scetticismo” lamentato da Marilisa, mi astengo, per via di quel fioretto…

    29 Marzo, 2012 - 13:15
  48. Nino

    Riguardo alla strage di Tolosa non so se ne è stato scritto su questo blog, anche perchè vi transito sporadicamente, ma vorrei condividere con voi questa lettera, meglio questo grido di immenso amore a Dio e agli uomini di quella madre colpita da una tragedia indicibile.

    venerdì 23 marzo 2012
    http://calabriajudaica.blogspot.it/
    Messaggio di Eva Sandler, moglie del rabbino e madre di dei bambini uccisi a Tolosa
    Che altro aggiungere?

    Il mio cuore è spezzato. Non riesco a parlare. Non c’è un modo per esprimere il dolore divorante che risulta dall’assassinio del mio caro marito, rav Jonathan, e dei nostri figli, Aryeh e Gavriel, e di Miriam Mononego, figlia del preside della scuola Ozar Hatorah, rav Yaakov, e della sig.ra Monsonego.
    Che nessuno debba più soffrire in questa maniera!
    Siccome molti di voi, cari fratelli e sorelle in Francia e nel mondo, state chiedendo cosa potete fare per me, per mia figlia Liora e per le anime dei miei cari marito e figli, sento che, per quanto possa essere difficile, ho il dovere di rispondere alle vostre richieste.
    La vita del mio marito era dedicata all’insegnamento della Torah. Ci siamo ritrasferiti al suo paese di nascita per aiutare la gioventù a scoprire la bellezza della Torah. Era un uomo veramente buono, affettuoso e altruista. Era sensibile a tutte le creature di D-o, sempre cercando il modo di trovare la bontà negli altri.
    Lui ed io abbiamo allevato Aryeh e Gavriel nel vivere le vie della Torah. Chi avrebbe potuto sapere quanto brevemente avrebbero vissuto su questa terra, quanto breve sarebbe stato il tempo in cui sarei stata la loro madre?
    Non so come io, i miei suoceri e la sorella di mio marito troveremo la consolazione e la forza per continuare, ma so che le vie di D-o sono buone e che Lui ci mostrerà la strada e ci darà la forza per andare avanti. So che le loro anime sante rimarranno con noi per sempre e se che molto presto arriverà il momento in cui ci riuniremo con la venuta del Mashiach.
    Credo con tutto il cuore alle parole del verso “D-o ha dato, D-o ha preso; benedetto sia il nome di D-o”. Ringrazio D-o per il privilegio, quanto breve sia stato, di poter allevare i miei figli assieme al mio marito. Ora il Sign-re li vuole vicino a Lui.
    A tutti coloro che desiderano portare consolazione alla nostra famiglia e compiacimento alle anime di coloro che ci hanno lasciato: Portiamo avanti la loro vita su questa terra.
    Genitori, baciate i vostri figli. Dite loro quanto li amate e quanto è vicino al vostro cuore il desiderio che siano degli esempi viventi della Torah, impregnati del timore del Cielo e dell’amore per il prossimo.
    Perfavore, aumentate il vostro studio della Torah, da soli o con parenti e amici. Aiutate coloro che hanno difficoltà a studiare da soli.
    Perfavore, aumentate la luce nel mondo tramite l’accensione dei lumi di Shabbat questo e ogni venerdì sera. (Perfavore, anticipate un po’ l’orario pubblicato per aumentare ancora i momenti di santità nel mondo).
    Si avvicina la festa di Pesach. Perfavore, invitate un’altra persona nelle vostre case per far sì che tutti abbiano un posto ad un Seder per celebrare la festa della nostra libertà.
    Assieme al ricordo amaro delle difficoltà in Egitto tanti anni fa, raccontiamo ancora quanto “in ogni generazione si sono messi contro di noi per annientarci”. E tutti insieme annunceremo con voce alta e chiara: “D-o ci salva dalle loro mani”.
    Lo spirito del popolo ebraico non può mai essere spento, il suo legame con la Torà e le mitzvòt non potrà mai essere distrutto.
    Che sia la volontà di D-o che da questo momento in poi conosceremo solo la gioia.
    Invio le mie sentite condoglianze alla famiglia Monsonego per la perdita della loro figlia Miriam, e prego per la guarigione di Aharon ben Leah, che è rimasto ferito durante l’attacco.
    Vi ringrazio del vostro supporto e amore.

    29 Marzo, 2012 - 13:16
  49. @Federico
    una volta suor Celestina mi diceva che i fioretti vanno fatti senza dirlo, perchè siano davvero tali.

    29 Marzo, 2012 - 14:31
  50. Federico B.

    @Nico,
    ma sì certo, ma non intendevo mica parlare sul serio di un fioretto. Volevo solo far capire a Marilisa, senza aprire altre polemiche, che anche frecciatine come scrivere “Guardata, ahimé, con scetticismo” possono provocare reazioni e alimentare animosità nel pianerottolo. Dal momento che in diverse occasioni Marilisa ha rivendicato il diritto di “reagire” alle provocazioni altrui, volevo sottolineare che anche lei provoca gli altri e che in ogni caso si può replicare senza “reazioni” offensive. E’ chiaro che se avessi voluto fare veramente un fioretto, non avrei dovuto scrivere niente. Accolgo comunque volentieri la tua sollecitazione e mi impegno ad astenermi “sul serio” la prossima volta.

    A proposito di fioretti, a parte il buon senso di Suor Celestina, vale Mt 6,1-4:
    “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.

    29 Marzo, 2012 - 15:48
  51. Clodine

    Caro Nino, questo attentato, come quello atroce in Finlandia, sono i sintomi di una recrudescenza nazista. Quando Giuliano Ferrara nel suo spazio “Radio Londra” [per quanto non segua Ferrara] in riferimento al Washington Post ha gettato quella luce di sguincio sull’intenzione di Israele di bombardare entro il 2012 le postazioni nucleari iraniane mi son detta che siamo prossimi alla fine…Sai cosa vuol dire bombardare i siti nucleari persiani a 80 metri sotto terra? E un’impresa che neppure l’America potrebbe avallare non avendo congegni in grado di arrivare a quelle profondità però, udite udite: ha stanziato la somma di 80 miliardi di dollari per arrivare ad inventarle.Questo passo estremo sarebbe una minaccia per la pace del mondo intero. L’Iran ha numerosi e potenti amici (Siria, Hezbollah, Hamas e soprattutto Russia & Cina), che non resterebbero inattivi.
    All’occidente viene chiesta una grande prova: decidere se sostenere o no questa ennesima “guerra preventiva”. Corsi e ricorsi storici ,come ne 39 stessa svolta storica e drammatica. Non ci illudiamo di restarne immuni.

    29 Marzo, 2012 - 15:49
  52. Clodine

    Bello quel passo di Mattia 6,1-4: Federico B . Ti lascia quella risonanza interiore , che ogni volta è come ascoltarla per la prima volta: un’emozione e una riscoperta sempre nuova.

    29 Marzo, 2012 - 15:59
  53. Fides et ratio

    un’emozione e una riscoperta sempre nuova.

    E soprattutto segna una linea di demarcazione netta con la mentalità del mondo d’oggi, che dà così tanto valore all’apparire!

    29 Marzo, 2012 - 16:24
  54. Ciao a tFidesetratio scrive, 29 marzo 2012 @ 12:27
    Quoto al 100% (anche se è difficile fare quanto detto…).

    A Federico, non a correzione di quanto scrive 15:48 ma a completamento, dico che a volte invece bisogna anche rinunciare, umilmente, alla “ricompensa che si ottiene nel segreto”, per un bene altrettanto pari cioè la Gloria di Dio.
    Sempre Matteo infatti ci ricorda che:
    “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.”

    Allora per essere più precisi diciamo che è cosa buona cercare e operare nel nascondimento, ma bisogna anche che a volte la lampada risplenda sul moggio.
    Quel che conta oltre all’atteggiamento esteriore è anche quello interiore.
    Esempio pratico: compiere un’opera buona nel segreto e gloriarsi di se stessi nell’identico segreto comunque inficia il valore di quell’opera.
    Il come è importante, ma egualmente lo è il perchè.
    Il “perchè” buono è solo quando tutto si compie a maggior gloria di Dio.

    Cordiali saluti.

    29 Marzo, 2012 - 16:46
  55. Federico B.

    Completamento opportuno e assolutamente condivisibile.

    29 Marzo, 2012 - 17:28
  56. Marilisa

    Fides, permettimi una considerazione.
    Tu ti sei affrettato a puntualizzare : “Ma la Carità è molto, molto di più: è Amare Gesù Cristo in ogni fratello, simpatico, antipatico, amico o nemico.”
    Libero di pensare quel che vuoi.
    Io ( e non solo io) ritengo invece che la carità sia anche quella di chi, non avendo fede, aiuta il prossimo anche senza pensare a Gesù Cristo.
    Tu chiamala solidarietà, volontariato etc… tutto quel che vuoi.
    Io la chiamo “carità”, e come tu hai detto stamattina, lì vedo Dio anche se chi la fa vuole aiutare gli uomini-fratelli, e non vede un Dio nel quale non si crede per i motivi più svariati.
    Quando si aiutano gli altri, si aiutano i figli di un Dio che è Padre di tutti, anche di chi non crede in Lui. E ritengo che si adempia, inconsapevolmente, la volontà di Dio.
    Questo concetto l’ho espresso molte volte e non pretendo di avere il consenso di pochi o di molti.

    Mi astengo dal replicare a Federico; sarebbe inutile, senza parlare di fioretti. E questa non è una provocazione, è un dato di fatto constatato più volte.

    29 Marzo, 2012 - 21:31
  57. Fides et ratio

    Marilisa,
    S. Paolo esprime con chiarezza cosa sia la Carità, nella prima lettera ai Corinzi, dove dice che se si dà tutto quanto si possiede ai poveri, ma non si ha la carità, non giova a nulla.
    Là c’e la definizione di quella carità che tutto crede, tutto crede, tutto sopporta, non si cura del male ricevuto, ma si compiace della Verità.
    La solidarietà, il mettere tutto in comune, il dedicare il proprio tempo al prossimo, hanno un grande valore, anche cristiano, ma non sono carità in pienezza.
    Cara Marilisa, quando i primi cristiani dicevano “Ubi charitas et amor, ibi Deus est”, essi parlavano di quella Charitas cantata da S. Paolo.

    30 Marzo, 2012 - 7:05
  58. Fides et ratio

    Continuazione …
    L’enciclica Caritas in veritate illustra molto bene come il binomio Carità – Verità sia indissolubile.

    Tutti gli uomini avvertono l’interiore impulso ad amare in modo autentico: amore e verità non li abbandonano mai completamente, perché sono la vocazione posta da Dio nel cuore e nella mente di ogni uomo. Gesù Cristo purifica e libera dalle nostre povertà umane la ricerca dell’amore e della verità e ci svela in pienezza l’iniziativa di amore e il progetto di vita vera che Dio ha preparato per noi. In Cristo, la carità nella verità diventa il Volto della sua Persona, una vocazione per noi ad amare i nostri fratelli nella verità del suo progetto. Egli stesso, infatti, è la Verità

    E ancora

    Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario. La verità libera la carità dalle strettoie di un emotivismo che la priva di contenuti relazionali e sociali, e di un fideismo che la priva di respiro umano ed universale. Nella verità la carità riflette la dimensione personale e nello stesso tempo pubblica della fede nel Dio biblico, che è insieme « Agápe » e « Lógos »: Carità e Verità, Amore e Parola.

    30 Marzo, 2012 - 8:13
  59. Clodine

    Fides, sottoscrivo il tuo intervento, e a proposito -giusto per incidere ancora di più sul senso dell’inno alla carità e suo significato profondo, e anche recondito- cito un piccolo aneddoto che mi venne raccontato da una suora con la quale condivisi tanta parte di vita la quale era di S.Giovanni Rotondo e figlia spirituale di S.Padre Pio.
    Nell’immediato dopoguerra – si trovava a Roma già da tempo- conobbe una signora: braccio destro dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, antica confraternita di opere di carità , la quale aveva venduto tutto quanto possedeva in quel di Milano per i poveri . Dedita anima e corpo all’opera aveva rinunciato anche a maritarsi. Amata da tutti, da tutti stimata tutti aiutava a piene mani e quanti a lei si rivolgevano non restavan mai delusi: una santa!
    Padre Pio era vivente a quel tempo, e lei, presa da ardente desiderio di conoscere il frate stigmatizzato, chiese a Suor Maria Franca di condurla da Lui. Giunti a destinazione il Venerabile Padre fu messo al corrente di questa speciale visita e chiese alla suora di portare seco la signora e farla accomodare presso il confessionale. Non appena il Padre fu entrato, tempo due parole e uno sguardo, e in men che non si dica la signora era fuori dalla chiesa, cacciata via con parole durissime.
    Suor Maria Franca restò turbata e atterrita da quel trattamento veramente imprevisto. Eppure..aveva dato tutto eppure,ma forse non era animata da vero amore.
    ” E se anche distribuissi tutte le mie sostanze
    e dessi il mio corpo per esser bruciato,
    ma non avessi l’amore, niente mi gioverebbe”

    30 Marzo, 2012 - 9:19
  60. Clodine

    E’ un grade mistero la carità! Un grande insondabile mistero perché non rientra nello scibile umano, ma è parte del cuore stesso di Dio, così come non possiamo conoscere Dio similmente non siamo in grado di riconoscere, in noi, la carità e cosa essa sia veramente…

    30 Marzo, 2012 - 9:24
  61. Fides et ratio

    Emotivismo e fideismo imprigionano la carità, scrive Benedetto XVI.

    Quanto ne vediamo, oggi, del primo e del secondo!

    30 Marzo, 2012 - 9:29
  62. Clodine

    Esattamente Fides, e quanto i due lemmi siano facilmente tacciati di carità è sorprendente…
    In realtà la carità è un “travaso” d’amore divino, il traboccare della Divina Trinità dentro la nostra storia umana ma in CRisto però, solo e soltanto in Cristo la si possiede, e per Grazia, non per pretesa o per pio desiderio o per buona volontà. Quì la volontà umana non c’entra proprio, anzi, è un ostacolo..
    E questo il discrimine, questa la sostanziale differenza tra chi fa il bene e chi è “posseduto” dal Sommo Bene!

    30 Marzo, 2012 - 10:08
  63. Federico B.

    Belle riflessioni, adatte al penultimo venerdì di Quaresima e alla preparazione della confessione, come di precetto, in occasione della Pasqua.

    30 Marzo, 2012 - 10:33
  64. Clodine

    Perfetto esempio di quanto si è fin qui tentato è proprio lei:Madre Teresa di Calcutta [grazie Fides]. Paradossale quando afferma nei sui ultimi scritti di non essersi mai sentita amata da Dio. Pur essendo ripiena, posseduta dall’Amore di Dio non aveva la percezione del fatto che quell’amore totalizzante non venisse da lei ma da Dio stesso che in lei operava nella carità. Ed ha vissuto l’intera esistenza nella “notte oscura dell’anima” così, come descritta da S,Giovanni della Croce. Mistero insondabile la carità!

    30 Marzo, 2012 - 13:07
  65. marta09

    Mah, per esperienza posso dire (ma altri, prima, me l’avevano sparato nelle orecchie) che sino a quando per ogni gesto di Carità (e Carità totale dal pensiero alle opere, dal tempo donato ai soldi donati) si cerca (o c’è) qualche segno di gratitudine, di plauso e di stima, non avremo mai la certezza che sia vera Carità, la quale invece diviene certa quando ci tornano indietro calunnie ed illazioni oltre ogni dire insieme ad una gran dose di cattiveria varia.

    Ma quand’anche ci ritorni indietro questa montagna di fango (e assicuro dolorosissima) e ci mettessimo a lamentarci con “amici” di quello che ci stanno facendo … beh, anche in questo caso non era Carità vera.

    San Paolo credo abbia provato tutto questo quando dice:
    La carità è paziente,
    è benigna la carità;

    la carità non invidia, non si vanta,
    non si gonfia, non manca di rispetto,
    non cerca il proprio interesse, non si adira,
    non tiene conto del male ricevuto,
    ma si compiace della verità;

    tutto tollera, tutto crede,
    tutto spera, tutto sopporta

    Non abbiamo scelta, la Carità è quella lì, quella che dice “non tiene conto del male ricevuto”.

    Posso garantire che costa molto meno dare in beneficenza 1000 euro e 8 delle 12 ore della giornata che “non tenere conto del male ricevuto”.

    … e non sopportare per un attimo, ma sopportare per sempre quel male ricevuto senza mai rivangarlo od usarlo come arma per farsi consolare.

    La Carità è un dono che viene fatto a noi personalmente esattamente come la Fede e la Speranza: da soli possiamo solo usare dei surrogati degli stessi doni che – però – cercano sempre un riscontro personale.

    “Gratuitamente date perchè gratuitamente avete ricevuto”

    30 Marzo, 2012 - 13:20
  66. Clodine

    Grande Marta. E’ proprio così. Alcuni si considerano “cristiani adulti” -beati loro- perché praticano un generico “bene” e accolgono tutte le istanze con mente aperta e -a loro dire – “libera” dalle cosidette” sovrastrutture”; ma non sanno cosa dicono! Non hanno la minima percezione di quello che affermano: non esistono cristiani adulti, ma esiste l’anima in noi -rex cogitans- intesa come sostanza pensante e divina la quale, per divenire adulta, deve attraversare un tale travaglio che a parole non si racconta. Spogliarsi da tutte le imperfezioni spirituali relative principalmente alla superbia et altri vizi capitali..e la sofferenza e simile a quella che prova un bambino quando lo si stacca dal seno materno e lo si obbliga a camminare da solo.

    San Paolo parla della Carità proprio come di una Persona. E infatti è una persona: i Gesù.

    Gesù non invidia, non si vanta,
    Gesù non si gonfia, non manca di rispetto,
    non cerca il proprio interesse,
    Gesù non si adira,
    non tiene conto del male ricevuto,
    ma si compiace della verità

    30 Marzo, 2012 - 13:46
  67. Clodine

    E’ Gesù…[ perché “i” mah..mistero insondabile ah ah ah ah ah ..]

    30 Marzo, 2012 - 13:54
  68. Fides et ratio

    Marta ha cliccato sul tasto adiacente 😉 …. e certamente il suo è un bellissimo

    è Gesù

    Carissimi, sono veramente commosso per questa meravigliosa comunità di anime che tra noi si sta creando!

    Ora, se veramente crediamo in quello che scriviamo, e non c’è alcun dubbio che ci crediamo, non ci resta che mollare definitivamente gli ormeggi e lasciarci così contagiare da questo Amore, per portarlo ai nostri fratelli; per noi sarà una nuova vita; saremo così luce riflessa della Divina Misericordia.

    E ben vengano le critiche, le derisioni, le calunnie, se queste potranno contribuire a renderci simili a Gesù Crocifisso e Abbandonato.

    Poco importa se altri sostengono che esistono altre strade, altre vie, altre verità: noi abbiamo trovato come una dracma perduta, colui che è LA via, LA verità, LA vita, LA risposta alla nostra sete di infinito.

    Grazie ancora.

    30 Marzo, 2012 - 14:17
  69. Bello l’argomento della Carità e tutti belli gli interventi su di essa.
    Non me ne voglia nessuno ma tra tanto parlarne Federico la mette in pratica con un capolavoro in meno di due righe…

    “Preparazione della Confessione, come di precetto, in occasione della Pasqua”

    ps.
    Art. 1389 e 1457 CCC

    30 Marzo, 2012 - 14:33
  70. marta09

    @Ubi … appunto!

    30 Marzo, 2012 - 14:43
  71. Fides et ratio

    @Ubi
    Guai a chi suggerisce!!!
    🙁

    30 Marzo, 2012 - 15:03
  72. Federico B.

    Ringrazio tutti per gli interventi profondi ed indubbiamente edificanti.
    Meditare sulla carità e condividere riflessioni e suggestioni può essere di aiuto al percorso di conversione di ciascuno di noi. Durante la Quaresima siamo proprio invitati a questo. E dopo aver letto parole tanto impegnative, come non riconoscere la pochezza, la meschinità, le manchevolezze delle nostre azioni quotidiane? Come non pensare con dolore alle tante omissioni, alle dimenticanze, agli errori? Ecco allora che il sacramento della Confessione ci offre l’opportunità di chiedere e ricevere il perdono, di ritrovare slancio e speranza, di rinnovare l’impegno per una vita più autenticamente cristiana.
    Riscopriamo la bellezza della confessione, abbraccio appassionato di un Padre che ci accoglie ogni volta con amore.

    Grazie a Clodine, Fides, Marta (straordinaria), Ubi per le riflessioni condivise. Grazie anche a Marilisa, per l’opportunità che ci ha offerto di approfondire un argomento che solitamente diamo per scontato: frutto sorprendentemente buono e fecondo del confronto e del dialogo tra sensibilità diverse.

    30 Marzo, 2012 - 15:26
  73. Grazie a te Federico.
    E’ stato bello insieme a te e agli altri “compiacersi della verità” che la Chiesa crede e insegna a credere.
    Il tutto AMDG

    30 Marzo, 2012 - 15:47
  74. Clodine

    Un grande sacramento la Confessione.
    Grazie FedericoB , Fides , Ubi, Marta e tutti, tutti….mi sento davvero edificata.
    Vi abbraccio, ci attende una settimana Impegnativa, un tempo forte per gli adoratori della Verità.

    30 Marzo, 2012 - 16:25
  75. marta09

    Ubi sono tonta, ma non capisco cosa dovrei dire … 🙂
    che ci vuoi fare …

    30 Marzo, 2012 - 16:59
  76. Marilisa

    Fides,
    so bene qual è la carità secondo S.Paolo.
    Tuttavia io ritengo convintamente che carità sia anche quella di chi opera il bene a prescindere dal suo credere o meno in Gesù Cristo, altrimenti sarebbe una prerogativa o “merito” di una cerchia alquanto limitata di esseri umani a fronte della grande famiglia umana.
    Che cosa mi induce a questo convincimento?
    Il fatto che Gesù è morto sulla croce per TUTTI gli uomini e dopo la Resurrezione ha mandato lo Spirito Santo.
    E a questo punto il discorso deve necessariamente fare riferimento allo Spirito di Cristo.
    Quando qualcuno, credente o no, o di altra religione, compie il bene ( in tutte le sue accezioni), io ritengo–e ne sono convinta– che lo faccia per azione della Spirito Santo, anche senza consapevolezza.
    Lo Spirito è uno Spirito redentore per tutti, io credo.
    E la carità è opera dello Spirito. Da soli noi saremmo orfani e non sapremmo fare nulla.
    Il concilio Vaticano II ha affermato che ” lo Spirito Santo, in un modo noto solo a Dio, offre a ogni uomo la possibilità di essere associato al mistero pasquale”. E io lo credo fermamente.
    Lo Spirito Santo è attivo non solo entro i confini della Chiesa, ma anche fuori di essi, grazie a Dio.
    Una volta si diceva ( e oggi ancora molti lo dicono) : “fuori della Chiesa non c’è salvezza”.
    Io, ma non solo, non aderisco a questo assunto che trovo inaccettabile perché restrittivo.
    Allo stesso modo non si può dire che fuori della Chiesa non c’è Spirito Santo. E quando è presente la carità, lì–ripeto– è presente lo Spirito del Cristo.
    Non ci sarà la perfezione dell’ amore verso Dio, ma c’è in nuce, andando oltre il sentimentalismo, l’amore verso il prossimo.
    Ho conosciuto molte persone non credenti praticare un amore (vero) per il prossimo. Come non pensare all’azione dello Spirito Santo?

    30 Marzo, 2012 - 17:56
  77. marta09

    In effetti San Paolo non parla assolutamente di Chiesa, parla solo di Carità.

    30 Marzo, 2012 - 18:27
  78. Fides et ratio

    Marilisa,
    Marta ti ha già risposto egregiamente.

    Anch’io credo fermamente che laddove una persona pratica la Carità nei modi espressi da San Paolo, essa sia in qualche modo sotto l’azione dello Spirito Santo, altrimenti non è umanamente spiegabile perché questa persona arrivi ad amare i nemici e a sopportare tutto.

    Come credo anche che purtroppo nella Chiesa c’è stato e c’è chi si muove con intendimenti ben diversi da quelli della Carità. E non potrebbe essere diversamente, essendo essa formata di uomini che come tali sono soggetti all’errore.

    Sono lontani i giorni in cui S. Cipriano affermava “Extra Ecclesiam nulla salus” e il Magistero della Chiesa parla esplicitamente delle numerose vie speciali e nascoste verso la salvezza”.

    Tuttavia questo per i Cristiani non scalfisce minimamente la Verità di Gesù Cristo, personificazione della Carità divina.

    Perciò, Marilisa, non possiamo pensare, come cristiani, che Gesù non sia che una delle strade, ma invece dobbiamo orientarci ad incontrare Lui e solo Lui che è certamente Via, Verità e Vita.

    30 Marzo, 2012 - 19:06
  79. marta09

    Mah, facendo sbiancare un bel po’ di persone ho sempre asserito che c’è più Chiesa fuori la la chiesa che dentro.
    Sempre accordandoci sul CHIè la Chiesa e non cos’è.

    Che ci piaccia o meno (a me sinceramente neanche un po’) la Chiesa porta i chiodi, è nata dai chiodi, ma questi chiodi non credo siano “arnesi da ferramenta”, credo invece siano i peccati di orgoglio, di interesse personale e quindi peccati contro la Carità, tra i quali il più subdolo si chiama peccato di omissione.

    Fede, Speranza e Carità sono inscindibili ed univoci: non esiste Fede con una Carità settoriale e saltuaria, come non esiste la Speranza (vera e che non vacilla alle tempeste della vita) senza Fede e senza Carità.

    Questa è ciò che ho imparato sulla mia pelle.

    30 Marzo, 2012 - 19:42
  80. Clodine

    .. Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”

    Giovanni 14 ; 23-26
    Tutto il testo Giovanneo è improntato su questo dinamismo .
    Solo chi riconosce Cristo Signore riceverà il dono dello Spirito Santo.Ergo che non può essere altrimenti al di fuori di Lui
    Di conseguenza, chi non accetta Gesù Cristo non può ricevere lo Spirito Santo..
    Questa è la Parola di Dio nella quale credo, questa è la nostra fede “sine glossa”

    30 Marzo, 2012 - 19:59
  81. Clodine

    “Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà NEL MIO nome”

    Nel nome di Gesù, non di quello di Confucio, o di Budda, o di Maometto e neppure quello di Gisué o di Davide o di Mosè, ma nel SUO nome riceverà lo Spirito Santo.

    30 Marzo, 2012 - 20:03
  82. Clodine

    “Il fatto che Gesù è morto sulla croce per TUTTI gli uomini e dopo la Resurrezione ha mandato lo Spirito Santo”

    Questa è una delle pagine più oscene, controverse e contestate importate dalla teologia di Karl Ranher : “cristiani anonimi”. Un’aberrazione che ha seminato un mare di danni nella Chiesa per decenni ma che, per grazia di Dio anche se ci sono voluti 50 anni, alla fine si è compresa l’assurdità di questo asserto ripudiato dalle stesse altre confessioni che insorsero contro una tale eresia. Fortunatamente nuovi orizzonti si aprono e vecchie ,per quanto deleterie, prospettive tramontano.

    Un minimo di aggiornamento please. Posso essere pure una mezza tacca di teologa, una “teologa” tra virgolette, come sono stata definita…non importa, mi tengo lo sputo; però un minimo di aggiornamento sarebbe duopo prima di pronunciare concetti desueti che nella prassi,non trovano più alcuna sequela, né sostegno da anni, per fortuna.

    30 Marzo, 2012 - 20:17
  83. Marta, non sei “tonta”, sei solo stata poco pronta a seguirmi nel ragionamento.
    Mi spiego
    io dicevo che in quel post si metteva in pratica la carità
    tu rispondevi: “appunto”!
    io te ne chiedevo: perchè?
    ora la risposta doveva essere: “perchè si compiace della verità”, ci si stava compiacendo di una verità che la Chiesa crede e insegna a credere.

    30 Marzo, 2012 - 20:27
  84. Clodine

    Il fatto che Gesù è morto sulla croce per TUTTI gli uomini e dopo la Resurrezione ha mandato lo Spirito Santo.
    E a questo punto il discorso deve necessariamente fare riferimento allo Spirito di Cristo.Quando qualcuno, credente o no, o di altra religione, compie il bene ( in tutte le sue accezioni), io ritengo–e ne sono convinta– che lo faccia per azione della Spirito Santo, anche senza consapevolezza.
    Lo Spirito è uno Spirito redentore per tutti, io credo”

    Evidentemente credi di conoscere Dio e Cristo meglio di quanto insegna la Parola di Dio, il Vangelo, Chiesa Cattolica. Credi che tutti siano sempre in grazia, tutti si salvano (“buonismo”), il peccato diventa impossibile oppure è un costituivo irrilevante della natura perché sempre e comunque perdonato da Dio (Lutero), da qui la negazione della redenzione di Cristo come sacrificio espiativo e riparatore del peccato..Dunque se siamo tutti salvi il resto [sacerdozio, Messa , Liturgia) è paccottiglia!

    Così come è paccorriglia l’immortalità dell’anima il concetto del libero arbitrio (con la conseguenza di un’etica spontaneistica, antiascetica e schiava delle passioni), la negazione della Parusia futura di Cristo (la Parusia è già adesso no!? siamo tutti perdonati!! ), sono paccottiglia i privilegi legati a Maria (niente verginità), l’esistenza degli angeli (sono solo “possibili”), di dannati nell’inferno (non c’è nessuno, tutti perdonati) e la tesi secondo la quale anche l’ateo è credente (“cristianesimo anonimo” ) ‘ultima assurdità .

    Ma liberissima di credere ciò che più ti piace, ci mancherebbe!

    30 Marzo, 2012 - 21:06
  85. Fides et ratio

    «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).

    Mi basta quel tu!

    30 Marzo, 2012 - 21:07
  86. Clodine

    Fides, non ce la faccio a tacere … è più forte di me! Dinnanzi a certe affermazioni sento un istintivo moto di ribellione.

    Hai ragione, ci basta quel tu!

    30 Marzo, 2012 - 21:10
  87. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti (1 Tim. 2,5-6)

    Le discussioni sono sempre legittime, le diverse teologie possono sbagliare in vari modi, ma mi pare incontestabile che Gesù sia morto PER TUTTI

    30 Marzo, 2012 - 21:24
  88. marta09

    eh eh eh … ma certo Ubi … ma devi sapere (scusate tutti) che mentre scrivo, rispondo a mio marito e figli, corro a spegnere la lavatrice, e tutte bazzecole di questo genere … per cui … quei pochi neuroni che mi sono rimasti sono parecchio congestionati.

    Ma qui torniamo di nuovo al lemma di san Paolo “veritates in caritate.

    Clo, sì, è proprio così.
    Non per nulla ho sottolineato CHI E’ la Chiesa

    30 Marzo, 2012 - 21:25
  89. Clodine

    Certo per TUTTI, ma lo devi riconoscere e devi accoglierlo nella tua vita con gli annessi e i connessi! Eh…

    30 Marzo, 2012 - 21:26
  90. Sull’argomento il Beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris Missio è stato chiaro:

    “10. L’universalità della salvezza non significa che essa è accordata solo a coloro che, in modo esplicito, credono in Cristo e sono entrati nella chiesa. Se è destinata a tutti, la salvezza deve essere messa in concreto a disposizione di tutti. Ma è evidente che, oggi come in passato, molti uomini non hanno la possibilità di conoscere o di accettare la rivelazione del vangelo, di entrare nella chiesa. Essi vivono in condizioni socio-culturali che non lo permettono, e spesso sono stati educati in altre tradizioni religiose. Per essi la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito santo: essa permette a ciascuno di giungere alla salvezza con la sua libera collaborazione. Per questo il concilio, dopo aver affermato la centralità del mistero pasquale, afferma: «E ciò non vale solo per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore opera invisibilmente la grazia. Cristo, infatti, è morto per tutti, e la vocazione ultima dell’uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò, dobbiamo ritenere che lo Spirito santo dia a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale».

    Tale Enciclica va’ però letta TUTTA, senza estrapolare frasi dal contesto (ad esempio questo paragrafo è una estrapolazione, nel contesto dice molto altro)…

    http://www.vatican.va/edocs/ITA1222/_INDEX.HTM

    30 Marzo, 2012 - 21:26
  91. Clodine

    bisogna leggere l’altro…

    30 Marzo, 2012 - 21:32
  92. A proposito di confessione… ora ve ne faccio una:
    tra ieri e oggi il “demonietto” mi ha dato una sonora lezione, girato e rigirato come una frittata, trattato come un “lattante”.
    Che fetecchia che sono…

    30 Marzo, 2012 - 21:36
  93. Clodine, quello che dice lo dice e non lo nega, solo lo dice in un contesto più ampio. In definitiva, se ho capito il concetto, dove non arriva la missionarietà della Chiesa per mille motivi, alla fine ci arriva lo Spirito Santo.
    Il tutto però nel contesto che Gesù Cristo è l’Unico Salvatore.

    30 Marzo, 2012 - 21:44
  94. Il fatto è che l’azione salvifica universale di Cristo supera di molto le nostre umili, povere, terrene categorie.
    E non saremo certo noi poveri peccatori a voler e poter mettere steccati alla Sua misericordia.
    La Sua infinita misericordia è l’unica fonte della mia consolazione, tutte le volte che il male mi rivolta, mi accartoccia e mi fa sentire con profondo dolore il mio limite di creatura.
    Eppure Lui è lì…

    Magnificat anima mea Dominum

    30 Marzo, 2012 - 21:55
  95. marta09

    Caro Ubi, la Chiesa è fatta di tante “fetecchie” ad iniziare da Pietro come ben si sa, ma è proprio lì che lo Spirito Santo arriva.
    Ricordi?
    E’ venuto per i malati (tutti, tutta l’umanità) e non per i sani.
    Lo schiaffo del “diavoletto” tutto sommato serve ad abbassare la cresta del comune pensare che “credo e sono a posto”: c’è sempre un po’ di più di quello che oggi siamo, di certo lo schiaffone serve per non giudicare/condannare/insultare il prossimo.
    La Carità, caro Ubi, è la Carità di Dio Padre per noi, prima di tutto ed è una Carità che conduce alla Verità.

    30 Marzo, 2012 - 22:46
  96. “E’ venuto per i malati”
    …e io mi son creduto “sano”…
    “di certo lo schiaffone serve per non giudicare/condannare/insultare il prossimo”
    …è quello che ho fatto…
    “La Carità”
    …è quella che mi manca…

    Insomma proprio un bel schiaffone…

    30 Marzo, 2012 - 23:04
  97. marta09

    Ahiaaaaaa! 😯
    Era così o “eri” così:
    😈

    Ma che bella confessione pubblica!

    30 Marzo, 2012 - 23:23
  98. Marilisa

    Fides,
    Tu dici :”Tuttavia questo per i Cristiani non scalfisce minimamente la Verità di Gesù Cristo, personificazione della Carità divina. ”
    E poi :” ma invece dobbiamo orientarci ad incontrare Lui e solo Lui che è certamente Via, Verità e Vita.”
    Mica lo smentisco, lo dico anche io che sono cristiana, appunto.
    Il discorso che io ho fatto, però, riguarda anche quelli che cristiani non sono.
    La carità non è una prerogativa dei cristiani, ne sono fermamente convinta.
    Fede, Speranza e Carità : la terza è la piu grande fra le virtù teologali. Per me chi la pratica si salva, indipendentemente dalle altre due. Per il fatto che la fede è un DONO che non tutti hanno ricevuto ( c’è da chiedersi perché) e per il fatto che, quando c’è, facilmente vacilla per i più diversi motivi.
    Dio misericordioso, che conosce veramente il cuore degli uomini e le loro debolezze, sa Lui chi è meritevole e chi no.

    «Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
    Io non ho alcuna obiezione su questa verità. Ma non posso pretendere che tutti aderiscano a questa che per me e per altri cristiani è verità.
    La fede non la si può imporre. Non si può dire a chi cristiano non è : DEVI credere, altrimenti guai a te.
    Dunque dovrei credere che la stragrande maggioranza degli esseri umani( atei, agnostici, musulmani, ebrei etc…) sono votati alla dannazione?
    Dovrei pensare che i “privilegiati” cristiani abbiano aperte le porte del Paradiso, ammesso pure che si siano comportati bene? E tolti quelli che sono cristiani per “dovere” ( e che io non considero davvero tali), quante “decine” di persone si salverebbero?
    E che dire allora della incredibile contraddizione fra un Gesù, incarnatosi per Amore dei suoi fratelli, che si sacrifica per la salvezza degli uomini peccatori, dicendo: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” e le poche decine di persone eventualmente salvate?
    Fallito il piano di Dio?
    Sacerdozio, messa, liturgia fanno parte della ritualità, e questa è presente, in modi diversi, in tutte le altre fedi religiose.
    Per i cristiani, e solo per essi, la messa è importante come rendimento di grazie al Signore, nell’unione dei fedeli– tramite la comunione– a Lui. Questo noi crediamo, così come crediamo nella transustanziazione. Altri non ci credono e non per questo sono da demonizzare.
    Il libero arbitrio è appunto “libero”. Liberi di credere o no, liberi nella volontà di scegliere il bene o il male.
    Questo “dono”( la libertà) potrebbe essere facilmente mutato in “condanna” se non si riesce a credere o a fare il bene.
    Ma che dono sarebbe? Una lama a doppio taglio?
    Dio ci avrebbe creato, per di più senza interpellarci, per farci pendere sulla testa la spada di Damocle?
    Fra l’altro a me pare che il libero arbitrio lo sia (libero) nella misura in cui non è condizionato da molteplici elementi, alcuni dei quali perfino sfuggono al nostro raziocinio.
    Detto ciò, anche io come Nico ritengo che ci si debba affidare alla misericordia di Dio che credo sia molto più grande di quanto i rigoristi credano.
    Oltretutto faccio una considerazione che farà storcere la bocca a molti, il che non mi interessa più di tanto.
    Dio ci ha creato, per Amore, senza la nostra volontà; sono convinta che farà di tutto, nel modo che Lui solo conosce, per salvarci.
    Se così non dovesse essere, amen.

    31 Marzo, 2012 - 0:03
  99. Clodine

    “Sacerdozio, messa, liturgia fanno parte della ritualità, e questa è presente, in modi diversi, in tutte le altre fedi religiose”
    E con questo?
    Dio sarebbe presente anche nella religione vodueista del serpente?, o quella dei dogon del Mali, o ad esempio, gli adoratori degli spiriti Bori tra gli haussa del Niger o dei Bisimba tra gli zela dello Zaire che praticano lo spiritismo sciamanico e gli spiriti entrano in relazione con gli uomini attraverso la trance. Oppure Dio è nei riti ancestrali e la devozione agli antenati del confucianesimo!?
    Io non lo credo, se lo credessi sarei nell’apostasia totale .
    Certo ogni cristiano guarderà con rispetto alle vie che conducono in un cammino di interiorizzazione che rende migliori. Ma, guardando a queste dimensioni riscopro nelle mie radici nella mia tradizione dimensioni perdute o trascurate eppure presenti e forti; “Cristo non è salito sulla sua, ma sulla nostra croce” dice S. Ambrogio. Ed è vero! Ma proprio a motivo di ciò diventa più luminoso anche l’invito, per la salvezza, ad accettare la croce e il crocefisso dal quale non si prescinde.

    31 Marzo, 2012 - 5:39
  100. Fides et ratio

    Marilisa,
    Io non sono interessato così come lo sei tu a capire le altre religioni, a capire come il Signore si manifesti in coloro che non conoscono o non professano la nostra Fede.
    Mi pare che questo possa distogliere da quello che per un Cristiano è fondamentale: incontrare Gesù Cristo Risorto e vivo in mezzo a noi. Vivere quotidianamente la sua Parola, nutrirsi del suo Pane di vita, donarsi e perdersi completamente a Lui, amarlo in ogni fratello, amico o nemico, portare la propria croce.
    I miei sforzi vanno in quella direzione, il resto lo lascio alla sua misericordia.

    31 Marzo, 2012 - 7:13
  101. marta09

    Credo che prima di cercare di capire le altre religioni sia necessario capire la propria, capire come mai “siamo” in questa religione e non in un’altra.
    Guardare alle altre religioni senza partire da un profonda introspezione che abbraccia l’antropologico ed il teologico è una grande mancanza di Carità perchè – credo – si potrebbe passare dalla tolleranza supponente all’intolleranza codarda e violenta in alcuni casi-

    Credere in qualche cosa è vitale per l’essere umano e si suiciderebbe all’istante se non ci fosse questa scintilla di vita che si chiama Fede la quale produce la religione che è sempre un’espressione umana: il “credo” appunto.
    La Fede non può essere persa in quanto non ci appartiene, ma la si può volontariamente accantonare o abbracciare – come dicevo sopra – con la religione.

    Checché se ne dica la Fede è un fatto del tutto personale e seguendo la Verità induscussa della Chiesa Corpo Mistico di Gesù Cristo non è una massa informe, non è un plagio continuo, non è un partito e neppure si ha come finalità il proselitismo ed ancor meno è ammorbata da popularismo.

    E’ solo annuncio ed un annuncio che ci è stato annunciato in precedenza e – soprattutto – accettato colontariamente e liberamente, ma tra l’annuncio è umano mentre la Fede è dono di Dio che TUTTI hanno, un dono che costringe a ricercare un CHI che neppure noi cristiani cattolici conoscevamo.

    La Fede è rivelazione personale diluita nel tempo che va dalla nostra nascita alla nostra ri-nascita.

    Ufffff … che fatica, ma non toglietemi la pelle se ho scritto delle castronate: mica sono santa.

    31 Marzo, 2012 - 8:34
  102. @Marta,
    “La Carità … è la Carità di Dio Padre per noi, prima di tutto ed è una Carità che conduce alla Verità”

    Questo passaggio, l’andare OLTRE la carità come atteggiamento morale per riconoscerne la radice teologale, è bellissimo.

    Quindi non sono d’accordo… quando dici di non essere santa
    😉

    31 Marzo, 2012 - 9:24
  103. Clodine

    vedi Marta…sono daccordo con nico….per cui..”quindi non sono daccordo quando dici di non essere santa” ; )

    Ti abbraccio

    31 Marzo, 2012 - 9:38
  104. Però resto dell’idea che questo pianerottolo sia un posto speciale.
    Non ci sono molte occasioni in cui siamo costretti a pensare e sforzarci e fare fatica per dare parole alla nostra fede.

    Così, per strade diverse, seguiamo Sant’Agostino (citato in Fides et ratio):
    “La fede, se non è pensata, è nulla”

    31 Marzo, 2012 - 9:49
  105. Clodine

    Hai ragione nico. Il cristiano, se non condividesse le ragioni della propria fede, si troverebbe immerso in un mare di grande solitudine, e la solitudine del cristiano è quanto di peggio si possa sperimentare.

    31 Marzo, 2012 - 12:30
  106. Marilisa

    Fides,
    ti ricordo che il discorso ha avuto inizio dalla Carità e si è evoluto.
    Ripeto fino alla nausea che la Carità non è esclusiva del cristianesimo.
    Certo che , essendo io cristiana, sono molto più interessata alla mia religione e al Dio di Gesù, ma è vero anche che mi considero parte di una grande famiglia umana, motivo per cui non mi rinchiudo nel cristianesimo come in un’ isola avulsa dal resto dell’umanità, variegata anche nelle religioni.
    Il nostro Gesù, Uomo-Dio, è il Figlio del Padre di TUTTI, qualunque religione professino, e per TUTTI si è sacrificato.
    Molti invece sdegnosamente rifiutano questo concetto basilare, e peccano di superbia.
    E chiedo, come ho già detto altre volte, che non si vada a confondere pretestuosamente la religione con le superstizioni o con una religiosità primitiva tipica di gruppi umani ancora sottosviluppati.
    Che la fede sia qualcosa di personale è certissimo ed è altrettanto sicuro che non è acquisita una volta per tutte.
    È un cammino continuo fino al termine della vita.
    Essendo un dono di Dio, Egli la plasma come a Lui piace. Sempre detto.
    Peccato che , al contrario, molti– cristiani e no– si ritengano orgogliosamente detentori della vera fede e la brandiscano come un’ arma. Niente di più sbagliato.
    E con questo chiudo definitivamente il discorso.

    31 Marzo, 2012 - 12:33
  107. Fides et ratio

    Io mi sento orgoglioso della mia fede e la brandisco come un’arma contro il nichilismo, l’indifferentismo, l’emotivismo, il materialismo. Un’arma la cui lama si chiama carità.
    E non credo affatto che questo sia un peccato o sbagliato, ma piuttosto un dovere di ogni cristiano.
    Dio mi guidi in questa buona battaglia per maggior sua gloria.

    31 Marzo, 2012 - 12:44
  108. Clodine

    Dio non toglie mai i doni che fa! I Doni di Dio sono per sempre.
    Neppure ha Lucifero ha tolto i doni. Tanté che è potente, astuto, dotato di scienza, di grande intelligenza. Era il più importante tra gli Angeli e di tali doni fa uso per muovere guerra contro Dio. Dio non toglie MAI i doni .

    “Essendo un dono di Dio, Egli la plasma come a Lui piace. Sempre detto..”

    Errori su erroti mia cara! La dura cervice non piace al Signore!

    31 Marzo, 2012 - 13:17
  109. Clodine

    Il dono della fede, essendo dono è per sempre. Poi sta all” uomo -dotato di libertà sine glossa- scegliere da che parte stare, in una opzione fondamentale,può decidere se stare con Lui o contro di Lui …è una libera scelta…
    Dio non vuole un automa del bene, ma un uomo libero, che amor suo decide di rinunciare anche alla libertà …per una libertà liberata e redenta.

    31 Marzo, 2012 - 13:29
  110. marta09

    Giusto per precisare
    http://www.galleriadellacanzone.it/canzoni/anni70/schede/sonounadonna/testo.htm

    ah ah ah 😀 … io santa? Ma mi faccia il piacere!!!!
    😕

    (lo vorrei tanto, mais rien à faire … e se qualcosa di buono esce dalla mia testolina … boh sarà lo Spirito Santo con la storiella delle perle ai porci ed io cerco di imparare … mica sono una mula)

    31 Marzo, 2012 - 14:05
  111. Clodine

    ti voglio bene!

    31 Marzo, 2012 - 14:19
  112. Clo, la durezza di cervice è una “bella” qualità che ci riguarda tutte/tutti, a random, e se ci guardiamo un po’ dentro siamo costretti ad ammetterlo…

    Dopo di che, ciò che piace al Signore è chiaro:
    “Misericordia io voglio, e non sacrificio” (Mt 9,13 che cita il profeta Osea)

    31 Marzo, 2012 - 14:31
  113. Clodine

    A Roma si dice che “semo de’ coccio”…e de’ coccio lo siamo un po’ tutti, è vero! La misericordia è una grande virtù, la più grande, perché genera quel sentimento di umana pietà per la nostra e altrui miseria…
    Buona Domenica delle Palme

    31 Marzo, 2012 - 17:09
  114. Clodine

    .
    venia per i refusi…compresa quell'”ha” davanti a Luicifero…

    31 Marzo, 2012 - 20:01
  115. fabi

    fides …
    quando ho letto queste parole, mi sarebbe venuto da cantare!
    Per non piangere … 🙂
    Sono pienamente d’accordo.
    Le ho scritte e dette pure io.
    Nella mia diocesi vince il sociale sia tra i preti che tra i laici e chi come me
    ci prova a fare diversamente, è guardato con un po’ di diffidenza …
    da provare per credere:
    altro che leggenda!

    Alcuni però riducono la Carità e l’Amore alla solidarietà, al volontariato, al sociale; cose molto importanti, certo
    Ma la Carità è molto, molto di più: è Amare Gesù Cristo in ogni fratello, simpatico, antipatico, amico o nemico.
    Non dimentichiamolo, altrimenti la Chiesa si riduce ad un Centro Sociale.

    31 Marzo, 2012 - 21:05
  116. marta09

    Fabi, finalmente …
    E’ bello non sentirsi una mosca bianca …

    31 Marzo, 2012 - 22:51
  117. fabi

    Ciao anche a te, Marta09!
    Sì, mosca bianca!
    Ma tengo duro. E mi sbilancio pure!
    Tu?

    1 Aprile, 2012 - 8:55
  118. marta09

    idem … ma è bello sbilanciarsi e fa anche bene ai muscoli spirituali.

    1 Aprile, 2012 - 9:58
  119. fabi

    Ok.
    Adesso come recupero fides?

    1 Aprile, 2012 - 10:15
  120. fabi

    Sarebbe bella una discussione su questo tema

    1 Aprile, 2012 - 10:15
  121. marta09

    Certo, ma solo dopo aver bene in testa cosa significa la Carità di parola, Fabi.

    1 Aprile, 2012 - 11:53
  122. fabi

    cioè?
    spiegati meglio, io non voglio insegnare nulla a nessuno.
    solo dialogare

    1 Aprile, 2012 - 12:39
  123. marta09

    Ma no, non mi riferivo a te, (che mi sei sembrato delicato e per nulla aggressivo) mi riferivo a tutti: troppo spesso usiamo le parole come armi che feriscono,

    Intendevo dire che la Carità di parola è veramente difficile in certi momenti.
    Esiste il gesto di Carità ed esiste la parola di Carità come esiste l’ascolto di Carità.

    Se riprendiamo le parole di San Paolo in quella conosciutissima Inno alla Carità ne converrai che rispondere gentilmente e con calma a chi offende, aggredisce, calunnia è veramente un’impresa da … Dio.

    Nessuno insegna qualcosa a qualcuno, tutti siamo scolari un po’ discoli e somarelli, ma fa male assistere a guerre di parole che hanno il solo intento di piegare l’altro.

    Discutere su questo argomento sarebbe inevitabile uno scostamento e scollamento sulle idee. La Parola Carità – come del resto la parola Pietà – è stata tradotta nella pratica con l’umanissima generosità (ben venga per l’amor di Dio) che è estremamente limitante.

    Colui che si sta preparando (ancora) a salire in croce è stato un Maestro di Carità e Pietà che proprio su quella croce ha raggiunto il suo culmine, in una posizione che noi considereremmo degna di Pietà e Carità.
    Mentre noi continuiamo a pensare a Gesù Crocifisso con sentimenti di pietà e carità, non ci accorgiamo che è Gesù con Dio Padre che continuano ad avere pietà e carità per e di noi.

    Temo (ma può darsi mi sbagli) che in questi giorni manca forse il senso di gratitudine ed il senso di gratitudine genera la parola di Carità o la Carità di parola.

    Almeno io la penso così, anche se non sempre ci riesco (veramente quasi mai), ma è quello che dovremmo fare tutti nonostante la passione che ci mettiamo nel difendere i principi base del Vangelo che – ripeto – non sono solo altruismo.

    1 Aprile, 2012 - 14:43
  124. fabi

    Sono una femmina! 🙂

    1 Aprile, 2012 - 15:43
  125. Federico B.

    Condivido il commento di Fides:

    Io mi sento orgoglioso della mia fede e la brandisco come un’arma contro il nichilismo, l’indifferentismo, l’emotivismo, il materialismo. Un’arma la cui lama si chiama carità.
    E non credo affatto che questo sia un peccato o sbagliato, ma piuttosto un dovere di ogni cristiano.
    Dio mi guidi in questa buona battaglia per maggior sua gloria.

    2 Aprile, 2012 - 11:54
  126. Marilisa

    Il fatto è che la vostra “arma” spesso è lontana dalla carità e si chiama invece “intolleranza”.
    Mi dispiace, Federico, ma di fronte a certe affermazioni sento di dover fare delle precisazioni, e anche se disturbano le faccio, anch’io, per amor di Dio.
    E non chiamarle, per cortesia, provocazioni.
    La fede non si brandisce come un’arma, qualunque cosa voi pensiate.
    Dio non vuole armi di alcun genere. Gesù Cristo rimproverò Pietro che voleva sfoderare un’arma per difenderlo. Non ti ricordi?

    2 Aprile, 2012 - 12:23
  127. Marilisa

    Aggiungo che “l’orgoglio” in religione ha un’accezione negativa, ed è in contrasto con l’umiltà. Perché non riuscite a vedere l’evidenza, figli di Dio?

    2 Aprile, 2012 - 12:29
  128. Marilisa

    Ho letto queste parole significative : “La nostra carità dovrà essere sempre mossa dalla sua ( dello Spirito Santo) sapienza e saggezza eterna. Lui sa cosa fare di noi e delle nostre sostanze. Lui sa come servirsi della nostra vita e del nostro tempo. Lui sa dove inviarci e per quanto tempo. Lui sa per quali vie andare e per quali ritornare. Lui sa dove farci dimorare e dove mai noi ci dobbiamo recare. Se siamo nello Spirito Santo, saremo sempre nella vera carità…..
    Lo Spirito Santo sa ogni cosa e ci muove perché attraverso di noi si compia la volontà del Padre nostro celeste. Chi non è nello Spirito di Dio, manca della saggezza della Legge del Signore e la vivrà in modo puramente esteriore, dottrinale, mai sapienziale, mai vero, mai attuale, mai profetico, mai come vera mozione della divina carità”.

    2 Aprile, 2012 - 12:50
  129. Federico B.

    Cara Marilisa,
    sottolinei un rischio che certamente esiste, come in tutti i comportamenti umani. C’è la tentazione dell’orgoglio anche nel volontariato e nelle opere di carità, anche nel bene che si fa ai propri fratelli.

    La metafora dell’arma non è in se’ negativa. Mai sentito parlare della preghiera, in particolare la recita del rosario, come arma potente contro il Maligno?
    Se c’è una lotta, occorre addestramento e occorrono armi. La lotta c’è, a cominciare da noi, nel nostro percorso di conversione, contro il male e le tentazioni.
    Chiaramente è una metafora, per carità, non siamo cavalieri crociati alla Brancaleone.
    Ma se non sentiamo la necessità di opporci al male, abbiamo già perso in partenza.

    2 Aprile, 2012 - 12:52
  130. Federico B.

    Ricordo un signore baffuto che domandava irridente e beffardo quante “divisioni” avesse il papa. Pensava all’arsenale a disposizione delle guardie svizzere e sottovalutava le vere “armi” della Chiesa. Sappiamo come è poi andata a finire, grazie a Dio.

    2 Aprile, 2012 - 13:02
  131. Clodine

    Condivido il commento di Fides e FedericoB:

    Sono fiera di soffrire per difendere la mia fede e la brandisco come un’arma contro il nichilismo, l’indifferentismo, l’emotivismo, il materialismo. Un’arma la cui lama si chiama carità.
    E non credo affatto che questo sia un peccato o sbagliato, ma piuttosto un dovere di ogni cristiano.
    Dio mi guidi in questa buona battaglia per maggior sua gloria perché alla fine di questo percorso terreno possa dire come l’apostolo :

    ” Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione”
    (,seconda Lettera a Timoteo cap.4, 6-8)

    Amen
    .

    2 Aprile, 2012 - 13:10
  132. Clodine

    San Paolo parla di battaglia, e la battaglia postula sempre una lotta.
    Banale nonché superfluo e ozioso pensare che sia una lotta corpo a corpo fatta di sangue e coltelli -mi sembra irrelevante e finanche ricordarlo- invero è una lotta estenuante contro l’errore e le potenze luciferine che circolano industurbate per fare dannoal Corpo di Cristo e diffondere l’errore e l’eresia.
    Supremo aiuto viene proprio dallo Spirito Santo, Spirito settiforme il quale non è uno Spirito pavido, di timore,[anzi, vomita i tiepidi] ma è Spirito di forza grande, Spirito guerriero tale da rendere forti e corazzati da cima a fondo quanti lo invocano.
    Che San Michele Arcangelo, il guerriero di Dio ci protegga nella lotta contro il male e il relativismo

    2 Aprile, 2012 - 13:31
  133. Marilisa

    Sono fiera di avere la mia fede, pregherò il “mio” Dio, invocherò sempre l’abbraccio del Signore misericordioso.
    Mai brandirò la mia fede come un’arma e rispetterò le fedi degli altri, certa che la mia non ne soffrirà.
    Sicura che la mia tolleranza, che esclude l’intransigenza opposta alla carità, sarà gradita a Dio, il Padre di tutti.

    2 Aprile, 2012 - 13:39
  134. marta09

    Arma del bene, non arma del male.
    Arma fatta di opere del bene che sono a testimonianza ed esempio
    Arma di chi non risponde al male ricevuto
    Arma di pronunciare sempre una parola gentile
    Arma di chi non si adira se l’altro non la pensa allos tesso modo
    Arma dell’umiltà che dichiara, ma non condanna
    Arma della misericordia, che va molto oltre alle opere di misericordia
    Arma della presenza e non dell’assenza
    Arma di rimanere sempre al proprio posto e non scegliere di andarsene sbattendo la porta
    Arma di Gesù che in questi giorni la si vede all’opera in tutta la sua ptoenza.

    Io non sempre ci riesco o forse mai ci riesco: colpa di quel maledetto egocentrismo che mette tutti con le spalle al muro.

    2 Aprile, 2012 - 14:34
  135. Federico B.

    Ricordo quando le immaginette per la Cresima dei ragazzini riportavano la scritta “Miles Christi”, soldato di Cristo: unzione con il S. Crisma e schiaffo del vescovo come riti di investitura.
    I cresimandi sapevano che essere autenticamente cristiani non sarebbe stato facile e aspettavano la S. Cresima come fortificazione nella “buona battaglia” della loro vita.
    Chi dice che dialogo, rispetto, tolleranza non siano strumenti utili a questa buona battaglia? L’amore per il prossimo non significa resa di fronte al male.

    2 Aprile, 2012 - 14:39
  136. Clodine

    “Sono fiera di avere la mia fede, pregherò il “mio” Dio, invocherò sempre l’abbraccio del Signore misericordioso.
    Mai brandirò la mia fede come un’arma e rispetterò le fedi degli altri, certa che la mia non ne soffrirà.
    Sicura che la mia tolleranza, che esclude l’intransigenza opposta alla carità, sarà gradita a Dio, il Padre di tutti”

    Male, mia cara…molto male…e sei anche “fuori” dalla retta dottrina della Chiesa la quale ci ricorda che nessuno è moralmente libero dinnanzi alla Verità, a Dio, alla Rivelazione, e alla croce di Cristo. L’ignoranza di essa, se direttamente volontaria, in quanto induce il rifiuto di ciò che si è tenuti a sapere è addirittura una delle più gravi responsabilità morali anzi, la più grave [Tommaso, S,Th 1/2 19,6; De MALO III , 8].
    E’ vero che nessuno deve influire con la violenza giammai, né fisica né morale sulla scelta soggettiva che ognuno può :
    compiere o non compiere,
    univocamente o no;
    nel bene o nel male,
    ma nessuno può considerarsi assolutamente immune o svincolato moralmente dalla ricerca della ricerca della Verità, difettare a tale riguardo, o per volontà perversa o per pervicace ostinazione o per erronea coscienza o per incuria, è responsabile davanti a Dio [TOMMASO , s TH 1/2 19.5)
    La Chiesa cattolica non ha mia abolito le tesi dell’Aquinate che sono a tutt’oggi uno dei capisaldi della dottrina cattolica.
    Se non si è cattolici, liberi di fare quello che si crede, ma fintanto che si è dentro la Chiesa, questo viene chiesto . La tolleranza, in questo caso, spoglia il soggetto di ogni criterio stabile di verità…

    2 Aprile, 2012 - 14:59
  137. Clodine

    Il “TUO” Dio…ma fammi il piacere buffona!

    2 Aprile, 2012 - 15:00
  138. Clodine

    il “Suo”…ma senti che mi tocca sentire…da una cattolica …Dio è Dio…e noi solo vermi di terra lo capisci o no…

    2 Aprile, 2012 - 15:04
  139. Clodine

    Concludo il pensiero con questi due interrogativi
    1) la tolleranza, in questo caso, spoglia il soggetto di ogni criterio stabile di verità… costituendolo in uno stato moralmente e religiosamente agnostico?
    2) la tolleranza di per sé non ha come punto di riferimento un male sopportato per motivi naturali o soprannaturali -p.es. per evitare un male peggiore?

    Vediamo cosa dice la dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae : la tolleranza non può svincolarsi dalla carità, ci mancherebbe, dando a questa la superiorità assoluta…vorrei vedere!! Ma qui si gioca su equilibrismi delicatissimi perché sempre guarderò al bene della persona umana e ne rispetterò il credo, ma alla medesima farò conoscere il rispetto di Cristo verso ogni essere umano nell’adempimento del dover crdere alla parola di dio, Non ci esime la Chiesa dal divulgare, come i discepoli, la voce del maestro ” che devono assimilare e manifestare in ogni loro azione” (D H 9)

    2 Aprile, 2012 - 15:21
  140. Federico B.

    Cara Clodine,
    è chiaro che c’è un’idea distorta di termini come rispetto, tolleranza e carità.
    Ti ringrazio per aver voluto chiarire, con riferimenti precisi, cosa la Chiesa intende.

    @Marilisa,
    scrivendo “mio” Dio e “mia” fede, contrapponendoli ad altri dei e fedi, hai involontariamente manifestato una visione relativista della religione.
    Non è la strada giusta. Cogli la buona volontà di chi replica ai tuoi interventi e prova a riconsiderare queste posizioni, che sfalsano tutti i tuoi ragionamenti. Sono certo che potresti dare molto a questa discussione (e non solo), con la tua innegabile sensibilità, se riuscissi a superare questa visione.

    2 Aprile, 2012 - 16:02
  141. Clodine

    Esattamente Federico B, tra l’altro quel “MIO” è l’esatto contrario della tolleranza, giacché postula una intrinseca esclusione tout court…la signora è confusa. Suppongo!
    Preghiamo in questa Settimana Santa perché sia foriera di conversione e di grandi Grazie.
    Uniti in Cristo e in preghiera con tutti voi,tutti, nessuno escluso

    2 Aprile, 2012 - 16:22
  142. Marilisa

    E chi mai si arrende di fronte al male?
    Ecco gli intransigenti e gli intolleranti: quelli che travisano volontariamente le parole altrui, arrampicandosi sugli specchi, per controbattere a chi non è della stessa loro opinione. Battaglia persa in partenza, figli di Dio.
    Riprendo le parole di Lazzaro: qui c’è chi non vede l’ora di fare la punta ai chiodi.
    Signore, abbi pietà di loro perché non sanno “leggere” e dall’alto della loro stupefacente sicumera neanche ci mettono la buona volontà. Partono lancia in resta e via.
    Miserere, Domine.

    2 Aprile, 2012 - 17:06
  143. Fides et ratio

    ARMA

    Anch’io non brandirò mai la mia fede come arma contro altre religioni, finché queste mi consentiranno di esprimere liberamente la mia.

    TOLLERANZA

    La stessa cosa spero che sia per le altre anche se purtroppo i fatti di straordinaria violenza contro i cristiani sono ormai quasi quotidiani.

    CHIODI

    I chiodi appuntiti sono quelli conficcati nelle pani e nei piedi di Nostro Signore. Sono i nostri peccati di superbia, di orgoglio, di giudizio e pregiudizio

    PIETA

    Signore, abbi PIETA DI ME che sono peccatore!

    2 Aprile, 2012 - 18:01
  144. Clodine

    Figlio di Davide, abbi pietà di me. Miserere nobis Domine !

    2 Aprile, 2012 - 20:00
  145. fabi

    Scusate,
    perché vi attaccate su queste cose?
    Non credo che ne valga la pena.
    Tutti parliamo di tolleranza, poi bisogna averla.
    Non siamo al mondo per erudire gli altri,
    ma per amare.
    Si possono dire le cose con più garbo.
    Anche sostenere le stesse cose che dite, ma …
    non sempre travisando lo scrito dell’altro.
    Si può chiedere spiegazione prima di puntare il dito.
    Ecco ho detto quello che penso, molto cordialmente.

    2 Aprile, 2012 - 21:00
  146. Marilisa

    Fabi, sei proprio sicura che “tutti parliamo di tolleranza”?

    2 Aprile, 2012 - 22:10
  147. fabi

    Fate voi …ciao

    2 Aprile, 2012 - 22:22
  148. Clodine

    Dispiace fabi, vederti indignata è l’ultima cosa che avrei desiderato.

    Ma contro la dittatura del relativismo tolleranza zero, ce lo chiede lo stesso Benedetto decimo sesto di contrastare questo male endemico dilagante con tutte le nostre forze.

    3 Aprile, 2012 - 5:05
  149. fabi

    Indignata io? Noooooo 🙂
    Clodine, non ci conosciamo.
    Indignata proprio è una cosa che capita non so ogni 10 anni!
    Era solo che secondo me si può parlare diversamente.
    Io non riesco ad essere così, pur essendo una persona molto decisa e di parte, ma ho un altro modo di pormi nei vonfronti dell’altro e
    quindi … fate voi.
    Magari ascolto quando entro, ma a volte è davvero spiacevole
    leggervi così.
    Ma per il resto, tranquillissima 🙂
    Anzi tranquillissimi 🙂
    Io ci sono lo stesso.

    3 Aprile, 2012 - 7:17
  150. fabi

    confronti, scusate

    3 Aprile, 2012 - 7:18
  151. Clodine

    Purtroppo non sono più tenpi della politically correct ,neppure per quanto riguarda il dibattito sulla fede e la Chiesa visti i ripetuti tentativi di capovolgere il concetto dell’ordine divino: non è più l’uomo che deve innalzarsi a Dio, come si era creduto per duemila anni, ma viceversa è proprio Dio, con la sua Chiesa, che deve adeguarsi al mondo, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti…

    3 Aprile, 2012 - 9:22
  152. Federico B.

    Clodine, sei fantastica!

    3 Aprile, 2012 - 9:40
  153. Io però suggerirei una piccola integrazione: oltre che seguire la sostanza del magistero di B XVI, possiamo imitarne anche i modi?

    3 Aprile, 2012 - 10:06
  154. Federico B.

    Ognuno ha il temperamento che si ritrova e più di tanto, temo, non si possa pretendere da noi stessi, ma sicuramente il suggerimento di Nico va preso in seria considerazione, specialmente se riconosciamo in Benedetto XVI quello “stile cristiano” che dovrebbe essere anche i nostro.

    3 Aprile, 2012 - 10:17
  155. Clodine

    Anche tu lo sei Federico B.
    @nico e fabi : non crediate che i santi siano stati tutt’aureola e collo ritorto, anzi..sono stati i più furenti passionari della storia della Chiesa. Tra i papi, i più grandi che si ricordano a memoria d’uomo e che han fatto la storia erano dei veri guerrieri mentre il mite Celestino V° che si arrese all’imperatore ritirandosi in eremo riposa nell’inferno Dantesco tra i vili perché la sua ignavia costò l’esilio al grande vate.E che dire di S Pietro, pensi, nico che fosse un “molliccio”? e S Padre Pio, santa Teresa D’Avila, Santa Caterina da Siena?…Dio usa tutta la persona, compreso il temperamento …

    3 Aprile, 2012 - 11:52
  156. Clo, guarda che Celestino V è santo.

    E comunque hai ragione, la santità ha mille colori:
    possiamo sperare che il Signore benedetto e misericordioso contempli il tuo, il mio, quello di Marilisa e quello di Federico, di Marta, di Fabi, di tutti noi battezzati che, proprio per questo, siamo resi santi in radice, chiamati a diventarlo nella vita.
    Buona Paqua a te e a tutti, con un abbraccio.

    3 Aprile, 2012 - 12:33
  157. Clodine

    Guarda che San Pietro del Morrone,venne elevato agli onori degli altari con solenne cerimonia nella cattedrale di Avignone e alla presenza di Clemente , non il papa Celestino V in quanto non esercitò il papato se non per una manciata di mesi…e morì dimenticato da tutti imprigionato nella rocca di Fumone dal suo successore Bonifacio VIII, che ne combinò di guai…!!!!

    Buona Pasqua anche a te nico e a tutti tutti voi…vi abbraccio!

    3 Aprile, 2012 - 12:54
  158. fabi

    Io uso il mio, infatti! 🙂 … di temperamento.
    E ti dirò che è tutto meno che pasionario 🙂
    Ma non credo sia un processo, no?
    O si ricomincia? 🙂

    3 Aprile, 2012 - 13:41
  159. Clodine

    AhAhAhAh..sei come mia figlia, quella può cascare pure il mondo che non fa unA grinza: impassibile! PoI ti guarda CON quel sorrisetto del cavolo e ti fa :” che è stato, m’è sembrato di sentire un rumore…mah…”
    …Guarda fabi che anche io sono simpatica eh…ti ragantisco che un giorno con me e stai sempre con la bocca spalancata a trentadue denti….potrei stupirti con effetti pirotecnici !!

    3 Aprile, 2012 - 13:59
  160. Clodine

    —ragantisco..ahahahahahahahahahahahahahahaha—-ragantisco….hahahahahahahahahaha…ma si può dire ragantisco!?..hahahahaha volevo dire garantisco ovviamente hahahahaha

    3 Aprile, 2012 - 14:00
  161. Fides et ratio

    Credo che una figura come quella di Giorgio La Pira lasci pochi dubbi circa l’autentica ispirazione cristiano di una persona che non ha mai avuto paura e dubbi a dichiarare e rendere pubblica la sua profonda fede.

    Uomo del dialogo che parla di Madonna e di Angeli con i leader sovietici,

    Uomo del sociale quando interviene a favore degli operai a rischio di licenziamento.

    Uomo che non considera la fede un fatto personale o privato, ma un punto di riferimento per una politica che metta al centro l’uomo.

    E anche difensore strenuo della fede; lo si capisce leggendo questa intervista che Zeffirelli concede al Corriere della Sera nel 2006, in cui racconta come, nel periodo dell’occupazione nazista La Pira gli disse:

    «la fede si difende con la spada».

    Parlando con amici antifascisti La Pira gli disse:


    «Ricordatevi che fascisti, nazisti e comunisti rappresentano la negazione di Dio e dell’ uomo. Bisogna comportarsi di conseguenza (…).Ciò che vi salverà è l’ esser pronti a difendere la fede cristiana. Solo dopo aver esaurito tutte le vie che il Signore può metterci a disposizione nella sua bontà, ma solo dopo, dovete prepararvi anche a impugnare la spada, a lottare per la causa di Cristo. Appunto: per difendere la nostra fede.»

    http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/25/Pira_disse_fede_difende_con_co_9_060225047.shtml

    3 Aprile, 2012 - 14:02
  162. Clodine

    Grazie Fides!

    3 Aprile, 2012 - 14:20
  163. fabi

    Penso che san Francesco ne lasci ancor meno, visto che è santo.
    E non ha seguito quella strada.
    E’ andato a dialogare non a combattere le crociate.
    San Bernardo era a favore.
    Ad ognuno il suo compito.
    Non sta a noi dire cosa fare a qualcuno.
    Davanti a Dio, e con un confronto serio …
    ognuno risponde di sé e degli altri che gli sono affidati.
    E con questo chiudo.
    Clodine, non potrei essere tua figlia né per l’età né per carattere
    che non è come recepisci. 🙂
    Pace. 🙂
    Buona Pasqua!

    3 Aprile, 2012 - 14:47
  164. Fides et ratio

    @fabi

    Penso che san Francesco ne lasci ancor meno, visto che è santo.
    E non ha seguito quella strada.
    E’ andato a dialogare non a combattere le crociate.

    Fabi, sei sicura di conoscere bene la figura di Giorgio La Pira?

    3 Aprile, 2012 - 15:15
  165. Marilisa

    Con tutto il rispetto per Giorgio La Pira, uomo che mi è sempre piaciuto per il suo cristianesimo e come politico, io dico: La fede NON si difende con la spada.
    Naturalmente vedo in quelle parole una metafora esasperata.
    Penso che se vivesse oggi, Giorgio La Pira, in virtù della sua intelligenza, non si esprimerebbe in quella forma.
    Cristallizzare certe frasi dette in un passato recente o remoto è più che mai sbagliato, per il semplice fatto che vanno contestualizzate nel tempo in cui le persone, le cui parole vengono riportate apoditticamente, sono vissute.

    3 Aprile, 2012 - 16:45
  166. Marilisa

    “E’ andato a dialogare non a combattere le crociate.
    San Bernardo era a favore.
    Ad ognuno il suo compito.
    Non sta a noi dire cosa fare a qualcuno.
    Davanti a Dio, e con un confronto serio …
    ognuno risponde di sé e degli altri che gli sono affidati.”

    Fabi, condivido in pieno le tue parole piene di buon senso.

    3 Aprile, 2012 - 16:51
  167. Clodine

    C’è stato, prima di noi, chi ha lottato e dato la vita per la conservazione della fede, della Tradizione, e assai prima di San Bernardo e 1000 anni prima di S.Francesco. Chiedetelo ai cristiani d’Europa dei primi secoli: intere legioni armate fino ai denti per difendere la Terra Santa, per salvare i luoghi in cui Gesù era vissuto, predicato, morto e risorto. Come pensate che abbiano risposto ad un islam che passava a ferro e fuoco i luoghi cristiani e che secondo la sura 8-12-17 era lo stesso Allah che uccideva per mano loro. Pensate che i difensori della fede e dei luoghi santi [Grazie ai quali, in virtù del loro martirio, l’ Evangelo è stato salvato] si siano difesi : con i fiori?…o abbiano sopportati supinamente la morte!? …e se così fosse stato in Terra Santa non ci sarebbe alcuna custodia francescana dei territori. Tanto fu il sangue che bagnò la Terra Santa che ne erano impregnate le case…e tanti furoni i crocifissi appesi sulla via Appiua da non potersi contare, pensate che quei cristiani si siano fatti ammazzare cantando? Senza opporre difesa? Vi sbagliate…avete un ‘idea romantica e falsata della questione.

    3 Aprile, 2012 - 17:59
  168. Clodine

    @fabi”Clodine, non potrei essere tua figlia né per l’età né per carattere
    che non è come recepisci”

    Quanti anni tu abbia non lo so, ma neppure tu sai quanti posso averne io.

    Secondariamente, non volermebe fabi, ma–vedi come sei? Per te vale il beneficio del dubbio: il tuo carattere non è come lo si recepisce. Però…non è così per gli altri dei quali ti scandalizzi e li recepisci, eccome se li recepisci e li giudichi anche..

    Eh così va il mondo: ” Giove ci ha messo due sacche, una dietro con i propri difetti e una davanti per osservare sempre quelli degli altri”..i nostri, essendo a tergo, non li vediamo..

    3 Aprile, 2012 - 18:08
  169. Fides et ratio

    Marilisa,
    anch’io sono convinto che il riferimento alla spada di La Pira fosse metaforico.

    Ma faccio fatica a spiegarmi come ti possa piacere come cristiano; ho raramente visto una persona come lui che nella fede ripone ogni sua azione, ogni suo progetto, ogni suo giudizio.

    Per La Pira tutto assume valore in Cristo e solo in Lui; senti cosa dice a proposito:

    Che cosa ho imparato da Cristo? Due cose, essenzialmente legate fra di loro: l’una complementare all’altra.

    E la prima è questa: ? che la nostra anima non ha pace, non ha fecondità vera, non ha vero riposo, senza la Parola dolce e santificante di Dio che la impreziosisce, la riposa, la pacifica, la consola! […]

    La seconda cosa che Cristo mi ha insegnato è la seguente: — che tutte le cose create hanno valore in Lui, assumono validità in Lui: gli altri uomini, miei fratelli destinati con me alla vita eterna, alla resurrezione futura; le città; le civiltà; il tempo; lo spazio: insomma la terra con tutte le sue dimensioni ed i suoi valori.
    Cristo consacra tutto, fa tutto “nuovo”: la grazia di Lui tutto santifica, sana, eleva: fa del mondo terreno un cantiere effettivo, edificatore, del mondo celeste, fa della terra una reale preparazione del cielo; della città presente un abbozzo ed una prefigurazione della città futura.

    Vale tutto se in Cristo inquadrato […]. Se tutto è ordinato all’unico fine: edificare sulla terra la città del Signore […]. Ecco il mistero efficace dell’Incarnazione: poiché Cristo è vero uomo, tutto il contesto della vita umana — cosmico — storico è valido: è un contesto che in Cristo riceve saldezza e validità eterna. Ecco allora il valore dell’azione umana: procede dall’interiore radicamento in Dio: si espande fuori come acqua fecondatrice; come luce che illumina e che riscalda! Quindi valore della storia e responsabilità dell’uomo chiamato, in Cristo, ad edificarlo.

    Queste le due cose che Cristo mi ha insegnato: la grazia nell’anima — lievito divino nella persona; l’azione edificatrice che incide sugli altri, edifica il Corpo di Cristo nella storia, edifica la città, le civiltà, le nazioni, la cultura ed ogni valore: e dà al tempo la validità che a lui deriva dall’essere anticipazione e prefigurazione della vita eterna.

    Questa e altri stupendi suoi detti li trovi qui:

    http://www.circologiorgiolapira.it/documenti/testi/GLP_Antologia.pdf

    3 Aprile, 2012 - 18:14
  170. Clodine

    Un grande testimone La Pira, grandissimo esempio di retta coscienza e autentica fede.

    3 Aprile, 2012 - 18:42
  171. marta09

    La lotta armata per la religiose è una questione che anche ai tempi di Gesù esisteva, ma la parola di Gesù è una sola ed è quella che ha lanciato al focoso Pietro nel Gestsemani.

    Abbiamo altre “armi”.

    Le Crociate intenzionalmente volevano tutelare la Terra Santa, ma poi … è diventata più una guerra politica e si è sporcata di nefandezze … come spesso succede nelle questioni umane.

    Se una spada c’è ( e c’è) nella Fede è quella della Parola e parola umana che si deve riferire sempre a quella con la “P” maiuscola: non si scappa.

    D’altra parte il “Non uccidere” fa parte del Dieci comandamenti anche se – leggendo la Bibbia – pare che in nome di Dio si potesse fare od almeno gli uomini si sono convinti di poterlo fare.

    Usare la parola come arma è la stessa cosa e ci sono troppe persone che sono degli arrabbiati a vita a causa di ferite ricevute da parole.

    La Fede – di per sè – si difende da sola perchè è Verità, ma la Verità ci si può illudere di farla tacere solo con la violenza.
    Difendere la propria Fede è doveroso anche per le eresie che in questi tempi stanno dilangando con sfumature incredibili, ma si difende il concetto e basta: non si offende chi propone questo concetto.

    L’oggettività vale, non la soggettività.

    Si può difendere la Fede, ma non si può uccidere l’uomo sia fisicamente che spiritualmente e lo si può fare a “muso duro” se serve, ma senza ferire la persona con giudizi.

    Se guardiamo bene le tentazioni di Gesù (tutte, sino a quelle tremende sulla croce) vertevano proprio su questo concetto di “violenza per potenza” ….

    3 Aprile, 2012 - 18:55
  172. Clodine

    Grazie Marta per avere completato ciò che mancava al mio intervento…solo abbozzato, che non vuole certo giustificare la barbarie.
    Ma senza senza il sacrificio di quegli uomini non ci sarebbe il S.Sepolcro, ne la Grotta di Betlemme e neppure l’orto degli ulivi e così via… compresa gran parte di Tradizione [fonti storiche] salvata dalle grinfie dei musulmani le cuii aggressioni erano tutt’altro che pacifiche- Quel segmento di storia è stato di massima importanza, solo una lettura superficiale ed erronea scambia i crociati per predoni e colonizzato sanguinari.
    Nessuna seria storiogafia lo farebbe.

    http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/L-apostasia-e-la-cristofobia-che-inquieta-l-Europa-autodistruggendola-l-omofobia-una-falsit-/D8729382.html
    E’ un articolo interessante. L’autore è stato mio professore, è un salesiano , ora cardinale e prefetto della congregazione delle cause dei santi

    3 Aprile, 2012 - 19:54
  173. Marilisa

    Fides,
    non comprendo il tuo far fatica a spiegarti come La Pira possa piacermi come cristiano.
    Le sue parole, che tu hai riportato testualmente nell’ultimo post, io le condivido totalmente.
    E io so bene che il suo operare è stato conforme al suo pensiero. Magari tutti i politici “cristiani” fossero così lineari.
    Tanto per dire: lo è, per caso, Formigoni tanto coerente? A me non sembra. Comunque il discorso non è questo.
    Ripeto: perché ti meravigli?
    Hanno pieno valore anche per me quelle parole. Certo non saprei esprimerle in modo così ispirato.
    Lo vedi che nei miei confronti hai dei pregiudizi?
    Tuttavia, con riferimento al discorso da te precedentemente postato [@14:02], io dissento da quel “la fede si difende con la spada”. Anche in metafora è un’ espressione esagerata e violenta.
    Non è detto che si debba accettare tutto ciò che viene detto da una persona o un personaggio che ci piace. Tutti possono sbagliare qualche volta, almeno a mio parere.
    Inoltre ti rimando a quel che ho detto circa i tempi in cui si si esprimono le proprie idee.
    Mi riferisco, in tutta evidenza, alle sue parole su fascismo e comunismo, che nel tempo hanno assunto connotazioni diverse, molto più blande, da quelle cui lui si riferiva.
    Lo sbaglio grande consiste, a mio avviso, nell’ostinarsi in una visione fissa che prescinde dai mutamenti delle cose.
    Molti fanno questo sbaglio, senza alcuna obiettività.
    Invece l’obiettività è di essenziale importanza.

    3 Aprile, 2012 - 21:51
  174. Fides et ratio

    @Marilisa

    Mi spiace ma:

    – non concordo affatto sulla contestualizzazione storica di fascismo, nazismo e comunismo; tenderei piuttosto ad estendere l’affermazione di La Pira a tutti i regimi laicisti che in un modo o nell’altro cercano di sradicare o ghettizzare la religione dalla società.

    – se la fede non si difende neppure metaforicamente con la spada dovremmo censurare le immagine e le statue di Santi che vengono raffigurati in questo modo. La metafora della spada è la metafora di chi non accetta che la fede e il sentimento religioso vengono combattuti, come peraltro sta avvenendo palesemente nella nostra società

    – continuo a non capire come tu possa contemporaneamente dire che esiste una carità senza Gesù Cristo e compiacerti di chi come La Pira che tutto assume senso e valore solo in Lui. Se leggi La Pira ti rendi conto che il suo progetto politico è un progetto di evangelizzazione e cristianizzazione della società che parte dal concetto che Lui e solo Lui è Verità

    – Infine, Cara Marilisa, può darsi che io commetta sbagli, anzi senz’altro ne faccio, ma devo dirti che non è un gran bel modo di discutere quello di tacciare gli altri di mancanza di obiettività. Vogliamo dialogare in modo più sereno?

    Grazie.

    4 Aprile, 2012 - 11:53
  175. Federico B.

    Assolutamente d’accordo con Fides.

    4 Aprile, 2012 - 13:27
  176. Clodine

    La Pira :il “pesce rosso nell’acquasantiera. Uomo politico illuminato che seppe coniugare fede, politica in una sintesi perfetta tradudendo nella prassi l’amore per il prossimo! Avercene di Santi di quello spessore, avercene…bisognerebbe clonarlo. Grande uomo che è riuscito dove altri han fallito: costruisce interi quartieri,garantisce il lavoro agli operai schierandosi dalla loro parte fin che Mattei non riscatta il Pignone [una delle più grandi aziende dell’epoca] e garantisce il pane quotidiano a migliaia di famiglie. Si prodiga per la pace universale, arriva a Mosca, parla davanti al Soviet collabora alla pacificazione tra arabi e israeliani convince gli Stati Uniti all’armistizio col Vietnam, caspita!!
    Spero che il processo di beatificazione iniziato nel 2005 arrivi presto a conclusione e finalmente lo si possa celebrare questo sindaco, ma prima ancora , uomo santo!

    Per un approfondimento consiglio caldamente questo video
    curato da Gianni Minoli..

    http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo.aspx?id=1278

    4 Aprile, 2012 - 13:30
  177. Clodine

    Concordo con Fides ….
    P.S
    Terminato il video, klikkando sulla voce “vai alla puntata” troverete per esteso l’intera vita di La Pira

    4 Aprile, 2012 - 13:38
  178. Marilisa

    @ Fides,
    libero di pensarla come vuoi. Libera io di pensarla diversamente.
    Permettimi però di fare alcune puntualizzazioni.
    Ribadisco con convinzione che è carità anche quella di chi la compie senza riferirla a Gesù Cristo.
    Ovviamente non censuro nessuna immagine o statua di Santi.
    Ovviamente, da cristiana, non voglio che si combattano la nostra fede e il nostro sentimento religioso, ma mi auguro anche che si rispettino le fedi e i sentimenti religiosi degli altri.
    Ovviamente non demonizzo, anzi rispetto, chi non crede.
    Anche io modestamente nel mio lavoro ho sempre operato nel senso della evangelizzazione e cristianizzazione della società, senza avere naturalmente il carisma di La Pira o di qualcun altro.
    Dico ancora che anche i migliori a volte sbagliano, e penso che talvolta lo abbiano fatto in buona fede anche i Santi, come bene ha detto Fabi a proposito di S. Bernardo. Aggiungo che credo che se potessero tornare in vita, molti, col senno di poi, si asterrebbero dal fare certe affermazioni, cui si appigliano acriticamente tanti devoti cristiani per avallare le loro discutibili ( almeno per me) opinioni.
    Tengo a dirti che il mio discorso sulla “obiettività” non era nel modo più assoluto specificamente riferito a te né a nessun altro del blog.
    Era generalizzato, essendo, l’obiettività, auspicata da me riguardo a tutti gli uomini; perché ritengo giusto, ancorché difficile, che essa venga perseguita il più possibile. Mentre si può constatare quasi sempre che, volendo gli uomini rimanere attaccati alle proprie idee– spesso per stupida antipatia verso quelli che ne professano altre– non vedono le cose nella loro oggettività e col necessario distacco.
    E questo genera guai a non finire. Io la penso così.
    Infine: l’ eccessiva suscettibilità, qual è quella da te ora dimostrata ( questo–bada bene– non vuole essere un rimprovero), certamente è un fattore che nuoce alla serenità del dialogo perché genera fraintendimenti, non permettendo di comprendere il senso vero delle parole altrui.
    Questo peraltro succede spesso nel blog del caro Luigi.

    Grazie a te, Fides, per l’ascolto.

    4 Aprile, 2012 - 13:42
  179. Clodine

    @”io dissento da quel “la fede si difende con la spada”.

    Peccato che il Signore non la pensa esattamente come certuni di cui sopra , tant’é…
    “Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra.
    Non sono venuto a portare la pace, ma la spada.
    Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari.”

    Matteo 10, 34-38

    4 Aprile, 2012 - 13:43
  180. Fides et ratio

    Bello il video, Clodine. Aggiungo per ulteriore chiarezza questo contributo:

    «La mia «ipotesi di lavoro voi la conoscete: la storia del mondo, della chiesa e dei popoli è tutta orientata e mossa verso i tre porti (un porto unico in realtà)

    1) della regalità di Cristo e di Maria su tutti i popoli della terra

    2) della conversione della Russia (e, cioè di tutto lo “spazio comunista” […]);

    3) della pace del mondo (e, quindi, l’unità di tutti i popoli e la loro promozione civile).

    Questa la “teologia della storia, la teleologia della storia” che il 13 luglio 1917 (nel giorno stesso in cui ebbe inizio la rivoluzione bolscevica in Russia) la 7
    Madonna rivelò ai fanciulli di Fatima.

    Naturalmente le “persone perbene”, i “sapienti” i “laici” i “professori” non credono a queste cose, si mettono a ridere quando si parla di queste “rivelazioni mariane” e della Rivelazione (biblica e cristiana) in genere: per essi non ha senso parlare dell’intervento di Dio nella storia di Israele e di tutti i popoli […]: “affare privato” dicono al massimo i “laici” credenti.

    “Affare privato”? Ma come, se esso struttura, finalizzandola in modo irresistibile, la storia della Chiesa e del mondo?».

    Tratto da: G. LA PIRA, «Una teologia della storia», 1966, in Vita e Pensiero 6(1979), 10.

    C’è altro da contestualizzare ?!?!?!??

    4 Aprile, 2012 - 13:44
  181. Clodine

    La presenza di Gesù idem tutta la sua missione non sono ffatto acqua cheta ma, anzi, sconvolge le coscienze degli uomini nele quali avvine una radicale trasformazione nella mentalità: l’affermazione del primato assoluto di Dio e il superamento di tutti gli ostacoli che ad esso si frappongono.

    “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.

    Amen!

    4 Aprile, 2012 - 13:52
  182. Clodine

    “Questa la “teologia della storia, la teleologia della storia” che il 13 luglio 1917 (nel giorno stesso in cui ebbe inizio la rivoluzione bolscevica in Russia) la 7 Madonna rivelò ai fanciulli di Fatima”

    Esattamente, esattamente Fides. Mirabile disegno di Dio, straordinaria Presenza del Vivente che entra nella Storia del mondo, nella nostra storia …e ci parla, ci parla ancora e ancora…

    4 Aprile, 2012 - 13:56
  183. Marilisa

    La fede NON si difende con la spada, almeno non con quella che uccide, nemmeno con le parole che uccidono.
    Il Cristo non autorizza alla violenza di un integralismo che contraddice la pace che deve esserci nella relazione fra gli uomini.
    Signore, perché le tue parole vengono fraintese? Signore, perché si ricorre ad esse pretestuosamente?
    La divisione di cui si legge in alcuni Vangeli è ben altra cosa che la fede impugnata per difendere una religiosità vecchia, rigida e stantìa.
    Il vino nuovo delle parole di Gesù non può stare negli otri vecchi.
    Quanta stolida capziosità nella religione di “certuni di cui sopra”.
    Davvero qui ogni dialogo è impossibile.

    4 Aprile, 2012 - 14:51
  184. Fides et ratio

    @Marilisa,
    nessun dialogo è facile, ma nessun dialogo è impossibile!

    Accetta che qualcuno abbia una visione diversa e accetta anche che qualcuno, a ragione o a torto si senta offesa dalle tue affermazioni.

    Io per conto mio accetterei volentieri da te un commento al mio post @ 13:44 nel merito. Grazie in anticipo!

    4 Aprile, 2012 - 15:43
  185. Clodine

    “La fede NON si difende con la spada, almeno non con quella che uccide, nemmeno con le parole che uccidono”…dice qualcuno di cui sopra…

    Applauso!! Clap, clap, clap…la scoperda dell’acqua calda! O forse dell’uovo di colombo! Ma che fantastica intuizione!!!

    Pace e spada:

    La pace della quale i discepoli devono essere portatori non si costruisce senza conflitti, ma è essa stessa causa di conflitto. Per questo, dissipando ogni equivoco su una pace calata dal cielo senza alcun coinvolgimento degli uomini, Gesù dichiara: “Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare una pace, ma una spada” (Mt 10,34).
    La spada che Gesù è venuto a portare non serve per uccidere, ma è una immagine adoperata nel mondo giudaico per indicare l’efficacia della Parola di Dio .La spada di cui parlo, e al quale fa riferimento Gesù è quella della parola di Dio, “che è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio ta-glio; essa penetra fino al punto di divisione della vita e dello spi-rito, fino alle giunture e alle midolla e sa discernere i sentimenti e i pensieri del cuore”
    (Eb 4,12).
    Gesù dividerà quanti l’accolgono da quelli che la rifiutano, oeri oggi e per sempre fino alla fine dei tempi: “Sono venuto infatti a dividere l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera”.
    Che la spada di cui parla Gesù sia la parola che divide, è confermato dal vangelo di Luca, che nel passo parallelo omette il termine spada e parla di divisione: “Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione”

    Guardare alla Parola di Dio in modo romantico genera una falsa visione…Invero , difendere la fede è quanto di più ardito e impegnativo si possa sperimentare.
    In questo video di Zeffirelli, anche se breve, si percepisce la durezza nelle parole del Cristo..da Ascoltare..

    http://youtu.be/GhMuhn9EgN8

    4 Aprile, 2012 - 15:58
  186. Fides et ratio

    Un tema da approfondire…

    Che relazione c’è il cristianesimo annacquato di buonismo, di politicamente corretto, di fede mia – fede tua, con l’esplosione dell’islam nella nostra laicissima Europa?

    Qualcuno sa dire qualcosa a proposito dell’escalation dell’islamismo della liberalissima Olanda dove i minareti sorgono come i funghi e dove la cosa più normale che puoi vedere lungo le strade sono donne velate e casbah-caffè?

    Qualcuno pensa che sia puramente casuale questo? O ha qualche altra idea o supposizione?

    http://vapensiero.wordpress.com/2010/01/21/lislamizzazione-dellolanda-un-incubo-dietro-langolo/

    Io ho una mezza idea in proposito …. e voi?

    4 Aprile, 2012 - 16:20
  187. Clodine

    “Il vino nuovo delle parole di Gesù non può stare negli otri vecchi.”
    – E S A T T A M E N T E-
    ma poi ti perdi quando affermi che:

    “La divisione di cui si legge in alcuni Vangeli è ben altra cosa che la fede impugnata per difendere una religiosità vecchia, rigida e stantìa.
    Il vino nuovo delle parole di Gesù non può stare negli otri vecchi”.

    Confusione. Una frase -la prima- fa a pugni con la seconda-

    Permettimi di aggiustare il tiro:

    Gesù aveva già parlato dell’incompatibilità del suo messaggio (vino nuovo) con le vecchie strutture religiose e sociali (otri vecchi), incapaci di resistere all’impatto da lui portato, e della necessità di un cambio radicale: “vino nuovo in otri nuovi” (Mt 9,17)
    ma il riferimento è alla tradizione rabbinica incapace di accettare Gesù e riconoscerlo come Messia…non ha nulla a che vedere con la divisione se non nella misura in cui il suo insegnamento e le sua dottrina produce la spaccatura all’interno della stessa famiglia, tra padre e figli, nuora e suocera, per arrivare all’intero tessuto sociale
    tutto qui!

    4 Aprile, 2012 - 16:22
  188. Clodine

    Anzi, mi correggo :
    è la seconda strofa
    [fede impugnata per difendere una religiosità vecchia, rigida e stantìa]
    che fa a pugni con la terza
    [ Il vino nuovo delle parole di Gesù non può stare negli otri vecchi”]

    .”eh ..certo che non ci può stare”

    4 Aprile, 2012 - 16:26
  189. Fides et ratio

    La religiosità di La Pira si può considerare vecchia, rigida e stantia?

    4 Aprile, 2012 - 17:27
  190. Rilevo una certa incongruenza, permettetemi.
    Chiedete a Marilisa di accettare le opinioni diverse dalla sua, ma volete a tutti i costi che lei accetti le vostre.

    E’ una missione impossibile: lei non cambierà voi e voi non cambierete lei.
    L’unica strada è la serena testimonianza della propria opinione, senza in alcun modo illudersi che l’altro possa dire: hai ragione.

    Parliamoci – e basta.

    4 Aprile, 2012 - 17:49
  191. Mi sono spiegata male: intendevo dire (spero si sia capito) che volete che lei accetti le opinioni diverse dalle sue, ma voi non accettate in alcun modo le opinioni diverse dalle vostre.

    4 Aprile, 2012 - 17:53
  192. Fides et ratio

    Opinioni?

    4 Aprile, 2012 - 18:00
  193. Clodine

    Opinioni?

    4 Aprile, 2012 - 18:14
  194. marta09

    Non è il bene che divide, ma il male che SI divide dal bene.
    Il Vangelo non ammette compromessi e non è un insieme di “opinioni”, direi anzi che sono i capisaldi anche di un correto modo di vivere e di governare.

    La divisione che si parla nei Vangeli è la divisione nel senso che si hanno occhi per vedere dove sta il male (in noi) e dove il bene; la divisione serve alla correzione e non di certo a spaccare e a dividere persone tra di loro.

    Esiste la divisione armata, ma che io sappia non è evangelico.

    Credo sia un discorso abbastanza difficile da considerare e quindi credo si debba procedere con il pregare prima di parlare.

    4 Aprile, 2012 - 18:20
  195. Clodine

    Ma di che stai parlando nico!?

    4 Aprile, 2012 - 18:27
  196. Marilisa

    Perfino mi diverto.
    Premesso che non perdo tempo a guardare il video di Zeffirelli per il fatto che quest’uomo a me non piace per nulla, dati il suo fondamentalismo e la sua supponenza, faccio qualche accenno di risposta perché ho un po’ di fretta.
    Bisogna saper leggere le parole di Gesù non estrapolandole da un solo brano che ci sembra adatto all’esigenza del momento. Ma guardando all’intero suo messaggio che si profila nei quattro Vangeli.
    Voi sapete almeno quanto me che ogni evangelista si proponeva dei fini particolari a seconda dell’aspetto del Cristo e dell’insegnamento che voleva proporre a determinate comunità.
    Tutto ciò può spiegare certe espressioni che si ritrovano in un evangelista e che non sono confermate da un altro. Mi potreste smentire forse?
    Mi auguro, nonostante tutto, che la nostra discussione che per molti versi ci vede duramente contrapposti, porti a qualche positività, dal momento che sono convinta che dalle frizioni su qualsiasi argomentazione e su qualsiasi aspetto si genera un avanzamento piccolo o grande della verità e della civiltà.
    Dopo guerre e contrasti di ogni genere fra popoli e fazioni, la civiltà di oggi è infatti progredita rispetto al passato, almeno in molte zone del globo. E su questo non ci sono dubbi.
    Io ritengo che il cammino dell’umanità si accompagni ad una naturale evoluzione voluta da Dio, perché nel nostro procedere è presente Dio stesso che non ci lascia mai soli. Anche fra le nostre storture Dio ci segue comunque. Dio scrive dritto fra le righe storte, si dice.
    Detto questo, sottoscrivo parola per parola l’ intervento di Nico, della quale apprezzo enormemente l’equilibrio e la saggezza.

    Detto questo,

    4 Aprile, 2012 - 18:35
  197. Marilisa

    Ritenete cancellato l’ultimo “detto questo” che è sfuggito al mio controllo.

    4 Aprile, 2012 - 18:39
  198. Clodine

    Se il presupposto è un chiarimento tra cattolici la dottrina della Chiesa -quella Cattolica Romana dunque e di chi ne è parte- Questa , la Chiesa, affonda le sue radici nella Rivelazione, dottrina che non contempla possibili liberismi idde o peggio Opinioni! Non esistono opinioni perché la dottrina cattolica affonda le sue radici da molto lungi e poggia sulle certezze che sono andate sedimentando nel suo bimillenario incedere e che nessuno, neppure il Papa può contestare!

    Ma esiste sempre la libertà religiosa per cui sciascuno può abbracciare o rinnegare i dogmi e gli stessi contenuti della fede ed uscire dalla Chiesa cattolica , ci mancherebbe!
    SE ci si sente meglio rappresentati da altre confessioni nulla in contrario, in quel contesto, si risponde a Dio della propria scelta e il discorso finisce! ..
    Tutto qui…Basta dire “sono di un’altra confessione”..e il discorso si tronca di netto.

    4 Aprile, 2012 - 18:44
  199. Le uniche cose a cui devo l’assenso dell’intelletto e della volontà sono i dogmi di fede.
    Di cui non credo faccia parte né la figura (meravigliosa) di La Pira nè le parole (che rispetto e amo) della Beata Vergine a Fatima.
    Il Vangelo stesso e la sua interpretazione hanno subito grandi evoluzioni nella storia della Chiesa (pensate solo a quando le beatitudini erano considerate semplicemente opere supererogatorie e non norma per ogni cristiano), e quindi parlare di opinioni nell’interpretare la scrittura è legittimo (anche se è evidente che la norma la detta il Magistero).

    Per questo parlavo di opinioni: non mi sembra che sia stata messa in discussione la Trinità, né la natura divino-umana di Cristo, né altro del genere (a meno che non abbia letto di fretta o saltato qualcosa e quindi chiedo venia).

    4 Aprile, 2012 - 18:51
  200. Clodine

    I Vangeli NON esprimono opinioni, sono fotografie della stessa persona,scatti dello stesso volto. Non ci sono interpretazioni da espungere atte a formulare in modo fantasioso il messaggio – tanté che molti scritti apocrifi sono stati quasi cestinati- ma 4 testimonianze, per altro scritte in momenti storici diversi, che annunciano lo stesso messaggio…

    4 Aprile, 2012 - 18:55
  201. Clo, NON ho detto che il Vangelo è un’opinione, né che esprime opinioni, ma che ci sono e ci sono state diverse opinioni nell’interpretarlo, alcune giuste (ratificate dal Magistero) alcune sbagliate.

    4 Aprile, 2012 - 19:05
  202. Clodine

    Ahhh..certo, ora si!
    Ciao nico, un caro saluto

    4 Aprile, 2012 - 19:13
  203. marta09

    Nico, vedi, nessuno obbliga l’altro a piegarsi alle proprie convinzioni, ma quando si inizia a dire “voi che vi credete cristiani” o peggio diventa difficile passare oltre e spesso si cade nel tranello di rispondere per le rime.

    I toni si sono fatti bruschi e sgradevoli proprio perchè c’era la velata supposizione del “se non la pensi come me non sei cristiano come ti dici di essere”, al che Clo ed altri si sono difesi … E che dovevano fare?

    Ho tanti amici e moltissimi parenti che vanno dall’ateo al protestante con un ramoscello di spiritualità orientali. Bene regolarmente parte un attacco tasversale come a voler convincere i cattolici che la Chiesa è una baggianata.
    Davanti a questi tentativi di piegare (elencando le nefandezze storiche della Chiesa aggiungendoci delle notizie che spesso denotano uno scarso approfondimento) personalmente chiudo la bocca a tutti con un bel “Io non voglio convincere voi, perchè voi volete a tutti i costi convincere me?”

    Si può mettere in discussione Trinità, natura umana-divina di Gesù ecc. anche in modo sottile senza essere per forza espliciti … bastano anche solo delle inopportune virgolette.

    Direi però di passare ad altro … ormai questo post è una trappola vera e propria.
    Insomma diciamo tanto di misericordia, di non divisione, di unione e poi proprio chi lo afferma lo fa.
    Questo infastidisce, umanamente infastidisce parecchio.

    4 Aprile, 2012 - 19:36
  204. Concordo, Marta, è ora di passare oltre.

    4 Aprile, 2012 - 19:57
  205. Fides et ratio

    A parte qualche puntina da disegno qua e là io non ho visto mancanze di carità in questo pur vivace e lungo scambio di idee.
    È stata anzi l’occasione per mettere a fuoco e approfondire alcuni argomenti.
    Se credete che io abbia mancato di carità fatemelo notare senza remore e cercherò di correggermi.
    Ringrazio Clodine, Marilisa e tutti quelli che hanno partecipato a questo piccolo dibattito su temi non futili.
    Grazie.

    4 Aprile, 2012 - 20:39
  206. Clodine

    Assolutamente corretto, come sempre Fides, stai tranquillo…
    Buon Triduo pasquale,
    uniti in Cristo e in preghiera
    Clo

    4 Aprile, 2012 - 21:27
  207. Marilisa

    Senti, Marta09, mi dispiace di dover disattendere il tuo desiderio di passare ad altro, proprio perché con il tuo ultimo post mi tiri per i capelli a replicare con decisione a qualche tua avventata affermazione.
    “I toni si sono fatti bruschi e sgradevoli proprio perchè c’era la velata supposizione del “se non la pensi come me non sei cristiano come ti dici di essere”, al che Clo ed altri si sono difesi … E che dovevano fare?”
    [Poverini!! Che dovevano fare?…]
    Queste parole fanno trasecolare per quanto denotano la posizione sbilanciata che tu hai sempre dimostrato.
    Non ti sfiora il dubbio di essere faziosa? Ebbene, decisamente lo sei.
    Quella “velata supposizione” di cui con tanta superficialità parli, l’hai vista tu dall’alto della partigianeria che ti connota.
    E “difendersi” ( da che cosa, poi?) a suon di insulti e di ironia come ha fatto, dall’inizio alla fine, la tua amica, certo che non è da cristiani. E nei suoi confronti non ti è uscito uno iota di dissuasione, naturalmente.
    Rileggiti il lungo rosario dei post se hai voglia di vedere le cose senza il velo della faziosità negli occhi. Cosa di cui dubito fortemente date le premesse.
    Ecco cosa significa non avere quella obiettività di cui prima ho parlato e che sarebbe sommamente opportuna.
    Come si fa a non reagire di fronte a certe affermazioni tanto campate in aria?

    Fides, siamo su posizioni differenti, lo abbiamo assodato.
    Tuttavia ti ringrazio per esserti mantenuto sul piano della correttezza.
    Non è cosa da poco.

    5 Aprile, 2012 - 1:16
  208. marta09

    Bene, gente, giudicate voi da questo ultimo commento.
    Io non ho più nulla da aggiungere.
    Onestamente non so più cosa dire.

    5 Aprile, 2012 - 1:42
  209. marta09

    Fides, che dici, ti piacciono queste “puntine” qu e là?

    Per favore, almeno smettiamola di offendere su cose che per quanto importanti non lo saranno mai come la vita umana.
    C’è gente che nuore ogni giorno suicida per i gravi problemi economici in cui versa … E noi che facciamo?

    Vi saluto signori, Marilisa, hai superato il segno.

    5 Aprile, 2012 - 1:48
  210. Clodine

    Eh…che ci vuoi fare Marta…non ci sono parole…

    Vorrei dire a Nico una cosa in merito all’interpretazione dei Vangeli.
    Forse Nico, dimentica che esistono degli speciali statuti e norme fissate dalla Pontificia Commissione per gli studi biblici…non vige anarchia nella Chiesa in merito all’interpretazione dei Vangeli, che è univoca! Quella, l’anarchia, il personalismo, l’interpretazione soggettiva dei testi la applicano i Luterani, gli anglicani, chiese evangeliche e protestanti…

    La Santa Madre Chiesa, «colonna e fondamento della verità» (1 Tm 3,15)ha sempre difeso i Vangeli da qualsiasi falsa interpretazione soprattutto arbitraria .L’esegeta cattolico, sotto la guida del magistero ecclesiastico, sfrutterà tutti i risultati ottenuti dagli esegeti che l’hanno preceduto, specialmente dai santi Padri e dai dottori della Chiesa, circa l’intelligenza del sacro testo allo scopo di mettere in piena luce la perenne verità e l’autorità dei vangeli, seguendo fedelmente le norme dell’ermeneutica razionale e cattolica”

    Più chiaro di così…cara nico…eh…

    5 Aprile, 2012 - 5:04
  211. Clodine

    Le falsa opinione è la regina del mondo, perché la stoltezza è la regina degli stolti; esse somigliano alle monete false: coniate da qualche malvivente e poi spese da persone oneste, che perpetuano il crimine senza sapere quel che fanno.

    .

    Arrivederci, Arrivederci…Arrivederci….
    Annamosene Marta…..andiamo via da qui…cambiamo aria!

    5 Aprile, 2012 - 5:10

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