A chi gira mascherato per la Rete

Come non è accettato che qualcuno circoli mascherato nelle nostre città, così nessuno dovrebbe andare mascherato per la Rete, fatti salvi i casi di necessità delle dittature e delle persecuzioni. Non so come il diritto della Rete risolverà la questione. Io parlo di un’esigenza pedagogica, che è quella che qui ci interessa e ci interpella“: è un rutilante aforisma da me proposto insieme ad altri non meno brillanti sabato 22 a un’assemblea del Meic. La mia comunicazione era intitolata Il linguaggio della Rete e può essere letta nella pagina CONFERENZE E DIBATTITI di questo blog elencata sotto la mia foto. Non metto il link in modo che per leggerla dovete andarla a cercare e così vi fate un’idea delle stanze che si affacciano su questo pianerottolo.

39 Comments

  1. Hai ragione, Luigi.

    25 Ottobre, 2011 - 10:25
  2. Ecco, per parte mia ho rimediato.

    25 Ottobre, 2011 - 10:25
  3. O fraintendo io oppure il giudizio è troppo pesante.
    Già una volta (per scherzo…) mi ha definito “come Caino sulla luna”…

    Comunque Luigi, credo che lei abbia confuso due piani differenti, che tanto possono intersecarsi e in quel caso avrebbe ragione, e tanto potrebbero essere paralleli e quindi non intersecarsi mai, e in quel caso ha torto…

    25 Ottobre, 2011 - 11:07
  4. Luigi Accattoli

    Ubi non credo di aver capito la faccenda dei piani.

    25 Ottobre, 2011 - 13:23
  5. Gioab

    Caro Luigi,
    Devi tener presente che ogni medaglia ha sempre due facce. Come la spada spirituale ha due tagli.
    Ci sono coloro che hanno il senso di riverenza , di filiale servilismo all’uomo, da cui nasce il famoso “lei non sa chi sono io” di cui gli italici provinciali rimangono orgogliosamente affascinati specialmente se appare un titolo nobiliare, attribuendo un indebita importanza alla persona che nascosta dietro il titolo, (di nessun valore) si gongola e pavoneggia.

    Ricorderai il famoso Maresciallo di Pane amore e…. e quelli che si nascondono dietro la divisa militare e i galloni…

    Ma ci sono anche quelli più giovani che hanno superato il complesso e non vogliono dimostrare niente a nessuno consapevoli della propria forza e del proprio valore non hanno bisogno di mostrarsi né di apparire. Praticano il sempre valido “non è l’abito che fa il monaco” e che troppi monaci non essendo orgogliosi della tonaca hanno trasformato in calzoni e la camicia nascondendosi a loro volta.

    Io credo che il valore, non sia della persona, ma delle idee. Non va glorificata la persona, in quanto tale, ma l’idea che la persona esprime. E le persone di valore normalmente per non cadere nella trappola dell’orgoglio e del culto del “barone”, preferiscono rimanere nell’anonimato, come il “principe cerca moglie” che se avesse detto chi era veramente, avrebbero voluto sposarlo tutte. Gesù dice :”Voi mi seguite non perché avete capito ma perché siete stati nutriti.” ( Gv. 6.26)

    Vedi tu se la curiosità di scoprire chi si cela dietro l’anonimato ed esprime idee è da preferirsi alla prudenza di chi per poter attribuire un valore all’idea preferisce vedere in faccia chi la esprime.

    “E avvenne che, mentre entravano ed egli scorse Eliab, subito disse: “Di sicuro il suo unto è dinanzi a Geova”. Ma Geova disse a Samuele: “Non guardare il suo aspetto e l’altezza della sua statura, poiché l’ho rigettato. Poiché non come vede l’uomo [vede Dio], perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore”. ( 1 Samuele 16.6-7)

    E poi anche Satana gira mascherato per la rete, come lo renderesti visibile ? Con la tonaca o con i pantaloni ?

    25 Ottobre, 2011 - 13:42
  6. Buon Luigi,
    non posso che invitarti a riflettere più approfonditamente su quanto affermi.

    Non posso credere che tu parta da una visione unilaterale,
    senza tener conto della spaventosa complessità dell’identità nella rete globale overo mondiale.

    Ti è sfuggito qualche cosa?
    🙂

    25 Ottobre, 2011 - 13:54
  7. Ipotesi 1: Mantengo l’anonimato e faccio affermazioni eclatanti al limite del violento o razzista o addirittura perseguibili per legge (Esempio: istigare al suicidio o al reato). Il piano dell’anonimato interseca il piano della sicurezza incidendo su una realtà che vado a proporre. Ciò dimostra effettivamente la sua tesi e lei ha ragione.

    Ipotesi 2: Mantengo l’anonimato e faccio normali osservazioni sulla vita di tutti i giorni, normalmente condivisibili o no, che non hanno nulla di violento o che istighi a qualcosa che possa essere reato o vietata dalla legge o da un comune senso di normalità, per se sostengo con forza il mio punto di vista.
    Il piano dell’anonimato non interseca il piano della sicurezza o almeno della comune decenza. Ciò dimostra la mia tesi, cioè che lei ha torto ad affermare che “nessuno dovrebbe andare mascherato per la Rete”. Infatti in questo caso l’anonimato non incide su nessuno, tranne sui curiosi…

    Ci sarebbe la terza ipotesi… ma in realtà è un “assioma”…
    “è sempre meglio mantenere l’anonomato… nun ze po mai sapè…”

    25 Ottobre, 2011 - 14:33
  8. E’ partito il post senza che terminassi…

    Ci sarebbe la terza ipotesi… ma in realtà è un “assioma”…
    “è sempre meglio mantenere l’anonimato… nun ze po mai sapè…”

    da cui il postulato: “ognuno in rete si regoli come vuole”…

    25 Ottobre, 2011 - 14:46
  9. Buon Luigi
    per cercare di capirti ho riletto più volte,
    ma è verfamente una analisi troppo semplicistica, e unilaterale,
    tipica da articolo di giornale.

    Non mi pare leale partire da un semplice assioma
    per dire come gli altri debbono esprimersi.

    La violenza è prima della rete,
    dipende dall’uso che se ne fa…

    La grande fortuna della rete,
    è la possibilità anche di smascherare
    le grandi truffe e manipolazioni di governi, finanze e politica, come anche di certune religioni impersonate da certi figuri.

    Non posso negare che da più di un anno,
    che un folle ha creato un sito creato appositamente per diffamare
    con menzogne un parroco che io conosco da decenni,
    un parroco che vive nella povertà, facendosi tutto a tutti, accogliendo tutti, compresi poveri e immigrati.
    E’ una persona che io stimo enormemente anche quando le nostre strade si sono divise per diversità di opinione soffrendone tanto.

    Questo dovrebbe essere un problema di polizia postale
    che si può muovere a seguito di denuncia dell’offeso.
    Ma
    a don XXXX
    non interessa….

    Comunque rimango colpito dal semplicismo del tuo ragionamento,
    e mi propongo di approfondirlo in altra sede,
    qui vedo “laudatores temporis…..”

    e tu in fondo stai dando modo di vederti quali risonanza provoca la tua riflessione…

    25 Ottobre, 2011 - 15:08
  10. Luigi Accattoli

    Grazie Nico due volte: per la bellezza del tuo sito e per quella che sempre ci dà Muti.

    25 Ottobre, 2011 - 16:02
  11. Nino

    nico
    vedo che sul tuo blog preannunci una lectio divina, per questo ti segnalo il sito dei padri gesuiti : http://www.gesuiti-villapizzone.it/comunita.htm, da cui gratuitamente si possono scaricare in podcast le lectio divine tenute in particolare da P. Silvano Fausti sui 4 vangeli, sugli Atti degli Apostoli ed altri esercizi spirituali.
    E, tra qualche tempo quelle sulle Lettere di S: Paolo. E’ un lavoro che va avanti da un ventennio di grande valore e di grande utilità, a mio avviso, per chi è interessato ad approfondire la Parola per se stesso e per un supporto “alto” alla catechesi.

    Nino
    PS avevo provato ad inviarti questo post sul tuo blog ma non ci sono riuscito.

    25 Ottobre, 2011 - 17:16
  12. Grazie, Nino, ogni segnalazione è preziosa.

    E grazie a Luigi per il complimento.
    Un bacio
    :-*

    25 Ottobre, 2011 - 17:24
  13. Nino
    nel mio sito non c’è un blog, solo la possibilità di contattarmi, i messaggi mi arrivano sulla mail.

    Non ho ancora inaugurato una modalità interattiva per stare nel web perchè non avrei il tempo di seguirla e tenerla aggiornata, per il momento.
    Spero di riuscirci in futuro, a medio termine.
    Questo anche per rispondere all’articolo di Luigi, che auspica (giustamente) che i siti di ispirazione cristiana non siano solo documentali.

    25 Ottobre, 2011 - 17:34
  14. Nico, per contattarti sul tuo sito bisogna per forza avere un profilo altervista.
    Comunque, complimenti e auguri per il sito.

    25 Ottobre, 2011 - 18:18
  15. lycopodium

    Nico,
    appena posso vedo cosa hai scritto su Blondel…

    25 Ottobre, 2011 - 21:37
  16. Grazie a tutti dell’attenzione.

    25 Ottobre, 2011 - 22:05
  17. Eppure…
    mi chiedo: giusto l’interesse per i “burattini”. E quello per i “burattinai” ?
    Molti nutrono un pensiero autonomo, ma tanti (troppi…) un pensiero elaborato da altri.
    Gruppi, think thank, movimenti (e “forse”!? anche di “circoli” al limite dell’esoterico…). Lo vediamo anche quando parliamo del religioso. Chi ci racconta le contiguità o amicizie politiche e i think thank di riferimento dei cosiddetti “tradizionalisti”, “progressisti” e “conservatori” ?
    Chi manovra? A cosa tendono?
    C’è chi sa e chi non sa.
    Se qualche giornalista raccontasse…. magari sul suo blog…

    26 Ottobre, 2011 - 9:10
  18. raffaele.savigni

    Io (ero presente all’Assemblea del MEIC mentre Luigi parlava) condivido pienamente le osservazioni di Luigi. Non capisco come qualcuno possa definirle “semplicistiche” e “unilaterali”. Certamente si tratta di un breve ed essenziale contributo, che nel suo contesto faceva seguito ad un’ampia relazione di un filosofo sullo stesso argomento. Non possiamo quindi pretendere che Luigi sviluppasse l’argomentazione parlando per due ore…
    Credo che l’anonimato favorisca l’uso di un linguaggio violento. Se io incontrassi Matteo o “Ubi humilitas” in un convegno o nel contesto di una liturgia, ognuno con un volto preciso, credo che potremmo dialogare in modo più sereno.
    Io mi presento col mio nome e cognome: non ho nulla da nascondere, non ho paura che qualcuno possa danneggiare la mia immagine o la mia “carriera” accademica o il mio servizio ecclesiale. Capisco come in certi ambienti qualcuno possa essere tentato di nascondersi, ma chiedo a tutti un atto di coraggio e di lealtà: togliamoci la maschera, e denunciamo chi va in giro “mascherato” (nella realtà e nella Rete) a seminare violenza o zizzania.

    26 Ottobre, 2011 - 10:22
  19. raffaele.savigni

    A Ubi humilitas:
    Ipotesi 4: esco dall’anonimato, mi presento con la mia identità, senza nascondermi, e presento con coraggio le mie idee, senza paura di essere considerato di volta in volta “modernista” o “cattocomunista” (dai tradizionalisti) o “clericale” e “papista” (da qualche pogressista). Accetto questo rischio. Esiste qualche possibilità (forse remota) che un monsignore o un “barone” legga ciò che scrivo e danneggi la mia carriera o mi diffami nell’ambiente in cui vivo ed opero. Ma credo che la “parresia” sia più importante e che ne valga la pena.
    Non sopporto chi trama nell’ombra. io gioco a carte scoperte, e chiedo agli altri di fare lo stesso.

    26 Ottobre, 2011 - 10:31
  20. Ecco prof. Savigni, lei è arrivato al punto.
    Chi come noi gioca a carte scoperte teme chi trama nell’ombra.
    Sono tanti, tutti pesci grossi, squali. Poi per quello che le dicevo prima, chi in rete porta quel pensiero che lei e io temiamo, è sempre uno che porta un pensiero “indotto”.
    La guerra sul campo la fanno i soldati, i “generali” dirigono “al coperto”, nelle retrovie…

    26 Ottobre, 2011 - 11:29
  21. Gioab

    @ raffaele savigni
    “Non sopporto chi trama nell’ombra. io gioco a carte scoperte, e chiedo agli altri di fare lo stesso.”
    Pur essendo una proposta non può pretendere che sia l’unica proposta. Se va bene per lei lo faccia, ricordando che “ Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni: A chi vince darò della manna nascosta, e gli darò un sassolino bianco, e sul sassolino un nuovo nome scritto che nessuno conosce tranne colui che lo riceve’.”( Rivelazione 21.17) – Perché non lo dà pubblicamente ? Neanche il Dio è d’accordo con lei.
    Anonimamente è paritario e non favorisce la discriminazione perché si valutano le idee, non le persone né i titoli. Quando è pubblico, in un mondo di baroni e opportunisti, si è spinti ad escludere alcuni e preferire altri dialogando solo con certi nomi .
    La trama si trama quando si conoscono le facce non quando sono anonime. Le idee si devono smontare con altre idee non con i titoli cattedratici ottenuti con l’aiuto dell’amico dell’amico in un mondo ove le baronie contano più delle idee e chi gioca a carte scoperte perde sempre.

    “in un convegno o nel contesto di una liturgia, ognuno con un volto preciso, credo che potremmo dialogare in modo più sereno.” In cerca di amici ?

    Vede che si è scoperto ? perché non può dialogare in modo sereno anche se non li incontra ? o ha paura di esprimersi in tono deciso anche lei ? Molto mellifluo….sig. raffaele, si chiama vaticanese simile al politichese o sindacalese….. sui principi non si negozia né si transige.

    26 Ottobre, 2011 - 11:49
  22. Simone Sereni

    in onore a questo post, uso per la prima volta esplicitamente nome e cognome (anche se sul web dal mio nickname – il moralista – si evince facilmente tutto). Poi in futuro tornerò, per pura vanità, al mio nick…

    Proprio due giorni fa, Luigi, cercavo un tuo vecchio articolo sul linguaggio, sullo stile (e la violenza) dei commentatori nei “blog cattolici”, credo uscito su Il Regno (non l’ho trovato ma non ho cercato a lungo).

    E mi sono invece imbattuto proprio in questo tuo intervento fresco fresco.

    Che sarà la base di una ricerca che vorrei approfondire (ne ho parlato brevemente anche con p. Antonio Spadaro, proprio stamattina).

    Anche per capire come “gestire” correttamente i dialoghi e la comunicazione “tra cattolici” sul web.

    Cercasi collaboratori di ricerca volontari! 😀

    26 Ottobre, 2011 - 12:34
  23. ps. comunque, tendenzialmente io sono con Savigni. Anche perché il nome e il cognome aiutano a meditare bene il proprio intervento prima di fare click.

    26 Ottobre, 2011 - 12:37
  24. concordo anch’io con l’esigenza di trasparenza… internet è un mare vasto e se solo si avesse la semplicità di firmarsi nome e cognome, ne troverebbe giovamento…
    saluti a tutti da Maioba

    26 Ottobre, 2011 - 13:09
  25. A raffaele.savigni 26 ottobre 2011 @ 10:22
    decidi tu quando incontrarci,
    non ho problemi.

    Ma mi rendo conto che anche tu fai fatica a contestualizzare.

    Possiamo incontrarci in un convegno, conferenza, in una manifestazione,
    cose che possono essere anche riportate su un sito,
    ma non sono allo stesso tempo
    la rete web.

    Continuo a ritenere che certe riflessioni
    seguitino ad essere troppo semplicistiche.

    … e le approfondirò
    ma con calma
    non in un botta e risposta
    dove ciascuno vuole essere il più bravo…..
    a sparare cartucce.

    26 Ottobre, 2011 - 13:16
  26. @nico: ho associato nick, nome e sito. Messo tra i miei preferiti, cartella “Chiesa – fonti utili”.

    ciao

    26 Ottobre, 2011 - 13:31
  27. Luigi Accattoli

    Matteo è chiaro che non pretendo di stabilire come gli altri si debbano esprimere. Mi pare che il blog attesti il mio rispetto per ogni modalità.
    Però il mio convincimento è quello. Non ho nulla contro chi va per la Rete mascherato – purchè non faccia il violento – ma sono per il superamento di tale modalità che reputo acerba e potenzialmente pericolosa. Un superamento per convincimento, non per legge.

    26 Ottobre, 2011 - 22:07
  28. Luigi Accattoli

    Ancora Matteo. Hai ragione a dire che dobbiamo riflettere ancora e ancora. Io ci provo. Della Rete conosciamo poco, ci siamo dentro ma non sappiamo dove ci porta.

    26 Ottobre, 2011 - 22:19
  29. lycopodium

    Ops! Ho pubblicato un commento nel posto sbagliato.
    Correggo subito.

    27 Ottobre, 2011 - 7:24
  30. lycopodium

    Quanto all’anonimato, io in parte ho ovviato.
    Ho scovato su FB tanti di voi (ma non tutti).
    Altri li ho trovati nei loro siti o in conversazioni via mail.
    Il cambio del pc mi ha decimato i contatti (Luigi, soccorrimi…!!!!!!!!!!!!!).
    p.s.
    Uno di voi, però, a suo tempo, ha declinato l’invito a rivelarsi, temo per troppa distanza ideologica (sic! era un uomo del dialogo).
    E’ cmq da tempo che qui non passa.

    27 Ottobre, 2011 - 7:24
  31. Marco

    La scelta di lycopodium di continuare a pubblicare lo stesso commento è emblematica della deriva narcisista, egotista ed ecololalica cui conduce l’uso indiscriminato della rete.
    Si tende a ritenere la propria flatulenza cerebrale chiave di volta della discussione. Bisogna pubblicarla, altrimenti il resto dell’umanità non sa come campare a sera…

    27 Ottobre, 2011 - 8:14
  32. Luigi Accattoli

    Da Corinna Perrucchini ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi concordo pienamente con il tuo post. Coraggio e responsabilità ci guidino sempre “…PERCHE’ IN DEFINITIVA MULATTIERI SIAMO E PER LA STRADA CAMMINIAMO. TUTTI, TANTO I SAPIENTI QUANTO GLI IGNORANTI” (da “CAINO” di Jose Saramago). E se la nostra strada passa talvolta per i meandri del web nulla cambia, sempre noi siamo con il nostro vero nome. Ciao e grazie sempre dei tuoi pensieri, con affetto Corinna

    27 Ottobre, 2011 - 9:10
  33. lycopodium

    Accipigna, Marco, tutto questo per aver sbagliato dove imbucare una lettera?

    27 Ottobre, 2011 - 13:43
  34. Marco

    😆
    Grandissimo lyco!

    27 Ottobre, 2011 - 18:14
  35. Lycopodium, io ti ho “trovato” casualmente, ma mantengo il più stretto e assoluto riserbo… 😉

    27 Ottobre, 2011 - 21:20
  36. Ho chiuso con FB tempo fa, per vari motivi, e confesso che adesso un po’ mi dispiace, per gli effetti collaterali che segnalano Ubi e Lyco…

    P.S.
    Grazie Moralista

    28 Ottobre, 2011 - 8:43
  37. torno “mascherato” solo per praticità (è il primo login che è memorizzato su questo blog)..

    grazie Luigi! Ero stato pigro.

    28 Ottobre, 2011 - 12:12

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