A Mileto con gli anziani di Efeso per salutare Paolo

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Testamento dell’apostolo. Siamo alla grande pagina del commiato di Paolo dagli anziani di Efeso: forse la più importante degli Atti come testimonianza di un apostolo. E’ considerata il testamento di Paolo. Ci fermeremo per due serate: in questa prima leggiamo il discorso di Paolo insieme ai due momenti narrativi del prologo [l’itinerario di Paolo e dei suoi accompagnatori da Troade a Mileto, dove avviene il commiato] e della conclusione; lasciamo per la prossima serata l’analisi del discorso. Daremo un’occhiata alla geografia delle tappe descritte dagli Atti, tenendo d’occhio due informazioni sulla volontà di Paolo che le determina: “passare al largo di Efeso […] essere a Gerusalemme per Pentecoste”. Nella prima intenzione è implicita l’evocazione dei pericoli corsi da Paolo nell’ultima fase della permanenza a Efeso, che pare abbiano comportato il rischio della vita; la seconda ci dice lo scrupolo di ebreo osservante che ancora detta l’agenda dell’apostolo: ha festeggiato la Pasqua dell’anno 58 a Filippi, vorrebbe fare la Pentecoste a Gerusalemme.

    4 Marzo, 2018 - 22:26
  2. Luigi Accattoli

    Commiato di Martini da Milano. Come spunto di attualizzazione del discorso paolino, segnalo che alle parole centrali, “Vi affido a Dio e alla parola della sua grazia”, si è ispirato il cardinale Carlo Maria Martini nel prendere congedo da Milano: “DISCORSO DI MILETO” – Riflessione del Cardinale Arcivescovo nel ritiro per il Clero diocesano – Duomo 28 maggio 2002
    http://www.chiesadimilano.it/cms/documenti-del-vescovo/c-m-martini/cm-interventi/discorso-di-mileto-15379.html
    “Come l’apostolo – disse Martini in quell’occasione – vi ho mandato a chiamare (At 20,17) perché desidero parlarvi, ho delle consegne da mettervi tra le mani”.

    4 Marzo, 2018 - 22:27
  3. Luigi Accattoli

    Atti 20, 13-38. 13Noi, che eravamo già partiti per nave, facemmo vela per Asso, dove dovevamo prendere a bordo Paolo; così infatti egli aveva deciso, intendendo fare il viaggio a piedi. 14Quando ci ebbe raggiunti ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene. 15Salpati da qui, il giorno dopo ci trovammo di fronte a Chio; l’indomani toccammo Samo e il giorno seguente giungemmo a Mileto. 16Paolo infatti aveva deciso di passare al largo di Èfeso, per evitare di subire ritardi nella provincia d’Asia: gli premeva essere a Gerusalemme, se possibile, per il giorno della Pentecoste.
    17Da Mileto mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa. 18Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: “Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: 19ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei;20non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, 21testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù. 22Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. 23So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 24Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
    25E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. 26Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, 27perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio. 28Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. 29Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; 30perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. 31Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
    32E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati. 33Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. 34Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. 35In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!””.
    36Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. 37Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, 38addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

    4 Marzo, 2018 - 22:27

Lascia un commento