A Vallepietra con Emilio Cecchi

Sabato 8, l’altroieri, sono stato al Santuario della Trinità di Vallepietra: quell’icona dei tre in uno, la moltitudine di pellegrini che si muovono in confidenza con il luogo e con il Cielo, le croci che i devoti piantano a lato del sentiero che porta alla Grotta dell’icona, la roccia che s’impenna al di sopra. E’ detta “Lo Scoglio”: la Grotta s’annida a metà dello strapiombo, a metri 1337. Ho detto i quattro motivi per andarvi. Sono 80 chilometri da Roma, due dal confine dell’Abruzzo, in zona Subiaco, nella Valle del Simbrivio. Nei commenti altri patetici inviti alla visita e una citazione da Emilio Cecchi.

23 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Emilio Cecchi, Et in Arcadia ego. Viaggio in Grecia (1936), nel capitolo dedicato a Delfo: “Un che d’attonito nell’aria mi ricordava Assisi. Nell’aspetto materiale, la valle delfica ha anche una tal somiglianza con quella del Simbrivio, nel Lazio. Non solo per la posizione dei monti: Parnaso ed Autore, rispetto ai santuari di Delfo e della SS. Trinità; ma per la modellatura del paesaggio, per la portentosa sonorità della conca alpestre, e per l’ubicazione dei due sacrari in vista all’Oriente. Vero è che la vallata di Delfo è più ampia ed insieme più composta. E che il santuario della Trinità, sede un tempo di devozioni pagane, non fu e non è che una spelonca tra due precipizi. Preti di qualsiasi fede scelsero sempre con geniale accortezza le località degli eremi e dei santuari“.

    10 Agosto, 2015 - 11:48
  2. Luigi Accattoli

    Museo degli ex voto. Cecchi è l’autore che ho più letto tra quelli della prosa d’arte. Avevo fatto segni nella pagina che ho riportato sopra, ma poi l’avevo dimenticata. Ne ho trovato un cenno nel Museo degli ex-voto, durante la visita; e sono andato a rileggerla.

    10 Agosto, 2015 - 11:48
  3. Luigi Accattoli

    Il pianto delle zitelle. Dai pannelli del Museo ho pure saputo che Emilio Cecchi si era appassionato – da laico – al santuario di Vallepietra. Nel 1939 scrisse la sceneggiatura del film Il pianto delle zitelle, girato sul posto dal regista Giacomo Pozzi Bellini.

    10 Agosto, 2015 - 11:49
  4. Luigi Accattoli

    Buonaiuti e Morpurgo. La prima notizia del santuario è del 1079. Il movimento dei devoti, principalmente laziali e abruzzesi, ma viene anche gente da lontano, è senza regia di Chiesa: mangiavano al sacco per ogni dove come fosse fatto loro, diciamo a Roma. Accendevano ceri, andavano in ginocchio all’icona con la corona in mano. Se ne sono occupati lungo l’ultimo secolo gli storici delle tradizioni popolari e gli antropologi. Nonché il poeta Cesare Pascarella, lo storico del cristianesimo Ernesto Buonaiuti, il fotografo Luciano Morpurgo. Per Pascarella vedi qui: http://www.storiaetradizioni.it/storiaetradizioni-it/chi-siamo/9-saggi/13-il-pellegrinaggio-a-vallepietra-nelle-corrispondenze-di-cesare-pascarella-giornalista-viaggiatore-e-fotografo.html

    10 Agosto, 2015 - 11:49
  5. Luigi Accattoli

    Croci come a Šiauliai. Dal parcheggio sulla Provinciale che prosegue per Cappadocia (che è poco dopo il confine con l’Abruzzo), si scende al santuario per un sentiero di 600 metri che ha sul lato a monte una straordinaria quantità di croci lasciate dai pellegrini: ve ne sono di murate e datate, con la dedica di chi le pose, ma ve ne sono anche di appoggiate al suolo o alla roccia, fatte di due legni o rami legati insieme. Un monte delle croci che mi ricordava quello di Šiauliai in Lituania. Mai viste tante altrove.

    10 Agosto, 2015 - 11:50
  6. Luigi Accattoli

    A fiuto. Chi avesse informazioni su Vallepietra, le croci, le laudi, i devoti, i film le metta qua e non tema ch’io non le veda: leggo chi dà una mano o un saluto, non leggo le dispute a chi sia più pirla: non m’interessa verificarlo. Come faccio a distinguerle? A fiuto.

    10 Agosto, 2015 - 11:57
  7. discepolo

    Scusate l‘OT ma sul web circolano due notizie francamente in contrasto l‘una con l‘altra. Una e‘che il Papa non celebrera‘la Santa Messa dell‘Assunta del 15 agosto in maniera pubblica ed solenne. Perche? Non si sa,ma circolano sul web voci che sia per motivi “ecumenici“La festa dell‘Assunta essendo festa mariana per eccellenza potrebbe repellere alla sensibilita‘dei protestanti e in particolare dei pentecostali cari a Bergoglio.
    Spero che la notizia non sia vera e che soprattutto non sia vera la spiegazione. Perche‘s davvero un papa cattolico non celebra la festa dell‘Assunta in forma solenne per non ferire la sensibulita‘dei protestanri sarebbe una cosea molto molto grave. Ripeto:spero che non sia cosi!
    L‘altra notizia e‘che l stesso papa che non celebra la storica e tradizionale festa dell‘Assunta ha istituito una speciale giornata di preghiera per il creato,unq specie di festa ecoligista in cui non si capisce chi si preghera‘:Gea,La Grande Madre? Greenpeace?Sarebbe molto ma molto meglio invece chee istituire feste e solennita‘pagane il Papa cattolico (non il gran sacerdote di Gea!) Pregasse piuttosto in forma solenne la Madre di Dio,la Santa Vergine Assunta. Che la pregasse per tutti i critiani uccisi e perseguitati,peril gencidio dei bambini nel grembo delle madri,per le tenebre che sono scese sulla terra. Spero che papa Francesco ci ripensi e celebri la Santa Messa per la festivita‘dell‘Assunta.

    10 Agosto, 2015 - 14:48
  8. discepolo

    Un tempo per la festa dell‘Assunta si facevano penitenze e novene. Oggi invece nel nostro tempo scristianizzato la “dormitio“ della Vergine,soggetto di tantevsacre ICONE e‘diventato senplicemente “ferragosto“festa laica e assolata degli stracchi uomini che vogliono solo un giorno di pigrizia e di “tutti al mare“
    Chissa‘fra cinquantanni celebreremo. tutti felici la festa ecologica del primo settembre voluta da Bergoglio,una festa ovviamente “ecumenica,onusiana,‘e non cristiana.
    O forse. no?
    “Ma Dio aveva altri progetti“ha detto una mistica.

    10 Agosto, 2015 - 15:15
  9. .....

    Non ho foto da inviare, né riprese particolarmente significative, se avessi potuto fotografare ricordi e odori per trasmetterli , indimenticabili, lo avrei fatto …ma non possiedo il dono.
    Conosco la Santissima Trinità di Vallepietra ,al di qua di Campo Imperatore, tra i Simbruini e i vicini Sibillini: luoghi di mistero e antiche profezie -si narra della sibilla Tiburtina che predisse la nascita di Cristo-. In prossimità di “Cappadocia” nel Lazio. Singolare assonanza di luoghi , nomi e antiche tradizioni rituali e cultuali. La sensazione di entrare in una dimensione senza tempo è tangibile, carnale, spirituale. Ma la S.S Trinità, con quell’icona straordinaria in cui Mistero e Dottrina si condensano più efficamente d’ogni umana parola non è l’unico Eremo rupestre e tutti su, su, verso le vette di pietra, arrampicati. Pasolini vi riprese, in parte, la famosa “Medea”, con la Callas.
    E’ un lascito dei monaci d’oriente: un patrimonio diTradizione straordinario per la Chiesa. Anche le croci, molte, antichissime,i ceppi, punti di riferimento per fedeli e confraternite che raggiungevano quei luoghi impervi da paesi montani dell’Abruzzo, del basso Lazio, della Tuscia affrontando i rigori di un clima asprissimo. Che fede doveva animare quella gente! Me lo andavo domandando mentre salivo, avendo lasciato la vettura da basso. Che fede straordinaria…di cui , purtroppo, non resta che l’ombra.
    Mi spiace Attaccoli non aver potuto dare un contributo sostanzioso: poca roba. Ma sincera, personale, testimonianza.
    Un Saluto

    10 Agosto, 2015 - 15:31
  10. .....

    Per l’Assunta vorrò tornerò alla Santissima Trinità di Vallepietra.
    Ringrazio Accattoli per avermelo rammentato e suggerito.

    10 Agosto, 2015 - 15:39
  11. L’Assunta è da secoli veneratissima al Santuario di Canoscio, vicino alla mia città. A poca distanza c’è la Pieve, con una rappresentazione della Trinità come quella di cui parla Luigi Accattoli.

    11 Agosto, 2015 - 0:59
  12. .....

    L’Umbria è una terra costellata da santuari, alcuni, antichissimi, di interesse archeologico: eremi e spechi francescani dislocati a macchia di leopardo , come un po’ su tutto lo stivale…

    Ebbi modo, moltissimi anni fa, poco più che adolescente, di imbattermi in un’antica Abbazia -L’Abbadia di Piedivalle, precisamente- un manufatto, credo risalente al X sec ma forse anteriore, in buonissimo stato di conservazione, assolutamente sperduto noto agli abitanti del paese e probabilmente a quei paesini limitrofi, nascosto in gran parte dalla vegetazione.
    Sembrerebbe, così mi venne raccontato da un anziano del posto, che custodisca un antico tesoro, mai rinvenuto, nascosto lì, nel punto preciso dove guarda uno dei caprioli , posto a guisa di “mastino” in cima al muro centrale sovrastante il grande portale d’accesso.
    Sarebbe interessante sapere se ci sia stato un sopralluogo della sovrintendenza ai beni culturali per un minimo di conservazione di un bene tanto prezioso…

    11 Agosto, 2015 - 8:57
  13. Ringrazio …. per avere segnalato l’Abbazia di Piedivalle. In effetti nemmeno noi umbr conosciamo tutti i tesori della nostra regione. Metto un link per la Pieve di Canoscio; mi sono tuttavia accorta che la rappresntazione della Trinità (un uomo con tre teste) è diversa da quella del Santuario di Vallepietra.
    http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Umbria/Perugia/Citta_di_Castello/Canoscio/churches/SS.Cosma_e_Damiano/home.html

    11 Agosto, 2015 - 17:48
  14. .....

    E io ringrazio lei, Antonella per il link. Pieve di Camoscio, non conoscevo questa antica perla giunta a noi ,dal passato, a rammentarci quale tesoro di spiritualità, d’Arte, cultura, Tradizione abbiamo ereditato senza alcun merito dalla Chiesa.
    BEllissima, veramente bellissima l’icona della S.Trinità che mi ha lasciato senza respiro! …Tre volti, non teste, ma volti distinti nell’espressione e allo stesso tempo identici che sbucano a destra e a sinistra … Sconvolgente! Non mi ero mai imbattuto in una rappresentazione della Trinità tanto singolare.
    Anche gli altri affreschi sono in buon stato di conservazione eccetto qualche scena un po’ più larvata ma insomma… Mi sembra , il claustrale, in stile “bernardino”, “romanico-borgognone”, tipico dell’architettura medioevale [sec XI -XII] di transizione che ebbe una notevole influenza anche nello sviluppo dell’arte gotico-cistercense in Italia.
    La ringrazio di cuore, Antonella ho molto apprezzato, sinceramente, metterò questo luogo magico in itinerario.
    Un caro saluto

    11 Agosto, 2015 - 18:53
  15. La Trinità tricefala, che ebbe una certa fortuna, fu condannata nel 1628 da Papa Urbano VIIi. Per questo la si trova ancora in pochi lunghi. In quanto agli affreschi della pieve di Canoscio, sono stati restaurati da pochi anni. Ho tutte le fotografie, ma non so come allegare!

    11 Agosto, 2015 - 20:13
  16. Luigi Accattoli

    Questa è la “Madonna della Misericordia” della Pieve di Canoscio – la foto mi è stata inviata da Antonella Lignani perché la inserissi tra i commenti a questo post.

    11 Agosto, 2015 - 22:16
  17. Luigi Accattoli

    Questa è la raffigurazione della Trinità che si trova nella stesse Pieve – foto inviata a me da Antonella Lignani perché l’inserissi. Ringrazio Antonella per le due belle immagini.

    11 Agosto, 2015 - 22:18
  18. Grazie, Luigi, di avere inserito queste immagini; sono fotografie eseguite dal signor Giuliano Guerri, che è stato anche il restauratore degli affreschi. La prima immagine è relativa ad un affresco del 1348, l’anno della grande peste; lo attesta la scritta in basso. Vi è raffigurata la Madonna della Misericordia, che tiene i fedeli sotto il suo manto. Sulla sinistra sono raffigurati San Pietro e San Michele Arcangelo; sulla destra i Santi medici Cosma e Damiano, ai quali è dedicata la pieve. La seconda immagine, che si trova sulla parete sinistra, raffigura la Trinità tricefala. Un’altra immagine della Trinità, trifronte, non tricefala, si trova nella piccola chiesa di S. Agata a Perugia. https://it.wikipedia.org/wiki/File:Perugia_-_Trinit%C3%A0_-_Foto_G._Dall%27Orto_-_5_ago_2006.jpg

    11 Agosto, 2015 - 22:40
  19. Mi sono dimenticata di dire che ai piedi dei SS. Cosma e Damiano sono inginocchiati dei penitenti, evidentemente membri della confraternita degki stessi Santi. Era stato proprio il loro priore, come attesta la scritta, a far dipingere l’immagine della Madonna della Misericordia, la prima immagine di tal tipo fatta dipingere come ex-voto contro la peste.

    11 Agosto, 2015 - 22:46
  20. .....

    Eccola, l’Abbadia di Piedivalle, che precede di alcuni secoli gli eremi rupestri di Vallepietra.
    Questa di Piedivalle è fondata dal leggendario monaco siriano Eutizio, [V secolo] maestro di Benedetto e Scolastica si trova nella stretta valle posta tra i monti sibillini [ritornano gli insediamenti rupestri, gli eremi dei monaci d’oriente fondati dal monaco Spes, di cui rimangono alcune tracce nella grotta dell’abbazia] Gli eventi principali sono rappresentati dalla Festa di Sant’Eutizio, il 23 maggio, e dalla Festa della Madonna del Ponte, a ferragosto. Il 9 dicembre invece si svolge lu focaracciu, l’accensione di falò di ginestra nella notte per ricordare la leggendaria traslazione angelica della Santa Casa di Nazaret fino a Loreto.
    La filastrocca cantata nell’occasione recita:

    « venite a scallavve tutti quanti
    sia dereto che davanti,
    e in questa serata bella
    co lu vinu e la ciammella
    sia a lu bieju che a lu bruttu,
    j’atturimo lu cunnuttu. »

    Ma ecco il sito, disturbato parecchio dalle solite pubblicità, è il consumismo che assilla di continuo la nostra esistenza allontanandoci dai noi stessi e dalla Fonte…Ma, guardi signora Antonella che meraviglia.
    Un piccolo contributo che forse aiuterà Luigi Accattoli nella ricerca

    http://www.sibilliniweb.it/citta/preci-piedivalle-abbazia-di-sant-eutizio-vsec/

    12 Agosto, 2015 - 8:36
  21. .....

    magnifico rivedere questo luogo, visitato una volta 50 anni fa e mai dimenticato.
    Di quegli animali posti ai 4 angoli del rosone centrale, ognuno dei quali punta gli occhi ciascuno nel proprio punto cardinale, uno solo di questi -così narra un’antica leggenda , non so quanto vera ma probabile..- svelerebbe il luogo in cui i monaci prima di fuggire nascosero un “tesoro”. Suppongo non si tratti di denari o gioielli, se così fosse, si tratterebbe di antichi manoscritti, codici miniati ecc…

    12 Agosto, 2015 - 8:59

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