Ad Assisi con papa Benedetto

Vigilia trafelata della venuta del papa ad Assisi per gli 800 anni dalla conversione di Francesco. Domani Benedetto XVI avrà una giornata intensa: dieci appuntamenti, più di quanti gliene abbiamo mai visti accumulare in una giornata fino a oggi: parte dall’eliporto vaticano alle 07,30 e rientra alle 19,50. Si direbbe che ci abbia preso gusto a fare il papa. – In vista di tanto movimento i poveri giornalisti si “posizionano” fin dalla sera prima, perché “domattina sarà tutto bloccato”. Percorso avventuroso per portare la Croma al parcheggio stampa “Selva di San Francesco”, alle spalle del Sacro Convento. Bella veduta al tramonto dei suoi contrafforti, delle rampe e delle muraglie in pietra rosata del Subasio. Mai ti capita di arrivare a ridosso di tanta meraviglia e vedendola da lontano – poniamo dall’agriturismo Carfagna che è subito sotto, dove si mangia un ottimo “scottadito d’agnello” – uno dice “beati i frati che ci abitano”. Dedico ai miei visitatori la vista di un’edicola con papa in trono, che aggetta dall’alto dell’ultimo sperone a scivolo sulla valle. Poveretto, se solo soffriva di vertigine!

2 Comments

  1. FABRICIANUS

    Buon Lavoro, Luigi!
    Saranno sicuramente interessanti tutti gli interventi “assisiani” del Santo Padre.
    Saluti.

    16 Giugno, 2007 - 23:25
  2. Molto belle le parole del Papa su ciò che ha mosso San Francesco…l’Amore, l’Amore per Cristo!
    Sembra scontato, ma per tanti ci scommetto che non lo è.

    Qualche anno fa un nostro assistente scout domandò ad un incontro Nazionale: ma che cosa è che ha fatto di S. Francesco un santo? Se doveste scegliere una cosa sola, cosa indichereste?

    C’era chi rispondeva: l’amore per la Natura. chi la povertà, chi la pazienza, chi la gioia, chi la semplicità, chi l’amore per i poveri… Ma nessuno che rispose, se non dopo molto: “Il Suo essere autenticamente Cristiano!”
    E senza Cristo tutte le cose elencate prime perdono di sapore… non pensate?

    penso che sia quella la sfida alla santità che ci aspetta tutti e che tanto Giovanni Paolo II quanto bnendetto XVI hanno rilanciato nelle nostre vite: essere autenticamente Cristiani!

    Un fraterno saluto!
    Andrea Macco

    18 Giugno, 2007 - 9:12

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