Parabola delle pecore e dei media nell’agosto

In automobile da Roma a Viterbo vedo – all’altezza del lago di Bracciano – un gregge fermo all’ombra di un leccio. Tornando  dopo due ore rivedo le pecore che si sono spostate con l’ombra. Arrivato a Roma trovo davanti a Palazzi Chigi una torma di giornalisti e cameramen che ruotano con l’ombra della Colonna Antonina. Agosto raduna le pecore al leccio e allinea i media lungo la meridiana del potere.

42 Comments

  1. antonella lignani

    Sì, ma la meridiana del potere si è nel frattempo spostata. Mi sembra molto giusto quanto ha detto Bossi (cito da “Il Giornale”):
    ‘Secondo il ministro delle Riforme, “la globalizzazione ha portato la finanza al potere al posto della politica, poi però quando è scoppiata la crisi, la finanza ha chiesto alla politica di salvare le banche”. “Adesso – ha continuato il Senatur – bisogna dare agli stati, alla politica e alla democrazia più potere, perchè la finanza se fallisce non risponde a nessuno e fa solo grandi casini, dunque meglio la politica che risponde al popolo”.’
    Chiedo scusa agli amici del pianerottolo; come ho già detto, ho capito poco delle dinamiche della politica leggendo per necessario auto-aggiornamento la “Pro Caelio” di Cicerone. Non sono una grande conoscitrice di politica, tanto meno di quella contemporanea.

    7 Agosto, 2011 - 11:43
  2. antonella lignani

    I politici hanno annullato le ferie … che abbiano capito che se lasciano la poltrona non la ritroveranno più?

    7 Agosto, 2011 - 12:48
  3. Clodine

    “Agosto raduna le pecore al leccio e allinea i media e i politici lungo la meridiana del potere.Il fantastico quadretto è di una simmetria strepitosa, un parallelismo così azzeccato solo la penna di Luigi poteva scriverlo. leggendolo mi è sovvenuto “le meramorfosi” di Ovidio in cui
    Aracne viene trasmutata da Minerva in un ragno e i capelli di Medusa in serpenti,Filemone e Bauci in una quercia e un tiglio, Piramo e Tisbe trasformano il colore delle bacche di gelso da bianche in rosse. Immaginando una trasposizione pensa che bello se i primi [gli ovini] si trasmutassero in politici e questi in quelli, salviamo i media che si limitano alla cronaca e non hanno colpe, credo che non ce ne accorgeremmo neppure tanto i primi sono simili ai secondi. Ruotano i personaggi pirandelliani attorno all’ombra , belanti e beati tanto la crisi micca tocca le loro tasche che restano rigonfie. Mi domando dove collocherebbe Dante questa classe dirigente, da Scillipoti e via via quasi tutti eternamente nell’ottavo cerchio tra i ruffian. Bossi e company nell’Antenora fra i traditori della Patria per La Russa l’ottavo tra i consiglieri fraudolenti Berlusca la Marinetti e tutti quegli epuloni lussuriosi dal secondo all’ultimo e dall’ultimo al secondo ab aeterno!

    7 Agosto, 2011 - 14:14
  4. Clodine

    …preparati per loro ab aeterno…

    7 Agosto, 2011 - 14:47
  5. giosal

    Marilisa-
    Ho letto con attenzione l’articolo di Monti, illuminante sul come si sono svolti gli ultimi avvenimenti politici italiani. È un dato di fatto che, come dice Monti, siamo soggetti ormai a sedi come Bruxelles, Francoforte, Berlino, Londra e New York.
    Una ventina d’anni fa, all’epoca del trattato di Maastricht che molti di noi in Italia criticarono, io dissi: “Benvenuto!” già pensando a cose analoghe a quelle dette oggi da Monti; proprio ritenendo che noi, da soli, non siamo un popolo maturo abbastanza per imporci regole serie di convivenza.
    Una cosa, importante, vorrei osservare sulla considerazione finale di Monti: “L’incapacità di prendere serie decisioni per rimuovere i vincoli strutturali alla crescita e l’essersi ridotti a dover accettare misure dettate dall’imperativo della stabilità richiederanno ora un impegno forte e concentrato, dall’interno dell’Italia, sulla crescita”. La condivido al riguardo dell’obbligo dell”impegno interno”, ma mi suona come un mantra sul concetto di “crescita”. Un concetto su cui ancora pochi economisti (e pure Monti pare sfuggirvi) sottolineano che, soprattutto per i paesi occidentali, non potrà più esistere una crescita simile al modello del passato, basatosi sull’uso sperperativo e massiccio di risorse naturali, la cui disponibilità – è pure evidente – diventa sempre più scarsa. Mentre, paradossalmente, masse di popolazioni finora rimaste fuori da tale modello sono in coda, desiderose di ripeterlo. Una sfida che va anche al di là della semplice questione italiana. Una sfida su cui la Chiesa – io troverei, principalmente – dovrebbe avere una voce grande come le montagne.

    7 Agosto, 2011 - 16:37
  6. Marco

    Bellissima Luigi!

    7 Agosto, 2011 - 17:33
  7. Mabuhay

    E parlando di editoriali, ci e’ arrivato anche E.Galli della Loggia a vedere in che situazione e’ precipitata la RAI. Era ora.
    Luigi, lei e’ un giornalista: davvero pensa che la RAI attualmente possa essere definita servizio pubblico, con tanto di canone pagato? Abbiamo notato cosa NON hanno fatto in queste paio di settimane per cercare di spiegare, di far capire cosa stesse succedendo? Peggio dei Mediaset, Giornale e Libero (con la foglia di fico del Foglio)…tutti pecoroni all’ombra, sonnecchiando.

    E’ proprio il deserto: obiettivo raggiunto dal menzognero destroyer (quello che da tre anni: “la crisi e’ dietro le spalle…e gli italiani sono benestanti”), il venefico egoarca che ha ormai lobotomizzato piu’ di una buona meta’ degli italiani.

    7 Agosto, 2011 - 17:53
  8. Mabuhay, lei è troppo buono, dico io

    7 Agosto, 2011 - 18:55
  9. Marilisa

    Giosal,
    a dire il vero non mi sembra che l’Italia possa contare su risorse naturali, a differenza di altri Paesi europei e non. Il nostro paese le risorse naturali deve importarle, e ciò significa che le spese sono notevoli. La “crescita” penso debba intendersi come sviluppo delle industrie cui fa continuo riferimento la Marcegaglia. A questo deve guardare il governo: investire risorse finanziarie, oggi deficitarie, per stabilizzare e far progredire le industrie, anche tecnologicamente, per fare concorrenza ad altri Paesi in crescita in tutto il mondo e da cui importiamo molti prodotti finiti. Impedire che gli imprenditori chiudano i battenti qui in Italia e magari si trasferiscano altrove, come spesso è successo. E soprattutto far crescere industrialmente il Mezzogiorno. Questo è un problema annoso che divide in due il nostro Paese praticamente dall’Unità d’Italia. E oggi c’è un partito ( immaginare quale) che egoisticamente vuole ancora che il Nord sia ricco ed il Sud continui a restare nella povertà. Sono tanti i nostri problemi, ma chi davvero vuole risolverli? Un governo insabbiato da tanto tempo? E guidato da un imprenditore che si è finora ostinato a dire che l’Italia è un paese ricco (perché ogni abitante ha il telefonino), identificando tutto il Paese con se stesso? Solo oggi il signor B. è preoccupato ma non per la mancata crescita, piuttosto per problemi personali e per un eventuale default finanziario dell’intero Paese per il quale ci giungono le tiratine d’ orecchi dell’Europa, che teme l’effetto domino: Grecia, Portogallo, Spagna…e poi?
    La Chiesa ha sì voce in capitolo, ma forse non ha afferrato bene la sostanza del problema. E inoltre la sua attenzione mi è sempre sembrata rivolta più all’Italia che al resto dell’Europa, mentre in questo caso, ma non solo, dovrebbe far sentire la sua voce a tutti i Paesi occidentali.
    Certo, però, la sua Banca non ha problemi, mi pare, se è andata in soccorso con sollecitudine all’ospedale di don Verzè.

    7 Agosto, 2011 - 21:55
  10. Marilisa

    Voglio dire, per precisare, che le risorse naturali dell’Italia, a parte la felice configurazione geografica, sono quelle agricole, ma si sa che questo settore non può dirsi determinante per la ricchezza di un Paese.

    7 Agosto, 2011 - 22:04
  11. Mabuhay

    “Poi, soprattutto, è da vent’anni che il localismo, il familismo e il bricolage sono andati al potere. Interpretati dal partito delle piccole patrie locali: Nord, Nordest, regioni, città e quant’altro. E dal Partito Personale dell’Imprenditore-che-si è-fatto-da-sé. È da 10 anni almeno che lo Stato è stato conquistato da chi considera lo Stato un potere da neutralizzare. Da chi ritiene le Tasse e le Leggi degli abusi. È da 10 anni almeno che il pessimismo economico è considerato un atteggiamento antinazionale, un sentimento esecrabile che produce crisi. È da 10 anni almeno che “tutto va bene”, l’economia nazionale funziona, la disoccupazione è più bassa che altrove (non importa se è sommersa nell’informalità). E se oggi la nostra borsa e la nostra economia arrancano affannosamente – certo, insieme alle altre, ma molto, molto più di ogni altra – la colpa non è nostra, figurarsi. Ma degli altri: i mercati e gli speculatori – cioè, lo stesso. Perché non ci capiscono. Non tengono conto dei nostri “fondamentali”, solidi e forti. … … Perché l’abbondanza di senso cinico e la povertà di senso civico: è un limite. Perché se a chiederti di cambiare è un governo fatto di partiti personali e di persone che riproducono i tuoi vizi antichi: come fai a credergli?” (I. Diamanti)

    8 Agosto, 2011 - 9:15
  12. Gioab

    @ Marilisa
    Volendo potrei titolare “Gli imprenditori e l’equivoco della crescita” secondo quanto ho capito il fenomeno “crescita” visto dal mondo anglosassone (Impero Britannico-Australia-Usa) era una necessità legata a dover aumentare il numero di imprenditori che avrebbero dovuto moltiplicarsi per andare a “colonizzare” i vasti territori disponibili e disabitati in modo da espandere le attività e con esse la civiltà. In fondo doveva trattarsi di una crescita “fisica, numerica ” a prezzi invariati.

    Nel nostro piccolo mondo egoista e dominato dalla nobiltà (il clero) e dai valvassori,non avvezzi ad andare a oltre i parchi dei palazzi, la crescita è stata intesa al contrario, anche per mancanza di spazi dove realizzarla. La crescita delle loro ricchezze. Gli imprenditori che sono sempre gli stessi “moltiplicano” le loro entrate alle spalle della plebe che deve lavorare di più mentre aumentano sempre di più i prezzi per guadagnare di più e farli lavorare di più. E’ ugualmente una crescita. Ma,

    Da una crescita che doveva essere basata sull’aumento del numero dei giocatori in Italia si è passati a numero di giocatori invariato, solo all’aumento dei prezzi e del lavoro. Per realizzare questo tipo di crescita si è usata l’ipocrisia dei “dirigenti” sindacali” i “valvassini” che hanno controllato e aggravato la posizione dei lavoratori ( sono i controllori della protesta-i cani da guardia dei valvassori, le sponde o il filtro attraverso il quale i lavoratori vengono controllati e guidati ) Infatti i valvassini hanno anche stipendi “virtuali” aggiunti in forma di privilegi, contributi “virtuali” ulteriori privilegi che permette loro di partecipare alla nobiltà (Parlamento, cariche importanti, sottosegretari ecc.) naturalmente in cachemire. Ergo il numero invariato di partecipanti ha traslato ricchezza prelevando da una parte e portandola dall’altra.
    Ora che le cose vanno male, coloro che godranno sono quelli che già da tempo sono abituati a digiunare mentre sarà più dura per quelli che dovranno imparare e dimagrire. Faranno maggior fatica, gli altri sono già allenati resisteranno meglio. Così la bilancia sarà sempre in pari.
    Condivide ?

    8 Agosto, 2011 - 11:10
  13. Gioab

    Dimenticavo, in tema di Media, e di parabole, suggerisco la lettura di “Gesù” di Paolo Flores D’Arcais. Non è una promozione, non ne ricavo niente, ma rifletto salomonicamente il suggerimento evangelico: ascoltare sempre le due campane” e stabilire qual è quella stonata.

    8 Agosto, 2011 - 11:14
  14. lycopodium

    Rosinella della cona
    S’è sposata Giosuè
    Se credeva che era sana
    Mentre sana lei non c’è

    8 Agosto, 2011 - 12:01
  15. La similitudine, l’accostamento, non mi convince per niente.
    I media non sono “pecore”, anzi…
    e men che meno quelli del potere non sono il “buon pastore”… !

    “Cunsiglio ‘e vorpe, rammaggio ‘e galline.”

    8 Agosto, 2011 - 15:55
  16. Nino

    Un aiutino per capire meglio lo scenario del ventennio italiano.

    Stasera sul canale RAI5 si replica il documentario “Diario del saccheggio” del regista argentino Solanas.

    22:50 FILM DOC – DIARIO DEL SACCHEGGIO

    Diario del saccheggio
    Titolo originale: Memoria del saqueo
    Nazione: Argentina, Svizzera, Francia
    Anno: 2004
    Genere: Documentario
    Durata: 120′
    Regia: Fernando E. Solanas

    Cast:
    Produzione: Cinesur, ADR Productions, Thelma Film AG, CNC
    Distribuzione: Fandango

    Data di uscita: 23 Giugno 2006 (cinema)

    Trama:
    Il documentario racconta di come l’Argentina, un paese che fu prospero, é stato ridotto alla miseria dalla dittatura di Menem negli anni novanta. La più grave crisi economica e sociale di un paese in tempo di pace.

    8 Agosto, 2011 - 16:27
  17. lycopodium

    Condivido quanto dice Ubi e mi meraviglio un po’ della santa ingenuità di Mabu, che vede (almeno in base ai due commenti di qui) solo le colpe italiane e del governo italiano in primis.
    Ovvio, i problemi nostri sono di struttura (i critici economico-politici parlano di crescita inesistente, debito pubblico alle stelle, costi della politica vergognosi, immobilismo governativo, opposizione asfittica, corruzione e corruttele…).
    E allora?
    Ci sono, ma c’è anche la c.d. «speculazione internazionale», che non è uno slogan di Tremonti, ma l’aspetto più evidente di una grande lotta per il potere nel c.d. “Occidente”: dove più che gli stati e i governi, sono altri a comandare e a lottare per la conquista.
    La Chiesa?
    Se per esempio una Chiesa anarco-reazionaria sparigliasse e dicesse chiaro e tondo che per la sopravvivenza del primo e secondo mondo, va fatto quello che già da da decenni andrebbe fatto con il terzo e quarto
    (intendo l’azzeramento politico del debito, vale a dire un gubileo o una tregua di Dio), in una settimana si moltiplicherebbero le denunce di altri tipi di pecche…
    Come mai?

    8 Agosto, 2011 - 16:44
  18. Nino

    LYCO
    ti consiglio vivamente la visione del documentario di Solanas.

    Vedrai verosimiglianze imbarazzanti con quanto è successo e succede da noi.

    Poi non dimenticare:
    – 2 o tre condoni fiscali a costo vicino allo zero per gli evasori per lo più riciclatori di denao sporco

    – Condoni ambientali
    – Cartolarizzazione di beni del pubblico demanio destinate ed utilizzate dai soliti noti palazzinari che hanno comprato a 10 valori di 100 e affittato allo stato a 500 ( contratti di 10-20 anni di affitto degli stessi beni prima di proprietà dello Stato agli stessi enti che li occupano ) doveva servire per fare cassa e non avere più gravami di manutenzione, ah, aha,ah.
    – Abolizione del reato penale di falso in bilancio ed altre leggi che favoriscono l’evasione e la corruzzione.

    Si apprestano a rifare l’operazione e si accingono a legiferare la liberalizzazione delle armi.

    Sta roba ha nulla a che fare con la finanza internazionale.
    E’ roba col bollino blu e marchio DOCG “CAIMANO”

    8 Agosto, 2011 - 16:58
  19. Nino

    errata: corruzzione.
    corrige= corruzione.

    (altrimenti mi becco un segno blu dal prof umile )

    8 Agosto, 2011 - 17:01
  20. Clodine

    Ma Nino, ma quante volte ho citato l’Argentina facendo un parallelismo, insistendo sul fatto che da paese abbastanza fiorente, in soli cinque anni di malgoverno venne ridotto in miseria, quante volte ho tentato e mi son sentita dire che avevo le traveggole e che noi con l’Argentina non c’entravamo niente! Io parlavo di incapacità di una classe dirigente di gestire l’economia di un paese in cui tutte le entrate venivano dissipate fino a svuotare le casse dello stato e alcuni su questo blog pensavano parlassi di bistecche argentine e di quelle fiorentine, mi han presa per folle volendo a tutti i costi che mi spiegassi. Ma cosa c’era da spiegare, era talmente lampante il riferimento…

    8 Agosto, 2011 - 17:37
  21. lycopodium

    Quello di Menem è uno dei tanti esempi di capitalismo predatorio, promosso, sostenuto e non certo frenato dalla quarta internazionale finanziaria.

    8 Agosto, 2011 - 17:39
  22. Ne vogliamo parlare, parliamone. Però non dimentichiamoci che ciò che è “Scritto” deve compiersi (purtroppo o fortunatamente, a seconda dei gusti…).
    Lungi da me fare del millenarismo ma i fatti stanno così…

    8 Agosto, 2011 - 21:01
  23. lycopodium

    E’ l’implosione del capitalismo tecno-nichilista, che rischia però di crollarci addosso.

    8 Agosto, 2011 - 21:39
  24. “…nell’attesa che crolli il mostro del sistema capitalistico reganiano che tanti mali produce nell’umanità (solo che quando L’Urss crollò lo fece senza scatenare il “muoia sansone con tutti i filistei”; dubito purtroppo che gli statunitensi sappiano fare altrettanto…).
    Ho rivestito o i panni del pedante criticone per la mazzata finale (che non è per l’articolista…)”

    Questo ed altre “cosette” le scrivevo il 05 Luglio su questo blog in questo thread:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=6847

    Ps. “muoia sansone con tutti i filistei” = scatenare un conflitto globale

    8 Agosto, 2011 - 22:01
  25. Alexandros

    Nino, a proposito di svendita di beni pubblici. Ho letto oggi l’editoriale sul Corriere di Piero Ostellino che vede proprio nella vendita del patrimonio dello Stato uno dei rimedi per affrontare la crisi. Sono allibito. Questa sarebbe un’idea liberale. Solo spostando le amministrazioni pubbliche che si trovano in immobili presi in locazione in altre di proprietà statale si realizzerebbe un notevole risparmio di spesa. Ma non è nell’interesse della casta che regge le sorti della politica.

    8 Agosto, 2011 - 23:45
  26. lycopodium

    Capitalismo predatorio!

    8 Agosto, 2011 - 23:49
  27. Nino

    Il disordine mondiale è ormai sotto gli occhi di tutti.

    Per semplificare si potrebbe dire che l’origine risiede nel disordine etico ed esistenziale

    dell’umanità che non volendo accettare l’unico valore salvifico dell’umanità, quello dell’interdipendenza , accentua e amplifica l’egolatria ai limiti dell’implosione.

    La diagnosi del malato “Umanità” sono, la mancanza di giustizia sociale per l’assenza di equità nella distribuzione dei beni e delle risorse e lo spreco immane delle risorse di madre terra.

    Che genera paradossi ormai non più sostenibili come la morte per fame e per malattie e nel contempo per eccesso di alimentazione e surplus di farmaci.

    Il lifting e l’elisir di lunga vita e il mal di vivere depressivo alla Vasco Rossi.

    Il problema, a mio avviso è serio, e si chiama “perdita di senso” e smarrimento.

    Credo che lo sforzo dell’umanità nell’immediato e per il futuro dovrà concentrarsi sulla soluzione di queste due problematiche.

    Padre Ernesto Balducci, in un simposio sui 500 anni dalla scoperta dell’America disse:
    Il 12 ottobre 1492 è successo che l’uomo ha incontrato se stesso e non si è riconosciuto.

    Mi pare che la forza di quella intuizione sia “maledettamente” profetica ai giorni nostri.

    9 Agosto, 2011 - 7:59
  28. lycopodium

    Purtroppo l’interdipendenza si è già realizzata, parodisticamente e con inversione di segno e di senso: la chiamano globalizzazione, planetarizzazione dell’uomo senza radici.
    E l’egolatria è promossa ed esaltata, fino ad ogni minima propaggine giuridica.

    9 Agosto, 2011 - 9:12
  29. antonella lignani

    Molto bene, Nino. Dopo il 1492 alcuni dicevano che gli indigeni dell’America non avevano un’anima, altri che non erano persone. Fu Paolo III ad affermare che gli indiani d’America erano veri uomini, con la bolla “Sublimis Deus”.
    Oggi siamo alla ricerca di un “senso”, ed anche Sergio Givone ha detto che questo senso può darlo solo l’idea di Dio.

    9 Agosto, 2011 - 12:58
  30. Mabuhay

    Lycop dell’8 Agosto e la mia “santa ingenuità”… Grazie della tua gentilezza, ma non penso proprio!
    Fare analisi “totali”/esaustive su quel che sta succedendo e’ quasi impossibile, anche se condivido le poche battute che tu scrivi sul sistema mondiale, globalizzazione, etc… Ma a differenza del 2008, adesso si vede chiaramente la mancanza di palle (cioe’ di fondamentali…) della politica; l’egolatria eletta non solo come regola per gli avidi e gli oppressori, ma anche nelle relazioni e nelle azioni per il bene comune. Io accennavo alla disgrazia del nostro paese, perche’ questi appena nominati fenomeni, “splendono” nella loro diabolica oscurita’ da un bel po’ di tempo, in uno stile di vita, di relazioni e di governo a-morale, a-civico e antievangelico. Con buona pace di tutti i-valori-non-negoziabili dei Lupi (e delle pecore, leggi nani, ballerine e circhi vari). Come ben detto e scritto da Codeluppi, siamo alla “vetrinizzazione sociale”, al “processo di spettacolarizzazione degli individui e della società”, che ha come contenuto il niente, il nulla, il vuoto di cui il nostro Berlusque’ e’ stato il massimo (anche se non solo) agente, attore, protagonista e -mi temo (o mi auguro?) prossima vittima.

    9 Agosto, 2011 - 18:57
  31. Mabuhay

    Allora, caro Lyco, la crisi e’ si’ globale, ma l’inettitudine e vacuita’ e’ tutta locale!

    9 Agosto, 2011 - 19:27
  32. Nino

    A proposito del “disordine mondiale” e in particolare in Italia ecco un florilegio dei titoli della testata di La Repubblica on line, in questo istante.

    -Wall Street in caduta, Milano frana ai minimi 2011
    speculazione affonda banche italiane e francesi
    -Borse europee a picco. Parigi annuncia piano antideficit
    Perdite pesanti su tutti i mercati, Piazza Affari precipita con i titoli finanziari. Consob: “Vendite allo scoperto nei limiti”. I rumours sul debito della Francia scatenano il panico: SocGen perde fino al 20%. In rialzo spread Btp-Bund. Bene l’asta dei Bot, rendimenti giù. La Fed non alzerà i tassi fino al 2013
    -Rissa tra adolescenti a Monza 15enne ucciso con una bottigliata . Il giovane, colpito alla testa, è crollato a terra privo di sensi

    -Scudetto 2006, la Juve: “Per la revoca andremo fino a giustizia ordinaria”
    -Gb, tensione a Birmingham tre investiti e uccisi: un arresto
    Oltre 1500 fermi in tutto il Paese. Cameron: “Vince la linea dura” (video). Guerriglia nei centri del Nord (video). Un’auto investe un gruppo di difesa dei negozi. Diffuse foto dei sospetti. Inchiesta: Duggan non sparò a polizia”
    -Pensioni e tasse duello nel governo
    -Milano 15:09 ARTE: TETTO BRERA FA ACQUA, A RISCHIO DIPINTO RAFFAELLO
    Londra 15:04 GB: QUASI 1.200 ARRESTI PER LE VIOLENZE
    -Parma fa dietrofront sul “Parco Vianello” Si chiamerà di nuovo ‘Falcone e Borsellino’
    -Volpe 132, un mistero che dura da 17 anni La storia dell’elicottero Gdf sparito nel nulla
    Il velivolo cadde in mare il 2 marzo 1994 a capo Ferrato (Sardegna). A bordo due finanzieri: mai trovati i corpi. Indagava su traffici illeciti. Nel punto in cui cadde una nave subito scomparsa. L’appello dei familiari al Colle
    -Si apre voragine e inghiotte il camion – Nel Napoletano muore un autista –
    La tragedia nella notte a Casalnuovo. L’improvvisa buca ha colto di sorpresa un mezzo per la raccolta rifiuti
    -Rapina al benzinaio, il sindacato “Più sicurezza o scatta la serrata”
    -Vasco, la depressione e la droga Scontro sull’intervista al Tg1 –
    -Roma, arrestati gladiatori abusivi – guerra al racket degli ‘antichi romani’ ai Fori
    -Allarme infiltrazioni d’acqua a Brera salvato lo ‘Sposalizio’ di Raffaello –
    -Tensione fra le Coree, si spara in mare – Il Sud accusa: “Vogliono uccidere un ministro”
    Scambi di artiglieria sul confine marittimo. Prima il Nord, poi la risposta di Seul, poi nuovi colpi. Seul: “C’è un complotto di Pyongyang contro titolare della difesa”
    -Roma: colpo al supermarket, arrestati all’uscita
    Il dramma dei sequestrati della Savina Caylyn -Farnesina: “Da 50 giorni niente contatti” –
    -Assad attacca: “Perseguiremo i terroristi”
    L’opposizione: “Trovato morto l’ex ministro della Difesa”
    Il presidente siriano gela la Turchia, che aveva chiesto la fine della repressione. La denuncia degli oppositori sull’ex ministro rimosso perché si era opposto all’uso dei carrarmati. La repressione continua: uccisi altri 22 civili
    -Arrestato il boss ‘Ciccio’ Pesce – guida il potente clan di Rosarno
    Era latitante da più di un anno, da quando era partita l’operazione della Dda di Reggio Calabria contro la cosca. L’uomo è stato bloccato mentre bruciava pizzini ed altro materiale ritenuto “molto interessante”
    -Catania, muore a 22 anni dopo tre ricoveri
    Tragedia a Belpasso: la ragazza era stata dimessa due volte dal pronto soccorso, ma una contusione ha scatenato una necrosi. La giovane è stata poi operata, ma è morta dopo sei giorni di coma
    -Apple da record: supera Exxon in valore e per un’ora è la prima azienda al mondo
    Il calo temporaneo del colosso petrolifero durante la seduta borsistica ha reso la multinazionale di Steve Jobs la più grande per capitalizzazione di mercato con 338 miliardi di dollari
    -Festa neonazi, maglia gratis ma è beffa al primo lavaggio
    -Brasile, bustine di cocaina con la foto della Winehouse
    -Apre a Londra il Bunga Bunga Bar
    -Le aziende italiane: più utili, più fatturato ma meno occupati
    -La farsa del Parlamento riaperto

    10 Agosto, 2011 - 18:00
  33. Marilisa

    Dopo questo lungo elenco di eventi deprimenti si può andare a dormire sperando che almeno non disturbino il sonno, unico rifugio.
    Il mondo fuori controllo.
    Rassicuranti, però, le parole di Gianni Letta: “tutto precipita”. Come se non ce ne fossimo accorti.

    10 Agosto, 2011 - 23:45
  34. giosal

    Allego un link per mostrare come la nostra situazione è vista dall’amico Bartoli da Washington:
    http://www.oscarb1.blogspot.com/
    Ritengo che un commissariamento del nostro paese messo in mano, ad esempio, ad Angela Merkel non sarebbe la soluzione più onorevole, ma a me darebbe fiducia. Viceversa il pensiero che la nostra difficile situazione si trovi nelle mani di un gruppo di governanti ignoranti amorali, disinteressati e inetti, mi toglie quasi il respiro (allo scopo, come esempio mi torna alla mente il rifiuto di accorpare la data delle elezioni con quella dei referendum, rifiuto costatoci trecento milioni di euro, e già a quel pensiero mi verrebbe la voglia di cercare i forconi). Pertanto mi sto domandando cosa si possa fare per favorire tale commissariamento.
    Intanto, in momenti come il presente, l’informazione dovrebbe essere aperta a tutto campo nel tentativo di comprendere veramente come stanno le cose e individuare soluzioni – sicuramente di sacrifici – che siano per quanto possibile condivise. Ciò, principalmente, significherebbe togliere dalle mani dei Minzolini e di quant’altri gli somigliano i preziosi mezzi di comunicazione di massa e affidarli a persone competenti, appassionate e corrette, che aprissero la discussione a tutto campo, eliminando ogni velo. Ovviamente, questa sarebbe/è solo una premessa, ma a mio avviso indispensabile, per fronteggiare la crisi.

    11 Agosto, 2011 - 12:48
  35. Mabuhay

    Hai ragione Giosal: i forconi, ci vogliono i forconi! Sono con te. Organizzare una bella manifestazione e sfilata di forconi davanti a Montecitorio e Palazzo madama (e Palazzo Chigi), magari con qualche infilzatina chiapparia! Viva i forconi!

    13 Agosto, 2011 - 10:10

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