Tra i somali scampati alle fiere e ai guerriglieri

“Più di 1500 persone arrivano ogni giorno in Kenya dalla Somalia: bambini e donne in maggioranza e tutti malnutriti, stanchi, impauriti da quello che hanno visto e udito. Hanno speso i soldi che avevano per raggiungere in auto il confine e i meno fortunati hanno dovuto camminare anche per 40 giorni. Settimane ossessive – mi raccontano all’Ufficio registrazione di UNHCR – passate a scappare dagli attacchi di animali selvaggi e da Al Shabab, i talebani della Somalia”. E’ l’attacco di una lettera-racconto di Victoria Martinengo dal campo profughi di Dadaab – che mi è arrivata ieri in risposta a una mia domanda sulla sua esperienza di operatrice dell’agenzia AVSI [vedi post del 3 agosto]. Qui il resto della sua narrazione, di cui la ringrazio.

6 Comments

  1. Gioab

    Caro Luigi, il post è veramente triste e naturalmente invita tutti ad una profonda meditazione, ma meditando mi è sorta una domanda, e forse tu che sei pratico di fatti di vangelo potresti fornire una risposta:

    Ma in tutta questa miseria e desolazione, “Perché Dio non fa niente ? “ Eppure tutti pregano. In quella desolazione quali colpe possono essere imputate ai quei poveri miseri che devono affaticarsi in quella maniera. Secondo te, chi più di Dio potrebbe risolvere tutta questa tristezza ? Forse la Madonna se non è troppo impegnata a Medjugore ?

    Immagino che avrai pregato anche tu per il soccorso ai più miseri dei miseri. Ma perché non fa nulla ? Potrebbe almeno far piovere un po’, mentre invece come sai piove “che Dio la manda” in Oriente, nelle Filippine alluvioni e disastri, e morti a cumuli per la troppa acqua. Carcasse di animali affogati ecc. Tu che pensi, avrà mica sbagliato i calcoli “facendo piovere sempre sul bagnato” ?

    Forse ci vorrà una bella processione con canti e lumini per far capovolgere la situazione ?
    Prova a suggerirla visto che hai tanti amici laggiù.

    6 Agosto, 2011 - 12:03
  2. Luigi Accattoli

    Con riferimento al racconto di Victoria di cui nel post, ricordo le modalità per inviare un contributo già segnalate in due commenti al post del 3 agosto:

    a – SMS Solidale 45500: AVSI con AGIRE per l’emergenza siccità in Africa Orientale;

    b – i canali predisposti dalla Caritas Italiana.

    6 Agosto, 2011 - 12:35
  3. Clodine

    Da anni mando il mio piccolo contributo di 25 euro ogni due mesi alla fondazione onlus “medical mission international “. Tutto quello che so di questa opera missionaria l’ apprendo dalle lettere che mi inviano, sempre accompagnate da un piccolo manufatto artigianale opera degli orfani della stessa missione, unito a foto di bambini scarniti, devastati da malattie di vario genere. Mi sollecitano a collaborare in quanto l’emergenza non ammette ritardi: muore un bambino ogni tre minuti, in maggioranza orfani di cui nessuno si prende cura e dunque destinati a morire. So che una equipe medica è sempre presente ed opera con ospedali da campo, con 25 euro si garantisce un fabbisogno in [antibiotici,vaccini, anestetici per operare ecc] per sei mesi. Io sono puntuale nell’invio però..a volte dubito, temo che sotto ci sia la solita speculazione…come fare per accettarsi che queste offerte arrivano a destinazione?…

    6 Agosto, 2011 - 19:25
  4. Clodine

    che arrivino spesso lo dubito..devo essere sincera, ma poi mi dico che in questo caso anche nel dubbio non ci si può astenere…il rispetto per la vita sopra ogni cosa!

    6 Agosto, 2011 - 19:30
  5. antonella lignani

    Mi angoscia il pensiero di coloro che sono morti soffocati (in 25) dentro la stiva di una barca. Di fronte a quali mali fuggivano?

    6 Agosto, 2011 - 22:30

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