Arriva Paola Olzer amica di progetti un poco folli

Chiedo scusa se solo ora cammino con voi, ma certe volte il mio fratel dolore mi mette alla prova. Vi ringrazio per i vostri commenti ad altro post nel quale si parlava di me e auguro a tutti di accogliere la piccolezza di ogni vita con gioia nonostante la fatica. Quando abbiamo presentato il mio libro al Polo Culturale di Trento ero incerta ed emozionata perché si fa fatica alle volte a scoprire l’anima. In ogni modo sono contenta di aver fatto questo dono assieme a Luigi, che ringrazio per avermi incoraggiata e per aver sostenuto progetti alle volte un po’ folli, dimostrandomi di condividere la mia stessa follia. Un abbraccio. Paola: ripropongo qui questo messaggio di Paola Olzer che lei aveva indirizzato al post del 17 marzo nel quale parlavo del libro che abbiamo fatto insieme. Nel commenti altri complimenti e altre spiegazioni.

24 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Parole provate. Paola è uno dei personaggi dei miei “Fatti di Vangelo”. E’ a motivo di quella mia impresa che Diego Andreatta, amico trentino suggeritore di storie, mi ha cercato sei anni addietro e mi ha fatto conoscere Paola. Ritengo che lei, con le sue poche parole pagate a caro prezzo, possa esserci d’aiuto ad andare alle cose serie, in questo pianerottolo dai tanti spifferi. Inviterò altri amici disabili a intervenire nel blog. Chi ne conosce faccia il passaparola. Avranno la precedenza su tutto e su tutti. E non per pietà ma perché è frequente che le persone che sono nella prova abbiano parole provate.

    23 Marzo, 2016 - 15:26
  2. Lorenzo Cuffini

    Altroché frequente, Luigi!!!!
    Io direi sicuro e garantito.
    Anche quando fossero parole che non ci attendiamo. Parole che non vorremmo mai sentire. O anche quando fossero non parole.

    23 Marzo, 2016 - 17:09
  3. Federico Benedetti

    Mi unisco anch’io al saluto affettuoso di Silvia per Paola.
    Qualte tempo fa, Luigi ci aveva proposto di benedirci a vicenda.
    Mi sembra l’occasione per riprendere questo invito.
    Che Dio ti benedica.

    23 Marzo, 2016 - 18:26
  4. Federico Benedetti

    Parlando di cose “importantissime”, ricordiamo anche che è mercoledì della Settimana Santa e che domani inizia il Triduo pasquale.

    23 Marzo, 2016 - 18:40
  5. Luigi Accattoli

    Silvia le messe non scappano né oggi né domani. La Messa Crismale del Giovedì Santo sarà – immagino – domani in mattinata nella cattedrale di Lucca, ma il tuo don Franco (ti chiedo di salutarlo) terrà in San Paolino il pomeriggio la “messa nella cena del Signore”.

    23 Marzo, 2016 - 19:07
  6. Luigi Accattoli

    Non avevo mai sentito di una messa crismale anticipata al mercoledì… non si finisce d’imparare… grazie anche per questo…

    23 Marzo, 2016 - 19:28
  7. picchio

    qui in Italia non avevo mai sentito niente del genere. So che invece nella diocesi dello Utah, in USA, che corrisponde all’intero Stato, la Messa crismale per permettere a tutti i preti di poter partecipare viene celebrata la settimana prima.
    Cristina Vicquery

    23 Marzo, 2016 - 22:01
  8. Andrea Ventura

    Il Caerimoniale episcoporum prevede che : “275. La consacrazione del crisma e la benedizione dell’olio degli infermi e dell’olio dei catecumeni, di norma sono compiute dal vescovo il giovedì della settimana santa, nella messa propria da celebrarsi nelle ore mattutine.
    Se notevoli difficoltà si frapponessero alla riunione del clero e del popolo con il vescovo, si può anticipare la benedizione ad altro giorno, ma in prossimità della pasqua e sempre con il formulario proprio della messa.”
    In alcune diocesi di grandi dimensioni si anticipa, in Europa per esempio a Madrid si è tenuta questa mattina nella Catedral de la Almudena. Un saluto

    23 Marzo, 2016 - 23:07
  9. Silvia D'Argliano

    Da noi la fanno sempre il mercoledì santo, nel pomeriggio, e invitano tutti a partecipare…ma di fatto credo che vadano principalmente i preti…comunque sospensione delle messe (tranne forse qualche funerale), credo per dare rilievo all’evento centrale che si svolge appunto in cattedrale a Lucca.

    Luigi non capisco di cosa “anche” mi ringrazi…siete voi che mi tenete compagnia in questa notte buia…(senza luna e senza stelle)… Ma domani è giovedì santo…e ricominciamo…e presto ci sarà anche una Pasqua di resurrezione…e la quaresima di silenzio sarà finita per sempre!
    Se ho detto cose troppo personali perdonatemi…prendete quello che viene da questa anima inquieta…
    Silvia D’Argliano

    23 Marzo, 2016 - 23:32
  10. Silvia D'Argliano

    Mio figlio più grande, 11 anni…mentre stavo scrivendo a voi…mi ha chiamato in camera: “mamma, mamma vieni! È fantastico! Guarda che luna! Il riflesso della luna sul pavimento! ti devi sdraiare per terra…lì dove la luna si riflette…poi guarda attraverso la finestra…puoi vedere la luna piena…” Attraverso la finestra, in quel fazzoletto di cielo tra una casa e l’altra di via XX settembre a Viareggio, risplende una luna piena meravigliosa!…”mamma, è una figata!”

    Altro che notte buia senza luna e senza stelle! Credo che questo piccolo gesto di mio figlio abbia risanato in un istante tutte le mie “ferite”! Grazie Damiano!
    Buonanotte a tutti. Il Signore ci benedica tutti quanti!
    Silvia D’Argliano

    23 Marzo, 2016 - 23:43
  11. Lorenzo Cuffini

    A proposito di “progetti folli”, arriva il Triduo, a farci rivivere il progetto folle per antonomasia, quello che , senza levarcene un grammo , ha fatto della sofferenza, del fallimento massimo, della sconfitta, dell’abbandono, della condanna, della distruzione fisica e della morte ( pcchio, tutta roba che prima o poi ci riguarda direttissimamente) il LUOGO STESSO della liberazione e della salvezza possibile per tutti quanti, e della disfatta definitiva e per tutti i secoli del male, vinto per sempre.
    Quindi vietato indorare pillole e gufare iatture, in questi giorni.
    C’è Gesù Cristo , che diventa tale, e stop.
    Poi, da lunedì, siamo tutti incastarti a cambiare vita e a lasciarci girare come calzini, e saranno tutti cavoli nostri, ma questo è un discorso altro.
    🙂
    Buon Triduo a todos!!!

    24 Marzo, 2016 - 10:35
  12. Lorenzo Cuffini

    “pcchio”…starebbe per “occhio”!
    🙂

    24 Marzo, 2016 - 10:39
  13. Luigi Accattoli

    Silvia D’Argliano di che altro ti ringrazio? Sei tra i più giovani che s’affacciano qui. Lo fai con purezza di cuore. Un poco ti conosco da quella sera nel cortile della parrocchia. Una volta anch’io ho visto la luna piena sdraiato sul pavimento e cinque volte ho avuto figli undicenni gridanti una meraviglia. Un carrello di motivi per esserti grato.

    24 Marzo, 2016 - 10:55
  14. Luigi Accattoli

    Andrea Ventura grazie d’essere venuto con una buona spiegazione. Abbiamo bisogno di visitatori che dicono quello che sanno a vantaggio di tutti, senza increpare e senza imprecare.

    24 Marzo, 2016 - 11:06
  15. Lorenzo Cuffini

    Certo, Luigi, che “increpare” è magnifico!.
    Un vero colpo da maestro.
    Molto piu’ secco, anche nel suono,di rimproverare o sgridare.
    E con una certa solennità, dovuta alla desuetudine.
    Potresti farcene un comandamento da blog: ” NON INCREPARE! “.
    🙂
    Mi ricorda l’effetto che mi faceva ascoltare un anziano prof. di Economia dei trasporti, einaudiano di ferro, che sostituiva- nelle lezioni e agli esami- l’abituale termine economico di ” utilità” con quello di ” ofelimità “, che sapeva di antico, di misterioso, fin di esotico, e richiamava per il suono un certo portamento felino…E quando ti interrogava sulla “ofelimità marginale”, uno era tentato per un attimo di non mettersi a parlare di un arido indice di misurazione economica, ma di imbarcarsi in fantasticherie su chissà quali tendenze dell’animo umano spinto al limite delle sue possibilità…
    Maggìe d’ a lingua itajana…..

    24 Marzo, 2016 - 12:18
  16. picchio

    Haha… Lorenzo…se mi metto a parlare in classe di ofelimità marginale mi rinchiudono.
    Cristina vicquery

    24 Marzo, 2016 - 12:58
  17. Lorenzo Cuffini

    🙂 ,
    Cristina.
    Immagino!

    24 Marzo, 2016 - 13:33
  18. maria cristina venturi

    “Viviamo da missionari allegri che godono nel sacrificio, pregustando il premio che sarà dato a chi ha abbandonato il padre e la madre per seguire Gesù”.

    Noi siamo cristiani, discepoli di Cristo perché Lui è risorto dalla morte. “Se Cristo non fosse risorto”, dice san San Paolo, “vana sarebbe la nostra fede”. Cosa vuol dire essere cristiano? Credere nella morte e risurrezione di Gesù il Cristo, che cambia in senso positivo la storia dell’umanità e di ogni uomo e deve cambiare e migliorare anche la nostra piccola vita.
    Il Venerabile dott. Marcello Candia, missionario laico fra i lebbrosi in Amazzonia, ripeteva spesso: “Signore, aumenta la mia fede”. Io gli dicevo che di fede ne aveva tanta, ma lui rispondeva: “Ricordati Piero, che la fede non basta mai!”. Oggi il mondo moderno secolarizzato, ci porta a “vivere come se Dio non esistesse”. Ma Dio esiste ed è morto in Croce nella seconda persona della Santissima Trinità, Cristo Gesù, che ci ha aperto le porte del Paradiso.
    La Pasqua dà un senso e indica una meta per la nostra vita: se Gesù è risorto dalla morte, anch’io risorgerò con Lui. Questa è la vera novità del cristianesimo
    l Beato Clemente Vismara, missionario in Birmania per 65 anni, ha condotto una vita quanto mai faticosa e penosa, tra poveri e lebbrosi, carestie e pestilenze, guerriglie e dittatura; ha patito la fame e la sete, si è adattato a cibi ripugnanti (topi, vermi, ecc.), per i primi otto anni di missione dormiva in un capannone di fango e paglia e quando pioveva apriva l’ombrello perché non gli piovesse addosso. Ma poi ha creato due cittadelle cristiane mantenendo 300 e più orfani e persone diversamente abili.
    Eppure la gente chiamava Clemente Vismara: “Il prete che sorride sempre”, era sempre contento. In una lettera scrive: “Noi qui viviamo la vita dei poverelli di Cristo, ma proviamo un’allegria da paradiso e la preoccupazione del domani è relativamente leggera, poichè l’opera non è nostra ma del Signore Gesù che ha voluto mandarci qui”. In altra lettera scrive: “L’allegria e la pace del cuore non ci sono mai mancate. Viviamo da missionari allegri che godono nel sacrificio, pregustando il premio che sarà dato a chi ha abbandonato il padre e la madre per seguire Gesù”.
    Il suo nipote Guido, figlio di Stella Vismara, gli scrive che il mondo è brutto e lui risponde: “Caro Guido, benchè io viva in un mondo pagano, cioè più brutto di quello cristiano in cui vivi tu, ti dico che il mondo è bello e la vita è più bella ancora. Altrimenti a cosa serve la fede?”.
    Padre Piero Gheddo, missionario

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-cosi-la-pasqua-porta-felicita-nella-nostra-vita-15648.htm

    24 Marzo, 2016 - 14:42
  19. maria cristina venturi

    a proposito di missionari non ho visto un prete benedire o fare il segno della croce sulle salme dei poveri morti di Bruxelles, non ho visto un prete dire una preghiera PUBBLICA a Bruxelles , non ho visto segni di una qualsiasi fede in Dio , in nessuno degli atti PUBBLICI seguiti a quanto accaduto a Bruxelles. Nel cuore dell’Europa le fede è diventata ormai una cosa del tutto privata, nel silenzio della sua cameretta ognuno può fare quel che vuole, in pubblico no. la dimensione pubblica della fede è del tutto scomparsa. nessuna Messa da requiem , nessuna celebrazione, nessuna processione..
    siamo davvero tutti contenti che la fede diventi avulsa dalla vita pubblica e diventi solo un solipsistico e intimistico rapporto con Dio?
    forse i missionari come Pietro Gheddo dovrebbero nei prossimi anni lasciare l’Africa e l’Asia e venire a fare i missionari proprio a Bruxelles, a Parigi, a Berlino, a Madrid a Milano…forse sarebbe più utile.

    24 Marzo, 2016 - 14:54
  20. Lorenzo Cuffini

    Bella citazione iniziale, Maria Cristina.
    Solo che, per quale diavolo di motivo dovremmo aspettarci che” i missionari come Pietro Gheddo” dovrebbero nei prossimi anni lasciare l’Africa e l’Asia e venire a fare i missionari proprio a Bruxelles, a Parigi, a Berlino, a Madrid a Milano…”?!
    Stiamo scherzando?!
    E noi, che qui ci stiamo, che ci stiamo a fare?!
    MISSIONARI e ALLEGRI.
    🙂
    Su le maniche, forza.
    Che stai aspettando? Che sto aspettando? Che stiamo aspettando?
    Tocca a noi.
    Il tempo di stare al balconcino della vita aspettando che questo & quello ci facciano trovare la pappina pronta, è FINITO.

    24 Marzo, 2016 - 17:18
  21. Silvia D'Argliano

    Ci sono persone come me che hanno tanto bisogno di testimoni di fede…come voi…
    Silvia D’Argliano

    24 Marzo, 2016 - 17:52
  22. Luigi Accattoli

    Tweet del Papa: “Unti con olio di letizia per trasmettere la gioia del Vangelo.” (24 marzo 2016)

    24 Marzo, 2016 - 18:10
  23. Lorenzo Cuffini

    🙂
    🙂
    🙂
    un bel tweet spalancante.

    24 Marzo, 2016 - 20:02

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