Festa di barboni in sala viaggiatori

“Brutto figlio di puttana dove ti eri cacciato tutto questo tempo?” grida una barbona rossa di vino a un suo simile andandogli incontro affaccendata nella sala viaggiatori della stazione di Mestre. “Ce l’hai per me un regalino di Natale?” fa lui barcollando all’abbraccio di lei che tira fuori le Marboro. “Ma non quel regalo lì, l’altro” dice lui. “C’ho pure quello ma devi aspettare – risponde lei – il Capodanno lo passo con te brutto porco” e gli dà uno schiaffo dopo avergli aggiustato la berretta di lana come si fa a un bambino.

14 Comments

  1. antonella lignani

    Vorrei commentare, ma non so cosa dire.

    30 Dicembre, 2011 - 19:33
  2. Clodine

    Da qualche tempo, per motivi di lavoro mi vedo costretta ad uscire di casa assai presto. Sicché, ancora buio ,essendo appena le 6 del mattino, esco dalla metro alla S.Termini e mi immetto nella grande piazza antistante popolata, a quell’ora, in gran parte, dagli “invisibili”. Alcuni li vedi accartocciati sotto la grande tettoia sormontati da cartoni, altri, rovesciati dei cassonetti, vi si infilano avvolti in stracci per cui, se non fosse per il respiro e il movimento appena percettibile sembrerebbe immondizia. Ho imparato a conoscere Martina: la cui postazione interna accanto al Mc.Donald’s offre notevoli vantaggi.. E’una vecchietta smilza che ad una certa ora della notte indossa, sui panni sudici, una vestaglia e infila le pantofole quasi si trovasse in una stanza d’albergo poi ,muovendo la mano, finge di girare lo zucchero in una tazza di caffé caldo e porta la mano alla bocca alzando il dito mignolo. E’ livida dal freddo,in genere qualcuno glielo porge veramente e lei lo accetta volentieri. Fantastiche le due sorelle, grasse come elefanti. Trascinano un enorme carretto pieno di cose, un’infinità di roba ammonticchiata:secchi, spazzoloni,coperte, pentole, piatti ed ogni sorta di chincaglie. Litigano tantissimo tra di loro, brontolano, brontolano, eppoi si danno il cambio nel trascinamento del carretto. Mamma mia! Che mondo misterioso quello dei clochard….quanta sofferenza, quanta miseria, non li capirò mai…giuro,mai!

    30 Dicembre, 2011 - 22:07
  3. antonella lignani

    Meno male che c’è Clodine! Mondo misterioso quello che dei clochard … forse si sentono liberi.

    30 Dicembre, 2011 - 22:50
  4. marta09

    A Milano so di qualcuno che ha scelto la vita da clochard … Effettivamente parlano di libertà, ma io non li capisco davvero.
    Forse hanno scelto l’essenzialità per vivere che è cosa ben distante da noi che consideriamo “indispensabile” persino la tv …
    Forse si vogliono sentire felici e liberi quelli che non hanno scelto questa vita di stenti
    A me personalmente fanno molta tristezza ed ogni volta vorrei chiedere loro cosa è successo nella loro vita per vivere così …
    E – in tutta onestà – li temo anche perchè dalla disperazione dovuta agli stenti può nascere di tutto, persino la violenza.

    Dal racconto di Luigi c’è un contrasto graffiante: da una parte la tenerezza e dall’altra la volgarità … Incomprensibile davvero o magari quei tratti di dolce umanità niente e nessuno li può cancellare: ogni essere umano – in fondo – vive di dolci sentimenti e sogna.

    Buon Nuovo Anno a tutti.

    30 Dicembre, 2011 - 23:20
  5. plpl8

    Certo il linguaggio é forte. Ma traslato con opportunamente, é uguale al nostro sistema borghese. Ciò invece che mi provoca é la mancanza del confine… La mia intimità finisce qui, ecco lì inizia la tua quindi sto attento a non offenderti né tantomeno grido le cose ai quattro venti. Tristezza

    31 Dicembre, 2011 - 5:49
  6. Clodine

    ?

    31 Dicembre, 2011 - 8:49
  7. elsa.F

    La nostra società è segnata dalle convenzioni.
    C’è chi, tra queste convenzioni si sente protetto, chi invece se ne sente imprigionato.
    Quante volte le convenzioni diventano un muro di incomunicabilità, l’impossibilità di aprirci all’altro e di scoprire il vero altro?
    Si è più soli quando ci si rifugia nelle convenzioni oppure quando le si sfugge e si diventa così automaticamente dei diversi?
    Quanto della nostra religione è convenzione? Quanto le convenzioni religiose ci impediscono di scoprire il vero volto di Dio, il vero bene, il vero male?
    Coelho docet!

    http://www.pensieriparole.it/aforismi/libro/i/il-diavolo-e-la-signorina-prym/pag1

    31 Dicembre, 2011 - 9:58
  8. elsa.F

    … ed è subito sera

    31 Dicembre, 2011 - 10:41
  9. elsa.F

    Ricorda Signore questi servi disobbedienti
    alle leggi del branco
    non dimenticare il loro volto
    che dopo tanto sbandare
    è appena giusto che la fortuna li aiuti
    come una svista
    come un’anomalia
    come una distrazione
    come un dovere…

    [Smisurata preghiera – Fabrizio De Andre]

    31 Dicembre, 2011 - 13:49
  10. discepolo

    Festa di Capodanno “sobria” a Milano: vietati dal Sindaco petardi e fuochi d’artificio.
    Tanto, solo i cafoni e la plebaglia fa i fuochi d’artificio e si sbronza a Capodanno. Solo i barboni poi possono essere di così ingenui e “mauvais-gout” di pensare di godersela a Capodanno. Il nuovo bon ton della società che conta è sobrietà , astinenza, pensiamo a ciò che conta , ai valori fondamentali,al sodo, cioè al denaro..
    I veri gentiluomini, gli amici e pari di Monti , di Pisapia, di Passera stasera sono tutti nelle loro lussuose case di Sankt Moritz , Verbier, Cortina, Portofino … dove sobriamente serviti dai loro fedeli filippini, brinderanno compostamente con… Acqua Minerale Perrier !! E niente fuochi d’artificio, ne’ sesso, please, siamo….. sobri!!!
    noblesse oblige!!!.. lasciamo ai barboni i loro ingenui piaceri….

    31 Dicembre, 2011 - 14:18
  11. Gioab

    @ antonella lignani
    “non so cosa dire” – può dire “siate felici” !

    @ Clodine
    E cosa c’è da capire ? sono poveri, barboni ! ma qualcuno anche ricco che come hanno dimostrato i servizi TV hanno scelto di vivere in modo diverso.

    @ marta
    ”da una parte la tenerezza e dall’altra la volgarità” – cos’è volgarità ?

    @ elsa.F
    “la nostra società è segnata dalle convenzioni” – Sono d’accordo con lei.

    @ discepolo
    Domanda provocante: “ Lei è per la chiesa “dei” poveri o la chiesa “per” i poveri” ?

    31 Dicembre, 2011 - 15:06
  12. Gioab

    “Ce l’hai per me un regalino di Natale?” fa lui barcollando all’abbraccio di lei che tira fuori le Marboro. “Ma non quel regalo lì, l’altro” dice lui. “C’ho pure quello ma devi aspettare – risponde lei”

    Visto che la festa la fanno in “sala viaggiatori” la festa la fa lei a lui o lui a lei ? la questione riveste una certa importanza perché ne consegue un’altra più di carattere teologico: avrà lui usato il preservativo o lei prende la pillola ? Ma anche: erano d’accordo entrambi o sarà stata prudente solo lei ? Però i soldi per comprarli dove li trovano o si faranno fatti fare un regalino natalizio o infiocchettato ?
    E per finire, con una frase del celebre Rampini, se la chiesa ha tollerato e protetto i pedofili, condanneranno il barbone per l’uso del preservativo o potrà godere dei benefici riservati ai gay che possono usarlo come atto di amore ma senza dirlo a nessuno ? come i concubini che vivono castamente ? Ecco il dilemma : “Essere o non essere “ barboni in sala viaggiatori come piccioncini ?!

    31 Dicembre, 2011 - 15:34
  13. La bellezza è negli occhi di chi guarda:
    lo sguardo poetico e buono di Luigi sui due barboni coglie la tenerezza (…come si fa con un bambino…) nascosta tra le parolacce, il vino, uno schiaffo (“ben che s’incarna” diceva la mia mamma quando ci strapazzava troppo…).

    Gioab, con che occhi guardi il mondo?

    Buon Anno anche a te, che il Signore misericordioso ti regali il Suo sguardo. Saprai allora regalarci bellezza, come fanno gli artisti (della parola, dell’immagine, del suono) che sono coloro che vedono il mondo con gli occhi di Dio.

    31 Dicembre, 2011 - 15:51
  14. Gioab

    @ nico
    “Gioab, con che occhi guardi il mondo?”

    “non siate mai ansiosi del domani, poiché il domani avrà le proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il proprio male.” ( Mt. 6.34)

    “ E quando fu vicino, guardò la città e pianse su di essa, dicendo: “Se tu, sì, tu, avessi compreso in questo giorno le cose che hanno relazione con la pace, ma ora esse sono state nascoste ai tuoi occhi.” ( Lc.19.41-42)

    “Buon Anno anche a te, che il Signore misericordioso ti regali il Suo sguardo. Saprai allora regalarci bellezza, come fanno gli artisti (della parola, dell’immagine, del suono) che sono coloro che vedono il mondo con gli occhi di Dio.”

    Ringrazio per gli auguri, e mi permetto osservare che forse quegli artisti sono strabici.
    “Ma Geova disse a Samuele: “Non guardare il suo aspetto e l’altezza della sua statura, poiché l’ho rigettato. Poiché non come vede l’uomo [vede Dio], perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore”.” (1 Sam 16.7)

    “Hai tu occhi di carne, O vedi come vede l’uomo mortale?” ( Gb. 10.4)

    “Poiché i vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie”, è l’espressione di Geova.” ( Isa 55.8)

    “Se in realtà la luce che è in te è tenebre, come sono grandi tali tenebre!” ( Mt. 6.23)

    31 Dicembre, 2011 - 16:26

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