Benedetto ai giovani: “Siate la mia gioia, prego!”

Siate, cari giovani, la mia gioia come lo siete stati di Giovanni Paolo II, prego!“: è stato l’ultimo saluto del papa ai giovani, sul piazzale di Santa Maria degli Angeli, ieri sera nella piana di Assisi. Dieci appuntamenti in undici ore, il passo sveglio, la parola pronta, le improvvisazioni – come sempre – senza sbagliare una virgola. Anche quest’ultima battuta aveva un elemento originale: quel “prego” che era un’aggiunta rispetto al testo scritto e si è sentito bene, dal tono della voce, che gli è venuta dal cuore. Mi racconta il padre Enzo Fortunato – direttore del Centro Stampa – che alla tomba di Francesco, dopo aver acceso la lampada votiva, il papa ha detto al padre Custode Vincenzo Coli: “Che bello qui”. Un momento divertente c’è stato invece durante la visita al Sacro Convento, quando il padre Custode gli ha mostrato il libro dei visitatori illustri e Benedetto lo sfogliava interessatissimo e diceva: “Ecco Abu Maze, c’è anche Mubarak, qui il nostro Napolitano”. Un papa più sciolto e voglioso di fraternizzare, pur nell’asciuttezza che lo caratterizza. Imparagonabile al Benedetto XVI della prima visita in Italia, quella del 29 maggio 2005 a Bari per il Congresso Eucaristico, quando arrivò, celebrò e riparti senza fermarsi neanche a pranzo. E i pugliesi – che hanno la religione della tavola più cara del cattolicesimo – ancora non riescono a crederci. Ad Assisi invece si è anche impegnato a tagliare la torta alzandosi in piedi ed esclamando “tocca a me”, a quel tavolo dove ha pranzato avendo a destra il presidente Prodi e a sinistra il vescovo di Assisi.

5 Comments

  1. LEONE

    Sono molto contento del tuo commento, caro Luigi, che ci rende il ns. papa più vicino, infatti venendo a Roma alcuni mesi orsono e parlando con la gente che conosco, ho avvertito una certa distanza, e la cosa mi è dispiaciuta.
    Reputo quindi molto positivo il modo con cui riporti le notizie, cercando sempre un anticipo di simpatia nei confronti delle persone.
    Grazie.

    18 Giugno, 2007 - 18:29
  2. FABRICIANUS

    Grazie Luigi, per questa descrizione di fraternità che ci doni!

    18 Giugno, 2007 - 21:10
  3. Luisa

    Effettivamente le braccia di Papa Benedetto si allargano sempre più in un gesto che vorrebbe abbracciarci tutti.
    Per carattere forse non sarà lui a fare il primo gesto ma mai egli si rifiuta quando qualcuno lo avvicina o lo abbraccia.
    L`affetto con cui i fedeli lo circondano hanno reso il nostro Papa in pò meno timido, ma la sua gentilezza, la sua bontà e disponibilità esistono da sempre, e sono conosciute dai giornalisti.
    Ed è questo che mi stupisce perchè i media non hanno dato più spazio a questi momenti di calorosi abbracci, che ci hanno mostrato l`umanità di Papa Benedetto? Perchè non dare più spazio al suo incontro con i giovani? Perchè non mostrare la sua vicinanza affettuosa e questi giovani che dopo le suore osavano stringersi nelle braccia del Papa? Perchè non mostrare l`emozione di questi giovani?
    Perchè voler continuare a mantenere Benedetto XVI prigioniero dell`immagine falsa che i media gli hanno cucito addosso?
    Perchè l`umanità di Papa Benedetto non interessa i nostri media ?

    18 Giugno, 2007 - 21:49
  4. Maria Grazia

    Grazie,dottor Accattoli,per il suo commento.
    Papa Benedetto è una persona dotata di una carica umana straordinaria.Chi lo conosce lo descrive sempre allo stesso modo:semplice,gentile,affabile,simpatico,gioviale e molto diretto.
    Una mia amica romana mi diceva qualche giorno fa di avere preso l’abitudine di andare all’angelus domenicale per ascoltare direttamente la voce di Benedetto XVI.
    Mi ha anche riferito che mai come quest’anno si è registrata una così grande partecipazione di romani alla processione del Corpus domini(e lei ci va da sempre).
    Riprendo il ragionamento di Luisa e dico che l’immagine stereotipata che i media hanno cucito addosso al Papa fatica a scomparire,ma non nei fedeli che,se dessero retta ai giornali o alla tv,se ne starebbero a casa e invece non fanno mai mancare il loro sostegno al Vescovo di Roma.
    Saluti MG

    19 Giugno, 2007 - 9:40
  5. Giancarlo

    Bello questo “sassone” PREGO (bitte, please…) che in italiano sarebbe meglio reso con PER PIACERE.
    Ma può essere anche una bella piacevole peculiarità del papa, come la sua CIOIA.
    Comunque, è davvero una persona squisita.
    Il che dimostra come una straordinaria intelligenza va (o può andare) di pari passo con sensibilità e delicatezza.

    21 Giugno, 2007 - 11:05

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