Benedetto e la “toccabilità di Dio nel mondo”

La riedificazione della terra, rispettando il grido di sofferenza di questo pianeta, si può realizzare soltanto ritrovando nell’anima Dio, con gli occhi aperti verso Dio”: lo diceva il papa nella conversazione con i preti di Roma che avevo preso a esaminare alcuni post fa (alle date 14, 15, 19, 20 e 29 febbraio). Mi avvedo di non riuscire a completare quell’esame e allora segnalo qui le parole più vive. Questa sul “grido di sofferenza” del pianeta: le doglie del parto di cui parlava Paolo!  E quest’altra sulla “toccabilità” di Dio: “Laddove c’è una vera e profonda meditazione della Parola, dove entriamo realmente nella contemplazione di questa visibilità di Dio nel mondo, di questa toccabilità di Dio nel mondo, nascono anche nuove immagini, nuove possibilità di rendere visibili gli avvenimenti della salvezza”. E infine: “La presenza della fede nel mondo è un elemento positivo, anche se non si converte nessuno; è un punto di riferimento”. Le parole improvvisate di papa Benedetto sono importanti perchè libere e pensatissime a un tempo. Di quella parlata ora mi resta da segnalare un solo passaggio, dedicato all’autocritica del cristianesimo moderno, che Benedetto aveva già sollecitato nell’enciclica sulla speranza: vedi post del 2, 5, 7 dicembre 2007. Lo farò con il prossimo post.

19 Comments

  1. Sumpontcura

    La “toccabilità” di Dio. L’importanza di toccare e essere toccati dalla presenza divina.
    Ricordo le parole per me fondamentali dell’allora cardinal Ratzinger a Subiaco (2005):
    “Abbiamo bisogno di uomini che tengano lo sguardo dritto verso Dio, imparando da lì la vera umanità. Abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio e a cui Dio apra il cuore, in modo che il loro intelletto possa parlare all’intelletto degli altri e il loro cuore possa aprire il cuore degli altri. Soltanto attraverso uomini che SONO TOCCATI da Dio, Dio può far ritorno presso gli uomini”.

    10 Marzo, 2008 - 16:28
  2. ignigo74

    Cari amici, sono giù. A volte, ma è inutile ricordarlo in un pianerottolo così sapienziale, a volte càpita che si spengano degli entusiasmi.
    A me forse è successo.
    Vi chiedo di ricordarmi a Gesù, il libero che libera tutti.
    Grazie.

    10 Marzo, 2008 - 17:03
  3. FABRICIANUS

    Ti ricordo, fratello Ignigo74….Gesù ti aiuti. Egli ci libererà.

    PATER NOSTER.

    10 Marzo, 2008 - 17:08
  4. Clodine

    Ehiii..ragazzini beh..cos’è sta’ mosceria !?..Ignigo74..che ti succede, ma lo sai che me piaci quando ti arrabbi? Non ci posso credere che sei abbattuto… Dai, ti prego: “nulla ti turbi, tutto passa Dio solo basta!

    E’ necessario passare attraverso le prove, le delusioni, servono a crescere. Certe volte si sperimenta anche l’assenza di Dio – ne so qualcosa te l’assicuro, ed è terribile- Talvolta è proprio Lui che non si fa trovare, sembra ci lascia soli con le nostre prove e debolezze, e arranchiamo.Ci lascia al buio. Ma se non conoscessimo il buio non avremmo neppure la percezione della luce! Che si fa tanto più incandecsente quanto più il nostro spirito ha sofferto dell’oscurità

    Il cammino di fede è costellato di prove e di bruschi arresti. Non dobbiamo dimenticare che siamo guerrieri, e già ! Dobbiamo alzarci e rimetterci in moto, solo quando il nostro corpo si rimette in verticale, e solleviamo lo sguardo verso il cielo ci accorgiamo che Dio è presente, che è sempre stato al suo posto non si è mai mosso

    “Ovunque il guardo io giro immenso Dio ti vedo, nell’opere Tue ti ammiro, Ti riconosco in me”…

    Il cielo! Quel cielo che ripetiamo nel Padre Nostro, in fondo, è in noi quel cielo, perché il Padre è in noi in Cristo nello Spirito: il Dio che si fa carne, che assume la condizione umana per toccare, vedere, soffrire in se stesso le pene di ciò che la Sua mente Onniscente, Onnipotene ha messo in opera:
    l’ essere umano. Questo uomo fatto a Sua immagine che tuttavia non capisce mai!! Hai voglia a stringere alleanze, non una , ma due, tre volte…compie prodigi strabilianti, apre il mare , fa scaturire acqua dalle rocce…e molto molto ancora eppure..niente da fare. Scende Lui stesso si fa uomo eppure, niente da fare. Ma come mai?. Questo uomo di dura cervice non comprende: DORME. Ma può essere che la maggior parte dell’umanità sia ancora nel sonno..??

    Eppure è così: si addormenta davanti alle telenovele, alle vestrine ,agli abiti firmati, incolonnati in mezzo traffico, disumanizzati, marionette senza anima. Basterebbe soffermarci a guardare la bellezza di un fiore, e meditare. Ultimamente riflettevo sulla difficoltà che si incontra nella meditazione se non si è allenati, se non si ha confidenza con questa disciplina che richiede tempo, e ascesi. E’ difficile la meditazione. Avete mai provato e guardare un oggetto, e poi chiudere gli occhi? Provate, vi accorgereste che quell’immagine non resiste nella mente più di un istante, subito si distorce fino a scomparire del tutto nel buio.
    Questo perchè non ci si dispone interiormente alla meditazione, non si è abituati al silenzio interiore, e le potenze, che io definisco luciferine, appannano, disturbano il contatto con la nostra anima, un contatto che va alimentato, esercitato come si esercitano i muscoli dell’atleta.

    Dobbiamo ri-trovare il contatto con Dio nella preghiera, nella Parola Sua che è VIVIVICANTE è acqua nel deserto.. La preghiera è l’alimento che ci avvicina a Dio e alla Sapienza: dono da chiedere incessantemente

    Ti abbraccio forte ignino74, anche te Fabricianus..ooo..forza ragazzi..eh..

    10 Marzo, 2008 - 18:34
  5. Sumpontcura

    Caro ignigo,
    il tuo appello mi ha toccato nel profondo: pregherò con tutto il cuore, e Dio troverà il modo di apprezzare le buone intenzioni anche di una mente confusa come la mia.
    Ti vorrei dedicare, intanto, un brano dal cap. VIII delle “Lettere di Berlicche”, di C.S.Lewis: trattandosi di una lettera attribuita a un diavolo, il “Nemico” è naturalmente Dio. L’ho trascritto pensando a te e alla tua depressione, ma mentre scrivevo mi sono accorto che eravamo anche in pieno tema: la “toccabilità” di Dio.

    “Ed è qui che le depressioni entrano in gioco. Ti sarai spesso domandato perché il Nemico non fa maggior uso del suo potere di essere sensibilmente presente alle anime umane… Ma ora tu vedi che l’Irresistibile e l’Indiscutibile sono le due armi che la natura stessa del suo schema gli proibisce di usare. Il semplice dominare la volontà umana… sarebbe inutile per Lui. Egli non può rapire. Può soltanto corteggiare. Infatti ha l’ignobile idea di mangiare la torta e insieme di conservarla; le creature devono essere una cosa sola con Lui, ma intanto devono rimanere se stesse… E’ pronto a dominare un pochino all’inizio. Le metterà in moto con comunicazioni della sua presenza che, quantunque deboli, sembrano grandi per esse, con emozioni dolci, e facendo loro superare facilmente le tentazioni. Ma non permette mai che questo stato di cose duri a lungo. Presto o tardi ritira, non di fatto ma dalla loro esperienza consapevole, tutti i sostegni e gli incentivi. Lascia che la creatura stia in piedi sulle sue stesse gambe – a compiere puramente con la volontà doveri che hanno perduto ogni gusto. E’ durante tali periodi di elevazione che la creatura diventa di quel genere che Egli desidera che sia. Donde le preghiere offerte in uno stato di aridità sono quelle che più gli sono gradite.”

    Un abbraccio, ignigo. Ricordati sempre di Giovanni: “La vostra tristezza si cambierà in gioia”.

    10 Marzo, 2008 - 19:00
  6. Clodine

    Bravissimo Sump, sono parole che racchiudono un grandissimo tesoro di saggezza. Grazie per averle scritte.

    Ti abbraccio

    10 Marzo, 2008 - 19:15
  7. ignigo74

    Grazie, sapevo di potermi fidare degli amici del pianerottolo.
    Le vostre preghiere e il vostro pensiero mi sono di vera compagnia.

    10 Marzo, 2008 - 20:30
  8. Coraggio pure, ignigo, coraggio pure. 🙂

    10 Marzo, 2008 - 20:43
  9. marta paola

    Giornataccia buia anche per me, mi approprio anch’io delle vostre parole, chiare ed incisive.

    10 Marzo, 2008 - 21:42
  10. lazzaro

    Ignigo, sono con te.
    Chi sa, con noi cammina Uno che parla, racconta, spiega; ma non ci sembra di conoscerlo.
    Teniamo duro fino a Emmaus! Non deve essere troppo lontano, nemmeno per noi.

    11 Marzo, 2008 - 16:41
  11. FABRICIANUS

    Ieri mi sono recato in Pellegrinaggio in un bellissimo santuario Mariano della Lombardia: Davanti a Maria, ho ricordato l’amico Ignigo74, Luigi, Clodine e tutti gli amici/amiche di questo pianerottolo.
    Un caro saluto,
    F.

    AVE MARIA, GRATIA PLENA, DOMINUS TECUM…..

    12 Marzo, 2008 - 18:21
  12. Clodine

    Carissimo F.
    Per Fabricianus (ma vale anche per ignigo 74)
    Io ti voglio veramente molto bene. Ti immagino un ragazzo semplice, generoso, con un cuore aperto a 360 gradi verso tutti. Si “sente” dalla delicatezza con la quale ti esprimi che manifesta una grandissima sensibilità e tutto ciò che vivi è ad un’ottava superiore rispetto ai comuni mortali. Ma questo non è un difetto, anzi, denota purezza d’animo, e il Signore ti ama per questo.

    Io sono un po’ più grande di te, forse per età non potrò essere la tua mamma, ma sorella si, e tale mi sento in questo momento.
    Sappi, caro fabrizio che ci sono periodi nella vita in cui si è più vulnerabili e fragili, sovente si presentano quando si entra nell’età adulta e ci si scontra con quei “problemi” un po’ più importanti che ci mettono di fronte a quelle che sono le responsabilità di cui tutti dobbiamo prima o poi farci carico.

    Sono in contatto con giovani, da anni, conosco e capisco le problematiche, è per questo che ti parlo. Vedi? Anche ignigo sta passando un momentaccio, ma guarda che è normale quando si prende di coscienza che la vita è fatta di scadenze, di impegni. E’ inevitabile lo smarrimento.. siamo esseri umani, come direbbe Alberoni :” siamo il frutto del nostro passato, siamo la vita stessa che ci e’ cresciuta dentro come il fusto di un albero con i colori, i profumi e le imperfezioni che i venti e le piogge hanno fissato per sempre sulla sua corteccia. Siamo anche il tempo trascorso: sta in noi scegliere se andare avanti, e guardare con occhi nuovi, diversi,o restare fermi davanti al sasso che a volte assume le proporzioni della montagna. Bisogna trovare il coraggio di alzare le vele e sfidare i venti, dovunque spingano l’imbarcazione, senza timore”

    Ed io aggiungo: “Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che moriamo?”. Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”. E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: “Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?” (Marco 4,37-41)

    Sembra che Gesù dorma, e che non ascolti, ma ti inganni fabricianus: Gesù è invece la Presenza, la suam, la tranquillità di chi appartiene a Dio. Lui non è per niente sorpreso dell’uragano, è il Signore della situazione, l’ha prevista e voluta. Quando entriamo nella prova, consapevoli che il Signore lo sa, l’ha permesso con un fine, allora siamo più sereni, perché sappiamo che è con noi, vicinissimo anche se sembra dormire, ma soprattutto interviene..sta’ tranquillo , Egli ti aiuta. Ti aiuta. Vedrai,supererai,e farai cose straordinarie.

    Ti abbraccio forte, e di qualunque cosa dovessi avere bisogno -parlare o anche per un semplice consiglio- io ci sono, in qualunque momento. Lo stesso vale per Ignigo. Anche solo per distrarsi.
    E mi raccomando: sorridi, anzi, ridi..non prendere troppo sul serio la vita, Dio solo basta!

    12 Marzo, 2008 - 20:16
  13. Clodine

    e non dimenticare di chiedere , i discepoli lo chiamarono, svegliarono Gesù:” maestro, vuoi lasciarci morire?” In realtà gesù non dormiva, non avrebbe potuto con il caos attorno. Ma vuole che lo chiamino, per mettere a prova la loro fede.

    “Chiedete e vi sarà dato”…perciò, non stancarti mai di invocarlo, di chiedere, questa è una raccomandazione che vale per tutti, sempre.

    Ciao

    12 Marzo, 2008 - 20:29
  14. FABRICIANUS

    Grazie Clodine,
    le tue parole mi commuovono e mi emozionano; sono parole di una persona che mi vuole bene, pur senza esserci mai conosciuti, e ciò è per me fonte di grande ristoro.
    Cara Clodine, rendo Lode al Signore per averti incontrato in questo “pianerottolo”.
    Grazie di cuore,
    con affetto,
    Fabrizio.

    12 Marzo, 2008 - 23:48
  15. Luigi Accattoli

    Davvero qui sta succedendo qualcosa: Clodine cita Alberoni e Ignigo non salta su. Ci dev’essere un significato.

    13 Marzo, 2008 - 8:14
  16. Clodine

    Oooo, dott Luigi, come mi manca ignigo che salta su. Accidenti, cosa posso fare per farlo reagire..ehmmm…ah, ecco: la melassa !
    Mi devo industriare per essere quanto più mielosa possibile, da fare invidia ad un barattolo di marmellata di mele cotogne

    13 Marzo, 2008 - 9:14
  17. beh, con Alberoni hai usato uno dei maestri inarrivabili dello zucchero filato… ignigo deve essere proprio in crisi…

    aspetta… troviamo un argomento teologico serissimo da stravolgere con qualche sentimentalismo o qualche eccesso di “protestantesimo” cattolico… forse reagisce! 🙂

    Come stai, Ignigo?

    13 Marzo, 2008 - 9:50

Lascia un commento