Benedetto impone le mani a lungo

Benedetto impone le mani ai nuovi presbiteri e prolunga il gesto per un tempo insolito. Persona che è con me commenta: “Mamma che lungo! Quello se ne ricorderà per tutta la vita. Gli rintronerà la testa chissà per quanto”.

66 Comments

  1. fabrizio

    Apro una parentesi, e che il buon Joseph mi perdoni.
    Ho visto che ieri al Regina Coeli ha fatto la sua comparsa la mozzetta bianca bordata, e se non sbaglio è la prima volta.
    A volte rimango veramente perplesso.
    Un conto è la riscoperta di paramenti antichi durante la liturgia, un altro è il modo di presentarsi al di fuori di essa, dove credo che certi orpelli non solo risultino incomprensibili ai più, ma soprattutto temo che vadano ad oscurare il messaggio del papa. E trovo conferma di questo mio timore in quello che sento tra la gente.
    Credo che la bellezza e la forza di quello che ha da dirci Benedetto non si meritino di essere precedute e accompagnate da una mozzetta bordata che crea istintivamente distacco tra il papa e la gente.
    E comunque, se anche ci fosse un solo dubbio che questo possa accadere (e qualche dubbio sicuramente c’è), non varrebbe la pena di lasciar perdere tutti gli orpelli per dare sempre più risalto al messaggio?
    Perché complicarsi tanto la vita?
    Aiutatemi a capire.

    28 Aprile, 2008 - 9:13
  2. Mattia

    Fabrizio, provo a darti io una spiegazione (spero) convincente…
    Come avrai sicuramente notato, la celebrazione per le ordinazioni presbiterali presieduta dal Papa si è prolungata fino ad alcuni minuti dopo le 12, ora “canoica” della recita della preghiera mariana, quindi il Regina Caeli è iniziato con più di 10 minuti di ritardo (il buon Joseph ha chiesto anche scusa! :D)…Benedetto è dovuto infatti tornare nella sagrestia, deporre i paramenti sacri e salire nel suo appartamento..
    Il Papa non ha usato la mozzatta bianca bordata di ermellino per un vezzo o per chissà che, ma semplicemente perchè per ogni celebrazione (in America, ma anche per i funerali del card. Alfonso López Trujillo) Benedetto arriva e se va via con quella mozzetta (ricordo che per il mercoledì delle ceneri aveva quella normalissima, senza ermellino o altro)…quindi per non far ancora aspettare quell’enorme folla sotto la sua finestra, se l’è lasciata e si è affacciato così…
    Poi, se le persone si fanno distrarre da un indumento papale, non è certo colpa del Pontefice… 🙂

    Un caro saluto a tutti i blogger e soprattutto al sig. Accattoli! Finalmente sono riuscito a tornare in questo blog…spero di poter essere presente il più possibile…questo blog, le sue discussione, i contributi del “padrone di casa” mi hanno davvero arricchito in passato.. 😀

    28 Aprile, 2008 - 10:49
  3. fabrizio

    Mattia, il discorso non torna.

    Tu dici: “se le persone si fanno distrarre da un indumento papale, non è certo colpa del Pontefice”.

    Non è certo colpa di Benedetto, ma non dovrebbe essere suo obiettivo far si che il suo messaggio arrivi a quante più persone possibili?
    In altre parole, se una mozzetta di raso e ermellino ostacola la ricezione di quello che ha da dire, cosa costa toglierla?
    A me non da fastidio ascoltare Benedetto vestito così, ma il papa parla al mondo e non solo ai suoi aficionados: come può non essere stridente per chi è lontano dalla Chiesa un grido di appello per la drammatica situazione africana proclamato con decori di raso ed ermellino?

    Ci rendiamo conto della realtà dei giovani di oggi? Cosa possono dedurre da un indumento così? I messaggi di Benedetto ai giovani sono straordinari, mi sembra sciagurato sprecarli per cose di così poco conto.

    Riassumendo:
    la mozzetta bordata aggiunge qualcosa al messaggio di Benedetto? No.
    Toglie qualcosa? Penso francamente di Si.
    Proposta (di uno che non conta niente): togliamola, semplifichiamo, asciughiamo.

    Saluti a tutti.

    28 Aprile, 2008 - 11:27
  4. Mattia

    Hai ragione, Fabrizio, ma sono sicuro che sarà la prima e ultima volta che vedremo Papa Benedetto recitare il Regina Caeli/Angelus dalla finestra del palazzo apostolico con qualche altro indumento addosso, oltre la semplice talare!
    Si, forse l’accostamento con le forti parole per l’Africa può stridere, ma sappiamo sicuramente entrambi che il Papa non l’ha fatto apposta (ho provato a dare delle motivazioni logistiche e tempistiche)…
    e sappiamo anche che se il messaggio di Benedetto una persona non lo vuole accogliere, una volta tolta la scusante della mozzetta preziosa, ne troverà altre, e altre ancora…

    28 Aprile, 2008 - 11:39
  5. fabrizio

    Concordo con te che scuse ce ne saranno sempre, ma poichè missione della Chiesa è provare ad arrivare a tutti, cerchiamo di togliere quante più scuse possibili.
    Rispolveriamo il gregoriano, non le mozzette preziose.

    28 Aprile, 2008 - 11:50
  6. Mattia

    …e ma anche il gregoriano, come il latino, se ci pensi, viene etichettato come “antico”, “tradizionale” e quindi retrogrado (pensa alle poche, ma esagerate, reazioni negative al Motu Proprio ‘Summorum Pontificum’)…

    28 Aprile, 2008 - 12:01
  7. fabrizio

    Appunto, per non confondere il gregoriano con le mozzette buttiamo via le mozzette.
    «Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono», ci ha insegnato San Paolo.

    Il gregoriano aggiunge qualcosa alla liturgia? Si. Teniamolo.
    La mozzetta bordata aggiunge qualcosa alla figura del papa? No. Lasciamola nei musei vaticani.

    28 Aprile, 2008 - 12:10
  8. Leonardo

    Fabrizio (che dev’essere un compagno di scuola del papa, perché lo chiama “il buon Joseph”) è preoccupato per la mozzetta.
    Un’altra prova che il mondo è bello perché è vario: la maggior parte della gente sa solo che il papa è vestito di bianco, e della mozzetta nemmeno si accorge, poi ci sono quelli che ce l’hanno con le scarpe di Prada (che poi di Prada non sono), altri avranno un altro pallino …

    28 Aprile, 2008 - 12:29
  9. Mattia

    Caro Fabrizio, se tutti facessero il nostro discorso saremmo apposto… 😀

    28 Aprile, 2008 - 12:29
  10. Mattia

    Leonardo, anche a me capita di chiamare il Papa “Ratzi” o “Joseph”…personalmente è un segno di grande affetto per una persone che è la guida spirituale, che sentiamo davvero vicina, come se fosse un compagno di scuola o un grande amico…almeno parlo per me!

    28 Aprile, 2008 - 12:32
  11. fabrizio

    Leonardo, forse sottovaluti la TV, la mozzetta la vedono tutti, molti di più di quelli che leggono le encicliche e i suoi messaggi.

    …non sono stato suo compagno di scuola ma siamo nati lo stesso giorno, per cui un po’ di confidenza me la prendo.

    28 Aprile, 2008 - 12:59
  12. liceum

    Per Fabrizio,

    non voglio dilungarmi su questioni ormai largamente discusse e sulle quali basterebbe avere un po’ più di conoscenze al riguardo, ma il papa finalmente veste come deve vestire un papa, e da sempre, come tutti i papi hanno vestito: talare bianca o abito corale a seconda delle occasioni prescritte dal cerimoniale; la mozzetta bianca, tipica del tempo pasquale, ricorda e rinnova la gioia di Cristo risorto: non orpelli quindi ma segni fondamentali che avvicinano ancora di più al mistero cristologico che il papa rappresenta anche nel modo di pararsi.

    28 Aprile, 2008 - 13:24
  13. liceum

    liceum scrive,

    sempre per fabrizio: perché preoccuparci sempre di che cosa possano pensare gli altri? Ci dobbiamo forse vergognare dei segni anche esteriori: non c’è niente da fare, il policamente corretto è ormai il tumore di tanti cattolici e, ahimè, anche di cardinali, vescvi e preti.

    28 Aprile, 2008 - 13:40
  14. Papa Benedetto XVI ha imposto le mani anche sul mio capo, non per conferirmi il sacro ordine, ma per benedirmi, e posso testimoniare che sono stati i secondi più lunghi e dolci della mia vita, istanti in cui non c’è stata malattia o preoccupazione che potesse distrarmi o addolorarmi, con la percezione viva che a toccarmi era Pietro, Vicario di Cristo in Terra, facendo scendere anche su di me, benchè fossi indegno di ricevere un dono simile, lo Spirito Santo.
    Impossibile descrivere il calore che emanano le mani del Santo Padre e la gioia che scaturisce dal cuore quando pronuncia la formula di benedizione in latino. Quel pollice sulla fronte, poi, con cui ti segna con il segno della Croce: sembra un nuovo Battesimo, una nuova Confermazione, con te che con la carezza del Papa, senti anche la carezza di Cristo.
    Le mani del Papa sul tuo capo sono come quelle della mamma: ti fanno sentire sicuro e protetto, al riparo da ogni pericolo, perchè sai che se pure in modi e ciorcostanze diversi, quelle stesse mani opereranno sempre per benedirti e confermarti nella Fede.
    Gianluca Barile

    28 Aprile, 2008 - 14:14
  15. Mattia

    Testimonianza davvero toccante, caro Gianluca…
    Sono sensazioni e emozioni che vengono in mente anche a me, anche se in diverso modo, vedendo le immagini del Santo Padre mentre accarezza e benedice (mi viene in mente l’incontro con i ragazzi e ragazze disabili nel seminario St. Joseph a New York)…

    28 Aprile, 2008 - 14:23
  16. adriano

    Bentornato, Mattia!
    Adriano

    28 Aprile, 2008 - 14:59
  17. david pierini

    Da un po’ di tempo vado vagando per i blog cattolici…Anrea Tornielli mi ha meso il bavaglio, anche da Rodari e Tosatti sono stato additato come persona sgradita..e tutto perché uso il linguaggio del vangelo e parlo di fatti di vangelo. Mi odiano perché dico che la chiesa è morta, che i cristiani di oggi sono pagani, che il ritorno del Signore è vicino…

    http://davidilgrido.blogspot.com

    un caro saluto a Luigi Accattoli…

    28 Aprile, 2008 - 15:03
  18. Mattia

    Grazie! 😀
    E’ un piacere ritrovarti…

    28 Aprile, 2008 - 15:22
  19. Giacomo.Galeazzi

    Carissimo Luigi, visto che il tuo blog, contemporaneamente a quello di Andrea Tornielli, ha avuto il merito di aprire la discussione sul battesimo di Magdi Cristiano Allam (un evento che io considero un dono della Provvidenza e per il quale mi sono profondamente commosso la notte di Pasqua) sottopongo alla tua attenzione e a quella dei tuoi blog-friends questo clamoroso intervento. Io, francamente e con il dovuto rispetto per un gesuita impegnato in una difficile terra di missione, sono rimasto senza parole e mi sono chiesto se un uomo di valore e coraggio come Magdi dovesse chiedere scusa a qualcuno per essersi convertito a Cristo. (Perdonatemi se sforo le venti righe, ma credo che le sorprendenti dichiarazioni di Padre Dall’Oglio meritino di essere lette integralmente).
    Padre Paolo dall’Oglio, gesuita del monastero di Deir Mar Musa (in Siria), critica il battesimo pubblico di Magdi Allam nel corso della messa celebrata dal Papa nella veglia pasquale della basilica di San Pietro. «Magdi Cristiano Allam ha dichiarato, a proposito del suo battesimo in mondovisione, la volontà d’affermare l'”autentica religione della Verità, della Vita e della Libertà’ contro ’la radice del male (che) è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale”, ricorda padre Dall’Oglio
    in un articolo che apparirà sul prossimo numero di ’Popolì, il
    mensile internazionale dei gesuiti. »In questo modo, si avvalora,
    volenti o nolenti, anche l’impressione musulmana che vi sia
    un’oggettiva convergenza strategica tra il neoproselitismo
    cristiano e le azioni blasfeme verso le realtà più sante
    dell’islam, rilanciate dai media nordeuropei. Inoltre è difficile
    sfuggire all’impressione che la sacra bandiera della libertà di
    coscienza sia utilizzata dall’Occidente come un cavallo di Troia
    da introdurre nel mondo musulmano al fine di disintegrarlo”.
    “Il signor Allam e i suoi catechisti – prosegue il gesuita,
    impegnato da anni nel dialogo interreligioso – dovrebbero
    ricordare che la storia cristiana ha spesso registrato inaudita
    crudeltà nella repressione dell’apostasia e dell’eresia. Anche
    recentemente – sottolinea – per salvare le ’civiltà cristianè
    orribili crimini sono stati compiuti contro l’integrità delle
    persone e la libertà delle coscienze da parte di regimi che si
    autodefiniscono amici e difensori delle Chiese«. Per padre
    Dall’Oglio, ad ogni modo, »la riappropriazione islamica dei
    diritti dell’uomo deve poter avvenire per processo endogeno,
    dall’intimo della compagine musulmana, e non imposto da fuori a
    colpi di scena che producono effetti conflittuali in cascata e
    danneggiano proprio i riformatori musulmani più coraggiosi,
    facilmente accusati di passare al nemico”.
    “Non resta che augurarci – conclude Dall’Oglio – che il
    coraggioso gesto papale sia compreso per ciò che vuole essere: un
    forte appello in difesa della libertà di coscienza per tutti e
    ovunque, quasi un gesto riparatorio per i tanti attentati, anche
    ecclesiali, a tale libertà che pesano sulla nostra coscienza
    collettiva, la quale ha opposto così spesso il rispetto della
    persona ai diritti della verità”.
    Giacomo Galeazzi

    28 Aprile, 2008 - 15:34
  20. gentile galeazzi. Ho avuto modo di ascoltare e conoscere p. Dall’Oglio in occasione di un suo intervento presso la cappella universitaria dell’università La Sapienza per l’anniversario della morte di don Andrea Santoro.

    Beh,certo, mi è parso un “tipino” particolare. E so che il suo stile “provocatorio” non era sempre ben accolto da don Andrea (un altro che, secondo me, a modo suo avrebbe detto qualcosa di non necessariamente entusiasta su tutta la vicenda Allam).

    Ma credo che le sue parole vadano lette, meditate o almeno rispettate, tenendo conto della sua lunga esperienza in terra di Islam e della specialissima esperienza di monaco. In una comunità monastica molto particolare dove l’incontro tra le culture e anche tra le religioni non è un fatto ideologico, ma di carne (e non sempre scontato e pacifico).

    Perchè ho la sensazione che le argomentazioni non valgano più la pena di essere lette con attenzione (come si fa con altre) non appena qualcuno sembra, e dico sembra, criticare il Papa?

    28 Aprile, 2008 - 15:50
  21. per david pierini: la chiesa è morta?
    Oh! Io ci sono, respiro e se Dio vuole sono vivo e vegeto!

    28 Aprile, 2008 - 15:51
  22. Mattia

    Oh si, sig. pierini, ho avuto anch’io il “piacere” di leggere i suoi, come posso definirli…vaneggiamenti sulla Chiesa di Cristo e le sue offese a Papa Benedetto, a quale pretende di insegnare come si fa il Pontefice…beh, non voglio essere duro, ma se i più importanti vaticanisti italiani l’hanno snobbata, un motivo ci sarà…
    Per il resto, mi associo al moralista: “Io ci sono, respiro e se Dio vuole sono vivo e vegeto!” 😀

    28 Aprile, 2008 - 15:56
  23. david pierini

    Caro “moralista”…c’è una vita della carne e c’è una vita dello spirito…se guardiamo il mondo con gli occhi di Dio vedremo un cimitero di sepolcri imbiancati. Non sento nella chiesa di oggi il battito del vangelo…non pulsa e frema per la salvezza delle anime…un corpo muore quando l’anima lo lascia…la chiesa muore quando Dio l’abbandona…

    28 Aprile, 2008 - 15:57
  24. fabrizio

    sono appena entrato nel sito di David Pierini.

    Copio le prime parole del sito alla lettera:
    “La voce di David Pierini si leva nell’opaco panorama spirituale dei nostri giorni con una violenza ed un’autorità d’altri tempi tanto che al primo impatto possono sembrare eccessive ma in realtà, man mano che si procede nella lettura, appaiono più che giustificate.”

    Un po’ d’umiltà (evangelica) forse non guasterebbe.

    28 Aprile, 2008 - 16:10
  25. Luigi Accattoli

    Il mio benvenuto nel blog a liceum. Non mi appassiono alla disputa sui paramenti e gli abiti del papa, sui tronetti et similia. Ammiro la passione altrui. In tanta tensione e disputa su ogni materia, questa mi pare offerta alla piena libertà d’opinione.

    28 Aprile, 2008 - 16:12
  26. Luigi Accattoli

    E benvenuto sia anche David Pierini: qui non si zittisce nessuno ma ognuno si ricordi della propria condizione. Noi due ci conosciamo già e avemmo un lungo scambio di posta elettronica che si interruppe per sua e non per mia iniziativa. Con l’ultimo messaggio le dicevo che apprezzavo la sua voce poetica ma non le sue profezie. Per me la disputa riprende dove lei la interruppe.

    28 Aprile, 2008 - 16:19
  27. david pierini

    Caro Fabrizio la poca umiltà di quelle parole piene di verità è dovuta alll’esuberanza dello spirito..anche di Gesù avranno detto la stessa cosa quando fremendo diceva…”sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso”…

    http://scheggedivangelo.blogspot.com

    28 Aprile, 2008 - 16:26
  28. ignigo74

    La mozzetta di raso bianco è tipica dell’abito pontificale nel periodo pasquale, nelle settimane “di Pasqua”. Personalmente la trovo molto bella e non verrà utilizzata al di fuori di questo periodo liturgico preciso.

    Ma quelle parole il Pierini se le dice da solo?

    Leonardo, grazie per avermi dato del “ragazzo” in un intervento precedente con riferimento allo stile “poco consono ad un 34enne”.
    Magari se vuoi darmi altre lezioni, Maestro, le ascolterò volentieri: dicci, Maestro, cosa è consono ad un 34enne?

    28 Aprile, 2008 - 16:27
  29. fabrizio

    Ignigo, secondo me il punto non è se la mozzetta sia bella o no.
    Il punto è se una mozzetta di raso ed ermellino è capace di parlare a tutti (vecchi e giovani, europei, sudamericani e africani, non solo a me o a te) oppure rappresenta un ostacolo alla trasmissione del messaggio cristiano.
    Da quello che sento e vedo tra le persone che mi sono vicine, mi sembra un ostacolo che non costerebbe nulla eliminare, e di questo me ne dolgo.

    Ora mi fermo, perchè sto pestando l’acqua nel mortaio da un po’ troppo tempo.

    28 Aprile, 2008 - 16:40
  30. Luigi Accattoli

    A Galeazzi e al moralista. Ho conosciuto il padre Dall’Oglio nel cortile della Moschea degli Omayyadi a Damasco il 6 giugno 2001 durante la visita di Giovanni Paolo II e gli voglio bene. Come voglio bene a Magdi Cristiano Allam e mi pare di averlo dimostrato in più di un post. Sono per l’aria aperta e mi piace guardare lontano. Immagino che le due posizioni possano convivere. Del resto il monaco e missionario gesuita in terra di Islam conclude augurandosi che il “gesto coraggioso” di Benedetto XVI venga inteso per quello che “vuole essere”: ed è esattamente quello che mi auguro io.

    28 Aprile, 2008 - 16:51
  31. david pierini

    Caro Luigi hai un’ottima memoria…interruppi la nostra corrispondenza perché tu tentasti di uccidere il profeta…elogiando il poeta. Rimasi molto amareggiato…comunque Il nostro scambio di opinioni è stata una delle cose più belle che mi siano capitate. Di quel libretto spirituale…”la visione del dramma”…che si può leggere nel mio sito “schegge di vangelo” si era interessato il mio vescovo dietro il consiglio di un sacerdote che lo aveva definito “vangelo al cento per cento”. Trovai molti consensi all’interno della chiesa ma questo fino a quando il Signore non mi mostrò tutti i segni dei tempi dopodiché tutti mi rinnegarono ma io non rinnegai ciò che avevo visto.

    28 Aprile, 2008 - 16:57
  32. david pierini

    A Igino che credo sia quello che mi va inseguendo di blog in blog con i suoi commenti sarcastici dico che se uno nota la mozzetta di raso bianco del Papa ha la vista troppo corta per giudicare le cose spirituali…

    28 Aprile, 2008 - 17:09
  33. ignigo74

    guarda david: è la prima volta che sento nominare il tuo nome e cognome.
    è la prima volta – e ultima – che scorro un tuo blog

    hai ragione, la mozzetta di raso non è bella: E’ STUPENDA.
    Mi auguro di rivedere anche i fanoni, i flabelli e sì, sì, LEI: la sedia gestatoria!
    Dammi pure dell’orbo che NS è venuto per i non vedenti come me, mica per le aquile come te.
    E’ venuto per i peccatori come me, mica per i santi come te.
    E’ venuto per i malati come me, mica per i sani come te.

    Grazie per averci fatto sapere con delicatissima umiltà che addirittura un vescovo si è interessato ai tuoi scritti: siamo tutti colpitissimi, ammiratissimi, timorosissimi di avere a che fare con un Profeta del III millennio.
    parla ancora, maestro!

    28 Aprile, 2008 - 17:44
  34. targum55

    il vaticanista della “stampa” se ne faccia una ragione: provi a discutere e non a scandalizzarsi a così buon mercato.

    28 Aprile, 2008 - 17:55
  35. Giacomo.Galeazzi

    Condivido di cuore l’auspicio di Luigi, ma più che scandalizzarmi provo a ragionare sul fatto che la predicazione e le opere di Benedetto XVI (incluso il gran gesto del battesimo di Magdi Cristiano Allam durante la solenne veglia pasquale nella basilica di San Pietro) abbiano il respiro e l’intento di risvegliare, nei nostri tempi, lo spirito dei primi cristiani. E ciò non mi sembra adeguatamente compreso da tutti. Sbaglio?
    giacomo galeazzi

    28 Aprile, 2008 - 18:05
  36. Leonardo

    Se no i xe mati no li volemo

    28 Aprile, 2008 - 18:08
  37. Sumpontcura

    Caro targum55:
    provo a discutere, rivendico il mio diritto di scandalizzarmi e finirò col farmi una ragione delle cose che un prete ha, dal canto suo, il diritto di pensare e scrivere. En passant, grazie a Galeazzi per la presa di posizione, su un articolo che personalmente ho fatto un po’ di fatica a leggere senza indignarmi.
    – La frase “si avvalora… l’impressione musulmana che vi sia un’oggettiva convergenza strategica tra il neoproselitismo cristiano e le azioni blasfeme verso le realtà più sante dell’islam” mi sembra ambigua e molto mal formulata. Soprattutto perché padre Dall’Oglio evita di condannare la perversa idiozia che è dietro questa “impressione”, splendido pretesto che autorizza un gruppo di feroci assassini ad aumentare a dismisura il numero dei santi martiri della fede cristiana.
    – L’espressione “Il signor Allam e i suoi catechisti” è inqualificabile: tutta la simpatia dello scrivente va palesemente alle realtà sante dell’islam, nei confronti di un fratello cristiano condannato a morte dalle realtà sante: “il signor Allam”: distacco e ditino alzato.
    – “La riappropriazione islamica dei diritti dell’uomo deve poter avvenire per processo endogeno”: certo, padre, anzi, se la prendano pure calma, tanto qualche decina di migliaia di martiri in più, cosa vuole che siano?

    La legge del prof. Cipolla afferma che la percentuale di imbecilli è costante in tutte le categorie umane; fra queste, la Compagnia di Gesù non poteva certo fare eccezione.

    28 Aprile, 2008 - 19:01
  38. david pierini scrive, 28 Aprile 2008 @ 15:57
    c’è una vita della carne e c’è una vita dello spirito…se guardiamo il mondo con gli occhi di Dio vedremo un cimitero di sepolcri imbiancati. Non sento nella chiesa di oggi il battito del vangelo…non pulsa e frema per la salvezza delle anime…un corpo muore quando l’anima lo lascia…la chiesa muore quando Dio l’abbandona…
    ==========================================
    Caro David,
    non sono mai stato tenero con le ipocrisie dei miei fratelli nella fede,
    l’imprfessione che ricevo dalle tue parole, è di un gratuitismo,
    senza sostanza,
    che gode dell’eccesso.
    La Chiesa c’è, è formata da milioni di persone che vivono sulla propria carne il proprio esserne parte con tutte le contraddizioni della forma umana.
    Guardo la realtà, ma non mi sento un catastrofista, sono un cattolico, a dispetto di quanti mi vorrebbero ingrigliare, ma la mia coscienza risponde a Cristo.
    Non mi faccio mai abbindolare dalle sirene del conservatorismo tout court, nè da catastrofisti, nè da strambe filosofie post-ecclesiastiche.
    Nella Chiesa ci sono, anche se soffro di visibili trionfalismi, mentre il momento più alto della unità Trinitaria rimane la morte per uccisione per mano di uomini su una croce di Gesù il figlio del Dio Vivente, che dopo la Resurrezione ha dato mandato alla sua Comunità Apostolica di continuare l’opera sua.

    28 Aprile, 2008 - 19:27
  39. ignigo74

    @matteo
    matte, non prendiamolo troppo sul serio questo qua perini perozzi anzi magari ci fosse il perozzi di amici miei.

    28 Aprile, 2008 - 19:39
  40. Luigi Accattoli

    Sump il padre Dall’Oglio è uno spirito acceso e la prudenza non è il suo forte ma non è un imbecille. Studia l’arabo e va a stabilirsi tra i musulmani nella sequela di Charles De Foucauld. Vive in un’oasi e l’aria del deserto accalora le sue parole. Ho corrispondenza con lui e garantisco che le sue parole quiete sono sagge. Così come assicuro chi non gli ha mai parlato che Magdi Cristiano Allam quotidianamente è una persona mite. Sulla frontiera dell’Islam oggi come sempre incontriamo spiriti singolari: tali erano Gregorio Damasceno e Raimondo Lullo, Charles De Foucauld e Louis Massignon, don Andrea Santoro e i nostri Dall’Oglio e Magdi Cristiano.

    28 Aprile, 2008 - 19:43
  41. david pierini

    Mi scuso con Igino che non era quell’Igino che credevo…ma che visti i toni e i modi gli assomiglia molto. Se tu sei un peccatore io sono un depravato, se tu sei malato io sono moribondo…non per falsa umiltà ma per adesione alla verità e se non avessi compreso a fondo la grandezza di Lutero mi sarei già dato per dannato. Non mi sono vantato di aver interessato un vescovo..non ho alcuna considerazione per le cariche…però ho notato che quando parlo i demoni si sollevano dentro i cuori di molti uomini…non so perché ma riesco a mandare in bestia parecchia gente. Perché escludi che io possa essere un profeta…Dio può servirsi di chiunque, anche di un’asino per confondere i sapienti.

    http://david-poesiedamore.blogspot.com

    28 Aprile, 2008 - 19:47
  42. Sumpontcura

    Caro david:
    tu sarai senz’altro un grande profeta, non ho elementi per negarlo (anche se mi suona strano che certi titoli uno se li dia da solo). Ma continuare a scambiare “igino” con “ignigo” è davvero un po’ curioso. Anche un profeta dovrebbe cercare di leggere le argomentazioni dei suoi interlocutori: o almeno di leggere con un minimo d’attenzione i loro nomi. Non credi?

    28 Aprile, 2008 - 20:14
  43. Sumpontcura

    Scusa, david, sono ancora io.
    Nel tuo intervento trovo scritto: “se non avessi compreso a fondo la grandezza di Lutero mi sarei già dato per dannato”. Forse il linguaggio profetico mi è un po’ ostico, o forse sono semplicemente duro di comprendonio: ma stiamo parlando di quel Lutero che conosco io? L’apostata eresiarca che ha spaccato la Chiesa d’occidente, rendendo un segnalato servigio a Satana, Lucifero e Belzebù?
    Ma tu da che parte stai, profeta david?

    28 Aprile, 2008 - 20:21
  44. david pierini

    Caro Matteo per vedere il mondo con gli occhi di Dio bisogna essere uniti a Dio e per ottenere questa intimità con Gesù dobbiamo fare come Pietro…
    scendere dalla barca della chiesa e andargli incontro rischiando di affogare.
    Molti oggi rimangono, credendosi al sicuro, nella barca della chiesa che come diceva il cardinal Ratzinger…”sta andando a fondo”… siamo tiepidi nell’amore verso il Signore e ci accontentiamo di illuderci di far parte della sua corte.

    28 Aprile, 2008 - 20:39
  45. david pierini

    Caro Sum… io credo che Lutero sia la stella più luminosa del firmamento cristiano insieme a Francesco d’Assisi. Di lui mons Ravasi ha deto…”è un grandissimo”. Io gli sarò eternamente riconoscente perché ha aperto un’autostrada per la salvezza dei disperati facendoci capire che la salvezza è un dono di Dio che va accolto più che una conquista dell’uomo attraverso le sue opere. Io sono cattolico ma credo che del buono e del santo ci sia anche nelle altre comunità e poi quando ho davanti una persona non guardo all’etichetta.

    28 Aprile, 2008 - 20:48
  46. Mattia

    Forse prima sono stato eccessivamente duro, david, e me ne scuso…cerca di capire anche noi che, quasi quotidianamente, cerchiamo di difendere la Chiesa alla quale apparteniamo da chi è esterno ad esso…ma quando dobbiamo difenderla da discepoli di Gesù, perchè almeno tu sembri tale, ci risulta ancora più difficile e, invece di interrogarci sul perchè di certe critiche, reagiamo con quasi con aggressività…
    “per ottenere questa intimità con Gesù dobbiamo fare come Pietro…scendere dalla barca della chiesa e andargli incontro rischiando di affogare”…
    Questa frase mi ha colpito molto: potresti dirmi a cosa ti riferisci?

    28 Aprile, 2008 - 21:01
  47. Sumpontcura

    Mattia, ma stai scherzando? Qui c’è un tizio che afferma che Pietro è sceso dalla barca della Chiesa per andare incontro a Gesù rischiando di affogare e tu gli chiedi a che cosa si riferisce? Ma non cogli la blasfema farneticazione? Non credi che la Chiesa sia Cristo stesso, che la Chiesa sia Pietro, e con lui il popolo che crede in Dio, ama Dio, ed esulta e piange di gioia di fronte alla buona novella?
    Capisco bene che esalti l’apostata eresiarca Lutero: non vedi che vuole assomigliare a lui? “Dobbiamo scendere dalla barca della Chiesa”, ci dice scendere e raggiungere Gesù, che naturalmente è fuori della Chiesa e in contrasto con essa.
    Profeta david, lo sai che ti dico? Ma vammoriammazzato!

    28 Aprile, 2008 - 21:19
  48. Mattia

    Sumpontcura, è una pura e semplice curiosità, mi sembra si capisse dal post…volevo solo sapere a cosa si riferisse, tutto qui…questo non significa che possa anche solo di striscio convidere le sue affermazioni e che possa essere convinto in seguito alle sue spiegazioni…sono troppo attaccato alla Chiesa e al Vicario di Cristo per potermi allontanare da loro per così poco..

    28 Aprile, 2008 - 21:38
  49. ignigo74

    La religione attira lo psico-patologico, è noto a chiunque e ne abbiamo una ennesima prova nelle incursioni di questo peretti.
    Il mio suggerimento è quello di fare finta di nulla… dai sump, lasciamo stare, anche per carità cristiana. In TV ci sono i presenzialisti e qua arrivano i telepredicatori profeti autonominatisi eletti cataro-luteran-avventisti.
    Io però credo che a questa gente, con ferma decisione, cortese ma ferma e decisa, vadano dette le cose che in un certo senso si dicono ai testimoni di geova: state sbagliando tutto. Ebbene lo dico con serena fermezza: signor peretta si faccia meno e lasci perdere E la religione E la poesia. Si dedichi ad altro: che ne so bricolage, pesca dell’anguilla con l’ombrello (privilegi le giornate piovose quando il fiume si ingrossa), caccia alla lucertola, derattizzazione di scantinati. Al massimo se proprio vuole permanere in area religiosa aiuti il sacrista a pulire le pile dell’acqua santa.

    Ho riso molto quando ho letto: “mons. Ravasi di Lutero ha detto: è un grandissimo”. Ah ah ah! Bisognava disturbare Ravasi??

    Strepistosa l’auto presentazione che perozzini fa di se stesso:
    http://david-poesiedamore.blogspot.com/
    Davvero esilarante.
    Le composizioni del perini mi ricordano i cartelloni di un tossico che negli anni ’90 alla stazione centrale di Milano raccoglieva spiccioli per una “pera universale” con cartelloni grotteschi che suscitavano un riso incredulo: “la droga sconfigge la guerra” oppure “date soldi alla pera della pace” e ancora “la pera del dì di festa” e “alla pera”.

    Detto ciò, fratelli io non seguirò più il perozzi perini che si è fatto le pere…
    Con lui farò quasi come Dante: “non mi curerò di lui, non guarderò e passerò oltre…”.

    Comunque io voglio bene al Perini.

    28 Aprile, 2008 - 22:36
  50. IO sono un grande poeta, ma mica lo scrivo sui blog!

    Ops….

    29 Aprile, 2008 - 0:09
  51. david pierini scrive, 28 Aprile 2008 @ 20:39
    Caro Matteo per vedere il mondo con gli occhi di Dio bisogna essere uniti a Dio e per ottenere questa intimità con Gesù dobbiamo fare come Pietro…
    scendere dalla barca della chiesa e andargli incontro rischiando di affogare.
    =======================================
    Caro David,
    più ti leggo e meno ti capisco, probabilmente i miei limiti devono essere enormi.
    Non ritengo di doverti piu’ disturbare.
    Talvolta sul pianerottolo appaiono persone eccessive e che vogliono porsi agli opposti, accetto la loro libertà,
    ma io ho bisogno di confrontarmi con altri uomini,
    possibilmente non arroganti,
    con persone che non hanno biosogno di rifugiarsi sotto i piviali carichi d’oro, o di fantasiose teologie da mercato rionale/bar dello sport.
    Sono nella Chiesa, e Pietro e gli altri Apostoli non mi risulta siano usciti da essa, per andare ad affogare in qualche lago….
    Non esco dalla Chiesa, e non abbandono la barca, se non capisco sempre la “politica” teologico/pastorale della Curia nella Santa Sede, ed il Vangelo non mi chiede questo.
    A meno che tu non hai una versione aggiornata delle Sacre Scritture.
    Sei libero di pensarla come vuoi.
    Auguri

    29 Aprile, 2008 - 1:26
  52. david pierini

    Caro Matteo, caro Mattia scendere dalla barca della chiesa significa riappropriarsi del proprio spirito critico, non lasciarsi plasmare dal lievito dei farisei, significa non lasciarsi pervadere dal miele del sentimentalismo religioso ma restare sale di spiritualità, significa non parlare secondo i rigidi canoni della chiesa ma avere un cuore che pulsa di verità davanti a chiunque.
    Don Primo Mazzolari diceva che quando nella chiesa c’è una vocazione autentica gli uomini di chiesa cercano subito di attenuarla appunto con i mezzi sopra citati. Gesù ha detto “io sono la verità”… non ha detto “io sono la chiesa” quindi non possiamo identificare Gesù con la chiesa. Pietro aveva sete di una più intima adesione a Gesù ed allora ha detto…”Signore comanda che io venga a te”…anche noi dobbiamo avere il coraggio di andare oltre…di annullare la distanza che c’è fra noi e la pienezza della verità, per poi tornare come ha fatto Pietro e come ho fatto io nella barca della chiesa ma con gli occhi aperti e nessuna paura di dire quello che si vede. Ricordate che “la barca sta andando a fondo”…

    29 Aprile, 2008 - 5:16
  53. david pierini

    Caro Sum…tu sei focoso come Pietro ma come Pietro ami la verità e credo che se ti soffermerai qualche minuto a pensare vedrai che ciò che affermo non è in contrasto con la chiesa…purtroppo abbiamo l’occhio carnale e vediamo tutto in maniera grossolana…

    29 Aprile, 2008 - 5:33
  54. david pierini

    Quando Gesù si avvicinava a gente indemoniata gli spiriti maligni che erano nei loro cuori insorgevano e vomitavano la loro rabbia su di lui…
    La reazione di Ignigo io credo possa essere inquadrata in quest’ottica…
    certo io non sono Gesù ma si vede che un po’ gli assomiglio…

    29 Aprile, 2008 - 5:38
  55. david pierini

    Oggi il vangelo ci parla della parabola delle dieci vergini…cinque savie e cinque stolte. Ad un certo punto il Signore dice che a mezzanotte si udì un grido…”Ecco lo sposo, andategli incontro!…non vi arrabbiate e se potete non ridete…io credo di essere quel grido…

    29 Aprile, 2008 - 7:31
  56. ezio

    Uffaaa… ho l’impressione che tra poco arriveremo anche noi (scusate il “linguaggio inclusivo”, ma sono alcuni mesi che seguo il blog e mi sento un po’ tra amici – finora, almeno) ai livelli dei commenti ai video di youTube (non so se avete presente, termini irriferibili – e non mi ritengo un infante innocente – dopo due post…)!
    Se proprio cìè bisogno di ignorare qualcuno (da qualche parte li chiamano troll) non si può ignorarlo e basta)?

    29 Aprile, 2008 - 9:04
  57. Francesco73

    Il gesto dell’imposizione delle mani è molto bello, a me fa pensare a due concetti: trasmissione e assunzione.
    Da un lato ti trasmetto lo Spirito, e con esso il mandato e lo stato.
    Dall’altro, e nel contempo, ti aggrego alla mia condizione, ti associo al munus (dono e impegno) che io stesso posseggo e condivido, ti ascrivo a un gruppo di prescelti la cui predilezione sta nell’esigenza del dono e nella disponibilità al martirio.
    Ti chiamo a vivere con me la gioia e il dramma dell’apostolato, la più avventurosa e piena delle strade e delle scelte.

    Io ci vedo questo, anche nella lunghezza del gesto del Papa.

    29 Aprile, 2008 - 9:33
  58. Sumpontcura

    D’accordo, Ezio: se quello che ho scritto ti ha dato fastidio, ti chiedo scusa. Nell’uso popolare (koinè linguistica Italia centrale) certe espressioni non vanno prese alla lettera, e una parola come “vammoriammazzato” ha una connotazione spiritosa e non scevra di simpatia: un po’ come il famoso “Woytilaccio” sanremese di Benigni.
    Però, torno a dire, chiedo scusa e mi atterrò al tuo consiglio: ignorare i troll. Credo anch’io che sia molto meglio così.

    29 Aprile, 2008 - 11:24
  59. ignigo74

    va bene dai, ignoriamolo. Da ora però, ok? Da ora stop commenti alla pera di incenso.

    29 Aprile, 2008 - 11:38
  60. ezio

    Non c’era bisogno di scusarsi; grazie lo stesso Sump.

    PS per farmi perdonare la tiratina moralizzatrice che ho fatto, devo ammettere che lo scambio di battute al vetriolo mi ha divertito un mondo…

    29 Aprile, 2008 - 11:38
  61. Leonardo

    Scusa se insisto, Ignigo74, ma sei proprio un po’ infantile! Dici, giustamente, che è meglio lasciar perdere però fai mille storpiature ingiuriose del cognome di quel tale, proprio come usava in quinta elementare. (Non che l’infantilismo mi dispiaccia, dopo tutto, sempre che sia consapevole e autoironico).

    29 Aprile, 2008 - 11:45
  62. ignigo74

    ma profff ha cominciato lui!! mi chiama igino!!

    29 Aprile, 2008 - 13:06
  63. galeazzi, scusa, ci sono cristiani con la “C” maiuscola (cioè assolutamente cattolici, tanto per capirci) che hanno perso la vita o la rischiano tutti i giorni per “stare con” e “nel” Islam, proprio per risvegliare lo spirito dei primi cristiani (don Andrea Santoro lo ha chiaramente esplicitato più volte: far tornare i cristiani nella culla del cristianesimo, questa era la sua vocazione).

    E ciò senz’altro, lo so per certo, non è adeguatamente compreso da qualcuno (e non mi riferisco al Papa).

    Ho la fortuna di conoscerne diversi, di questi strani soggetti, anche una famiglia missionaria.

    Li facciamo parlare o no?

    Noi ce ne ricordiamo solo quando c’è da fare il bollettino dei morti e la conseguente “caccia al musulmano”. Chè forse siamo troppo impegnati in “gesti altamente simbolici”?

    29 Aprile, 2008 - 13:24
  64. Clodine

    Caro Davide Perini, felice di conoscerti. Giammai ti tratterei male, ci mancherebbe, si sente che sei una persona buona e dolcissima,né prendo alla leggera le tue profezie, anzi , sono convinta che la chiesa necessiti di continua metànoia. Di una conversione totale e radicale di tutto l’uomo a Dio.ed è bello sentire persone come te infuocate d’amore per il Signore.E’ breve lo spazio che abbiamo, e addentrarci nei meandri dell’esegesi è impossibile ma già sapere che siamo dei “graziati”, dei perdonati, rende il cammino meno angusto. Se siamo perdonati lo siamo in virtù della chiesa però, che ha ricevuto da Cristo il potere di sciogliere e legare. Ciò che la Chiesa riceve da Cristo come proprio bene, Pietro lo rappresenta in maniera visibile. Dunque:pietra è il simbolo di Cristo, Pietro il simbolo della chiesa. Ma dov’è la vera chiesa? e cos’è: l’individuo o la comunità? Perché ci sono maestri di errore, profeti di menzogna, peccatori in genere, falsi fratelli, certo, è una chiesa visibile composta dalla massa, lo fu fin dai tempi di Agostino, perché stupirsi? Ma la chiesa empirica , quel “corpus permixtum” non è “tutta” la chiesa. L’apparenza esterna e volontaria non coincide con l’effettiva adesione a priori in nessun modo; “non giudicate e non sarete giudicati”, è meglio non giudicare secondo il canone della fede ma secondo quello dell’amore. Di nuovo “dov’è la vera chiesa? “Ci sono dei segni riconoscibili da tutti e ciascuno,anche il non credente li percepisce ma non li interpreta perché quei misteri sono velati, non rivelati nella realtà profonda. Una conoscenza che critica e rifiuta vedrà i cartelli indicatori ma non saprà decifrarli, mentre è possibile ad una conoscenza positivamente impegnata nella fede.

    Su Lutero, che dire, ci sono delle realtà incontrovertibili E’ stata una personalità geniale, credentissimo, ha purificato, raccolto e formulato con sicura precisione e potenza inaudita l’inesauribile linguaggio religioso del tardo medioevo e le positive forze della mistica, del nominalismo della pietà popolare. Si schierò contro gli abusi ecclesiastici per un ritorno della chiesa al vangelo qual è testimoniato dalla scrittura. Eppure il punto nevralgico non fu “la Chiesa”, ma “la salvezza” la “giustificazione” , se ottenuta con la fede o con le opere. Un discorso complesso che non può essere affrontato in questa sede. Ma, vedi Davide, per contro: quell’unità della chiesa che aveva perseguito alla fin fine l’ha distrutta! E a quella divisione seguirono altre divisioni. E’ una terribile ipoteca non credi? Fu soltanto il suo temperamento impetuoso a rendere inevitabile la divisione? La risposta, per il momento, la lascio in sospeso….

    mi sono dilungata; pietà!!

    Con affetto

    29 Aprile, 2008 - 20:02
  65. forzajoseph

    Sto riscoprendo un grande ignigo, mi sa che alla fine, conoscendoci, non ci dispiaceremmo…La citazione del perozzi poi…un capolavoro!

    29 Aprile, 2008 - 23:33
  66. Clodine

    ma…forzajosehp…guarda che Ignigo è il mio nemico amatissimo eh…

    30 Aprile, 2008 - 7:17

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