Benedetto e la “profonda stima al nobile popolo cinese”

Anch’io, come Padre Matteo Ricci, esprimo oggi la mia profonda stima al nobile popolo cinese e alla sua cultura millenaria, convinto che un loro rinnovato incontro con il Cristianesimo apporterà frutti abbondanti di bene, come allora favorì una pacifica convivenza tra i popoli“: così ha parlato stamattina Benedetto nel quarto centenario della morte del geniale gesuita di Macerata. La “stima” che oggi abbiamo tutti per la Cina è sincera e giustamente il papa se ne fa interprete ma forse il coraggio di farci cinesi al modo in cui praticò quell’arte il Ricci oggi non l’ha nessuno.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Essendo io conterraneo del Ricci – Recanati e Macerata si toccano – ho avuto modo di leggere negli anni e di rileggere ora quel volume di strabiliante interesse che è l’ENTRATA NELLA CHINA basata sui suoi “Commentarij”. A chi voglia istruirsi in materia – e procurarsi anche una lettura nuovissima per le vacanze – suggerisco di abbordare quel denso libro che possiedo nell’edizione delle Paoline del 1983 e la cui titolazione completa è questa: “Entrata nella China de’ Padri della Compagnia di Gesù tolta da i Commentarij del Padre Matteo Ricci di detta Compagnia dove si contengono i costumi, le leggi et ordini di quel Regno, e i principij difficilissimi della nascente Chiesa, descritti con ogni accuratezza, e con molta fede. Opera del Padre Nicolao Trigauci Padre di detta Compagnia, ed in molti luoghi da lui accresciuta, e revista. Volgarizzata dal Signor Antonio Sozzini da Sarzana in Napoli per Lazzaro Scoriggio (1622)“.

    29 Maggio, 2010 - 11:44
  2. Luigi Accattoli

    CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE è il titolo di una canzone di Franco Battiato (2003) che elenca tra i travestimenti – anzi, riccianamente: gli “accomodamenti” – della storia anche quello del gesuita matematico Li Madou – nome cinese di Matteo Ricci – che si fa mandarino per essere ammesso nella Città Proibita: mandarino, ottimo Battiato, non bonzo:

    Una vecchia bretone
    con un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù.
    Capitani coraggiosi
    furbi contrabbandieri macedoni.
    Gesuiti euclidei
    vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
    della dinastia dei Ming.

    Cerco un centro di gravità permanente
    che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
    avrei bisogno di…

    29 Maggio, 2010 - 14:20
  3. raffaele.savigni

    All’Università seguii, tanti anni fa, un corso seminariale sulla questione dei riti cinesi e sui suoi riflessi nella cultura europea. Credo che sia trattato di un’occasione mancata (nonostante gli sforzi dei Gesuiti, purtroppo allora osteggiati da altri Ordini religiosi) per una inculturazione della fede cristiana in terra di Cina. La mipia dei coloni intorno al 1900 (con la “guerra dell’oppio” ecc.) fece il resto.Eppure Sun Yat sen, il padre della Repubblica cinese del primo ‘900, era cristiano (per la precisione metodista)…
    Speriamo che possa ora riprendere questo filo interrotto (interrotto anche per colpa del furore ideologico delle guardie rosse maoiste).

    29 Maggio, 2010 - 17:42
  4. antonella lignani

    Mi piace molto Matteo Ricci, ritengo che la sua sia stata una vita bene spesa. Ha saputo comprendere i cinesi ed ha fatto conoscere loro le cose migliori della cultura occidentale, la geografia, la matematica, la misurazione del tempo, la filosofia sull’amicizia. I cinesi si sono dimostrati verso di lui curiosi e capaci di apprendere. Ancora oggi vi sono cinesi assai motivati (anche se pochi) nello studio della lingua latina e del diritto romano. Sono anche molti quelli che si convertono; nella cattedrale di Pechino, durante la notte di Pasqua, vi sono stati mille battesimi. Ciò che Matteo Ricci aveva seminato secoli fa sta portando ora i suoi frutti. Cosa ancora più interessante è che alcuni coreani si sono recati a Pechino per studiare la nuova religione, ed è così nata la chiesa di Corea. Concludendo, mi piacciono i cinesi.

    29 Maggio, 2010 - 21:11
  5. Leonardo

    Oggi, la festa più bella che c’è, di ritorno dalla messa dove ho perfino goduto di un’omelia coi fiocchi, sono così di buonumore (poi mi passa) che vi faccio un regalino:
    http://www.youtube.com/watch?v=HmO9TwnGnbI&feature=related
    (a me piace così, allegra, però forse Syriacus preferisce cantarla così:
    http://www.youtube.com/watch?v=–wdknPNqW4&NR=1).

    Rispetto al pensiero della Trinità, le altre cose son tutte cazzate. Io lo so che spreco quasi tutto il mio tempo a pensare a quelle, ma in fondo al cuore un rimorso perché non penso all’unica che merita ce l’ho. Spero che quel dolore e quella vergogna siano, al momento del giudizio, il cavillo che consentirà al mio avvocato (è un’Avvocata, per la precisione) di strappare per me l’assoluzione per insufficienza di prove (o, nella peggiore delle ipotesi, una condanna mite con affidamento ai servizi sociali)

    30 Maggio, 2010 - 10:49
  6. Clodine

    Grande Matteo Ricci: filosofo, astronomo, matematico. Che dire: lo possiamo definire il precursone, il pioniere di quella visione cristocentrica che ha caratterizzato poi le due grandi costituzioni conciliari: la Sacrosantum Concilium e la Gaudium et Spes , laddove in relazione alla sacra Liturgia, al cap I si sottolinea come la Chiesa non esiga una rigida uniformità, ma anzi, in spirito di liberta e rispetto favorisca le qualità e le doti di animo delle varie razze e dei vari popoli, e aggiunge che tutto ciò che nel costume dei popoli non è indissolubilmente legato a superstizioni o ad errori va addirittura conservato con benevolenza adattando la Liturgia ai vari gruppi etnici, regioni, popoli, soprattutto nelle missioni. Stesso principio lo riporta la Gaudium nella Dignitatis Humanae dove l’enfasi sull’aspetto pastorale valorizzato nelle situazioni concrete dell’uomo nel mondo prende addirittura a prestito una frase di Ireneo da Lione “La Gloria di Dio è l’uomo vivente”! Tutto vero: ma quanto è costato a Matteo Ricci farsi portatore di queste inedite verità nel lontano1583 ? Se solo pensiamo alla fine che fece Giordano Bruno di li a pochi anni (1600) ? Ci rendiamo conto cosa ha patito quest’uomo? Che violento conflitto con la Chiesa e la teologia ufficiali? E tutto quel dibattito sui nomi -perché i cinesi chiamavo Dio” T’ien”, o : “cielo stellato; e “yin-yan” i due principi maschile e femminile, il tutto preso dalla teologia confuciana che credeva in un Dio personale e molto aveva in comune con il nostro patrimonio filosofico- e per la chiesa si trattava di una concezione errata dell’idea di Dio e dell’universo, perché i termini dovevano essere rigorosamente latini. Soffri Matteo Ricci, molto,morì prematuramente sotto le fatiche di una attività missionaria incessante la quale, cent’anni dopo venne proibita…il suo metodo missionario venne definito fallimentare.

    30 Maggio, 2010 - 14:17
  7. Marcello

    “Farsi cinesi”…
    … fu anche grazie al geniale (evangelicamente geniale) Matteo Ricci (e ai tanti gesuiti che nei secoli furono attivi in Cina) che papa Paolo V Borghese autorizzò i cosiddetti “riti cinesi” nel 1615 (!!)… quasi un anticipazione della riforma liturgica del Concilio Vaticano II.

    30 Maggio, 2010 - 14:32
  8. roberto 55

    Forse l’ho già segnalato (o forse, no, non ricordo più: perdonatemi, è l’età ……), ma alla straordinaria figura di Matteo Ricci, e nel quarto centenario della sua morte, è stata dedicata una bella Mostra, allestita a Treviso, presso la Casa dei Carraresi, e titolata, appunto: “I segreti della Città Proibita – Matteo Ricci alla corte dei Ming”, conclusasi un paio di settimane or sono.
    Complimenti a Luigi per la citazione di Franco Battiato, e grazie a Leonardo per il filmato “linkato”, a Clodine per l’analisi della “Gaudium et Spes”, ed a Marcello per il collegamento storico con il pontificato di Paolo V: è stato un piacere leggervi.

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    30 Maggio, 2010 - 17:29
  9. Mabuhay

    Leonardo: “rispetto al pensiero sullat Trinita’….”

    Grazie Leo della tua riflessione. Hai totalmente ragione.
    Saper vedere le cose in prospettiva…ma dal punto di vista centrale…essenziale…
    Grazie ancora. Mi sono commosso…(e so io il perche’).

    Buona settimana a tutti. Ciao.

    31 Maggio, 2010 - 0:14
  10. Clodine

    Si, quello di Leonardo è stato un intervento bellissimo, concordo sull’Avvocata, suppongo sia la mia, l’unica : Maria Santissima. E chi se non Lei, che ha vissuto l’insondabile mistero dentro la Sua carne: la verticalizzazione della Trinità orizzontale..

    31 Maggio, 2010 - 5:30

Lascia un commento