Benedetto sulla “semplicità e radicalità” del Vangelo

Se dovessi scegliere una sola frase del libro-intervista del Papa – Luce del mondo – appena pubblicato, prenderei questa: «Considerare il Vangelo nella sua vitalità, semplicità e radicalità, renderlo di nuovo contemporaneo». Si trova alla pagina 114. Almeno altre cinque volte nel volume Benedetto insiste sulla “semplicità e radicalità” del Vangelo e del cristianesimo. Le ho messe in fila nel brindisi di Vino Nuovo che gli ho appena dedicato.

24 Comments

  1. Mabuhay

    Grazie Luigi x citarci direttamente le parole dal libro intervista. Non riesco proprio piu’ a consultare repubblica o il corriere etc etc per sapere cosa il Papa ha detto; anche perche’ sarebbe impossibile saperlo! E poi magari ti trovi tra i piedi un Odifreddi qualsiasi (si’, quello che morira’ suicida -e non e’ un augurio, che sia chiaro!) e mi sento con l’umore sfiancato…

    Tornando al post, Eh si’…quando si dice che il Vangelo e’ da vedere e da ricevere come un dono, un regalo fondamento-di-liberta’; e non un enorme peso insopportabile, che lo converte in un manuale per moralisti sfigati, penso che si vada nella stessa direzione delle parole di Benedetto… Noi siamo i complicati. Il Vangelo, Gesu’ e’ “semplice”… 🙂 Ciao a tutti.

    23 Novembre, 2010 - 14:19
  2. Luigi Accattoli

    Alle 17.00 sarò nella trasmissione MOSAICO di TV2000. A proposito di chi chiedeva qualcosa di inedito sulla mattinata…

    23 Novembre, 2010 - 14:55
  3. discepolo

    il Vangelo, Gesù è “semplice” .
    Sì, ma ciò che è semplice forse è la cosa, per noi , ormai, più difficile da capire. Ciò che è semplice, la natura, la vita , la verità, la realtà, è ciò che è più lontano da noi peccatori e quindi per noi più difficile e complicato.
    Gesù e il vangelo sono semplici.OK ma non vuol dire che sono riducibili ai nostri semplici slogan. Alla nostra mediocrità, al nostro stile di vita.
    Certo il Vangelo non è un manuale per moralisti sfigati, ma non è neppure un manuale per edonisti sempliciotti, ottimisti e di bocca buona.
    Gesù e il vangelo sono semplici, come è semplice un bambino o un albero. Ma chi di noi capisce un bambino o un albero?
    Gesù e il vangelo sono semplici. sì, ma questo vuol dire che sono terra-terra, che sono al livello animalesco dell’uomo??
    vuol dire che sono riducibili alle nostre categorie umane ? vuol dire che non bisogna sforzarsi per capirli e per seguirli? vuol dire è che tutto-molto-facile?
    vuol dire che basta essere spontanei ed istintivi, come il “buon selvaggio” , per capire e seguire Gesù e il vangelo’
    vuol dire che non dobbiamo “convertirci”‘ cioè rinunciare al nostro Io , la cosa più difficile da fare’ Vuol dire che non dobbiamo “morire” per poi rinascere a vita nuova? vuol dire che ciò che io voglio semplicemente anche Gesù e il vangelo lo vogliono ?’ vuol dire che ciò che è giusto PER ME, perchè IO lo desidero, semplicemente, anche per Gesù e il vangelo è giusto?
    Gesù e il vangelo sono semplici, sì, ma Gesù ha detto che la strada è stretta.. semplice ma stretta.. vuol dire che la massa degli uomini non l’imbocca d’istinto.. vuol dire che bisogna far fatica.. vuol dire che non è poi così semplice….vuol dire che gli asceti non avevano tutti i torti.. vuol dire che semplicità non significa ” ma sì, va tutto bene”.
    Sartre aveva detto che secondo la filosofia esistenzialista , fra un uomo che si ubriaca in solitudine ed uno che è un eroe della liberazione dei popoli non c’era nessuna differenza.
    per Gesù e il Vangelo c’è differenza fra essere un uomo malvagio e un uomo buono
    e questa differenza non PER NULLA semplice, e per nulla scontata
    MC

    23 Novembre, 2010 - 15:17
  4. Nino

    Luigi,
    ho saltato il tuo intervento delle 17, ma ti ho visto in un telenews dell 19 circa su Telepace, in compagnia di BXVI e del mio eroe “Fisico”.
    Stai una meraviglia.
    Congratulazioni.

    23 Novembre, 2010 - 18:48
  5. antonella lignani

    Inseguirò “Mosaico” su Internet, perché non mi ero accorta del messaggio. Ti ringrazio comunque per aver riportato “la palla al centro”.

    23 Novembre, 2010 - 19:00
  6. Clodine

    Ha ragione il papa: Il linguaggio del Vangelo non potrebbe che essere semplice, semplicemente perchè è destinato ai semplici, [scusate il giro di parole] ai cuori puri come quelli dei fanciulli. Ma , come amava dire G.Leopardi ” I fanciulli trovano tutto nel nulla,mentre la maggior parte degli uomini trova il nulla nel tutto”.
    Dunque, presupposto affinché il Vangelo “penetri fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito,alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” ,è che questo cuore sia messo nelle condizioni di recepire, mentre in questo mondo più che il cuore a recepire è la pancia! Come si fa a rendere il Vangelo contemporaneo quando neppure i suoi sono stati in grado di riconoscerlo? figuriamoci se quel “Bambino”che cammina nel tempio, che se ne va, a parlare delle cose del Padre per cui, bisognerà cercarlo… può interessare agli uomini del nostro tempo…se non per chiedere, in senso miracolistico, o sotto le feste, quello di cartapesta da mettere in bellavista tra panettoni e regali dinnanzi al presepe [senza giudicare questo aspetto che non condanno ovviamne]. Però il Vangelo, ragazzi, è cosa seria, è qualcosa che toglie la pace, è scomodo il Vangelo. Dio ha impiegato quattromila anni per preparare il polpoo, cosidetto, eletto…e noi in duemila anni abbiamo solo scalfito la vernice!

    23 Novembre, 2010 - 20:44
  7. antonella lignani

    Sto guardando un “Mosaico” ripescato. Ottime le osservazioni di Luigi.

    23 Novembre, 2010 - 21:12
  8. Mabuhay

    Buon giorno.
    Grazie a Dio, ho potuto conoscere alcune persone semplici, che hanno fattto della loro semplicita’ la migliore via per incarnare il Vangelo. Ho conosciuto anche qualcun’altro che diceva – e si vedeva anche- come la semplicita’ del Vangelo aveva “semplificato” notevolmente la sua visione del mondo, della vita, acquisendo serenita’ e un po’ di pace….

    E’ vero o no che -nonostante Gesu’ Cristo- ci abbiamo impiegato quasi duemila anni per capire -e annunciare- che Dio e’ buono…? E che non siamo noi che dobbiamo farlo diventare buono con le nostre buone azioni… Allora, discepolo, dimmi un po’ tu chi e’ “il complicato”!

    24 Novembre, 2010 - 0:06
  9. Luigi permettimi di fare mie le tue parole:

    Ecco, io sono felice – semplicemente – di queste parole del nostro Papa.

    24 Novembre, 2010 - 6:54
  10. Clodine

    Mi associo agli interventi di tutti, perché tutti, alla fine, abbiamo concluso che la semplicità è quanto di più arduo esista. Ma il cristiano, quello vero, non alambicca il suo cervello alla ricerca di cose più grandi, e inaccessibili, perché, nel momento in cui si abbandona ecco che l’unica cosa che cercherà sarà “la giustizia” e tutto il resto, verrà dato in aggiunta.Sembrerò retorica quanto sto per dire ma….quando il tempo me lo permette, sono solita fare delle lunghe passeggiate e, non mi ero mai accorta di quanto fosse stupenda la creazione: respirare l’aria fresca, balsamica, che esala dalla terra bagnata, calpestare quel tappetto di foglie dalle cromature dorate, e quegli sprazzi di verde di un brillante assoluto. Famiglie di piccoli funghi dai teneri gambi arroccati sopra tronchi bagnati, e tutto è perfetto e magnifico.E poi, gli alberi, che, maestosi si spogliano senza pudore lasciando a nudo il loro corpo perfetto e scheletrico, in attesa….
    Riflettevo: diamo tutto per scontato come fossimo eterni- e qui è la stoltezza- mentre, non siamo che nebbia pronta a svanire con l’arrivo del primo sole! Ho deciso di godermi il presente, come fosse il primo e l’ultimo dei miei giorni, perchè il domani avrà già le sue inquietudini e “a ciascun giorno basta la sua pena.”

    P.S
    Luigi, ti sto cercando su internet, anzi, a dire il vero spero in una replica su Sat 2000…spero di poterti vedere!

    24 Novembre, 2010 - 8:18
  11. Clodine

    Leggo ora l’articolo carissimo Syr, come vedi…”A ciascun giorno basta la sua pena”. Poveri! Poveri….

    24 Novembre, 2010 - 8:24
  12. Leopoldo

    Non so, per me il Vangelo non è né semplice né complicato, e non è un manuale di comportamento. E’ un’occasione d’incontro. Forse.

    24 Novembre, 2010 - 10:45
  13. Clodine

    ..E che incontro!! Un incontro che cambia la vita!! E poi…non ci resta che camminare, come fece Lui zigzagando sulle strade della Palestina, così aspre, aride e scoscese…e non si più fermato, neppure inchiodato in croce si è fermato [lo hanno trovato ad Emmaus].Volevano circoscriverlo alla sola Palestina, invece ce lo troviamo ad Atene e poi a Roma prima ancora che Pietro ci mettesse piede. E’ il destino di Cristo quello di non fermarsi, e la più grande tentazione, nostra, quella di annettercelo, fermandolo…..

    24 Novembre, 2010 - 11:06
  14. Buon giorno.
    Un saluto a Clodine che mancava da un poco di tempo.
    Prendo spunto dalle sue parole sulla semplicità, sul “fanciullo”, sull’abbandono in Dio e la ricerca de “la giustizia”, per fare una confessione\riflessione personale.
    Nel mio lento divenire di battezzato e nel continuo sforzo di ricerca personale, giungo sempre alla stessa conclusione:
    posso trovare la “giustizia” di Dio solo nella Sua misericordia.

    24 Novembre, 2010 - 11:44
  15. giosal

    Clodine, il tuo rievocare il Bambino mi ha portato a un Natale lontano, il 1942 o ’43.
    Erano tempi in cui le radio, le poche nei paesi, gracchiavano a tutto volume sulle nostre azioni di guerra: abbattuti tanti aerei nemici di qua e di là, i nostri soldati avanzavano o tenevano sui vari fronti.

    Quel mattino, quando mi svegliai, trovai vicino a me due biscottini. Di quelli che allora le mamme cuocevano direttamente nei forni rionali, portandovi le stesse legna per scaldarli. I biscotti profumavano di uovo e di fiore abbruciacchiato: un odore che raramente ho risentito. E avevano un sapore magico, pure lui sparito.
    “Te li ha portati Lui stanotte!”. Poi aggiunse qualcosa, come per dirmi che non poteva portarmi di più, e mi abbracciò.
    Un caro saluto.

    25 Novembre, 2010 - 8:43
  16. Clodine

    Caro giosal, la tua testimonianza, così vibrante, è pregna di Sapienza, la quale,come quei biscottini inattesi, ha il sapore dell’eternità!
    un abbraccio!

    25 Novembre, 2010 - 8:53
  17. antonella lignani

    Per trovare Luigi basta andare in TV 2000, quindi TG Ecclesia e Mosaico del 23 novembre.

    25 Novembre, 2010 - 21:20
  18. Clodine

    Luigi, quanto sei bello, che incedere elegante!
    Grazie Antonella per la segnalazione!

    25 Novembre, 2010 - 22:18
  19. Luigi Accattoli

    Vale dunque la pena tenere un blog.

    25 Novembre, 2010 - 23:15
  20. Syriacus

    “WE ALL SHOULD SHOW WE ARE GOD’S TRUE PEOPLE AND HIS TRUE CHILDREN WHEN WE ALL LOVE EACH OTHER, CHRISTIANS LOVING CHRISTIANS, ASSYRIANS LOVING CHALDEANS, CHALDEANS LOVING ASSYRIANS, MUSLIMS? LOVING MUSLIMS, SUNNIS LOVING SHIITES AND SHIITES LOVING SUNNIS, ARABS LOVING AMERICANS AND AMERICANS LOVING ARABS, ISRAELIS LOVING ARABS AND ARABS LOVING ISRAELIS. GIVE YOUR NEIGHBOR A? HUG. TRUST GOD THAT THIS HUG WILL REACH FROM BASRA TO MOSUL BEFORE SUN GOES DOWN. THIS WAS MY CHURCH

    25 Novembre, 2010 - 23:52
  21. antonella lignani

    Del libro “Luce del mondo” vorrei citare alcune frasi che riguardano Giovanni Paolo II. Pochi giorni fa si poteva leggere nel blog di un famoso (!) matematico italiano una frase quanto meno irrispettosa su Giovanni Paolo II, accusato di non essere voluto andare in pensione. Ecco quello che dice Benedetto XVI a p. 120 del suo libro: ” Il periodo della sua sofferenza non è stato vano. Credo che per la stessa Chiesa sia stato molto importante ricevere, e tanto più dopo un’attività così imponente, la lezione della passione e vedere che la Chiesa può essere guidata anche attraverso la passione e che essa proprio attraverso la passione matura e vive.” Non cito le fasi seguenti per brevità; esse comunque approfondiscono questo concetto con molta delicatezza d’animo e con una grande capacità di comprendere i sentimenti sia di papa Karol che del suo popolo. Il nostro sapiente matematico, a quel che pare, non possiede questa delicatezza e profondità di comprensione.

    26 Novembre, 2010 - 22:33
  22. roberto 55

    “Vitale, semplice, radicale”: aggiungerei anche, se posso permettermi, “liberatorio”.

    Buona notte a tutti !”

    Roberto 55

    P.S.: per Clodine (che ringrazio), qui tutto – abbastanza – bene, e, nonostante le piogge, il mio paese non ha sofferto troppo.

    27 Novembre, 2010 - 22:31

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