Benedetto: “verso il coraggio che non si lascia intimidire”

L’uomo può scegliere una via comoda e scansare ogni fatica. Può anche scendere verso il basso, il volgare. Può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà. Gesù cammina avanti a noi, e va verso l’alto. Egli ci conduce verso ciò che è grande, puro, ci conduce verso l’aria salubre delle altezze: verso la vita secondo verità; verso il coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti; verso la pazienza che sopporta e sostiene l’altro“: così ha parlato stamane il papa a San Pietro durante la celebrazione delle Palme. E poco dopo, all’Angelus, ha detto ai giovani: “Non temete quando il seguire Cristo comporta incomprensioni e offese”. Non temete, non lasciatevi intimidire. Grato di queste parole chiedo loro di tornare a colui che le ha pronunciate per dirgli con lo stesso sentimento: non temere e non lasciarti intimidire.

16 Comments

  1. fiorenza

    Quale gioia sarebbe potersi sempre dire l’un l’altro “non temere”, che è la parola degli Angeli. E “non lasciarti intimidire”, che è la parola di noi poveri uomini.
    Buon inizio di Settimana Santa a tutti.

    28 Marzo, 2010 - 22:15
  2. discepolo

    Anch’io auguro a tutti voi una Settimana davvero santa,..con una poesia di Boris Pasternak

    Getsemani

    ..Ma il libro della vita è giunto alla pagina
    più preziosa di ogni cosa sacra.
    Ora deve compiersi ciò che fu scritto,
    lascia dunque che si compia. Amen.
    Il corso dei secoli,lo vedi, è come una parabola
    e può prendere fuoco in piena corsa.
    in nome della sua terribile grandezza
    scenderò nella tomba fra volontari tormenti.
    Scenderò nella tomba e il terzo giorno risorgerò
    e , come le zattere discendono i fiumi,
    per il giudizio , a me, come chiatte in carovana
    affluiranno i secoli nell’oscurità….

    28 Marzo, 2010 - 22:35
  3. Syriacus

    [“Una hora” di Charpentier, diretto da Christie! Ironia dei cognomi! (Peraltro, si noti che l’ensemble ,Les Arts Florissants salvo il direttore, è qui tutto al femminile. Come non dedicare il link a Fiorenza? :)]

    29 Marzo, 2010 - 0:42
  4. Syriacus

    Una hora non potuistis vigilare mecum, qui exhortabamini mori pro me?
    Vel Judam non videtis quomodo non dormit, sed festinat tradere me Judaeis?
    Quid dormitis? Surgite et orate, ne intretis in tentationem.
    Vel Judam non videtis quomodo non dormit, sed festinat tradere me Judaeis?

    29 Marzo, 2010 - 0:44
  5. Syriacus

    [ Non avete potuto vegliare neppure un’ora con me,

    Voi che pretendete di morire per me ?

    Non vedete dunque Giuda che non dorme, ma presto mi consegnerà ai giudei ?

    Vs. Come potete dormire ? Alzatevi e pregate per non cadere in tentazione.

    Non vedete dunque Giuda che non dorme, ma presto mi consegnerà ai giudei ? ]

    29 Marzo, 2010 - 0:48
  6. Syriacus

    [Caro Joseph, visto che oggi ci hai detto, o meglio ricordato, “Non temete”, volevo dedicarti, per così dire, il link ad un brano che ben conosci, anche perchè tuo fratello Georg l’ha senz’altro diretto molte volte… Trattasi del mottetto “Fürchte dich nicht”, ‘Non temere”, di Johann Sebastian Bach.
    (Lo sai, quando ti hanno eletto cinque anni fa, ho ‘festeggiato’ la tua elezione anche mettendo su un cd che avevo da anni, con mottetti di Palestrina eseguiti dai Regensburger Domspatzen, fra cui “Tu es Petrus”..)
    Ebbene, tanto per cambiare un pò, ti offro un brano che forse non hai mai sentito, di un cugino di Bach , ma della generazione precedente, quella di Buxtehude, per intenderci.

    Beh, il bello è che il titolo è lo stesso.

    http://www.youtube.com/watch?v=NA-P_Tjf35c

    Fürchte dich nicht, denn ich hab’ dich erlöst,
    ich hab’ dich bei deinem Namen gerufen,
    du bist mein.
    Wahrlich, ich sage dir:
    Heute wirst du mit mir im Paradies sein.

    O Jesu du, mein Hilf und Ruh,
    ich bitte dich mit Tränen:
    Hilf, dass ich mich bis ins Grab nach dir möge sehnen.

    Collegium Vocale, Gent
    Directed by Philippe Herreweghe

    Tornando al Johann Sebastian, un’ altra gemma poco conosciuta -anche se di attribuzione incerta- è invece questo “Ecce quomodo moritur justus” (in tedesco “Der Gerechte kommt um”) , che i cristiani -luterani- di Lipsia cantavano il Venerdì Santo, e che qui egli trascrive da un mottetto del grande Kuhnau (“Tristis est anima mea”).

    Der Gerechte kommt um,
    Und niemand ist, der es zu Herzen nehme;
    Und heilige Leute werden aufgerafft,
    Und niemand achtet drauf.
    Denn die Gerechten werden weggerafft vor dem Unglück;
    Und die richtig vor sich gewandelt haben,
    Kommen zum Frieden und ruhen in ihren Kammern.

    (Jesaias 57, 1-2)

    http://www.youtube.com/watch?v=X96zXtX_20Q

    Buona Settimana Santa.]

    29 Marzo, 2010 - 1:23
  7. Clodine

    Ma lo sai caro Syr che mi piaci tanto!? Intuisco in te una persona adamantina, profonda e originale. Credo tu possieda il grande talento di coloro che attraverso la musica, il canto, la bellezza e l’arte trovano quel canale privilegiato per ascendere e riuscire a raggiungere i luoghi dell’anima non a tutti accessibili -né da tutti percorribili se non si ha una perticolare predisposizione – dove risiede la purezza del pensiero!

    29 Marzo, 2010 - 13:29
  8. Clodine

    Direbbe padreTuroldo :” ore di ingiustizia sotto l’ombra del tempio” e don Mazzolari “In venti secoli, credendo di fagrli onore, abbiamo ammucchiato troppe cose intorno a Cristo, nella sua casa, nei suoi altari, sui suoi passi e perfino sulla Sua Parola”. Ci sono momenti di così particolare tensione che quel “manto regale”messo addosso alla Chiesa da secoli diventa anacronistico: troppi sono i lontani che si limitano a guardare senza partecipare, a deridere, anzichè comprendere la grandezza del Cristo e dei suoi insegnamenti. Giustificano la loro posizioni, il loro distacco, definendo la chiesa “infiltrazione mondana, regno di mammona sacralizzata nel corso dei secoli”,nulla più! Non vi è altro, nessuna realtà che trascenda quel contingente così poco, molto poco edificante. A volte mi chiedo se non siamo diventati noi cristiani come quel fico senza frutto se, tacitando la nostra fede non abbiamo perso il “sale” o se ,forse, il “troppo sale” ci abbia resi irritanti.
    -In verità vi dico:”uno di voi mi tradirà”- “sono io forse Signore?” ; ognuno degli apostoli ,così come ognuno di noi, molte volte e intimamente sa di essere chiamato in causa: il nostro cuore è una stratificazione di tradimenti e fra i trenta denari che tintinnano nella tasca di Giuda potrebbe essrci anche il mio misero soldino, il mio contributo. Una sola la certezza di essere amati malgrado le nostre infedeltà, ed è nella eco del nome che assorbe e neutralizza lo schiocco sinistro di quel bacio traditore, l’appellativo di : “AMICO!”…amico…l’unica parola che usci dalla bocca di Gesù!

    29 Marzo, 2010 - 14:14
  9. Buongiorno.
    Una considerazione. Per l’amor del cielo non è che voglia criticare le parole del Santo Padre, anzi, meravigliose.
    Solo che… un po più di completezza sarebbe stato il massimo.
    Perchè oltre al timore, a volte a far deviare è il troppo amore… per se stessi.
    Quelle famose “lodi” che a volte stuzzicano la vanagloria… e fanno deviare dall’oggetto del culto che dovrebbe essere Dio, verso o se stessi o verso… “altro”.
    Temiamo incomprensionei ed offese, cosi come temiamo anche le lodi e il ricercarle.
    Un illustre vescovo connazionale di Benedetto XVI ne fece addirittura un motto… oltre al modo di vivere…. Nec laudibus, nec timore
    Buona giornata a tutti.

    29 Marzo, 2010 - 14:36
  10. Clodine

    Mi è piaciuto il Santo Padre, tanto…e l’ho trovato molto provato….
    Vedere come anche Egli, nonostante sia un papa, un pontefice, la più alta carica, il punto di riferimento per i cattolici dell’intera chiesa universale possa venire oltragiato, maltrattato, criticato, messo all’angolo da maldicenze infamanti, ebbene, non può che essere per noi motivo di riflessione e di esempio per il modo con il quale ha saputo confrontarsi con coloro che lo hanno colpito a morte nella dignità. Lui, un papa, la cui onestà, buona fede e innocenza sono state messa in dubbio, nel momento stesso in cui quell’implacabile requisitoria lo ha colpito lo ha già, come Cristo, incamminato sulla strada della resurrezione. Trovo che il Papa nel suo discorso ci abbia lanciato un messaggio di importanza capitale, fondamentale direi : che è quello di pensare molto di più alla realtà della nostra vocazione e preoccuparci assai meno della figura che mostriamo al mondo,semplicemente perchè una religione che non si traduca in amore merita solo un nome: ipocrisia!

    29 Marzo, 2010 - 17:37
  11. Clodine

    Ho letto Lyco, e ti ringrazio: l’articolo che hai inviato non fa che confermare quello che da subito sia io che altri su questo blog avevamo intuito…
    Buona settimana Santa Lyco, uniti in Cristo e in preghiera!

    29 Marzo, 2010 - 21:19
  12. roberto 55

    Off Topic, ma, più che mai, d’attualità: seppur “sul filo di lana”, sembra ormai certa la vittoria, alle Elezioni Regionali del Lazio (argomento molto dibattuto, tra noi del “pianerottolo”), di Renata Polverini.
    Complimenti a lei ed auguri di buon lavoro: ne ha bisogno, come pure – è stata tra le “intenzioni di preghiera” recitate ieri, durante la Funzione nella mia Chiesa Parrocchiale – speriamo che gli amministratori eletti in queste ore (nel mio caso, Luca Zaia) sappiano prendersi cura dei bisogni di tutti i cittadini, e, specialmente, dei poveri, dei disoccupati e degli emarginati.

    Buona notte a tutti.

    Roberto 55

    30 Marzo, 2010 - 0:13
  13. Syriacus

    [Qui in Liguria ha vinto Burlando, non di misura ma neanche in grosso vantaggio. Merito forse dell’UDC in coalizione, che gli ha portato in dote quattro punti decisivi.. L’unica volta che l’ho sentito parlare dal vivo (dopo anni che lo vedevo in tv) è stato, per caso, quest’estate al Porto Antico, mentre ‘dialogava’ con Don Gallo (che era decisamente di più primadonna, in tal occasione..) ]

    30 Marzo, 2010 - 0:32
  14. Syriacus

    [Nota: sì, lo ascoltai per caso, ma in realtà al Porto Antico in quei giorni c’era la Festa Democratica nazionale… – Possibile che l’abbia già rimossa? Un salto alle Feste de l’Unità è consuetudine per molti genovesi anche ‘non fedeli alla linea’.
    Il problema è forse che nel 2009 c’era ancora Franceschini, e l’identità confusa io la percepivo tutta nell’aria.. ]

    30 Marzo, 2010 - 0:37

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