Bergoglio: conoscendo Gesù io ti dico che viene a cercarci

La terza risposta del Papa ai ragazzi romeni [vedi post del 21 febbraio] è sulla morte di un loro compagno e sulla volontà del Signore di salvare tutti: una risposta che va al cuore del mistero della redenzione, con riferimento diretto agli eventi della Settimana Santa; e alla volontà salvifica universale di Dio nei confronti dell’umanità. Nei commenti il testo della domanda, quello della risposta, una mia notula.

16 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Quel compagno morto il Giovedì Santo. Terza domanda: L’anno scorso è morto uno dei nostri amici che sono rimasti in orfanotrofio. È morto nella Settimana santa, il Giovedì santo. Un prete ortodosso ci ha detto che è morto peccatore e per questo non andrà in Paradiso. Io non credo che sia così.

    24 Febbraio, 2018 - 22:29
  2. Luigi Accattoli

    Anche sporchi di peccati. Papa Francesco: Forse quel prete non sapeva quello che diceva, forse quel giorno quel prete non stava bene, aveva qualcosa nel cuore che l’ha fatto rispondere cosi. Nessuno di noi può dire che una persona non è andata in cielo. Ti dico una cosa che forse ti stupisce: neppure di Giuda possiamo dirlo. scritta. Tu hai ricordato il vostro amico che è morto. E hai ricordato che è morto il Giovedì santo. Mi sembra molto strano quello che hai sentito dire da quel sacerdote, bisognerebbe capire meglio, forse non è stato capito bene… Comunque io ti dico che Dio vuole portarci tutti in Paradiso, nessuno escluso, e che nella Settimana santa noi celebriamo proprio questo: la Passione di Gesù, che come Buon Pastore ha dato la sua vita per noi, che siamo le sue pecorelle. E se una pecorella è smarrita, Lui la va a cercare finché non la ritrova. E’ così. Dio non se ne sta seduto, Lui va, come ci fa vedere il Vangelo: Lui è sempre in cammino per trovare quella pecorella, e non si spaventa quando ci trova, anche se siamo in uno stato di grande fragilità, se siamo sporchi di peccati, se siamo abbandonati da tutto e dalla vita, Lui ci abbraccia e ci bacia. Poteva non venire ma è venuto per noi il Buon Pastore. E se una pecorella è smarrita, quando la trova se la mette sulle spalle e pieno di gioia la riporta a casa. Io posso dirti una cosa: sono sicuro, conoscendo Gesù, sono sicuro che questo è ciò che in quella Settimana santa il Signore ha fatto con il vostro amico.

    24 Febbraio, 2018 - 22:29
  3. Luigi Accattoli

    Come parlare agli smarriti. Mi capita nella vita di dare ragione della fede a persone spezzate dentro. Cerco di imparare dal Papa questa positiva semplicità nel riferimento al cuore del Vangelo. Parla a bambini e ragazzi abbandonati, senza famiglia, feriti da tutto. Pecore smarrite se altre mai. Riesce a dire ciò che conta “conoscendo Gesù”.

    24 Febbraio, 2018 - 22:30
  4. maria cristina venturi

    Nessuno di noi puo’ dire che una persona non e’ andata in cielo.
    Giustissimo , ma neppure nessuno di noi puo’ dire con c ertezza che una persona e’ andata in cielo.
    Mio e’ il giudizio, dice il Signore. La sorte eterna di ciascun uomo e’ affidata al giudizio divino.
    Ora mi sembra che mentre molti si affrettano a mandare la gente all’ Inferno, altri si affrettano a fare tutti ” Santi e beati” . Persino Giuda dice Papa Francesco.
    Ma certo tutto puo’ essere: persino Erode che comandi’ la strage degli innocenti, persino Nerone , persino Hitler e Stalin , persino i traditori degli amici che Dante mette in bocca a Satana, persino i torturatori, i sadici, gli aguzzini.
    Certo nessuno di noi puo’ dire che una persona, che ha compiuto azioni malvagie, non sia andata in cielo, perche’ puo’ essersi pentita in punto di morte e chi si pente anche all’ ultimo momento viene accolto dalla misericordia divina.
    Ma chi non si pente? Chi fa il male e non si pente? Possiamo essere sicuri che non esista proprio nessun malvagio che fa il male e non si pente?Non esiste un orgoglio luciferino di ribellione al bene ? Il Non Serviam che disse Lucifero : non serviro’ .
    E In questo caso cosa c’ e’ il ” colpo di spugna” ? il condono?Dio chiude un occhio? Oppure Dio , somma misericordia ma anche somma GIUSTIZIA, dira’ ai malvagi che hanno fatto il male e non si sono pentiti: Via da me maledetti nel fuoco eterno?
    Molti non credono più’ che ci sia qualcuno che si danna, tutti si salverebbero perche’ Dio e’ misericordioso. Papa Francesco sembra essere di questo parere. Continua a ripetere che anche ” Giuda” probabilmente e’ salvo in base al capitello in una chiesa che una volta ha visto. Eppure Gesu’ nel Vangelo chiama Giuda ” il figlio della perdizione”.

    25 Febbraio, 2018 - 9:19
  5. Victoria Boe

    Lei, Venturi, parla di quel Giuda che si pentì a tal punto che si uccise disperato?

    25 Febbraio, 2018 - 12:37
  6. Beppe Zezza

    Una volta c’era il Purgatorio. Ma dato che non è biblicamente sostenuto non se ne parla più ( i protestanti lo hanno abolito mentre i cattolici lo hanno mantenuto per qualche secolo ).
    Cosa sia esattamente l’Inferno e il Paradiso, nessuno sa dirlo con certezza. Ha a che fare con la comunione con Dio. Inferno è la discomunione , Paradiso è la comunione.
    Esiste anche un “grado” di comunione e di discomunione? E chi lo sa!
    Ho inteso parlare di un americNo che avrebbe sottoscritto davanti a un notaio una dichiarazione che lui dopo morto con Dio non ci vuole avere niente a che fare perché lo considera crudele e ingiusto per le sofferenze e le malattie che permette.
    Certo all’ultimo momento può avere cambiato idea.
    Sembra che anche Voltaire alla fine abbia cambiato idea. Hitler, Stalin , Pol Pot?
    Che l’Inferno esista è dogma di fede, che sia abitato da umani no. È possibile di no. Non abbiamo certezze

    25 Febbraio, 2018 - 12:38
  7. picchio

    MCV
    Anche Benedetto XVI in una catechesi tenuta nell’udienza del 18 ottobre 2006 su Giuda afferma “ . Benché egli si sia poi allontanato per andare a impiccarsi (cfr Mt 27,5), non spetta a noi misurare il suo gesto, sostituendoci a Dio infinitamente misericordioso e giusto.“
    Anche papa Benedetto non da quindi per scontato che “ figlio della perdizione” significhi che Giuda è dannato, anzi sembra propendere per il contrario
    Cristina Vicquery

    25 Febbraio, 2018 - 14:09
  8. picchio

    Mcv
    Lo stesso ha detto Giovanni Paolo II
    Nel suo libro intitolato “Oltre la soglia della speranza” (1994), scritto con Vittorio Messori, Wojtyla ha infatti affermato: “Di nessuno, neppure di Giuda, si può parlare con sicurezza di eterna dannazione”
    Cristina Vicquery

    25 Febbraio, 2018 - 14:16
  9. arneb

    Io trovo molto consolante e prezioso che la Chiesa spesso nei secoli ha speso ed impegnato la propria credibità ed autorevolezza nel proclamare con certezza che alcuni che chiama santi sono nel Paradiso, cioè nella gioia della comunione del Padre. Ma mai – ma proprio mai – ha dichiarato con lo stesso grado di certezza e universalità che altri sono dannati all’inferno. (Dante Alighieri non è magistero infallibile)

    25 Febbraio, 2018 - 15:32
  10. arneb

    Scusate! Mancava la firma: Silvio Lepora

    25 Febbraio, 2018 - 15:33
  11. Victoria Boe

    Dante Alighieri non è magistero ed era un figlio dei suoi tempi. Illustre e geniale. Il fatto è che buona parte del Magistero ha accolto molto del suo pensiero senza raggiungerne le altezze, peraltro.

    25 Febbraio, 2018 - 16:37
  12. Andrea Salvi

    MCV: 25 febbraio ore 9.19
    Mi puoi citare testo e circostanza in cui il papa ha detto che Giuda e’ probabilmente salvo?
    E’ cristiano sperare che alla fine si sia pentito anche lui. O no?
    Quanto al capitello visto dal papa e’ molto noto e posto in Francia lungo il cammino di Santiago
    Riporto il riferimento dalla Stampa 2016
    “Francesco ha fatto riferimento a un capitello della basilica di Vèzelay, in Borgogna, dedicata a santa Maria Maddalena, che sorge sulla via che porta a Santiago di Compostela. Una chiesa dalla perfetta architettura romanica ben conservata, meta di pellegrinaggi nel Medio Evo, con migliaia di persone che venivano a invocare misericordia guardando all’esempio della donna che aveva incontrato la profonda compassione di Cristo ed era stata prima testimone della sua resurrezione. In alto, sul primo capitello a destra per chi entra, c’è una scultura poco conosciuta, anche a motivo dell’altezza a cui è posta, circa venti metri dal suolo. Una scultura che vista da vicino colpisce e sconcerta. Da un lato si vede Giuda impiccato, con la lingua di fuori, circondato dai diavoli. E fin qui nulla di nuove: esistono tante rappresentazioni della drammatica e violenta fine da suicida dell’apostolo che aveva tradito Gesù vendendolo per trenta denari. La sorpresa arriva dall’altro lato del capitello. Si vede un uomo che porta sulle spalle il corpo di Giuda. Quest’uomo ha una strana smorfia sul volto: metà bocca appare corrucciata, l’altra metà sorridente. L’uomo veste la tunica corta ed è un pastore. È il Buon Pastore che porta sulle sue spalle la pecora perduta, la centesima pecora per cercare la quale ha lasciato le altre 99. L’artista che ha scolpito la scena e il monaco che l’ha ispirata ha voluto rappresentare qualcosa di estremo ipotizzando che anche (per) Giuda vi sia stata salvezza. “

    25 Febbraio, 2018 - 21:05
  13. Amigoni p. Luigi

    Nostro fratello Giuda

    Comunque sia, rimane sempre “nostro fratello Giuda”, di grande, cristiana, mazzolariana memoria. E’ una forma di solidarietà che non possiamo negare a noi stessi.
    Quanto al purgatoirio, ai suoi “giorni e mesi e anni terreni” si può sempre andare al n . 47 di “Spe salvi”, sempre da rileggere. Come già sempre detto.

    25 Febbraio, 2018 - 21:45
  14. Amigoni p. Luigi

    Grazie, Salvi, delle 21.17

    Nel momento in cui ho scritto sopra non era ancora apparso il link della predica di Mazzolari.

    25 Febbraio, 2018 - 21:49
  15. Beppe Zezza

    Quello che lascia dubbiosi sulla sorte finale di Giuda non è il suo tradimento di Gesu’ quanto l’avere disperato della misericordia ed essersi tolto la vita.

    26 Febbraio, 2018 - 13:40

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