C’è il Papa emerito in San Pietro: ne sono felice

Francesco è appena entrato nella Basilica di San Pietro per il Concistoro pubblico e davanti all’altare della Confessione ha abbracciato il Papa emerito, seduto al margine della fila dei cardinali. Ora parla – a nome dei nuovi cardinali – l’arcivescovo Parolin e subito dice la “letizia” tutti per la presenza di “sua Santità Benedetto XVI”. E’ il primo ritorno in Basilica del caro padre Benedetto. Ne sono felice.

38 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Questo il saluto di Parolin a Francesco e a Benedetto: “Santo Padre con animo commosso e trepido, Le rivolgo un devoto saluto a nome dei Vescovi che oggi sono aggregati da Vostra Santità al Collegio Cardinalizio e di mons. Loris Capovilla, che lo sarà fra qualche giorno a Bergamo. Salutiamo, con uguale affetto e venerazione, il Papa emerito, Sua Santità Benedetto XVI, lieti per la sua presenza in mezzo a noi”.

    22 Febbraio, 2014 - 12:11
  2. Luigi Accattoli

    Nuovi saluto ora di Francesco a Benedetto, al termine della celebrazione, con stretta di mano.

    22 Febbraio, 2014 - 12:17
  3. Luigi Accattoli

    Sguardi. Un visitatore di nome Francesco manda questo messaggio:

    Papa Francesco guarda con affetto papa emerito Benedetto e viceversa al Concistoro; Letta e Renzi non si guardano neanche alla cerimonia del campanello; capisco che i primi sono aiutati in modo particolare dallo Spirito Santo, però che differenza. Prego per tutti e quattro, per la Chiesa e per l’Italia.

    22 Febbraio, 2014 - 15:47
  4. discepolo

    Ma Benedetto XVI è venuto “surprise guest” come titolano alcuni ? Oppure era stato invitato? Ci puoi delucidare Luigi? Lo sapevano che sarebbe venuto? lo hanno invitato loro?

    http://www.romereports.com/pg155864-consistory-has-surprise-guest-benedict-xvi–en

    se è giunto “surprise guest” , ospite inatteso ed inaspettato, l’evento ha un significato altrimenti ne ha un altro!

    22 Febbraio, 2014 - 16:38
  5. discepolo

    Come dice Antonella Lignani è senz’altro bello e commovente.
    ancora più commovente se nessuno si aspettava che venisse e se nessuno lo aveva invitato .

    22 Febbraio, 2014 - 16:42
  6. Luigi Accattoli

    Discepolo possiamo immaginare che vi sia un invito permanente di Francesco a Benedetto perché sia presente: ‘Ma, santità, lei riceva, faccia la sua vita, venga con noi…’. Un invito che può essere stato reiterato per l’occasione e che Benedetto abbia fatto sapere di gradire tramite don Georg che tutti i giorni parla con l’uno e con l’altro.

    22 Febbraio, 2014 - 17:00
  7. discepolo

    Grazie delle risposte che trovo convincenti . Anch’io non penso che Benedetto XVI , visto il suo carattere, farebbe mai la parte del “surprise guest”, cioè di quello che arriva inaspettato..

    22 Febbraio, 2014 - 17:17
  8. picchio

    @ SGUARDI
    bisogna però dire che Francesco non ha fatto dimettere Benedetto dopo avergli detto “stai sereno benedetto…”

    22 Febbraio, 2014 - 18:44
  9. discepolo

    >Anche il telegiornale dice che “la presenza di Benedetto non era prevista”.
    allora , al di la’ degli eufemismi dell’Invito permanente , ci si aspettava o no che Benedetto venisse? e’ stata una sorpresa o no?
    E’ così difficile parlar chiaro nella Chiesa? O per noi fedeli sapere come vanno veramente le cose è IMPOSSIBILE?

    22 Febbraio, 2014 - 19:51
  10. Sara1

    Secondo me è un po’ umiliante mostrarsi così arrabbiato come ha fatto Letta. Meglio un bel sorriso e sedersi sulla riva del fiume…

    22 Febbraio, 2014 - 19:52
  11. Pietro Toscanini

    http://www.psallite.net/news.php?extend.3676

    Ieri, oltre che “due Papi”, vi erano anche “due cori”..

    (Quelli -di ineffabile bravura e suono caratteristico così anglico- della Westminster Cathedral ci saranno -mescolati con i nostri “sistini”- pure oggi, alla concelebrazione eucaristica delle 10.)

    23 Febbraio, 2014 - 8:39
  12. Pietro Toscanini

    (Perlomeno per chi avesse Sky, e non scegliesse TV2000 o la Rai per la diretta, quindi optando per Telepace HD, canale 515 : si riescono ad ascoltare relativamente più suoni e voci da San Pietro, scegliendo come lingua “inglese”, ovvero nessun commento.)

    23 Febbraio, 2014 - 9:21
  13. La presenza di Benedetto era prevista o no? In effeti si è seduto su una seggiola qualsiasi …

    23 Febbraio, 2014 - 12:37
  14. Luigi Accattoli

    Ha voluto sedersi in un angolo. «È stato un momento di commozione, non solo di emozione. Anche perché ha voluto lui sedere su una sedia semplice accanto ai cardinali, e non c’è stato verso di fargli cambiare posizione. Il decano Angelo Sodano mi ha detto di avere “combattuto” per fargli assegnare un posto degno, come era logico. Ma ha perso questa “battaglia”: Benedetto XVI aveva già un’intesa con papa Francesco per sedersi semplicemente in un angolo. E infatti era in un angolo, davanti ma in un angolo». Così il cardinale Lajolo in un’intervista a Vatican Insider.

    23 Febbraio, 2014 - 14:13
  15. Luigi Accattoli

    Timido e discreto “Colpisce il suo arrivo e congedo timido e discreto, quasi in punta di piedi. A volte, nella sedia, sembrava volere farsi piccolo, quasi invisibile, sorpreso dagli applausi ricevuti al suo arrivo e dal rispetto e venerazione degli sguardi di chi era più vicino”. Così Luis Badilla in Il Sismografo.

    23 Febbraio, 2014 - 14:39
  16. roberto 55

    Perchè, Luigi, definisci “innocuo” quel tuo articolo su “Il Regno” ? A me non sembra tanto ………….
    Comunque, mi pare che Nico, riportando il “pezzo” di Tornielli, abbia chiarito come Papa Benedetto fosse, in realtà, stato invitato da Papa Francesco (per quel che vale la circostanza): la grandezza, poi, di Papa Benedetto risalta proprio dal tono “timido e discreto” del suo arrivo e del suo congedo.

    Buona serata agli amici del “pianerottolo” !

    Roberto 55

    23 Febbraio, 2014 - 20:03
  17. Luigi Accattoli

    “Innocuo” lo dico per i visitatori impressionabili.

    24 Febbraio, 2014 - 7:31
  18. Federico

    Benedetto XVI è una persona straordinaria. Mi ha fatto veramente molto piacere vederlo in salute e sorridente.
    Il Signore lo conservi a lungo: la Chiesa ha un grande bisogno della sua presenza orante e delle sue preghiere.

    24 Febbraio, 2014 - 9:50
  19. luca73

    Mi sono commosso a vedere insieme i due papi: nella storia bimillenaria della Chiesa, nessuno prima di ieri aveva mai visto in San Pietro due papi insieme, che per di più si abbracciano come fratelli.
    Francesco ha deviato la solenne processione d’ingresso per andare a salutare Benedetto (poi, uscendo dalla basilica, ha deviato di nuovo per tornare da lui e scambiare alcune parole).
    E Benedetto si è tolto il copricapo ed umilmente ha omaggiato il papa regnante.

    Io voglio pensare che sia stato papa Francesco a volere Benedetto in San Pietro al solenne Concistoro, e mi chiedo il motivo.
    Forse è stato un semplice gesto di cortesia. Ma è una risposta estremamente banale e del tutto insoddisfacente.
    Perché questo evento accade dopo un anno dal loro avvicendamento, un anno durante il quale ce ne sono state molte altre di cerimonie a cui Benedetto XVI avrebbe potuto partecipare. A cominciare dalla messa d’insediamento di Francesco.

    Se dopo un anno si verifica un fatto del genere, che interrompe – per comune volontà di Bergoglio e di Ratzinger – l’“assenza” di Benedetto XVI dal mondo (che era stata annunciata come totale e definitiva), il motivo probabilmente è diverso.
    Ed è più profondo, mnolto più profondo.

    Nessuno è nella mente dei due papi, quindi è inutile fare illazioni.
    C’è però una coincidenza che fa riflettere. Proprio l’altro giorno il Concistoro era stato aperto dalla relazione del cardinale Kasper sui temi caldissimi del prossimo Sinodo (relativi alle questioni della famiglia e dell’accesso ai sacramenti).
    Kasper rappresenta le fazioni progressiste-moderniste della Chiesa, quelle che vogliono andare verso un sostanziale annacquamento della dottrina, ovvero verso l’autodemolizione della Chiesa, resa subalterna alle ideologie mondane.

    Ratzinger – prima da cardinale – e poi da Papa, è sempre stato considerato da queste fazioni come il grande avversario.
    Egli ha rappresentato (e rappresenta) non solo l’ortodossia, la fedeltà alla Tradizione della Chiesa, ma anche una straordinaria intelligenza cattolica, capace di dialogare col mondo senza sottomettersi ad esso ed anzi attraendo le migliori intelligenze laiche.

    Nelle scorse settimane dall’esterno sono arrivate pressioni gravissime per un “rovesciamento” della dottrina cattolica: basti ricordare il recente fazioso attacco dell’Onu alla Chiesa.
    Ma la presenza in San Pietro, al Concistoro, di “Sua Santità Benedetto XVI”, chiesta da Francesco, è uno di quei fatti che parlano da soli.
    Dal momento che il dovere principale del Papa è proprio la custodia del “depositum fidei” e quindi la memoria della retta via e della retta dottrina.

    Del resto la stessa omelia di Francesco è stata – per così dire – di sapore “ratzingeriano”.
    Il Papa ha detto infatti ai nuovi cardinali: “La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità”.
    Ha aggiunto che “la strada che Gesù sceglie è la via della croce… Diversamente dai discepoli di allora”, ha osservato Papa Francesco “noi sappiamo che Gesù ha vinto, e non dovremmo avere paura della croce, anzi, nella croce abbiamo la nostra speranza. Eppure, siamo anche noi pur sempre umani, peccatori, e siamo esposti alla tentazione di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio”.

    Questo modo mondano di pensare produce poi “le rivalità, le invidie, le fazioni”. Il Papa ha chiesto dunque ai cardinali di respingere la mentalità del mondo.
    Infine ha ricordato ai pastori che il gregge di Cristo è perseguitato in molte parti del pianeta, invitando a “lottare contro ogni discriminazione”, a pregare per questi fedeli e a confortarli nella prova in tutti i modi.

    Francesco ha parlato come Benedetto.
    Due papi per un’unica Chiesa.

    24 Febbraio, 2014 - 11:20
  20. luca73

    Giusto Nicoletta!
    L’hai letto anche te? che ne pensi?

    24 Febbraio, 2014 - 12:27
  21. Luigi Accattoli

    Socci-Luca73: “Kasper rappresenta le fazioni progressiste-moderniste della Chiesa, quelle che vogliono andare verso un sostanziale annacquamento della dottrina, ovvero verso l’autodemolizione della Chiesa, resa subalterna alle ideologie mondane”.
    Kasper è stato chiamato a dirigere le iniziative ecumeniche della Santa Sede da Giovanni Paolo II e confermato in tale ruolo da Benedetto XVI, ed è stato chiamato da Papa Francesco a introdurre la riflessione dei cardinali sulla famiglia: dunque appare fuori d’ogni dubbio che Giovanni Paolo, Benedetto e Francesco mirano all’autodemolizione della Chiesa…

    24 Febbraio, 2014 - 16:32
  22. Luigi Accattoli

    Un bel saluto a tutti da Burago di Molgora – Monza e Brianza – dove sono per una serata su Papa Francesco.

    24 Febbraio, 2014 - 16:54
  23. Sara1

    Introduzione alla fede di Kasper me lo diedero da studiare in Cattolica per l’esame di teologia.
    Cattolica più mamma di CL che tempio progressista modernista.

    24 Febbraio, 2014 - 17:09
  24. discepolo

    E’molto bello e commvente vedere Ratzinger al Concistoro che si toglie lo zucchetto e si umilia di fronte a Francesco…A me piacetebbe anc!_he ,pero(,che Ratzinger fosse invitato a parlare al Sinodo per la famiglia e potesse rispondete da par suo all cardinale Kasper. La commedia del “vecchietto”e’carina ma iopreferisco un Ratzinge,r npn solo supporto orante di Francesco ma anche un supporto teologico pensante,sopratutto,quando si tratta della famiglia . Benedeetto vi sara’invitato al Sinodo?E0potr’parlare come TEOLOGO? @Se larisposta e’NO siceramente i teatrini e le commediole commoventi lasciano il tempo che trovano !

    24 Febbraio, 2014 - 19:15
  25. Sara1

    Ma se Ratzinger voleva continuare a tirare calci di rigore tanto valeva non abbandonare la porta no?

    🙂

    24 Febbraio, 2014 - 20:03
  26. giuseppe2

    Vuoi dire non abbandonare il campo 😉
    Ma non l’ha abbandonato, solo non è più nella partita, per stare vicino al c.t. e alla squadra senza tirare calci, come gli ha suggerito il Capitano che ha le Sue idee e lo ha voluto ancora più vicino per mandare un altro a rifare nuove squadra e partita.

    Fuor di metafora, si vede bene che “nascoto al mondo” non vuol dire isolato o emarginato: è pienamente partecipe del progetto che il Padrone della Vigna sta scrivendo sulle righe più o meno storte dei vignaioli in servizio attivo.
    Non si può che ringraziare e gioirne, al di là di tutti i maldestri accenni dietrologici del buon Socci, forse ormai propenso alla comicità…

    24 Febbraio, 2014 - 22:18
  27. FABRICIANUS

    Oggi bellissima conferenza di Luigi su papa Francesco qui in Brianza.

    Diversi spunti molto interessanti, ne cito uno su tutti: “La Chiesa, intesa non solo come gerarchia, ma come popolo di Dio deve uscire”.

    Un vero piacere rivedere di persona Luigi.

    Ciao a tutti.

    24 Febbraio, 2014 - 23:49
  28. luca73

    Caro Luigi, io, come semplice laico, sarei favorevole ad un avvicinamento delle persone divorziate ai sacramenti, magari previo cammino di penitenza e di maturazione (uso termini chiaramenti “a-tecnici”, perchè di pastorale familiare, ne so ben poco).

    La relazione del cardinale Kasper al’inizio del Concistoro, era “fatta ad uso dei padri” e dunque “non sarà pubblicata”.
    Padre Lombardi ha detto: “Io l’ho trovata di una grande sintonia con quello che il Papa dice nelle sue parole introduttive. I fedeli, in situazioni spesso divenute difficili, hanno bisogno di tempo e di accompagnatori pazienti sul loro cammino”.
    Una prospettiva molto ampia, teologicamente fondata, quella del porporato tedesco, che si colloca come un ouverture nel cammino verso il prossimo Sinodo, ha detto padre Lombardi; al centro non c’è una messa in discussione della dottrina della Chiesa ma una riflessione nuova a partire dal Vangelo sulla famiglia nell’ordine della creazione e della redenzione, con uno sguardo attento anche ai problemi della pastorale di oggi.
    La famiglia è indicata come Chiesa domestica, banco di prova della nuova pastorale, via del futuro. Nel testo non si accenna specificamente alle unioni tra persone omosessuali. Spazio invece ai temi della validità del matrimonio e dei divorziati risposati:

    “Si tratta di tenere insieme il binomio inscindibile della fedeltà alle parole di Gesù e della misericordia, della comprensione della misericordia di Dio, nella vita delle persone e quindi nell’azione pastorale della Chiesa”.

    So però che la scelta di Kasper come relatore ha suscitato qualche irritazione tra chi ritiene dottrinalmente insuperabile l’attuale disciplina della Chiesa cattolica. Già quand’era vescovo di Rottenburg-Stuttgart e anche di recente in un’intervista al settimanale “Die Zeit”, il teologo e cardinale tedesco si è detto prontissimo ad ammettere che le persone divorziate e risposate possano ricevere la comunione sacramentale, senza se e senza ma.

    In questo senso, non potendo conoscere quanto detto da Kasper nella relazion introduttiva, ma sapendo che una pallina appoggiata su di un piano inclinato cade immancabilmente a terra, ho detto che Kasper potrebbe anche favorire “un sostanziale annacquamento della dottrina” e quindi una “autodemolizione della Chiesa, resa subalterna alle ideologie mondane”.

    La mia è stata un’uscita un tantino allarmistica e molto pessimista: spero di essermi sbagliato e ne chiedo venia.
    E confido in Francesco (e Benedetto!).
    Saluti!

    25 Febbraio, 2014 - 10:07
  29. Sara1

    Ma già nelle parrocchie la comunione si da’.A volte certi progressisti sembrano vivere nel Medioevo peggio dei tradizionalisti.
    Come l’enfasi sul laicato sembra ci siano frotte laici tenute lontane dalla gerarchia cattivona quando mediamente invece ci si ritrova sempre nei soliti piccoli gruppi.
    Sinceramente pur essendo per la misericordia sempre non capisco in che modo la concessione del divorzio cattolico potrebbe risolvere il problema dei troppi divorzi.
    Bene ha fatto il Papa a chiedere una riflessione che vada al di la dei casi spiccioli.

    25 Febbraio, 2014 - 10:31
  30. picchio

    @Sara

    scrivi “Sinceramente pur essendo per la misericordia sempre non capisco in che modo la concessione del divorzio cattolico potrebbe risolvere il problema dei troppi divorzi.”

    tra l’altro negli USA SI può iniziare in diocesi la procedura per avere l’annullamento del matrimonio religioso solo se prima si è già ottenuto già il divorzio civile.

    25 Febbraio, 2014 - 20:07
  31. Sara1

    Guardi, per me l’annullamento deve essere valutato bene e non diventare un divorzio mascherato.
    È in ogni caso misericordia verso tutti anche per la comunione però più passano gli anni più vedo coppie che con la separazione invece di risolvere i loro problemi si incasinano ancora di più.
    Per questo dico come soluzione ai problemi della coppia e’ scarsa.

    25 Febbraio, 2014 - 20:16

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