Compleanno Benedetto: “Non mi sento mai solo”

Al Regina Coeli il papa ha detto un “grazie cordialissimo” ai “veramente tanti” che “hanno voluto farmi pervenire un segno di affetto e di vicinanza spirituale in questi giorni, sia per le festività pasquali, sia per il mio genetliaco – il 16 aprile –, come pure per il quarto anniversario della mia elezione alla Cattedra di Pietro, che ricorre proprio oggi”. “Ringrazio il Signore – ha detto ancora – per la coralità di tanto affetto. Come ho avuto modo di affermare di recente, non mi sento mai solo. Ancor più in questa singolare settimana, che per la liturgia costituisce un solo giorno, ho sperimentato la comunione che mi circonda e mi sostiene: una solidarietà spirituale, nutrita essenzialmente di preghiera, che si manifesta in mille modi”. Questo post è per dire a Benedetto che anch’io sono con lui: tra i mille modi, c’è quello dei blog (vedi post del 18 marco).

52 Comments

  1. marta09

    Sarà un caso, ma è proprio bello questo errore del 18 marco

    Invito (chi ha tempo) di andare a leggere tutti i versetti “18” del Vangelo di Marco … in qualche modo fotografa il nostro Papa … specialmente il 16,18
    questo:
    “prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”

    E’ un gioco, curioso, ma è un gioco! 😀 … Oppure è un altro modo di essere vicino al Benedetto 16 …

    19 Aprile, 2009 - 15:55
  2. Francesco73

    Anche io mi unisco a Benedetto, con affetto profondo e molta – molta – riconoscenza per tutto quello che è che fa.

    19 Aprile, 2009 - 16:09
  3. Eccola la Divina Misericordia che si fa sentire, in un blog attraverso un errore di Provvidenza. Anche io ho notato il 18 marco, grazie Marta09 per averlo riportato. La vitamina BXVI checchè molti ne dicano e scrivano, rimane davvero un toccasana per la fede e per questa Chiesa. Auguri santità!

    19 Aprile, 2009 - 16:34
  4. Marco 1,18 – Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.

    Marco 2,18 – I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare. Alcuni andarono da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?»

    Marco 3,18 – Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo

    Marco 4,18 – E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola;

    Marco 5,18 – Com’egli saliva sulla barca, l’uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui.

    Marco 6,18 – Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!»

    Marco 7,18 – Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non lo può contaminare,

    Marco 8,18 – Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate?

    Marco 9,18 – e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto».

    Marco 10,18 – Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

    Marco 11,18 – I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d’ammirazione per il suo insegnamento.

    Marco 12,18 – Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono:

    Marco 13,18 – Pregate che ciò non avvenga d’inverno!

    Marco 14,18 – Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà».

    Marco 15,18 – e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!»

    Marco 16,18 – prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».

    19 Aprile, 2009 - 18:13
  5. Gerry

    Credo che il modo migliore per essere vicini ad un Papa così attento e profondo nel preparare e scrivere le sue omelie, sia proprio quello di leggere (o rileggere) quelle di “questa singolare settimana, che per la liturgia costituisce un solo giorno”, a partire dall’omelia della messa crismale. Mi sembrano – come avevo scritto qualche giorno fa – davvero importanti e iluminanti.

    19 Aprile, 2009 - 19:58
  6. roberto 55

    Buon compleanno al nostro Papa, che, giustamente, non si sente (e non è) mai solo: anche noi di questo “pianerottolo”, nel nostro “piccolo”, gli manifestiamo, giorno dopo giorno, la nostra vicinanza, pure – perchè no ? – discutendo, con la responsable libertà che ci ha donato Nostro Signore, i suoi atti, le sue scelte, le sue parole; ma sarebbe molto peggio – come ha scritto Vito Mancuso – se così non fosse e se, cioè, l’indifferenza si sostituisse alla nostra voglia di dibattere e di confrontarsi con cui esprimiamo, nel cammino quotidiano, il nostro amore per la Chiesa e ne viviamo l’appartenenza ad essa.
    A proposito: complimenti a BZIMAGE per la ricerca sul “tormentone – 18” ben proposto da Marta09.

    Anche questa domenica si sta concludendo: buon inizio di settimana lavorativa a tutti !

    Roberto 55

    19 Aprile, 2009 - 21:24
  7. lycopodium

    Mi associo con gratitudine all’omaggio a Papa Benedetto.

    19 Aprile, 2009 - 21:43
  8. discepolo

    Non so se c’entra , ma io amo fare i collegamenti fra cose e persone
    “apparentemente” lontane (è un mio difetto ? Fiorenza mi rimproverò che Amleto con c’entra niente con la levità.. lo ammetto sono dispersivo…mi interesso di mille cose) . Sto leggendo in questi giorni il bellissimo libro di Mario Tobino “Gli ultimi giorni di Magliano”.
    Tobino come sapete era medico psichiatra, oltre che scrittore finissimo.Per quarantanni visse come primario nel “manicomio” di Maggiano e alla fine, proprio prima che andasse in pensione, uscì la legge 180, la legge Basaglia che scioglieva i manicomi, decretava finita la “follia” istituzionalizzata
    e lasciava liberi i “malati mentali” non più etichettati come “folli” nel “territorio”
    alla buona volontà di chi si occupasse di loro . (come si è visto poi dopo più di vent’anni i malati mentali per lo più sono stati lasciati soli , sballottati da in servizio territoriale all’altro, chiusi nella camicia di forza chimica degli psicofarmaci che li intontiscono e rendono simili a larve e quindi forse stanno peggio di prima o comunque sono più soli )
    che c’entra tutto questo con Benedetto direte voi?
    c’entrano le ultime struggenti parole che Tobino(che lottò contro la legge Basaglia ma non fu ascoltato e anzi sbeffeggiato dagli psichiatri alla moda), prima di andare in pensione rivolge ai suoi “matti”.
    “addio cari amici, abbiamo passato insieme più di quaranta anni. in questi tempi – nel fumo della moda- non vi ho saputo ne’ proteggere ne’ vendicare.
    ero rimasto solo. e da solo non ne avevo la forza”
    Benedetto, lo dice lui stesso, non è solo, e per questo – nel fumo della moda- ha la forza per proteggere il gregge che gli è affidato.. non quello dei matti ma quello dei cristiani .. che però il fumo della moda vorrebbe forse abolire come ha abolito per legge i matti…
    Benedetto non è solo e in questo sta la sua forza.

    20 Aprile, 2009 - 10:41
  9. plpl8

    Bellissimo collegamento discepolo !
    Questo ci é fruttato qualche sinapsi in più e ti ringrazio!
    Ho letto anch’io qualcosa di Tobino “Le LIBERE donne di magliano” e concordo pienamente con il fatto che la via più efficace sia quella del lavoro individuale fatto in analisi… purtroppo però é la via più costosa e come si
    sa bene bisogna tagliare tagliare tagliare 🙁
    Buona giornata e buon inzio di settimana !

    20 Aprile, 2009 - 11:28
  10. Io ho la fortuna di avere come vescovo della mia città, il papa.
    Questo accade per Luigi, Nino, Francesco73 e altri che mi sfuggono.
    Per noi Chiesa di Roma è normale essere vicini al nostro vescovo.

    Rimango perplesso, che di altri non si senta l’eco della propria Chiesa locale riunita attorno al proprio vescovo.

    Il papa non è il supervescovo, una sorta di vescovo per tutta la “città d’Italia”, non è un sovrano (come alcuni tradizionalisti lo chiamano), non è un capo di stato o di governo, se non in un accidentale piccolo territtorio di palazzi all’interno della mia mia città..

    Ogni gregge è riunito attorno al proprio pastore, che non è il papa, ma il proprio vescovo territtoriale.

    Il papa è il fondamento nel servizio all’unità di tutte le Chiesa nell’unica Chiesa di Cristo.

    Per il resto, di ogni comunità, è tenuto a risponderne il singolo vescovo, davanti a tutte le Chiese, e davanti a Cristo Signore.

    La nomina di ogni vescovo, deve avere il riconoscimento del vescovo di Roma, per significare la comunione con tutta la Chiesa Cattolica Universale.

    La Chiesa non si fonda sul papismo, ma su Gesù il Cristo, che ha dato il suo mandato di evangelizzare a tutti i suoi Apostoli, che a sua volta ciascuno è andato per il mondo a predicare e fondare nuove Chiese/comunità.

    Che singoli cristiani, non parlino della ricchezza della propria Chiesa locale, della comunione con il proprio vescovo, lascia molto perplessi sul “sentire” ecclesiale.

    Sembra come se molti cristiani, percepiscano il papa come se fosse il Capo del Governo dei cattolici e lui diviene riferimento per tutto, come in effetti sta facendo la stampa, alla stessa maniera come fa con il capo del governo Berlusconi o come lo faceva con il capo del governo Prodi.

    Ma il papa non è il capo del governo dei cattolici, un concetto simile non appartiene al pensiero ecclesiale cattolico.

    Eppure…. la deriva….. si tocca con mano…

    20 Aprile, 2009 - 13:34
  11. marta09

    Che singoli cristiani, non parlino della ricchezza della propria Chiesa locale, della comunione con il proprio vescovo, lascia molto perplessi sul “sentire” ecclesiale
    ==========================================
    Matteo, più che perplessi, direi sarebbe meglio “addolorati”.
    Ma è così, purtroppo, è così.
    Ma per dirla come la bambina citata da MORALISTA la gente crede in Dio, va in chiesa ed è nella Chiesa al di là di tutto e di tutti, prende come dono ogni dono che arriva e prende come “incidente” quei doni che vengono negati.
    La gente crede fermamente LA Chiesa e sa di esserne parte, in mod inconscio magari, ma lo sa benissimo.

    D’altra parte è storia di tutta la Bibbia soprattutto nel Nuovo Testamento (sorpresa!!! 🙂 ): quando l’uomo disperde, lo Spirito Santo riunisce.

    Grazie a discepolo per le tue sinapsi così sveglie (che bel medico sei! assomigli tanto ai miei amici medici … più per vocazione che per professione), grazie Matteo per il tuo senso di Chiesa.

    20 Aprile, 2009 - 16:07
  12. non mi interessano questi falsi profeti , finti moralisti .

    20 Aprile, 2009 - 17:03
  13. Nino

    Cin cin e prosit a BXVI e alla sua bella e affettuosa compagnia.
    La settimana scorsa è iniziata con un’intenso incontro con don Ciotti su i “cristiani e la politica” e si è conclusa ieri pomeriggio con presso la foresteria del monastero delle monache Camaldolesi sull’Aventino con una conferenza sul tema «La libertà dei figli di Dio».
    organizzata dal gruppo romano del Segretariato Attività Ecumeniche.
    Con gli interventi di Bruno Segre, filosofo, presidente dell’associazione Amici di Nevé Shalonì/Wahat al-Salam di Milano, e Carmine Di Sante, teologo e biblista ( di cui vi avevo segnalato il libro “La Passione di Cristo”).
    Sempre più quando partecipo a questi incontri, avverto la distanza con l’attuale management che pretenderebbe di rappresentare Pietro, oggi.

    20 Aprile, 2009 - 19:38
  14. Cherubino

    affus dimentica che Enzo Bianchi è stato chiamato dal Vaticano a partecipare al recente Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio in qualità di esperto. Quindi secondo lui la Chiesa non sa riconoscere i falsi profeti…

    20 Aprile, 2009 - 19:41
  15. discepolo

    C’è un bell’articolo oggi sul “Corriere” di Vittorio Messori su papa
    Ratzinger intitolato “La paziente ricerca di papa Ratzinger”. secondo
    Messori le doti principali di questo papa sono quelle del buon tedesco, , lavoro paziente, metodico, precisione, “uno stile contrassegnato dalla prudenza”.
    la parte più interessante e divertente dell’articolo è quando descrive le
    “perplessità” dell’allora Cardinale Ratzinger per le iniziative “estrose” del suo carismatico predecessore , Giovanni Paolo II .” le parate sincretiste ad
    Assisi, le richieste di scuse per le colpe dei morti., la moltiplicazione dei viaggi..la spettacolarizzazione di
    momenti religiosi, magari con rockstar sul palco papale….”
    pare di vederla la faccia un pò così , un po’ perplessa del buon , vecchio teutonico , preciso e corretto Ratzinger , di fronte al suo “vulcanico”
    predecessore….

    20 Aprile, 2009 - 22:17
  16. raffaele.savigni

    Concordo con Matteo: l’articolo di Enzo Bianchi è interessante, e prende giustamente le distanze dall’approccio fazioso (e incompetente) di Augias, che “usa” le ricerche e le inquietudini dei credenti più “aerti” per attaccare sistematicamente la Chiesa e sviluppare un discorso anticlericale, e talora anticristiano.
    Una domanda a Luigi: perché uno come Augias ha tanto successo a livello editoriale e gornalistico? Chi lo “sponsorizza”? mI hasnno deto che riceve moltissimi libri di autori desiderosi di una recensione, e spesso li rivende a una libreria romana, lucrandoci sopra…

    20 Aprile, 2009 - 22:38
  17. raffaele.savigni

    Non condivido le osservazioni di Messori, che tende a contrapporre i due pontefici per i propri fini (è notoriamente un tradizionalista convinto).
    Non condivido neppure la contrapposizione proposwta da Nino tra Benedetto XVI e persone benemerite per il loro impegno (come don Ciotti) e le loro ricerche (come Di sanmte) ma non infallibili.Possibile che non si riesca ad accettare una diversità di accenti all’interno dell’unica Chiesa senza tradurla in contrapposizione esasperata e n svalutazione di una delle componenti?

    20 Aprile, 2009 - 22:41
  18. Nino

    Fefè, magari si trattasse di accettare accenti diversi.
    Possibile che in tutto quello che la realtà ci mostra tu ed altre persone culturalmente evolute e certamente in buona, buonissima fede, non vediate una restaurazione galoppante?

    20 Aprile, 2009 - 22:49
  19. Giovanni Mandis

    Matteo non ti stanchi mai di spargere a piene mani il tuo veleno. Ma ci credi alle fesserie che dici? credi davvero che a forza di ripetere eresie queste diventino vere?

    Savigni, credo che Messori sia semplicemente cattolico. il che significa cristiano. Messori tradizionalista è la prima volta che lo sento.

    20 Aprile, 2009 - 22:58
  20. Cherubino, il nostro veniva chiamato in vaticano anche per fare dell ‘ecumenismo , insomma la cricca di camaldoli è ancora abbastanza in sella ma non ha piu la forza di una volta . Tenta di sparare gli ultimi colpi . Hanno solo persone ma senza più idee valide . E’ finita la propulsione che veniva da personaggi aleati del nemico che hanno tramato per cinquant’anni per rovinare la Chiesa .
    Se hanno indee non valgono piu niente e il tempo farà giustizia .

    20 Aprile, 2009 - 23:42
  21. lycopodium

    Sulla rivista Nicolaus è apparsa una recensione critica del citato libro del Di Sante (Pietro Polieri, “Il sacrificio necessario”); pur non condividendola in toto, ne rappresenta una interessante e ragguardevole presa di distanza.

    Sono favorevolmente stupito che anche E. Bianchi si sia reso conto del vero e proprio Kulturkampf anticattolica di Augias: il cristianesimo auspicato da Bianche sarà pure invisibile, ma i cristiani non possono certo permettersi di essere … ciechi!

    20 Aprile, 2009 - 23:46
  22. io non scriverò nessun libro ma ho la mia piccola via , la mia spiegazione dellla rovina attuale della chiesa . conosco con precisione l’origine delle cause e sempre meglio i colpevoli e spero nella giustizia divina .

    20 Aprile, 2009 - 23:47
  23. è una vita che sputtaniamo l’ ateo evoluzionista Augias su interenet e voi per capirlo dovete leggere libri e fare convegni , ma vergognatevi !

    e di mario tozzi cosa avete scoperto ? a me ni ha cacciato dal suo forum.
    quanti libri dovete ancora leggere per capire che non la pensa come voi ?
    chi aspettate che barbablù se ne accorga ?
    oramai si è fatto vecchio e se ne sta andando in pensione .
    vergogna ! vergogna !

    20 Aprile, 2009 - 23:59
  24. @ Nino 20 aprile 2009 @ 19:38

    purtroppo all’incontro con don Ciotti, mercoledì, dovevo essere anche io, l’ho saputo il pomeriggio e non ce l’ho fatta a coordinare con un impegno precedene, ma ho avuto la sensazione di perdere qualcosa a cui tenevo.
    Ringrazio comunque Valeria che ha cercato di avvisarmi.

    21 Aprile, 2009 - 0:08
  25. Mandis,
    non è colpa mia se di Chiesa cattolica ha una idea sua molto personale.!!!!
    Si informi, si informi.

    21 Aprile, 2009 - 0:13
  26. Luigi Accattoli

    Savigni ho conosciuto Augias abbastanza bene essendone stato collega a “La Repubblica” per sei anni, dal 1976 e al 1981. Tra gli elementi del suo successo: una scrittura efficace nella divulgazione, specie quando si fa narrativa; una lunga stagionatura televisiva; un interesse lontanante per la religione, che è quello che più attira nel nostro clima culturale secolarizzato che non ama più il cristianesimo. Credo sia tutto qua. Verissimo a ogni pagina quello che dice Bianchi. Ma resta il fatto che Corrado si interessa a Cristo e al cristianesimo più di quanto lo prevedesse la sua formazione E questo l’avverto come un passo verso la riscoperta. Non oggi – chè c’è troppa prevenzione – ma domani sarà dagli Augias che verrà la riscoperta laica del cristianesimo.

    21 Aprile, 2009 - 1:02
  27. Giovanni Mandis

    Se c’è uno che si deve informare su cosa sia la Chiesa sei proprio tu Matteo.

    21 Aprile, 2009 - 1:40
  28. Grazie Mandis,
    io lo faccio ogni giorno,
    senza mettermi le fette di prosciutto sopra gli occhi.

    Spero che riesca anche a te.
    I miei migliori auguri.

    L’articolo di ieri di Messori sul Corsera,
    mi dava l’impressione di un Messori, anche lui chiuso in una turris eburnea.

    Cristo non chiede di stare chiusi in una roccaforte, in un ovile, ma di uscire e fare discepoli, di andare per il “mondo”.

    Se poi la paura per i diversi dai cristiani doc blocca le menti ed i cuori….
    chi è causa del suo mal pianga se stesso 🙂

    Ieri sera una ragazza, che faceva accoglienza in parrocchia, per una conferenza/incontro con i giovani, tenuta da una persona che poteva essere il loro papà, mi diceva: “speriamo che sappia parlare…”, ma il “papà” è stato all’altezza della sfida comunicativa.

    Il gap della comunicazione esiste, i giovani lo avvertono, e Martini ha ragione quando parla delle attese dei giovani, e della necessità della Chiesa di mettersi in ascolto di loro.

    Leggendo ieri l’articolo di Messori, avevo l’impressione che quell’uomo si è fermato a un “Eboli” storico, e non è più capace di guardare in avanti, gli sfugge la bellezza della storia nella sua totalità, le sfide che gli uomini trovano e raccolgono in tutti i tempi, lo sforzo odierno di imparare a capire e gestire l’enorme risorsa del dono della Libertà (nota del papà…).

    Quando un Messori, pensa di soffermarsi a guardare a un cambio di liturgista, alla reintroduzione del latino soft, le nomenclature del potere vaticano…, e non riesce a vedere le attese delle nuove generazioni, mi chiedo in quale mondo viva quest’uomo.
    Certo in un mondo che gli lascio, visto che ci si trova così bene e lo protegge dai cambiamenti insiti nel DNA della storia umana.
    Lo so che è in ottima compagnia di scontenti, insicuri e nostalgici vari.

    Ma Cristo è risorto, è esploso nella vita, sconvolgendo la tomba in cui era prigioniero, la pietra di chiusura è rotolata via, lui è uscito.

    Le tombe sono per i morti e non per i vivi.

    A me la scelta se starmene al sicuro in una tomba o uscire a testimoniare il risorto senza tanti piagnistei.

    21 Aprile, 2009 - 9:55
  29. raffaele.savigni

    “Ma resta il fatto che Corrado si interessa a Cristo e al cristianesimo più di quanto lo prevedesse la sua formazione E questo l’avverto come un passo verso la riscoperta”.
    Speriamo, Luigi. Ma per ora vedo soprattutto il livore contro la Chiesa.

    21 Aprile, 2009 - 10:37
  30. plpl8

    @ Matteo
    chi era quel papà ? eri tu ?

    21 Aprile, 2009 - 10:42
  31. raffaele.savigni

    Nino, a me piace ascoltare voci diverse, cercando di prendere “ciò che è buono”, come ci invita a fare l’Apostolo, senza partire da tesi a priori (come quella della “restaurazione galoppante” o quella, opposta, sul Concilio “causa” della rovina della Chiesa). Gli schieramenti compatti, in cui “tutto si tiene”, senza il senso delle sfumature, non mi piacciono: da una parte e dall’altra.

    21 Aprile, 2009 - 10:42
  32. @ plpl8 – 21 aprile 2009 @ 10:42

    assolutamene no.
    Sono troppo handicappato….

    Certo è un papà che avrei voluto avere anche io 🙂

    21 Aprile, 2009 - 11:25
  33. discepolo

    @Luigi
    “..domani sarà dagli Augias che verrà la riscoperta laica del cristianesimo..
    Oh Mio Dio , no!
    Se ci sarà veramente una “riscoperta” del cristianesimo da parte di tipi come Augias, se avremo ” Repubblica” e tutta la “gauche caviar” con casa
    a Capalbio e salotto a Cortina che “riscopre” il cristianesimo allora..
    giuro che mi faccio musulmano! 🙂 🙂

    21 Aprile, 2009 - 12:58
  34. Qualcuno mi ha detto che Pietro si è dovuto rendere conto che anche dal Centurione romano venivano richieste ispirate dallo ….Spirito….

    Le dinamiche sono sempre quelle.

    Non sono io a scegliere i discepoli di Cristo, non lo è la Chiesa,
    ma è Cristo stesso.

    21 Aprile, 2009 - 13:19
  35. Nino

    Hi, Discepolo.
    Poniamo che Repubblica e i giornali locali del gruppo Espresso e che RaiTV 3 uscissero dal mercato avremo finalmente un’informazione pluralistica e democratica come piace a te e ad altri che ti assomigliano ideologicamente, s’intende.
    Hai un’ idea quale posizione occupa il nostro paese in termini di libertà d’informazione nella classifica mondiale?
    Siamo ormai una esigua minoranza in via di estinzione con un difetto fisico incurabile conosciuto come “postura a schiena dritta”, una imperfezione che procura dolori e fatiche inenarrabili.
    Capisco che la diversità impressiona ma tu ignoraci, altrimenti la soluzione più radicale sarebbe quella dei provvedimenti connessi con la sicurezza nazionale, impronte digitali, DNA, schedature che penso avresti qualche remora ad accettare.
    Sui salotti poi viene da ridere. Da una parte si discute, ancora purtroppo, accademicamente sui massimi sistemi da filosofi della magna grecia in altri, vedasi salotto palazzo Grazioli, via del Plebiscito mai toponimo fu più calzante con la realtà, di spartizioni di pezzi dello Stato.

    E ora (come dice la Gabanelli, altra scheggia impazzita) un po’ di OTR
    Ai tempi del fascio il nobile Doria Pamphili si rifiutò di dare la fede d’oro al duce.
    Fu esiliato ad Agropoli e la via in cui vi è uno dei suoi palazzi vicino a palazzo Grazioli il duce la cambiò da via Doria in via della Fede. Dopo la liberazione è tornato Doria e la via ha ripreso il suo nome.
    Oggi il titolare della Difesa : Il ministro della Difesa Ignazio La Russa rilancia: “I partigiani rossi meritano rispetto, ma non possono essere celebrati come portatori di libertà.” O tempora o mores.

    Su RAI TV2 sta passando un servizio sull’abbigliamento ecclesiastico a seguito delle nuove indicazioni del papa sui “segni sacerdotali”, il reporter intervista alcuni negozianti di oggetti e paramenti per ecclesiastici che si dicono entusiasti del ritorno alla tradizione, finalmente : un ritorno alla talare ai pizzi ai rocchetti alla sartoria artigianale, ai polsini doppi con gemelli. E un giovane presbitero aggiunge “Un segno forte della vocazione sacerdotale”.
    E sullo sfondo BXVI che sfila in camauro sulla papa mobile.
    Ma che bello!!!

    “Sui segni”
    Paolo RM 2, 25 La circoncisione è utile, sì, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso. [26]Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione? [27]E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge. [28]Infatti, Giudeo non è chi appare tale all’esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; [29]ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio.

    21 Aprile, 2009 - 14:39
  36. “sui “segni sacerdotali”,
    il reporter intervista alcuni negozianti di oggetti e paramenti per ecclesiastici che si dicono entusiasti del ritorno alla tradizione, finalmente :
    un ritorno alla talare ai pizzi ai rocchetti”
    ==========================================
    Gioia grande a Napoli per i “femminielli” 🙂

    21 Aprile, 2009 - 15:01
  37. Leonardo

    Matteo e Nino ci provano alla grande, ma niente, non mi smuovo e non reagisco: catafratto di ratzingeriana mitezza, mi limito a chiedere loro dolcemente se non vogliono per caso considerare il rischio di essere un pochino manichei nella loro visione del mondo.

    21 Aprile, 2009 - 15:29
  38. Leonardo non ti montare la testa.

    Quando scrivo non ho in mente la tua persona.

    Tranquillo.

    Stai in pace.

    21 Aprile, 2009 - 15:41
  39. Nino

    Alla faccia del manicheo!

    Ciao catafratto,
    forse ai tempi dei parti e fino ai romani le corazze proteggevano cavallo e cavaliere, oggi la musica è cambiata siamo al nucleare e che ti piaccia o no sei sulla stessa barca, piccolo e fragile, un nulla di fronte al creato.

    Poi, così tanto per tenerti in forma con la memoria, rileggiti un po’ i tuoi classici a cui sei affezionato di cui si uno strenuo portabandiera, sempre mite e catafratto s’intende.

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/06/ratzinger-giudica-la-chiesa-ben-venga-la.html

    RATZINGER GIUDICA LA CHIESA ‘BEN VENGA LA RESTAURAZIONE’
    …Uffizio. Ratzinger ha concesso una lunga intervista a Vittorio Messori della rivista “Jesus”, edita dai paolini, nella quale spazia…che ha il compito di salvaguardare la verità cattolica. Messori esprime verso di lui un’ immensa stima. “Questo presunto… di DOMENICO DEL RIO
    — 06 novembre 1984 — pagina 8 — sezione: POLITICA INTERNA

    21 Aprile, 2009 - 16:47
  40. Leonardo

    Ho un intero stock di altre guance da porgere.

    21 Aprile, 2009 - 16:58
  41. fiorenza

    A Discepolo del 20 aprile alle 10,41
    Non era un rimprovero il mio, caro Discepolo: è che ogni tanto mi preoccupo per te. E così era in quei giorni, per qualcosa che avevi detto quando si parlava del terremoto. E mi era parso che quella citazione delle parole di Amleto fosse ancora sull’onda di quell'”umor nero”. Ma forse mi sbagliavo, non lo so.
    Su Tobino: anche io lo leggo e ne ho stima, ma “i matti”, Discepolo, non “stavano meglio prima”. Ho lavorato a lungo come volontaria nei manicomi di varie città nella fase – che non è stata breve- in cui questi, seguendo Franco Basaglia, venivano smantellati. E ho visto. Ho visto con i miei occhi. E ti dico solo che non è facile dimenticare.
    Per quello che hai scritto oggi:
    Ma quei “tipi”, se riscoprissero il cristianesimo, non sarebbero più “quei tipi”, no?
    Un’ultima cosa: ti ringrazio tantissimo per la poesia di M.Moretti, che non conoscevo. L’ho stampata e ogni tanto me la rileggo.

    21 Aprile, 2009 - 17:46
  42. Gerry

    “Sempre più quando partecipo a questi incontri, avverto la distanza con l’attuale management che pretenderebbe di rappresentare Pietro, oggi”. ( Nino, 20 aprile, ore 19.38)
    Che vuol dire, che BXVI potrebbe essere un antipapa? Beh, era un po’ di tempo che non usavo la parola!

    21 Aprile, 2009 - 18:54
  43. raffaele.savigni

    Nino, forse è meglio leggere direttamente gli scritti di Ratzinger (compreso il famoso !”Rapporto sulla fede”), non basarsi soltanto sui resocontti di un giornalista a sua volta fondati sulla discutibile sintesi di Messori (che comunque non è un diavolo e non è sempre stato ultratradizionalista: nel 1976 scrisse “Ipotesi su Gesù” con prefazione di Lombardo Radice, che era comunista). Come per Martini ed altri, è bene andare direttamente alle fonti per capire il pensiero di un teologo, uomo di Chiesa ecc., non fidarsi troppo del “filtro” interessato dei giornalisti.

    21 Aprile, 2009 - 20:35
  44. raffaele.savigni

    Io per esempio leggo anche siti “ultraprogressisti”, come quello di Adista, e teologi di sinistra, non mi fido solo del giudizio dei loro avversari: purtroppo debbo dire che ci trovo spesso idee discutibili.

    21 Aprile, 2009 - 20:37
  45. Nino

    Gerry, ciao.
    Premesso che non credo alle tesi degli anti.
    Nel caso in questione, poi, la questione non si pone nemmeno perchè non sussiste.
    ————

    Fefè ciao,
    anch’io mi regolo come tu fai sugli “avversari” con le tue stesse considerazioni.
    Di Messori ho letto quasi tutto, incluso Ipotesi su Gesù.
    Debbo dire che i suoi libri li ho tutti letti fino all’ultima pagina.
    Mentre ad esempio di Augias non ho mai comprato libri e di quelli che ho ricevuto in regalo alla 20-30 esima pagina ho capitolato e li ho riciclati.
    (sarà perchè non lo reggo)
    Su Messori però non puoi liquidare la questione con “filtro interessato”.
    Le sue riserve sul Vaticano II e sul seguito, sono note e documentate da una quantità industriale di articoli, interviste e presenze televisive.
    Un caro saluto.

    21 Aprile, 2009 - 21:43
  46. Leonardo

    «Nel caso in questione, poi, la questione non si pone nemmeno perchè non sussiste.»
    Che forza argomentativa! Che ragionamento stringente! Che invincibile dialettica! Sono ammirato.

    21 Aprile, 2009 - 22:33
  47. liturgicus

    Sono rimasto veramente incredulo dopo aver letto questo intervento :
    ” 1. Su RAI TV2 sta passando un servizio sull’abbigliamento ecclesiastico a seguito delle nuove indicazioni del papa sui “segni sacerdotali”, il reporter intervista alcuni negozianti di oggetti e paramenti per ecclesiastici che si dicono entusiasti del ritorno alla tradizione, finalmente : un ritorno alla talare ai pizzi ai rocchetti alla sartoria artigianale, ai polsini doppi con gemelli. E un giovane presbitero aggiunge “Un segno forte della vocazione sacerdotale”.
    E sullo sfondo BXVI che sfila in camauro sulla papa mobile.
    Ma che bello!!! ”

    Solo poche considerazioni.
    La prima. In questo difficle periodo di crisi economica il Papa giustamente ci invita ad uno stile di vita più sobrio.
    Nulla di più bello di prendere, come facevano i nostri nonni, i vestiti dalle vecchie panche e riutilizzarli opportunamente.
    Un tempo questa operazione di recupero dei vecchi vestiti era “normale”.
    Dopo i decenni delle vacche grasse in cui si sono, legittimamene, foraggiati tante creative ditte di’abbigliamento sacro che hanno riciclato, con gradi costi, tutto quanto le mode momentanee potessero offrire è arrivato il momento di “stie di vita sobrio” in cui aperte le vecchie panche si ripendono gli antichi parati .
    Io ho un osservatorio privilegiato per misurare i placet di questi movimenti “benedettiani” : alcuni amici, docenti universitari, che per una serie di motivi stanno a latere della Chiesa e ne osservano critici i movimenti.
    Stranamente, quando all’unisono, i grandi giornali d’informazione sfoderano i soliti paladini dell’intelleghentia cattolica, i soliti imbevuti dello “spirito del concilio” – che non è il vero Concilio Vaticano II -, per contrastare Papa Benedetto XVI i miei amici universitari si avvicinano i più al Magistero.
    Anche la scelta del Pontefice non continuare a garareggiare con i clown del circo nell’indossare, come ha fatto fino alla sua visita pastorale in Austria, le mariniane casule schizzate di vernice adottando invece i sacri paramenti che ci ricordano solo la Maestà Divina, sembr essere più convincente agli occhi dei laici miei amici più di mille discorsi.
    Lo “stupor” , a cui si affianca l’ammirazione per l’uomo di chiesa, l’uomo di cultura e l’uomo di preghiera che sfida le multinazionali del potere parlando di vita sobria e le ditte che prosperano all’ombra delle curie dando l’impressione di uan chiesa “povera”, quando i loro prodotti sono costosissimi, è tributato al mite Papa che osa parlare, sia pur con un filo di voce, il linguaggio evagelico della chiarezza.
    Basta con l’immagine delle chiese che, spogliate delle bellezze date in prestito dai nostri padri, e spesso svendute agli antiquari, hanno acqustato gli stracci colorati e di nylon, come il piviale famoso con cui il paziente Giovanni Paolo II aprì la Porta Santa nel 1999.
    Risparmiamo e torniamo alla vita sobria riutilzzando fialmente agli antichi parati dlle nostre sagrestie e dando lavoro ai vecchi artigiani che rammentano e ricuciono piuttosto che a coloro che vogliono gettare polvere sgli occhi spacciando come prodotti per la “chiesa moderna e povera” ciò che costa enormemente.
    Provare per credere !

    22 Aprile, 2009 - 9:48
  48. discepolo

    Cara Fiorenza,
    sapevo che ti sarebbe piaciuta la poesia !:-)
    e sì. è vero, ogni tanto anch’io vengo preso da quell’umor nero
    che rendeva malinconico il Principe di Danimarca ma quando parlavo della
    levità intendevo l’anti- retoricità di Amleto , che purtroppo è stato storpiato e sfigurato da eserciti di registi e di attori mediocri e retorici , che ce l’hanno fatto vedere come un insopportabile narcisista col teschio in mano a declamare essere o non essere… Non è quello l’Amleto di Shakespeare, personaggio immortale ed entrato nella nostra vita tanto che l’aggettivo “amletico” è entrato nel lessico comune.
    Se leggi il bellissimo libro di Harold Bloom su
    “SHakespeare: la crezione dell’uomo”, Bloom paragona Amleto a Socrate e
    a Cristo . questo ultimo paragone è azzardato , lo ammetto, ma non del tutto
    se pensi che Bloom, ebreo, giudica solo il personaggio Umano di Cristo.
    Quanto ai “matti” sarebbe una discussione lunga lunghissima, che esula questo forum .. anch’io ne ho avuto qualche esperienza sia professionale che esistenziale ( una persona da me molto amata è stata uccisa a trentanni da un “matto” che i cari psichiatri territoriali lasciavano vagare per Milano armato…definendolo non pericoloso) e ne discuto quasi quotidianamente con un carissimo amico psichiatra…questione quella della sofferenza psichica che dovrebbe interrogarci tutti come esseri umani e che invece tendiamo a rimuovere e a ridurre a una più “rassicurante” dimensione scientifica e psicofarmacologica, dimenticando la dimensione esistenziale ….
    Ma è un discorso davvero troppo grande, troppo grande…e che forse non riesco a fare oggettivamente perchè mi provoca ancora oggi rabbia e
    disperazione.
    scusate l’OT, e cari saluti a tutti e in particolare a Fiorenza.

    23 Aprile, 2009 - 10:19
  49. fiorenza

    Ciao, Discepolo. Un abbraccio grande grande.

    23 Aprile, 2009 - 15:43

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