Una mano dà alla Chiesa e l’altra ruba allo Stato

Che differenza c’è tra peccare e scandalizzare? La differenza è che chi pecca e si pente, chiede perdono, si sente debole, si sente figlio di Dio, si umilia, e chiede proprio la salvezza da Gesù. Ma di quell’altro che scandalizza, che cosa scandalizza? Che non si pente. Continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano: la doppia vita. E la doppia vita di un cristiano fa tanto male. ‘Ma, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa’. Ma con l’altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri ruba. Questa è doppia vita. E questo merita – dice Gesù, non lo dico io – che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”: così il papa ieri nell’omelia al Santa Marta. Nei primi due commenti altre utili parole di Francesco dalla stessa omelia.

14 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Francesco nell’omelia di ieri: “Questa persona inganna e dove c’è l’inganno, non c’è lo Spirito di Dio. Questa è la differenza fra peccatore e corrotto. Chi fa la doppia vita è un corrotto. Diverso è chi pecca e vorrebbe non peccare, ma è debole e va dal Signore e chiede perdono: a quello il Signore vuole bene! Lo accompagna, è con lui”.

    12 Novembre, 2013 - 15:13
  2. Luigi Accattoli

    Francesco nell’omelia di ieri 2: “E noi dobbiamo dirci peccatori, tutti qui lo siamo. Corrotti, no. Il corrotto è fisso in uno stato di sufficienza, non sa cosa sia l’umiltà. Gesù, a questi corrotti, diceva: ‘La bellezza di essere sepolcri imbiancati’, che appaiono belli, all’esterno, ma dentro sono pieni di ossa morte e di putredine. E un cristiano che si vanta di essere cristiano, ma non fa vita da cristiano, è uno di questi corrotti. Tutti conosciamo qualcuno che è in questa situazione e quanto male fanno alla Chiesa! Cristiani corrotti, preti corrotti… Quanto male fanno alla Chiesa! Perché non vivono nello spirito del Vangelo, ma nello spirito della mondanità”.

    12 Novembre, 2013 - 15:13
  3. mattlar

    Condivido in pieno. E se posso dirla tutta, non sono mai riuscito ad approvare di cuore la linea opposta (che se non capisco male era promossa anche da m. Teresa di Calcutta) la quale accettava soldi da chiunque pur di fare del bene.
    Corrigetemi se sto sbagliando, ma era una delle cose che di m. Teresa proprio non riuscivo a capire…

    12 Novembre, 2013 - 15:44
  4. Luigi Accattoli

    OT – da Quezon City-Manila in risposta alle chiamate dei visitatori ricevo questo messaggio dal carissimo amico che si firmava MABUHAY e che più non commenta:

    Grazie tantissime per il vostro concern! Sono a Manila, dove sono arrivato Sabato 9 Novembre. Per questioni di lavoro, non mi é possibile connettermi tutti i giorni. Qui al Nord del paese – Luzon – non ci sono stati danni. La devastazione é grande – detto senza retorica: é totale – in alcuna delle isole centrali, parte est, soprattutto East Samar, Leyte e Iloilo, colpite in pieno dalla furia del tifone. L’internet e i canali internazionali di notizie vi tengono informati… Cerchiamo di fare ciascuno la nostra parte, partendo da una preghiera sincera e solidaria per/con le vittime, i loro familiari; e poi continuando con una collaborazione concreta. Dobbiamo essere testimoni del Dio della vita. Anche qui si stanno muovendo alla grande. La piú che famosa filipino resilience é messa alla prova ancora; ma stavolta davvero a un livello inaspettato. Ma ce la faranno, ne son sicuro. Han giá messo in prima pagina del giornale locale la fotografia della bambina vispa nata ieri tra le macerie.

    12 Novembre, 2013 - 15:58
  5. Sara1

    Un grande sollievo sentire le sue parole.
    Per quello che può valere pregherò per voi.

    12 Novembre, 2013 - 16:00
  6. Grazie Luigi,
    di esserti fatto intermiediario della comunicazione di Mabu.

    Gratitudine per i missionari anche italiani,
    che servono la “carne di Xr”

    A Mabu e al suo popolo, un abbraccio.

    12 Novembre, 2013 - 16:32
  7. Clodine

    Un saluto a Mabu, e nel cuore un’accorata preghiera….parole adatte, non credo possano esserci.

    Mi piace il Papa , anzi , dico che mi colpisce fortemente quando lancia anatemi ,e serio, truce, definisce senza mezzi termini “sepolcri imbiancati pieni di ossa di morti e putredine” quella categoria di individui corrotti e corruttori all’apparenza devoti la cui doppiezza, però,come un fiume carsico, sgretola, corrode, scava abissi di male.
    Che differenza c’è tra il peccare e lo scandalizzare? Il peccato sociale, se di peccato sociale si tratta, non è un peccato qualsiasi, c’è di mezzo il destino di un sacco di gente che viene defraudato, pertanto grida vendetta al cospetto di Dio. Zaccheo dovette restituire tutto, poiché il più delle volte radicato nella coscienza tanto da farla franca per anni ed anni, vuol dire che l’onestà, il bene, è divenuto intellegibile. Secondo me, questo tipo di peccato è ancora più grave e inqualificabile dello scandalo.

    12 Novembre, 2013 - 19:24
  8. Sono sollevata. Grazie a Luigi e un abbraccio a Mabu

    12 Novembre, 2013 - 19:33
  9. Clodine

    Temo per l’incolumità del papa, perché lo sappiamo cosa succede quando si toccano gli interessi, i grossi interessi, e si mette in gioco il riciclaggio di grandi capitali sporchi che transitano come niente fosse, anche se sottobanco e con nomi diversi, dalle associazioni mafiose, malavitose, alle grandi banche , compreso quelle Vaticane da cui anche i papi, in un passato non troppo remoto hanno attinto a piene mani per vari scopi più o meno nobili -non spetta a me giudicare-
    Comunque che “pecunia non olet” mi sembra abbastanza pacifico, considerando lo schifo… ma papa Francesco sembra allergico a quel tipo di olezzo…e la malavita è allergica a lui, naturalmente. Per questo, temo molto…molto!

    13 Novembre, 2013 - 10:25
  10. FABRICIANUS

    Molto contento di sentire Mabuhay, grazie Luigi.

    13 Novembre, 2013 - 11:05
  11. FABRICIANUS

    Ho letto anch’io l’intervista al Procuratore Gratteri e l’ho sentito poi in diretta su Rai3 l’altro giorno ripetere questa sua preoccupazione.
    Quello della criminalità organizzata è un cancro di questo Paese, una delle cause del nostro “fallimento economico”.

    Preghiamo per il Santo Padre, preghiamo tanto per lui.

    13 Novembre, 2013 - 11:08
  12. Clodine

    Grazie nicoletta per l’articolo, che ho letto con grande interesse. Vedo che la preoccupazione è condivisa; la mafia non guarda in faccia proprio nessuno. Penso al povero don Puglisi, a don Diana, anche il Vescovo Monsignor Pennisi è stato pesantemente minacciato dalla mafia, come pure don Ennio Stamile, parroco di una frazione in provincia di Cosenza, e chissà quanti altri vivono nella paura!…
    Ci troviamo di fronte a criminale,sanguinari, spietati…

    13 Novembre, 2013 - 12:57

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