Concerto di cornacchie ai cornicioni

Concerto di cornacchie ai cornicioni del palazzo di fronte. Le invidio, io corvo nato che non so gracchiare.

3 Comments

  1. Corvo in che senso? Nel senso di strumento per abbordaggio navale come all’epoca dei Romani? Oppure corvo nel senso di Paolo Gabriele e della Chaouqui? Mi sembra piuttosto improbabile …

    22 Aprile, 2016 - 22:35
  2. Clodine-Claudia.F.Leo

    Su corvi e cornacchie esistono un sacco di leggende e dicerie.
    Si dice, infatti, che il gracchiare di un corvo sopra all’interno della casa annuncia la visita di un ospite importante, laico o ecclesiastico.
    Per riconoscere la funzione di chi sta per giungere è necessario ascoltare Il verso dell’uccello.
    Se fa, “bacach! bacach!”l’ospite è un laico,
    Se fa, “gradh! gradh! , e si è sul far della sera, è un religioso.
    Se invece somiglia ad un ” grog! grog! o un gradh! gradh! Gracchiando alle spalle di chi ascolta e in direzione da cui arrivano i visitatori, allora…beh.. “si salvi chi può”.

    Corvi e coracchie non furono sempre “neri”, la voce roca, un tempo, era melodiosa come quella degli usignoli.
    Ma “complici” di un tradimento, nascosero al loro dio protettore l’adulterio della sposa tanto amata. Questi, il dio, s’infuriò e condannò corvi e cornacchie a subire la loro voce, ad esser neri come la notte e a ubbidirgli ciecamente. Sicché, persero bellezza, voce e libertà, sottomessi alla volontà del dio.
    Questa “parabola”, paragona la sorte del corvo ruffiano alla coscienza umana la quale,separata dal principio spirituale che la anima, pur essendo la rappresentante della divinità nella personalità, può rendersi la nera consigliera di quest’ultima prestandosi ad appoggiare la menzogna.

    23 Aprile, 2016 - 9:14
  3. roberto 55

    Grande, Clo ! Non conoscevo questa parabola: dove l’hai appresa ?
    Rispondo, poi, ad Antonella: la “prima delle due”, direi proprio ……..
    Buon sabato (qui piove a tratti) !

    Roberto Caligaris

    23 Aprile, 2016 - 14:47

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