Da Annalena Tonelli a Luigi Padovese

Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. Lui ha parlato solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre… I poveri ci attendono. I modi del servizio sono infiniti e lasciati all’immaginazione di ciascuno di noi. Non aspettiamo di essere istruiti nel tempo del servizio. Inventiamo… e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita“: sono parole di Annalena Tonelli (1943-2003) martire in terra di islam, che un amico invia al vescovo Luigi Padovese (vedi post del 3 giugno), futuro martire in terra di islam, in occasione della Pasqua del 2005, ricevendone questa risposta: “Grazie per l’email e gli auguri e per la bella testimonianza di Annalena Tonelli. E’ la ricerca dell’essenziale senza chiedersi quanto, quali risultati. E’ un abbandonarsi alla Provvidenza che testimonia una grande fede“. Martiri che hanno seminato senza calcolo. In parola e sangue. Perchè altri raccolga.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Debbo questo richiamo ad Annalena e al vescovo Luigi a Ruggero Simonato, visitatore del blog e buon amico di Luigi Padovese.

    23 Giugno, 2010 - 17:17
  2. Clodine

    «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
    Difficile questo passo del Vangelo, mamma mia! Lasciare i morti seppellire i morti e fare della nostra vita un dono. Però,per fare ciò, occorre sbarazzarsi dalla tanta, tanta zavorra che ci portiamo dietro: abitudini, paure, attaccamenti e dipendenze che ci impediscono di godere appieno quella vera libertà necessaria alla sequela. Il discepolo che segue Gesù deve avere uno sguardo sempre attento, proteso al futuro, non può essere un giano bifronte inchiodato al proprio passato, incapace di camminare verso il futuro, non può restare impantanato nelle proprie abitudini. E come fare’ ? Chi ci aiuterà in questa impresa? Ahinoi !! Non è così semplice come sembra, la scelta è radicale, non esistono mezze misure ed è maledettamente difficile tenere in profondità l’aratro senza voltarsi per vedere il segno lasciato, ed è questa la più grande tentazione! Troppe volte la logica soggiacente le nostre scelte è quella di coltivare il nostro piccolo orticello e non ci accorgiamo che questo atteggiamento ci allontana dal Maestro….
    Non mi piace quando si danno consigli alla leggera, si rischia di ingenerare in coloro che non riescono in questa radicalità estrema quel senso d’impotenza che è deleterio! i più grandi santi della storia non hanno mai messo piede fuori dai loro conventi, nessuno più di loro han fatto cose straordinarie!

    25 Giugno, 2010 - 19:20
  3. Clodine

    …pensavo a voce alta interrogando me stessa…

    25 Giugno, 2010 - 19:39
  4. roberto 55

    Ricordo male od Annalena Tonelli era stata una “Fucina” (della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna: sbaglio ?) ?

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    25 Giugno, 2010 - 23:33
  5. Luigi Accattoli

    Sì è stata nella FUCI. Dove sono stato anch’io e abbianmo la stessa età. Così ho scritto nel profilo che si può leggere nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO, al capitolo NUOVI MARTIRI, paragrafo MARTIRI DELLA MISSIONE: Si direbbe che la Provvidenza l’abbia condotta, per tappe, a un distacco radicale, da una situazione di partenza che era stata quasi comunitaria. All’inizio, a Forlì, c’è l’esperienza di presidente del ramo femminile della Federazione degli universitari cattolici (Fuci), dal 1963 al 1965. Anch’io sono stato nella Fuci e immagino di averla incontrata, a Forlì, nell’autunno del 1968, in occasione di un dibattito nel quale rappresentavo la Fuci nazionale (ero nella presidenza) e Marco Boato, anch’egli fucino e poi parlamentare, parlava a nome del Movimento studentesco. Ricordo un gruppo di fucine che mi accompagnò al treno, dopo il dibattito, solidali con me nell’idea che non ci si dovesse tuffare totalmente nella politica, come aveva sostenuto il caloroso Boato. La scelta di “povertà radicale”, per mettersi a “seguire solo Gesù Cristo e i poveri in lui”, Annalena la compie nel 1969, quando parte per il Kenya con delle compagne

    26 Giugno, 2010 - 12:54

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