Fermare la fretta e aspettare

Due priorità: fermare la fretta e aspettare.

22 Comments

  1. antonella lignani

    E’ l’antico motto di Augusto (credo), “festina lente” in latino, “speude bradeos” in greco.

    22 Giugno, 2010 - 12:11
  2. Scusate l’off topic, ma se no mi dimentico.
    Caro Luigi, a te che noti le scritte sui muri, dico che sotto il portico di San Luca, verso la cima, i graffiti in cirillico si sprecano, segno anche che – a mia esperienza – i devoti (o meglio le devote) che vanno in pellegrinaggio provengono dalle fila degli immigrati slavi.
    E a proposito di preghiera pubblica: l’ultimo giorno di maggio il nostro parroco garibaldino ci ha guidato in processione per dire il rosario nelle vie del quartiere. Ora passando di fianco ad un chiosco estivo, ho notato da un crocchio di giovani filippini levarsi un piccolo coro che si è unito nella recita del rosario. Bellissimo, quasi come le facce attonite degli avventori del bar…

    22 Giugno, 2010 - 13:10
  3. Luigi Accattoli

    Alessandro io credo che molto che era da noi dipartito a noi tornerà con il rimescolamento delle genti sul pianeta.

    22 Giugno, 2010 - 13:48
  4. Come non si può essere d’accordo !
    Nella piccola processione guidata dal parroce ex missionario Fidei Donum, erano presenti un prete ivoriano e uno – udite udite – dell’Indonesia!

    22 Giugno, 2010 - 14:21
  5. Luigi Accattoli

    Qui all’Esquilino è successo che la processione dei filippini – ai quali è stata data la chiesa di Santa Pudenziana – ha provocato la ripresa della processione di San Giuseppe, organizzata dai falegnami di via Urbana, che era andata in disuso.

    22 Giugno, 2010 - 17:25
  6. Leonardo

    Dunque aveva ragione il cardinal Biffi: più Filippini e meno Marocchini! (qui per ragioni di rima, da intendersi: musulmani)

    22 Giugno, 2010 - 17:28
  7. Clodine

    Geniale come sempre il mio Leonardo: se non ci fosse,credo , lo inventerei!
    (frase strafatta ma efficace)

    22 Giugno, 2010 - 19:11
  8. discepolo

    Aspettare.. la pazienza.. il silenzio e l’attesa…
    impossibile oggi
    Oggi non si vuole aspettare..niente.
    reduce da una crociera in barca a vela con adolescenti a bordo..quando arriviamo? perchè andiamo così piano? noi ci annoiamo !
    la noia , la fretta, il desiderio spasmodico di riempire ogni secondo , di
    non aspettare.. il contrario della contemplazione, della riflessione, del silenzo,
    del tempo che scorre senza attività, del tempo che scorre così , vuoto non riempito di cose di contenuti..
    il silenzio, l’attesa, la pazienza, la contemplazione, il vuoto…..
    Non è più possibile. asiamo realisti
    vita moderna uguale fretta.
    ma tanto fra cent’anni, forse, l’uomo sarà estinto.(secondo certi scienziati)

    22 Giugno, 2010 - 19:12
  9. FABRICIANUS

    O.T.

    Chiedo scusa per l’off-topic. E’ vera questa notizia?? Ho sempre stimato Mons. Bregantini.

    http://www.primapaginamolise.com/detail.php?news_ID=31560

    Colgo l’occasione per salutare Luigi e tutti gli amici e le amiche del blog. L’ultimo esame(Diritto Civile) del corso di Laurea in Giurisprudenza, -che dovrò affrontare a metà Luglio-, mi tiene un pò lontano dal blog, ma vi leggo sempre.
    Ciao!!!!!
    Un abbraccio a tutti.
    F.

    22 Giugno, 2010 - 20:17
  10. Luigi Accattoli

    Non mi pare verosimile che Bagnasco lasci Genova così rapidamente, come già rapidamente l’aveva lasciata Bertone e quasi rapidamente Tettamanzi. Ma la controindicazione della rapidità vale anche per Bregantini.
    Detto altrimenti: basta con queste girandole episcopali. Tranne casi straordinari – il metropolita di Cracovia che diventa vescovo di Roma – è bene che un vescovo resti a vita in una diocesi. E dunque Bagnasco – che ne ha già conosciute tre: Pesaro, l’Ordinariato militare e Genova – resti a Genova e Bregantini, che ne ha conosciute due, resti a Campobasso.

    22 Giugno, 2010 - 20:52
  11. Syriacus

    Sì, i Polacchi non sono Ortodossi, ma dicono “Il Metropolita di” (e la cosa mi piace) : “il cardinale Bagnasco, Metropolita di Genova”, sarebbe. (Invece , alla ortodossa , suonerrebbe ‘il Metropolita Angelo di Genova : mi piacciono i nomi di battesimo per designare gli Ordinari..’). Quanto al resto, ha ragione Luigi: i genovesi già hanno tollerato a mala pena il promoveatur (e basta) di Bertone, dopo lo ‘schiaffo’ del trasferimento di +Dionigi, a Milano (già porporato, non lo si dimentichi.)

    22 Giugno, 2010 - 22:04
  12. Syriacus

    Bisogna aspettare senza fretta, senza fermarsi mai.

    Syriacus Lugdunensis.

    22 Giugno, 2010 - 22:33
  13. rossocardinale

    Se vi è possibile,vi consiglio di guardare il film-documento “Primo” con Antony Sher,che è la rappresentazione del libro di Primo Levi “Se questo è un uomo”.
    E’ un lavoro bellissimo,toccante,profondo,(tra l’altro in scena a Londra dal 2004).Mi ha tenuto incollato alla poltrona per un’ora e mezza pur essendo un solo attore in mezzo a mura altissime che riassume le pagine del libro con una intensità espressiva e una partecipazione incomparabili.
    Se gli Oscar fossero assegnati per la bravura e per la importanza dei soggetti,Sher dovrebbe essere tra i premiati per questo suo meraviglioso omaggio a Levi.

    23 Giugno, 2010 - 2:59
  14. Mabuhay

    1) Grazie a Dio, Dio non ha fretta…
    Anche la pazienza storica (cara alla teologia della liberazione…sperando che questa non sia finita nel cestino della spazzatura di Benedetto XVI, tra le carte stracce delle teologie ridicole…), anche la pazienza storica -dicevo- e’ ancora una virtu’, se soprattutto e’ imparata dalla pazienza di Dio. Una virtu’ molto saggia che puo’ guarire dal “mal di fretta”

    2) Da Luigi: “…io credo che molto che era da noi dipartito a noi tornerà con il rimescolamento delle genti sul pianeta” Amen. Praise the Lord (con tanto di corna a legaioli e compagnia).

    3) E circa i “filippini e i marocchini”… di Leonardo: i filippini sono la piu’ grande forza missionaria della Chiesa in questo nuovo secolo. La stragrande maggioranza dei lavoratori all’estero (almeno 8 out of 10 milioni) sono, si professano e cercano di vivere la loro fede cattolica, con tanto di devozioni, statue, processioni e tutto il resto. In 169 nazioni.

    23 Giugno, 2010 - 4:59
  15. lazzaro

    Chiedo scusa per il fuori-tema, ma vorrei sottoporre alla vostra attenzione questa notizia riportata da “la Repubblica” del 14 giugno u. s.:

    “I soldi del terremoto utilizzati per la visita del Papa in Abruzzo. Accade anche questo all’ ombra della ricostruzione in provincia dell’ Aquila. Accade che la giunta del Comune di Sulmona – guidata dal sindaco Pdl Fabio Federico – decida di dirottare meno di un milione di euro di fondi per il sisma sull’accoglienza del pontefice, atteso il prossimo 4 luglio. Soldi che serviranno non solo per la viabilità ma anche per l’allestimento dell’ area d’ atterraggio dell’ elicottero di Ratzinger. Un trasferimento di fondi che costerà caro alle casse del Comune: una multa di quasi ottocentomila euro. Quei soldi, infatti, sono un risarcimento assicurativo per gli immobili danneggiati dalla scossa del 6 aprile, e una precisa clausola prevede una penale in caso di utilizzo per altri scopi. Intanto a 14 mesi dal sisma – sul quotidiano cattolico Avvenire – monsignor Giovanni D’ Ercole, vescovo ausiliare dell’ Aquila denuncia la carenza di fondi per la ricostruzione e l’ impasse burocratica.”

    Se la notizia è vera, è ovvio che il Papa non c’entra con la decisione del Comune di Sulmona; ma non si potrebbe fare in modo che Sua Santità faccia sapere agli amministratori di quella cittadina che quello storno di denaro pubblico non è da lui gradito?

    23 Giugno, 2010 - 6:59
  16. Perchè?

    Se non mi risulta male,
    le visite del Papa
    sul territtorio italiano,
    sono pagate dalla Protezione Civile,
    approvvigionamento, allestimenti….

    Quella Protezione Civile
    che si doveva occupare delle grandi calamità…..

    Forse non è credibile dire un “non gradimento”….

    Anche quando è andato a Cagliari……
    se ne occupò la Protezione Civile…

    Dovrebbe essere la Chiesa che accoglie che si fa carico delle spese
    e non tutto il popolo italiano….

    Se la Chiesa che accoglie è povera,
    o non ha le possibilità per mostrare grandeur spettacolare…
    sarà molto più credibile…

    Altro che gradimento….

    Nè il Papa,
    nè Bertone,
    vengono da un altro pianeta….

    Ma tant’è……

    Ovviamente sono OT anche io…….

    23 Giugno, 2010 - 8:24
  17. Leonardo

    Tornando al tema «Due priorità: fermare la fretta e aspettare»: ma se te le dai come priorità, non ti metti fretta?

    23 Giugno, 2010 - 11:15
  18. Luigi Accattoli

    No: le fai per prime. Esempio: metto come priorità quella di dormire, lascio stare il blog e dormo. Ma non vado a dormire di corsa, bensì lentamente. E’ questione di esercizio.

    23 Giugno, 2010 - 11:56
  19. ASpettavo di salutarvi.
    Vi saluto. che vado di fretta…

    23 Giugno, 2010 - 13:13
  20. Leonardo

    Sarà che io sono devoto alle tre dee che ab immemorabili vegliano sui destini d’Italia:
    “Proroga”, “Surroga” e “Deroga”,
    ma la parola priorità mi sa già tanto di programma intensamente riformatore e modernizzatore. Rinviare, rinviare …

    23 Giugno, 2010 - 15:52
  21. roberto 55

    A me piacciono i tempi morti: mi fanno sentire vivo.
    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    23 Giugno, 2010 - 20:35

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