Da gatto a gatta

“Miao Micia! FC”: scritta su un muro, leggibile dalla ferrovia sul tratto La Spezia-Lerici. Immagino che i gatti siano così numerosi, in quel tratto, da indurre il nostro a mettere le proprie iniziali in modo che il messaggio risultasse inequivoco, quanto al mittente.

3 Comments

  1. fabrizio

    Luigi, vedo con piacere che è passato dalle mie parti.
    In realtà, mi dispiace tarpare le ali alla sua immaginazione, ma in realtà non mi sono mai accorto che i gatti da noi siano più numerosi rispetto al resto d’Italia.
    Fabrizio

    6 Giugno, 2007 - 9:44
  2. Luigi Accattoli

    Sono stato ad Asti per una conferenza e sempre mi godo la vista del mare e di tutto quando faccio la linea Roma-Genova, lentissima ma che ti mostra più d’ogni altra. – Quanto ai gatti provo a insistere appellandomi alla nota filastrocca che ha divertito tutti i miei figli, quand’erano sui tre anni:
    Per una strada che mena a Camogli
    passava un uomo con sette mogli.
    E ogni moglie aveva sette sacche,
    e ogni sacca aveva sette gatte,
    e ogni gatta sette gattini.
    Fra gatti e gatte e sacchi e mogli,
    in quanti andavano, dite, a Camogli?

    Da Camogli a Lerici la strada non è poi molta e i gatti – usciti dalle sacche – tendono a diffondersi sul territorio. Almeno così io l’avevo capita. Luigi

    6 Giugno, 2007 - 16:02
  3. http://www.micimiao.it per gli appassionati.
    Luigi, ho sentoti raccontare che papa Paolo VI avesse una grande passione per i gatti. E che ad un cardinale o amico suo che non aveva assolutamente in simpatia questi animali, fece recapitare un cesto con un micino. Particolarità: il micino aveva, a mò di collare, un nastrino bianco e giallo come la bandiera vaticana.
    Ci penso spesso quando ogni mattina Romeo, il gatto del vicino che ha solo tre mesi, mi aspetta per darmi il buongiorno col sonaglino che porta al collo.

    6 Giugno, 2007 - 17:26

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