Democrazia soft

“Democrazia / soft”: grande scritta sulla muraglia in travertino della stazione Termini, in via Giolitti. Le parole sono accompagnate dal disegno di una mano che impugna una banconota o una scheda. Forse sta a dire “democrazia fondata sulla corruzione”, o sul denaro, chissà. Chi sa mi aiuti. Vado interpretando i graffiti romanacci con la cura con cui altri decifrano i mosaici di Ravenna.

16 Comments

  1. Non so, ma immagino:
    democrazia così poco solida (soft) da poterla schiacciare con le nostre mani, o peggio da farne oggetto di mercato…

    9 Febbraio, 2014 - 22:31
  2. Marilisa

    Senza cercare un ago nel pagliaio, “democrazia soft” è quella di Renzi.
    Se uno che dice di essere di sinistra si avvicina al Berlusca, che tipo di democrazia è?
    Se uno come Casini si riavvicina, senza vergognarsi, ad un altro che fino a pochissimo tempo fa apostrofava con termini molto duri, che tipo di democrazia è?
    Banconota o scheda elettorale che siano nel graffito, una cosa è certissima nella realtà: il Paese è nel caos completo. E la politica sta mostrando il lato peggiore di sé.

    10 Febbraio, 2014 - 0:57
  3. Luigi Accattoli

    Visitatrice da Parigi, che vuole restare coperta, scrive: “Potrebbe avere a che fare con il concetto di ‘soft power’, potere fondato sulla persuasione e la seduzione e che quindi non deve ricorrere a metodi coercitivi, ricorrente nella retorica no-global”.

    10 Febbraio, 2014 - 7:30
  4. Federico

    Democrazia soft è quella dei governi tecnici, dei burocrati, delle larghe intese, del consociativismo, degli accordi tra avversari che firmano una tregua temporanea.
    E c’è chi vorrebbe lo scontro duro, le botte e il sangue come negli anni settanta, magari la rivoluzione…
    Quella sì che è democrazia vera, “intensa”!

    10 Febbraio, 2014 - 9:27
  5. Marilisa

    Democrazia vera è quella di una marcata maggioranza al governo e di una opposizione che si opponga, quando è il momento, non per il rovello di intralciare a tutti i costi e sempre e comunque gli avversari politici, ma per controbilanciare gli eccessi di una sola parte. Cercando il bene comune e non il proprio.
    Da noi “democrazia” è, invece, tifare per la squadra preferita rovesciandosi addosso calci, pugni e insulti di ogni genere; e abbandonandosi alla vuota ideologia senza ragion critica.
    Si è persa la strada della “democrazia vera”.

    10 Febbraio, 2014 - 11:50
  6. discepolo

    Esiste la democrazia vera ( dov’è? mah si suppone che esista) , esiste la democrazia soft, esiste la democrazia “hard” tipo quella degli svizzeri che hanno avuto il coraggio di fare un referendum sulla regolamentazione dell’immigrazione, con vittoria di chi vuole un “tetto” agli immigrati, e gran scandalo delle anime belle europee.
    Esiste poi la democrazia-chic, di cui ci da’ un resoconto il Corriere di oggi.
    La democrazia -chic fa a meno dell’approvazione popolare, di elezioni e referendum e di simili cose per la plebe. La democrazia -chic è quella che si svolge di preferenza a Sankt -Moritz o in qualche stanza della Bocconi o
    ai convegni Bilderberg.
    Leggetevi il gustoso reportage sul Corriere da cui si viene a sapera che Napolitano già nell’estate 2011 aveva deciso che sarebbe stato Monti predidente del consiglio e l’aveva contattato per questo. Era disponibile l’esimio professore???Monti, in vacanza a Sank-Moritz , di fronte a cotanta richiesta chiese consiglio a Carlo De Benedetti, che non è italiano ma svizzero avendo la residenza in Svizzera ( come Marchionne, e come moltri altri radical-chic, per motivi fiscali? mah, voi che dite)
    ovviamente De Benedetti consigliò Monti di accettare le gentili offerte di Napolitano ( ve lo vede voi un Carlo De Benedetti che dice a Monti , No lasciamo Berlusconi al governo????????)
    Unico intoppo :allora lo SPREAD era basso, era a 220, e siccome il cambiamnto di governo doveva essere spacciato al popolo bue come una emergenza richiesat dallo SPREAD troppo alto , come fare?
    qui viene in aiuto il buon Prodi che anche lui a Sankt- Moritz ( hanno buoni gusti tutti costoro!) che dice al buon Monti: Tu tienti pronto appena lo SPREAD sale, Napolitano ti fa Presidente del Consiglio.
    C’era già anche pronta, redatta da Corrado Passera , l’agenda economica del futuro governo MOnti, che doveva far contenti Europa, i poteri forti, i banchieri( un po’ meno forse gli esodati, ma quelli non vanno a Sankt-Moritz).
    Eh, sì cari miei la classe non è acqua! a che servono le elezioni e la volontà popolare quando si può decidere tutto fra vecchi amici e sodali, fra gentiluomini e per di più in un bel salotto di Sankt-Moritz?
    Un professore della Bocconi stimato da BILDELBERG, un ricco ebreo finanziatore di giornali di sinistra, un presidente della Repubblica excomunista , un banchiere esponente dei poteri forti, un ex-direttore dalla Banca d’Italia
    ex-democristiano, costoro bastano ed avanzano per decidere le sorti di un paese. Affidiamoci alle loro abili manine che mai hanno lavorato un giorno nella loro vita!!! E così fu che tre mesi dopo, alla prima impennata dello SPREAD, il Caimano fu fatto fuori e venne il governo del gentiluomo Monti.
    Con quali disastri siete tutti testimoni.
    E’ la democrazia-chic, bellezza!

    http://www.corriere.it/politica/speciali/2014/ammazziamo-il-gattopardo/notizie/gia-nell-estate-2011-napolitano-sondo-monti-come-premier-aef23796-91b0-11e3-a092-3731e90fe7ac.shtml

    10 Febbraio, 2014 - 13:47
  7. nicoletta z.

    @Discepolo
    Il mistery si infittisce: chi è l’«ex-direttore dalla Banca d’Italia
    ex-democristiano»?

    10 Febbraio, 2014 - 14:35
  8. discepolo

    Non c’è alcun mistero cara Nicoletta . e’ il mistero di Pulcinella.
    Draghi – Napolitano-Merkel volevano far fuori il Caimano.
    De Benedetti e Prodi erano ben contenti.
    per carità: magari avevano tutte le ragioni del mondo! ma è un po’ strano che non abbiano parlato chiaro e abbiano spacciato tutta la cosa come “l’emergenza della SPREAD” , no?
    Questa vicenda ci dovrebbe insegnare che noi popolo bue sappiamo solo quello che lorsignori ci vogliono far sapere ( tanto l’informazione è quasi tutta nelle loro mani), che siamo manovrati come burattini, che le nostre sorti si decidono non nelle urne elettorali ma nelle stanze dei poteri forti, che la democrazia è solo uno specchietto per le allodole e una parola per gabbare
    il popolo….
    una volta ben consci di questo , possiamo pure rassegnarci e dire con scettica filosofia, c’est la vie! ma non mi parlate di democrazia che mi scappa da ridere….

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-tutte-le-grandi-manovre-minuto-per-minuto-spread-dopo-spread-di-quella-terribile-71630.htm

    10 Febbraio, 2014 - 15:29
  9. nicoletta z.

    Cara Discepolo, non è che t’arisurta (comme on dit a Roma) che ad esempio in questo Paese – che ha perso la guerra, ricordiamocelo sempre – c’è stato per decenni il divieto assoluto da parte americana di far andare il partito comunista al governo? Non è che scopriamo l’acqua calda eh? Non è che siamo nati nel 2011. La lamentatio al proposito è (o dovrebbe essere) vecchia come il cucco.

    10 Febbraio, 2014 - 15:55
  10. Marilisa

    “E così fu che tre mesi dopo, alla prima impennata dello SPREAD, il Caimano fu fatto fuori e venne il governo del gentiluomo Monti.”

    Meglio tutti i governi del mondo che un solo governo del Caimano.
    Tutto è preferibile ad un governo che tuteli spudoratamente interessi di parte.
    Ed intanto il sig.Berlusconi, pluricondannato, continua a girare imperterrito per il Paese facendo campagne elettorali e raccontando barzellette.
    E poi dicono che la giustizia è uguale per tutti.
    Strano paese il nostro! Più democratico di così…

    10 Febbraio, 2014 - 18:42
  11. Giorgio Licini

    Nella mia “ignoranza politica” (ma forse anche senza virgolette) pero’ mi pare di poter intravvedere nella sinistra la responsbilita’ per non aver saputo emarginare il Berlusconi a tanti inviso e i pochi professori di vario conio di cui si parla sopra… Bastava un politica ideologicamente moderata e seriamente popolare.

    11 Febbraio, 2014 - 5:22
  12. Federico

    Premesso che dopo la morte di Eluana Englaro faccio fatica a considerare Napolitano come il mio presidente, un garante delle istituzioni che si spende per sovvertire il risultato elettorale e cambiare il governo prima che si apra una crisi, come minimo non ha adempiuto al suo compito.
    Con il Governo Letta l’atteggiamento del re Giorgio è stato molto diverso e quindi come si può sostenere la terzietà dell’arbitro, il rigore istituzionale, la garanzia istituzionale?
    In un sussulto di dignità qualcuno dovrebbe pensare alle dimissioni e a godersi il laticlavio a vita. Purtroppo però, dati i numeri del Parlamento e l’incapacità del PD di trovare un accordo qualsiasi, ho l’impressione che passeremmo dalla padella nella brace.

    11 Febbraio, 2014 - 9:08
  13. Sara1

    Solo la settimana scorsa avevano accusato i firmatari di sinistra incredibile come siano uguali i tic dei diversi schieramenti!!!!

    Sulla democrazia: disgustorama

    11 Febbraio, 2014 - 9:53
  14. Federico

    Per quanto ancora le divisioni e le lotte fratricide del PD condizioneranno e freneranno il governo e il Paese?
    Non è ora che questi signori, che sanno solo litigare, si decidano a lavorare per risolvere i problemi degli Italiani?
    Non se ne può più…
    In queste ore Renzi si sta dimostrando peggio di D’Alema e compagni.

    12 Febbraio, 2014 - 9:15

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