Dico sì alle manifestazioni davanti alle chiese

No alle manifestazioni davanti ai luoghi di culto: il ministro Maroni annuncia una direttriva ai prefetti perchè estendano – con discrezionalità – a chiese, sinagoghe, moschee e tempi di ogni fede la regola che già valeva per le sedi istituzionali, di partito e diplomatiche. Tendo a fidarmi del criterio di discrezionalità e mi dico che presto ne sapremo di più, basterà dunque un poco di pazienza. Ma così come suona, la novità non mi piace. A che titolo la critico? Da romano che va spesso nelle chiese. A Roma dovrebbero cessare le manifestazioni a piazza San Giovanni, a piazza del Popolo (dove le chiese sono tre), a piazza Navona e a piazza Santi Apostoli? Da romano considero le chiese un pezzo di città e non le vorrei escluse da nulla. Non mi va il paragone con le istituzioni, i partiti e le ambasciate. Da cittadino che frequenta le chiese le vorrei aperte a tutti e a tutto. Libere da cancellate (vedi post del 2 maggio 2008), biglietti per entrarvi, divieti di ingresso d’ogni specie. Vorrei non si facesse nulla per tenere la gente lontana dalle chiese, dalle moschee e dalle sinagoghe. “Ma se i musulmani pregano davanti al Duomo?” A Roma hanno pregato davanti al Colosseo: per un cristiano, dov’è la differenza?

92 Comments

  1. tanto più che la direttiva è estesa praticamente a ogni luogo “sensibile”….l’idea è quella di dirottare le manifestazioni tutte verso la periferia: meno disturbo, meno visibilità e, visto che nelle metropoli stanno in periferia, anche un bel promo per i mega centri commerciali… “Non spaccate le vetrine! Entrate e comprate”.

    Ma che senso hanno manifestazioni “senza luogo”? Va bene internet, vanno bene i blogger… ma il nostro paese ha bisogno di essere “riabitato” in ogni suo cm da persone sane e libere… la direttiva mi sembra potenzialmente un grande favore, oltreché ai “manovratori” palesi anche a quelli occulti (leggesi malavita organizzata) che stanno occupando in maniera strisciante spazi e luoghi (condomini, attività commerciali etc etc)… Almeno è quello che osservo dal mio “faro”.

    22 Gennaio, 2009 - 9:04
  2. L’importante è salvare le nostre manifestazioni cattoliche.
    Il family day cosa era?
    Culto?
    Ideologia?
    preghiera?
    La religione cattolica è la sola religione civile della Repubblica Italiana.
    La “religione” ! non la “fede” !
    Si sente questo bisogno di mostrare e imporre l’identità nella religione cattolica…. ma se si parla di fede….
    Indubbio che questo porta vantaggi ad una istituzione religiosa che è anche civile.
    Obama, nei suoi atti di insediamento, ha dato voce a tutte le componenti di ogni sensibililtà religiosa e umana. Il suo vice è cattolico, ma come per gli statunitensi è importante, non è papista…. (= non prende direttive dal Papa).
    Se in Italia avessimo una coscienza laicale cattolica formata, e sviluppata, i cattolici sarebbero preoccupati per certe derive “escludenti”.
    Invece, ci sono cattolici che pensano al proprio orticello, ai propri soldi, con l’assoluto menefreghismo di tutto quello che esce fuori dal proprio cerchio di interessi immediati.
    Pensando a Moralista, una associazione di idee: la processione del Corpus Domini, che attraversa via Merulana fino a p.za s.Maria Maggiore. Una lunga strada attraversata dagente in abiti lunghi (preti, religiosi..), a testa, un baldacchino con una persona in un abbigliamento particolare (Papa) in ginocchio ad un contenitore di preziosa fattura (ostensorio) contenente una sostanza bianca (particola del Santissimo).
    Via Merulana è in un contesto di confine/frontiera con un quartiere cinese-bangladesh-pakistan-marocco, in una città che è divenuta multiculturale e multirazziale.
    Mentre molti cattolici gridano contro gli stranieri-extracomunitari, testimoniando odio,
    cosa testimonia il passaggio di quella sostanza bianca davanti a chi non è cattolico? e non sono pochi?
    Se non ami il fratello che vedi? come puoi amare il fratello che non vedi?
    Il problema è alla radice.
    Il problema e alla radice di come vengono percepite o vissute le religioni.
    La religione come ideologia.
    E’ un problema che sta toccando tutti, cattolici, cristiani di varie tradizioni, non meno degli ebrei, degli islamici, degli indù e via dicendo.
    Lo Stato Italiano non sta dando risposte mature e adeguate alle problematiche delle diverse sensibilità religiose ed etniche che nel nostro paese si stanno sviluppando.
    Nelle americhe del nord, il problema, ovviamente, è stato affrontato prima con sempre nuove evoluzioni.
    Non è pronta l’Italia, conseguentemente non esprime governanti maturi per tale impresa.

    22 Gennaio, 2009 - 10:08
  3. Leonardo

    Do un’occhiata agli ultimi messaggi e vedo che, qualche giorno fa, Luigi ha definito la preghiera degli islamici al Colosseo «organizzata ma anche spontanea». Fantastico: ha mai pensato alla direzione del PD?

    Sulla discussione: mi pare che il significato delle recenti manifestazioni islamiche sulle piazze italiane vi sfugga completamente. Quasi quasi vi invidio.

    Sul nocciolo della questione: una ‘religione civile’ in una società c’è sempre, sia essa l’islam, il cristianesimo o quella della gnocca e del tirare a campare. È inevitabile. Che fosse il cattolicesimo sarebbe infinitamente meglio per tutti, perché in un paese cattolico tutti stanno meglio (o meno peggio, se volete), perfino i cristiani. In definitiva non è impossibile vivere da cristiani neanche in un paese cattolico, contrariamente a quello che pensava Machiavelli.
    Solo che ormai è tardi, troppo tardi …

    P.S. devo una risposta al moralista che, a quanto ho visto, osservava giustamente che i bar che non piacciono non si frequentano. Io sono di un’altra parrocchia, è vero, ma venire qua a dare un’occhiata è come una botta di esotismo, non so, come guardare Superquark e vedere quei servizi su quelle tribù lontane … (no, pardon, il catechista africano sono io).

    22 Gennaio, 2009 - 11:00
  4. Leonardo, pensavo di rimproverarti (abusivamente) per la dose francamente difficilmente sopportabile di spocchia. (Come puoi pensare che non ci sia chiaro il gravissimo rischio insito in queste manifestazioni islamiche? Ma più in generale il gravissimo rischio – che francamente vedo aumentare di ora in ora – di cortocircuito del rapporto tra Stato e fedi [e non-fedi] in Italia?)

    Poi ho pensato che davvero quello che leggi qui deve darti molto fastidio, farti molto male, perché anch’io tendo o tenderei a reagire come te – con commenti mordaci e “cattivi”, dall’alto di una presunta superiorità intellettiva e/o morale – quando m’immergo in siti ripieni di posizioni che non mi piacciono affatto.
    Questo mi fa riflettere, e riflettere amaro, per le difficoltà che incontriamo nel confronto: aggravato dal fatto che ci confrontiamo “da cristiani” e “tra cristiani” (sì, sì, intendo “cattolici).
    Forse davvero “la situazione non è buona”.

    22 Gennaio, 2009 - 11:15
  5. di “pancia” o di istintualità (un po’ animalesca), gli islamici mi mettono inquietudine, diffido.
    Ma Dio mi ha creato come essere-persona che “intellige”.
    Sono chiamato a capire,
    non a reagire animalescamente.
    Poi certo fondamentalismo cattolico è parente-fratello strettissimo di tutti i fondamentalismi di tutte le religioni.
    Dove c’è fondamentalismo, non c’è fede.
    Sul fondamentalismo e sull’ignoranza, non c’è differenza tra cattolici e islamici.

    22 Gennaio, 2009 - 11:32
  6. caro Leonardo, a me l’Africa (per quel poco che ho potuto conoscerla, Mozambico e Kenya in specie) mi ha insegnato anche una cosa… che non c’è posto o persona più lontana di quella che non si vuole vedere o accettare… tu pensi che questa sia un riserva indiana dei mohicani? Che te devo dì? Amen.

    In ogni caso, Superquark è una delle poche cose buone rimaste in Tv… in quegli altri bar vi parrà forse di essere dei veri protagonisti del mondo (della Chiesa), un po’ come sul Grande Fratello o su Amici, con fior di opinionisti e esperti che vi convincono che “voi siete i mejo”… a Leona! Contento tu…

    A me dispiace di non poter dialogare con uno che la pensa diverso da me, possibilmente senza sentirmi sbertucciato e degradato per principio…

    22 Gennaio, 2009 - 13:10
  7. roberto 55

    No, Moralista: permettimi di rilevare – con tutta la stima e la simpatia che meriti – che sei “fuori strada”.
    Il problema è un altro: Leonardo non lo ammetterà mai, ovvio, ma, in realtà, al Bar “Grande Fratello” che ha preso a frequentare s’annoia terribilmente (e sfido io …..), per cui non resiste alla tentazione di ri-affacciarsi, ogni tanto (meglio: “ogni poco”) qui da noi; credo giusto che i “vecchi” del “blog” lo ri-accolgano volentieri, mentre i “nuovi” del “pianerottolo” non potranno fare a meno di circondarlo di curiosità, un pò come succede nelle nostre rispettive comunità parrocchiali quando si presenta qualche immigrato proveniente dall'”Africa nera” o dall’Estremo Oriente e gli si domanda se al suo paese c’è la televisione, se si viaggia in automobile od ancora in treno, se hanno i “cellulari”, etc..

    Nel merito, Leonardo, sembra quasi che l’impatto della “Direttiva” del Ministro Maroni – così come formulata ed affidata alla “discrezionalità” dei Prefetti – sul diritto di libera manifestazione del pensiero sancito dalla nostra Costituzione (l’hai presente ?) ti sfugga: non t’invidio.

    Ciao a tutti !

    Roberto 55

    22 Gennaio, 2009 - 13:47
  8. concordo perfettamente con Roberto sulla nuova vita di Leonardo. E devono servire anche dei pessimi drink, a giudicare dall’alito… vero Leo??

    22 Gennaio, 2009 - 13:55
  9. PS: se mai ripassi di qua mi aspetto la battuta commiseratrice sul prete sardo, ché ci sta sempre bene…

    22 Gennaio, 2009 - 14:02
  10. mattlar

    Roberto, la circolare del ministro Maroni non ha a che vedere con il diritto di libera manifestazione del pensiero (art. 21), ma con il diritto di riunione in luogo pubblico (art. 17.3) per il quale la Costituzione stessa afferma che “deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

    Se dei musulmani pregano davanti, intorno e dietro al duomo, ci si potrebbero porre molte domande, che a me sembrano tutte pienamente interessanti. Tra queste,
    a) perché pregano?;
    b) perché pregano intorno, davanti e dietro al duomo?
    c) perché non altrove, ad esempio in un luogo di culto?
    Le tre domande si riferiscono allo stesso identico evento, il quale dal punto formale è neutro e pertanto assolutamente identico a un evento analogo di fronte a un colosseo qualunque. Tuttavia, probabilmente il ministro Maroni si è posto con maggior preoccupazione la domanda b) e ha considerato che non in taluni casi possa non trattarsi di manifestazioni dettate da legami di amicizia e fratellanza… La circolare di Maroni non è pertanto affatto abnorme, salvo il fatto – questo sì discutibile – che sfido chiunque a trovare una piazza in Italia senza una chiesa, cosa che implica il rischio che il provvedimento dei prefetti da discrezionale risulti quasi vincolato…
    Detto questo, ho patentemente dimostrato in più di una occasione che non nutro particolari simpatie per Leonardo, ma sarei intellettualmente disonesto se – per questo motivo – non ponessi a voi le stesse domande che lui correttamente pone in questo momento. E l’opzione di Luigi mi sembra un po’ idealistica, qualità che non mi aspetto da un ministro dell’interno…

    22 Gennaio, 2009 - 14:27
  11. Giovanni Mandis

    Matteo, il Family Day è stata una manifestazione di Civiltà Cattolica.

    22 Gennaio, 2009 - 14:32
  12. mattlar, il problema vero – se ho capito la vicenda – è come dicevo che la circolare coglie l’occasione (quella di valutare le manifestazioni in luoghi di culto) per estenderla a qualsiasi luogo culturalmente e politicamente sensibile… mi sembra un po’ troppo “pragmatica”… pur lasciando da parte l’idealismo

    ps. mi pare di ricordare che in gran parte della cultura orientale, vieppiù per l’Islam, pregare in un luogo significa sostanzialmente “impadronirsene”… ora, questo rilievo può avere varie sfumature e implicazioni a seconda del concetto di proprietà che ha ciscuno…

    22 Gennaio, 2009 - 14:55
  13. raffaele.savigni

    Credo anch’io che non possa escludere del tutto il diritto di manifestare davanti alle chiese: le manifestazioni dovrebbero però essere pacifiche, prive di violenza e di insulti.Una qualche forma di regolamentazione dovrà esserci (come lascia intendere Roberto55), non però esclusioni totali nei confronti di nessuno (musulmani, ebrei, cattolici, laicisti o altro).
    Non condivido comunque l’ironia di Matteo sul Family day (che è stato una manifestazione del tutto rispettosa nei confronti delle altre fedi).Dovremmo lasciare solo ai musulmani e ai gay il diritto di manifestare?

    22 Gennaio, 2009 - 14:57
  14. mattlar

    moralista, non ho capito bene la tua osservazione…
    se qualcuno conosce la circolare…. la può far circolare per favore?
    normalmente è un atto interno dei ministeri, ma magari c’è qualche pianerottolaro che ci lavora… o che magari fa il prefetto così, oltre alla circolare, ci dà la sua interpretazione autentica…

    22 Gennaio, 2009 - 15:03
  15. Ecco,
    questo mi preoccupa.
    Non credo nella civiltà cattolica.
    Credo in Cristo Ebreo, morto e risorto.
    Sembra che nelle civiltà per affermarsi ci sia bisogno di “uccidere” l’altro che la pensa diversamente.
    Gesù, ha agito all’inverso.
    Per proporsi come via al Padre si è fatto uccidere, è MORTO, SI E’ FATTO ANNULLARE, SI E’ FATTO ANNIENTARE.

    Era il presupposto necessario perchè l’Ebreo Gesù potesse RISORGERE.

    Il cattolico ad immagine del suo Rabbi, offre la sua personale vita, è pronto a morire per dare la vita agli altri nel nome di Gesù. Non uccide gli altri per affermare la pretesa superiorità di una inesistente civiltà-cristiana, dove tanti sedicenti cristiani si uccidono normalmente, rubano, commettono frodi, corrompono, violentano, torturano, ammettono la soppressione legale della vita con l’aborto e con la pena di morte, si impossessano di beni comuni o dello Stato, calunniano, diffamano, creano o vivono in organizzazioni malavitose-mafiose-omicide (ma non si fanno mancare l’immaginetta del sacro cuore di Gesù o di Maria o di Padre Pio!!!) …….. LA CIVILTA’ CRISTIANA !!!!

    Giovanni,
    siamo su lunghezze di onda troppo diverse.
    Tu hai espresso la tua opinione e io la mia.
    Io rispetto la tua nella tua cultura.
    Non pretendo che tu capisca la mia e non c’è bisogno che ti impegni a cambiarmela. Non sono un adolescente che deve ancora fare esperienza.
    Già fatto abbondantemente e già dato.
    Grazie.

    22 Gennaio, 2009 - 15:04
  16. @raffaele.savigni – 22 Gennaio 2009 @ 14:57

    Qualche cosa non mi quadra.
    Cosa c’entra il family day con i f… gay?

    Io mi ponevo su un piano di realtà religiose-pseudopolitiche o viceversa.

    Se possono manifestare sedicenti cattolici con motivazioni politiche in piazza San Giovanni in Laterano (piazza civile), perchè non lo potrebbero fare anche i mussulmani per i quali l’agire politico è anche agire religioso (anche se mi stanno sul cavolo?)
    Il Diritto fondamentale vale per tutti? o ci sono persone di serie A e di serie B.

    Che ci azzecano i gay?
    Forse come i cavoli a merenda?

    Utopia dell’obiettività……

    22 Gennaio, 2009 - 15:19
  17. Giovanni Mandis

    la Chiesa invece crede in Cristo vero DIO e vero UOMO.
    dopo Cristo non ha più senso parlare di ebreo o non-ebreo.
    l’ebraicità secondo la carne di Gesù Uomo è UN MEZZO, NON un fine.
    non va idolatrata.

    22 Gennaio, 2009 - 15:20
  18. Giovanni Mandis

    mi pare che il Family Day non abbia ucciso nessuno…

    La Chiesa crede anche nella costruzione di una Civiltà Cattolica e lavora per la costruzione di una Civiltà Cattolica… c’è anche una famosa rivista dei Gesuiti, che pare sia molto gradita al Vicario di Cristo felicemente regnante (ma pure ai predecessori) che si intesta “La Civiltà Cattolica”.

    22 Gennaio, 2009 - 15:27
  19. Giovanni Mandis – 22 Gennaio 2009 @ 15:20
    Caro Giovanni,
    le tue affermazioni non sono di rilevanza dogmatica,
    ti consiglio un bel corso di aggiornamento.
    Se sei in pensione, ti godi un bel periodo qui a Roma, approfittando di un bel corso al Pontificio Istituto Biblico.
    Vedrai che non te ne pentirai.

    Potresti avere la sorpresa di scoprire che Gesù è rimasto Ebreo.
    Non posso convincerti, e non ho nessuna voglia.
    Se vuoi, puoi venire ad aggiornarti, sennò tieniti le tue idee che non hanno nulla a che vedere con la teologia.
    un saluto

    22 Gennaio, 2009 - 15:49
  20. Giovanni,
    buona permanenza sul tuo pianeta, in cui spero che incontrerai tante persone piacevoli per te.
    ciao

    22 Gennaio, 2009 - 15:59
  21. mattlar

    Caro moralista,
    il link che mi alleghi non mi sembra che si riferisca ai luoghi di culto, semmai all’ordine pubblico in generale. Riguardo a questo, credo di aver argomentato per quali motivi penso che la valutazione in termini di ordine pubblico di un fatto come quello del duomo non mi sembra del tutto inopportuna… credo che convenga riparlarne alla luce di dati più chiari…
    Rileggendo il tuo interessante post dal quale abbiamo preso le mosse, vorrei chiederti anche qualche chiarimento sulla seconda parte… ritieni forse allora che la preghiera in piazza duomo sia da decodificare come una sorta di appropriazione di quel luogo? Quindi mi sembra di capire che confermi anche tu l’interpretazione della lettera b) come Maroni? Io non conoscevo questi aspetti della cultura orientale ma mi sembrano ipotesi verosimili…

    22 Gennaio, 2009 - 15:59
  22. 1) ovviamente ti ho linkato quello che “ufficialmente” Maroni ha anunciato… le mie considerazioni nascono da “spifferi Interni”, che tra l’altro già stamattina sentivo soffiare in qualche Gr… vedremo.

    2) sì, sento di poter confermare che esiste questo modo di vivere e concepire la preghiera (che peraltro ha risvolti spirituali molto meno “pericolosi” anche nel cristianesimo, che non me ne voglia qualcuno è nato in Medio Oriente, come Nostro Signore)… mi dicono che i fondamentalisti usano questa cultura per giustificare “vere occupazioni”… altri musulmani ovviamente non penserebbero mai di diventare proprietari del Duomo, semmai ci pregassero, perché ci sono stati… questo uno dei motivi per cui si sconsiglia ai parroci di prestare spazi e terreni parrocchiali per la preghiera dei musulmani…

    22 Gennaio, 2009 - 16:07
  23. La religiosità islamica ha diverse sfaccettature, che se sottovalutate possono sfuggire e divenire inquietanti.
    Non si puo usare con l’islamismo la logica usata con la religione cattolica o le religioni cristiane.
    Come Moralista e Mattlar accennano, l’Islam ha un linguaggio i decodifica,
    che i nostri governanti, che dovrebbero assicurare la pace sociale anche tra le confessioni religiose nello specifico di ciascuna, si guardano bene dall’affrontare. Mancano di maturità e responsabilità nell’approfondire la tematica. Ce ne accorgeremo quando gli islamici avranno il potere di modificare lo sviluppo della nostra cultura, le donne ritorneranno di serie C, saranno tutte velate, chiuse in casa…..
    Peccato prevederlo e non poter far nulla.

    22 Gennaio, 2009 - 16:10
  24. Giovanni Mandis

    mi sa che tu ti aggiorni troppo…

    Gesù come uomo è ebreo perchè Dio ha scelto il popolo ebraico per rivelarsi all’umanità e il Messia-Figlio-di-Dio-vero-Dio-vero-Uomo (Dio da sempre in quanto Verbo Eterno, consustanziale al Padre, che ha assunto la natura umana) doveva venire dal popolo eletto. Ma rivelarsi a tutta l’umanità, quindi l’ebraicità è MEZZO non fine. e non va idolatrata come fai tu caro Matteo.
    Ciò che conta è che Dio si è incarnato in uomo, tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio, non esistono più popoli o razze elette.

    22 Gennaio, 2009 - 16:12
  25. Come ribadisco caro Giovanni,
    buona permanenza sul tuo pianeta, in cui spero che incontrerai tante persone piacevoli per te. Buon soggiorno.

    Per me, preferisco conoscere e conoscere sempre al non-conoscere.
    ciao

    22 Gennaio, 2009 - 16:22
  26. Giovanni Mandis

    attenzione a non DIS-conoscere quello che ci è stato trasmesso a caro prezzo…

    22 Gennaio, 2009 - 16:29
  27. Grazie,
    ma allo stato attuale, mi sembra proprio che quello non sia un problema mio…….

    22 Gennaio, 2009 - 16:38
  28. ignigo74

    per Leonardo.

    Le categorie mentali di Maroni: luoghi di culto, supermercati e caserme. Maroni appartiene allo stesso partito che venerdì scorso a Varese ha accolto il cardinale arcivescovo di Milano al grido di comunista, islamico, vescovo di kabul (striscione).
    Molto interessante questa triade: cattedrali, supermercati e caserme.
    Quanto di più demente e triste si sia ascoltato dopo la difesa della razza.

    22 Gennaio, 2009 - 16:52
  29. @ Moralista
    sullo stesso,
    il commento di Elena:
    “Maroni ha intenzione di vietare anche i cortei delle processioni? Perchè si tratta sempre di cortei davanti a luoghi di culto…in questo caso bisognerebbe identificare e arrestare il prelato che porta la reliquia…”
    ================================
    dalle premesse…. se la normativa vale per tutti?

    22 Gennaio, 2009 - 17:11
  30. affus

    Esclusivo: Benedetto XVI revoca la scomunica ai lefebvriani

    Benedetto XVI ha deciso. Il decreto contenente la revoca della scomunica per i vescovi scismatici lefebvriani è pronto. E uscirà nei prossimi giorni, probabilmente entro questa domenica. L’ha redatto e firmato, per volere del Papa, il presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, l’arcivescovo Francesco Coccopalmerio.

    Si tratta di un atto di grande magnanimità del Pontefice. Dal giorno della sua pubblicazione i successori di Marcel Lefevbre alla guida della Fraternità San Pio X, ovvero gli “ultra tradizionalisti” Bernard Fellay, Alfonso de Gallareta, Tissier de Mallerais e Richard Williamson non saranno più scomunicati.

    Ratzinger ha deciso dopo che erano stati gli stessi vescovi a scrivere al cardinale Darío Castrillón Hoyos, presidente della Ecclesia Dei, chiedendogli la possibilità di essere reintegrati in seno alla Chiesa cattolica. Certo, manca ancora un accordo su come e dove la Fraternità si posizionerà all’interno della Chiesa, ma intanto un passo enorme, senz’altro il più decisivo, sulla strada della piena comunione con Roma è stato fatto.

    Fu nel 1969 che Lefebvre si ritirò con un manipolo di seminaristi a Econe, in Svizzera. Lo scopo era fuggire da Roma, la città che aveva aperto le porte al Concilio Vaticano II. Lefebvre rigettò sempre le conquiste del Concilio (anche se la sua firma appare sotto tutti i suoi documenti) e, in particolare, la conseguente riforma liturgica. La rottura con Roma avvenne il 30 giugno 1988. Ratzinger era prefetto della Dottrina delle fede e assistette, impotente, all’ordinazione da parte di Lefebvre di quattro vescovi. Un gesto che pose Lefebvre ipso facto nella scomunica latae sententiae. Il Papa, nel settembre 2007, promulgò il Motu Proprio Summorum Pontificum col quale vennero riaperti nuovi spazi per l’uso liturgico del messale antico. Un gesto che tolse un grosso ostacolo sulla strada del ritorno dei lefebvriani a Roma. Un ritorno oggi definitivo e che ricuce una ferita dolorosissima per tutta la Chiesa.

    http://www.paolorodari.com/

    22 Gennaio, 2009 - 17:45
  31. a proposito del post e di Maroni, leggendo meglio vedo che ha messo nei luoghi offlimits anche i centri commerciali… sono stato troppo malevolo… ma come dice Legambiete le uniche manifestazioni tecnicamente ammissibili risulterebbero le scampagnate

    22 Gennaio, 2009 - 17:52
  32. ignigo74

    Mah, stiamo a vedere.
    Di sicuro le eccellenze scismatiche avranno un bel da fare di sbianchetto per cancellare dai loro pseudo testi di teologia tutte quei passaggi nei quali si sono riferiti al papa – fin’ora – come a Satana e all’antiCristo.
    Per non parlare dell’esplicita accusa di sedevacantismo che le stesse eccellenze scismatiche hanno attribuito alla chiesa non considerando validi i pontefici successori di Giovanni XXIII.

    I Lefreviani tornano in senu S.te R.ne Ecclesiae?
    Un altro bel colpo per le sartorie sacre, le uniche – vista l’aria che tira a Roma – che fanno affari d’oro in questo periodo di crisi.

    22 Gennaio, 2009 - 17:53
  33. Giovanni Mandis

    non è vero che Mons. Lefebvre rigettò le conquiste del Concilio vaticano II.

    22 Gennaio, 2009 - 17:54
  34. Giovanni Mandis

    carissimo Ignigo è ancora meno vero che fossero sedevacantisti. hanno sempre riconosciuto TUTTI i Pontefici successori del Beato Giovanni XXIII.

    22 Gennaio, 2009 - 17:57
  35. Giovanni Mandis

    anche perchè il Concilio vaticano II non ha stabilito nulla di nuovo.

    22 Gennaio, 2009 - 18:14
  36. ma come abbiamo fatto a finire su quel poraccio di Lefebre?

    oh! icchè non stavate parlando de’ mussulmani? e di piazza?

    oh! che ci azzecca Lefebre con i mussulmani, che questi non ci bastavano e avanzavano?

    22 Gennaio, 2009 - 18:27
  37. Giovanni Mandis

    Matteo, affus ha inserito la notizia della revoca della scomunica ai vescovi ordinati da Mons. Lefevbre. sul termine “poraccio” avrei delle riserve…

    cmq per completezza Mons. Lefevbre è stato Delegato Apostolico per l’Africa francofona per svariati anni (11 se non erro), paesi in cui la religione islamica è molto diffusa. Fu anche il primo Arcivescovo di Dakar. Molti musulmani lo piansero e rimpiansero alla sua morte per quanto di bene fece nella sua vita come missionario prima, Delegato Apostolico e Arcivescovo poi. quindi un po’ ci azzecca coi musulmani…

    22 Gennaio, 2009 - 18:46
  38. affus

    Sura VIII
    39 Combatteteli finchè non ci sia più politeismo , e la religione sia tutta per Allah. Se poi smettono?ebbene, Allah ben osserva quello che fanno.
    Sura IX
    5 Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati . Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima , lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericoridioso.
    29 Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finchè non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.
    31 Hanno preso i loro rabbini, i loro monaci e il Messia figlio di Maria, come signori all’infuori di Allah, quando non era stato loro ordinato se non di adorare un Dio unico .
    38 O voi che credete! Perché quando vi si dice: « Lanciatevi [in campo] per la causa di Allah », siete [come] inchiodati sulla terra ? La vita terrena vi attira di più di quella ultima? Di fronte all’altra vita il godimento di quella terrena è ben poca cosa.
    39 Se non vi lancerete nella lotta, vi castigherà con doloroso castigo e vi sostituirà con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo. Allah è onnipotente
    86 E quando è stata fatta scendere una sura che dice:« Credete in Allah e combattete a fianco del Suo messaggero», i più agiati tra loro ti chiedono dispensa dicendo: « Lascia che stiamo con quelli che rimangono a casa».
    87 Hanno preferito rimanere con [le donne] lasciate a casa. I loro cuori sono stati sigillati e non comprenderanno.
    88 Ma il Messaggero e quelli che hanno creduto lottano con i loro beni e le loro vite. Avranno le cose migliori. Essi sono coloro che prospereranno.
    123 O voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati.
    Sura V
    17 Sono certamente miscredenti quelli che dicono: «Allah è il Messia figlio di Maria» . Di’: « Chi potrebbe opporsi ad Allah, se Egli volesse far perire il Messia figlio di Maria, insieme con sua madre e a tutti quelli che sono sulla terra? Ad Allah appartiene la sovranità sui cieli, sulla terra e su tutto quello che vi è frammezzo! ». Egli crea quello che vuole, Allah è onnipotente.
    33 La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso , 34 eccetto quelli che si pentono prima di cadere nelle vostre mani. Sappiate, Allah è perdonatore, misericordioso.
    Pensate ancora che Maometto sia la via per il Paradiso?
    Quando si capirà che Gesù Cristo è l’unico Salvatore del mondo? Convertiamoci e crediamo nel Suo solo Vangelo perché a Dio Padre è piaciuto così e non meravigliamoci se poi si avverano terribili moniti se noi L’abbandoniamo e vediamo grandi potenze umiliate come già avvisati dal profeta Ezechiele nell’antichità.
    Capitolo 7
    [19] Getteranno l’argento per le strade e il loro oro si cambierà in immondizia, con esso non si sfameranno, non si riempiranno il ventre, perché è stato per loro causa di peccato. [20] Della bellezza dei loro gioielli fecero oggetto d’orgoglio e fabbricarono con essi le abominevoli statue dei loro idoli: per questo li tratterò come immondizia, [21] li darò in preda agli stranieri e in bottino alla feccia del paese e lo profaneranno. [22] Rivolgerò da loro la mia faccia, sarà profanato il mio tesoro, vi entreranno i ladri e lo profaneranno. [23] Prepàrati una catena, poiché il paese è pieno di assassini e la città è piena di violenza. [24] Io manderò i popoli più feroci e s’impadroniranno delle loro case, abbatterò la superbia dei potenti, i santuari saranno profanati. [25] Giungerà l’angoscia e cercheranno pace, ma pace non vi sarà. [26] Sventura seguirà a sventura, allarme seguirà ad allarme: ai profeti chiederanno responsi, ai sacerdoti verrà meno la dottrina, agli anziani il consiglio. [27] Il re sarà in lutto, il principe ammantato di desolazione, tremeranno le mani del popolo del paese. Li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo i loro giudizi: così sapranno che io sono il Signore”.
    Affrettiamoci quindi ad ascolatare i comandamenti di Dio, impegnamoci a metterli in pratica ed invochiamo senza sosta il Suo aiuto.

    22 Gennaio, 2009 - 18:55
  39. affus

    Questo papa incomincia ad esermi anche simpatico !

    22 Gennaio, 2009 - 18:57
  40. Caro Giovanni,
    di Lefebre so tutto.
    Credo di avere ogni ragione di titolarlo poraccio.
    Eventuali revoche, non sono titolo nè di beatificazione, nè di canonizzazione.

    Credo proprio che della Chiesa e del mondo cattolico, noi due abbiamo opinioni “leggermente” diverse.

    Se quel che dite è vero,
    titolerei un articolo di giornale,
    meglio gli ebrei all’inferno
    e aver recuperato i lefebriani.
    Ma all’inferno i fratelli ebrei, fratelli di Gesù non saranno soli, ci scenderò anche io e tanti altri cattolici, meglio pochi…. ma buoni 🙂
    Un bel regalo fatto a cattolici antisemiti, fautori della teologia della sostituzione, in occasione del famoso sorpassato-inutile dialogo tra cattolici ed Ebrei. Credo che i fratelli Ebrei abbiano fatto proprio bene a chiedere una pausa in questo strano dialogo a senso unico.
    Non andava più bene ai fondamentalisti ebrei, e non andava più bene ai fondamentalisti cattolici.
    Accidenti alla vecchiaia!
    Ci penseranno le prossime generazioni!

    22 Gennaio, 2009 - 18:57
  41. Se un fondamentalista pseudo cattolico, a cui non dispiace la bomba atomica a chi la pensa diversamente da lui (vedi commenti ad altro post), riesce a dare il là, ad un post di Luigi !!!!!!!!!!!
    AAAAh! quanta pazienza!

    22 Gennaio, 2009 - 19:02
  42. Giovanni Mandis

    Matteo ora sei anche onnisciente…
    “di Lefebre so tutto.
    Credo di avere ogni ragione di titolarlo poraccio.”

    non hai ancora capito dopo tutto questo tempo che frequento il sito di Luigi che io NON HO OPINIONI in merito alla Fede. io ho la Fede che mi è stata trasmessa dalla Chiesa universale e alla quale aderisco con la mia volontà e il mio intelletto. eppure non lo nascondo, anzi.

    22 Gennaio, 2009 - 19:08
  43. affus

    ma perchè a molti gli rode questa nuova aperatura del papa ?
    perchè in giro si vede tanto ecumenismo di qualcuno verso ebrei e musulmani e poi quando si cerca di essere ecumenici coi propri fratelli si diventa doppi e falsi ? “razza di vipere” disse nostro signore ai farisei .
    Amore al prossimo significa che devi amare prima chi sta al tuo fianco e non ( a parole ) il negro che sta in sud africa !

    22 Gennaio, 2009 - 19:20
  44. roberto 55

    Mozione d’ordine: ma non stavamo parlando della “Direttiva – Maroni” sul divieto di manifestazione davanti ai luoghi di culto ?
    Come argomento, se non altro, è meno ammuffito dei dibattiti sulla Comunità di Monsignor Lefevbre !
    Non vi pare ?

    Ciao a tutti !

    Roberto 55

    22 Gennaio, 2009 - 19:50
  45. marta09

    Ma qualcuno ha letto fino in fondo il post di Luigi?
    La domanda che ci viene posta è questa:
    ————————————————————-
    Da cittadino che frequenta le chiese le vorrei aperte a tutti e a tutto. Libere da cancellate (vedi post del 2 maggio 2008), biglietti per entrarvi, divieti di ingresso d’ogni specie. Vorrei non si facesse nulla per tenere la gente lontana dalle chiese, dalle moschee e dalle sinagoghe. “Ma se i musulmani pregano davanti al Duomo?” A Roma hanno pregato davanti al Colosseo: per un cristiano, dov’è la differenza?
    ————————————————————–
    Non ci è stato chiesto un parere sulla direttiva, ma un parere sulla preghiera. O almeno credo.
    1) per quanto mi riguarda la differenza c’è: davanti al Colosseo si pregava PER, in Duomo a Milano o a Bologna o altrove si pregava CONTRO … Differenza sostanziale direi perchè per noi cristiani non esiste davvero la “PREGHIERA CONTRO …” … Di più, se gli stessi manifestanti in preghiera avvessere pregato per la pace forse si sarebbe vista una preghiera di più confessioni.
    2) A parte la preghiera – che pure è fondamentale in questo post – c’è anche da dire che … ma, questi che “dimostrano pregando” non sono gli stessi mussulmani che hanno un can-can incredibile per far togliere i nostri “crocifissi” dai “nostri” luoghi pubblici?
    3) Ma si può sapere, Affus, perchè viri in continuazione su argomenti che vuoi tu e che sono dichiaratamente OT? Evidentemente non sono io quella Marta che si agita, non credi?

    Detto questo, mi aspetto alle costole un’attacco di Affus che ha concluso due post fa (riguardo a me come donna) con questa frase:
    —————————————————————-
    “E cosa diceva poi san paolo delle donne ?”
    —————————————————————-
    Come vedi Matteo, non serve andare tanto lontano per vedere “donne velate” o di serie C. Dalle nostre parti e da parte di qualcuno si sta tentanto di “tagliare le corde vocali alle donne e magari – perchè no – lobotimizzarle (ma forse non serve perchè per un simile intervento serve un cervello).

    Ah! per la precisione mons. Lefevbre non è stato scomunicato per le sue posizioni anti-conciliari, ma perchè ha consacrato 4 vescovi senza l’autorizzazione del Papa.

    Quindi, per rispetto a Luigi, sarebbe bello che noi rispondessimo alla sua domanda sulla preghiera ela differenza tra preghiera cristiana e strumentalizzazione umana della preghiera.
    Un po’ comicamente mi vedo Dio che si affaccia dal cielo, guarda giù i manifestanti in “preghiera contro” e bello, bello dice: “Col cavolo che vi esaudisco! Ma pensa te, Mio Figlio, mi dice ‘Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno’ .. e l’avete fatta grossa davvero; è voi mi dite di andare “contro” a uomini!!!! Ma non c’è più religione!”
    Ciao ciao

    22 Gennaio, 2009 - 20:39
  46. affus

    Non dite nulla che molte parrocchie nelle diocesi debbono essere accorpate perchè non ci sono preti ? E perchè i lefebvriani hanno i seminari che scoppiano ? Abbiamo una religione bella fuori e vuota dentro !
    marta con le pacche sulle spalle non si va da nessuna parte .

    Io spero che con questa crisi economica in atto,almeno i conventi di nuovo si riempiranno . Quando l’uomo viene preso dai morsi della fame , spesso incomincia a riflettere seriamente ……

    22 Gennaio, 2009 - 21:13
  47. affus

    Indirizzo del Card Ratzinger alla Conferenza Episcopale Cilena
    13 luglio 1988

    Traduzione in Italiano a c. della redazione di http://www.ratzinger.it
    Nessun diritto riservato: diffusione raccomandata anche senza citare la fonte.

    ” Se ci sono molti motivi che potrebbero condurre tantissima gente cercare un rifugio nel liturgia tradizionale, quello principale è che trovano la conservato la dignità del sacro. Dopo il Concilio, ci sono stati molti preti che hanno elevato deliberatamente la “desacralizazione” a livello di un programma, sulla pretesa che il nuovo testamento ha abolito il culto del tempio: il velo del tempio che è stato strappato dall’alto al basso al momento della morte di Cristo sulla croce è, secondo certuni, il segno della fine del sacro. La morte di Gesù, fuori delle mura della città, cioè, dal mondo pubblico, è ora la vera religione. La religione, se vuol avere il suo essere in senso pieno, deve averlo nella non sacralità della vita quotidiana, nell’amore che è vissuto. Ispirati da tali ragionamenti, hanno messo da parte i paramenti sacri; hanno spogliato le chiese più che hanno potuto di quello splendore che porta a elevare la mente al sacro; ed hanno ridotto il liturgia alla lingua e ai gesti di una vita ordinaria, per mezzo di saluti, i segni comuni di amicizia e cose simili.

    Non c’è dubbio che, con queste teorie e pratiche, hanno del tutto misconosciuto l’autenntica connessione tra il vecchio ed il nuovo testamento: s’ è dimenticato che questo mondo non è il regno di Dio e che “il Santo di Dio” (Gv 6,69) continua ad esistere in contraddizione a questo mondo; che abbiamo bisogno di purificazione prima di accostarci a lui; che il profano, anche dopo la morte e la resurrezione di Gesù, non è riuscito a trasformarsi nel “santo”. Il Risorto è apparso, ma a quelli il cui il cuore era ben disposto verso di Lui, al Santo; non si è manifestato a tutti. È in questo modo un nuovo spazio è stato aperto per la religione a cui tutti noi ora dobbiamo sottometterci; questa religione che consiste nell’accostarci alla famiglia del Risorto, ai cui piedi le donne si prostravano e lo adoravano. Non intendo ora sviluppare ulteriormente questo aspetto; mi limito sinteticamete a questa conclusione: dobbiamo riacquistare la dimensione del sacro nella liturgia. La liturgia non è un festa; non è una riunione con scopo di passare dei momenti sereni. Non importa assolutamente che il parroco si scervelli per farsi venire in mente chissà quali idee o novità ricche di immaginazione. La liturgia è ciò che fa sì che il Dio Tre volte Santo sia presente fra noi; è il roveto ardente; è l’alleanza di Dio con l’uomo in Gesù Cristo, che è morto e di nuovo è tornato alla vita. La grandezza della liturgia non sta nel fatto che essa offre un intrattenimento interessante, ma nel rendere tangibile il Totalmente Altro, che noi [da soli] non siamo capaci di evocare. Viene perché vuole. In altre parole, l’essenziale nella liturgia è il mistero, che è realizzato nel ritualità comune della Chiesa; tutto il resto lo sminuisce. Alcuni cercano di sperimentarlo secondo una moda vivace, e si trovano ingannati: quando il mistero è trasformato nella distrazione, quando l’attore principale nella liturgia non è il Dio vivente ma il prete o l’animatore liturgico.

    Oltre alle questioni liturgiche, i punti centrali del conflitto attualmente sono la presa di posizione di Lefebvre contro il decreto che tratta della libertà religiosa ed al cosiddetto spirito di Assisi. È qui che Lefebvre stabilisce le linee di demarcazione fra la sua posizione e quella della chiesa cattolica “.

    22 Gennaio, 2009 - 21:31
  48. Luigi Accattoli

    Ad Affus: “Questo papa incomincia ad essermi anche simpatico!” Uno che la sapeva lunga, quasi come lei, passando di qua il 13 gennaio ci metteva in guardia da questo papa “che cerca l’applauso della folla”.

    22 Gennaio, 2009 - 21:40
  49. Luigi Accattoli

    A Leonardo tornante un saluto festante.

    22 Gennaio, 2009 - 21:50
  50. Luigi Accattoli

    A tutti. Che venga tolta la scomunica ai vescovi lefebvriani per me è una bella notizia. Come lo fu il motu proprio sul vecchio rito.

    22 Gennaio, 2009 - 21:53
  51. marta09

    Grazie Luigi!
    Per te Affus:
    1) I conventi e qualsiasi ordine religioso non conosce crisi vocazionale
    2) con le pacche sulle spalle non si va da nessuna parte, è vero, ma almeno si rincuora la gente. Non ti pare?
    3) Che ne sai tu dei morsi della fame? Se poi parliamo di “fame” che per calmarla non basta “il pane” umano … allora non sai davvero di che “fame” parli
    4) La simpatia non è l’atteggiamento più corretto nei confronti del Papa: troppo umana, troppo per sottodotati, troppo istintiva. Si ascolta il Papa, questo sì e – magari – lo si contesta pure, ma lealmente però!
    5) Scusa, ma non ce ne importa niente – per il momento – di Lefevre! La domanda di Luigi è un’altra e su quella dovremmo rispondere … almeno per buona educazione.
    6) Ti rammento che per Parola di Dio si intende anche l’Omelia che il poveretto di prete è incaricato di porre. (anches e sono con te che certe omelie è meglio lasciarle perdere)
    7) L’innovatore per eccezione è stato proprio Gesù, il Figlio di Dio, uno che – credo – ne sa più di te di cosa è gradito a Dio. E di certo – e qui non ci sono dubbi – la cosa che predilige è la preghiera ed un cuore puro. Due atteggiamenti che non hanno nulla a che spartire con la sicurezza di tanti di noi che pensano di avere la “verità in tasca”.

    Pregare con la Chiesa, essere preghiera nella Chiesa … ma si crede IN Dio e si crede LA Chiesa (in divenire) … e poi rilassiamoci un po’, siamo chiamati ad essere collaboratori del Regno non i “creatori” del Regno.
    Maioba … dammi una mano dall’altro dei tuoi 29 anni.
    Fabrug … dove sei?

    22 Gennaio, 2009 - 21:57
  52. raffaele.savigni

    “Se possono manifestare sedicenti cattolici con motivazioni politiche in piazza San Giovanni in Laterano (piazza civile)…”
    Con quiale diritto, Matteo, etichetti come “sedicenti cattolici” Savino Pezzotta e i tanti cattolici (in parte neocatecumenali, Rinnovamento dello Spirito, Azione cattolica ecc.) che parteciparono al Family day? Potrei difendermi dicendo che io non c’ero (è la verità), ma preferisco difendere il diritto dei cattolici di scegliere il modo di far valere le loro idee, nella loro legittima varietà.
    In ogni caso mi sembra di essere stato equanime: non ho mai pensato che musulmani o laicisti fossero cittadini di serie B; riconosco a tutti la stessa libertà di parola e di espressione, anche pubblica. Visto che ce n’è bisogno, lo ribadisco chiaramente, per chi non l’avesse capito. I musulmani hanno gli stessi diritti e doveri di noi cattolici, né più né meno.

    22 Gennaio, 2009 - 22:30
  53. raffaele.savigni

    Che venga tolta la scomunica ai lefevriani è una bella notizia, se sono sinceramente disponibili a riconoscere che lo Spirito soffia anche attraverso il Vaticano II ed il Magistero degli ultimi cinquant’anni. Altrimenti sarebbe solo una triste finzione.Preferiscvo quindi aspettare atti ufficiali. Personalmente mi interessa assai di più il dialogo ecumenioco con le Chiese ortodosse.

    22 Gennaio, 2009 - 22:33
  54. roberto 55

    Bravo, Raffaele: concordo al 100% con te !

    Io credo, Marta, che non sia necessario che tu chiami in aiuto alcun amico del “pianerottolo”, siano essi i pur ottimi Maioba, o Fabrug, od altri ancora: credimi, ti difendi benissimo da te !

    Ed ora, riprendo l’argomento propostoci da Luigi.
    Innanzitutto, Mattlar, hai ragione: il primo principio costituzionale riguardato dalla “Direttiva – Maroni” è, effettivamente, la norma presente all’art. 17, 3° comma, della nostra Carta Costituzionale.
    Essa, appunto, lo ricordavi giustamente anche tu, prescrive che le riunioni in luogo pubblico, “pre-avvisate”, possono essere vietate solo per “comprovati motivi di sicurezza o di pubblica incolumità”: ed in questi casi dove risiederebbero i “comprovati motivi di sicurezza, etc. etc.” ?
    La mia impressione è che, se, ripeto, sarà così formulata, questa Direttiva – salva la possibilità di essere considerata illegittima, e, quindi, annullabile per “violazione di legge” (costituzionale) – potrà, da un lato, essere strumentalizzata per vietare ogni e qualsiasi manifestazione (anche, appunto, il “Famili Day”, se interpretata letteralmente), oppure finire come tante “grida manzoniane” (sulla carta, severissime, ma, all’atto pratico, inapplicabili ed inapplicate).
    A parte i tecnicismi giuridici, non sfuggo, comunque, al “nocciolo duro” del problema ed osservo:
    a) la preghiera dei musulmani sul sagrato di Piazza del Duomo, a Milano, non m’è piaciuta per nulla perchè è stata una dimostrazione di mancanza di rispetto verso un altro culto ed un’altra fede (tra l’altro, largamente prevalente nel paese che li ospita), e bene hanno fatto i maggiorenti della comunità islamica di Milano, nei giorni seguenti, a scusarsi con il Cardinale Tettamanzi;
    b) qualcuno, però, mi vuole spiegare dove, di grazia, dovrebbero andare a pregare gli islamici nel nostro paese e, in particolare, a Milano ? Sul sagrato del Duomo no, perchè (giustamente) “urta” la fede cattolica, in Viale Jenner nemmeno perchè ingombra il passaggio ed il passeggio dei cittadini, in Moschea neppure perchè – apriti, cielo ! – guai a poterla costruire: ma l’art. 7 della nostra Costituzione (per l’appunto !) non afferma anche il principio di “libertà religiosa” ?
    c) io vivo in una regione (il Veneto) dove, praticamente, questo principio (di libertà religiosa, intendo) è stato, da anni, “confiscato” dai molti Sindaci leghisti delle nostre principali città (non tutte, per fortuna): a che “pro” ?

    Basta: ho parlato, o, meglio, scritto pure troppo.
    A chi tocca ? Chi è ancora “on line” ?

    Un caro saluto a tutti !

    Roberto 55

    22 Gennaio, 2009 - 23:32
  55. Lefebre è morto,
    Cristo NO.

    Questo a me basta per la fede.

    22 Gennaio, 2009 - 23:33
  56. fiorenza

    Forse, se dentro alle chiese si pregasse con l’ardore con cui si prega dentro alle moschee, le manifestazioni davanti alle chiese non ci ferirebbero tanto. E perderebbero quel carattere di contrapposizione che invece hanno. La nostra tiepidezza è uno scandalo per molti fratelli musulmani.

    22 Gennaio, 2009 - 23:33
  57. affus

    Ho capito allora , a voi i frutti non interessano , vi piace tenere l’albero pieno di foglie .

    Comunque è una bella rivincita ,ma il bello deve ancora venire perchè la Chiesa senza lotte intestine non è mai cresciuta .

    23 Gennaio, 2009 - 0:24
  58. marta09

    Roberto55 … io sono ancora “on line” … è una giornatina di quelle in cui viene il sospetto che le ore disponibile siano state dilatate … Insomma, non finisce più!
    E chiedo scusa a Luigi che – a causa della mia fretta – non ho preso in considerazione i “:” dopo Colosseo in questa domanda:
    ————————————————————–
    A Roma hanno pregato davanti al Colosseo: per un cristiano, dov’è la differenza?
    ————————————————————–
    Ma mi ha un po’ inquietato (ed usa questo termine perchè sono una signora di una certa età 🙁 ) le testate dei giornali in cui si diceva che “si sono raccolti per pregare CONTRO Israele”.
    Una cosa che mi ha fatto proprio arrabbiare … sempre che sia vera, ovviamente.
    Non esiste da nessuna parte una preghiera “contro”, non può esistere davvero.
    Ma oltre a questo, non mi piace che venga ostentata la preghiera o il “fervore”, non mi piace che venga imposta, non mi piace quando attira gli occhi (ed il pensiero) di tutti solo su uomini senza rimando a Dio.
    Temo tanto la strumentalizzazione della preghiera che ha generato parecchi mostri e mostruosità (e Gesù su questo è stato molto chiaro).
    Certo, ci possono essere casi in cui la preghiera di massa è richiesta per l’eccezionalità del caso e se lo fosse stata per la pace ci saremmo uniti anche noi cattolici… ma stando alle motivazioni di questa preghiera che i media ci hanno fornito, il mio è un “no!” secco.
    Amo anch’io le chiese senza ingressi per paganti, posti numerati o che altro, amo anch’io (ci spero sempre e ci ho lavorato duramente per 10 anni per questo) chiese senza frontiere, mura o fili spinati (il più bel complimento ricevuto nel mio delirante servizio parrocchiale è stato un “non sembra neppure di entrare in una chiesa italiana: tanta accoglienza e sorrisi, non siete mica normali” detto da un abate e da un protestante); non mi disturbano moschee o altri luoghi di culto (ci entro se ne ho occasione con tutto il rispetto possibile) … ma non mi piace la violenza anche se fatta sotto forma di preghiera.
    Ah! … Roberto, potevano andare al castello Sforzesco, o al Parco, magari nel mio parco di Monza: ma chi li avrebbe visti?
    Uffa!!!! E anch’io ho scritto troppo … sorry 🙁

    23 Gennaio, 2009 - 0:42
  59. roberto 55

    Anch’io ci sono ancora, Marta !

    Diffiderei delle semplificazioni cui ricorrono tanti quotidiani (ora che Luigi è uscito dal “Corriere” possiamo dirlo: scherzo, Luigi !) e non prenderei, perciò, “a scatola chiusa” la notizia che i musulmani avrebbero pregato, davanti al Colosseo, “contro Israele”; semplicemente, non so quali preghiere tratte dai testi Coranici abbiano intonato i musulmani sul sagrato di Piazza del Duomo e davanti al Colosseo ed il punto non mi pare neanche molto importante.
    In linea generale, concordo anch’io con te sul valore della preghiera: penso sia comunque positivo che la gente preghi, sia la preghiera rivolta a Nostro Signore, o ad Allah, od al Dio d’Israele, anziche no.
    Il problema mi pare, piuttosto, consistere nell’adozione di spazi dedicati all’esercizio del diritto di “libertà religiosa”: non m’invento nulla perchè sta scritto nella Costituzione e, seppur a fini non politici ma “pastorali”, il tema è stato recentemente sollevato dallo stesso Cardinale Tettamanzi.

    Buona notte a tutti.

    Roberto 55

    P.S.: prima che me lo dica qualcun’altro, faccio ammenda per aver scritto nel “post” precedente “Famili Day” anzichè “Family Day”.

    23 Gennaio, 2009 - 1:09
  60. A prescindere che di quello che scrive affus non interessa minimamente, va per conto suo, entra a gamba tesa nei post di Luigi, è irrispettoso degli altri e fomenta l’odio.
    Chiusa parentesi.
    E se come ha affermato un notissimo biblista,
    l’islam rientra in un disegno di Dio?
    E se ci si aprisse a capirlo?
    Se l’aiutassimo a disinnescare la bomba del loro fondamentalismo
    (certo a trovare il tempo!!!1 con tute le bombe da disinnescare dei fondamentalisti in casa nostra!!!!)
    Lo sò,
    sono domande che scandalizzano i puri,
    ma visto che le fa anche un uomo di grande saggezza le posso fare anche io?

    Lo so che poi arriva l’affus e affonda tutto, ma decidiamoci se seguire più o meno l’aiuto di Luigi, i suoi suggerimenti che comunque ci lasciano molto liberi, o seguire gli imput di un fondamentalista che già è stato bannato dappertutto e ha nostalghia di camerati….

    Insomma,
    se l’islam è in un misterioso disegno di salvezza di Dio?
    Senza nulla togliere alla chiamata in Cristo per gli altri popoli?
    Senza nulla togliere all’alleanza eterna che ha stipulato con il suo Popolo eletto?

    Scandaloso?

    Eppure mi sono ritrovato tra molte persone che si lasciavano interrogare…..

    Domandare è lecito?

    23 Gennaio, 2009 - 1:26
  61. mattlar

    Cari Rob55,
    concordo sul fatto che si debba prescindere da quanto riportato dai giornali e appuntarsi sul fatto, ma a me non sempre poco importante capire rilevare il senso della manifestazione intorno al duomo: una manifestazione collettiva che appariva più un assedio che una preghiera, mi fa sorgere dubbi sul vero significato di quell’atto. E se è ritenuto problematico per l’ordine pubblico, non ci trovo nulla di male a regolamentarlo. Altrimenti ognuno un domani circonda quello che più gli interessa e dice che sta pregando… Insomma, se tu trovassi qualcuno tutti i giorni sotto casa tua con e cominciasse a pedinare da vicino tua moglie, anche senza dire e fare niente altro, ti accontenteresti di sapere che per lui quella è una forma di meditazione?
    Matteo, in che senso il notissimo biblista (!?) avrebbe detto che l’islam rientra nel misterioso disegno di salvezza di Dio? Diciamo che questa affermazione andrebbe articolata meglio, perché detta come la riporti tu, assume dei caratteri un po’ bizarri per chi è abituato a credere che Dio nel suo disegno di salvezza ha mandato suo figlio…

    23 Gennaio, 2009 - 9:20
  62. buongiorno!

    caro affus “le cose che scoppiano” (inclusi i seminari, di chiunque siano) in genere mi fanno paura… al grave, preoccupante ridimensionamento degli organici (delle “truppe cammellate”?) ordinate – i preti – ti rispondo con un passaggio dell’omelia di un prete (che non consocevo) che ha celebrato la messa a cui ho partecipato domenica (località: camerette di Don Bosco – Sacro Cuore – Roma)…

    Spiegando la storia della vocazione di Samuele, diceva come erroneamente questo sia spesso considerato un brano vocazionale… dopo aver spiegato perchè chiosava: “quando sento nella Chiesa fare allarmi sulla presunta crisi di vocazioni, mi chiedo se invece il vero allarme non sia che chi deve riconoscre le vere vocazioni – come Eli – non sappia farlo”. Si riferiva anche alle vocazioni dei laici battezzati e degli sposi…

    Pensa che bello se i cristiani tutti si riappropriassero della responsabilità e della cura pastorale delle parrocchie in nome del proprio Battesimo e degli altri sacramenti (in particolare Ordine e Matrimonio), ciascuno secondo il proprio ministero! E senza urgenza di preti lefevriani o pinco palla…

    p.s. quando si ritira una scomunica sono sempre contento…

    23 Gennaio, 2009 - 10:01
  63. mattlar

    e perché questo prete non ha fatto il laico battezzato o lo sposato?

    23 Gennaio, 2009 - 10:11
  64. mattlar – 23 Gennaio 2009 @ 9:20
    Matteo, in che senso il notissimo biblista (!?) avrebbe detto che l’islam rientra nel misterioso disegno di salvezza di Dio? Diciamo che questa affermazione andrebbe articolata meglio, perché detta come la riporti tu, assume dei caratteri un po’ bizarri per chi è abituato a credere che Dio nel suo disegno di salvezza ha mandato suo figlio…
    ……………………………………………………………….
    Hai ragione ero sicuro che ti desse l’idea di bizzarria.
    Il notissimo, profondo e anziano biblista esiste.
    La domanda è pertinente.
    C’e’ per caso anche un disegno divino nell’esistenza dell’Islam?
    Occorre riflettere, non siamo pecore. Siamo dotati di intelligenza, occorre riflettere e capire ma è lecito porsi la domanda.
    Dio d’atronde non ha mandato schiere di angeli con spade di fuoco ad abbracciare la fede nell’Ebreo Gesù il Messia, il figlio del Dio-Uno.
    Dio ha fatto una alleanza eterna con un popolo prediletto: gli Ebrei, popolo sacerdotale.
    Poi ha mandato il Cristo a spiegare tutto il suo disegno divino che si esplicitava in un rapporto di fede e storico con il suo amato popolo.
    E’ stato capito tutto il Lieto Annuncio?
    Mi permetto di dubitare !
    “Dubito, dunque esisto” 🙂

    23 Gennaio, 2009 - 10:38
  65. mattlar, non capisco se non mi sono spiegato bene o se è una provocazione…

    è ovvio che si riferiva “anche” alle vocazioni ordinate. Anche su quelle ci vuole discernimento, cosa qualche volta accantonata in favore di altri criteri di selezione (o dall’ansia per i numeri)… e così si perdono anche dei bei possibili preti… perché qualcuno non ha saputo capire in che modo speciale Dio stava bussando alla sua porta… un prete in meno e una vita dal percorso di maturazione e di integrazione personal frastagliato in più!

    se sei prete, questo lo capisci benissimo…

    Quando vede un “prete prete” io – laico, sposato – sono l’uomo più felice del mondo!

    23 Gennaio, 2009 - 11:04
  66. Moralista, mi sembrava implicito in quello che scrivevi, troppo ovvio.

    Per completare le tue emozioni di felicità, invece io mi sento felicissimo quando incontro dei “padri-padri” e delle “madri-madri”,
    allora sento che le prossime generazioni saranno più serene, i prossimi figli e i prossimi padri potranno essere più equilibrati, a prescindere se qualcuno diverrà prete, religioso.
    Senza padri e madri profondamente equilibrati non si avrebbero nemmeno preti equilibrati.
    Questo equilibrio?
    tu mi insegnerai che promana dal dono che gli amanti-sposi o non sposi riceveranno da Dio di integrarsi profondamente tra loro e nel rispetto della differenza dell’altro.
    Purtroppo questo non è un automatismo, ma accade in una crescita personale e di coppia.

    ERGO
    la vocazione fondamentale
    è all’amore responsabile (che supera le fatuità) della coppia che genera vita
    da cui proverranno tutte le altre vocazioni.

    Mi spiace Moralista se ti pospongo le priorità e l’importanza delle vocazioni.

    Non avremmo i discendenti degli Apostoli, nè consacrazioni eucaristiche, se
    una coppia non favorisce la discendenza degli … Apostoli.

    Nell’antico mondo clericale l’ordine di importanza era stato sovvertito,
    ma ora in serenità guardiamo alla verità della realtà.

    Una coppia che si ama, e fa sesso, permetterà l’esistenza dei futuri Vescovi, Preti, del Papa, e di altri geni tipo Michelangelo che non aveva interesse alla vita di fecondità, ma sotto le cui Opere si svolgono i momenti più importanti della vita della Chiesa e chiamano a riflessione sui misteri di Cristo (ultime puntate di Quarck).

    Vero Moralista?

    Un saluto

    23 Gennaio, 2009 - 11:51
  67. Giovanni Mandis

    “Insomma,
    se l’islam è in un misterioso disegno di salvezza di Dio?
    Senza nulla togliere alla chiamata in Cristo per gli altri popoli?
    Senza nulla togliere all’alleanza eterna che ha stipulato con il suo Popolo eletto?”

    mmmmh vediamo…
    La Rivelazione si è chiusa con la morte dell’ultimo Apostolo… sicchè che l’Islam sia in un misterioso disegno di salvezza di Dio è complicato da conciliare col fatto che Gesù dichiaratamente è venuto a morire per TUTTI, per la salvezza di TUTTI gli uomini di ogni tempo luogo nazione etc etc

    L’Alleanza eterna Dio l’ha stipulata con gli Apostoli (la Chiesa) come dice chiaramente Gesù nel cenacolo
    “[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”.”
    L’alleanza col popolo eletto (ebraico) è finalizzata all’Avvento del Cristo, e si può dire che sia eterna solo perchè Cristo è eterno, non perchè sia valida AUTONOMAMENTE da Cristo, come se per gli ebrei fosse lecito ignorare il Cristo come Salvatore.

    23 Gennaio, 2009 - 12:12
  68. caro matteo, tu mi provochi e lo sai!…
    Credo nella direzione del Bene 🙂

    Forse sono meno ambizioso, ma già sarebbe tanto che si aiutasse gli sposi (e i preti) a capire (nel senso latino del verbo) il matrimonio anche in questa prospettiva così alta che tu evochi, ciascuno secondo la sua strada…

    p.s ma come ci siamo arrivati qui da Maroni? ah, già … affus

    23 Gennaio, 2009 - 12:36
  69. L’Alleanza eterna Dio l’ha stipulata con gli Apostoli ????(la Chiesa) come dice chiaramente ????? Gesù nel cenacolo
    “[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza????? nel mio sangue, che viene versato per voi”.
    ======================================
    Il Nuovo Testamento è nasce e si sviluppa all’interno della cultura ebraica e da ebrei.
    Vero?
    L’Ebreo Gesù parlando ad altri ebrei, sapeva perfettamente cosa diceva quando pronuncia le parole ““questo è il mio sangue della alleanza” (tradizione marciana=Matteo-Marco), perchè è parte della loro cultura ebraica. Tra ebrei nella stessa lingua sanno quello che stanno dicendo. no?
    Se l’espressione “questo è il mio sangue della alleanza” la espello dall’intero contesto biblico-ebraico
    in qualsiasi altra cultura non è più comprensibile e si possono inventare nuove interpretazioni, ma che non rispondono più all’originaria interpretazione di un Ebreo come Gesù che sapeva perfettamente quello che diceva, in quanto interpretava e compieva l’Antico Testamento ebraico come il N.T..
    (vero Roby e Carla?)
    Gesù non ha mai operato fuori dal contesto ebraico?
    Perchè lo si vuole far uscire a tutti i costi fuori dal suo contesto storico-salvifico.

    Giovanni prova ad attenerti al solo tema biblico e al suo intero esclusivo contesto.
    Se ne esci fuori puoi dire tutto quel che vuoi! Certo! e puoi dare tutte le interpretazioni che vuoi.
    Non posso mica impedirlo.
    Io con serietà ho fatto una esposizione grazie all’aiuto ricevuto.
    Poi a te la tua libertà.

    23 Gennaio, 2009 - 12:52
  70. Giovanni Mandis

    Gesù è DIO, VERBO ETERNO CONSUSTANZIALE AL PADRE che nella pienezza del tempo ha ASSUNTO la natura umana, ma SENZA DISMETTERE LA SUA NATURA DIVINA; non stiamo parlando di un semplice uomo ebreo che parlava di una tradizione solo umana e intendeva continuare una mera tradizione umana riservata ai soli ebrei.
    “nasce e si sviluppa all’interno della cultura ebraica e da ebrei” e chi lo nega?
    perchè a QUELLO scopo il popolo ebraico è stato scelto da Dio; perchè da quel popolo doveva nascere, come poi è nato, il Salvatore di TUTTA l’umanità.

    se tu che interpreti e parli di Cristo come fosse un semplice uomo ebreo (o almeno dai questa impressione con quello che scrivi) , io mi affido a quello che la Chiesa ha sempre insegnato. La Chiesa per esempio insegna che NON ci si deve attenere al SOLO tema biblico;

    23 Gennaio, 2009 - 13:04
  71. Moralista, assolutamente non era il mio pensiero, provocare.
    Per quello che il Signore mi ha donato,
    mi limito ad analizzare,
    e continuo sempre nella mia ricerca
    per migliorare sempre la mia capacità di analisi.
    Nella maggior parte dei casi rivendo merce che è già sul mercato 🙂
    Quando qualcuno mi dimostra che realmente sbaglio, non mi dispiace, perchè acquisisco elementi in più per discernere.
    ciao

    23 Gennaio, 2009 - 13:12
  72. se tu che interpreti e parli di Cristo come fosse un semplice uomo ebreo
    ===================
    Giovanni, dove ho mai affermato una simile idiozia?

    Tu conosci perfettamente lo scopo per cui il popolo ebraico è stato scelto da Dio?
    Veramente Gesù fa una tale affermazione, o stai facendo la solita tipica interpretazione da non ebreo.
    Ripeto: Gesu’ nasce Ebreo tra ebrei, nella cultura ebraica, e in questa si esprime, e mai opera fuori da questa.
    Non credo di scrivere in aramaico.
    Io scrivo bianco e tu scrivi nero.
    Io ti pongo una precisa realtà e tu mi svicoli con interpretazioni personali o rifacendoti a una cultura di una teologia della sostituzione che con Giovanni Paolo II è terminata, ha messo la parola fine.
    Anche nella Chiesa le persone sbagliano ad interpretare.
    Siamo nel 2009, gli studi si sono sviluppati, si sono avute nuovi elementi di analisi per conoscere meglio.
    Se Giovanni Paolo II (GP2) ha messo la parola: fine.
    Lo faccio anche io.
    Io ho detto quel che dovevo, e non ho interesse a ripetermi.
    Caro Giovanni buon proseguimento, non ti infastidiro’.
    ciao

    23 Gennaio, 2009 - 13:24
  73. matteo, la provocazione mi piaceva 🙂

    23 Gennaio, 2009 - 13:44
  74. Giovanni Mandis

    non mi infastidisci, è che scrivi cose in palese contrasto con la Fede cristiana universale.

    tu credi che sia terminata… tu credi che GPII abbia messo la parola fine. tu interpreti le parole di GPII come ti fa comodo interpretarle. Mentre GPII ha approfondito suddetta teologia o spiegata meglio o con parole nuove.

    La promessa dell’Antico Testamento è irrevocabile, come disse GPII sulla scorta di San Paolo? CERTO !
    La promessa dell’Antico Testamento è GESU’ CRISTO ! Vero Dio e Vero Uomo. Salvatore di TUTTA l’umanità.

    tu scrivi che Gesù è nato ebreo (“L’Ebreo Gesù parlando ad altri ebrei” “Gesu’ nasce Ebreo tra ebrei, nella cultura ebraica, e in questa si esprime, e mai opera fuori da questa.”), ma non scrivi tutto il resto, quindi viene facile pensare che consideri Gesù un semplice uomo ebreo.
    La Chiesa sa che il popolo ebraico è stato scelto perchè da esso doveva arrivare il Salvatore di tutta l’umanità dopo la caduta del peccato originale.

    Se Gesù era semplicemente un ebreo perchè disse a Pietro “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la MIA Chiesa”? perchè l’ebreo secondo la carne Cristo, circonciso secondo la legge, si fece BATTEZZARE dal Battista? mica tutti gli ebrei andavano a farsi battezzare dal Battista. perchè disse agli Apostoli “come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”, “«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate TUTTE le nazioni battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, INSEGNANDO LORO A OSSERVARE TUTTO CIO’ CHE VI HO COMANDATO. Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo».”(GIOVANNI PAOLO II,UDIENZA GENERALE,Mercoledì, 22 gennaio 1992).

    se la teologia della sostituzione come tu dici è soppressa, come si spiegano tanti ebrei che si convertono ancora oggi e si fanno battezzare nel nome della Santissima Trinità? e il caso clamoroso di Israel Zolli battezzato Eugenio nell’immediato dopo-seconda-guerra-mondiale? (Zolli sottoposto alla damnatio memoriae dagli ebrei di oggi, e anche da molti cristiani purtroppo)

    se rinchiudi Gesù nel cerchio ristretto dell’ebraismo le Scritture risultano incomprensibili.

    ciao

    23 Gennaio, 2009 - 13:55
  75. mattlar

    moralista e matteo. non era una provocazione maliziosa la mia. non sono un prete: ho un’ottima moglie e due splendidi figli. volevo solo dire che c’è pur tuttavia una differenza tra una vocazione matrimoniale, una al laicato felice e una al matrimonio… o no?
    E poi, per quanto afferma matteo, veramente credi che solo da buoni genitori e sposi vengano buoni preti. Ho conosciuto preti che provenivano da famiglie non invidiabili eppure erano ottimi preti. (ho cercato di interpretare il tuo post nel modo più pacifico possibile, perché quando parli di priorità e importanza delle vocazioni… di antico mondo clericale… di amore responsabile che supera le fatuità… a volte mi viene da sorridere, a volte proprio non capisco che cosa tu voglia dire… amore responsabile che supera le fatuità??? Hai mai visto Palombella rossa di N. Moretti? “Le parole sono importanti…”).

    23 Gennaio, 2009 - 14:13
  76. @ mattlar – 23 Gennaio 2009 @ 14:13
    Mattlar, sono felice di sapere che sei un marito e un padre.
    Per quanto spesso le mie affermazioni scandalizzano i puri,
    il dato di fatto è che ci sono varie vocazioni, nel senso che le persone vengono chiamate in vari stati di vita a servire Dio e il prossimo.
    La prima assoluta vocazione e’ alla relazione d’amore responsabile in un cammino,
    (volutamente, pur da cattolico non parlo di matrimonio che in ogni società ha connotazioni diverse… ebrei…islamici… contratti),

    una relazione, che apre alla con-creazione di nuove vite.

    E’ solo da questo che discendono tutte le altre vocazioni:

    il laico che non si sposa ma fa altre scelte (o ci sono altri impossibilitati a scegliere) non perdendo di vista la sua personale chiamata nel progetto di Dio,

    colui che rinunciando ad un affetto umano-fisico esclusivo, si consacra in modo unico ed escusivo a Dio e ai fratelli, nel monachesimo o nelle altre congregazaioni della vita religiosa consacrata.

    Il sacerdote merita un discorso a parte.
    E’ un uomo chiamato a vivere il sacerdozio come lo visse Pietro o gli altri Apostoli, con un affetto-amore che implica anche la fisicità che può aprirsi alla creazione di nuove vite.
    Egli è l’uomo chiamato a servire in un ministero, il sacerdozio del Popolo di Dio.
    Questo non lo obbliga a negarsi all’affetto, all’amore, alla fisicità sessuale o a negarsi all’aspetto fisico della fecondità creativa.
    Solo e soltanto i Consacrati in modo esclusivo a Dio, Religiosi e Monaci sono chiamati ad essere segno escatologico della pienezza del Regno di Dio. Questo lo fanno con voti particolari.
    Differentemente il sacerdote, non fa voti, ma fa promesse e non è chiamato nella modalità escatologica del Monaco o del Religioso.
    Mi è sempre rimasto molto impresso quando lessi le parole di s. Alfonso Maria de’ Liguori, che affermava non esservi contraddizione se un Religioso sentiva anche la vocazione al sacerdozio o viceversa. La somma delle due vocazioni divengono ricchezza di doni nella persona che l’accoglie.

    Sin da quando lessi quelle parole,
    compresi che
    sommare due vocazioni:
    matrimoniale e sacerdotale
    erano una ricchezza, sia per la persona che l’accoglieva, sia per ogni componente la famiglia.

    Caro Mattlar,
    mi sono allungato troppo,
    in un blog diventa pesante per chi legge.

    Quelle parole che ti fanno sorridere,
    sono state soppesate e le lascio libere nella tua intelligenza,
    perchè proprio come dici:
    “Le parole sono importanti…”

    23 Gennaio, 2009 - 15:10
  77. @ Giovanni,
    Penso che le tue domande siano retoriche.
    Perdonami,
    anche se scrivo molto,
    non ho interesse alla dialettica fine a se stessa,
    C’è un problema l’affronto, lo pongo in vista,
    mi lascio interrogare e lascio che continui ad interrogarmi.
    Alla tua retorica, ho già precedentemente dato il mio contributo.
    Come già ti ho detto a me piace la ricerca.
    Ripetermi diventa pesante per tutti.
    un saluto

    23 Gennaio, 2009 - 15:15
  78. Giovanni Mandis

    “La prima assoluta vocazione e’ alla relazione d’amore responsabile in un cammino,
    (volutamente, pur da cattolico non parlo di matrimonio che in ogni società ha connotazioni diverse… ebrei…islamici… contratti),

    una relazione, che apre alla con-creazione di nuove vite.

    E’ solo da questo che discendono tutte le altre vocazioni: […]”

    mah chissà come mai allora il venerabile Pio XII scrisse ciò che scrisse..

    Pio XII Enciclica “Sacra virginitas”:
    I. VERA IDEA DELLA CONDIZIONE VERGINALE
    “La castità perfetta è la materia di uno dei tre voti che costituiscono lo stato religioso(7) ed è richiesta nei chierici della chiesa latina ordinati negli ordini maggiori(8) e nei membri degli istituti secolari,(9) ma è praticata pure da numerosi laici, uomini e donne che, pur vivendo al di fuori dello stato pubblico di perfezione, rinunziano completamente, di proposito o per voto privato, al matrimonio e ai piaceri della carne per poter servire più liberamente il loro prossimo e unirsi a Dio più facilmente e intimamente.

    A tutti i dilettissimi figli e figlie, che in qualsiasi modo hanno consacrato a Dio il loro corpo e la loro anima, rivolgiamo il Nostro cuore paterno e li esortiamo vivamente a confermarsi nel loro santo proposito e a restarvi diligentemente fedeli.

    Vi sono, però, oggi ALCUNI che, ALLONTANANDOSI in questa materia dal retto sentiero, esaltano tanto il matrimonio da ANTEPORLO alla verginità; essi disprezzano la castità consacrata a Dio e il celibato ecclesiastico. Per questo crediamo dovere del Nostro apostolico ufficio proclamare e difendere, al presente in modo speciale, l’eccellenza del dono della verginità, per difendere questa verità cattolica contro tali errori.
    […]
    Qui crediamo opportuno, venerabili fratelli, spiegare più diffusamente e con maggiore accuratezza per quali ragioni l’amore di Cristo spinga le anime generosamente a rinunciare al matrimonio e QUALI LEGAMI SEGRETI ESISTANO FRA LA VERGINITA’ E LA PERFEZIONE DELLA CARITA’ CRISTIANA.
    […]
    I ministri sacri, però, non rinunciano al matrimonio unicamente perché si dedicano all’apostolato, ma anche perché servono all’altare. Se i sacerdoti dell’Antico Testamento già dovevano astenersi dall’uso del matrimonio mentre servivano nel tempio per non contrarre un’impurità legale, come gli altri uomini (cf. Lv 15,16-17; 22,4; 1Sam 21,5-7),(31) quanto maggiore non è la necessità della perpetua castità per i ministri di Gesù Cristo, i quali offrono ogni giorno il sacrificio eucaristico? Riguardo a questa perfetta continenza dei sacerdoti ecco quanto dice in forma interrogativa san Pier Damiani: «Se il nostro Redentore ha amato tanto il fiore del pudore intatto che non solo volle nascere dal seno di una Vergine, ma volle essere affidato anche alle cure di un custode vergine, ciò quando, ancora fanciullo, vagiva nella culla, a chi, dunque, ditemi, vuole egli confidare il suo corpo, ora che egli regna, immenso, nei cieli?».(32)

    Per questo motivo soprattutto, secondo l’insegnamento della chiesa, la santa verginità supera in eccellenza il matrimonio. […]
    L’eccellenza della verginità risalterà ancor maggiormente se ne consideriamo l’abbondanza dei frutti: «poiché dal frutto si riconosce l’albero» (Mt 12,33). […]
    Che diremo in lode di tanti missionari, che si consacrano, a costo delle maggiori fatiche e lontani dalla loro patria, alla conversione delle masse infedeli? Che delle spose di Cristo, le quali dànno loro una preziosa collaborazione? A tutti e a ciascuno di essi ripetiamo volentieri le parole della Nostra
    esortazione apostolica Menti Nostrae: «Per la legge del celibato, il sacerdote, ben lontano dal perdere interamente la paternità, l’accresce all’infinito, perché egli genera figliuoli, non per questa vita terrena e caduca, ma per la celeste ed eterna».(34)

    La verginità non è solamente feconda per le opere esteriori a cui permette di dedicarsi più facilmente e più pienamente; essa lo è anche per le forme più perfette di carità verso il prossimo, quali sono le ardenti preghiere e i gravi disagi volontariamente e generosamente sopportati a questo scopo. A ciò hanno consacrato tutta la loro vita i servi di Dio e le spose di Cristo, quelli specialmente che vivono nei monasteri.

    Infine, la verginità consacrata a Cristo è per se stessa una tale espressione di fede nel regno dei cieli e una tale prova d’amore verso il divin Redentore, che non c’è da meravigliarsi nel vederla arrecare frutti così abbondanti di santità. Numerosissimi sono le vergini e gli apostoli, votati alla castità perfetta, che sono l’onore della chiesa per l’alta santità della loro vita. La verginità, infatti, dà alle anime una forza spirituale capace di condurle fino al martirio e questo è l’insegnamento della storia che propone alla nostra ammirazione tante schiere di vergini, da Agnese di Roma a Maria Goretti. […]

    II. CONTRO ALCUNI ERRORI
    La dottrina che stabilisce l’eccellenza e la superiorità della verginità e del celibato sul matrimonio, come già dicemmo, annunciata dal divin Redentore e dall’apostolo delle genti, fu solennemente definita dogma di fede nel concilio di Trento(39) e sempre concordemente insegnata dai santi padri e dai dottori della chiesa. I Nostri predecessori, e Noi stessi, ogni qualvolta se ne presentava l’occasione, l’abbiamo più e più volte spiegata e vivamente inculcata. Tuttavia, poiché di recente vi sono stati alcuni che hanno impugnato con serio pericolo e danno dei fedeli questa dottrina tramandataci dalla chiesa, Noi, spinti dall’obbligo del Nostro ufficio, abbiamo creduto opportuno nuovamente esporla in questa enciclica, indicando gli errori, proposti spesso sotto apparenza di verità. […]”

    23 Gennaio, 2009 - 15:34
  79. Giovanni Mandis

    certo, ma un link anonimo passa o può passare inosservato, se inserisci parte del testo è più probabile che venga letto.

    ma nel merito dell’Enciclica che mi dici? sono parole al vento quelle di Pio XII? sono parole da “aggiornarsi”?

    23 Gennaio, 2009 - 16:28
  80. raffaele.savigni

    “E se come ha affermato un notissimo biblista,
    l’islam rientra in un disegno di Dio?”.
    Non lo escluderei del tutto; è la tesi di Massignon, che ha un suo fascino.La pedagogia divina può servirsi anche di religioni “incomplete” per far uascire alcuni popoliv dall’idolatria. Ma poiché l’islam nasce sei secoli dopo Gesù, le due religioni non possono essere ugualmente “vere”: o il cristianesimo è imperfetto (come sostengono i musulmani), o l’Islam comporta un certro “allontanamento” rispetto alla linea maestra della Rivelazione. L’Islam potrebbe rientrare quindi nel disegno di Dio soprattutto in quanto denuncia dell’incapascità del mondo cristiano di portare di fatto il messaggio cristiano a tutti i popoli.

    23 Gennaio, 2009 - 23:24
  81. mattlar

    Il biblista è notissimo ma a me è assolutamente ignoto.
    Nel senso di Rm, 8: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”, anche l’islam può concorrere al disegno di Dio. Concordo dunque con la lettura di Savigni. Ma se l’interpretazione fosse che l’islam presenta il disegno di salvezza come solo una lettura superficiale potrebbe ammettere avrei qualche serio dubbio

    24 Gennaio, 2009 - 8:36
  82. Giovanni Mandis

    Ciao Matteo, senza nessuna intenzione polemica posso sottoporti la Prima Lettura della Messa di ieri Venerdì 23 Gennaio?
    c’è una leggera differenza tra quello che ho preso dal sito della chiesa cattolica per quanto riguarda l’inizio del [6] che nella lettura ieri recitava così “Fratelli il nostro Pontefice ha conseguito un ministero tanto più eccellente…” ma la sostanza non cambia ovviamente.

    “[6] Ora invece egli ha ottenuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, essendo questa fondata su migliori promesse.
    [7] Se la prima infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra.
    [8] Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice:
    Ecco vengono giorni, dice il Signore,
    quando io stipulerò con la casa d’Israele
    e con la casa di Giuda
    un’alleanza nuova;
    [9] non come l’alleanza che feci con i loro padri,
    nel giorno in cui li presi per mano
    per farli uscire dalla terra d’Egitto;
    poiché essi non son rimasti fedeli alla mia alleanza,
    anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore.
    [10] E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa
    d’Israele
    dopo quei giorni, dice il Signore:
    porrò le mie leggi nella loro mente
    e le imprimerò nei loro cuori;
    sarò il loro Dio
    ed essi saranno il mio popolo.
    [11] Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino,
    né alcuno il proprio fratello, dicendo:
    Conosci il Signore!
    Tutti infatti mi conosceranno,
    dal più piccolo al più grande di loro.
    [12] Perché io perdonerò le loro iniquità
    e non mi ricorderò più dei loro peccati.
    [13] Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ora, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire.”
    il lettore ha terminato ovviamente dicendo “Parola di Dio”.

    aver ascoltato questa Parola di Dio a breve distanza dal nostro dibattito, mi ha seriamente interrogato… come si può conciliare con una simile lettura quello che tu dici su Gesù ebreo che parlava agli ebrei in contesto solo ebraico?

    un caro saluto

    24 Gennaio, 2009 - 11:44
  83. caro mattlar, … se non è troppo tardi… certo che c’è una (benedetta) differenza nelle vocazioni. e c’è pure differenza nei ministeri… ecco… la questione per me sarebbe lunga da spiegare…

    Senza usare le parole di matteo, dico che il ministero dei preti è stato sempre più ampliato di ruoli e compiti non necessariamente suoi propri, cosa che ha impoverito la Chiesa. Un gigantismo a volte “tumorale”, se mi è lecito.

    D’altra parte c’è una peculiarità della vita matrimoniale (che è sacramento e quindi presenza viva di Cristo) che è stata più o meno studiatamente rinchiusa nelle case o relegata a ruoli più o meno operativi (pur a volte tremendamente alti e idealistici) sul modello della spiritualità dei sacerdoti e dei religiosi.

    Una “deminutio” che registro sia a livello di vita ecclesiale come al livello di missionarietà e apostolato nel mondo. Io dico che è un peccato. E che c’è un affascinante cammino da fare…
    Visto che sei sposato, ti invito a rifltterci di più e meglio insieme.

    26 Gennaio, 2009 - 13:07
  84. mattlar

    Caro moralista,
    premesso che la tua riflessione mi pare interessante e anche posata (cosa abbastanza rara per chi sostiene le tue tesi). Tuttavia, mi viene da osservare alcune cose.
    Prima di tutto, vorrei dire che non conosco molte coppie sposate sufficientemente consapevoli della vocazione cristiana del loro sacramento. E non mi puoi dire che questo dipenda da una volontà della chiesa. Se io sono interessato ad approfondire questo mio carisma, il modo e il tempo di farlo si trova eccome. Se pensi che la maggior parte dei cristiani non è consapevole neanche del sacramento del battesimo o della confermazione, come puoi pensare poi che acquistino coscienza da assumere responsabilità di fronte ad altri?! Più che di relegazione in ruoli operativi a me sembra che siano i laici stessi a concedersi in modo molto parsimonioso e cauto: io stesso, con due figli, un lavoro e una moglie, onestamente stento a seguire come vorrei il mio bel gruppo di catechismo insieme al viceparroco…
    non parliamo poi dei missionari, di quelli che io ne conosco soprattutto (e solo) nei neocatecumenali…

    26 Gennaio, 2009 - 20:44
  85. mattlar

    nondimeno, sono interessato a rifletterci

    26 Gennaio, 2009 - 20:44
  86. il moralista – 26 Gennaio 2009 @ 13:07

    caro mattlar, … (…) Senza usare le parole di matteo (…)
    ——————–
    Lo so posso parere eccessivo, ma so anche che nella tua onesta’ non puoi smentirmi 🙂

    Comunque mi fa piacere la riflessione tra te e mattlar.

    26 Gennaio, 2009 - 23:32
  87. caro mattlar, siamo sulla buona strada (con gli auspici del mio buon matteo)… è vero e fa problema anche quello che tu dici. E ti assicuro che lo so bene. TRa l’altro anche io consoco missionari e famiglie missionarie (e non solo neocatecumenali)… tra le altre cose tu tocchi un dei veri nodi… il tempo, i modi, le condizioni in cui una coppia e una famiglia può/potrebbe essere più presente nella vita della Chiesa e per la Chiesa (termine in cui non includo solo i preti, nel bene e nel male)… ci sarebbe molto da dire e da raccontare… per esempio di quegli amici cui è stata affidata la cura di una parrocchia in Toscana e per la qual cosa sono sostenuti al pari dei preti (quel poco che la Cei dà)…
    Infine, mi tengo la mia provocazione sul “poco” che invece si fà per curare e far esplodere nei cuori la vocazione matrimoniale. Un po’ meno risorse (di ogni genere) per certi seminaristi azzimati e un po’ più di cura per le altre vocazioni, sarebbe una gran cosa per il futuro della Chiesa.

    Se vuoi, su questi temi, scribacchio anche nei miei blog: http://motividifamiglia.blogspot.com e http://mafuiane.blogspot.com
    Continuiamo a riflettere insieme

    27 Gennaio, 2009 - 14:21
  88. avevo scritto una risposta a mattlar che si è persa da qualche parte nel web… grazie per il confronto, intanto… su questi temi puoi leggermi su http://motividifamiglia.blogspot.com … continuiamo a riflettere

    27 Gennaio, 2009 - 14:44

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