“Dio cane” è scritto sul tronco

“Dio cane” è scritto sul tronco di un nero pino del parco di via delle Camelie a Santa Marinella. Provo a immaginare che non gli dispiaccia quella dura bestemmia tracciata da qualcuno che non ha altre parole per pensarlo.

54 Comments

  1. nicoletta zullino

    Forse non ha altre parole: però intanto lo pensa.

    2 Luglio, 2014 - 17:12
  2. Luigi Franti

    Oh no, per piacere. Non dovevi riprodurla.

    2 Luglio, 2014 - 17:50
  3. Alexandros

    Nella terra in cui vivo (il Veneto), è tristemente diffuso il fenomeno della bestemmia. Mi ha sempre infastidito sentirle, anche quando, e accade spesso, sono dette senza una reale intenzione di offendere Dio.
    Riflettendo sul perché vi sia una tale abitudine che nasce soprattutto nell’età dell’adolescenza, ho trovato una possibile spiegazione in questo. Il modello religioso da cui siamo condizionati è quello di un Dio onnipotente che sta al vertice di una piramide, in cui gli uomini occupano le posizioni inferiori, ciascuno secondo il proprio rango. Bestemmiare per un adolescente è un po’ come una prova di forza, un far vedere agli altri che non si ha paura di nulla.
    Se la realtà di un Dio che è padre amorevole fosse maggiormente predicata e introiettata forse potremmo leggerne o sentirne meno.

    2 Luglio, 2014 - 20:02
  4. Sara1

    A me da fastidio anche leggerle soprattutto se gratuitamente come in questo caso.
    In se’ può anche essere un modo per pensare a Dio spesso è maleducazione e basta.

    2 Luglio, 2014 - 20:06
  5. discepolo

    “spesso è maleducazione e basta”
    ma cara Sara non lo sai che oggi va di gran moda la TEOLOGIA DELLA MALEDUCAZIONE!
    e gli esempi vengono all’alto…

    Teologia della maleducazione
    Qualche giornale s’è interrogato sulla condizioni di salute dell’amato Santo Padre. Ciò perché ripetutamente è mancato ad appuntamenti ed incontri anche importanti senza preavviso e senza spiegazioni. Come forse ricorderete, il 22 giugno 2013 è stato atteso inutilmente al concerto in suo onore organizzato in occasione dell’Anno della Fede. Il 4 dicembre poi Francesco ha cancellato bruscamente l’udienza al cardinale Angelo Scola e ai rappresentanti di Expo-Milano che volevano invitarlo all’evento. E ancora: il 28 febbraio, a pochi minuti dall’evento, Francesco rimanda la visita al Seminario romano; una settimana prima di partire per la Terra Santa, annulla il pellegrinaggio al Santuario del Divino Amore previsto per il 18 maggio; 9 giugno: annulla improvvisamente alcune udienze, tra cui quella al Consiglio superiore della magistratura. L’ultima è stata quando ha dato buca ad una numerosa folla di fedeli che lo aspettavano al Policlinico Gemelli. Dai giornali si ricava che ha lasciato con un palmo di naso fedeli, medici ed anche i suoi collaboratori: «Grande il disappunto dei presenti che erano in attesa del Pontefice al momento dell’annuncio sul piazzale. Lo staff del Papa era già sul luogo della visita: il cerimoniere pontificio monsignor Guido Marini, alla domanda sui motivi del forfait ha risposto: «Se non lo sapete voi…». L’annuncio è stato dato dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università cattolica, spiegando che la visita è stata rinviata. Giuliodori non ha aggiunto altro sui motivi dell’annullamento». Perché non lo sapeva nessuno, come si capisce, nemmeno il suo staff. A celebrare la Messa e leggere l’omelia che doveva pronunciar Francesco, è stato lasciato il cardinal Angelo Scola…
    Ora, tutti questi appuntamenti bruciati, incontro stabiliti e mandati a monte senza preavviso e senza uno straccio di chiarimenti, ha indotto alcuni media a prendere per buona la scusa goffamente avanzata a posteriori dallo staff papalino («lieve indisposizione») e a chiedersi se il pontefice sia gravemente malato. Sono in grado di tranquillizzare sulla salute dell’amato papa: quando si assenta e la dà buca, è perché gli gira così. Alla curia di Buenos Aires mi hanno detto che faceva lo stesso anche quando era là come cardinale: una parrocchia lo invitava, preti e fedeli preparavano l’evento per mesi, pie donne allestivano un pranzo di festa — e lui arrivava di corsa, di corsa diceva la Messa, e scappava via di corsa, praticamente senza salutare, senza dire una parola, lasciando tutti attorno alla tavola tristemente imbandita.

    2 Luglio, 2014 - 20:16
  6. nicoletta zullino

    Qualche volta sembra addirittura una preghiera… Comunque non credo che Lui si offenda per questo: c’è chi bestemmia davvero forte e senza usare parole.

    2 Luglio, 2014 - 20:18
  7. discepolo

    La Teologia della Maleducazione è oggi di gran moda.
    si chiama SPONTANEITA’!
    E se ti va di bestemmiare bestemmi.. i bestemmiatori ci precederanno nel Regno dei Cieli , secondo questa Teologia.
    basta coi cristiani rispettosi , sia degli appuntamenti, che delle parole che dicono.
    W la libertà e la spontaneità!
    hai voglia di bestemmiare ? Fallo! hai voglia di Divorziare? Fallo! Hai voglia di dare buca a dei noisi con cui hai un appuntamento? Fallo!
    La Teologia della Maleducazione è l’ultimo grido ! abbasso i beneducati ! sono solo dei farisei ipocriti!

    2 Luglio, 2014 - 20:20
  8. fabrizio

    Che roba é ? Merda d’artista ?
    Sempre merda rimane, anzi puzza pure di più.

    2 Luglio, 2014 - 20:28
  9. Sara1

    “Qualche volta sembra addirittura una preghiera” in una visione molto molto romantica della vita si, spesso è solo un intercalare.

    2 Luglio, 2014 - 20:30
  10. Sara1

    Mio figlio alle elementari ha lasciato la scuola calcio per le bestemmie.

    Bambini di 9 anni che le dicevano secche come quella amorevolmente riportata da Luigi.
    un giorno è tornato e ha detto: basta non ci vado più.
    in alcuni siti che frequentavo tempo fa c’è stata una lunga discussione sul tema, in teoria il regolamento le vietava, in genere si scrivevano tranquillamente e quando qualcuno chiedeva di non farlo molti si appellavano alla libertà di espressione.

    Scritta è peggio per me, perchè non è solo un moto di rabbia, ci devi pensare scrivere inviare il messaggio….

    2 Luglio, 2014 - 20:42
  11. nicoletta zullino

    Un intercalare è un intercalare, ce ne sono tanti e volgarissimi, evidentemente uno sente quel che vuol sentire e si offende e si infastidisce per quel che vuole. Poi, insisto, ci sono bestemmie vere e proprie che non sono fatte di queste parole e a quanto pare non offendono nessuno.

    2 Luglio, 2014 - 21:02
  12. Luigi Franti

    No, mi dispiace. Quelli di Nicoletta Zullino sono arzigogoli e Luigi ha sbagliato a riprodurre qualcosa che dovrebbe essere coperto dal silenzio.

    2 Luglio, 2014 - 21:13
  13. Marilisa

    “La Teologia della Maleducazione è oggi di gran moda.”

    Lo dice discepolo che ne sa qualcosa. Maleducazione è anche dire di un Papa “un furbo di tre cotte” come se stesse parlando di un suo compare.
    È proprio vero che molti sapientoni, per di più cristiani veracissimi,non vedono la propria maleducazione che ne cava gli occhi al cieco.

    2 Luglio, 2014 - 21:19
  14. Marilisa

    Anche io ritengo sia stato inopportuno riportare qui nel blog quella scritta che fa inorridire.

    2 Luglio, 2014 - 21:23
  15. Luigi Franti

    Ecco, non mi veniva l’espressione, poi mi sono ricordato: “perenni obruendum silentio”. Da seppellire sotto un silezio perenne. È di Ammiano.

    2 Luglio, 2014 - 21:23
  16. Clodine

    Contrariamente a come si immagina gli atei non bestemmiano ad esempio. Mio nonno lo era, e di quelli combattenti, e il mio papà anticlericale, eppure non li sentiti mai una volta bestemmiare. Anzi, ritenevano la bestemmia una mostruosità, una gravissima forma d’inciviltà , una vera indecenza, simile a chi manca del benché minimo senso del pudore . Il ricordo più caro che ho del nonno è quel suo togliersi con garbo l’immancabile cappello di feltro in due sole circostanze: davanti ad una donna, e passando dinnanzi ad una Chiesa, “per rispetto” -diceva -” nei confronti di chi in Dio ci crede”. Stimava molto le persone di preghiera , animate da autentica fede, quasi le invidiava… Meglio la tortura alla bestemmia….

    2 Luglio, 2014 - 21:29
  17. nicoletta zullino

    Franti, non faccia il giglio di campo, è un ruolo che non le si addice.

    2 Luglio, 2014 - 21:55
  18. nicoletta zullino

    Con quel cognome poi… la sua maschera fa acqua da tutte le parti.

    2 Luglio, 2014 - 21:56
  19. Luigi Franti

    Ma non capisce proprio???
    Una bestemmia è un’altra cosa.
    Se la confonde col turpiloquio, i lazzi e i cachinni tra di noi guitti, vuol dire che non ha capito niente! Mi fa pena anche lei.

    2 Luglio, 2014 - 22:06
  20. Alexandros

    Ma è possibile che qualsiasi argomento diventi occasione per Discepolo di attaccare il papa? Probabilmente anche se Luigi scrivesse un post sul meteo qualcuno troverebbe buoni argomenti per criticare il papa.

    2 Luglio, 2014 - 22:11
  21. Sara1

    Anche voi però non c’è un post dove non pocciate il naso con quello che dice Discepolo per allungare un po’ il brodo.

    La conoscete no? E’ fatta così…

    2 Luglio, 2014 - 22:13
  22. lazzaro

    Anch’io avrei preferito non leggere la bestemmia.
    Senza fare, ovviamente, nessun parallelo con questa, mi permetto di dire anche che discepolo mi scandalizza.

    2 Luglio, 2014 - 22:47
  23. Marilisa

    Ma smettila, Sara1, fammi il piacere. Il tuo buonismo a volte è davvero irritante.
    Come si fa a strombazzare contro la maleducazione quando chi lo fa (discepolo) esibisce, appena può, la propria maleducazione, soprattutto quando ci fa entrare, come i cavoli a merenda, teologia e papa Francesco ?
    Non le piace? Lo ignori senza dire assurdità che fanno drizzare i capelli in testa.

    2 Luglio, 2014 - 23:48
  24. Marilisa

    “Allungare il brodo…” Che stupidata!!

    2 Luglio, 2014 - 23:51
  25. Sara1

    Veramente Marilisa io giudico lei (Marilisa) la più maleducata di tutti, mi stupisco che qua dentro nessuno glielo faccia notare.

    Discepolo è provocatoria in modo esasperante più che maleducata in senso stretto, più che altro parla quasi sempre da sola.

    2 Luglio, 2014 - 23:52
  26. Marilisa

    Ma va’ a farti benedire, imbecillotta.

    2 Luglio, 2014 - 23:55
  27. Gianrinaldo

    Forse chi ha scritto quella bestemmia aveva letto questi due articoli:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-chi-sono-questi-per-giudicare-9642.htm
    http://www.corrispondenzaromana.it/decine-di-preti-dichiarano-di-aver-sposato-divorziati-e-gay/
    Era una battuta. Il concetto che volevo esprimere, anche se non ci riesco troppo bene, è questo: spesso quello che si dice è diverso da quello che si vuole esprimere ed ancora diverso da quello che viene recepito.
    Nei dialetti del triveneto, ad esempio, l’espressione citata è usata, con varianti ed accenti diversi, anche da chi non intende assolutamente bestemmiare, è un intercalare popolare. Questo volevo dire in riferimento all’infelicissima espressione usata da Papa Francesco “chi sono io per giudicare” ed altre, che tanti influssi nefasti ha avuto…
    Mesi fa avevo scritto proprio a proposito di questo, dei problemi creati dal tipo di comunicazione usato dal Papa, argomento che è stato sviscerato anche in questo blog. Quello che trovo insopportabile e scandaloso è la strumentalizzazione interessata che ne fanno molti (vedi i francescani di Boston…)

    3 Luglio, 2014 - 7:17
  28. Clodine

    Non siete neppure un po’ preoccupati per quanto sta succedendo in Medio oriente? Io si.
    A Gerusalemme -città che mi sempre procurato un’intima inspiegabile ansia ogni volta c’ho messo piede- si è ri-preso [come se si fosse mai smesso] ad uccidere. Ebrei e arabi, l’un contro l’altro armati . A nulla è servito,come voleasi dimostrare del resto, quella riunione di preghiera di baci e abbracci -finti- nei giardini Vaticani. Siamo in piena guerra! Una destabilizzazione voluta e creata a tavolino per il dominio del mondo da parte dell’accampamento mondialista Usa, Israele e UE contro Siria, Iran e Russia. E sembrerebbe che il braccio armato, messo a punto dall’USA -Israele- per spodestare i vari tiranni” si sia rivoltato come un cane contro il padrone ed ecco l’ISAS o ISIL = Stato islamico dell’Iraq e del Levante, o della Siria-Sham :un’entità di jiadhisti, fanatici ancor più dei qaedisti . Una entità di cani sciolti, ora radunato in grosso branco- che ha creato un Califfato strettamente islamista, in cui vige la sharia stretta da sdoganare oltre i confini , “fino a Roma”, hanno minacciato!!
    Cosa succederà? Solo Dio lo sa…di certo la cosa sta sfggendo di mano…c’è poco da stare allegri.

    3 Luglio, 2014 - 8:06
  29. luca73

    Preferivo non sentire – e non leggere – questa bestemmia.

    Cambio discorso e rivolgo una domanda a Luigi ed agli altri utenti del blog: è vero che Renzi ieri nel discorso davanti al parlamento europeo, ha citato il triste caso di Asia Bibi?
    Cos’ha detto esattamente?

    Ringrazio sin da ora, chi mi risponderà.

    3 Luglio, 2014 - 8:33
  30. Maurelio

    Anch’io avrei preferito non leggere (e purtroppo rileggere più volte, perché non credevo ai miei occhi) quella bestemmia.
    Ha ragione Franti a sottolineare come la bestemmia sia molto più grave di qualsiasi “parolaccia”.
    Intercalare dialettale? nel 2014?
    Ma via.
    Giustamente Clodine testimonia come tanti atei non si sognano minimamente di bestemmiare.
    Non confondiamo la spacconeria e la maleducazione con il bisogno insoddisfatto di Dio.

    Il Signore perdoni i bestemmiatori e accolga le nostre preghiere di riparazione (quelle che ogni cattolico è invitato a fare ogni volta che sente una bestemmia):
    Dio sia benedetto
    Benedetto il Suo santo Nome.
    Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
    Benedetto il Nome di Gesù.
    Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
    Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
    Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
    Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
    Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
    Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
    Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
    Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
    Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
    Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.

    3 Luglio, 2014 - 8:55
  31. Sara1

    La parola intercalare l’ho usata io per oppormi all’idea romantica che sia una forma “disperata” di preghiera.
    Per molti e’ una parolaccia come un’altra usata purtroppo spessissimo.
    (Mi sono evidentemente spiegata male)
    Per il resto grazie Marcello

    3 Luglio, 2014 - 8:59
  32. Sara1

    Ops Maurelio non Marcello.
    Grazie lo stesso per il Benedetto che è una splendida preghiera

    3 Luglio, 2014 - 9:06
  33. Maurelio

    Figurati, Sara.
    E’ il primo pensiero che ho avuto.
    Frutto di un educazione religiosa di “altri tempi”, ma sempre valida.

    3 Luglio, 2014 - 9:11
  34. Sara1

    E’ vero è questione di educazione. I miei nonni negli anni ’60 gestivano un bar, ricordo mia nonna raccontare di quanta sofferenza le procurassero le ripetute bestemmie tra gli avventori, soprattutto la sera quando giocavano a carte.
    Dai suoi racconti e dalla sua educazione mi è forse venuto questo fastidio che provo ancora oggi a sentirle.

    Uno può crescere, studiare, leggere Rahner e Bonhoeffer però questo sentimento spontaneo fortunatamente rimane.

    3 Luglio, 2014 - 10:11
  35. nicoletta zullino

    Eh eh, fulminati sulla via di Damasco…

    3 Luglio, 2014 - 16:10
  36. Sara1

    Adesso che il matrimonio gay e’ ufficialmente diventato nazional-popolare che si troverà di nuovo per sentirsi superiori ai benpensanti?
    🙂

    3 Luglio, 2014 - 16:13
  37. nicoletta zullino

    ‘Na fatica, signora mia: che s’ha da fa’ peccampà…
    😉

    3 Luglio, 2014 - 16:18
  38. alessandra cance

    cara discepolo, non capisco quale ragione la porti, ad essere sempre così maleducata nei confronti di Papa Francesco. ho capito che non le piace, ma non mi sembra necessario che qualsiasi parola una persona dica, lei, deve incominciare un discorso per offendere il Santo Padre. Innanzitutto, se lei fosse veramente cattolica, non si permetterebbe mai, ripeto mai, di offendere il Santo Padre, come non si permette, spero, mai, di offendere i suoi familiari.
    inoltre, lei ha chiamato oppure è andata direttamente a Buenos Aires in Curia? allora se è riuscita ad andare sino in argentina non le era più comodo chiedere a qualche prete di curia a roma, che forse le avrebbe potuto dare qualche notizia in merito a quello che è successo in occasione dei forfait del Papa.
    comunque che il Santo Padre abbia non sia in perfetta salute, lo si può vedere in moltissime occasioni, nelle quali, nonostante non stia bene, fa il suo dovere, come è giusto che sia.
    non ha per caso mai notato quante volte gli manca il respiro, tossisce, deve riprendere il respiro mentre parla (non ultimo si possono vedere le riprese dei saluti effettuati dal Santo Padre ai malati che, siccome gli stanno antipatici, ha fatto sistemare nell’Aula Nervi, pur di non farli stare sotto il sole cocente di roma per alcune ore, prima dell’udienza del mercoledì e li ha salutati uno ad uno), fa fatica a fare le scale e fa un gradino alla volta, e in occasione del viaggio in Terra Santa, si è tenuto, parecchie volte, il fianco sinistro.

    3 Luglio, 2014 - 16:20
  39. Maurelio

    @Sara,
    la seducente tentazione del maligno fa proseliti…
    E c’è la rassegnazione di chi comincia a percepire che la battaglia sia persa in partenza.
    Io penso di no e penso che valga la pena impegnarsi perché alla fine, nonostante tutto, prevalga un’altra visione della famiglia e della società.
    Che il Signore ci assista.

    3 Luglio, 2014 - 17:54
  40. Con grandissima difficoltà personale, confesso che veramente non capisco il senso di questo post.

    3 Luglio, 2014 - 18:13
  41. Sara1

    Il senso era quello di dire che la bestemmia per chi è molto lontano può essere un modo per parlare di Dio (e quindi sentirsi un po’ vicino).

    3 Luglio, 2014 - 18:18
  42. Maurelio

    In tempi di relativismo, anche le bestemmie possono passare per preghiere.
    E ci sarà chi sosterrà che i bestemmiatori sono più devoti di coloro che vanno regolarmente a messa la domenica, di chi recita il rosario e così via.
    Personalmente condivido l’impressione che la bestemmia sia un urlo infernale: grave se c’è l’intenzione di offendere e disprezzare, gravissimo se fatto con superficialità e immaturità.

    3 Luglio, 2014 - 18:30
  43. Luigi Franti

    Sara, che brutto articolo che hai postato! E come sarebbe stato meglio se Luigi non l’avesse mai scritto!
    L’ho letto velocissimamente, in modo volutamente superficiale e poi l’ho chiuso subito (né lo riaprirò mai più): in certi casi credo di non sbagliarmi nel riconoscere ciò che non è bene e non fa bene. Non ne parliamo più.

    [Mi è rimasto attaccato un granellino (dite pure, se volete, una pagliuzza, una cosa da nulla rispetto alla mia trave personale) di quella prosa sventurata:
    «Non si fa avanti la solita signora che dice “non si bestemmia”». Riconoscete il profumo? Eau de Galantin! (E avant la lettre di un bel po’ di anni!)]

    3 Luglio, 2014 - 18:59
  44. nicoletta zullino

    Luigi (Accattoli), non avevo mai letto questo tuo articolo postato da Sara (che ringrazio). È bellissimo. Grazie.
    (Tenero Franti, tieniti su con qualche vitamina o con sali minerali, visto il caldo. Vedrai, starai meglio).

    3 Luglio, 2014 - 19:57
  45. Marilisa

    Alessandra Cance, mi piace quello che hai scritto.
    Mi piace perché è la verità che molti non vogliono vedere. E preferiscono appigliarsi ai cavilli (quanti ne trovano!) per metterlo in cattiva luce. Però non riusciranno nel loro intento. Danno la mano al diavolo, e lo fanno allegramente (in apparenza), ma resteranno scornati.

    3 Luglio, 2014 - 20:32
  46. Sara1

    L’articolo e’ bello ma mi pare possa rapresentare l’1% delle bestemmie.
    Tipo la settimana scorsa forum di musica commenti sulla partita dell’Italia una bestemmia secca ogni due righe.
    Gente colta, benestante ho pensato che ci faccio qua?
    Non fosse che non mi permetto mai di riprendere nessuno per questo avrei potuto essere la signora dell’articolo, fare la rompiballe e dire per favore non bedtemmiate.
    Cosa del tutto tra l’altro perché avrebbero continuato.
    Gente colta e benestante che scrive bestemmie commentando una partita parla di Dio o parla contro Dio?
    Alla fine bho.

    3 Luglio, 2014 - 20:47
  47. Sara1

    Del tutto inutile

    3 Luglio, 2014 - 20:47
  48. A me è rimasta impressa una riflessione di molti anni fa, di un mio docente, sulla parola ‘Dio’. Ve ne riporto un riassunto, mi pare ancora interessante.
    —————
    Oggi il problema della comunicazione è emergente. Abbiamo sempre più spesso l’impressione che si parli molto ma si comunichi poco, forse perché l’inflazione di parole che ci assale dai mass-media contribuisce a svuotarle di significato, rendendole semplicemente dei rumori articolati. Ma le parole sono tutte uguali? Cosa le differenzia? E perché oggi ci interroghiamo sulla parola-Dio e non su Dio in quanto tale?
    Ebbene, l’uomo non ha esperienza immediata della realtà di Dio, come può averla di un albero, o di un sentimento interiore. Queste realtà vengono a noi per prime, quasi evocando una parola che le nomini. Per Dio non è così. La parola “dio” è il primo, generalissimo modo in cui facciamo esperienza del mistero di Dio stesso.
    L’esistenza di questa parola è attestata in tutte le lingue e in tutte le culture. Indica sempre un essere superiore, causa e ordine della realtà. Anche l’ateismo, che è notoriamente un fenomeno moderno, contribuisce a far sì che essa viva, perché nel momento stesso in cui nega l’esistenza di Dio, lo nomina, e sottintende che tutti capiscano cosa si intende con tale parola. Deve pur esserci in essa, quindi, qualcosa di universale, tale da renderla a tutti comprensibile seppur così sganciata dall’esperienza concreta!
    Eppure è una parola “strana”, che si comporta in modo diverso da tutte le altre. Viene scritta con la maiuscola, ma non è un nome proprio, perché viene tradotta (El, God, Gott, Dieu, Theos, Teotl) mentre i nomi propri vengono al massimo traslitterati. Si comporta piuttosto come un pronome: sta’ al posto di un nome che io in realtà non conosco; sono cosciente che c’è un Altro di fronte a me, però non so circoscriverne la natura.
    Nella nostra cultura questa parola è quasi divenuta opaca, dice troppo poco, per cui senza pensarci le affianchiamo degli attributi: padre, signore, celeste, ecc. (o addirittura epiteti offensivi, come nella bestemmia).
    Eppure proprio la sua spaventosa mancanza di contorni ci fa intuire la natura di ciò che indica: qualcosa di ineffabile, il silente, colui che è nel mondo in modo assolutamente diverso, presente e non visto, il TUTTO fondante.
    La parola Dio risulta essere l’unica parola che pone l’uomo, ogni uomo credente o non, di fronte alla possibilità che la realtà sia sensata, organica e armoniosa, frutto di un progetto unitario in cui sentirsi inseriti, l’unica parola che rende possibile chiedersi “perché” e sperare in una risposta.
    Essa quindi apre spazi di libertà e di futuro altrimenti difficilmente attingibili.

    3 Luglio, 2014 - 21:15
  49. fabi

    Oh Luigi, non è la prima volta purtroppo che ne leggo una! ( Che ne sento tantissime…)
    Ma mi fa fare uno scatto, come una sorpresa… del tutto inaspettata e immeritata…
    e una stretta al cuore.

    4 Luglio, 2014 - 16:59

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