Domenica per Roma voto Marino e Giuntella

Domenica per le comunali di Roma voto con piena adesione Tommaso Giuntella al Primo Municipio e voto a collo storto – obtorto – Ignazio Marino come sindaco. Per il mio apprezzamento del giovane Giuntella vedi qui: Ecco perchè sono nel Pd; e qui: Maria Bachelet e Tommaso Giuntella oggi sposi. Su Marino vado tirato per il collo: alle primarie infatti non l’avevo sostenuto: Oggi voto per Paolo Gentiloni come candidato sindaco a Roma. Considero il vincitore delle primarie un battitore libero e radicale, ma lo voto per due ragioni: quand’uno partecipa alle primarie si impegna – almeno a metà – ad accettarne il risultato; mi interessa restare nel dibattito della sinistra nel quale da sempre mi batto contro i radicali liberi.

170 Comments

  1. Clodine

    Su Ignazio Marino, condivido obtorto. Del resto, caro Luigi, che dire:”beati monoculi in terra caecorum” : “tra ciechi l’orbo è un signore”…tuttavia anch’io, come te, tento una difesa ad oltranza dai radicali liberi!
    Circa T. Giuntella, non sapendo a quale santo votarmi, mi fiderò del tuo fiuto…

    21 Maggio, 2013 - 20:56
  2. Se siamo alle intenzioni di voto…..

    anche io ho già deciso per Marino,
    e per Giuntella che seguo generalmente sul web e stimo.

    21 Maggio, 2013 - 21:51
  3. Clodine

    Da non dimenticare, tuttavia, che ogni ideologia -compresa quella a dir poco terrifcante di Holland sulla legalizzazione dei matrimoni omosessuali, aspramente contestata da Venner tanto da immolare la propria vita: protesta altamente simbolica oltre che politica- rientra in quel dinamismo cancerogeno che produce metastasi irreversibili dalle quali cerco disperatamente di prendere le dovute distanze…

    22 Maggio, 2013 - 8:34
  4. Nino

    Agli elettori romani ed extra ricordo la possibilità di esprimere la “preferenza di genere” e per chi vota i maschietti nel PD al comune di Roma, segnalo due donne in gamba: Luigina di Liegro e Valentina Grippo.

    22 Maggio, 2013 - 8:42
  5. Francesco73

    Apprezzo lo spirito di Luigi, partecipare alle primarie vuol dire, anzitutto, lealtà nel riconoscimento dei risultati.
    Dopodichè, la candidatura di Marino resta un gravissimo errore e, penso, un’oggettiva cortesia fatta ad Alemanno.
    Detto questo, io voterò Marchini.

    22 Maggio, 2013 - 9:53
  6. Federico Benedetti

    Treasecolo.
    Come si può pensare di “combattere i radicali liberi” nel PD sostenendo come sindaco di Roma (dico Roma, mica un paesino da valle come Lagosanto o Goro) l’esponente più laicista e radicaleggiante del Partito?
    Se Marino diventerà sindaco di Roma arriverà al congresso del PD come un trionfatore e farà valere le proprie (pessime e dannose) posizioni. Sarebbe opportuno che perdesse: solo con una sua sonora sconfitta i cattolici di sinistra potranno contribuire a “combattere” i radicali liberi del PD…
    Già pensare di votare un sindaco di sinistra dopo le pessime amministrazioni di Rutelli e Veltroni è indice di voto ideologico, ma poi votare uno come Marino, favorevole ai matrimoni gay, all’eutanasia, alla fecondazione eterologa, ad una visione della vita, della famiglia e della società che confligge apertamente con i valori cattolici… Ma come si fa?

    Leggete un po’ cosa combinano le sinistre “mariniane” a Genova: notizia di questa mattina:

    http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/05/22/APj9UFaF-registro_civili_genova.shtml

    Come fa un cattolico che voglia essere coerente votare Ignazio Marino, che dichiara pubblicamente, commentando i dati del rapporto Eurispes sul posizionamento degli italiani sui temi etici:
    “Su temi come testamento biologico, unioni civili e fecondazione assistita l’Italia è molto più avanti del suo parlamento”.
    “Riscriveremo la legge 40, che è antiscientifica e crea forti diseguaglianze perché non tiene conto del calvario di tante famiglie che desiderano avere un figlio. E torneremo sul testamento biologico, per dare agli italiani una legge seria che garantisca la libertà di scelta delle cure. Insomma, il tema dei diritti civili sarà un elemento centrale della nostra azione di governo, perché non basta parlare di austerità ma servono riforme che modernizzino la società e migliorino la vita delle persone.”

    Per il bene di Roma e per il futuro della sinistra italiana è molto meglio che a questo giro vinca Alemanno…

    22 Maggio, 2013 - 11:13
  7. Federico Benedetti

    Ultima nota, e mi scuso sin da adesso con il padrone di casa che però, conoscendomi, capirà perchè insisto.
    Cattolici “aduti” come Giuntella non hanno nessuna voglia e nessunissima intenzione di contrapporti alla deriva laicista e radicaleggiante del PD. Restano afasici, non identitari e “inapparenti” (come qualcuno scriveva di Renzi qualche mese fa). Si occupano di altro, parlano di “sociale”, ma dimenticano completamente i valori cattolici e il contributo che come cattolici coerenti dovrebbero opprire e sostenere nel dibattito politico.

    Leggete cosa è emerso lo scorso autunno quando Giuntella è intervenuto ad una manifestazione politica nella mia città:

    http://www.estense.com/?p=256756

    Sottolineo che non sono mai stati menzionati i valori cattolici: assenza totale. Sono evocati solo per criticare chi si ostina a difenderli.
    Come può il mondo cattolico fidarsi di queste persone?
    Infatti:

    http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/campidoglio-rischio-deriva-sui-valori.aspx

    22 Maggio, 2013 - 11:28
  8. discepolo

    Caro Federico Benedetti ma come fai a trasecolare?
    E’ molto semplice . chiunque sia e qualsiasi cosa pensi il candidato PD i fedeli elettori Pd votano PD. Non hai ancora capito che i nostri amici del blog che dichiarano di votare Marino lo votano “proprio” e semplicemente perchè è del PD ? perchè è di sinistra? E’ un volto di “partito” , almeno Luigi ha il coraggio e l’onestà di dichiararlo!

    22 Maggio, 2013 - 11:32
  9. Dominique Venner, 78 anni,
    militante dell’estrema destra,
    recatosi in Notre Dame, quivi si spara un colpo in bocca.
    In quel momento nella cattedrale ci sono circa 1.200 persone.

    “Il faudra certainement des gestes nouveaux,
    spectaculaires et symboliques pour ébranler les somnolences,
    secouer les consciences anesthésiées et réveiller la mémoire de nos origines.
    Nous entrons dans un temps où les paroles doivent être authentifiées par des actes.”

    Questa l’ultima cosa che scrive, Venner, nel suo blog.
    Contro gli islamici che ritiene prenderanno potere in Francia,
    contro le persone omoaffettive.

    C’è chi si suicida per la perdita della casa, del lavoro…suicidarsi perchè si ha perso ogni speranza, sono alcuni dei motivi che in questi tempi portano tanta gente al gesto estremo,
    ma Venner lo fa come ultima provocazione reazionaria,
    con l’ orribile scelta del palco e scontata la reazione della destra francese che ne farà un martire.

    Venner è stato un uomo che ha sempre cercato nemici immaginari all’esterno
    alla fine ha sparato al nemico che aveva dentro.

    Era devastato dall’odio verso il prossimo.

    Il pericolo è che qualche mente dello stesso calibro
    decida di passare dalla violenza contro stesso alla violenza contro gli altri

    Con un gesto eclatante e fuori misura
    ha voluto rendere ancora più eclatante il suo disprezzo per altre persone.

    Si è ucciso perché non comprendeva il bisogno di rispettare l’altro qualunque cosa faccia e pensi nel rispetto delle leggi.

    Un sintomo inquietante dell’ottuso fanatismo che scorre carsicamente in Europa.

    Non esiste nessuna similitudine con chi si uccide per protesta in regimi totalitari, penso ai monaci buddisti, dove non esiste la possibilità di un dialogo.

    22 Maggio, 2013 - 11:46
  10. Io voto Marino e Giuntella,perchè credo nella Libertà.

    La libertà e il diritto di tutti ad amare e costruire un futuro con la persona che si ama.

    La libertà e il diritto di gestire la propria vita senza che altri affermino proclami dittatoriali.

    La libertà di comprendere l’evoluzione della fecondazione.

    Sono nato nella comunità cattolica.

    Vivo nella comunità cattolica da sempre, attraverso gli amici, la parrocchia, i gruppi ecclesiali in cui mi impegno.

    I cattolici integristi se ne facciano una ragione.
    Non sprechino le parole

    22 Maggio, 2013 - 11:55
  11. FABRICIANUS

    Federico, c’è un bicchiere di gazzosa che ti aspetta al bar.

    Un caro saluto.

    22 Maggio, 2013 - 12:03
  12. FABRICIANUS

    Mi domandavo: ma discepolo e Federico sono cittadini romani?

    Chi fa ideologia?? Chi abita a Roma e vive la città e quindi ha tutto il diritto di fare le sue scelte, oppure chi risiede a 800-1000 km e allarga il discorso su questioni di cui un Sindaco non si occupa minimamente? (Fatta eccezione per il registro delle unioni civili che è pochissima, dico pochissima cosa).

    Il Testo Unico degli Enti Locali che è la base normativa per un Sindaco, (dopo la Costituzione e leggi Civili) prevede per caso che il primo cittadino debba occuparsi di eutanasia e di aborto? Prevede che debba legiferare sulla legge 40?

    Chi fa ideologia?

    22 Maggio, 2013 - 12:16
  13. luca73

    Se fossi di Roma, sinceramente, non so chi – o cosa – voterei. Ma non è questo l’argomento del mio intervento – e spero che Luigi mi passi OT.

    Ieri c’è stato un suicidio nella Cattedlare di Parigi. Quando il suicidio vuole assumere un valore politico, il giudizio deve essere in linea con l’idea irrinunciabile che i valori non negoziabili non si impongono con la forza e vanno tutelati senza tentennamenti.
    Perciò, la difesa della famiglia (anche di fronte a decisioni disarmanti ed inumane) non può sacrificare la vita.
    Il gesto di Dominique Venner non può quindi essere salutato positivamente.

    La legge sulle nozze gay va contestata con ben altri mezzi.
    Senza macchiare di sangue una grande campagna di popolo, come quella di Francia.
    E tenendo presente che se dici “nozze” gay dici adozioni gay (quindi attenzione a chi si vota!)

    22 Maggio, 2013 - 14:11
  14. Francesco73

    La divisione accesa che si registra anche qui tra cattolici su questo argomento dimostra che la candidatura di Marino, appunto, è stato un tragico svarione del PD e della Sinistra in genere.

    22 Maggio, 2013 - 14:11
  15. Federico Benedetti

    @Fabricianus,
    non è questione di “impicciarsi” in questioni locali degli elettori romani. Chi diventa sindaco di Roma ha una visibilità e un potere non indifferente, specie se consideriamo che tutti i partiti (perlomeno quelli di governo) se stanno passando piuttosto male. E’ una elezione che indirettamente riguarda tutti gli Italiani. Inoltre Luigi ci propone le sue motivazioni e accenna alle sue riflessioni nel merito della candidatura di Marino: su questo almeno si può discutere?
    Ha ragione discepolo: ai cattolici di sinistra i valori non negoziabili non interessano per niente. Conta solo la coloritura politica dei candidati. A scatola chiusa.
    Il “tragico” errore è che ci siano cattolici che votano per uno come Marino, dandogli la spinta che gli serve per imporre la sua visione laicista e relativista.

    22 Maggio, 2013 - 14:36
  16. Federico Benedetti

    Quanto al suicidio di Venner, è chiaro che non può essere giustificato e nemmeno può essere contemplato tra le forme di dissenso della “destra cattolica” alla famigerata legge francese sui matrimoni tra gay.
    Da un lato, anzi, rischia di dare l’immagine che gli unici contrari alla legge siano dei pazzi fanatici.
    Sappiamo che non è così.
    Tuttavia c’è un messaggio importante che possiamo ricavarne: il matrimonio tra gay NON è solo una questione che riguarda una minoranza della popolazione e “chi se ne importa, se i gay si vogliono sposare lasciamoli fare”.
    La questione è molto rilevante e riguarda tutti, perchè interviene in una sfera che incide profondamente nella vita di tutti i cittadini. Non si può legiferare con superficialità ascoltando solo una campana e sottovalutando il dissenso che una buona parte della popolazione (il popolo sovrano), anche quella laicissima e secolarizzata (quindi civile) della Francia, nutre nei confronti di una visione laicista della famiglia, una visione che equipara gli egoismi e che non si interessa dei figli e del futuro stesso della società.

    22 Maggio, 2013 - 14:47
  17. Federico Benedetti

    Quanto è accaduto e sta accadendo in Francia dimostra che il prezzo da pagare è altissimo e che prima di votare “a scatola chiusa” Marino, solo perchè è il “candidato ufficiale del PD”, bisognerebbe pensarci molto bene.
    E poi votare un altro.

    Per allontanare i sospetti che possa parlare per “ideologia”, come mi accusa Fabry, suggerisco una preferenza per chi volesse votare la lista del PD a Roma: Michela Di Biase, compagna more uxorio del Ministro Dario Franceschini, “cattolico adulto” ferrarese, separato dalla moglie, che si sta prodigando a sostegno della sua elezione. Votate, votate, votate.

    22 Maggio, 2013 - 14:55
  18. nicoletta z.

    Bene Federico, io sono di Roma e voto Marino (Alemanno pigliatevelo voi). Ero incerta sulla preferenza, e ora che ho letto il tuo link preferirò Giuntella, sulla scia di Matteo del quale condivido entrambi i commenti.
    Fermo restando che un sindaco può avere tutte le idee che vuole ma non firma le leggi di uno Stato, io non mi sento affatto minacciata (e credo che nulla in assoluto sia minacciato) da provvedimenti che mirano a riconoscere e a tutelare diritti civili e libertà di scelta. Non mi interessano leggi a misura di cattolico, chi governa si assume la responsabilità degli interessi di tutti i cittadini: ciascuno poi deciderà per sé e secondo la propria coscienza.
    A Discepolo ricordo che le sue parole sull’appartenenza politica sono un tantino antistoriche – e, per tenerci larghi, lo sono almeno dai tempi del referendum sul divorzio.

    22 Maggio, 2013 - 14:55
  19. Federico Benedetti

    @Nicoletta,
    non faccia giochini con me. Lei appartiene a quell’area politica, ha sempre sostenuto (almeno qui) idee coerenti con la visione di Marino. Quello è il suo posto. Mi permetto solo di osservare che non mi sembra il candidato più idoneo a rappresentare i cattolici. Perlomeno quelli che vogliono essere cattolici.

    22 Maggio, 2013 - 15:00
  20. Se ci tgengono così tanto,
    che vengono a dettarci per chi dobbiamo votare a Roma,

    perchè non lasciano baracca e burattini
    e vengono a vivere a Roma,
    così possono votare anche loro ?

    Sono sicuro che avrebbero la gioia di votare la formazione del cuore
    che a casa loro non hanno
    http://www.italiacristiana.it/index1.htm

    22 Maggio, 2013 - 15:09
  21. Federico Benedetti

    Ma che bel democratico!

    22 Maggio, 2013 - 15:12
  22. Federico Benedetti

    Mi sembra che il Vicariato abbia le idee chiare.

    22 Maggio, 2013 - 15:25
  23. per fortuna che il sabato e domenica
    non ce lo dobbiamo sorbire.

    22 Maggio, 2013 - 15:27
  24. Francesco73

    In fondo il caso francese dimostra assai bene che il radicalismo laicista è la benzina più efficace per il sanfedismo cattolico di reazione, e non avrei troppi dubbi sul fatto che entrambe le tendenze rappresentano una palla al piede per qualsiasi Paese.
    Come cattolico, mi preoccuperei di organizzare una società in cui tutti possano vivere secondo le proprie inclinazioni. Ma certo facendo alcune scelte di fondo, e anche presentando laicamente una proposta che deriva dall’antropologia specifica in cui – sempre come cattolico – mi riconosco.
    Mi pare invece che la posizione dei cattolici pro-Marino sia di un voltairrismo minore, talmente tanto preoccupati che gli altri possano scegliere liberamente che modello darsi da rinunciare a presentare il proprio.
    E’ il vezzo del cattolicesimo adulto, nulla di nuovo.

    22 Maggio, 2013 - 15:36
  25. Federico Benedetti

    Perchè non riesci a confrontarti?

    22 Maggio, 2013 - 15:37
  26. Perche’ sei incapace ad accettare la libertà delle altre persone ?

    22 Maggio, 2013 - 15:45
  27. Luigi Franti

    Sul suicidio di Venner: un conto è vederlo come un gesto tragico (quale oggettivamente ogni suicidio è), disapprovarlo, evitare di farne un simbolo positivo … un altro è pisciare sopra il cadavere, come ha fatto il signor Matteo alle 11.46. (La delicata metafora viene da Piazzale Loreto, come si sa …)
    Sono poche le cose che mi fanno ribrezzo, ma questa è una: l’insulto al morto, lo sghignazzo sul carcerato (qui qualcuno lo fece su Cuffaro, per esempio), la gogna di chi è caduto in disgrazia …
    Secondo il mio umile parere, il signor Matteo farebbe una cosa ben fatta se si vergognasse (e anche molto) di ciò che ha scritto stamattina.

    22 Maggio, 2013 - 15:56
  28. “Pisciare sul cadavere” ?

    Non so cosa hai letto,
    ma faresti bene a rileggere.

    E…. mettiti anche gli occhiali….

    22 Maggio, 2013 - 16:00
  29. Federico Benedetti

    Sono capacissimo, ma rivendico la libertà di affermare le mie idee.
    Qui poi si è parlato anche di cattolicesimo e della rappresentanza politica dei cattolici e credo che su questi temi ci si possa anche confrontare.
    Capisco che a te tali questioni non interessino, perchè sei schierato in un fronte laicista e difendi a spada tratta battaglie che, in tutta evidenza, non sono quelle del mondo cattolico e confliggono apertamente con i valori non negoziabili.
    Rispetto la tua libertà e tu rispetta la mia di sostenere che le tue scelte sono sbagliate e non sono coerenti con gli insegnamenti della Chiesa.

    22 Maggio, 2013 - 16:02
  30. Luigi Franti

    Sul voto per il sindaco di Roma. Non vivo a Roma e non sarei all’altezza di viverci (bastandomi e avanzandomi il mio piccolo borgo). Quindi non so proprio se e come voterei. (Certo, Alemanno non mi è mai sembrato molto sveglio …).
    Però su Marino ho un’obiezione di coscienza, che se fosse presente qui formulerei in questi termini:
    «Ma come, tu sei un cardiochirurgo specializzatissimo, fai trapianti ai bambini, salvi delle vite tutti i giorni, e la società ha speso una barca di soldi per formarti ad un compito per il quale non è che c’è la pletora dei sostituti … e tu che fai? Invece di operare i bambini malati ti metti a fare il politico?».
    Più immorali di così …

    22 Maggio, 2013 - 16:03
  31. Nino

    Caro Matteo io invece ho forti perplessità sul voto alle prossime comunali
    sarei tentato di votare AlèMagno ma m’intrigano anche le liste:
    Lista Civica Militia Christi
    CasaPound
    La Destra
    Popolari Liberi e Forti
    Italia Cristiana
    Fiamma Tricolore
    Roma risorge
    e anche il palazzinaro fighetto del Marchini cooperante di Casini, Alè Magno, Mondello e compagnia di giro.

    Cosa mi consigli?

    22 Maggio, 2013 - 16:06
  32. Rispetto la tua libertà e tu rispetta la mia di sostenere che le tue scelte sono sbagliate e non sono coerenti con gli insegnamenti della Chiesa.

    ____________________________________

    Già me lo hai scritto un sacco di volte,
    ti ripetero’ sempre che sbagli,
    anzi che non capisci un tubo….

    Vogliamo continuare così….

    E’ questo il modo che per te si chiama confrontarti ??????

    Se lo ha detto la mamma o il babbo,
    è così è basta !

    Povero fanciullo !

    22 Maggio, 2013 - 16:06
  33. Federico Benedetti

    Povero fanciullo?
    E’ così che TU, tu Matteo, rispetti chi non la pensa come te?

    22 Maggio, 2013 - 16:11
  34. Ancora come il BUE ?????

    Le tue insistenze sono veri e propri stalking !!!

    La correttezza per te non esiste.

    22 Maggio, 2013 - 16:18
  35. Il Foglio e il Giornale,
    quotidiani della famiglia Berlusconi.

    Io consiglierei Le Ore,
    almeno
    fa buon sangue
    e non solo….

    22 Maggio, 2013 - 16:48
  36. nicoletta z.

    @Marilisa: touché! Grazie.

    22 Maggio, 2013 - 16:52
  37. Sara1

    Francesco non mi risulta però che il suicida fosse cattolico. A quanto letto, molta destra estrema è di fatto pagana nella concezione della vita e anche anticristiana (vedi Evola che era così legato alla tradizione da trovare troppo moderno anche il cristianesimo, si può anche evocare culti molto più arcaici attaccando la contemporaneità).

    L’ultima frase che ha lasciato questa:

    «Bisogna ricordarsi – conclude – come ha genialmente formulato Heidegger, che l’essenza dell’uomo è nella sua esistenza e non in un ‘altro mondò. È qui e ora che si gioca il nostro destino fino all’ultimo secondo. E questo ultimo secondo ha importanza quanto tutto il resto della vita. È perchè bisogna essere noi stessi fino all’ultimo secondo. È decidendo noi stessi, volendo veramente il nostro destino, che si è vincitori del nulla».

    Che con il cristianesimo ha poco da spartire.

    22 Maggio, 2013 - 16:52
  38. Communiqué
    21 mai 2013
    Le mardi 21 mai aux alentours de 16h, un homme s’est suicidé par arme à feu à l’intérieur de la cathédrale.

    Le personnel de la cathédrale a tenté de réanimer la personne avant l’intervention rapide des secours.

    La cathédrale, fort fréquentée à cette heure de la journée, a été évacuée pour faciliter l’intervention des pompiers et des policiers.

    Comme il est d’usage en tels cas, une messe de réparation a été célébrée par Monseigneur Jérôme Beau, évêque auxiliaire de Paris, en présence de Monseigneur Patrick Jacquin, recteur-archiprêtre, de prêtres de la cathédrale et de quelques fidèles dont des membres du personnel.

    La veillée pour la Vie, prévue ce jour à 20h30, est maintenue.

    http://www.notredamedeparis.fr/spip.php?article1657

    22 Maggio, 2013 - 17:07
  39. FABRICIANUS

    Da sempre cattolicesimo e destra sono un ossimoro. 🙂

    22 Maggio, 2013 - 17:31
  40. Ciao Nino,
    stamani ho trovato nella posta del gruppo che seguo, questa e-mail:

    Oggetto: Portiamo il messaggio del Vangelo in politica!?

    Spett.le Associazione,
    vi scriviamo affinchè possiate conoscere e divulgare la nostra iniziativa che fin dall’inizio è stata consacrata all’Immacolata.

    Siamo dei giovani e meno giovani, cattolici, che hanno accolto l’invito del Beato Giovanni Paolo II e del Papa Emerito Benedetto XVI, d’impegnarsi nel campo politico.

    Il nostro Movimento si chiama “Italia Cristiana” e fonda tutta l’azione politica sull’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica che vogliamo testimoniare nel campo istituzionale, quale fondamento di giustizia per tutti: cattolici e non cattolici!

    Per la prima volta saremo presenti alle prossime elezioni comunali di Roma del 26 e 27 maggio 2013 con il nostro candidato sindaco: Fabrizio Verduchi.

    Il contrassegno raffigura un Cuore Coronato racchiuso in uno scudo tricolore, simbolo che rappresenta la volontà di sottomettere il nostro progetto di evangelizzazione nella politica e l’intera Italia, al Cuore Immacolato di Maria.

    La scelta della “porta stretta”, ci imponeva di non cercare alleanze con altri partiti che non ci rappresentano (perché scendono a compromessi sui valori non negoziabili!), per cui le difficoltà nel farci conoscere e nel cercare di ritagliare uno spicchio di visibilità si sono moltiplicate, lasciandoci ai margini della competizione politica a causa del boicottaggio dei mass media e dei nostri personali mezzi economici di propaganda, inefficaci in confronto ai milioni di euro spesi dai grandi schieramenti.

    Riteniamo che questo progetto non ci appartenga, ma sappiamo di essere solo degli strumenti a servizio di Dio, che si fidano delle vie della Provvidenza che solo Dio con la sua fantasia riesce a tracciare.

    Il nostro motto è: “Fare politica per servire”, come ci insegna Gesù nel Vangelo, i capi siano i servi di tutti, vogliamo sconfiggere la politica dei privilegi e ridare dignità ad un servizio altamente caritatevole quale è quello politico.

    Vi scriviamo innanzitutto per farci conoscere e poi se vorrete e se potrete aiutarci in qualsiasi modo vi saremo grati di aver contribuito con noi all’edificazione del Regno di Dio nelle istituzioni.

    Se voleste approfondire la nostra azione politica, potete consultare il nostro sito: http://www.italiacristiana.it oppure visitare la pagina facebook attiva in rete, se invece voleste mettervi in contatto con noi telefonicamente potete chiamare il 340/9402518 oppure scrivere a Fabrizio Verduchi alla sua mail presidente@italiacristiana.it
    Vi chiediamo comunque di sostenerci con il vostro voto e con la preghiera.

    Cordiali saluti in Gesù e Maria

    Il candidato sindaco Fabrizio Verduchi
    Ed i candidati consiglieri di “Italia Cristiana”

    22 Maggio, 2013 - 18:06
  41. Nino

    Addio a don Gallo, prete degli ultimi
    Il sacerdote è morto a 84 anni. Lo ha reso noto a Genova il portavoce della Comunità di San Benedetto al Porto. Una figura dal grande impegno sociale senza timore nel denunciare le ingiustizie, fino a divenire scomodo per le stesse gerarchie ecclesiastiche

    RIP

    22 Maggio, 2013 - 18:28
  42. a d.Gallo
    RIP

    22 Maggio, 2013 - 18:35
  43. Clodine

    Addio don Gallo, ti ricorderò nelle mie preghiere….

    22 Maggio, 2013 - 19:32
  44. lorenzo

    Caro don Gallo, pieno di difetti e di passione per Gesù e per gli altri, amato e detestato come tutti gli uomini veri di Cristo, ora che hai terminato la battaglia, prega per me….

    22 Maggio, 2013 - 20:02
  45. FABRICIANUS

    Ciao don Gallo.

    22 Maggio, 2013 - 20:08
  46. nicoletta z.

    Addio don.

    22 Maggio, 2013 - 21:24
  47. Marilisa

    Don Gallo, un prete “scomodo” (come tanti altri) perché diceva liberamente quel che pensava e che dava fastidio alle gerarchie.
    Da molti non amato, e si capisce il perché: la verità dà fastidio e disturba.
    Amatissimo dagli “ultimi”.
    Mi piaceva molto e ne apprezzavo la sincerità e la coerenza, doti non comuni che richiedono il “coraggio” di andare controcorrente.
    Il Signore lo accolga nella luce della sua gloria.

    23 Maggio, 2013 - 0:58
  48. lorenzo

    Non per voler incensare don Gallo, che mi avrebbe sicuramente spernacchiato, e quindi senza voler fare paragoni forzati…ma spesso anche grandi santi si sono trovati in aperta e violenta rotta di collisione con ” le gerarchie”. Basta ricordare il caso di padre Pio, ma anche quello meno scontato di don Bosco, che dovette subire una lunghissima e serrata ” guerra” direttamente dal suo vescovo…
    Queste collisioni sono in certa misura inevitabili, e non significano forzatamente
    miopia e cecità di superiori, vescovi e cardinali.

    23 Maggio, 2013 - 8:46
  49. Clodine

    “Prete Anarchico”: ossimoro di grande effetto!

    23 Maggio, 2013 - 8:56
  50. Clodine

    Mio nonno, proprio come don Gallo, era anarchico ,sempre dalla parte dei disperati, degli stranieri [che portava anche in casa], dei senza Dio. Ma si definiva ateo. Anzi “ateo combattente”! E rimase fedele al suo impegno fino alla fine…
    Un prete….dovrebbe fare il prete, non l’anarchico! Ma questo è una mia opinione, del tutto opinabile ovviamente.

    23 Maggio, 2013 - 9:00
  51. Federico Benedetti

    La beatificazione di don Gallo proprio no.
    Molti lo hanno criticato perchè confondeva cattolicesimo e comunismo, Vangelo e Costituzione, e in genere propendeva per il comunismo a discapito del cattolicesimo e dei valori cattolici.
    Chi semina vento raccoglie tempesta e lui ha seminato vento e odio ideoloogico. Raccoglierà quello che ha seminato.
    Ha fatto anche del bene, si è interessato anche dei poveri e degli emarginati. Il Signore gli renderà merito.
    Ho incontrato don Gallo in un’occasione e magari vi racconterò la mia impressione.
    Per rispondere alla provocazione di Fabricianus posso solo dire che don Gallo è stato la dimostrazione che non si può essere cattolici e di sinistra e che è impossibile essere sacerdoti e comunisti nello stesso tempo.
    Riposi in pace e Dio lo perdoni.

    23 Maggio, 2013 - 9:24
  52. Federico Benedetti

    Matteo si stupisce che ci siano cattolici non relativisti che si impegnano ad essere coerenti in politica. Io mi stupisco che ci siano cattolici che votano per Marino. Questo stupore nasce dal fatto che abbiamo perso il senso dell’identità dei cattolici in politica.
    Nè fondamentalisti, ne’ relativisti: cattolici coerenti che propongono e sostengono una visione della vita, della famiglia e della società coerente con i propri valori.

    23 Maggio, 2013 - 9:28
  53. Marilisa

    Fare il prete cristiano significa innanzitutto essere seguaci del Cristo, a tutti i costi, seguendo l’imperativo della coscienza non dell’ Istituzione.
    Molti preti hanno fatto sentire la loro voce discorde, e molti, scoraggiati, hanno preferito abbandonare di fronte a prese di posizione ottuse o addirittura in contrasto con i dettami evangelici.
    Se “anarchia” vuol significare criticare la gerarchia (ripeto: “criticare”) quando sbaglia, si sappia che ciò non è ribellione, che è tutt’altra cosa.
    Del resto, don Gallo operava a tutti gli effetti nel seno della Chiesa e non fu allontanato.
    Altri lo furono, salvo poi essere stati riabilitati.
    La Chiesa gerarchica dovrebbe togliersi la sabbia dagli occhi senza perdere tempo, non in tempi dilazionati quando magari le persone prima malviste vengono in seguito magari anche beatificate. Quando è troppo tardi.
    Questa, caro Lorenzo, è proprio ” miopia e cecità” senza mezzi termini.

    23 Maggio, 2013 - 10:00
  54. Marilisa

    Federico B., non credo proprio che Dio debba perdonare don Gallo per avere avuto testa e cuore rivolti a sinistra.
    Tu, ammirevole cattolico non relativista, ti dovresti vergognare, ma proprio molto, di queste parole :”Chi semina vento raccoglie tempesta e lui ha seminato vento e odio ideoloogico. Raccoglierà quello che ha seminato. ”
    Perché osi giudicare? Con quale coraggio? Giudica te stesso. Vergognati!
    Temo che tu abbia ben poco di veramente cristiano e abbia ancora proprio molto da imparare.
    Sono indignata dalle tue parole miserabili.

    23 Maggio, 2013 - 10:20
  55. Luigi Franti

    I morti son morti. E vanno rispettati tutti, come cercavo vanamente di far presente al signor Matteo. Il precetto tradizionale: “de mortuis nihil nisi bonum” è saggio.
    In questo caso, per quanto mi riguarda: “nihil”. Non una parola sulla persona defunta.
    Noto però che qui c’è gente che invece i morti li divide in categorie: i “suoi”, che sono da venerare, e gli “altri”, che si possono trattare come pezzi di merda.

    23 Maggio, 2013 - 10:45
  56. Federico Benedetti

    Don Gallo non era un santo. La gerarchia lo ha tollerato per non farne un martire, richiamandolo ripetutamente.
    Incontrai Don Gallo una ventina (abbondante) di anni fa in un incontro organizzato dai Salesiani in occasione della festa di Don Bosco, il 31 gennaio.
    Potrei dare indicazioni ancora più precise, giusto per dimostrare che non parlo per sentito dire.
    Si presentò in “borghese”, dicendo che lui indossava la “divisa da prete” solo per andare in TV o per parlare con il suo Arcivescovo in Curia, era rammaricato di non poter fumare in sala, comunciò subito a parlare della sua comunità di emarginati spiegando come nel tempo agli operai meridionali si fossero sostituiti gli immigrati. Ad un certo punto si infervorò moltissimo e alle numerosissime parolacce ed espressioni triviali aggiunse una BESTEMMIA. Forse incrociò gli occhi scandalizzati di qualche salesiano o magari proprio i miei, non so, ma dopo diversi minuti spiegà alla platea che lui stava con i poveri e aveva finito per acquisire il linguaggio dei poveri che comprende anche le bestemmie. Non si scusò per la bestemmia, andò avanti a raccontarci altre azioni meritorie del suo apostolato tra i poveri, come accompagnare le propstitute extracomunitarie ad abortire…
    Questo è stato il mio incontro con don Gallo e mi ha veramente e profondamente scandalizzato. Non solo me, per la verità.
    Ricordate cosa disse il Signore di chi scandalizza i “piccoli”?
    Si dice che don Gallo abbia soccorso poveri ed emarginati e il merito del suo lavoro è ampiamente e giustamente riconosciuto da tutti, laici e cattolici. Il Mondo ha amato don Gallo perchè rappresentava un cattolicesimo “utile”, che si occupa solo dei poveri e non disturba la mentalità corrente e il relativismo. Don Gallo fu un alfiere del reltivismo e fu un comunista convinto e un militante dell’estrema sinistra laicista, atea e ferocemente anticlericale.
    Non vestiva da prete, non parlava come un prete, non portava il Vangelo ai poveri (ma semmai la Costituzione), non finiva le sue celebrazioni con benedizioni e inni, ma con il pugno chiuso e Bella Ciao, non aiutava le donne bisognose a non interrompere la propria gravidanza ma le aiutava ad abortire, non aiutava i tossicodimendenti a uscire dal dramma della droga ma firmava appelli per la legalizzazione degli spinelli, non insegnava a non bestemmiare ma si aggiungeva al coro delle bestemmie, non provava a convertire gli atei ma dava ragione ai non credenti e ai non praticanti, non ha mai difeso la famiglia fondata dal matrimonio ma ha partecipato ai Gay Pride, non contrastava il relativismo e il soggettivismo ma li giustificava purchè servissero alla sua causa (cioè al successo elettorale dei rossi)…
    Molti cattolici sono rimasti scandalizzati dalla sua predicazione e dal suo esempio. Era amatissimo dal Mondo (e dai suoi sacerdoti: Scalfari, Fazio…) e ha accettato le ragioni di questo mondo, perlomeno quelle filtrate dalla sua ideologia comunista, antifascista e antiberlusconiana.. Non credo trovasse il tempo materiale per parlare di Dio e per un serio esame di coscienza.
    Avrebbe potuto dedicarsi per intero alla politica ed evitare di profanare il suo ministero.
    Il Signore lo ricompensi del bene che ha fatto ai poveri e perdoni le sue intemperanze e i suoi eccessi. Non era un santo e dubito che verrà mai beatificato. Chi lo ha amato (per la militanza politica, non certo per la carità ai poveri di Genova) lo piangerà, che non lo ha amato pregherà per lui invocando la misericordia del Signore.
    Riposi in pace.

    23 Maggio, 2013 - 10:52
  57. Federico Benedetti

    @Marilisa,
    ti ricordo le parole del Signore:

    “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!”.
    Mt 18, 6-7

    Il Signore mi perdoni per l’aspro giudizio espresso nei confronti di un fratello defunto, ma non potevo proprio leggere in silenzio gli elogi e la beatificazione di chi ha a lungo dato scandalo nella Chiesa, abusando del proprio ministero.

    23 Maggio, 2013 - 10:59
  58. Nino

    “Noto però che qui c’è gente che invece i morti li divide in categorie: i “suoi”, che sono da venerare, e gli “altri”, che si possono trattare come pezzi di merda.”
    —-

    E’ la chiesa gerarchica fascista e di destra e dei dei suoi seguaci appecoronati che si destreggia abilmente da lungo tempo a dividere, a fare categorie.
    Giovanni Paolo II – santo subito
    Escrivà de Balguer santo prima, ci manca che lo beatificassero in vita
    Maciel Degollado, solo perchè non è morto prima degli scandali, altrimenti i miei nipoti se lo sarebbero trovato santo.

    Romero, 30 e passa anni di traccheggi cazzeggi per beatificarlo, doveva arrivare questo papa per chiudere la partita.
    E l’assassinio di p. Rutilio Grande, gesuita e suo collaboratore, ucciso con un anziano e un bambino appena un mese dopo il suo ingresso in diocesi, anche costoro caduti nel dimenticatoio.
    Gli altri 6 gesuiti del Salvador trucidati dal regime fascista e martiri di cui si sa nulla dell’eventuale iter di beatificazione.

    A proposito di letame.
    Qualcuno dei magnifici duri e puri blogger dovrebbe passarsi la carta igenica sulla faccia.

    23 Maggio, 2013 - 11:49
  59. Nino

    Caro Matteo,

    c’è gente innamorata dei cosiddetti movimenti a cui non servono e non bastano le reprimende di Francesco chiare e inequivocabili come quelle pronunciate da Francesco sabato scorso e ripetute domenica, per scrollarsi dagli occhi il prosciutto stratificatosi negli anni .

    Questi soggetti anteponendo lo scudo relazionale con l’aggettivo “cattolico” risolvono le questioni semplificando.
    Siamo tra di noi, che bello, come stiamo bene.

    23 Maggio, 2013 - 12:02
  60. Federico Benedetti

    A chi sostiene mentendo che:
    “E’ la chiesa gerarchica fascista e di destra e dei dei suoi seguaci appecoronati che si destreggia abilmente da lungo tempo a dividere, a fare categorie”,
    ricordo che è una tentazione di tutti, cattolici e non cattolici, di destra e di sinistra. Basterebbe ascoltare la predica di uno qualsiasi dei tanti “preti arcobaleno” (quelli come don Farinella, anche lui genovese, tanto per fare un esempio) o dei tantissimi “sacerdoti” del laicismo, specialmente di sinistra.
    Si divide per poter dire: noi siamo i buoni (i laici, i democratici) e gli altri sono i cattivi.
    I buoni contri i cattivi, come al referendum sulle scuole paritarie di Bologna per intenderci:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/22/bologna-il-referendum-sulla-scuola-riscopre-guelfi-e-ghibellini/601782/

    23 Maggio, 2013 - 12:18
  61. Luigi Franti

    Perdoni se glielo dico così direttamente, non voglio assolutamente offenderla, ma come è sciocco lei, signor Nino!
    Rimango spesso a bocca aperta quando leggo i suoi interventi e provo, senza volerlo, quasi un senso di ammirazione.
    (Ora, io sono una persona di levatura modestissima: mi immagino che goduria sarebbe stata, che so, per un Flaubert, se l’avesse conosciuta!).

    23 Maggio, 2013 - 12:19
  62. Luigi Franti

    Ah, poi c’era un’altra cosa: siccome questa discussione era nata dalla dichiarazione di voto di Luigi “totocordeproGiuntella-obtortocolloproMarino”,
    davvero a nessun altro fa problema che un cardiochirurgo specializzato nei trapianti sui bambini, presumibilmente al massimo livello di competenza mondiale, smetta di salvare vite umane (di bambini!) per fare il politico (cioè per il 90% del tempo fare delle chiacchiere)?
    Se guardate gli altri politici vedete che:
    – la maggioranza prima di fare politica non faceva niente;
    – un certo numero faceva professioni come: giornalista, sindacalista ecc., che sono più o meno come fare il politico;
    – qualcuno faceva il magistrato, ed è meglio che ora faccia il politico perché i danni sono minori;
    – uno faceva i soldi come imprenditore e continua a fare lo stesso mestiere in altra forma;
    – alcuni facevano cose utili, ma sono facilmente sostituibili (non so: uno prima faceva il medico di base, l’insegnante, guidava il tram, ecc.).

    Ma il cardiochirurgo specializzato in trapianti ai bambini?

    Delle tre, l’una:
    a) Marino in realtà era un cane come chirurgo, quindi è meglio che abbia smesso;
    b) Marino era un bravo chirurgo, ma è convinto di essere così bravo come politico che è necessario il sacrificio (dei pazienti che non opererà più) per salvare l’Italia (o il mondo);
    c) Marino era un bravo chirurgo, ma dei pazienti non gliene frega niente e dell’Italia neppure: a fare il politico si sta meglio, si fa meno fatica, si guadagna di più ecc. ecc.

    23 Maggio, 2013 - 12:33
  63. lorenzo

    Fede, calmati un po’.
    Qualcuno ha beatificato don Gallo? Se è così, me lo sono perso.
    Tu dici: dubito che accadrà mai. Io dico: ci scommetto quello che vuoi, che non accadrà.
    Trovi la sua figura deprecabile? La trovi scandalosa? O, per meglio dire, ti è stata di scandalo? Fai bene a dirlo e a esprimere tutto quello che hai da dire sull’argomento.
    Permetti però che si piantino un paio di paletti fermi.
    a) Don Gallo è un prete cattolico a tutti gli effetti.Non mi risulta che fosse stato allontanato. Tu stai parlando di un prete cattolico.Se questo è, e certo non mancavano i detrattori, i critici feroci, i motivi di sospetto e di controllo, un motivo ci sarà. Tu liquidi la questione con un ” la gerarchia lo ha tollerato, per non farne un martire”. Sai benissimo che la gerarchia, in casi come questo, se ha fondati motivi, tollera fino a un certo punto, poi non tollera piu’. Se ” ha tollerato”,è perché al centro di questo spirito certamente anarcoide e ribelle, combattente e passionale, stava indiscutibilmente una passione infuocata per il vangelo di Gesù Cristo, per il suo messaggio “incarnato” nel mondo in tutti i modi possibili e in difesa, spesso provocatoria, di tutti gli ultimi, gli emarginati di ogni tipo, i paria della società. Ha ecceduto nei modi, nei toni, negli atti, nella sostanza? Tu proclami di sì. Io, personalmente, credo di no. Non solo per la mia personale simpatia umana, caratteriale e cristiana nei suoi confronti, ma soprattutto perché se così fosse davvero stato, la Chiesa sarebbe intervenuta, e intervenuta decisamente.
    2) Permettimi di dire, con molta franchezza, che molte delle cose che tu dici stracciandoti le vesti, capisco che possano averti frastornato legittimamente.
    Ma molte altre sono un po’ bizzarre.
    Non vestiva da prete: embè? Non parlava da prete: motivo di merito.Non provava a convertire gli atei: a parole, evidentemente.Non aveva tutti i torti.
    Mi domando se un ateo sia stato piu’ colpito da una figura come don Gallo che da un fino predicatore udibile esclusivamente in chiesa.
    Dava ragione ai non credenti e ai non praticanti: certo che “hanno ragione” loro, dal loro punto di vista. Se non si parte da questa constatazione minima, ogni dialogo e ogni confronto è impossibile.
    Non ha mai difeso la famiglia fondata sul matrimonio: non è con le omelie che si difende, ma con la testimonianza convincente di chi la sceglie e la vive.
    Ha partecipato al gay pride: (orrore! :)) sempre dicendo di farlo perché contrario ad ogni forma di discriminazione di ogni tipo…
    ecc ecc ecc.
    La cosa che mi diverte molto, e mi diverte perché sostanzialmente incongrua, ma la dice lunga su un certo tipo di mentalità, è che alcune di queste critiche serpeggiano piu’ o meno esplicite nei blog cattoliconi,( e anche in quelli cattolici, arrivano anche qua) a proposito… del papa! Non si veste da papa, non parla da papa, non cerca di convertire gli altri, ecc ecc….
    3) Il Mondo di cui don Gallo ha fatto la sua casa è il mondo vero. Certo, tutto fuori dai nostri recinti: fuori nelle persone, nelle frequentazioni, nei temi, nel linguaggio, nelle battaglie. Le critiche che tu muovi a don Gallo sono in parte “di aver fatto politica” , in parte di non essere stato cattolico. Puo’ darsi che tu abbia ragione. Hai sicuramente diritto di pensarlo e di dirlo.
    Ma permettimi: se invece è quell’andare verso il mondo e per il mondo, quel fare del mondo la propria chiesa che ti disturba, prendi un granchio. E’ proprio lì che i cristiani devono andare.
    Almeno qualcuno. Se no la partita del vangelo e di Cristo è già bell’e persa.
    Almeno qualcuno.
    Don Gallo ci è andato tutta la vita.

    23 Maggio, 2013 - 12:40
  64. Marilisa

    Federico B.,io non beatifico e non santifico nessuno, nemmeno i papi, lo sai bene.
    Non spetta a me beatificare ma neanche giudicare. Dio solo legge nel profondo del cuore, dunque a Lui solo il giudizio.
    Fermo restando che il non vestirsi da prete non significa un bel nulla e che anche sul “parlare come un prete” bisogna intendersi.
    Se poi “scandalizzarsi” significa non sentirsi dire le solite tiritere trite e ritrite, predicate–per dovere– dal pulpito e spesso disattese nella vita, allora, caro Federico, vale la pena ricordare che anche Gesù Cristo scandalizzava i farisei perché non disdegnava frequentare prostitute e persone malviste dai penpensanti di allora.
    Prova a contestarmi questo, se ti senti di farlo.
    Sinceramente preferisco vedere un prete che si mostra schiettamente per come è, piuttosto che un prete che predica bene e razzola male. Quanti ce ne sono di preti così, di cui i superiori conoscono le magagne ma preferiscono tenerle nascoste?
    Questi, se mi permetti, sono gli scandali veri.

    23 Maggio, 2013 - 12:43
  65. lorenzo

    Caro Mr. Franti,
    può sempre farsi promotore di una raccolta firme popolare per una legge sulla ineleggibilità di cardiochirurghi specializzati in trapianti ai bambini.

    23 Maggio, 2013 - 12:44
  66. FABRICIANUS

    Sono contento del fatto che sarà il card. Bagnasco a celebrare la liturgia Eucaristica delle Esequie di don Gallo.

    23 Maggio, 2013 - 13:07
  67. lorenzo

    …e anche questo, qualcosa vorrà ben dire.

    23 Maggio, 2013 - 13:32
  68. Federico Benedetti

    Non condivido l’impegno di don Gallo. Poteva essere nel mondo della sinistra e dell’estrema sinistra una voce capace di esprimere i valori cattolici e invece è stato solo il megafono dei programmi politici e dell’ideologia comunista.
    Ad esempio, da giovane don Gallo è stato salesiano e insegnante in una scuola salesiana della Liguria: poteva proporre una visione meno negativa delle scuole non statali ai suoi “compagni” rossi e nelle manifestazioni a cui partecipava con tanto piacere con i pugni chiusi e gli inni partigiani.
    Poteva essere un testimone cattolico in un mondo ostile e impermeabile ai valori cattolici.
    Invece no, non lo è stato e non lo è voluto essere.
    E’ stato un comunista tra i cattolici, spiegando ovunque e comunque che l’estrema sinistra laicista e anticlericale era il meglio.
    Non so a quale vocazione fosse stato chiamato dal Signore, ma la testimonianza che ha dato è piuttosto discutibile.
    Non si può fare un paragone tra don Gallo e Gesù, perchè Gesù non si limitava a frequentare e ad amare i peccatori ma andava oltre: diceva loro la Verità e proponeva loro di convertirsi, di accogliere la Buona Novella.
    Don Gallo amava solo i comunisti e a loro non ha mai fatto la più piccola critica. Stava da peccatore con i peccatori e non provava nemmeno a convertirli. In compenso provava qualcosa di molto simile all’odio (e basta riascoltare quello che ha detto pubblicamente più di una volta) nei confronti di tutti coloro che non condividevano le sue idee, tutti i “fascismi” che si contrapponevano alla sua visione (catto)comunista del mondo.
    Il paragone non regge e quindi è meglio non farlo.

    23 Maggio, 2013 - 13:58
  69. Federico Benedetti

    Fabricianus,
    non credo che il Card. Bagnasco, arcivescovo della diocesi di don Gallo e suo pastore, tollererà abusi liturgici, inni politici e bandiere rosse. La sua presenza dovrebbe, spero, evitare funerali indegni di un sacerdote cattolico.

    23 Maggio, 2013 - 14:03
  70. Luigi Franti

    Signor Lorenzo, la ringrazio del suggerimento, ma non sono così interessato al problema: penso però che se lei avesse un bambino malato di cuore, la cui lista d’attesa è resa più lunga dal fatto che il professor Marino, invece di operare, va in giro a fare il politico (e di conseguenza ad essere in grado di fare quel tipo di intervento in Italia restano in quattro invece che in cinque) il suo sentimento sarebbe leggermente meno ironico …

    23 Maggio, 2013 - 14:20
  71. Sara1

    Bagnasco ha avuto anche parole molto gentili per Don Gallo:

    Roma, 22 mag. (TMNews) – Con Don Andrea Gallo il cardinale Angelo Bagnasco ha avuto “un dialogo sempre fraterno e rispettoso”: così lo stesso arcivescovo di Genova commentando da Roma con un gruppo di giornalisti incontrati a margine dell’assemblea generale della Cei la scomparsa del sacerdote genovese. “Ci siamo incontrati diverse volte in questi sei anni e c’è sempre stata dialettica e dialogo, lealtà, chiarezza, paternità da parte mia, affetto e amicizia da parte sua, e gli incontri sono serviti anche a chiarire situazioni che a volte creavano perplessità da qualche parte”.

    Bagnasco ha ricordato l’attività di Don Gallo nel “recupero sistematico” delle persone disagiate, sottolineando che all’inizio del suo sacerdozio “è stato accolto in Diocesi dal cardinale Giuseppe Siri” e nella sua attività sociale con la comunità di San Benedetto al Porto “è sempre stato aiutato dagli arcivescovi che si sono susseguiti a Genova nel corso degli anni”.

    Bagnasco ha raccontato che una settimana fa era andato a trovarlo in canonica e lo aveva trovato “molto lucido, molto magro, consapevole e sereno” e, dopo un caffè e una ave Maria insieme il cardinale lo ha benedetto. Giunto poi a Roma per l’assemblea Cei, da Genova negli ultimissimi giorni lo avevano avvisato che la situazione “era precipitata”. Bagnasco ha infine espresso l’auspicio di fare in tempo a tornare a Genova per presiedere i funerali di Don Gallo “come faccio con tutti i miei sacerdoti” che potrebbero svolgersi venerdì.1

    http://www.tmnews.it/web/sezioni/politica/don-gallo-bagnasco-con-lui-dialettica-e-dialogo-rispettoso-PN_20130522_00230.shtml

    23 Maggio, 2013 - 14:24
  72. Federico Benedetti

    Ringrazio Sara per aver spiegato a Fabricianus e a Lorenzo che il Card. Bagnasco celebrerà il funerale di don Gallo, come è solito fare ogni volta che muore un sacerdote della sua diocesi.

    23 Maggio, 2013 - 14:27
  73. Sara1

    Non intendevo spiegare questo ma riportare le parole di Bagnasco, specie quelle relative al caffè e all’Ave Maria insieme.
    Le ho trovate tenerissime.

    23 Maggio, 2013 - 14:39
  74. Federico Benedetti

    Tenerissime come le parole che i padri riservano ai loro figli, anche quando sbagliano.

    23 Maggio, 2013 - 14:45
  75. lorenzo

    Appunto, Federico.
    Un sacerdote della sua diocesi.
    Anzi, letteralmente, ” un mio sacerdote”.
    Che è esattamente quello che è sempre stato don Gallo.
    Senza mai interruzioni.
    “Le perplessità” non sono taciute. Non è taciuta la dialettica, il dialogo, la lealtà, la chiarezza. La paternità del vescovo, e l’affetto e l’amicizia da parte del prete.La collaborazione continua, anzi l’aiuto, ricevuto dai diversi arcivescovi sussueguiti nel sostegno della sua opera sociale.
    Mi pare tutto molto limpido.
    Mi pare anche che ci sia, oggettivamente , una certa discrepanza tra il tuo ritratto di don Gallo, e quello che ne fa il suo vescovo ( nella fretta, pure alla testa della CEI, e certamente non un ambiguo prete bolscevico…).
    Permetterai che si presti fede al suo vescovo?
    Il quale saprà benissimo cosa tollerare e cosa no .
    Qui non è lui che si mostra intollerante….

    23 Maggio, 2013 - 14:59
  76. Nino

    “I buoni contri i cattivi, come al referendum sulle scuole paritarie di Bologna per intenderci:”


    Il comunista Romano Prodi la pensa così ed io con lui. E allora?

    Prodi spiega anche il perché della sua scelta, partendo da una premessa: “Dico subito che, a mio parere, il referendum si doveva evitare perché apre in modo improprio
    un dibattito che va oltre i ristretti limiti del quesito stesso”. E continua: “Il mio voto è motivato da una semplice ragione di buon senso: perchè bocciare un accordo che ha funzionato bene per tantissimi anni e che, tutto sommato, ha permesso , con un modesto impiego di mezzi, di ampliare almeno un po’ il numero dei bambini ammessi alla scuola dell’infanzia e ha impedito dannose contrapposizioni? Ritengo che sia un accordo di interesse generale”.

    23 Maggio, 2013 - 15:03
  77. lorenzo

    Non mi pareva, dear Franti, che il ventaglio di alternative da lei proposto sopra, in spiegazione alla scelta del Marino di fare politica , e dettagliato sub a, b, c- fosse di tono gravemente serio. Né che ci fossero dati d’appoggio per potersi fare una idea precisa al riguardo.
    Mi sembrano piuttosto brillanti considerazioni personali

    23 Maggio, 2013 - 15:18
  78. lorenzo

    Grazie per la condivisione, Federico.
    Però, scusa sai. Anche qui: il tono, la sostanza, e lo spirito di quello che è scritto su don Gallo divergono in modo stridente dalle parole del suo vescovo.
    Ed è una divergenza che parla da sola.
    La chiesa, che tanto spesso vituperiamo o ignoriamo a seconda che la troviamo vicina o lontana ai nostri convincimenti personali, alla lunga e di gran lunga è sempre piu’ bella e piu’ calda delle nostre quattro idee in croce, che oltretutto intingiamo nel fango e gettiamo come molotov addosso non si sa a chi.
    Direi di calare dalle barricate e di riarrotolare gli striscioni sbandierati.
    Don Gallo certamente avrebbe apprezzato lo spirito barricadero, che vi fa molto più simili a lui ( tu, e Farina e chissà chi altro) di quanto voi vorreste mai essere…Ma don Gallo è andato a vivere in pienezza, e qui resta la chiesa della sua Genova che si raccoglie a pregare con e per uno dei suoi figli appassionati.

    23 Maggio, 2013 - 16:08
  79. FABRICIANUS

    Ciao Sara lo so che non volevi spiegare alcunchè….Federico lasciamolo pure alle sue battaglie, contro chi, non lo so….

    23 Maggio, 2013 - 16:58
  80. lorenzo

    puoi trovare anche molto di peggio, Federico.
    Piu’ condividi robetta di questo livello , piu’ la divergenza salta agli occhi.

    23 Maggio, 2013 - 17:16
  81. Federico Benedetti

    La mia battaglia, Fabricianus, è contro il relativismo e i suoi alfieri.
    Dovrebbe essere la buona battaglia di ogni cattolico.
    Temo che non sia così.

    23 Maggio, 2013 - 17:37
  82. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    ho trovato di peggio: gli elogi e la “beatificazione” da parte della stampa laicista e comunista, sempre solidamente anticlericale.
    Quella però ve la risparmio perchè non ne condivido i contenuti: non riesco a rassegnarmi che un sacerdote cattolico possa essere elogiato per le bestemmie, gli abusi liturgici e per l’accompagnamento di donne incinte ad abortire.

    23 Maggio, 2013 - 17:46
  83. Marilisa

    La tua “battaglia”, Federico B., è contro l’aria fritta. Punto.
    Fossi in te farei una bella battaglia per la sostanza della fede vera, a cominciare da te stesso.
    Ne hai bisogno.

    23 Maggio, 2013 - 17:53
  84. Federico Benedetti

    A proposito di relativismo e relativisti, torno sulla necessità di non votare Ignazio Marino a sindaco di Roma e lo faccio ricordando un editoriale di “Roma sette”, il settimanale della Diocesi di Roma. Tra le righe (e mica poi tanto) è facile leggere un chiaro invito ai cattolici a non sostenere Marino, nell’editoriale dal titolo “I cristiani e il voto: quale futuro per la città?”, dove si legge tra l’altro: “Il rinnovo dell’amministrazione comunale di Roma è anche l’occasione per scegliere i valori che saranno a fondamento della vita della nostra città nei prossimi anni”. Vengono quindi ricordati i valori irrinuciabili, lontani mille miglia dalla politica di Marino e dei c.d. “cattolici adulti”: politiche volte ad aiutare la famiglia, matrimonio tra uomo e donna, difesa della vita fino al suo termine naturale, attuazione di politiche lavorative a difesa della maternità, accoglienza e integrazione reali. Ai cattolici viene quindi chiesto un voto che esprima anche “una scelta coerente con la fede”.

    Senza contare che Forum delle famiglie ha chiesto ai candidati a sindaco di Roma di firmare il manifesto a sostegno delle politiche familiari. Hanno firmato tutti, con l’eccezione di Marchini e, per l’appunto, di Ignazio Marino. Quello che poi si fa fotografare col Papa…

    http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=10437&keywords=voto

    23 Maggio, 2013 - 18:00
  85. FABRICIANUS

    La tua battaglia FedericoB., è contro nemici che non ci sono.

    23 Maggio, 2013 - 18:06
  86. Sara1

    Oggi Avvenire ha dedicato un trafiletto in X pagina. In prima nulla ho dovuto sfogliare il giornale due o tre volte per trovarlo.
    Un po’ di cattivo gusto devo dire.

    23 Maggio, 2013 - 18:31
  87. Credo che ai 3/4 dei romani che sono in questo condomiunio,
    non interessa una ceppa dei consigli politici e integristi di Federico sul Comune Capitolino.

    Qualcuno glielo dice ?

    Madonna !!!!!!!!!!!!!!

    Ma non basta, il cattolico Berlusconi, la paranoica Brunetta con le loro prediche in TV ?????

    Madoooooo

    Preferisco i testimoni di geova

    23 Maggio, 2013 - 20:54
  88. claudia74

    Cosa vuol dire che non si può essere cattolici e di sinistra? Allora i cattolici si riconoscono solo nei valori della destra belusconiana, quella dei bunga bunga delle Ruby Rubacuore, della compravendita di parlamentari, della corruzione?? Io penso invece che i valori cristiani siano molto più vicini alla sinistra che alla destra ( anzi mi fa pure schifo pensare a movimenti di estrema destra che hanno sempre unito la svastica alla croce definendosi cristiani) e spero vivamente che vescovi e cardinali non osino più appoggiare come fatto fino al recente passato il cavaliere con tutto il suo circo di nani e ballerine.

    23 Maggio, 2013 - 21:39
  89. Ciao Claudia

    23 Maggio, 2013 - 23:18
  90. Luigi Franti

    A me pare invece che, sul piano del buon gusto, Avvenire sia stato ineccepibile. Lo dico basandomi sul resoconto di Sara1e quindi senza sapere il contenuto del trafiletto. Se fosse asettico e puramente informativo, allora Avvenire sarebbe stato, per una volta, quasi perfetto.

    23 Maggio, 2013 - 23:31
  91. Sara1

    Franti, premesso che prendo regolarmente Avvenire e che non seguivo in modo particolare Don Gallo, ricordo alla morte della Zarri questo articolo.
    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201011/101119gennari.pdf

    Quello di oggi, freddo, buttato a fondo pagina senza nemmeno la firma del giornalista, davvero ho guardato foglio a foglio per due volte per poterlo trovare.

    24 Maggio, 2013 - 0:02
  92. lorenzo

    Cara Sara, hai ragione. Piccinerie e meschinità .
    D’altro canto, se si pensa che ai tempi di Giovanni XXIII la tecnica del trafiletto interno venne adottata per molte sue iniziative addirittura dall’ Osservatore Romano, si capisce come i giornali cattolici siano giornali come tutti gli altri.
    Con le loro piccinerie, meschinità e cattivi gusti.

    24 Maggio, 2013 - 1:12
  93. Sara1

    Di solito Avvenire è molto corretto, magari oggi rimediano.

    24 Maggio, 2013 - 7:40
  94. Federico Benedetti

    Matteo,
    due terzi dei romani di questo blog non sono interessati a riflettere sull’opportunità di votare o meno Marino perchè, come Luigi, hanno già deciso per chi votare a “scatola chiusa”, per appartenenza politica, per logica di schieramento. “Obtorto collo” voterebbero anche il diavolo, se candidato dal proprio partito.
    Mi sono limitato a riportare alcune riflessioni presenti nel mondo cattolico di fronte ad una candidatura laicista e relativista come quella di Ignazio Marino che, come ho già scritto e come è evidente, ha rilevanza nazionale e non solo locale.

    @Sara e Lorenzo,
    non viene il dubbio che Avvenire abbia dato il giusto peso ad un personaggio “scomodo” e appena tollerato, anche se molto conosciuto e apprezzato dai non credenti, come suggerivo io in uno dei miei interventi?
    Altro che piccinerie e meschinità!. E’ il frutto che raccoglie chi ha sempre predicato contro il Papa (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI), il Vaticano e i valori non negoziabili.
    Che semina vento, raccoglie tempesta.

    @Claudia,
    il problema non è essere cattolici e di sinistra, ma essere coerentemente cattolici (cioè perlomeno cercare di resistere alla tentazione del relativismo) e sostenere una sinistra che è sempre più laicista e anticlericale, specie nel momento in cui candida esponenti radicaleggianti come Ignazio Marino. C’è un’incopatibilità di fondo che emerge chiaramente quando la discussione affronta il tema fondamentale dei valori non negoziabili e i cattolici di sinistra sono “costretti” a tacere e a non disturbare troppo (per quieto vivere o per assecondare le proprie ambizioni politiche, come forse è il caso di Renzi). Anche a destra non c’è da stare allegri, ma perlomeno c’è un impegno chiaro a non prendere la strada di Zapatero e Hollande e di questi tempi è già tantissimo. Ricordo che Alemanno (che non sarà un santo ma ha dimostrato grande impegno per Roma, come ha riconosciuto in un paio di occasioni anche Luigi Accattoli che pure non è stato e non sarà suo elettore) ha partecipato alla Marcia per la Vita e ha sottoscritto il manifesto del Forum Famiglie per una politica più attenta alle esigenze delle famiglie. Sono questioni che un elettore cattolico (di destra, di centro e di sinistra) dovrebbero tenere in debito conto.

    24 Maggio, 2013 - 9:24
  95. Sara1

    Federico se Avvenire voleva “tollerare” Don Gallo mettendolo in tredicesima pagina ha sbagliato, era meglio criticarlo ma dare alla notizia il rilievo dato dagli altri giornali.
    in ogni caso il commento di Gennari di oggi è bello.

    24 Maggio, 2013 - 9:33
  96. Marilisa

    Federico B., perché ti ostini a mescolare religione e politica facendo di tutta l’erba un fascio?
    Tu non sei un cristiano cattolico, sei un clericale anti-sinistra, e non sei credibile neanche un po’. Non convincerai mai nessuno. Battaglia persa in partenza, la tua.

    24 Maggio, 2013 - 10:05
  97. Federico Benedetti

    Guarda un po’ chi è che attribuisce le etichette al prossimo!
    E tu cosa sei, Marilisa, una relativista, una comunista, che cosa?
    Già che etichetti gli altri, definisci te stessa.
    Non pretendo di convincere nessuno, ma di offrire una visione diversa da quella della stragrande maggioranza di chi scrive su questo blog. Non mescolo cattolicesimo e politica, ma propongo a persone che si presentano come cattoliche di riflettere sull’opportunità di fare scelte politiche coerneti con la fede che si professa. Ognuno poi trarrà le sue conclusioni ma, in coscienza, non potrei proprio perdonarmi di aver taciuto: questa è la differenza tra me e i cattolici di sinistra: non mi vergogno di testimoniare i valori per cui credo, non resto muto di fronte alla deriva relativista e laicista che abbiamo tutti di fronte.
    Ciascuno risponderà delle proprie scelte.

    24 Maggio, 2013 - 10:23
  98. Marilisa

    Federico B., io sono una cristiana cattolica, né relativista né comunista, che cerca, nei limiti del possibile, la giustizia e la verità senza lasciarsi influenzare da nessuno, e indipendentemente dalla politica partitica.
    Ti basta come “etichetta”?

    24 Maggio, 2013 - 10:40
  99. Che palle !!!!

    Dice a noi romani cosa dobbiamo fare !

    Ma chi si crede di essere ????

    E’ un disco rotto che ripete, ripete,

    come quel vecchio testimone di geova !!!

    24 Maggio, 2013 - 11:04
  100. lorenzo

    Grazie Sara per il link di Gennari.
    Molto bello, molto condivisibile, molto vero.
    Seppure in una rubrica, le parole giuste arrivano.
    Ignorare le scomodità è sempre una fesseria, per un cristiano.
    Mai venuto il dubbio che non c’è Vangelo senza scomodità ?
    Con la stessa logica di Federico – ” giusto non considerare se non di striscio un personaggio scomodo e appena tollerato”- Avvenire avrebbe dato notizia del Golgota in tredicesima pafgina, trafiletto di otto righe?!
    Ma perfavore.
    E Federico: a forza di frequentare gli zoppi, incominci a zoppicare pericolosamente. Altro che relativista: se ignori le parole di Mr. CEI Bagnasco, quelle del Vescovo di Genova, e l’atteggiamento di un plotoncino di vescovi & cardinali della Lanterna, per te cosa è il “Magistero”, quello federiciano?! Me stai a diventà relativista de brutto, fijo mio bbello.
    🙂

    24 Maggio, 2013 - 11:26
  101. Federico Benedetti

    Ma finitela, va.

    24 Maggio, 2013 - 11:41
  102. FABRICIANUS

    Federico oggi fa freddo nonostante sia il 24 maggio: io mi mangio un bel piatto di cappelletti in brodo. Buon appetito.

    24 Maggio, 2013 - 11:49
  103. luca73

    Ma…riguardo al referendum di Bologna, nessuno dice nulla?

    24 Maggio, 2013 - 12:12
  104. Federico Benedetti

    Caro Fabry,
    buon appetito a te.
    Oggi è la festa di Maria Ausiliatrice e vi propongo una preghiera composta da San Giovanni Bosco, “santo sociale”:

    O Maria, Vergine potente,
    Tu grande illustre presidio della Chiesa;
    Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
    Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
    Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
    Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
    difendici dal nemico e nell’ora della morte
    accogli l’anima nostra in Paradiso!
    Amen

    24 Maggio, 2013 - 12:13
  105. Federico Benedetti

    Luca,
    io ne ho scritto in lungo e in largo e mi sono beccato del “testimone di geova”.
    Secondo Matteo sarà solo una questione locale che non interessa i non bolognesi…

    24 Maggio, 2013 - 12:15
  106. luca73

    Scusa Federico,
    non sono stato molto presente nel blog in questi giorni.

    A me pare che la questione del referendum sotto le Due Torri sia molto importante e vada vista senza lenti ideologiche, anche perchè dimostra quanto certi valori ed esperienze cristiane siano attaccati da una cultura iper-laicista, che trova appoggi a destra e a sinistra

    E’ fuori discussione che i servizi espletati dalle scuole materne paritarie convenzionate siano servizi (politici in quanto) pubblici, non perché questi servizi siano gestiti da soggetti statali o comunali, ma perché si tratta di servizi che sono offerti a tutti, nel presupposto che attraverso questa loro offerta nessun bambino venga discriminato.
    Su questo punto l’esperienza bolognese, come quella di tutte le altre scuole riconosciute “paritarie”, è esemplare.

    La richiesta dei referendari di abrogare il finanziamento alle scuole materne “private” non nasce dal fatto che esse siano discriminatorie (nessuno può dire una cosa del genere), ma solo dal fatto che non sono di proprietà statale o comunale.

    E qui emerge il substrato ideologico della questione: i referendari ritengono che solo una proprietà statale o comunale possa garantire servizi ottimali per tutti. A me pare che l’opposta tesi (quella per la quale un servizio pubblico affidato a privati possa essere ben più vantaggioso) non è vergognosa e non merita di essere denigrata apriori.

    E’ una tesi (ripeto: quella per la quale un servizio pubblico affidato a privati possa essere ben più vantaggioso anche dal punto di vista economico per l’intera collettività) che aiuta a capire cosa davvero sia la laicità autentica: il discutere cioè a partire dalle cose stesse e non da valutazioni pregiudiziali.
    Laicità è «credere che le cose esistano», è ragionare a partire dal “basso” dell’esperienza (cioè in questo caso dalla concretezza della situazione bolognese) e non dall’”alto” dei concetti.
    Introdurre nel dibattito su un sistema di istruzione pubblico integrato e, specificamente, sul ruolo della scuola materna convenzionata e sui finanziamenti a essa destinati un riferimento a concetti assoluti significa restare chiusi in un recinto ideologico che la modernità ha costruito per difendere se stessa e i suoi dogmi (non meno pregnanti dei dogmi cristiani!).

    Buon voto alla mia (ex-) Bologna!
    E che la Madonna di San Luca sia sempre vicina ai bolognesi!

    24 Maggio, 2013 - 12:48
  107. Federico Benedetti

    Luca,
    sono assolutamente d’accordo con te.
    L’unica osservazione è che su questo tema non si può equiparare destra e sinistra, perchè per quanto riguarda la scuola le posizioni laiciste e stataliste sono appannaggio dell’estrema sinistra. Lo schieramento dei partiti di fronte a questo referendum è chiaro. L’esito sarà deciso dagli elettori del PD che, anche su questo punto come su tutto il resto, sono divisi.
    Staremo a vedere.

    24 Maggio, 2013 - 14:36
  108. FABRICIANUS

    Vero Federico oggi e’ la festa di Maria Ausiliatrice: bene hai fatto a ricordarlo. Grazie.

    24 Maggio, 2013 - 14:53
  109. lorenzo

    Bravo a ricordare la Festa dell’Ausiliatrice, Fede.
    A Valdocco, in Basilica, oggi ci sono Messe tutto il giorno e solenne processione questa sera. Ma la cosa piu’ bella , a mio parere, è la notte della vigilia ( ieri notte) in cui si susseguono le messe notturne a vadenza regolare. Con grande afflusso di gente festosa che giunge con autobus e torpedoni e canti e rosari urlati da tutta la provicia et ultra…Chi ritiene che la ” devozione mariana” sia devozionismo superficiale, dovrebbe venire qui, dove la gente, sissì ” la ggente” proprio, trasversale e universalmente composita per censo, età, provenienze e formazione, mastica maria come il pane e la tratta con la stessa naturale e affettuosa confidenza. E ci dovrebbe venire anche qualche snobbone intelluttualoide – o meglio: tutti noi quando veniamo attraversati da fremiti di snobbismo intellettualoide nella fede- per sentire quanto radicale e radicata sia la tranquilla fede mariana di questo “popolo di Dio”. E ci dovrebbe venire anche qualche nostalgico degli anciens regimes di ogni ordine e grado- basta che siano anciens!- che strumentalizza il lato mariano del cristianesimo facendone- chissà poi perché- una clava in piu’ con cui randellare ogni genere di vituperato ismo , cancro dei nostri giorni.Per capire che , essendo fede e devozione quotidiana e senza tante menate e mal di pancia, la devozione per Maria è necessariamente e fisiologicamente impastata di attualità, di concretezza, di vita di tutti o giorni, di problemi terra terra.E non meriterebbe di essere ficcata in naftalina, cristallizzata in forme e in linguaggi e in gesti del passato, dove l’importante non è piu’ Maria, ma il passato…
    Bravo aFede, anche per avere rispolverato anche quella preghiera di don Bosco. ” Santo sociale” tende a precisare. E fa bene. Perché se Don Bosco non avesse avuto quella connotazione mariana così forte e specifica e decisa , non avrebbe prodotto nessuna socialità ( e quanta stupefacente ne ha prodotta!!!) . D’altra parte se si fosse limitato alle parole di quella preghiera senza la socialità, sarebbe stato un devoto trombone, e null’altro….

    24 Maggio, 2013 - 17:04
  110. Federico Benedetti

    @lorenzo,
    avendo trascorso diversi anni della mia vita in stretto contatto con i Salesiani, non posso proprio ignorare la festa di Maria Ausiliatrice.
    Don Bosco era un santo “sociale”, vicino ai poveri, attento agli emarginati, appassionato e prodigo di iniziative per il loro riscatto umano, spirituale e sociale (specialmente, come è noto, i giovani).
    I Salesiani lo pregano recitando: « Insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa ».
    A differenza di don Gallo, non ebbe bisogno di inseguire le logiche del mondo e le ideologie matrialiste e laiciste per sentirsi dalla parte dei poveri e degli emarginati. Anzi, le ha combattute come ha potuto, considerandole diseducative per i suoi ragazzi.
    La preghiera che ho trascritto è associata ad una indulgenza di tre anni.

    24 Maggio, 2013 - 17:33
  111. lorenzo

    I Salesiani lo pregano recitando: « Insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa ».
    Ecco.
    Che è cosa ben diversa che non se lo pregassero ” Insegnaci a odiare il Mondo, i Laicisti e i Materialisti ” .
    Bisogna sempre per forza avercela con qualcuno a cui lanciare un anatema?

    24 Maggio, 2013 - 18:12
  112. lorenzo

    Leggo infine con molta contentezza che a celebrare i funerali di don Gallo accanto a Bagnasco, ci sarà don Ciotti.
    A rappresentare anche visivamente la unità, la unicità, e la bellezza della Chiesa.
    Molto piu’ unita, unica e bella di quanto la vorrebbero i detrattori e di quanto la dipingiamo noi, con i nostri toni amari- come chioserebbe Francesco.

    24 Maggio, 2013 - 18:33
  113. Marilisa

    “A differenza di don Gallo, non ebbe bisogno di inseguire le logiche del mondo e le ideologie matrialiste e laiciste per sentirsi dalla parte dei poveri e degli emarginati. ”

    Mio caro Federico, chi ” ha bisogno di inseguire le logiche del mondo etc…” come tu dici con grande superficialità , ed anche con stupefacente disinformazione, lo fa con un secondo fine, cioè per col preciso intento di avere gli applausi del mondo. Il che fa semplicemente schifo.
    Questo scopo lo perseguono molti, ma certo non chi è guidato da onestà morale e intellettuale.
    Stai pur sicuro che don Gallo, contro cui continui a scagliare i tuoi inopinati anatemi dettati anche dalle tue irrinunciabili posizioni ideologiche del cavolo, non era certo da ascrivere a quella genìa stomachevole di chi agisce con un secondo fine.
    Se il paraocchi che continui a portare, ti impedisce di vedere come stanno realmente le cose, è molto male per te perché ti indirizza su strade sbagliate. E il peggio è che non te ne rendi conto.
    Non tu, né chi la pensa come te, riuscirete a gettare ombre su don Gallo, perché la verità sotto gli occhi di tutti è che gli rendono onore le migliaia di persone che lo salutano con riconoscenza e rimpianto perché ne hanno ricevuto gesti concreti ( e non parole…parole…parole…) di autentica carità.
    Lui non “si sentiva dalla parte dei poveri e degli emarginati”.
    Lui ERA con i poveri e con gli emarginati.
    Riesci almeno a cogliere la differenza? Ci riesci?
    Rassegnati dunque, e smettila di perseguire( con paranoia!) idee completamente sbagliate sul “come” si deve essere e pensare ( con una omologazione penosa! ) per definirsi veri cristiani.
    Tu, caro Federico, sei fuorviato. Io ho la netta impressione che a te le parole del Cristo dicano ben poco.
    Tu, tanto per intenderci con una metafora, non guardi la luna ma il dito che la indica. Ed è grave.

    25 Maggio, 2013 - 0:25
  114. elsa.F

    … rassegnati…

    No, Federico, non rassegnarti!

    Le tue idee, sulla gran parte delle quali, ti sia chiaro, non concordo, hanno lo stesso diritto di cittadinanza di chi si trova su posizioni opposte alle tue e che usa nei tuoi confronti espressioni sprezzanti di dileggio.

    L’assolutismo di chi afferma che le tue idee sono completamente sbagliate, che non hai capito nulla di cristianesimo, sono lo specchio esatto della tolleranza di chi, invece, evidentemente ritiene di avere capito tutto o quasi.

    Nel merito.

    Non concordo con la visione manicheista tua e dei tuoi oppositori. la vita mi ha insegnato che il bene e il male abitino nella stessa casa e spesso si nascondono l’un l’altro. Per questo è sempre pericoloso confidare nelle persone mitizzandole o condannandole.

    Riguardo a don Gallo, e nel rispetto dei defunti, lasciamo che sia il Creatore ad esprimere il suo giudizio. Il pensiero è che, per il proprio giardino, il Signore privilegi le anime che vivono la carità nel silenzio, nell’umiltà e nel nascondimento, che non fanno pubblici proclami e lezioni di morale e soprattutto non gli rubano il mestiere di Giudice,

    25 Maggio, 2013 - 10:45
  115. Clodine

    concordo!

    25 Maggio, 2013 - 11:43
  116. Luigi Franti

    Scusate, ma a funerale avvenuto, la domanda la devo fare. Risultava anche a me che – come Federico ha testimoniato – il defunto don Gallo si vantasse di aver accompagnato delle prostitute ad abortire.
    Ma in base alle legge della chiesa chi compie o agevola l’aborto non è colpito dalla scomunica latae sententiae?
    E dunque? Si faceva per scherzo?

    25 Maggio, 2013 - 13:32
  117. Clodine

    Evidentemente si, caro amico Franti! Era tutto uno scherzo!
    Per un cristiano, ciò che è bene e ciò che è male lo stabilisce il Vangelo, ma per alcuni a stabilirlo è l’umana ragione .
    Per un cristiano solo Dio è assoluto, per cui tutto ciò che è umano non può essere che storico, contestabile, relativo. Ma per alcuni, tutto è relativo in questo mondo. “Chiedi un po’ alle oche, e ai tacchini la loro opinione sul Natale”.

    25 Maggio, 2013 - 13:51
  118. La scomunica c’è, ma così come viene comminata, può essere anche tolta, non è a vita.

    Ora, cosa ne sappiamo noi se don Gallo ha sudato lacrime e sangue prima di decidersi per quello che gli è sembrato il bene maggiore? Quanto dolore gli hanno provocato quei fatti? Se si è confessato ed ha chiesto il perdono?

    Mt 7,1-2

    25 Maggio, 2013 - 16:52
  119. Marilisa

    Tutte le idee hanno diritto di cittadinanza. Chi ha detto il contrario? Mai detto il contrario, per la verità.
    Ma rassegnatevi a non voler imporre le vostre come specchio della Verità assoluta. Tanto più se vi fate eco reciprocamente, e risibilmente, per darvi man forte, e non perché ne siate davvero convinti.
    La religione non è uno stadio dove si tifa per questo o per quello.
    Solo i cretini lo fanno.
    E certo Dio non si fa imprigionare negli schemi limitati e spesso meschini della ragione umana.

    25 Maggio, 2013 - 16:55
  120. Luigi Franti

    Guardate che qui la questione è oggettiva, le opinioni c’entrano poco.
    Che il canone 1398 del CJC dica che «Chi procura l’aborto ottenendo l’effetto incorre nella scomunica latae sententiae» è certo.
    Che il defunto don Gallo rivendicasse di aver aiutato delle persone ad abortire pare sia vero. Qui almeno Federico testimonia di averglielo sentito dire.
    Che nel concetto di “procurare” l’aborto rientri anche l’azione di chi lo agevola mi sembra del tutto plausibile, anche se non sono un canonista.

    La scomunica, che è automatica (“latae sententiae”), non può essere tolta da qualunque confessore ma solo dal vescovo o da chi sia stato da lui delegato. In questo caso, essendo stato pubblico lo scandalo, sarebbe strano che fosse stata tolta senza nessuna dichiarazione di pentimento da parte della persona scomunicata.

    Dunque?
    A voi non sembra che ci sia un problema grande come l’Everest, se il cardinale Bagnasco va a celebrare i funerali di don Gallo come se niente fosse?
    Come dobbiamo interpretarlo? Dobbiamo pensare che quel che dice la legge della chiesa in realtà non conta nulla?
    Oppure che le dichiarazioni di don Gallo non andavano prese sul serio? Oppure che aiutare una donna ad abortire non ha niente a che vedere con il “procurare l’aborto” ed è un’azione moralmente indifferente o addirittura meritoria?

    Per favore spiegate il giusto pensiero (o, forse, “come vanno le cose”) anche a noi poveri , così sappiamo come regolarci.

    25 Maggio, 2013 - 17:30
  121. elsa.F

    Solo i cretini lo fanno.

    Eccone un’altra… da parte di una che evidentemente ha letto solo le prime righe del mio post.

    25 Maggio, 2013 - 18:33
  122. lorenzo

    Io non so spiegarmelo affatto, Mr. Franti.
    Sulle questioni procedurali e canoniche non so nulla – lo dico senza alcun compiacimento, sia chiaro, ma con sincerità.
    Per questo genere di cose esiste la Chiesa, e di questa Chiesa io sono solito fidarmi per quello che dice e decide e fa.
    Mi fido.
    Anche se talora posso non condividere e talora non capire proprio…
    A questo riguardo ho provato molto interesse, conforto e simpatia in queste precise parole dette oggi da don Ciotti durante i funerali ” Se trovate qualcuno che ha capito tutto… salutatelo da parte mia e di don Gallo e cambiate strada».
    Devo dire con tutta onestà e franchezza che questa Chiesa è bella, pur con tutte le sue rughe che non si sforza piu’ di coprire e con tutte le sue contraddizioni che non si sforza di nascondere e da cui non scappa.
    Anche se la sua domanda, Franti, aveva un altro fine, gliela rubo e le rispondo: a me non sembra affatto che ci sia un problema grande come l’Everst se il cardinal Bagnasco sia andato a celebrare i funerali di don Gallo. Anzi, a me sembra che il fatto che ci sia andato- stante il fatto che sono stati quello che si poteva esattamente prevedere che fossero: una ruggente e pasionaria riunione eterogenea di strada, anzi di strade diverse e di tutti i generi e di tutti i sensi- il fatto che ci sia stato, che abbia portato il suo bravo pezzetto di croce fatto di fischi, contestazioni e urli, di un pezzo di manifestazione portato in un funerale cattolico, che sia stato lì senza cedere e senza perdersi a testimoniare la presenza, l’unità e la forza fragile della nostra Chiesa… beh, credo che questo sia stato per tutti noi cattolici italiani una vera benedizione.
    Tuonava minaccioso ( scherzo!) Federico l’altro giorno, applicando la ben nota tattica dell’attacco preventivo: il cardinal Bagnasco saprà non permettere e non tollerare questo e quello….Invece il cardinal Bagnasco “ha permesso e ha tollerato” : non facendo né l’una né l’altra cosa, in realtà. Semplicemente è andato a stare, a pregare, a predicare, a celebrare e a benedire, là dove era andato, là dove il pretaccio è sempre stato: nel mezzo della strada.
    La strada non è quella rappresentazione teorica ed edulcorata che ne diamo talvolta noi nei nostri discorsi tra cattolici: la strada vera è strada vera, i “lontani” sono i lontani, i ” diversi” sono i ” diversi”. Se tutto questo fosse stato imbavagliato, tenuto fuori, fintamente taciuto o tenuto ai margini per non creare imbarazzo, ” scandalo” come direbbe Fede, e grane assortite( quante volte è capitato?), si sarebbe assisitito a una rappresentazione finta, una chiesa da operetta.
    Ma poiché si sono spalancate le porte della Chiesa- che don Gallo non ha mai minimamente rinnegato- alla strada vera, e a quella affollata da tutti quelli che normalmente il piede in chiesa non ce lo portano manco di striscio, si è rinunciato plasticamente , concretamente, bellissimamente a quello che Francesco Papa stamane ha chiamato il ” sacramento della dogana spirituale”.
    Una grande giornata di vangelo sofferto, incarnato, e bollente.
    Mi sento di abbracciare di cuore soprattutto il cardinale Bagnasco.

    25 Maggio, 2013 - 19:14
  123. Marilisa

    Lei sbaglia ancora una volta, signora.
    La rassicuro:avevo letto tutto il suo post, invece, e le sue parole sul manicheismo da qualunque parte venga rappresentato.
    Le sembrerà strano ma in generale sono, al riguardo, d’accordo con lei, anche se potrei trattare più ampiamente l’argomento. Non lo faccio solo per evitare le “lenzuolate” da lei più volte deprecate.
    E tuttavia mi preme sottolineare che lei prende un grosso, grossissimo, abbaglio quando sostiene: “L’assolutismo di chi afferma che le tue idee sono completamente sbagliate, che non hai capito nulla di cristianesimo, sono lo specchio esatto della tolleranza di chi, invece, evidentemente ritiene di avere capito tutto o quasi.”
    Sa dove sta l’errore grande come il mondo? Nel fatto che lei ha dato VOLUTAMENTE un’interpretazione sbagliata delle mie parole rivolte al suo “beniamino” F.B.
    Frutto, tanto per cambiare, della faziosità che contraddistingue la sua persona. Lei non si smentisce mai. Il lupo perde il pelo ma non il vizietto. Il noto proverbio con lei calza alla perfezione.
    Se vuole, rilegga con attenzione e senza pregiudizio il mio scritto e forse (dico “forse”) si accorgerà che io ho espresso un altro pensiero; fermo restando naturalmente che io reputo che il cristianesimo cattolico del suddetto–ma non solo di lui– ben poco abbia a che fare con il messaggio di Gesù, e quindi con il cristianesimo autentico.
    Il mio, cara lei, non è “assolutismo”;è semplicemente l’impressione netta che io ricavo dagli interventi che leggo. Anche dai suoi, ad essere sincera.

    25 Maggio, 2013 - 19:17
  124. elsa.F

    che spocchia…

    25 Maggio, 2013 - 19:57
  125. Luigi Franti

    La ringrazio, signor Lorenzo, della spiegazione.
    Quindi in sostanza ognuno può dire e fare quel cazzo che gli pare, tanto “tutti i salmi finiscono in gloria”.
    È tutto bello, tutto buono, chi se ne frega … l’importante è che ci baciamo e ci abbracciamo tutti, perché poi, in fin dei conti, del resto non si capisce una mazza: chi lo sa che cos’è bene e che cos’è male? E cosa è vero e cosa è falso? Alla chiesa va bene tutto …
    Ma è bello, è tutto bello così … baciamoci, abbracciamoci …
    che bello!

    Perdoni, lei è un omileta e avrà detto cose molto più elevate, ma noi semplici l’abbiamo capita così. E ci regoleremo di conseguenza.

    25 Maggio, 2013 - 20:10
  126. Signor Franti
    Lei dimentica che nella Chiesa esiste il foro interno, ossia il rispetto per il penitente e per la sua coscienza, detto in altro modo l’amore per il peccatore, nella condanna per il peccato.
    La cosa quindi è meno semplice di come Lei la descrive nel suo ultimo intervento.
    In realtà, il giustizialismo che a noi poveri cristi sembra piacere tanto, è del tutto estraneo a Cristo e al modo in cui la Sua Chiesa amministra la giustizia (terrena, canonica ma terrena).

    Can. 1357 – §1. Ferme restando le disposizioni dei cann. 508 e 976, il confessore può rimettere in foro interno sacramentale la censura latae sententiae di scomunica o d’interdetto, non dichiarata, se al penitente sia gravoso rimanere in stato di peccato grave per il tempo necessario a che il Superiore competente provveda.

    §2. Il confessore nel concedere la remissione imponga al penitente l’onere di ricorrere entro un mese sotto pena di ricadere nella censura al Superiore competente o a un sacerdote provvisto della facoltà, e di attenersi alle sue decisioni; intanto imponga una congrua penitenza e la riparazione, nella misura in cui ci sia urgenza, dello scandalo e del danno. Il ricorso poi può essere fatto anche tramite il confessore, senza fare menzione del nominativo del penitente.

    (p.s. non ci conosciamo, ma le chiedo un anticipo di fiducia: so di cosa sto parlando. A volte ho l’impressione che la cosa non sia data per scontata)

    25 Maggio, 2013 - 20:16
  127. Federico Benedetti

    Per far contento Matteo, rieccomi qua.

    @Lorenzo,
    non si tratta di odiare un nemico, ma di prendere posizione, di scegliere da che parte stare di fronte alle tante e inisdiose tentazioni del maligno. Il Signore ce lo ha detto chiaramente:
    “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama.
    … Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole”.
    Gv 14, 21-26.
    Il Signore ci chiama a prendere posizione in questo mondo, senza ambiguità. Senza odiare nessuno, ma distinguendo la retta via da queslla sbagliata.
    Se perdiamo di vista questo, rischiamo veramente di perderci in un relativismo dove non c’è Verità e non c’è spazio per Dio.
    Don Gallo ha scandalizzato perchè ha difeso iniziative che la Chiesa Cattolica contrastava e viceversa ha criticato l’insistenza con cui la Chiesa proclamava l’importanza e la non negoziabilità di certi valori. I funerali che abbiano visto oggi sono quelli di un leader politico della sinistra, non quelli di un sacerdote cattolico: pugni chiusi, BellaCiao, bandiere rosse e arcobaleno, contestazioni e fischi al celebrante (Arcivescovo e Cardinale di Genova)… C’è qualcosa che non quadra ed è frutto di quello che ha seminato don Gallo. Non quadra con il cattolicesimo e con il sacerdozio nella Chiesa Cattolica. Non ha mai quadrato anche se è stato tollerato.
    Resto convinto che il Card. Bagnasco abbia voluto celebrare questo funerale per evitare eccessi ed abusi liturgici che sicuramente ci sarebbero stati se al suo posto ci fosse stato uno dei tanti preti arcobaleno. Ha ristabilito un ordine che troppe volte era stato coscientemente infranto. E’ stato un grande atto di riparazione e di responsabilità paterna e pastorale di un vescovo nei confronti di un suo sacerdote “ribelle”, un grande gesto di affetto di un padre nei confronti di un “figlio” scapestrato, non certo approvazione.
    Parliamo di una persona che si speso per gli emarginati e i poveri? Anche Gino strada lo fa, e molti altri cattolici, non cattolici, atei, agnostici…. Ma non sono santi. I Santi amano e servono la Chiesa, non si lasciano andare a quegli eccessi che mi hanno scandalizzato e che hanno scandalizzato Franti (e sicurmante moltissimi altri cattolici).

    @Franti,
    so che don Gallo ha avuto frequenti colloqui con gli arcivescovi che si sono succeduti nella diocesi di Genova. Sono certo che avrà trovato il tempo (o che gli arcivescovi gliel’abbiano fatto trovare) per confessare i suoi peccati, specie i più gravi e pubblici. Sono anche sicuro che don Gallo abbia sempre agito in buona fede: lui credeva di fare del bene e di seguire la sua vocazione mescolando comunismo e cristianesimo (in quest’ordine). Aveva un temperamento passionale, istintivo, focoso… Sono certo che il Signore saprà ricompensare il bene che comunque ha compiuto nonostante la sua testimonianza sia obiettivamente lontana dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica.
    Condivido la risposta di Nico, che ringrazio di essere intervenuta su questo argomento.

    25 Maggio, 2013 - 22:10
  128. Federico Benedetti

    Le provocazioni di Franti sono comunque interessanti e serie.
    Aggiungerei che da un sacerdote cattolico mi aspetto un aiuto a comprendere e ad affrontare la fatica della sequela di Cristo. Mi aspetto un consiglio e un’indicazione, mi aspetto parole dure ma chiare: certe contraddizioni non sono di aiuto e generano confusione, se non proprio disorientamento e scandalo. Cosa importa essere vicini ai peccatori nel peccato, se non si riesce ad accompagnarli verso la conversione?

    25 Maggio, 2013 - 22:17
  129. Federico Benedetti

    Sempre per la felicità di Matteo, che nel week end sente la mia mancanza, aggiungo un’osservazione “tecnica” sul voto amministrativo di domani: è possibile il voto “disgiunto”, cioè votare il partito di una coalizione e il candidato sindaco di un altro schieramento.
    Questo potrebbe consentire di evitare di votare “obtorto collo” un candidato sindaco che non piace (perchè obiettivamente lontano dai valori cattolici) e rimanere fedeli al proprio Partito che malauguratamente ha deciso di sostenerlo.
    Pensateci su!

    NB: ho dato solo informazioni tecniche, non ho fatto nomi ne’ propaganda elettorale, per cui ritengo di aver rispettato il silenzio preelettorale.

    25 Maggio, 2013 - 22:21
  130. Federico Benedetti

    A proposito, mi stavo dimenticando!
    Mi rivolgo a quanti criticarono Mons. Fisichella per la comunione a B.: avete visto oggi il Card. Bagnasco? Ha fatto la comunione a Vladimir Luxuria e ad un altro transessuale (mi sembra si chiami Regina). Nulla da dichiarare?
    Va bene tutto, va bene un funerale che sembrava la festa dell’Unità o un corteo della CGIL, ma non vi sembra un tantino troppo?

    25 Maggio, 2013 - 22:49
  131. Marilisa

    E tu non hai nulla da imparare? Proprio nulla, vero?
    Impara…impara…cristiano del nulla!
    Leggiti bene l’intervento di Leopoldo e poi fatti un serio esame di coscienza, se ne sei capace (ma ne dubito molto).

    25 Maggio, 2013 - 22:59
  132. Marilisa

    “A me è spiaciuto per i fischi, non li meritava.”

    Forse non era la circostanza adatta, Sara, ma li meritava i fischi, li meritava tutti, perché Bagnasco ha detto una solenne bugia sui reali rapporti fra don Gallo e l’arcivescovo Siri. Informati.

    25 Maggio, 2013 - 23:05
  133. Sara1

    La cosa più divertente era sentirlo raccontare dei suoi rapporti con il cardinale Giuseppe Siri, grande
    arcivescovo conservatore di Genova, difficile immaginare due uomini più diversi «ma non ha mai
    chiesto che fossi sospeso, mai!». Certo, ogni tanto lo chiamava in arcivescovado per la canonica
    lavata di capo — ne aveva combinata un’altra delle sue — e alla fine gli ringhiava: «E la comunità,
    don Andrea, come va?». «Eh, si tira avanti, eminenza…». Don Andrea Gallo ridacchiava masticando
    l’immancabile mezzo toscano quando descriveva Siri che «si voltava sospirando, apriva una piccola
    cassaforte e prendeva un po’ di soldi, i suoi soldi, per aiutare i miei poveri…».

    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201305/130523vecchi.pdf

    25 Maggio, 2013 - 23:10
  134. Luigi Franti

    Signora, o signorina NIco, poiché sa di che cosa sta parlando, sa anche dirmi quando e dove sia stata fatta la riparazione dello scandalo ai sensi del comma 2 del canone da lei citato?

    Perché altrimenti si ciurla nel manico. La questione che io ho posto – mi pare evidente – non aveva nulla a che fare con il foro interno (né tanto meno con il giustizialismo, che qui è in causa quanto la fisica quantistica o la composizione della Nutella).

    La questione è la seguente: il sacerdote xy rivendica di aver compiuto atti che comportano la scomunica latae sententiae. Il suo vescovo si comporta come se questo non fosse accaduto. Perché?
    Le ipotesi restano quelle che ho fatto, mi pare.

    25 Maggio, 2013 - 23:36
  135. lorenzo

    Vede. Mr. Franti, lei giunge a conclusioni legittime- come tutte le conclusioni- ma bizzarre , del tutto personali e svincolate da quello che ho scritto.
    Lei ” l’ha capita” come l’ha voluta capire
    Dunque si regoli serenamente di conseguenza.
    D’altro canto, se non si fida dell’autorità e del giudizio della Chiesa, ricorra direttamente all’ Arcidiocesi di Genova e all’attuale Arcivescovo per vederci piu’ chiaro e placare la sua ansia in materia canonico disciplinare.

    26 Maggio, 2013 - 0:43
  136. lorenzo

    Anche a te, Federico, darei un suggerimento concreto.
    Le cose che mi scrivi, sono una letterina già bell’e pronta per il cardinal Bagnasco.
    Cambia la breve intestazione, da @ Lorenzo a @ Cardinal Bagnasco, e invia.
    Perché è lui il destinatario naturale, non io. Così potrai sapere se ha ragione lui su se stesso e su quello che dice e che fa pubblicamente, o se hai ragione tu che dai l’interpretazione autentica e retrostante del suo comportamento e delle sue azioni di questi giorni.
    Se no non ne verrai mai fuori.
    E comunque era un funerale di un prete , non la santificazione di qualcuno.
    ( peraltro, guarda che l’accusa di ” eccessi”, da san Francesco a Padre Pio, tormenta i santi di ogni epoca e stato.Ma, ripeto, non è questo il caso)
    Nella sua “stranezza” e ” anomalia” rispetto agli standard, un funerale pienamente cattolico di un prete cattolico vissuto in comunione con la sua Chiesa . Nonostante l’animosità, i trambusti i fischi e tutto il resto , ne è uscita l’iimmagine della Chiesa come davvero è: ripeto: molto piu’ forte, accogliente e unita di quanto lascino supporre le nostre beghe da comari.
    Nel tuo intervento, invece, si contano agevolmente 18 porte chiuse in faccia e almeno tre condanne senza appello.
    Questo , direi, è quello che davvero stride e non quadra.
    Per cui, non scrivere a quel pirlotto di lorenzo, ma scrivi a Bagnasco, Vescovo della tua e mia Chiesa e capo dei tuoi Vescovi tutti.
    Perché le divergenze aumentano di intervento in intervento.

    26 Maggio, 2013 - 1:06
  137. Signor Franti
    in un bell’articolo postato da Sara ho trovato questa frase:

    “Le prostitute accompagnate al consultorio: «Avrei dovuto lasciare che i
    magnaccia le facessero abortire a calci in pancia?»”

    Con tutte le tare che è necessario fare, trattandosi di articolo di giornale e non di processo canonico, mi pare che si delinei qui una questione di coscienza difficile, alla quale spesso si trovano davanti i confessori, ossia il conflitto tra due beni.
    Se Lei ha avuto modo di studiare i manuali di casistica, o se si è mai trovato a discutere con qualche prete che fa parte di un comitato etico di ospedale, sa quanto siano frequenti casi simili (nel merito, non nella sostanza) e come non lascino a nessuno la certezza di non commettere errori.

    In questi casi difficili, le indicazioni della morale cristiana chiedono un approccio complesso (che d’altra parte vale per ogni scelta morale):
    considerare la legge della Chiesa;
    considerare la legge naturale e sociale;
    considerare la situazione;
    valutare in coscienza scegliendo il bene maggiore alla luce di tutti questi elementi.

    (chiedo venia per la formulazione grezza, cito a memoria, non ho il tempo di andare a consultare i manuali, troverà una più chiara esposizione qui http://www.webethics.net/eticaeteologia )

    Questi pochi elementi dovrebbero renderci molto prudenti nel trarre conclusioni.
    Aggiungo che a ogni possibile riparazione da parte di don Andre Gallo di certo la stampa non avrebbe dedicato l’attenzione necessaria a che tutta Italia potesse dire “meno male, il CIC è salvo”.

    In ogni caso, io tendo a fidarmi dei pastori. Quindi anche di Bagnasco. E’ un mio limite, che ci vuol fare?

    Sig.ra Nico (Assunta Steccanella)

    26 Maggio, 2013 - 9:02
  138. Luigi Franti

    Il signor Lorenzo! Un po’ omileta e un po’ burocrate. Lo ringrazio per la catechesi e lui mi risponde che la pratica non è di sua competenza …

    Un predicatore in mezze maniche.

    26 Maggio, 2013 - 9:06
  139. Luigi Franti

    Signora Nico, le rispondo non con i manuali di casistica (della cui esistenza ho contezza, benché non siano tra le mie poche letture) ma con un nome e un cognome: don Oreste Benzi.
    Pensi a don Oreste, rilegga la frase del defunto don Gallo riportata nel bell’articolo e da lei citata, la paragoni e ne ricavi le conclusioni. Non è difficile.

    26 Maggio, 2013 - 9:16
  140. lorenzo

    Dear Mr.Franti,
    le conclusioni che si possono ricavare assai agevolmente dalla lettura di tutti i suoi interventi sull’argomento sono che a lei , nello specifico, non interessano né le prediche- mie,dunque fa bene- , né le mezze maniche- anche se è lei ad indossarle prima di me- , né le spiegazioni nel merito- e qui fa male
    Piuttosto, mi sembra che le interessi sommamente e in via esclusiva il suo partito preso, a cui mostra di restare attaccato con compiaciuta pervicacia.
    La sua soddisfazione risiede insomma nel porre quesiti che le paiono insormontabili (?!) mentre appare del tutto disinteressato ed annoiato da qualsivoglia risposta…Qualche bergoglista di quelli che conosce lei le potrebbe qui citare una definizione calzante, quella di autoreferenzialità egocentrica…ma io non mi spingo a tanto.
    Indosso solo un attimo le mie mezze maniche da travet e risalgo sul mio pulpitino per un suggerimento: si affidi con animo sgombro a don Benzi, e vedrà che qualche lampadina le si accenderà pure su don Gallo….
    Buona domenica, figliolo.

    26 Maggio, 2013 - 9:54
  141. Luigi Franti

    Buona domenica anche a lei, reverendo.
    Su don Benzi (che ho conosciuto), le segnalo questo (già visto, d’accordo, ma può sempre servire):
    https://www.youtube.com/watch?v=XMTSeNREFGk
    Qui era messo a confronto col femmineo e obliquo Barbero, ma si può immaginare che non sarebbe stato molto diverso con il Gallo.

    Ah, per curiosità: come mai mi apostrofa in inglese? Non sono riuscito a vedere alcun collegamento tra “luigi franti” e la perfida Albione: un italianissimo “signor Franti” non sarebbe sufficiente? (Però faccia come crede: magari c’è dentro un wit o un quip che io, poverino, non ho riconosciuto):

    26 Maggio, 2013 - 10:48
  142. lorenzo

    Ohilà, Franti! – meglio , così? –

    L’immaginazione è tutta sua.
    Barbero – se non vado errato- è stato sospeso, e non credo sia piu’ don.
    Don Gallo è sacerdote di Santa Romana Chiesa.
    ( oltre a non risultare, per utilizzare i suoi pittoreschi criteri distintivi, né obliquo, né femmineo )

    26 Maggio, 2013 - 12:06
  143. Federico Benedetti

    Ringrazio Franti perchè ieri avevo proprio in mente don Benzi, ma non sono riuscito poi a scriverlo. L’esempio di don Oreste è la testimonianza che si può stare dalla parte degli emarginati e dei poveri senza compromessi sul diritto alla vita e sulla posizione che bisogna tenere nei confronti dell’aborto.
    Ma la discussione si sta incartando perchè non si vuol riconoscere che è stata la militanza politica di don Gallo a portarlo a certi comportamenti ed eccessi (altro che Padre Pio e San Francesco!): chi condivide quella visione ideologica tende a perdonare tutto, chi non la condivide no.
    Accolgo l’invito di Lorenzo a scrivere al Card. Bagnasco: è giusto che si chieda spiegazione di fronte a quello che a molti cattolici è sembrato uno scandalo.

    26 Maggio, 2013 - 12:17
  144. Federico Benedetti

    Marilisa continua a offendere senza essere provocata.
    Oltretutto si nasconde dietro a una maschera.
    Ma il nostro padrone di casa non aveva minacciato di intervenire a tono in questi casi?

    26 Maggio, 2013 - 12:19
  145. Federico Benedetti

    Avere trovato santi vescovi con una pazienza infinita e tanta misericordia non significa non aver “meritato” la sospensione…

    26 Maggio, 2013 - 12:26
  146. Sara1

    Avessero trovato lei Caro Federico..
    p.s. detto da me che non sopporto nessuno dei due.

    26 Maggio, 2013 - 12:31
  147. Marilisa

    Leggo in ritardo :”Marilisa continua a offendere senza essere provocata.
    Oltretutto si nasconde dietro a una maschera.
    Ma il nostro padrone di casa non aveva minacciato di intervenire a tono in questi casi?”

    Mi dici, Federico B., eterna vittima, quando ti avrei offeso?
    Prendi per offese le impressioni che susciti in me e che io ti riporto sotto il naso tuo malgrado?
    Se avessi voluto offenderti per davvero, avrei usato ben altre espressioni, quelle che d’impulso mi vengono in mente, certe volte, quando ti leggo, ma che poi rimando indietro, con una pazienza inimmaginabile anche per me, proprio per non eccedere.
    La verità è che certe tue affermazioni sono intollerabili e farebbero perdere la pazienza ad un santo, caro Federico.
    Qualcun altro al mio posto ti avrebbe mandato ripetutamente a quel paese.
    Il mio unico torto è quello di parlare con franchezza. L’ ho sempre fatto e sempre lo farò. Proprio per non portare “maschere” di nessun genere.

    26 Maggio, 2013 - 14:28
  148. Luigi Franti

    Forse mi sbaglio, ma mi sembra che su tutto quanto concerne il de cuius, non solo in questa discussione ma anche nelle altre recenti Luigi abbia osservato un silenzio tombale. Conoscendo ormai la sua tendenza alle effusioni, questa rigorosa consegna mi pare oltremodo significativa e, se la interpreto bene, quanto mai lodevole. È noto infatti che lui, volendo solo dire bene di tutto e di tutti, quando proprio non può farlo tace ermeticamente. Bravo.
    Avesse anche il cardinale Bagnasco seguito la stessa linea di condotta sarebbe stato meglio.

    26 Maggio, 2013 - 23:20
  149. Federico Benedetti

    Concordo con Franti. Anch’io avevo fatto una riflessione analoga ma non osavo esplicitarla.

    @Sara,
    un conto è “incontrare” privatamente o pubblicamente delle persone, un conto è amministrare il sacramento dell’eucarestia. Se non ci fosse stata una polemica feroscissima e ironie di ogni genere sulla comunione a B. da parte di Mons. Fisichella, non oserei parlare, ma dopo tanto “zelo” non si può proprio ignorare la comunione a questi noti trans…
    Aspetto ancora una risposta dagli scandalizzati di allora.
    La daranno? O saremo ancora una volta di fronte a due pesi e due misure?
    San Paolo non è tenero su chi accede all’eucarestia in stato di peccato :
    “Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati; quando poi siamo giudicati dal Signore, veniamo ammoniti per non esser condannati insieme con questo mondo”. (1Cor 11, 27-31).

    @Marilisa,
    capisco la franchezza, che è anche la mia, ma l’educazione e il rispetto, pur nel dissenso, imporrebbero di evitare espressioni come: “cristiano del nulla” o “incapace” di fare esami di coscienza. Non sono “impressioni”, sono giudizi pesanti. Luigi Accattoli aveva scritto che sarebbe intervenuto, ma non è ancora successo.

    27 Maggio, 2013 - 10:28
  150. Sara1

    Io mi preoccupo dei peccati miei, anzi dico di più penso che andare sindacare nel cuore degli altri, che solo Dio può giudicare, sia proprio peccato.
    Riguardo a Berlusconi a suo tempo lo difesi e le ricordo che Ruini in persona ha dato la comunione a Vendola, non è un premio a chi taglia il traguardo per primo.

    27 Maggio, 2013 - 12:23
  151. Federico Benedetti

    Non li confondo, cara Sara.
    Il problema non è l’essere “trans” ma vivere in uno stato permanente di peccato, come i conviventi. Pensando a certe dichiarazioni di Luxuria e di altri mi sembra di aver capito che lo “stile” di vita scelto è incompatibile con la morale cattolica, ma non discuto che ciascuno di loro abbia avuto la possibilità di confessarsi, essere assolto e accedere “degnamente” alla Santa Comunione.
    La polemica era proprio sui due pesi e due misure sulle critiche ferocissime a B. e sulla “transigenza” su altre persone. Non mi riferivo a te, Sara, ma a molti altri implacabili giudici dei propri avversari e misericordiosamente indulgenti con la propria compagine…
    Chiudiamola pure qui.

    27 Maggio, 2013 - 13:12
  152. Federico Benedetti

    come volevasi dimostrare:

    Luxuria: “Non facevo la Comunione da quando avevo 17 anni, oggi l’ho fatta per don Gallo…Mi sono sentita degna di condividere il pane alla mensa di Dio insieme con don Gallo… Ho guardato negli occhi il cardinale e lui ha guardato me, mi ha riconosciuto e senza esitazione mi ha detto “Il corpo di Cristo”…Credo che questo sia l’inizio di un’apertura, con l’augurio che il lavoro fatto da don Gallo prosegua e che la messa, come lui diceva, non sia finita”… Capito? Luxuria fa la Comunione per provocare, il Cardinale non dice nulla e il gesto viene recepito come “apertura”.

    27 Maggio, 2013 - 14:20
  153. Marilisa

    Federico B., i giudizi che non aggradano sono sempre “pesanti” per chi li riceve. Hai mai fatto caso ai tuoi ? Naturalmente no !!

    27 Maggio, 2013 - 14:38
  154. Marilisa

    E se Luigi dovesse intervenire su di me, come tu vorresti, dovrebbe farlo sicuramente anche su di te. Ci hai mai pensato?

    27 Maggio, 2013 - 14:42
  155. Marilisa

    Sì, Federico B., chiudila lì, perché è chiarissimo che non riesci a leggere i distinguo che esistono fra le vicende personali di una persona e l’altra. Distanze abissali che tu non riesci proprio a vedere.
    Fai di tutta l’erba un fascio, sempre guidato da ideologia politica.
    E si capisce da mille miglia di distanza,
    Non riesci proprio ad entrare nel cuore della gente; il tuo legalismo falsamente religioso te lo impedisce.

    27 Maggio, 2013 - 14:53

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