Don Franco Amati che “adagio adagio risaliva tra i vivi”

Don Franco Amati, 70 anni, parroco a Santa Maria Rossa in Crescenzago, Milano, ricoverato per più di un mese al San Raffaele per il Covid – 19, ne esce guarito avendo attraversato momenti di serio pericolo di vita. Nei commenti riporto per esteso – prendendola dal sito della parrocchia – la lettera che scrive ai parrocchiali alla vigilia della dimissione, il 23 aprile 2020.

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vivo per miracolo. Lettera ai parrocchiani 1. Nell’imminenza di essere dimesso, vi scrivo dall’ospedale S. Raffaele dove sono ricoverato da più di un mese (11 Marzo) per il Corona virus. Credo di essere ancora vivo per miracolo: ho sentita viva e decisiva nel mio stato di impotenza fisica e mentale la voglia di non perdere la vita che Gesù mi ha fatto conoscere e che stiamo vivendo insieme.
    Essendo in isolamento, è stato determinante avere una persona che stabilmente ha tenuto il contatto quotidiano telefonico con me e con i medici, sono state un toccasana le visite, prima o dopo i turni di lavoro, di una dottoressa amica e commovente e decisivo l’aiuto del compagno di camera per quei bisogni immediati che non potevano essere supportati dal pur generoso e prezioso servizio infermieristico e medico. Quanta sofferenza e umiliazione, quanta sopportazione non sempre “paziente”!
    Intanto mi era veramente di conforto il sentirvi vicino (famiglie che recitate insieme il S. Rosario, catechiste, giovani coppie, bambini del catechismo, preti amici e perfino l’Arcivescovo… quanti messaggi dai bambini e dai grandi a cui non riuscivo a rispondere ma che sono stati una continua e amata compagnia). Mia sorella, i miei nipoti e parenti e conoscenti non sapevano più come fare per manifestarmi la loro vicinanza e le loro preghiere. Così come la gente delle parrocchie dove sono stato: quanto affetto e quanta fede!

    13 Ottobre, 2020 - 19:43
  2. Luigi Accattoli

    Chiamati a una vita più cristiana. Lettera ai parrocchiani 2. Anch’io ho pregato per voi, sapendovi reclusi in casa, e per gli ammalati; ho offerto le mie sofferenze per la Chiesa e per la Parrocchia che ho affidato alla cura di don Simone e don Arnaldo che ringrazio di tutto e su cui posso sempre contare! E così adagio, adagio, con molta fatica risalivo tra i vivi, verso la guarigione, sennonché un ago mi ha causato una flebite al braccio destro con una febbricola che ha ritardato le dimissioni.
    Ora chiedo di continuare la conversione, di vivere ogni istante con Gesù e di ringraziarlo con voi che attraverso questa situazione di pandemia siete stati richiamati a una vita più cristiana. Mi affido alla Madonna e chiedo che continui ad accompagnarmi nel mio sì per essere come, dove e perchè il Signore mi vuole con la letizia del Magnificat.
    Gesù, che conosci e ami ciascuno di noi facci continuare a vivere con il tuo cuore forte e puro! A tutti un grazie di cuore e un grande abbraccio a piccoli e grandi. Don Franco

    https://www.santamariarossa.it/sono-qui-ti-voglio-bene/

    13 Ottobre, 2020 - 19:44

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