Donna alla foto

Carrugio di Sestri. Donna alla foto lusingata e intimorita.

74 Comments

  1. Marco

    La sua idea delle donne o le idee degli altri sulle donne che lei, Luigi, ritiene di evidenziare denotano quanto siete patetici.
    Lusingata per cosa? Intimorita da chi?
    Ma per piacere…
    BASTA, NON SE NE PUO’ PIU’!!!
    RITIRATEVI DAL COMMERCIO!!!

    25 Agosto, 2012 - 20:29
  2. Gioab

    Pare che come dice Roberto55 sia un pensiero fisso quellodelle donne. Eh, l’età…. si corrono dei pericoli quando la fantasia corre e i pensieri fanno venire nostalgia.
    Ma bella o brutta, alta o bassa, giovane o meno giovane… quando si avvicina uno con la barba bianca si lusingano da un lato, ma si intimoriscono dall’altro. Magari pensano allo sforzo titanico che dovrebbero fare per rendersi…piacevoli.

    25 Agosto, 2012 - 21:12
  3. Leonardo

    Marco ipersensibile all’argomento. Quando qualcosa gli fa venire in mente la figa, perde il controllo.

    Io invece non sono sicuro di aver capito l’espressione “donna alla foto”: significa “donna che viene fotografata / mentre viene fotografata”?

    Se è così, mi incuriosisce quell’intimorita.

    25 Agosto, 2012 - 23:42
  4. roberto 55

    Azzardo: la donna, Luigi, è straniera ?
    Buona domenica al “pianerottolo”.

    Roberto 55

    26 Agosto, 2012 - 2:45
  5. Clodine

    Ao..a me ste’ snobb atteggione posone proprio non mi garbano.
    Se fossi un uomo non le degnerei di uno sguardo…

    26 Agosto, 2012 - 6:53
  6. Clodine

    Un po’ di romanità

    “ammesso pure che sei nata donna
    che c’entra comportasse da pavona,
    co stile da fighetta e d’atteggiona,
    pare che stai a girà ‘gni giorno un “promo”!
    Vestita tutta in tiro e da piaciona,
    te scruti l’artre da watussa a gnoma,
    dietro a l’occhiali a specchio color cromo
    ciancichi ciuingam in continuazzione
    Er mejo tu lo dai coi ragazzotti
    l’acchiappi tutti, nun ne sarti uno,
    si messi in fila, formeno colonne..
    Peccato che poi ar dunque (o peffortuna),
    prima de calà veli, sguardi e gonne,
    s’accorgheno che sei un chiaro de luna!

    ciancichi ciuingam in continuazzione.

    26 Agosto, 2012 - 7:04
  7. Clodine

    “ciancichi ciuingam in continuazzione”…particolare non indifferente…culturalmente fondamentale!.

    26 Agosto, 2012 - 7:17
  8. Leonardo

    A proposito di donne.
    La seconda lettura di oggi dice che devono stare sottomesse ai mariti. Sarebbe «parola di Dio», o almeno così ha proclamato il lettore. Che facciamo? Pur con tutte le storicizzazioni interpretative, il senso rimane quello. E a quasi tutti gli orecchi questo linguaggio è duro (come diceva, a proposito di una questione ben più importante, il vangelo di oggi).
    Si potrebbe:
    a) prendere sul serio quelle parole e cercare di regolarsi di conseguenza;
    b) decidere che non vanno prese sul serio, tanto quelle sono le idee di Paolo e basta, anzi nemmeno quello perché tanto Efesini non è di Paolo e chissà chi l’ha scritta.

    La prima strada, che sarebbe quella cattolica, comporterebbe un serio lavoro di giudizio e di revisione culturale sulle idee correnti (anche all’interno della chiesa).
    La seconda strada ha il difetto che, come ognun vede, porta dritti verso un “cristianesimo alla carta”, dove ognuno tiene solo quel che pare a lui. Foglia dopo foglia del carciofo non resta nulla.

    Così mi pare che si preferisca una terza via: continuare a dire che è «parola di Dio» e far finta di niente.

    26 Agosto, 2012 - 12:08
  9. Leonardo

    Faccio un esempio assai sgradevole, ma a mio parere calzante, di quel che comporterebbe una seria presa in considerazione della parola di Dio letta oggi in chiesa: l’attuale formulazione dell’art.144 del codice civile, derivante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 è, come ognun sa, la seguente: «I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa».
    Molto bello e molto moderno. Ma non era assai più cristiana la precedente formulazione, ruvida come carta vetrata per la nostra sensibilità che attaccava con un «Il marito è il capo della famiglia» preso pari pari da Paolo?

    26 Agosto, 2012 - 12:18
  10. Leonardo

    Senza contare che, ad avviso di alcuni giuristi, la norma attuale è poco funzionale, dal punto di vista strettamente giuridico. È del tutto ovvio che i coniugi dovrebbero comportarsi proprio come dice l’art.144, che quindi va benissimo come pia esortazione, ma quando lo fanno spontaneamente non c’è alcun bisogno della norma giuridica, che invece diventa indispensabile nei casi di disaccordo (per non dire di conflitto). Nel suo utopismo tipicamente moderno, l’art. 144 non contempla questa possibilità. Se c’è dissenso, come fa una comunità di due persone a deliberare? Mette ai voti? Ecco un caso in cui la democrazia non può funzionare.
    Il vecchio codice, con robusto realismo cristiano, indicava il decisore. (Sulla carta, tanto comandavano per lo più le donne ugualmente).

    26 Agosto, 2012 - 12:24
  11. Leonardo

    A scanso di equivoci, dovrebbe essere chiaro che non propongo il ritorno tout court al vecchi regime del diritto di famiglia, che aveva i suoi difetti e che è largamente improponibile. Mi basterebbe che almeno noi cattolici non ci piegassimo a venerare gli idoli della modernità.
    Ora la smetto e vado a preparare da mangiare (rectius: ad aiutare mia moglie a preparare da mangiare).

    26 Agosto, 2012 - 12:27
  12. Marco

    Leonardo, epididimo atrofico,
    la Parola di Dio dice anche che i mariti devono amare le mogli come Cristo ha amato la Chiesa, ossia con tutta la loro vita.

    E comunque finisce sempre che un gruppo di maschi parla di donne.

    BASTA CON LE INTIMORITE, LE LUSINGATE…
    PATETICI, INNAMORATI DI MAMMA’…

    26 Agosto, 2012 - 12:47
  13. Marilisa

    A proposito di donne….ora, Marco, una donna parla di donne.

    Paolo dice anche :”Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.”

    E per quanto riguarda la sottomissione della moglie al marito, chiedo: quando finalmente entrerà nella testa di qualcuno, anche se “imbecillino”, che bisogna tenere conto del contesto storico e dei tempi in cui Paolo parlava?

    Dice il cardinale Ravasi: ” Sappiamo, d’altronde, che i Vangeli non sono documenti storiografici in senso stretto: pur fondandosi su avvenimenti testimoniali e memorie storiche, essi offrono una molteplice rilettura teologica della figura, delle vicende e delle parole di Gesù di Nazaret. Non per nulla sono quattro e hanno alla base autori e situazioni originarie differenti.”
    Questo vale per tutti i testi sacri e per la loro esegesi.
    Avete capito o no?
    Mons. Ravasi non è una persona qualsiasi, mi sembra di ricordare.

    26 Agosto, 2012 - 13:06
  14. discepolo

    quello che colpisce di più in questa storia è il nome della bambina
    “L’universo è santo”

    dopo quello che è successo è un miracolo se il povero padre non sarà colto dal tremendo dubbio “l’universo non ha senso e Dio non esiste”.
    preghiamo per lui.

    26 Agosto, 2012 - 13:26
  15. discepolo

    per Leonardo
    sul passo paolino sulle mogli sottomesse ai mariti ci sarebbe una soluzione : quella della “Traduzione interpretativa” insomma come esimi esperti ci hanno dimostrato ampiamente su questo blog che “molti” si traduce “tutti”. Si potrebbe far pubblicare da un esperto il parere che la vera traduzione di “sottomesse ai mariti ” sia da tradurre in realtà “diversamente messe rispetto ai mariti” . la traduzione non sarebbe letterale ma più consona allo “spirito” cristiano e allo spirito moderno e farebbe dire a S.Paolo ciò che sicuramente , secondo noi, voleva dire . Insomma per il Vangelo e S.paolo ci vorre un lavoro di editor
    😉

    26 Agosto, 2012 - 13:42
  16. Gioab

    Forse ti sei sbagliato Luigi non era Carrigio di Sestri, era Napoli, dove De Magistris vuole il quartiere a luci rosse (così fa davvero pagare le tesse anche alle donne) invece Sepe non vuole. Lui è per il libero amore, non quello costretto entro ambiti riservati.

    26 Agosto, 2012 - 13:52
  17. Non servono editor, questo è uno dei passi di maggior bellezza in cui risalta l’enorme differenza tra la visione cristiana e quella culturale più diffusa, allora come ora.
    A parte l’invito di apertura, “Siate sottomessi gli uni agli altri”, la donna qui è chiamata a farsi sottomessa (è un invito, non dice SONO, ma SIANO sottomesse) ad un marito che è chiamato ad amarla “Come Cristo ha amato la Chiesa”:
    “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina… abbassò se stesso assumendo la condizione di servo… umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte…” (Fil 2,3 ss.).
    La bibbia si interpreta con la bibbia, perchè i diversi passi della scrittura si illuminano l’un l’altro.
    Così nel brano di oggi non si dà nessun rapporto di sudditanza, ma si descrive il matrimonio cristiano, che è un sacramento di libero servizio (un ossimoro, Luigi, uno dei più belli):
    quando mi sono sposata, io ho detto a mio marito, in Cristo: “io sono la tua serva”.
    E lui ha detto a me, in Cristo: “io sono il tuo servo”.
    Il servizio come reciproco dono, non come rivendicazione e pretesa.
    E se la nostra vita fosse stata tutta improntata a servirci l’un l’altro, sarebbe stata il paradiso in terra…

    26 Agosto, 2012 - 14:23
  18. Galati 3,28
    Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.

    26 Agosto, 2012 - 14:33
  19. Gioab

    @ nino
    “La bibbia si interpreta con la bibbia, perchè i diversi passi della scrittura si illuminano l’un l’altro.”
    Davvero sorprendente. Non è vero ? Mi congratulo con Nino.

    26 Agosto, 2012 - 14:49
  20. Gioab

    @ antonella lignani
    “Galati 3,28
    Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.”

    Si può leggere anche : Non c’è più alcuna religione né alcun rito, ma siete tutti chiamati a vivere secondo i principi insegnati da Gesù” In Verità e Giustizia.
    Potrebbe andare ?

    26 Agosto, 2012 - 14:51
  21. Gioab

    p.s. ma per tornare a Sepe, non dovrebbe essere interessato alle anime ? perché si interessa ai corpi ? e ai soldi del comune ?

    Qualcosa non quadra. Gli avranno mica negato l’aumento di stipendio ?
    Evidentemente non conosce il Vangelo.
    Quando Giovanni Battista cominciò a “scassare” lo misero in prigione e gli tagliarono la testa. Possibile che Sepe ancora non l’ha capito Ma neanche Bertone, ma neanche Bagnasco…… ma che se ne fanno del vangelo ? Non imparano mai.

    26 Agosto, 2012 - 14:54
  22. Gioab

    @ Nico
    Ringraziando per la sollecitazione e il consiglio le invio le mie considerazioni:

    1.“La Bibbia stessa attesta che la sua interpretazione presenta varie difficoltà. Accanto a testi limpidi contiene passi oscuri. Leggendo certi passi di Geremia, Daniele s’interrogava a lungo sul loro significato ( Dan 9.2)” – L’affermazione non è coerente, a) non è la Bibbia che attesta la difficoltà d’interpretazione. La Bibbia attesta che Daniele non aveva capito. E attesta che studiandola comprese. b) se presneta difficoltà, perchè solo l’interpretazione cattolica dovrebbe essere quella corretta ? Visto che si parla sempre di Mistero ?

    2.“Secondo gli Atti degli Apostoli, un etiope del I secolo si trovava nella stessa situazione a proposito di un passo del libro di Isaia (Is 53 7-8), riconoscendo di aver bisogno di un interprete (At 8, 30-35).” Ma dimentica di dire che l’angelo era a conoscenza del fatto e che provvide a mandare qualcuno. Il problema ora è capire se ci si può fidare di chi propone posizioni dogmatiche, fantastiche e superstiziose, o chi ti spiega il senso di quel passo affinché L’etiope stesso potesse collegare i vari momenti e significati.

    3.“La seconda lettera di Pietro dichiara che «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione» “(2Pt 1, 20) – Vero, ciò significa che qualunque privata interpretazione non sarà completamente in armonia con tutto il contesto. E nessuno garantisce che quella cattolica non sia “una privata interpretazione” dato che ha stravolto il senso di quello scritto con i suoi dogmi trinitari, dottrine verginali e cannibalesche e misteriose. Giacomo fratello di Gesù Vedi Atti 15.13

    4.“A questo interrogativo, la prudenza pastorale della Chiesa ha per molto tempo risposto in modo molto reticente, perché spesso i metodi, nonostante i loro elementi positivi, si trovavano legati a opinioni opposte alla fede cristiana cattolica.” Naturalmente questo non dà e non dava loro l’autorizzazione a fare i roghi per le streghe e gli “ariani”. Se il libro è di Dio e il rapporto di ciascuno è con Dio, sarà un problema di Dio risolverlo.Non loro. Non crede ? Ha mandato l’angelo all’etiope e Gesù aveva detto “lasciateli stare, sono guide cieche”( Mt 15.14)Quindi nessuno poteva o può avere un potere di imposizione. Poveri Trovatori !

    5.“Gli studi biblici hanno preso uno slancio notevole nella Chiesa cattolica e il loro valore scientifico è stato sempre più riconosciuto tra gli studiosi e tra i fedeli.” Ma quale studi ? se ancora continuano a rivangare Mt. 16.18 per ribadire il potere della “pietra” che non è Pietro. Quale fondamento ? …. Il fondamento è la Verità. Non le invenzioni ! La Parola era divina o un dio

    6.“Il dialogo ecumenico ne è stato considerevolmente facilitato.” Ma quel dialogo. La Verità non ha bisogno di dialogare. La Verità è una e resta tale. Chi non la capisce non ha bisogno di essere convinto. Forse un po’ sbeffeggiato “A questi è necessario chiudere la bocca, poiché questi stessi uomini continuano a sovvertire intere case, insegnando cose che non dovrebbero per amore di guadagno disonesto” ( Tito 1.11)

    7.“L’influenza della Bibbia sulla teologia si è approfondita e ha contribuito al rinnovamento teologico.Già, oggi non usano più il rogo. È aumentato l’interesse per la Bibbia tra i cattolici,(evidentemente prima non era granché) favorendo il progresso della vita cristiana” Sarà, però Dio continuano a mangiarselo senza spiegare come si possa mangiare uno Spirito. “Dio è uno Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”.” ( Gv. 4.23)

    E potrei continuare ma poiché il testo è così pieno di “cose intelligenti” mi fermo qui andrei avanti fino a domani. Cmq grazie. Ma non è quella la chiesa…. Mt 24.45 ( Chi è lo schiavo ?) Si vedrà al suo ritorno. Ricordi la parabola dei talenti. Andò in un paese lontano,…”al suo ritorno”…fece i conti.

    p.s. ha letto ? metodo “storico-critico”, l’esegesi cattolica, il mondo scientifico, il tempo-diacronia, la comprensione sincronica, la teologia dell’ispirazione, lo sforzo di persuasione, le prospettive del tempo presente, di ordine filosofico, psicanalitico, sociologico, politico, dell’esegesi scientifica, la concezione verginale, l’analisi semiotica, …ecc.

    Pensi che Gesù parlava di pani e di pesci, di tori e asini e galline…… e vi riducete ad ascoltare questi cantori di fantasie ?
    Mi ha ricordato una scrittura, chissà perché : “E dalla sua bocca il serpente vomitò dietro alla donna acqua simile a un fiume, per farla annegare nel fiume. Ma la terra venne in aiuto della donna, e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva vomitato dalla sua bocca. E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù.” (Apoc. 12.15-17)
    Stia bene. – E non si faccia annegare da tutta quell’acqua inquinata.

    26 Agosto, 2012 - 15:53
  23. Marilisa

    Non è Nino, Gioab, ma Nico, stia più attento.
    Bentornata, Nico!

    26 Agosto, 2012 - 16:41
  24. Clodine

    Luigi, non so cosa sia successo al sito ma, almeno sul mio cp risulta-da un certo punto degli interventi in poi- tutto depennato..!

    26 Agosto, 2012 - 19:43
  25. Luigi Accattoli

    Ho chiesto al mio aiutante informatico di rimediare a queste cancellature… speriamo che possa intervenire… intanto portate pazienza…

    26 Agosto, 2012 - 20:04
  26. Marco

    Pure la realtà virtuale vi aborrisce.

    26 Agosto, 2012 - 20:43
  27. Gioab

    @ Marilisa
    Ringrazio per la correzione. Chiedo scusa a Nino e a Nico per la confusione.

    26 Agosto, 2012 - 20:51
  28. Gioab

    @ Marco
    Capisco che l’antipatia sia grande. A nessuno piace essere corretto e smontato. A me per primo, ma la Verità non teme confronti, critiche o giudizi.
    Non capisco il motivo di tale aborrimento. Ha qualche motivo specifico ?

    “ Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia….” ( 1Gv 3.13) Ero preparato !

    26 Agosto, 2012 - 21:03
  29. Luigi Accattoli

    Per rendere comprensibili le oscure allusioni a chi leggesse gli ultimi commenti dopo la correzione arrivata or ora: a partire dal 27° commento fino all’allarme lanciato da Clodine, i testi dei visitatori apparivano con una linea sovrimpressa di cancellazione, leggibili ma… depennati… Chi mi aiuta nella gestione informatica del blog ha risolto il piccolo guaio… a tutti buona notte… luigi

    26 Agosto, 2012 - 21:05
  30. Clodine

    Buona notte Luigi caro.

    26 Agosto, 2012 - 21:28
  31. Marco

    Il mio testo non aveva alcuna linea.
    Va già a letto a quest’ora? Magari si fa pure una camomilla con il miele, eh? Un caso disperato…
    Vabbè, sogni d’oro.

    26 Agosto, 2012 - 21:32
  32. Clodine

    Si un caso disperato! Avevo un sonno bestiale ieri. Pensa Marco, ero sveglia dalle 4 del mattino, perciò…alle 22 mi sono ritrovata tra le braccia di Morfeo, e senza l’ausilio della camomilla!
    Però, grazie per il tuo interessamente, se era rivolto a me ovviamente…
    Clo

    27 Agosto, 2012 - 9:03
  33. Leopoldo

    Secondo me Leonardo ha ragione. I tentativi di voler giustificare ciò che non può giustificarsi in un paese civile (la sottomissione della moglie al marito) s’infrangono davanti alla cristallina chiarezza delle parole di Paolo. Personalmente, non sentendo la necessità di spiegarle alla luce della fede (la necessità di conciliare ragione e fede è un problema della seconda) io non le condivido e non le applico. Chi si dice cattolico non ha altra via d’uscita che seguire una verità chiaramente proclamata o travisarla. Atra questione è il porre a fondamento dell’ordinamento statuale i principi della religione, qualunque religione. Qui sono totalmente in disaccordo: abbiamo già dato, grazie.

    27 Agosto, 2012 - 9:35
  34. Leopoldo

    Preciso che la mia è una contrarietà allo Stato confesisonale e teocratico, quindi ad uno Stato che applica determinati principi in quanto fondamento di una religione. Dopo ciascuno può esprimere le proprie idee, sia pure ispirate dalla religione, e cascnuno può non condividerle e avversarle. D’altronde, la famiglia vista come un’entità autonoma, vivente di vita propria a dispetto delle relazioni fra le persone che ne fanno parte, alla quale sacrificare, quindi, anche la dignità della moglie-madre, è stata così prevista nel codice civile fino alla riforma, quella sì santa, del 1975.

    27 Agosto, 2012 - 9:47
  35. Leopoldo, non si tratta di conciliare ragione e fede, ma di pensare la propria fede, come ci ricorda Agostino:
    “La fede, se non è pensata, non è nulla”.

    Le parole di Paolo sono cristalline, ma si deve evitare di leggerle a spicchi, a frammenti a sé stanti, come tutta la sacra scrittura.
    Altrimenti in essa possiamo trovare conferma ad ogni aberrazione (come quando Mosé comanda di lapidare chi ha lavorato nel giorno del Signore: che facciamo, killeraggio dei baristi, dei tramvieri, di chi apre i supermercati…?). E’ l’errore del fondamentalismo. Non assente neppure tra cristiani.

    Ho un’altra curiosità: tu affermi che la necessità di conciliare ragione e fede è necessità della seconda.
    Ma la ragione non sente proprio il bisogno di comprendere un fenomeno così universale come la fede? Non solo la fede religiosa, ma la fede come atteggiamento umano, come apertura a dimensioni altre rispetto a quanto si può immediatamente sperimentare.

    Io mi sentirei quasi di affermare che la ragione, se non è capace di af-fidarsi, rinuncia alla possibilità stessa di trovare ciò che cerca: pensa agli infiniti sforzi per raggiungere qualcosa che non è ancora altro che un’ipotesi, ma che si cerca, fidando che esista…

    27 Agosto, 2012 - 9:54
  36. Leopoldo

    Infine, poiché m’è venuta voglia di scrivere (mi scuserete), gli attuali strumenti per regolare le situazioni patologiche che riguardano le relazioni famigliari lasciano molto a desiderare. In particolare, sono insopportabili i tempi lunghi della giustizia in tale materia, sono ignoranti e saccenti (quasi) tutti gli assistenti sociali e gli psicologi (Leonardo, quasi sempre donne), è un’idiozia colossale il volere risolvere i problemi tenendo presenti esclusivamente gli interessi (bisognerebbe vedere quali) dei minori, come se il benessere dei figli potesse essere completamente disgiunto da quello dei genitori.

    27 Agosto, 2012 - 9:56
  37. Leopoldo

    @ Nico
    Ho una vaga idea dell’universo e, nonostante molto meno vaga della mia, vaga è l’idea dell’univarso della scienza, oggi. Considererei presuntuoso escludere l’esistenza di un essere soprannaturale, almeno quanto affermarlo con certezza.
    Siccome ho paura di morire, non della morte ma di morire, non mi dispiacerebbe che la vita continuasse sotto altre forme. Non mi piace l’diea della morte come passaggio, perché questo stabilirebbe una cesura fra ora e dopo, tale da negare l’inizio di un progetto di salvezza a partire da ora, appunto, poiché l’immortalità inizia (inizierebbe) dalla nascita e non dal trapasso. Il paradiso e l’inferno, la “visione di Dio”, se ci vogliamo credere, o è già qui o non è. E non sono le opere buone che ci salvano ma l’amore e l’entusiasmo per un incontro. Come si può essere malvagi se si è veramente felici? Non so se riesco a spiegarmi ma la “visione di Dio” non si verifica (verificherebbe) dopo la morte, può solo “permanere”dopo la morte. Per questo il giudizio ce lo diamo da soli e così, Dio non è “buono” perché ci manda in paradiso o “cattivo” perché ci sbatte all’inferno. Ora, tutto questo varrebbe per me se credessi nella liberà dell’uomo. Ma io non ci credo, anzi sono convinto del contrario. O forse no? Non so se farò in tempo a capirlo.

    27 Agosto, 2012 - 10:12
  38. Gioab

    @ nico
    “Altrimenti in essa possiamo trovare conferma ad ogni aberrazione (come quando Mosé comanda di lapidare chi ha lavorato nel giorno del Signore: che facciamo, killeraggio dei baristi, dei tramvieri, di chi apre i supermercati…?). E’ l’errore del fondamentalismo.”

    Ma se rovesciamo il discorso, si potrebbe facilmente dire che il suo è l’errore dei “non fondamentalisti,” ossia coloro che trovano sempre la scusa. Dei permissivisti che si aggiustano la mancanza di rispetto per il Testo, trovando la giustificazione più di comodo per fare come gli pare. ( Anche Eva disse : “Il serpente mi ha ingannato”)
    In questo modo è come dire che Dio è incapace, perché non ha previsto la modernità con le sue esigenze, che in fondo sono solo l’avidità di un sistema che sta consumando risorse e rovinando il sistema.

    Il peccato non è il male, è l’assenza di Bene che è peccato. E’ l’arroganza di chi furbescamente preferisce mettere da parte ciò che è scritto per fare ciò che è comodo. Ma gli altri in fondo è vero sono fondamentalisti perché non fanno compromesso. Ma poiché di fedeltà si tratta penso che le ragioni di un fondamentalista siano da preferirsi a quelle di chi ragioni non ne ha.

    “ ciò che si richiede dagli economi è che uno sia trovato fedele.” ( 1 Cor 4.2)
    “Il più grande comandamento della Legge?” Gli disse: “‘Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. Questo è il più grande e il primo comandamento.” ( Mt 22.34-38)

    27 Agosto, 2012 - 10:18
  39. Leopoldo, dici cose profondamente cristiane.
    La morte è un genere di cesura simile alla nascita (i cristiani parlano di nascita al cielo), un momento nel quale si passa da un genere di vita, in cui tutto il tuo mondo è ovattato, e buio, e caldo – attraverso un percorso spaventoso in cui tu credi di morire, perchè l’aria ti brucia per la prima volta i polmoni e la luce ferisce gli occhi, e fa freddo… – ad un altro genere di vita, in cui entri in relazione con gli altri guardandoli negli occhi. E tua madre, che sentivi anche prima e ti avvolgeva con tutta se stessa, ora è davanti a te e ti culla.
    Questa vita fa parte della vita eterna, fin dal concepimento: la vita eterna inizia allora.

    Scusami i balbettii, mi piacerebbe avere tempo e modo per discutere personalmente con te, qui è tutto più complicato…
    La libertà è un altro tema enorme, ti auguro di avere tutto il tempo, un’enormità di tempo, per capirlo.
    Per parte mia, io non l’ho capita, la libertà, l’ho incontrata.

    27 Agosto, 2012 - 10:46
  40. Gioab

    @ nico
    “Ma la ragione non sente proprio il bisogno di comprendere un fenomeno così universale come la fede? Non solo la fede religiosa, ma la fede come atteggiamento umano, come apertura a dimensioni altre rispetto a quanto si può immediatamente sperimentare.”

    “Fede” è la traduzione del termine greco pìstis, che rende principalmente l’idea di confidenza, fiducia, ferma persuasione La fede è quindi la base della speranza e si basa su prove concrete. Scaturisce dalla curosità e dalla speranza di successo nella propria ricerca.
    La curiosità, unita al desiderio di sapere, sono la spinta propulsiva alla ricerca e alla scoperta. Infatti è scritto che “a chi ha sarà dato di più e a chi non ha sarà tolto anche quello che credeva di avere” ( Mc 4.25)

    E’ solo chi ricerca e scopre che è spinto ad ulteriore approfondimenti, mentre coloro che hanno una fede non ricercata e non ragionata, sono i “superstiziosi” che dicono di avere fede, ma non sono in grado di spiegarla nemmeno a se stessi. Si possono definire “fanatici o creduloni” perché ripetono concetti e idee di altri senza un personale approfondimento ragionato.

    Lo scienziato ha fede nei princìpi che regolano il suo campo scientifico. Basa nuovi esperimenti su scoperte precedenti e prevede nuove scoperte in base alle cose già verificate. Lo stesso dicasi dell’agricoltore: prepara il terreno e semina, attendendo, come negli anni passati, che il seme germogli e le piante crescano grazie all’umidità e alla luce del sole di cui hanno bisogno. Quindi la fede nella stabilità delle leggi naturali che governano l’universo costituisce un fondamento per i progetti e le attività umane.

    “Io mi sentirei quasi di affermare che la ragione, se non è capace di af-fidarsi, rinuncia alla possibilità stessa di trovare ciò che cerca: pensa agli infiniti sforzi per raggiungere qualcosa che non è ancora altro che un’ipotesi, ma che si cerca, fidando che esista…” … E’ esattamente ciò che ho inteso dire.

    La ragione si af-fida perché spera……e la speranza ragionata non conduce alla delusione.
    “ Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore” ( 1 Cor. 13.13) “E non solo questo, ma esultiamo mentre siamo nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce perseveranza; la perseveranza, a sua volta, una condizione approvata; la condizione approvata, a sua volta, speranza, e la speranza non conduce alla delusione;” ( Ro. 5.3-5)

    27 Agosto, 2012 - 10:48
  41. Gioab

    @ Leopoldo
    1.“la mia è una contrarietà allo Stato confessionale e teocratico, quindi ad uno Stato che applica determinati principi in quanto fondamento di una religione”

    Una bella dichiarazione di libertà e indipendenza. – Due precisazioni.
    a) Andrebbero compresi meglio i termini perché “Religione” per definizione è il rapporto singolo privato indipendente di ciascun individuo con il suo Dio. Non con alcune organizzazioni che prevedono di essere l’intermediario incaricato. Da questo punto di vista il desiderio di libertà e indipendenza è apprezzabile.
    b) Poiché la vita esiste è stato preparato “il manuale d’uso” affinchè ciascun partecipante possa sapere come trarre il meglio. Da questo punto di vista quella libertà iniziale viene meno perché ogni qual volta la vita è vissuta in modi diversi dalle diposizioni del Costruttore essa sarà più difficile e complicata.

    2.“D’altronde, la famiglia vista come un’entità autonoma, vivente di vita propria a dispetto delle relazioni fra le persone che ne fanno parte, alla quale sacrificare, quindi, anche la dignità della moglie-madre, è stata così prevista nel codice civile fino alla riforma, quella sì santa, del 1975.
    a) Ogni legge umana di qualunque stato ha fondamento e trae origine dalla legge Divina. ( Rispetto per il coniuge, cura dei figli, assistenza al prossimo, responsabilità dei coniugi ecc.

    27 Agosto, 2012 - 11:02
  42. Clodine

    La libertà si conquista solo con la sapienza,e con la sofferenza. Ma una volta conquistata la si ama con tutte le fibre dell’anima! La libertà “da”….fa tabula rasa del superfluo e ti permette di assaporare l’essenziale, gustare la vita ad ogni respiro perché, liberata dalle brame che imbrigliano e costringono il cuore verso le cose mutabili, ti fa guardare con occhi scervi Colui che non muta.

    27 Agosto, 2012 - 12:49
  43. Clodine

    Dio ci ha creati liberi, una libertà “sine glossa”, ma non di peccare o di andare contro la legge morale così ben radicata e strutturata nella creatura la quale, per quanto ferita dal peccato possiede sempre in toto la capacità di discernere -legge morale naturale-
    “Libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta…
    Tu ‘l sai, ché non ti fu per lei amara
    in Utica la morte, ove lasciasti
    la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara”.
    Purgatorio canto I
    Ed è proprio “libertà” la parola che ci aiuta a capire perché Catone si trova nel Purgatorio nonostante fosse morto suicida. Egli è morto per difendere la propria libertà come simbolo della libertà dal peccato che le anime dei pentiti cercano.

    27 Agosto, 2012 - 13:03
  44. lorenzo

    Dio ci ha creati liberi, ma noi ogni giorno ci leghiamo mani e piedi con catene e legacci tutti nostri…il bello è che siamo liberi di fare davvero TUTTO quello che vogliamo: e tanto piu’ lo facciamo, tanto piu’ ci scopriamo insoddisfatti.
    La vera libertà ce la porta solo Gesù: è la libertà DA noi.
    Fine.

    27 Agosto, 2012 - 13:11
  45. Marco

    “Per parte mia, io non l’ho capita, la libertà, l’ho incontrata.”

    Salutamela quando la rivedi!

    27 Agosto, 2012 - 13:23
  46. Ok Marco, le dirò di passare da te, che è tanto che non la incontri…

    27 Agosto, 2012 - 13:25
  47. Clodine

    Bella la similitudine tra la sottomissione della moglie al marito e dell’amore di questi alla sposa in rapporto Cristo x la Sua Chiesa che ” nutre e cura: mistero grande, duro da capire .
    Durezza “- dal greco sclerosi- tale è definito da Gesù il cuore dell’uomo: duro, sclerotico,non riesce a fare proprie quelle parole di Vita Eterna :non le comprende proprio all’ora come ora. Un post addietro qualcuno fece riferimento ai “segni dei tempi” . Ecco, li abbiamo davanti i segni dei tempi: il numero dei divorziati sono aumentati del 74% negli ultimi 10 anni la maggior parte dei quali nei primi 2 anni dal matrimonio in grande stile.La Chiesa è una barca in alto mare, alle prese continue con mozzi e ciurma ammutinata e disobbediente, ciascuno s’improvvisa comandante di lungo corso.
    Gesù lo ha detto chiaramente “Nessuno può venire a me se non gli è concesso dal Padre”. Altro che “tutti”, magari tutti gli uomini seguissero Cristo. Purtroppo la condizione umana rende ribelli verso Dio, incapaci -eredità del peccato – per volontà propria di comprendere senza lo Spirito di Cristo.
    Ma..la fede è una cosa seria, impegna allora come ora. “Anche voi volete andarvene?”:Risponde Pietro: “Signore, da chi andremo, Tu solo hai parole di Vita Eterna”…
    Da chi andremo? -Altro segno dei tempi-Oh…dai maghi, cartomanti, ostrologi, fattucchiere e quant’altro: imprenditori ricchissimi dell’occulto.
    Questi sono i segni dei tempi ;
    mala tempora currunt

    27 Agosto, 2012 - 13:59
  48. Bellissimo esempio di come ciascuno di noi è capace di eccellere in qualcosa, fosse pure nell’arte del pernacchio!

    Grazie Marco.
    😉

    27 Agosto, 2012 - 14:07
  49. Marco

    Prego.

    27 Agosto, 2012 - 14:08
  50. Leonardo: ti ha risposto bene Nico nel suo primo commento dopo il tuo.
    Inoltre vorrei dire che l’affermazione del codice “Il marito è capo della famiglia” non è presa da San Paolo…
    Dice che il marito è capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa che è il suo corpo… Qui “capo” sta per caput, non per dux… giusto per intenderci…
    E’ un “organismo vivente” quello che nasce dall’unione sponsale, il capo non è semplicemente funzionale al corpo (e viceversa), ma i due sono “una cosa sola”, come conclude Paolo in questo discorso… Ergo: è gioco forza che essendo una cosa sola, il pensiero dell’uno non può contrastare quello dell’altro in modo da non trovar conciliazione, così le azioni, etc… Sono chiamati a unità come il Corpo di Cristo che è la Chiesa, una creatura teandrica, come si usa dire oggi.

    27 Agosto, 2012 - 15:29
  51. Clodine

    Ed è talmente vivete questo corpo, come ce lo illustra l’apostolo Paolo, che “sebbene abbia molte membra e queste, pur essendo molte formano un solo corpo, cosi pure è il Cristo”. Perciò la Chiesa forma un corpo a partire da Cristo -che è il capo, l’origine- e sono UNo, come Cristo: il corpo dello stesso Cristo è presente la’ dove la comunità vive ” in/nel (dentro) Cristo.
    Motivo per il quale “essere in Cristo”[Rom.8,1; 2Cor 5,17;] infatti, non è una formula di cristologia ma di ecclesiologia.

    27 Agosto, 2012 - 18:03
  52. Clodine

    corrige:vivente

    27 Agosto, 2012 - 18:09
  53. Leopoldo

    Cari amici, vi prego di non considerare questa mia come una provocazione ma come una richiesta sincera. Se voi affermate un punto di vista che avete fatto vostro in quanto frutto della conoscenza delle Scritture, non potete giustificarlo con le Scritture stesse, poiché in tal caso non avrebbe valore di per sé ma in quanto in esse contenuto, quindi varrebbe solo per voi che siete credenti. Dev’esserci un’altra strada per arrivarci, altrimenti sarebbero tutte verità monche. Vi pare?

    27 Agosto, 2012 - 18:53
  54. Perché varrebbe solo per noi?
    Non ci sono verità universali nella Bibbia?
    Sarebbe come dire che la riflessione di stampo religioso non arricchisce in alcun modo l’umanità tutta, ma allora come la mettiamo con la Sistina, con Bach o con Giotto? Le loro opere che alla scrittura si ispirano sono belle solo per i credenti?
    Che poi un non credente possa affermare che le grandi verità antropologiche contenute nella bibbia sono semplicemente frutto meraviglioso della riflessione di generazioni di uomini non è una novità, molti atei amano e studiano la scrittura e vi trovano un genere di edificazione simile a quella che si può ricavare dalla lettura di altri capolavori.
    Un credente invece accoglie questa come parola di Dio ma, dato che lo studio e le conclusioni che ne trae, in casi come quello che stiamo discutendo, non sono irrazionali, non vedo perchè non possano valere per tutti.

    C’è un’altra strada per arrivarci?
    Non te lo so dire. Lo sviluppo del concetto di diritti umani è figlio della cultura cristiana, così come l’idea di persona, di progresso, la de-sacralizzazione del mondo… Siamo impastati di cristianesimo (“non possiamo non dirci cristiani”, affermava l’agnostico Benedetto Croce).
    Per questo dovremmo considerare importante conoscere davvero (non solo attraverso i luoghi comuni) questa religione, la quale sia che vi aderiamo, sia che la rifiutiamo, struttura il nostro modo di interpretare la realtà.

    Non so se ho capito bene il tuo quesito, ho cercato, in qualche modo, di interagire con te. Scusa le lacune.

    27 Agosto, 2012 - 19:11
  55. Leopoldo

    Nico, non sono riuscito a spiegarmi. Volevo dire: varrebbe solo per voi se affermaste la verità di un punto di vista in quanto contenuto nelle Scritture. Il che non significa che nelle Scritture non ci siano verità che possano valere anche per un non credente, anzi.

    27 Agosto, 2012 - 19:36
  56. Gioab

    @ Leopoldo
    “Se voi affermate un punto di vista che avete fatto vostro in quanto frutto della conoscenza delle Scritture, non potete giustificarlo con le Scritture stesse, poiché in tal caso non avrebbe valore di per sé ma in quanto in esse contenuto, quindi varrebbe solo per voi che siete credenti.”

    Bella riflessione sig. Leopoldo, ha proprio ragione. Ed è questa sua riflessione che mette in risalto il fatto che la religione non può essere istituzionalizzata ma è una personale convinzione che ciascun umano realizza in autonomia e vive coerentemente con essa per la realizzazione del bene comune che si realizza quando ciascuno rinuncia alle sue ragioni.
    Poiché le religioni “dividono” anziché unire, per questo motivo la religione si vive nella Cameretta come stabilì Gesù, nel segreto. Avendo di mira l’obiettivo del bene comune e della crescita di se stessi per l’efficacia di questo scopo.
    Ma come si vede questo non accade, allora bisogna aprire gli occhi a chi cieco si fa guidare da un altro cieco proprio come fu comandato “per il bene comune” –“se ti ascolta hai guadagnato il fratello se non ti ascolta almeno ci hai provato”:

    “Il cardinale di New York Timothy Dolan, presidente dei vescovi cattolici americani, pronuncerà una preghiera di benedizione alla convention repubblicana dell’inizio della settimana prossima in Florida, proprio nella sera in cui Mitt Romney riceverà la nomination dal partito.”

    Glielo spieghi a loro che le religioni non devono partecipare a dividere bensì a unire.
    h**p://apocalisselaica.net/varie/attualita-cultura-satira-e-umorismo/la-chiesa-con-romney

    Glielo spieghi a loro che non devono farsi corrompere:
    Arcidiocesi di Taranto e Ilva: un patto d’ acciaio?
    “La Piovra cattolica – «Il presidente Riva mi ha espresso le motivazioni che hanno indotto il suo Gruppo a tale atto di generosa attenzione. Egli – prosegue – mi scrive di aver aderito volentieri alla mia richiesta perché riconosce alla nostra comunità ecclesiale e a questa comunità, in particolare, il merito di prestare un’indispensabile e disinteressata opera di promozione umana e sociale; “
    h**p://apocalisselaica.net/focus/la-piovra-cattolica/arcidiocesi-di-taranto-e-ilva-un-patto-d-acciaio

    p.s. si è spiegato benissimo e proprio per questo occorre far ragionare coloro che sono disposti a farlo prendendo in esame proprio la base delle loro credenze. Se rinunciassero a dire che il loro comportamento e le loro credenze non derivano da quel libro, bensì da una loro personale credenza, allora può stare certo che non sprecherei nemmeno un attimo per confutare, ma poichè quello è anche il mio Testo, accettando supinamente il loro punto di vista (l’inganno) sarebbe come se cieco e incapace sia io. Posizione che è possibile ma che non accetto fino a quando non è dimostrata.anche perchè è un offesa a Dio che avrebbe fatto scrivere un libro incomprensibile.

    27 Agosto, 2012 - 22:12
  57. @Leopoldo
    Un cattolico non afferma la verità di un punto di vista SOLO in quanto contenuto nelle scritture: sarebbe fideismo.
    E se così fosse, non si spiegherebbero tutte le discussioni che incontriamo anche qui, e gli scontri su ciò che corrisponde o meno alla volontà di Dio, e i progressi della dottrina lungo i secoli…
    La fede cristiana vive del principio di incarnazione: si fa carne e sangue, in modo misterico ma anche molto pratico, con tutta la fatica, e il limite, e la concretezza che questo porta con sé. E anche da questa carne e da questo sangue impara.

    E’ un intreccio. Complesso e meraviglioso. Un modo integrato e globale di guardare il reale, un modo aperto, e pieno di speranza.
    Che rinuncia alla cieca sicurezza di chi brandisce lo “Sta scritto”, ed accetta l’umiltà dell’inesausto cammino sulla via di Emmaus.

    27 Agosto, 2012 - 22:21
  58. Marco

    Leonardo, epididimo: caput! Capito?
    Finiti i tempi del “dux, tu es nostra lux”.
    Sei proprio caput!
    Ahahah!

    28 Agosto, 2012 - 2:56
  59. Leonardo

    “Kaputt” voleva scrivere il povero ragazzo. Ma nemmeno quello gli è riuscito.

    28 Agosto, 2012 - 9:38
  60. Marco

    Ahahah!!!
    Strunz!!!

    28 Agosto, 2012 - 9:48
  61. Gioab

    @ nico
    “La fede cristiana vive del principio di incarnazione: si fa carne e sangue, in modo misterico ma anche molto pratico, con tutta la fatica, e il limite, e la concretezza che questo porta con sé. E anche da questa carne e da questo sangue impara.”

    E Quale sarebbe il “principio” di incarnazione ?

    Io avrei detto: “La fede cristiana vive nell’attesa della “presenza-gr. parousia” del Signore”!

    Come anche [<i<pàreimi] non è mai impiegato per indicare la venuta di Cristo nella carne e non significa mai ‘ritorno’.

    28 Agosto, 2012 - 13:01
  62. Gioab

    @ nico
    “Un cattolico non afferma la verità di un punto di vista SOLO in quanto contenuto nelle scritture: sarebbe fideismo.”

    Già perché il principio di incarnazione non è fideistico ? Qualcuno se l’è inventato e tutti ci credono. Ma non è fideistico. Si è proprio creduloneria pura.
    Il guaio è che Dio non può andare contro le Sue stesse leggi perché sono eterne e immodificabili. Magari c’è un altra spiegazione più normale. Meno “misteriosa”

    28 Agosto, 2012 - 13:06
  63. Gioab

    @ Leopoldo
    “Nico, non sono riuscito a spiegarmi. Volevo dire: varrebbe solo per voi se affermaste la verità di un punto di vista in quanto contenuto nelle Scritture. Il che non significa che nelle Scritture non ci siano verità che possano valere anche per un non credente, anzi.”

    Piccolo quiz –
    Se Maria è la madre del Figlio,che è Dio, essa è la madre di Dio, quindi anche la madre dello Spirito Santo, quello stesso che l’ha messa incinta.
    Ma poiché è anche madre della chiesa, che è la sposa di suo figlio, ne deriva che il matrimonio è incestuoso. Risulta ?

    Essendo poi Maria la madre di Dio e madre di Gesù, essa è anche madre del Padre e di Suo figlio, come fa ad essere figlia di suo padre ?

    Essendo poi che Gesù è uno con il Padre e lo Spirito Santo, Maria ha fatto un parto trigemino. Risulta ?

    Senza voler entrare nel merito della verginità della partoriente, dato che il parto è avvenuto sulla terra in modo umano, risulta che essendo Maria anche madre del Padre e il Padre, Padre del Figlio, essa è una nonna vergine due volte. Risulta ?
    Però non sa più chi è il Figlio ! Essendo lei madre del Padre e del Figlio….Risulta ?

    28 Agosto, 2012 - 13:16
  64. Gioab

    @ Leopoldo
    “Se voi affermate un punto di vista che avete fatto vostro in quanto frutto della conoscenza delle Scritture, non potete giustificarlo con le Scritture stesse, poiché in tal caso non avrebbe valore di per sé ma in quanto in esse contenuto, quindi varrebbe solo per voi che siete credenti. Dev’esserci un’altra strada per arrivarci”

    Bel ragionamento condivisibile.
    Il sole sorge ogni mattina. Come mai ? Quando si annuvola piove. Come mai ? Quando piove spunta l’erba. Come mai ?
    Perché esistono fenomeni che si ripropongono ciclicamente senza mai variare, estate inverno ?
    Perché c’è qualcosa anziché niente ? Da dove viene tutto ? E perché ?
    Ciascuno ha una risposta. Qual è la sua ?

    28 Agosto, 2012 - 13:24
  65. lorenzo

    Caro Gioab,
    leggo i suoi due ultimi commenti diretti a Leopoldo e mi evocano irresistibilmente una versione verbale del ” gioco delle tre carte “…

    28 Agosto, 2012 - 17:12
  66. Clodine

    E’ blasfemia, semplicemente!

    28 Agosto, 2012 - 18:43
  67. Leopoldo

    Gioab, tu vedi troppe puntate di Beautiful.

    28 Agosto, 2012 - 20:17
  68. Leopoldo

    Però, Gioab, e ti prego di rispondermi con un sì o con un no (non so se ci riesci ma tu provaci). Tu credi che sia impossibile che possa nascere un figlio da una vergine? Con un sì o con un no, please!

    28 Agosto, 2012 - 20:27

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