E’ bene che Orsoni lasci ma non basta

Sono convinto – mi sono convinto leggendo e telefonando – che Giorgio Orsoni, che conosco come uomo di valore, dica il vero quando afferma che il Pd l’ha usato e abbandonato. E che la responsabilità del finanziamento illecito non fosse sua ma del partito che l’aveva candidato e che ora l’ha scaricato. Ma ritengo che l’emergenza corruzione imponga un taglio con ogni situazione grigia e dunque concordo con chi l’ha spinto alle dimissioni. Egli era difendibile sul piano giudiziario, non su quello politico. Ma chi l’ha fatto dimettere ha il dovere di chiarire i fatti: se cioè sia vero che l’operazione finanziamento è stata orchestrata e anche gestita da persone dell’apparato del Pd, che hanno agito sotto la copertura dell’indipendente Orsoni. E se questo è vero, che ne sarà politicamente di queste persone? Se Orsoni ha dovuto dimettersi da sindaco, quelle persone dovranno dimettersi da ogni partecipazione alla vita pubblica.

19 Comments

  1. nicoletta zullino

    Totalmente e incondizionatamente d’accordo.

    13 Giugno, 2014 - 21:36
  2. Marilisa

    Spero che Orsoni faccia nomi e cognomi, e che la questione venga chiarita il più presto possibile.
    La corruzione è una colpa grave e incancrenita. Ed è fra quelle meno punite nel nostro Paese. A fronte di migliaia di carcerati, pare che solo undici stiano in carcere per corruzione, mentre in altri Paesi sono molti di più.

    13 Giugno, 2014 - 22:51
  3. È iniziato il tribunale del popolo.
    Qualcuno si è chiesto come farà l’autorità di cantone creata come deus ex machina dal governo a vigilare sugli appalti del governo?

    14 Giugno, 2014 - 9:21
  4. Sara1

    Per quello che so io ci sono già norme anti corruzione esasperate, so che negli ultimi mesi i dipendenti pubblici hanno seguito più di un corso.
    Voluto dal governo Letta.

    Poi leggi sui giornali il nome di Letta buttato li’ con i suoi 150000.

    Come fa un cittadino a capirci?
    Chi bisogna mandare via?

    14 Giugno, 2014 - 9:31
  5. Sara1

    Io rinuncio si scornassero tra di loro.

    14 Giugno, 2014 - 9:32
  6. roberto 55

    Scriverò, forse, cose che in questo momento risultano poco, come dire ?, “popolari”, ma vorrei dirvi che ho avuto l’occasione, negli anni, di conoscere – per motivi essenzialmente lavorativi – Giorgio Orsoni, e, al di là della grande stima professionale che ho maturato nei suoi confronti, mi sono, nel tempo, formato la convinzione che fosse (e sia) una persona assolutamente perbene (oltre che di grande fede cristiana): dell’indagine giudiziaria in corso, ovviamente, nulla so (a parte ciò che si legge sui giornali, su cui, però, e Luigi non me ne vorrà, non farei grande affidamento), ma continuo a confidare che il suo esito dimostrerà – prima ancora che la sua innocenza “processuale” – l’onestà di Giorgio Orsoni.

    Buon sabato a tutti.

    Roberto 55

    14 Giugno, 2014 - 9:54
  7. E’ un tribunale del popolo, Roberto55

    14 Giugno, 2014 - 10:06
  8. Rinnovo la domanda sugli appalti pubblici. Non è strano che sia proprio il governo a nominare i membri e commissariale una autorità che deve vigilare sugli atti del governo?
    Le autorità indipendenti sono una garanzia costituzionale e comunitaria proprio per la loro indipendenza, in primis per la loro indipendenza dal governo. Vi sembra normale che il governo voglia commissariare un’autorità nominata dai presidenti di camera e senato?
    Oggi lo fa il boy scout, che a voi tutti piace. Domani lo farà Grillo!
    Teniamo gli occhi aperti. Non spegnete il cervello, cercate di capire cosa sta succedendo senza affidarvi alla propaganda di renzi

    14 Giugno, 2014 - 10:10
  9. Nino

    Luigi:
    “Orsoni, che conosco come uomo di valore “

    Roberto:
    “Giorgio Orsoni, e, al di là della grande stima professionale che ho maturato nei suoi confronti, mi sono, nel tempo, formato la convinzione che fosse (e sia) una persona assolutamente perbene (oltre che di grande fede cristiana) “

    Non conosco Orsoni e non metto in dubbio le valutazioni super partes di Luigi e Roberto che invece lo hanno conosciuto e/o lo conoscono.

    In fatto di “potere” posso dire che ne ho conosciuti e ne conosco anche assai più autorevoli ed eticamente perbene quanto è più Orsoni.

    Ciò malgrado alcuni, pochissimi di questi, sono caduti alla Orsoni.

    Il problema è che siamo tutti esseri umani, fragili e deboli, e anche narcisi.
    “Di fronte alle tentazioni vince chi fugge”, la massima di san Filippo Neri.

    Una scivolata è sempre possibile, del resto Orsoni da quel galantuomo che è ha patteggiato.

    Se fosse stato ancora più galantuomo invece di patteggiare, avrebbe dovuto subito dichiararsi
    ingenuamente oggetto di una strumentalizzazione, anziché ripresentarsi come sindaco dopo aver patteggiato i 4 mesi in modo tale da mantenere la carica.

    Non avrebbe cancellato di per se il fatto da peccato veniale, si fa per dire, ma avrei avuto un’opinione diversa da quella che mi sono fatto dei fatti e del contesto.

    Roberto, scusa ma qui abbiamo fior fiori di cardinali, vescovi e pastori, che più cristiani di loro non si può.

    Di grazia che c’entra la grande fede cristiana?

    La grande fede cristiana da sola non basta e non salva, nemmeno è il viatico che garantisce onestà e lealtà.
    Così penso.

    15 Giugno, 2014 - 19:43
  10. Nino

    mattlar scrive,
    14 giugno 2014 @ 10:10

    Rinnovo la domanda sugli appalti pubblici. Non è strano che sia proprio il governo a nominare i membri e commissariale una autorità che deve vigilare sugli atti del governo?
    —-
    Scusa, ma tu che soluzione proponi.

    La concussione e la corruzione sono strumenti più potenti di qualsivoglia sistema di controllo anche gerarchicamente perfetto.

    Con un buon colleggio di difesa si ottengono mirabili soluzioni anche per crimini efferrati, figuriamoci se non si trova la quadra per aggirare pali e paletti delle regole di un capitolato e del controllo dei risultati nella fase di avanzamento lavori ed ex post.

    Prova ad immaginare se si applicasse una semplice leggina di tre righe che spedisce da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20 in galera con processo per direttissima chi commette falso in bilancio, trucca una gara pubblica, corrompe o si lascia corrompere da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20.

    Voilà.

    15 Giugno, 2014 - 19:59
  11. Nino

    Suca la ripetizione finale:
    da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20.

    15 Giugno, 2014 - 20:00
  12. picchio

    “Prova ad immaginare se si applicasse una semplice leggina di tre righe che spedisce da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20 in galera con processo per direttissima chi commette falso in bilancio, trucca una gara pubblica, corrompe o si lascia corrompere ”
    Metterei anche la restituzione del denaro in oggetto.
    Un bel cambiamento rispetto al presente in cui governatori corrotti sono stati promossi a senatori.

    15 Giugno, 2014 - 22:09
  13. roberto 55

    La fede cristiana di Giorgio Orsoni, Nino, non c’entra ovviamente nulla con il procedimento penale in corso: del resto, l’ho riferita, se ben hai osservato, giusto per fornire, se si vuole, un ulteriore elemento di conoscenza della persona di Giorgio Orsoni; per il resto, ripeto, nulla conosco degli atti d’indagine, e, dunque, preferisco non esprimersi; so che il Magistrato Carlo Nordio, che coordina l’inchiesta, è persona seria ed equilibrata, e, quindi, non rimane che attendere l’esito del lavoro suo e degli altri suoi colleghi della Procura della Repubblica.
    Aggiungo, questo sì (anche se si tratta d’una riflessione “locale”), che, forse, da questa vicenda politico/giudiziaria si sarebbe dovuto e si dovrebbe trarre spunto per discutere concretamente l’utilità (o l’inutilità) del MOSE, la sua dispendiosità ed il suo impatto ecologico sulla laguna veneziana: ma è altro discorso.

    Buona serata.

    Roberto 55

    15 Giugno, 2014 - 22:20
  14. Lorenzo Cuffini

    Bene, se è per questo, Nino e Picchio, potremo fare anche una cosa piu’ efficace.
    Processarli sulla pubblica piazza e rinchiuderli in una galera a vita, gettando via la chiave.
    Per niente,ma proprio per niente d’accordo.
    E’ dal 92 che la furia giustizialista dilaga in Italia, dai palazzi di giustizia in giù, e questi che abbiamo sotto il naso sono i brillantissimi risultati.
    Con il tintinnare di manette non si è mai risolto un tubo, se non solleticare la pancia grassa dell’opinione pubblica col canino di fuori ( la quale opinione pubblica non esita poi a farsi pagare in nero, a pagar in nero l’idraulico, a chiedere uno sconto per non far fattura, a raccomandare il figlio, a passare davanti nelle liste d’attesa in ospedale per parentele e conoscenze, a pagare le tasse,se solo puo’, in modo creativo, e tutta una serie di eticità esemplari…
    Ma il canino sbavante di fronte al politico corrotto, ah che goduria, vuoi mettere?)
    Vogliamo mettere una leggina di tre righe, da 10 a vent’anni di galera per ciascuno di questi bei comportamenti? Che bello stato di diritto….

    15 Giugno, 2014 - 22:46
  15. Nino

    Lorenzo Cuffini scrive,
    15 giugno 2014 @ 22:46

    “Processarli sulla pubblica piazza e rinchiuderli in una galera a vita, gettando via la chiave. “
    Segue vocabolario dei luoghi comuni:
    “ rinchiuderli in una galera a vita, gettando via la chiave”
    “furia giustizialista “
    “Con il tintinnare di manette non si è mai risolto un tubo “
    ——
    Qui in galera ci vanno solo i disgraziati e i poveracci, quelli si e senza sconti di pena.

    Evidentemente vivi nel pianeta di Papalla e ti stanno bene i figuri tipo caimano che si fanno leggi ad personam e squadre di colleggi di difesa nominati deputati e senatori e pagati dai contribuenti.
    Che aggiustano a piacimento tempi di prescrizione, naturalmente restringendoli, e che grazie alle leggi di cui sopra ottengono dopo i primi due gradi di giudizio di condanna rinvii di 9 anni per la cassazione che poi conferma e condanna come nel recente caso del signor caimano.

    Ti stanno bene i Bertolaso, i Balducci, gli Anemone, quelli che alle tre di notte in pieno terremoto dell’Aquila sghignazzano stropicciandosi le mani per l’arraffata che pensano di fare e che poi faranno con appalti che puntualmente si divideranno con altre iene.

    Che puntualmente vinceranno al ribasso del 40% infilando nell’appalto materiali di pessima qualità, con percentuali del 50% di sabbia mescolati al cemento “armato”, sic.
    Quell’impasto con cui erano state costruiti la gran parte degli edifici dell’Aquila, incluso l’ostello studentesco.

    Appalti che in corso d’opera costeranno 5 volte la somma offerta.
    Si perchè l’eventuale minaccia di ritardo e fermi per ottenere la revisione prezzi e le modifiche dei lavori in corso d’opera produce un danno in penali talmente risibile da rendere conveniente per la P.A. L’accettazione delle varianti.
    Naturalmente tutto ciò non a caso ma brillantemente studiato a tavolino e regolato dal capitolato d’appalto concordato mesi prima tra i concussori e i corruttori.

    La ruota gira così questa feccia di lenoni, va avanti per anni e riproduce lo schema e la squadra a geometria variabile a seconda di chi governa.
    Così abbiamo dirigenti statali che rimangono in carica 20-30 anni nei posti chiave e le generazioni di pseudo imprenditori e palazzinari, sempre gli stessi, che li hanno solidalmente a libro paga.

    Così perfino gli Orsoni, persona per bene, super benestante che assomma una cifra di cariche istituzionali e che certo non ha bisogno di mancette da 500 mila euro, anziché registrarle come è previsto legalmente di fare nel caso di finanziamento ad un partito, se ne frega e giustamente vedendo che intorno si pappano extra stipendi da un milione l’anno si autoassolve e non dichiara la mancetta.

    Lo stato di diritto è quello che non usa due pesi e due misure è quello che non ti lascia espatriare se sei stato giudicato colpevole di associazione a delinquere o colluso con la mafia.
    E’ quello il più possibile giusto non forte con i deboli e debole con i forti.

    E’ quello che se hai rubato alla comunità che paga le tasse ti manda in galera come negli USA e per il tempo stabilito ti ci lascia.

    16 Giugno, 2014 - 9:41
  16. Federico

    @Lorenzo,
    il giustizialismo più furioso e feroce è stata l’arma vincente della sinistra, da Tangentopoli in avanti: i feroci Robespierre erano e sono coloro che hai votato tu, coloro che ridicolizzavano il garantismo e la presunzione di innocenza. I moralisti che chiedevano il sangue dei nemici non appena ci fosse anche solo un sospetto…

    Ora emerge che il PD è esattamente come tutti gli altri partiti, né più onesto né più capace di governare per il bene del Paese… E’ stato solo più abile a mascherare le proprie malefatte e più “fortunato” (!) nei rapporti con le procure (forse anche perché molti ex-magistrato poi sono stati candidati nel centrosinistra). Un partito solo interessato al potere e ai suoi benefici, a qualsiasi costo. Orsoni si doveva dimettere subito e senza troppe storie (come poteva “non sapere”? come poteva essere finanziato a “sua insaputa”? quello che vale per glia vversari, deve valere anche per il PD), così come dovrebbero fare i dirigenti locali del PD, assumendosi la responsabilità politica di questo scandalo.

    Ha ragione Luigi: tutti a casa, extra omnes. E speriamo che il prossimo sindaco di Venezia appartenga ad un altro schieramento, giusto perché la pulizia sia reale. Senza contare che il prossimo anno ci saranno anche le elezioni regionali in Veneto, che, alla luce dei risultati delle elezioni europee di quest’anno e degli ultimi scandali, si annunciano molto interessanti.

    16 Giugno, 2014 - 9:44
  17. Lorenzo Cuffini

    Caro Nino, non mi stanno bene i ” loschi figuri” che indichi tu, ma niente me ne fotte e non mi placa nessuna indignazione l’idea che siano sbattuti in galera e buttando via la chiave senza tutti i tre gradi di giudizio e tutte, dicasi tutte , le tutele previste dall’ordinamento.
    Piuttosto fa schifo che in galera ci stiano i poveracci, e su quello bisognerebbe agire, invece di prosternarsi davanti a GPII per il bacio dell’anello quand’andò in Parlamento e denunciò il fatto, e catafottersene alla grande appena uscito, e fare lo stesso di quel che dice Napolitano e la UE sulle carceri italiane,.
    Quello è il vero schifo.
    Quanto al pianeta di papalla, da lì ci verrai forse tu, se non ti rendi conto che di loschi figuri, (ciascuno nel suo picolino, ovviamente, ciascuno nel nostro, chi mai parteciperà alla spartizione di una mega torta, ma il nostro bilancino familiare oh ce l’abbiamo tutti, e lì tutto va ben madama la marchesa) tracimano i bar, i tram, gli autobus, le piazze e pure le parrocchie. Quanta bella gente impettita e fiera, dall’aria rispettabile, all’uscita dalle nostre messe, con dipinto in faccia, io, il mio dovere di cittadino onesto e probo, io sì che lo faccio…e magari ha appena raccomnadato il figlio per la trentesima volta nella vita.
    Sveglia.

    16 Giugno, 2014 - 10:16
  18. Nino

    Gli schieramenti sono ininfluenti rispetto al malaffare.
    Perfino chi deve garantire la sicurezza e la legalità come i magistrati, i finanzieri, i poliziotti sono spesso coinvolti.
    Allora che facciamo, cambiamo in magistratura 2.0, finanza 2.0, polizia 2.0?
    Quel che deve cambiare è l’uomo.
    E l’operazione è assai più complicata.
    Quello che forse può garantire meglio è un forte deterrente ovvero la prospettiva certa di beccarsi e farsi certamente e senza sconti 10-15-20 anni di galera.
    Un po come “il fumo uccide” che ha abbassato il consumo delle sigarette
    di una percentuale a 2 cifre.

    16 Giugno, 2014 - 10:26
  19. Lorenzo Cuffini

    Operazione assai piu’ complicata, ma l’unica davvero efficace.
    Ai forti deterrenti ho sempre creduto poco. Se funzionassero davvero, dove c’è la pena di morte la criminalità dovrebbe azzerarsi. o perlomeno scendere in modo significativo…..manco p’a capa.

    16 Giugno, 2014 - 11:57

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