Moraglia: priorità vitale il soccorso ai poveri

E’ una priorità vitale tendere una mano, specialmente in questa congiuntura di crisi economica, a chi soffre di più ed ecco il motivo della recente apertura della mensa-dormitorio di Marghera. L’ho voluta a compimento dell’Anno della Fede e ho chiesto personalmente a papa Francesco se accettava che tale struttura fosse a lui intitolata. E sono stato felice del suo sì immediato e convinto. Le situazioni di povertà devono essere considerate una priorità emergente da una cultura che nasce dal Vangelo e da una fede realmente vissuta“: così il patriarca di Venezia Francesco Moraglia in un’intervista al settimanale Gente Veneta. Nel primo commento altre sue parole sulla necessità di rivedere spese e strutture della Chiesa locale.

91 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Verifica dei beni e delle spese. Moraglia: “Come Curia Patriarcale, abbiamo avviato un’importante verifica dell’uso delle strutture e dei beni a disposizione, in nome dell’essenzialità e della loro funzionalità in ordine alle priorità pastorali: in questo senso la dismissione della sede di Calle degli Albanesi, con l’accorpamento degli uffici veneziani di Curia all’interno del complesso del Palazzo Patriarcale, prima sembrava a molti impossibile e, invece, è stata possibilissima e sta già mostrando i suoi effetti benefici in termini di risparmio e allocazione delle risorse“.

    12 Giugno, 2014 - 17:53
  2. Luigi Accattoli

    Su Moraglia ascolto per lo più pareri critici nei miei passaggi a Venezia. Sono contento di aver letto queste sue parole chiare su due argomenti importanti.

    12 Giugno, 2014 - 18:02
  3. Luigi Franti

    Questo m’incuriosisce, Luigi: cos’ha che non va Moraglia, per i tuoi interlocutori veneziani?

    12 Giugno, 2014 - 23:04
  4. FABRICIANUS

    Luigi leggo e rileggo l’intervista a “La vanguardia” di papa Francesco.

    Ho lacrime di gioia.

    13 Giugno, 2014 - 13:30
  5. discepolo

    Non credo che Moraglia fara‘carriera neppure dopo la “paraculata“ di intitolare a Francesco la mensa dei poveri. Del resto non fare carriera nell‘odierna chiesa e‘solo un titolo di merito. Vuol dire che non piaci ai massoni.

    13 Giugno, 2014 - 14:19
  6. discepolo

    A proposito invece di prelati che fanno carriera e che sono messi ai vertici di questa nuova Chiesa caztolica 2.0. Mons. Galantino sostiene che noi cattolici dovremmo chiedere scusa ai non-credenti. Perche‘?Ma perche con le nostre certezze e i nostroi dogmi abbiamo urtatp la sensibiliza‘dei non credenti! Dunque io secondo Mons. Galantino dovrei chiedere scusa. in quanto credente ai non-credenti! E sentirmi im colpa ed autoflagellarmi pwrche‘sono credente!
    LaChiesa catzolica ormai e‘giunta a quep punto di masochismo ed autoflagellazione oltre il quale c”e”solo il Nulla. Eons. Galantino,e’ovvio,ha fatto carriera e lui e quelli come lui ora sono ai vertici della Chiesa!
    Buona autodistruzione!

    13 Giugno, 2014 - 14:34
  7. discepolo

    Molte volte, dice Mons. Gl modo in cui viviamo la nostra religiosità urta la sensibilità dei non credenti.
    Oh mio Dio! pensate Gesù, se avesse duvuto farsi le seghe mentali per non urtare la sensibilità degli ebtei ell’epoca, o dei romani pagani !
    pensa a che fatica avrebbe dovuto fare il povero Gesù pr non urtare nessuno! per esempio non dire “scribi e farisei ipocriti” per non urtare l sensibilità degli ebtei? Oppure non parlare del Dio di Israele per non urtare la sensibilità dei pagani?
    e per non urtare la sensibilità degli atei o agnostici Gesù che avrebbe dovuto dire?
    Insomma MENO MALE che Gsù è vissuto in un tempo in ui non c’era Mons. Galantino! se no avrebbe dovuto chieder scusa: scusate sono Gesù Cristo , il Messia, il Figlio di Dio, ma se non credete in Dio fa lo stesso! Non offendetevi! Sono il Figlio di Dio venuto per salvarvi! ma se invece non pensate di dover essere salvati , scusatemi non volevo offendervi!
    E MONS GALANTINO oggi è il capo della CEI!
    poveri noi.

    13 Giugno, 2014 - 14:50
  8. Gianrinaldo

    Ma è giusto così! basta vedere le idee sostenute dalla maggioranza dei partecipanti a questo blog: il cristiano deve SPARIRE, e non disturbare (cattolici inapparenti e quant’altro….). Solo così si è bravi cristiani e non: bigotti, baciapile, clericali, tradizionalisti, fascisti, ecc…. come viene disinvoltamente appellato chi non la pensa come la suddetta maggioranza “rumorosa”.
    Peccato che, per fortuna, sull’esempio di Gesù e degli apostoli, per 2000 anni la Chiesa non è stata zitta, ma ha seguito il comando. “andate e fate discepoli tutti i popoli”…..

    13 Giugno, 2014 - 15:26
  9. Gianrinaldo

    E dire che per tutto il tempo Pasquale la Chiesa ci ha dato da leggere nella Liturgia gli Atti degli Apostoli. Si vede che qualche Monsignore tipo S.E. Galantino era troppo occupato a far altro, e non aveva tempo per far Messa….

    13 Giugno, 2014 - 15:39
  10. picchio

    grazie Fabricianus, non sapevo dell’intervista a “la Vanguardia”. Bella, apre il cuore alla speranza.

    13 Giugno, 2014 - 15:44
  11. FABRICIANUS

    Grazie a te picchio

    13 Giugno, 2014 - 15:51
  12. Lorenzo Cuffini

    Che bel duetto di gufetti: canto e controcanto.
    Mmmmh. Storia vecchia.
    Sono sempre le stesse proteste, perfino le stese parole, per non parlare delle stesse motivazioni, che si ripetono da quando Giovanni Paolo II ha iniziato a chiedere scusa in nome dei cattolici.
    Già, proprio lui.
    E già allora, apriti cielo.
    Vorrei semplicemente ricordare che non c’è nessun merito – DA PARTE NOSTRA- nell’essere cattolici, c’è solo una ENORME RESPONSABILITA’ NOSTRA nei confronti dei non cattolici, massime dei non credenti.
    Di loro, ci verrà chiesto conto.
    Il paragone che fa discepolo, non sta in piedi. Gesù s’è incazzato il giusto, e ha detto scribi e farisei ipocriti, ma gli scribi e i farisei erano credenti esattamente come Lui, e proprio con loro, giustamente s’incazza.Non mi risulta al contrario che dica : pagani ipocriti, sepolcri imbiancati, razza di vipere. E cosa urta Gesù in modo irrefrenabile? L’immagine che questi credenti danno di Dio, il loro modo di vivere la religione, il loro modo di vivere la fede.
    A parte questo ( ma la differenza è tutta lì) Gesù certo non è stato diplomatico con costoro, ma se si fosse limitato a questo, sarebbe stato un discepolo, un gianrinaldo o un lorenzocuffini qualsiasi, e la cosa sarebbe finita lì. A differenza nostra, che siamo tutti uno sttrappp ssstrraaapp, stracciar di vesti, ma non chiedeteci di pagare di persona in niente, non chiedeteci di cambiare la vita per Cristo, non chiedeteci di rinunciare a una delle miserevoli quattro idee attacate con il vinavil dell’amor proprio, a differenza di noi tanto banfoni quanto inerti, Gesù le vesti se l’è fatte togliere e si è fatto massacrare in croce.
    Se non ci sentiamo in colpa, è un bel casino. Vuol dire che abbiamo tappato ogni spiraglio della nostra anima al vangelo. Autoflagellarsi? Capirai che roba. Farsi flagellare, bisogna, e dare la disponibilità alla croce.
    Altro che chiudere porte, tirar su ponti levatoi, fottersene degli altri, sentirsi sul pinnacolo piu’ alto perché cattoliconi, e perfettamente a posto perché dalla parte del Dio di Abramo. Vorrei ricordare che ci è stato detto che Dio puo’ far nascere figli di Abramo anche da queste pietre, quindi …
    Il cristiano deve diventare un camaleonte? No, il cristiano deve andare in croce, magari a partire da quella delle sacrosante scuse da chiedere a destra e manca….

    13 Giugno, 2014 - 15:58
  13. Lorenzo Cuffini

    ps. canto& controcanto a Galantino, non a ” la vanguardia”….
    🙂

    13 Giugno, 2014 - 15:59
  14. Gianrinaldo

    Direi che chiedere perdono, come ha fatto San Giovanni Paolo per ” I PECCATI l’ intolleranza, le violenze e i soprusi durante le Crociate e nell’Inquisizione «Peccati commessi nel servizio della verità: intolleranza e violenza contro i dissidenti, guerre di religione, violenze e soprusi nelle crociate, metodi coattivi nell’ inquisizione…» e invece : “chiedere scusa ai non credenti perché tante volte il modo in cui viviamo la nostra esperienza religiosa ignora completamente le sensibilità dei non credenti, per cui facciamo e diciamo cose che molto spesso non li raggiungono, anzi li infastidiscono. Quindi, anche noi sul piano pastorale dobbiamo rivedere certi comportamenti, rivedere il modo con cui esprimere la nostra esperienza religiosa”, come ha detto Mons. Galantino, ci passa una bella differenza!

    13 Giugno, 2014 - 16:28
  15. Gianrinaldo

    Conosco, ho postato solo le prime frasi…. ma non mi pare (corigetemi se sbaglio) che ci sia una richiesta come quella del Mons. Galantino, di “scusarsi” di “urtare la sensibilità” dei non credenti. Un conto è chiedere PERDONO PER IL MALE FATTO (che per noi cristiani è comunque peccato), un conto è scusarsi di manifestare la propria fede. Ma di cosa dobbiamo scusarci? Di portare il crocifisso al collo? Ma lo porta anche Madonna (la cantante). Di fare le processioni? Di mettere al mondo figli in questo mondo che vede i bambini come il fumo agli occhi? Che ci sono ristoranti dove i bambini non possono entrare. Di manifestare silenziosamente come le Sentinelle in piedi, che giustamente vengono derise? Ma già anche Mons. Galantino vede come fumo agli occhi quelli che dicono il rosario fuori dalle cliniche abortiste… Ma spiegatemi di cosa dobbiamo scusarci. Un conto è se vado da un ateo-agnostico-non credente e gli dico: ” cicca cicca, noi xtiani siamo meglio di voi” un conto è se do ragione della mia fede, se evangelizzo. O non dobbiamo evangelizzare? Perché così urtiamo la sensibilità dei non credenti? Mons. Galantino ha forse fatto modificare il testo dei Vangeli?

    13 Giugno, 2014 - 16:56
  16. Lorenzo Cuffini

    Naturalmente, queste non esauriscono certamente il campo degli errori e delle responsabilità. Ma proviamo a pensare a quante sono quelle nostre, mie e tue, personali, individuali, nel nostro essere cattolici. Tonnellate di responsabilità di cui non ci curiamo affatto, lasciandocela scivolare di dosso.
    Ma veramente crediamo che il nostro compito sia quello di essere cristiani ” per noi stessi “? Cioè cercando di riempire la tesserina punti delle medaglie, medagliette e distintivi di merito , comprese quelle relative alla asserzione delle verità della fede? Proclamare saldi come rocce le verità della fede è certo una gran cosa: ma non possiamo farlo, e fottercene di quello che questo genera negli altri…non per camaleontismo, ma perché non c’è scritto da nessuna parte che io me ne stia lì a ripetere a pappagallo “questaèlaveritàrivelata,questaèlaveritàrivelata,questaèlaveritàrivelata” ( che poi molte volte manco questo diciamo, ci fermiamo alle scorciatoite che ci piacciono di piu’, tipo questaèlatradizione ecc ecc)e bon. La verità rivelata io, secondo lo stile di Cristo, me la scordo di imporla, e nemmeno la posso gettare in faccia al mondo sdegnosamente e poi, zampillante orgoglio da ogni poro e vibrante di partigianeria da appartenenza, fottermene del resto e dire: se mi vogliono credere, che credano, se no, peggio per loro! Bisogna convicere e testimoniare, convincere testimoniando, renderla visibile e credibile, e , se non credibile, almeno farla capire come cosa bella, importante, rivoluzionaria.
    Questo dovrebbe essere il motore della nostra storia di cristiani , se no che cristiani siamo.? Per far questo- cosa che i missionari sanno bene – occorre un profondo rispetto, una profonda conoscenza, ma anche- soprattutto!- una profonda attenzione nel come ci si pone, nel come la verità rivelata va portata, nel come va proposta. Se io, come dice perfettamente bene Galantino, invece che agganciare e interessare, respingo e suscito fastidio , ho già belleche persa la partita.
    Che non è un optional ( come pensa chi dice: sono integerrimo, credo, pratico, sono uno specchio. E allora? !!!) è la base, l’unica cosa per cui stiamo qua: chiamati e mandati.
    Ma se ce ne freghiamo di come reagiscono quelli a cui siamo mandati….
    ah, un bell’affare proprio.

    13 Giugno, 2014 - 16:57
  17. Lorenzo Cuffini

    L’hai detto tu stesso. Evangelizzare. Per evangelizzare devi farti un mazzo tanto per entrare in contatto con il modo di sentire e di pensare e di non credere- che poi è un modo altrettanto forte e rispettabile di credere, solo al negativo- di chi devi evangelizzare.

    13 Giugno, 2014 - 17:01
  18. Gianrinaldo

    Chiedo scusa, ma non credo proprio che il cristiano debba “agganciare” “interessare” le persone. Questo è un linguaggio da marketing… non trovo queste parole nel Vangelo, né nei documenti della Chiesa. E poi non stiamo a girare in tondo, si evangelizza con la propria vita. Il cristiano (non quello inapparente…) è certo un peccatore, che ogni giorno cade ma si rialza, guardando a Dio, ma dovrebbe dar testimonianza con la sua vita, dando segni di conversione, cominciando ad amare il nemico, non rispondere al male con il male (ma vallo a dire alla nostra società iper-giustizialista…), perdonando (il perdono ormai non esiste da nessuna parte). Certo che si evangelizza di più magari essendo una famiglia numerosa, che tira avanti con uno stipendio (grazie Renzi che non ha i fatto ancora niente per le famiglie numerose monoreddito, che bravo scout..) ed essendo nonostante tutto GIOIOSI, che con tante belle conferenze.

    13 Giugno, 2014 - 17:09
  19. Lorenzo Cuffini

    Tanto per capirsi, Gianrinaldo. Perdere l’occasione, ogni occasione persa, di poter anche solo lontanissimamente portare GC, di cui tu e io siamo la faccia con i ” nostri” non credenti ( molto piu’ del papa e di tutto il collegio cardinalizio al gran completo di cui se ne fanno un baffo lungo un Km) è non solo UN MALE FATTO, ma è un grandissimo male fatto.
    Ogni testimonianza non data, peggio: ogni testimonianza data male è una CONTROTESTIMONIANZA.
    Per capirsi: se c’è qualcuno che rischia di beccarsi l’incazzatura di GC, e di sentirsi chiamare DA LUI sepolcro imbiancato, ipocrita , razza di vipera, quello sono io, sei tu e sono tutti gli altri che per esempio sboggazziamo qui fregandocene altissimamente dell’effetto che QUELLO CHE NOI SCRIVIAMO puo’ avere sul primo tapino che ficca il peperone qui sopra.
    E se qualcuno, per ventura, si facesse anche solo un’idea di Cristo su quello che legge scritto da me, e FOSSE L’IDEA SBAGLIATA, ne sarà responsabile il Papa e la Chiesa di Roma o personalmente quel pirla di lorenzocuffini?!!
    Poi dice, di cosa dobbiamo chiedere perdono?…io direi: basta pensarci un attimo, e ciascuno lo saprebbe benissimo.

    13 Giugno, 2014 - 17:20
  20. Lorenzo Cuffini

    “agganciare” “interessare” le persone. Questo è un linguaggio da marketing… non trovo queste parole nel Vangelo. Forse non ci troviamo le parole, ma come definiresti, scusa, il modo in cui Gesù “abborda” molti lontani e lontanissimi?
    E’, in questo e con loro, di una delicatezza straordinaria.
    Non possiamo fregarcene.
    Quanto alla vita, ottimo: è il campo, qua la palla, giochiamo sta partita.

    13 Giugno, 2014 - 17:26
  21. Marilisa

    “Il cristiano (non quello inapparente…) è certo un peccatore, che ogni giorno cade ma si rialza, guardando a Dio, ma dovrebbe dar testimonianza con la sua vita, dando segni di conversione, cominciando ad amare il nemico, non rispondere al male con il male (ma vallo a dire alla nostra società iper-giustizialista…), perdonando (il perdono ormai non esiste da nessuna parte).”

    Anzi, per voi il cristiano “inapparente etc…” è peccatore più degli altri, non cade e non si rialza, non dà segni di conversione, non perdona e via dicendo.
    Hai fatto bene, Gianrinaldo, a ricordare a quella schifezza di cristiani come è, di fatto, un bravo cristiano. Che bel sermone!! Neanche in chiesa ne sento uno così. Sono altamente edificata. Dovresti fare il catechista.

    13 Giugno, 2014 - 17:30
  22. discepolo

    Sintomatico che e nell’intervista rilasciata dal Papa a La Vanguardia c ha fatto piangere lacrime a Fabricianus non sia mai i stato citato il nome di Gesu”Cristo
    Sintomatico anche il fatto che all’ultima domanda Come vuole essere ricordato.?Il Papa risponda Come uno che e’stato bravo piuttosto che vpme l‘umile servp di Cristo che coli saremo aspettati. Quando dicevo tempo fa che ormai mom si crede piu‘in Cristo ma in Bergoglio e fhe la nuova Chiesa cattolica 2.0 npn ha piu‘Cristo come suo centro npn ero lontana dal vero.. Fanrocoanus pinge di gioia a questo cambiamento di prospettiva io piango di dolore.. se non c‘e“piu‘Cristo al centro ma Betgoglio pet qunto bupno e bravo allora non don piu‘cattolica…

    13 Giugno, 2014 - 17:47
  23. picchio

    sei incontentabile discepolo, non ti ha fatto piacere che ha detto che “si sente papa”? 😉

    13 Giugno, 2014 - 18:07
  24. FABRICIANUS

    Immagini intense arrivano da Padova, (seguo su internet in streaming).

    Buona festa di Sant’Antonio a tutti!

    13 Giugno, 2014 - 18:12
  25. Luigi Accattoli

    Su Moraglia. Luigi Franti mi chiede di specificare le critiche a Moraglia che circolano nell’ambiente veneziano. Non sono adatto perché ci capito casualmente, non ho mai incontrato il patriarca, prima che fosse trasferito da La Spezia a Venezia non conoscevo il suo nome. Ho letto di lui la lettera pastorale per l’Anno della fede “Atti degli apostoli. L’inizio della Chiesa” (novembre 2013) e l’omelia per la morte del cardinale Cé, che ho trovato buone. Provo dunque a riferire quello che sento dire e alla fine preciserò che non ne condivido la piega negativa.

    13 Giugno, 2014 - 18:18
  26. Luigi Accattoli

    Moraglia stesso nell’intervista da cui il post accenna a sue decisioni “non sempre capite”. Su domanda dell’intervistatore richiama la chiusura della “nostra esperienza prima con Telechiara e ora anche con Bluradio Veneto” e la “travagliata vicenda dell’Istituto Giovanni Paolo I di Venezia”: tre questioni che ignoro. Parla poi della ristrutturazione della Curia patriarcale: dismissione della sede di Calle degli Albanesi e accorpamento all’interno del Palazzo patriarcale. Di questo so qualcosa e lo dico al commento seguente.

    13 Giugno, 2014 - 18:18
  27. Luigi Accattoli

    Il patriarca Scola avrebbe ingrandito la Curia in locali, uffici e personale – il patriarca Moraglia l’ha fatta dimagrire e rientrare nella vecchia sede con risparmio di spesa e personale. Ha fatto bene, dice chi vuole la Chiesa povera e umile. Non si è curato di chi restava senza lavoro, dice chi l’accusa di fare le cose senza coglierne tutte le implicazioni.

    13 Giugno, 2014 - 18:19
  28. Luigi Accattoli

    Ha di molto ridotto le iniziative in campo culturale, ecumenico e interreligioso, che erano il vanto della gestione Scola: anche da qui pro e contro. Molte critiche sono simili a quelle che colpiscono Papa Bergoglio: fa il parroco più che il patriarca, non è all’altezza del predecessore quanto a cultura, le sue omelie sono fervorini, sta bene con i devoti ma non parla alla città.

    13 Giugno, 2014 - 18:19
  29. Luigi Accattoli

    Tutti ammirano la sua capacità di stare con le persone semplici. La scelta di arredare il proprio appartamento con mobili acquistati all’Ikea. La frequente presenza nelle mense e nei dormitori per i poveri, nelle carceri, tra i giovani che soccorrono barboni. Tutte scelte bergogliane ante litteram, cioè avvenute prima dell’elezione di Papa Francesco. Ma i criticoni dicono: sono gesti suoi, non ne trae una pastorale coerente, non governa.

    13 Giugno, 2014 - 18:19
  30. Luigi Accattoli

    Troppo ratzingeriano” dice Federico. C’è anche questo, specie per la liturgia, ma ci sono altre critiche, anche di segno opposto. Come ho accennato.

    13 Giugno, 2014 - 18:20
  31. Luigi Accattoli

    Discepolo opina che Moraglia “non farà carriera neppure dopo la paraculata di intitolare a Francesco la mensa dei poveri”. Non credo sia stata una paraculata quanto piuttosto l’invocazione di un patronato per un’iniziativa contestata a motivo dei costi. Che non possa avere efficacia a fini di carriera è comprovato dalla data: la richiesta al Papa dell’autorizzazione a usare il suo nome è del giugno 2013, le nomine cardinalizie nelle quali Moraglia non è entrato sono del gennaio 2014.

    13 Giugno, 2014 - 18:20
  32. Luigi Accattoli

    Non condivido il segno negativo delle opinioni più diffuse su Moraglia: egli eccelle nella pietà e nella carità, e il resto è secondario. Paragonare le sue omelie a quelle di Scola è un argomento improprio, simile a quello di chi paragona le omelie di Francesco a quelle di Benedetto. Ci sono persone che parlano perché hanno la bocca.

    13 Giugno, 2014 - 18:20
  33. Luigi Franti

    Grazie, Luigi. Le critiche riguardano le cose a cui il patriarca stesso accenna in quella intervista (scelta di chiudere alcune istituzioni cattoliche, riorganizzare certi uffici ecc.)?

    13 Giugno, 2014 - 18:20
  34. Luigi Franti

    Chiedo scusa. La mia domanda si è incrociata con le risposte.

    13 Giugno, 2014 - 18:21
  35. Luigi Franti

    Cara discepolo, a parte i problemi di tastiera (“caztolica” e “catzolica” sono lezioni non prive di efficacia, ma un po’ forti persino per me :-)),
    purtroppo temo che lei sia rimasta indietro: qua oramai più che bergogliani sono galantini!

    13 Giugno, 2014 - 18:28
  36. Luigi Franti

    Titolo di una dissertazione da scrivere: “Il galantinismo come malattia infantili (o senile?) del bergoglismo”.

    13 Giugno, 2014 - 18:29
  37. Luigi Franti

    Invece a Luigi chiederei perché ritiene improprio paragonare le omelie di x a quelle di y: il genere letterario e gli argomenti sono gli stessi, la posizione degli autori e (presumibilmente) le loro intenzioni pure, il pubblico idem … dunque perché mai non si potrebbero paragonare?

    13 Giugno, 2014 - 18:35
  38. FABRICIANUS

    @franti delle 18.29

    Quando dovesse lei organizzare il Convegno sul tema, mi faccia sapere.

    13 Giugno, 2014 - 20:17
  39. Luigi Accattoli

    Luigi Franti paragonare per studiare certo che va bene, ma nel contesto paragonare stava per svalutare e cioè: “Biasimare le omelie di Moraglia perché non sono come quelle di Scola è improprio”.

    13 Giugno, 2014 - 20:28
  40. Lorenzo Cuffini

    Che intendesi per galantinismo, quando mi è ancora oscuro che si debba intendere per bergoglismo?
    Sta manià degli ismi e delle etichette è una vera fissazione.
    Mi fa venire in mente la vecchia pubblicità televisiva di un profumo, dove era inquadrata una facciata di palazzo, di cui prima una, poi due, poi tre, fino a tutte le finestre si aprivano e si richiudevano in simultanea e si affacciava una modella a finestra a gridare ” egoiste!”.( non femminile, francese)
    Mettiamoci , al posto, galantiniste! bergogliste!, tradizionaliste!, relativiste! ecc ecc. ecc, e avremo una bella immagine di questo blog.

    13 Giugno, 2014 - 20:39
  41. Marilisa

    Il mondo è bello perché è vario, Lorenzo. Il brutto è che chi è “ratzingeriano” ritiene i “bergogliani” degli esseri che hanno il torto marcio di apprezzare un Papa che loro ( i ratzingeriani) pensano che provenga da un mondo inferiore.
    Uno che ama parlare per il popolo, per essere capito anche dal popolo non acculturato. Ma ti pare!! Uno che parla come mangia. Incredibile.
    Non ha le scarpette rosse firmate, non il crocifisso d’oro, non ama la papamobile, vuol sentire l’odore delle pecore ( che schifo!), dice “buonasera” anziché “sia lodato Gesù Cristo”. Troppo fuori da ogni regola papale. Forse è addirittura un extraterrestre.
    Da ultimo l’inimitabile discepolo dice:”Sintomatico anche il fatto che all’ultima domanda Come vuole essere ricordato.?Il Papa risponda Come uno che e’stato bravo piuttosto che vpme l‘umile servp di Cristo che coli saremo aspettati.” Altro che problemi di tastiera! “Sintomatico”!!!
    Lei si sarebbe aspettata che papa Bergoglio avesse detto: l’umile servo di Cristo. E invece ha detto: vorrei essere ricordato come un brav’uomo. Che frase sciocca! Di una banalità che non ha niente da spartire con la regalità di un Papa.
    Lui che ha dimostrato spesso, molto spesso, di essere un vero seguace di Cristo andando a lavare i piedi ai carcerati, andando a trovare gli immigrati, rendendosi vicino agli afflitti. Che importa tutto questo?
    E poi lui telefona a chi gli esterna il proprio dolore. Sì, deve essere certamente un extraterrestre.
    Lo sanno tutti che per dimostrare di essere veramente alla sequela del Cristo, bisogna avere sempre in bocca il nome di Gesù Cristo. Sempre farsi il segno della croce. Sempre stare inginocchiati.
    Ma perché–si chiedono i papisti tradizionali–un Papa così deve piacere tanto? Assurdo. Il mondo è proprio strano.

    PS
    Chissà perché fra i tanti problemi di tastiera della indecifrabile discepolo, il solito Franti ha appuntato l’attenzione solo su “caztolica” e “catzolica”.
    Qualcuno lo ha capito?

    13 Giugno, 2014 - 22:39
  42. Luigi Franti

    Facciamo così, Luigi: biasimare no, anche perché a che servirebbe? Vedere e stimare le differenze sì.
    Per il resto, il rimedio contro le omelie scadenti i buoni fedeli lo conoscono (e lo praticano) da sempre …

    14 Giugno, 2014 - 0:04
  43. Sara1

    Mia nonna diceva che se la messa era noiosa valeva di più….

    14 Giugno, 2014 - 0:05
  44. Luigi Franti

    Vede, gentile Sara1, la messa non sarebbe affatto noiosa, anche perché è un atto unico, senza repliche, estremamente drammatico e cruento. Roba forte. Da stare cogli occhi spalancati e il cuore che batte forte.
    Sono i preti che la rendono noiosissima, con la loro sciocca pretesa di “animarla” (si diceva proprio così, “animazione liturgica”, praticamente una bestemmia). Con le loro chiacchiere infinite, la “creatività pastorale” e tutte quelle balle lì.
    Qualche giorno fa mi è capitato di partecipare ad una messa celebrata da un prete che ci credeva sul serio. L’ho capito improvvisamente al momento dell’elevazione, dal silenzio che ha fatto (e che si è fatto intorno a Lui). E guardi che non era uno di quelli che posano a fare i mistici … tutt’altro, l’ha fatta molto semplice. Ma in quel momento era evidente che era alla presenza di Cristo. E se c’era lui, per suo tramite c’ero anch’io.

    14 Giugno, 2014 - 0:15
  45. Luigi Franti

    Mi accorgo che sono stato ingiusto: non è solo colpa dei preti. Quasi altrettanto nocivi sono i “laici impegnati”, quella specie di mezzi preti che alla messa s’impiccia di fare questo e quello e che alligna, credo, in tutte le parrocchie.

    14 Giugno, 2014 - 0:18
  46. Lorenzo Cuffini

    Ah ecco.
    E come lo sapeva, il Franti, che quell’ eccezionale reverendo ” ci credeva davvero” ?

    14 Giugno, 2014 - 0:31
  47. Gianrinaldo

    Gent.ma Marilisa ,13 giugno 2014 @ 17:30, mi dispiace che ogni mio modesto intervento Le faccia prendere un attacco di bile. e che ogni volta che viene usato il termine “cattolico inapparente” le pruda la tastiera. Ho usato il termine (che il Sig. Accattoli ha usato nel suo articolo “antico” su Renzi) per dire che (a mio parere) il cristiano che va a messa la domenica ecc. MA poi vota per il divorzio express, il matrimonio gay e quant’altro, NON offre granché testimonianza della sua fede. E non ho MAI detto che il cattolico così sia più peccatore degli atri, anzi…. Semplicemente non offre, ripeto, segni della sua fede.

    14 Giugno, 2014 - 7:45
  48. Marilisa

    Esimio Gianrinaldo, spiacente di deluderla. Nessun attacco di bile quando lei interviene. Anzi, qualche sorriso.
    Forse lei non legge tutti i miei interventi, per cui non mi conosce abbastanza.
    Quanto al fatto che il cattolico da lei variamente e sprezzantemente definito non offra testimonianza di fede, è evidente che così è per lei e per qualcun altro qui nel blog. Non per tutti grazie a Dio, stante che i cattolici che si comportano diversamente da lei sono tantissimi e si sentono cattolici a tutti gli effetti. E lo sono, anche se a volte dissentono dai dettami dell’Istituzione. Del resto, anche molti preti dissentono, e con buone ragioni.
    Lei fa parte di quella categoria di cattolici che a me piacciono poco, anzi pochissimo. E l’ho espresso liberamente altre volte. Ma capisco che non si può pretendere che tutti siano uguali. Tutto qui.

    14 Giugno, 2014 - 10:50
  49. Marilisa

    Dimenticavo: quanto al fatto dei cattolici “più peccatori” degli altri, quella era pura ironia che lei non ha colto. Non sono brava nell’essere ironica. Ma non me ne duole.

    14 Giugno, 2014 - 10:55
  50. Gianrinaldo

    Marilisa 14 giugno 2014 @ 10:50
    “…cattolici a tutti gli effetti. E lo sono, anche se a volte dissentono dai dettami dell’Istituzione. Del resto, anche molti preti dissentono, e con buone ragioni.”
    “dettami dell’istituzione”?? Ma cosa sono? Il Vangelo e i documenti della Chiesa sono meri “dettami dell’istituzione”? Allora siamo proprio a posto… Certo, è vero che anche molti preti (e vescovi e cardinali..) “dissentono” ma questo dissenso non fa certo bene alla Chiesa (intesa come Corpo di Cristo, non certo come istituzione. Purtroppo molti pensano che la Chiesa sia una istituzione mondana (e certo volte hanno ragione), ma nel disegno di Dio non è così.
    Sarò semplice, perché non sono capace di fini ragionamenti: se un cattolico dichiarato vota e si dichiara a favore di tutte quelle belle cose che ho citato, ed altre, (non uso, per non offendere, secondo l’insegnamento di Mons. Galantino, la parola valori non negoziabili), offre o no una valida testimonianza della sua fede? O piuttosto offre un segnale del tutto opposto, cosicché si dice: “se anche i cattolici fanno così, che differenza c’è tra loro e un ateo?”
    Scusate, ma sono stufo di postare brani del Vangelo e dei documenti della Chiesa che dicono COME dovrebbe comportarsi un cristiano nella vita pubblica, tanto verrebbero definiti “dettami delle istituzioni”.
    Scusate, non voglio certo che tutti la pensino come me, ci mancherebbe, ma una cosa che mi mette in imbarazzo è, quando vengo richiesto di dare conto della mia (poverissima) fede, su questi argomenti, mi viene spesso ribattuto: “ma che dici, guarda che anche il cattolicissimo X è a favore del matrimonio gay, e il Parroco Y da la Comunione ai divorziati-risposati…”

    14 Giugno, 2014 - 13:27
  51. picchio

    “Scusate, ma sono stufo di postare brani del Vangelo e dei documenti della Chiesa …”
    ecco, bravo, Gianrinaldo, puoi anche smettere.

    14 Giugno, 2014 - 16:08
  52. Marilisa

    “dettami dell’istituzione”?? Ma cosa sono? Il Vangelo e i documenti della Chiesa sono meri “dettami dell’istituzione”?…. “ma nel disegno di Dio non è così.”

    I dettami dell’Istituzione sono molto spesso quelli della gerarchia, caro Gianrinaldo. E nella gerarchia ci sono pensieri differenti a seconda della maggiore o minore apertura mentale di chi ne fa parte.Non si è accorto di questo?
    Il Vangelo non è dettame dell’Istituzione, ma non di rado è stato interpretato male, e i travisamenti sono stati trasferiti in documenti magisteriali considerati indefettibili; e tuttora succede.
    Nel Vangelo non ci sono espressioni riferite ai gay, per esempio. Ma la Chiesa ne ha sempre parlato come se sapesse esattamente qual è il giudizio di Dio su di essi. E invece neppure la Chiesa sa qual è, in realtà.
    Il catechismo cattolico di oggi è in parte diverso da quello di Pio X; segno che nel tempo ci sono stati dei cambiamenti nella interpretazione della parola del Signore.
    Il fatto è che ogni persona umana è un mondo INCONOSCIBILE. Solo Dio che lo ha creato, lo conosce veramente e dunque può giudicarlo.
    Lei parla di “disegno di Dio” come se lo conoscesse. Allora mi dica:
    com’è nel “disegno di Dio”? Chi è che conosce davvero il disegno di Dio?
    Dio è Mistero. Ciò che di Lui si conosce ce lo ha detto Gesù Cristo parlando di Amore. In tutto il Vangelo è presente questa dimensione o aspetto di Dio. Ma poi questo amore ognuno pretende di definirlo a modo suo, secondo lo schema mentale del proprio ego.
    Dimmi chi sei e ti dirò qual è il tuo Dio. Lo ha mai sentito?
    Tanti fedeli sono talmente lontani dall’ Amore, che fanno trasecolare.

    14 Giugno, 2014 - 16:26
  53. nicoletta zullino

    Lontani dall’Amore ma amanti della Legge…

    14 Giugno, 2014 - 16:48
  54. Gianrinaldo

    picchio scrive,
    14 giugno 2014 @ 16:08
    “Scusate, ma sono stufo di postare brani del Vangelo e dei documenti della Chiesa …”
    ecco, bravo, Gianrinaldo, puoi anche smettere.

    Più che altro è dare perle ai porci (senza offesa.. è un modo di dire…). Tanto voi (NB: usi il “voi” solo perché usato spesso, non so perché, nei miei confronti)
    NON ne tenete conto, li tenete in non cale…. che sia il Vangelo o i documenti della Chiesa..

    14 Giugno, 2014 - 19:54
  55. Gianrinaldo

    Marilisa 14 giugno 2014 @ 16:26
    Rinuncio a capire: ha mai sentito parlare della differenza tra peccato e peccatore? Certo, il cristiano dovrebbe avere l’atteggiamento di Gesù: accogliere il peccatore, invitarlo a convertirsi, mica dirgli: Ok continua così: Zaccheo ha cambiato vita, l’adultera ha seguito Gesù, la Samaritana è diventata evangelizzatrice….E il catechismo circa l’omosessualità: (paragrafi 2357, 2358 e 2359) e San Paolo: 1 Corinzi 6:9-11 – 1Timoteo 1:9-10 – Romani 1:26-32, A.T.: Levitico 18,22, Non è Parola di Dio?

    14 Giugno, 2014 - 20:10
  56. picchio

    Gianrinaldo
    Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo
    Lettera agli Efesini, 6,5.
    E’ parola di Dio.

    Quanti schiavi possiedi Gianrinaldo? li tratti bene, da vero cristiano?

    14 Giugno, 2014 - 20:35
  57. picchio

    Un vecchio testo ironico che gira da anni su internet dedicato a chi pensa che la Bibbia sia eterna ed immutabile.

    Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?-
    Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?-
    So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24). Il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.
    – Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?-
    Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
    – Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
    – Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’ altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere … La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?
    – Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
    – In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
    – Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
    So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.

    14 Giugno, 2014 - 20:47
  58. Sara1

    Ma che esempi sono Picchio:

    ” Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.”

    “Forse per questo è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; [16]non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore. ”

    Nessuno prende due versetti qua e là.

    14 Giugno, 2014 - 20:53
  59. Sara1

    Mettere insieme qualche pezzo del levitico e simile per far vedere quanto erano arretrati è la stessa cosa che fanno i Magdi Allam con il corano per screditare l’Islam.

    14 Giugno, 2014 - 21:00
  60. picchio

    sara
    l’intento era proprio di sorridere dell’usanza che ha qualcuno di prendere versetti della bibbia qua e là, come fanno per esempio anche i tipi come Gianrinaldo, pensavo si capiva che ero ironica.

    “Nessuno prende due versetti qua e là” , a parte forse Gianrinaldo, Discepolo e altri trads . Tantissimi anni fa sono stata tre anni in un collegio di suore. Era “gravemente disordinato” moralmente e quindi vietato per noi ragazze mettere i pantaloni, perchè un versetto, mi sembra di ricordare del Deuteronomio, diceva qualcosa tipo : ” donna non ti vestirai come un uomo”.

    14 Giugno, 2014 - 22:05
  61. picchio

    e Sara certo saprai che la schiavitù nonostante blandi divieti papali era praticata in sud America dai re cattolici e i vescovi cattolici USA del sud sino all’abolizione della schiavitù possedevano schiavi che venivano fatti lavorare sia a casa sia nelle piantagioni di cotone di proprietà delle diocesi. Confidiamo naturalmente tutti che seguendo il luminoso esempio di San Paolo li frustassero raramente e non vendessero i loro figli come si fosse trattato di bestiame, ma faccio fatica a crederlo.

    14 Giugno, 2014 - 22:16
  62. Sara1

    Sono stata due anni in collegio dalle Orsoline del Sacro Cuore conosco….

    🙂

    14 Giugno, 2014 - 22:19
  63. picchio

    grazie Sara non lo conoscevo,molto interessante. Ci fermiamo sempre a Bartolomeo de las casas, altro domenicano. Purtroppo nonostante il loro esempio e predicazione la schiavitù perdurò per secoli, ma fu ancora un sacerdote cattolico Josè Simeon Canas che nel 1823 chiese all’assemblea costituente Centroamericana l’abolizione della schiavitù.

    http://es.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Sime%C3%B3n_Ca%C3%B1as

    14 Giugno, 2014 - 23:00
  64. Sara1

    Domenicano anche Gutierrez.

    14 Giugno, 2014 - 23:19
  65. picchio

    🙂 🙂 🙂

    14 Giugno, 2014 - 23:22
  66. Luigi Franti

    Ho capito chi è l’autore di picchio: Flaubert!

    (“Nous ne souffrons que d’une chose: la Bêtise. Mais elle est formidable et universelle”)

    14 Giugno, 2014 - 23:53
  67. Marilisa

    “Era “gravemente disordinato” moralmente e quindi vietato per noi ragazze mettere i pantaloni…”

    Ma cosa dici, Picchio? Va’ là, vuoi che ti creda? Se ti dicessi certe cose sentite da un’amica molto più grande di me, che ai tempi dell’Università soggiornava in un pensionato di suore, a Pisa, non ci crederesti. Roba da fare ridere i polli. Assurdità impensabili. Tutto in nome di una religiosità esteriore, che certo non aiutava a far crescere nella fede.
    E neanche tanti anni fa era vietato alle bambine entrare in chiesa, in piena estate, con vestiti a maniche corte o che lasciassero appena scoperte le ginocchia. Sai che provocazione per i maschietti vedere le braccia e le ginocchia di una bambina…
    Ricordo che un giorno andammo con mio padre a trovare, fuori della mia città, una zia suora, sorella di mio padre. Avevo dieci anni o giù di lì.
    Era una domenica di piena estate, giorno di Messa. Un caldo da morire. Prima di entrare in chiesa fui costretta a mettere una giacchina a maniche lunghe, cercata qua e là dalla mia zietta molto zelante, dato che io mi ero guardata bene dal portarla. Inutili i tentativi di mio padre per distoglierla. Mia zia era una suora di fede profonda, e anche ligia alle regole, che dovevano essere seguite a puntino. Le volevo bene, ma era di una rigidezza insopportabile. Se ingaggiavi una discussione con lei, era un problema inestricabile. Come qui nel blog. Mio padre, cattolico osservante, era ben più aperto di mente.
    A quei tempi la Chiesa navigava in un mare di regole rigide e ridicole.E tendeva a colpevolizzarti per un nonnulla.
    Ci voleva il C.Vaticano II per far cambiare un po’ le cose.

    15 Giugno, 2014 - 0:52
  68. Marilisa

    Altra esperienza personale. Ogni domenica si formavano lunghe file, soprattutto di bambini, presso i confessionali prima di fare la comunione.
    Era quasi un’abitudine. Un giorno mi azzardai ad accostarmi alla comunione senza essermi confessata prima. Lascio immaginare i peccati di una bambina che si confessava ogni santa domenica.
    Lo notò una signorina cattolicissima, mia vicina di casa, che mi fece una ramanzina con i fiocchi dicendomi che avevo commesso un peccato grave. Una tragedia per me. Il parroco, informato da mia madre della cosa, si sentì letteralmente costretto ad infilarsi nel confessionale per assolvermi.
    Era chiarissimo che per lui si trattava di una stupidaggine.
    Quella signorina zelantissima ( anche nel fare ramanzine) si fece suora.
    Dopo molti anni lasciò l’abito monacale, e non so il perché.
    Che ruolo ha la fede nel Dio di Gesù Cristo in una Chiesa di tal genere?

    15 Giugno, 2014 - 0:57
  69. Marilisa

    “Rinuncio a capire: ha mai sentito parlare della differenza tra peccato e peccatore?”

    No, non l’ho mai sentito. Lei è il primo da cui lo sento dire.
    Rinunci pure a capire, tanto non è predisposto a capire.

    PS
    Il “voi”–solo per precisarlo– io lo uso perché siete un bel gruppetto.
    Tutti uguali nel pensarla in un certo modo; tutti fatti con lo stampino.
    Buon pro vi faccia.

    15 Giugno, 2014 - 1:08
  70. picchio

    Marilisa

    e pensa che sta gente pensa che la chiesa preconciliare sia stata una mitica età del’oro… Patetico.

    15 Giugno, 2014 - 16:28
  71. Marilisa

    Infatti, picchio, patetico e ridicolo.
    Mai potrei rimpiangere quel tipo di Chiesa. Mai e poi mai.
    Ha fatto tanti danni quella Chiesa lì.
    Chi non l’ha conosciuta, non è in grado di capire. Chi l’ha conosciuta e la rimpiange, lo fa solo per partito preso, perchè non riesce a svincolarsi dal luogo comune secondo cui ciò che faceva parte del passato era sempre migliore di ciò che è oggi e che sarà in futuro.
    E i segni dei tempi? Che senso hanno per loro i segni dei tempi di cui parlava Gesù?

    15 Giugno, 2014 - 21:52
  72. Federico

    La “chiesa preconciliare” non era certo perfetta, ma neanche il cattolicesimo illustrato e testimoniato dai tanti “picchio” che si vedono in giro oggi è così affascinante e vincente. Invece di disprezzare il passato, destinato comunque come è noto a non ripetersi, proviamo a migliorare il presente senza scambiare per “segni dei tempi” quelle che sono le tentazioni di sempre…

    16 Giugno, 2014 - 10:27
  73. Marilisa

    Infatti nessuno che abbia un po’ di sale in testa, scambia per segni dei tempi le “tentazioni di sempre”.
    Però è anche vero che chi scambia per tentazioni i segni dei tempi, incorre in un errore altrettanto madornale e resta fossilizzato in un passato senza sbocchi.
    Gesù non voleva questo, essendo Lui un “rivoluzionario” che cercò di aprire gli occhi e la mente dei farisei. Oggi ci sono altri farisei che non vogliono aprire né occhi né mente.

    16 Giugno, 2014 - 11:23
  74. Gerry

    La Chiesa è una, da Pentecoste a oggi e sino alla parusia.
    Questo non può essere negato, almeno se si è fedeli della Chiesa di Dio che sussiste nella Chiesa cattolica. Altro che apologia dell’ermeneutica della rottura che leggo in alcuni cinguettanti interventi: 1950 anni di storia, di fede, di santità non possono essere buttati, tutti noi ne siamo figli, eredi, tributari: la Chiesa è “semper reformanda” perché è una realtà dinamica, ma è sempre quella che il Signore ha voluto. Una realtà che è dinamica.
    Il vedere in bianco e nero – tutto bianco o tutto nero – non è sbagliato, è pensare di fare dei propri desideri (o furori ideologici) lo specchio della realtà.

    16 Giugno, 2014 - 18:31
  75. Marilisa

    “Altro che apologia dell’ermeneutica della rottura che leggo in alcuni cinguettanti interventi…
    la Chiesa è “semper reformanda” perché è una realtà dinamica, ma è sempre quella che il Signore ha voluto. Una realtà che è dinamica.”

    Scusi,Gerry,dove l’ha vista “l’ermeneutica della rottura”? Non le sembra che stia esagerando? A me non risulta che qualcuno abbia mai parlato di rottura.
    La Chiesa, “realtà dinamica”, esige la non-sclerotizzazione. E invece qui alcuni la vogliono tutt’altro che dinamica. Non se n’è accorto? Strano!!

    16 Giugno, 2014 - 22:27
  76. Marilisa

    “Il vedere in bianco e nero – tutto bianco o tutto nero – non è sbagliato, è pensare di fare dei propri desideri (o furori ideologici) lo specchio della realtà.”

    Sbagliato!! La realtà non è tutta bianca o tutta nera, per cui “lo specchio della realtà”, rispondente ai propri desideri o, peggio, ai “furori ideologici”, è uno specchio falsato. Dove c’è ideologia non c’è Dio. Lo ha detto il Papa, che diverse volte lo ha rimarcato.
    In quest’ottica avrebbero ragione i fanatici di ogni religione che, vedendo tutto bianco o tutto nero, si spingono ad uccidere quelli che non sono allineati sulla loro falsa visione di Dio. Scambiano il loro desiderio per la volontà di Dio. E questo significa che si illudono (si illudono!) che il loro pensiero sia quello stesso di Dio.

    16 Giugno, 2014 - 22:45
  77. Gerry

    “Ma cosa dici, Picchio? Va’ là, vuoi che ti creda? Se ti dicessi certe cose sentite da un’amica molto più grande di me, che ai tempi dell’Università soggiornava in un pensionato di suore, a Pisa, non ci crederesti. Roba da fare ridere i polli. Assurdità impensabili. Tutto in nome di una religiosità esteriore, che certo non aiutava a far crescere nella fede”.

    “e pensa che sta gente pensa che la chiesa preconciliare sia stata una mitica età del’oro… Patetico.”

    “Infatti, picchio, patetico e ridicolo.
    Mai potrei rimpiangere quel tipo di Chiesa. Mai e poi mai.
    Ha fatto tanti danni quella Chiesa lì.
    Chi non l’ha conosciuta, non è in grado di capire.”

    Con questa piccola antologia rispondo alla domanda su dove io abbia visto “l’ermeneutica della rottura”. Quanto al commento del 16 giugno 2014 @ 22:45 onestamente penso lo dovresti rileggere: dici esattamente la stessa cosa che io avevo detto, quindi non puoi dire “Sbagliato!! “, al massimo puoi dire che tu sei (o comunque ti ritieni) immune rispetto al vedere le cose senza sfumature (avendo la verità in saccoccia, direbbe il poeta).

    17 Giugno, 2014 - 16:03
  78. Marilisa

    “La verità in saccoccia” se la può attaccare al naso, Gerry.
    La mia non è un’ ermeneutica della rottura, è un’ ermeneutica del cambiamento della Chiesa (ben altra cosa!).
    “Il vedere in bianco e nero – tutto bianco o tutto nero – NON è sbagliato, è pensare di fare dei propri desideri (o furori ideologici) lo specchio della realtà.” Questo l’ha scritto lei, non io, e per me questo è un errore, e di quelli grossi; e ho spiegato pure il perché. Se lei non è d’accordo o non è convinto, poco mi interessa.
    Mi interessa invece che lei usi con me un altro tono. O chiedo troppo?

    17 Giugno, 2014 - 21:00
  79. Sara1

    ““La verità in saccoccia” se la può attaccare al naso, Gerry.”

    “Mi interessa invece che lei usi con me un altro tono”

    🙂 🙂 🙂

    17 Giugno, 2014 - 21:24
  80. Gerry

    Mi scusi Marilisa, ma lei dovrebbe fare un corso accelerato di ermeneutica … elementare!
    “Il vedere in bianco e nero – tutto bianco o tutto nero – non è sbagliato, è pensare …” ovviamente va letto nel contesto di quello che avevo scritto, significa che non è soltanto sbagliato, ma è peggio che sbagliato (più che sbagliato), perché “… è pensare di fare dei propri desideri (o furori ideologici) lo specchio della realtà.”.
    Dal contesto si capiva benissimo, usare qualche artificio retorico serve a dare maggior forza alle proprie parole.
    Mi spiace che la mezza citazione di Trilussa sia stata malamente interpretata, ma vale il medesimo discorso.
    Comunque basta così.

    18 Giugno, 2014 - 10:55
  81. Marilisa

    Mio caro Gerry, se lei avesse riletto il suo scritto, avrebbe capito che non era così chiaro come a lei sembrava. Dal contesto NON ” si capiva benissimo” per chi non lo avesse già in testa come lo aveva lei.
    Faccia lei un corso “accelerato” di chiarezza espositiva. Non le farebbe male.
    Ed eviterebbe che gli altri, per es. io, andassero ad un corso di ermeneutica elementare. E l’ “ovviamente” è ovvio solo per lei, se mi permette.
    Sì, anche per me basta così.

    18 Giugno, 2014 - 14:29

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