Francesco: “Non so se sarò io ma a Panama ci sarà il Papa”

“Grazie tante per il vostro coraggio, e… a Panama! Non so se sarò io, ma ci sarà il Papa”: così Francesco stasera ha salutato i giovani in Santa Maria Maggiore, al termine della Veglia di preghiera in preparazione della Giornata della Gioventù che si farà a Panama nel gennaio del 2019. Nei commenti alcuni passaggi della parlata papale improvvisata.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Sinodo dei giovani. Cari giovani, grazie di essere qui! Questa sera è un doppio inizio: l’inizio del cammino verso il Sinodo, che ha un nome lungo: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ma diciamo: “il Sinodo dei giovani”, si capisce meglio! E anche il secondo inizio, del cammino verso Panama: c’è qui l’Arcivescovo di Panama [lo indica e si rivolge a lui]. Ti saluto tanto!

    8 Aprile, 2017 - 21:52
  2. Luigi Accattoli

    Anche i giovani che si sentono atei. Un Sinodo dal quale nessun giovane deve sentirsi escluso! “Ma… facciamo il Sinodo per i giovani cattolici… per i giovani che appartengono alle associazioni cattoliche, così è più forte…”. No! Il Sinodo è il Sinodo per e di tutti i giovani! I giovani sono i protagonisti. “Ma anche i giovani che si sentono agnostici?”. Sì! “Anche i giovani che hanno la fede tiepida?”. Sì! “Anche i giovani che si sono allontanati dalla Chiesa?”. Sì! “Anche i giovani che – non so se c’è qualcuno… forse ci sarà qualcuno – i giovani che si sentono atei?”. Sì! Questo è il Sinodo dei giovani, e noi tutti vogliamo ascoltarci. Ogni giovane ha qualcosa da dire agli altri, ha qualcosa da dire agli adulti, ha qualcosa da dire ai preti, alle suore, ai vescovi e al Papa. Tutti abbiamo bisogno di ascoltare voi!

    8 Aprile, 2017 - 21:53
  3. Luigi Accattoli

    Siamo qui. Abbiamo bisogno di giovani in cammino. Il mondo può cambiare soltanto se i giovani sono in cammino. Ma questo è il dramma di questo mondo: che i giovani – e questo è il dramma della gioventù di oggi! – che i giovani spesso sono scartati. Non hanno lavoro, non hanno un ideale da seguire, manca l’educazione, manca l’integrazione… Tanti giovani devono fuggire, emigrare in altre terre… I giovani, oggi, è duro dirlo, ma spesso sono materiale di scarto. E questo noi non possiamo tollerarlo! E noi dobbiamo fare questo Sinodo per dire: “Noi giovani siamo qui!”. E noi andiamo a Panama per dire: “Noi giovani siamo qui, in cammino. Non vogliamo essere materiale di scarto! Noi abbiamo un valore da dare”.

    8 Aprile, 2017 - 21:53
  4. Luigi Accattoli

    Più primavera. Nel Sinodo, la Chiesa, tutta, vuole ascoltare i giovani: cosa pensano, cosa sentono, cosa vogliono, cosa criticano e di quali cose si pentono. Tutto. La Chiesa ha bisogno di più primavera ancora, e la primavera è la stagione dei giovani.

    8 Aprile, 2017 - 21:53
  5. maria cristina venturi

    Buona Domenica delle Palme a tutti!

    Come epigrafe al Sinodo sui giovani io metterei un ‘ acuta frase di Oscar Wilde:

    La Chiesa cattolica e’fatta per santi e per I peccatori.
    Per la gente rispettabile basta la Chiesa anglicana.

    La r

    9 Aprile, 2017 - 9:44
  6. maria cristina venturi

    Nel senso che la “rispettabilita’”, le mezze misure, il perbenismo non attirano I giovani.
    La Chiesa cattolica deve riscoprire la bellezza della spiritualita’e della Sacra Liturgia,del silenzio, della contemplazione, il sublime di un progetto di vita “alternativo”ai comodi del mondo, una vita che si realizza per paradosso rinunciando alla “realizzazione “in senso mondano.
    Non deve prospettare come molto spesso fa nelle odierne partocchie ai giovani di essere “buoni e bravi”ma speciali, eroici, belli, coraggiosi,controcorrente.Si dovrebbe prendere ad esempio la santa follia dei Padri del Deserto, o dei primi compagni di San Francesco d’Assisi.
    Catholic Church is for saints and sinners alone.
    For respectable people there is the Anglican Church .
    Oscar Wilde.

    9 Aprile, 2017 - 9:52
  7. Lorenzo Cuffini

    Ci sono in commercio ottimi prodotti per sturarsi le orecchie e sperare così di sentire meglio.
    Certo: prima di tutto bisognerebbe ascoltare quello che viene detto.
    In questo caso, lasciare intendere che Francesco, e men che meno la Chiesa, propongano ai giovani di essere “buoni e bravi” è una panzana che si commenta da sola.
    Quanto alla sfilza di attributi inanellati qui sopra: speciali, eroici, belli, coraggiosi, controcorrente, che hanno a che fare con il Vangelo?
    Anche gli sciagurati della gioventù hitleriana, o i giovani kamikaze dell’Isis avrebbero potuto e potrebero riconoscecisi.

    9 Aprile, 2017 - 10:11
  8. maria cristina venturi

    http://www.aldomariavalli.it/2017/04/06/per-ritrovare-il-desiderio-di-infinito/

    “Benedetto XVI lo sottolinea efficacemente: «Diciamolo pure: la non-redenzione del mondo consiste, appunto, nella non-decifrabilità della creazione, nella non-riconoscibilità della verità, una situazione che poi conduce inevitabilmente al dominio del pragmatismo, e in questo modo fa sì che il potere dei forti diventi il dio di questo mondo».

    Lo ripeto: si tratta di un punto sul quale non rifletteremo mai a sufficienza. A volte noi credenti, intimoriti o, quanto meno, resi timidi e disorientati di fronte al prevalere del soggettivismo e del relativismo, finiamo per sostenere un discorso di ordine morale (la solidarietà opposta all’egoismo, il senso di fratellanza opposto a quello dell’ostilità, lo spirito del perdono opposto a quello della vendetta) che è importantissimo ma rischia di restare senza fondamento se non è incentrato sul discorso relativo alla verità di Dio. Verità che, in Gesù e con Gesù, si è resa riconoscibile per l’uomo ed è diventata la chiave di lettura della storia, intesa sia come vicenda di ogni persona sia come grande storia del mondo. Così, privata del suo fondamento riguardante la verità, la proposta cristiana rischia facilmente di cadere in qualche forma di moralismo.

    9 Aprile, 2017 - 10:26
  9. maria cristina venturi

    Lorenzo cuffini,
    oggi è la Domenica delle Palme. Non potresti almeno per un giorno deporre la tua aggressività?
    Non mi pare ne’ di aver offeso papa Francesco ne’ di averlo criticato. ho solo postato una frase di Oscar Wilde.
    Quando dico che la proposta fatta nelle parrocchie spesso annoia e allontana i giovani sto solo dicendo una realtà, che anche papa Francesco rileva: l’allontanamento dei giovani dopola Cresima dalla fede. E’ un fatto.
    Ci saranno delle ragioni , no?
    Io posso aver torto ma ho solo cercato di dire quali secondo me ( e anche secondo altri) possono essere le ragioni: una fede ridotta a puro scoutismo e volontariato, per chi non ha lo spirito del boy-scout non è attaente.
    come ripeto non ho nessuna intenzione di offendere o criticare.
    per una volta cerca anche tu di essere meno aggressivo!
    buona domenica.

    9 Aprile, 2017 - 10:30
  10. maria cristina venturi

    Per esempio si pensa che ai giovani non interessi la bellezza e la sacralità della Liturgia. si pensa che per attirare i giovani in Chiesa si debbano fare delle celebrazioni ridotte al minimo, con canti moderni, battimani, spettacolini infantili, teniamoci-tutti-per-mano-, il prete che scende col microfono a dialogare col “pubblico” ecc. ecc. di queste parodie di Messe quando i miei figli erano piccoli e andavano al Cathechismo me ne sono dovute sorbire parecchie . ti posso assicurare che non piacevano neppure ai bambini di dieci anni.
    I giovani sono estremamente colpiti dalla bellezza e dalla spiritualità ed annoiati da cerimonie sciatte e senza spiritualità.
    conosco un giovane che è ritornato alla fede cattolica semplicemente dopo essere entrato, per caso, in una abbazia benedettina e ascoltato il canto sublime delle monache e la Santa Messa celebrata con sacralità e bellezza.
    Molti alzeranno con sussiego i sopraccigli, diranno che sono una nostalgica di” pizzi e merletti”, ma vi prego di non essere cosi’ superficiali.
    Lex orandi lex credendi. il modo in cui si propone ai giovani di pregare e di partecipare alle cerimonie religiose è molto importante.
    Il card. Sarah, ultimamente, sta continuamente richiamando all’importanza della Liturgia. Benedetto XVI aveva fatto altrettanto ma come una
    voce che grida nel deserto.

    9 Aprile, 2017 - 10:41
  11. picchio

    perchè i giovani abbandonano la fede dopo la Cresima?
    Intanto farei notare come ora si stratta di una scelta consapevole mentre negli anni preconciliari l’adesione alla Chiesa era qualcosa di culturale e formale. Già negli anni prima del Concilio , qui in Valle d’Aosta, la partecipazione attiva alla Messa era vista come una cosa esclusivamente di donne e bambini. Solo le donne e i bambini si sedevano tra i banchi, gli uomini stavano in piedi in fondo alla Chiesa, o chiacchieravano fuori ed entravano solo prima della Consacrazione per riuscire poco dopo. Quindi non ne farei solo una question e liturgica.
    Direi che ora la maggior parte dei giovani che abbandona la fede dopo la Cresima, in realtà non ha mai vissuto un incontro personale con Cristo, che in primis dovrebbe esserti insegnato dalla famiglia con le parole, ma soprattutto con l’esempio. Se gli stessi genitori spingono i figli a frequentare il catechismo, fare la prima comunione,la cresima come qualcosa che “deve essere fatto”, ma sono i primi a sbuffare e lamentarsi se il parroco chiede loro di accompagnare i figli a Messa è ovvio che i figli abbandoneranno qualcosa che hanno loro imposto e mai vissuto.
    I giovani che ho visto preservare sono di due tipi: quelli provenienti da famiglie in cui la Fede è vissuta ogni giorno e non relegata ad un’ora di culto settimanale e i giovani dei movimenti ecclesiali.
    Nei movimenti c’è una grande integrazione tra l’aspetto verticale della fede, il rapporto personale con Dio, e quello orizzontale, il rapporto con i fratelli, l’uno arricchisce l’altro e non esiste l’uno senza l’altro, per cui cadono i discorsi di mera fratellanza o solidarietà fine a se stessa.
    Tra l’altro in questi movimenti, penso ai focolarini che sono quelli che conosco meglio, le liturgie lontane sono anni luce dai desiderata del card. Sarah.
    cristina Vicquery

    9 Aprile, 2017 - 11:57
  12. picchio

    ovviamente era..le liturgie sono lontane anni luce dai desiderata del card. Sarah..
    cristina VICQUERY

    9 Aprile, 2017 - 12:00
  13. Lorenzo Cuffini

    Sono lieto che le Palme ti portino una ventata irenista, Maria Cristina.
    Cio’ non toglie che quello che hai scritto lì sopra sia una panzana bella e buona.
    Alludo al ” bravi e buoni” e alla sfilza di caratteristiche da giovane avanguardista.
    Se poi vuoi credere, proiettando le tue convinzioni personali, che i ragazzi smettano di andare in Chiesa sopo la Cresima perché non c’è più il V.O., padronissima.
    Si puo’ anche credere che in ogni settimana ci sono sei venerdì.

    9 Aprile, 2017 - 12:08
  14. Victoria Boe

    ” l’allontanamento dei giovani dopola Cresima dalla fede. E’ un fatto.
    Ci saranno delle ragioni , no?”
    Parole di M.C. Venturi.

    Ma certo che ci sono. Io ne ho parlato più volte.
    L’allontanamento è dovuto ad una crisi inerente la crescita dei ragazzi, i quali proprio dopo la cresima attraversano un tempo “strano” di ribellione a tutto e a tutti.
    Chi è medico e genitore( non superficiale) dovrebbe saperlo meglio di tutti. Il ragazzo di quell’età non si accontenta più di quel che gli è stato detto dagli adulti, siano essi genitori, preti, insegnanti. Cominciano a rendersi autonomi e a pensare con la propria testa, a chiedersi consapevolmente il perché e il percome delle cose; e quando si trovano spiazzati di fronte a certi fatti, la fede catechistica va a farsi benedire, non li convince più.
    Non è tanto difficile da capire.
    E non è un male che i ragazzi facciano un percorso ragionato, anche se difficile, di vita cercando di verificare il più possibile quanto hanno appreso quasi per inerzia, affidandosi totalmente agli altri.
    Significa che stanno maturando, che hanno una testa pensante, ma bisogna non perderli d’occhio e accompagnarli con discrezione e intelligenza, senza imposizioni che sarebbero controproducenti.
    Del resto, quella di prima era solo una fede “insegnata”, ovvero una fede di carta. Solo parzialmente vera. Alcuni potrebbero anche continuare in quel tipo di fede, che però, a mio avviso, è una fede immatura e imposta a sé stessi per motivi che andrebbero psicanalizzati.
    La fede vera arriva, ammesso che arrivi , a poco a poco col passare degli anni e con l’incidenza degli avvenimenti nella loro vita. Con la riflessione e con la conoscenza.
    Oggi io avverto tra i ragazzi, fatte le debite eccezioni, una maggiore maturità rispetto a qualche generazione fa. Per cui non mi meraviglio che nelle loro scelte di vita, ivi compresa la religione o il matrimonio, siano più determinati.
    Dio troverà il modo di chiamarli al desiderio di Lui nei modi più appropriati, quando sarà il tempo giusto.
    Ma i tempi di Dio sono diversi dai nostri.

    9 Aprile, 2017 - 16:07
  15. roberto 55

    A Panama ci sarà Papa Francesco.
    Augh !

    Roberto Caligaris

    9 Aprile, 2017 - 23:50
  16. LuigiMortari Fides

    Io ne ho parlato più volte.

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    10 Aprile, 2017 - 7:08
  17. Federico Benedetti

    Anche i miei nonni dicevano “l’anno prossimo/la prossima Pasqua/la prossima estate SE CI SARO’…”.
    Glig anziani si rendono conto del tempo che passa, di quell’appuntamento inesorabile che si avvicina e, forse anche un po’ per scaramanzia, mettono le mani avanti. Non ci vedrei nient’altro.
    Le GMG, a differenza delle visite pastorali, vengono organizzate in largo anticipo e può capitare che vi partecipi un papa diverso da quello che l’aveva “preparata”: è capitato a Benedetto XVI e allo stesso Francesco, capiterà anche al prossimo papa.

    10 Aprile, 2017 - 9:28
  18. Amigoni p. Luigi

    Mi auguro che il Papa sia presente ed efficiente a Panama e anche a successivi eventi. Chiaramente: “Si Dios lo quiere” e se i cattolici super-papisti (di ieri) non alimenteranno “dubia”.

    13 Aprile, 2017 - 13:46

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