Il Papa a Lund: non possiamo rassegnarci alla divisione

La giornata di Lund è ricca di parole da memorizzare: come vuole il mio metodo, ne farò un’antologia e prendo il titolo dal primo dei due interventi del Papa. Nei commenti insieme ai testi darò i link alle fonti.

36 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Percorso comune. Alle 14.30 del pomeriggio Preghiera Ecumenica Comune nella Cattedrale Luterana di Lund, omelia di Francesco: Questo incontro di preghiera è anche un momento per rendere grazie a Dio per l’impegno di tanti nostri fratelli, di diverse comunità ecclesiali, che non si sono rassegnati alla divisione, ma che hanno mantenuto viva la speranza della riconciliazione tra tutti coloro che credono nell’unico Signore. Cattolici e luterani abbiamo cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione. Ora, nel contesto della commemorazione comune della Riforma del 1517, abbiamo una nuova opportunità di accogliere un percorso comune, che ha preso forma negli ultimi cinquant’anni nel dialogo ecumenico tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica. Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi. Abbiamo la possibilità di riparare ad un momento cruciale della nostra storia, superando controversie e malintesi che spesso ci hanno impedito di comprenderci gli uni gli altri.

    31 Ottobre, 2016 - 22:21
  2. Luigi Accattoli

    Uomini di potere. Dall’omelia 2: Il Padre ci guarda, e il suo sguardo di amore ci incoraggia a purificare il nostro passato e a lavorare nel presente per realizzare quel futuro di unità a cui tanto anela. Anche noi dobbiamo guardare con amore e onestà al nostro passato e riconoscere l’errore e chiedere perdono: Dio solo è il giudice. Si deve riconoscere con la stessa onestà e amore che la nostra divisione si allontanava dalla intuizione originaria del popolo di Dio, che aspira naturalmente a rimanere unito, ed è stata storicamente perpetuata da uomini di potere di questo mondo più che per la volontà del popolo fedele, che sempre e in ogni luogo ha bisogno di essere guidato con sicurezza e tenerezza dal suo Buon Pastore. Tuttavia, c’era una sincera volontà da entrambe le parti di professare e difendere la vera fede, ma siamo anche consapevoli che ci siamo chiusi in noi stessi per paura o pregiudizio verso la fede che gli altri professano con un accento e un linguaggio diversi.

    31 Ottobre, 2016 - 22:22
  3. Luigi Accattoli

    Evidenza all’unità. Dall’omelia 3: Gesù ci ricorda: «Senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5). Egli è colui che ci sostiene e ci incoraggia a cercare i modi per rendere l’unità una realtà sempre più evidente. Indubbiamente la separazione è stata un’immensa fonte di sofferenze e di incomprensioni; ma al tempo stesso ci ha portato a prendere coscienza sinceramente che senza di lui non possiamo fare nulla, dandoci la possibilità di capire meglio alcuni aspetti della nostra fede. Con gratitudine riconosciamo che la Riforma ha contribuito a dare maggiore centralità alla Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. Attraverso l’ascolto comune della Parola di Dio nelle Scritture, il dialogo tra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale, di cui celebriamo il 50° anniversario, ha compiuto passi importanti.

    31 Ottobre, 2016 - 22:23
  4. Luigi Accattoli

    Dichiarazione congiunta. A conclusione della Preghiera Ecumenica Comune il Papa e il Vescovo Munib Yunan, Presidente della LWF (Lutheran World Federation), hanno firmato una Dichiarazione congiunta: Mentre siamo profondamente grati per i doni spirituali e teologici ricevuti attraverso la Riforma, confessiamo e deploriamo davanti a Cristo il fatto che luterani e cattolici hanno ferito l’unità visibile della Chiesa. Differenze teologiche sono state accompagnate da pregiudizi e conflitti e la religione è stata strumentalizzata per fini politici. La nostra comune fede in Gesù Cristo e il nostro battesimo esigono da noi una conversione quotidiana, grazie alla quale ripudiamo i dissensi e i conflitti storici che ostacolano il ministero della riconciliazione. Mentre il passato non può essere cambiato, la memoria e il modo di fare memoria possono essere trasformati. Preghiamo per la guarigione delle nostre ferite e delle memorie che oscurano la nostra visione gli uni degli altri. Rifiutiamo categoricamente ogni odio e ogni violenza, passati e presenti, specialmente quelli attuati in nome della religione. Oggi ascoltiamo il comando di Dio di mettere da parte ogni conflitto. Riconosciamo che siamo liberati per grazia per camminare verso la comunione a cui Dio continuamente ci chiama.

    31 Ottobre, 2016 - 22:23
  5. Luigi Accattoli

    Stringendoci nella fede. Dalla Dichiarazione congiunta 2: Facciamo appello a tutte le parrocchie e comunità luterane e cattoliche, perché siano coraggiose e creative, gioiose e piene di speranza nel loro impegno a continuare la grande avventura che ci aspetta. Piuttosto che i conflitti del passato, il dono divino dell’unità tra di noi guiderà la collaborazione e approfondirà la nostra solidarietà. Stringendoci nella fede a Cristo, pregando insieme, ascoltandoci a vicenda, vivendo l’amore di Cristo nelle nostre relazioni, noi, cattolici e luterani, ci apriamo alla potenza di Dio Uno e Trino. Radicati in Cristo e rendendo a Lui testimonianza, rinnoviamo la nostra determinazione ad essere fedeli araldi dell’amore infinito di Dio per tutta l’umanità.

    31 Ottobre, 2016 - 22:24
  6. roberto 55

    Credo sia giusto, come “pianerottolo”, riconoscersi nelle parole spese dall’amico Luigi / Fides nel precedente “post”: parole di ringraziamento al Signore perché ci sta permettendo di vivere un bellissimo momento di comunione con i nostri “fratelli separati” delle Chiese luterane, ma anche parole di preghiera che accompagnino e sostengano lo sforzo di Papa Francesco di guidare il “popolo di Dio” sulla strada – cominciata con il Concilio Vaticano II, e tutt’ora difficile, lunghissima, ma necessaria – della ricerca di una vera, autentica unità con quei fratelli, e, infine, parole di impegno a continuare, come “popolo di Dio”, questo cammino di incontro indicatoci dal nostro Papa e dalla nostra Chiesa.

    Buona festività di Ognissanti, amici !

    Roberto Caligaris

    1 Novembre, 2016 - 9:37
  7. Federico Benedetti

    Si insiste solo sull’unità, ma il problema è la ricerca della verità. Senza verità non potrà mai esserci una vera unità. Bisogna andare oltre le divisioni riconoscendo gli errori del passato, ma nella verità.

    1 Novembre, 2016 - 13:47
  8. Enrico Usvelli

    ‘Differenze teologiche sono state accompagnate da pregiudizi e conflitti e la religione è stata strumentalizzata per fini politici’

    ‘Gesù ci ricorda: «Senza di me non potete far nulla»’

    Io spero e credo che se gli uomini metteranno da parte pregiudizi e conflitti e sinceramente si rivolgeranno a Dio, ci penserà Lui ad eliminare le differenze teologiche. Nella verità, ovviamente, come giustamente ricordava Federico.
    Nel complesso trovo molto belle le parole riportate da Luigi, sia quelle del Papa che quelle pronunciate congiuntamente

    1 Novembre, 2016 - 18:49
  9. Lorenzo Cuffini

    Belle, e in grado di dissipare ogni fraintendimento.
    A meno che non si voglia fraintendere per forza e gridare al lupo al lupo ad ogni costo…..

    1 Novembre, 2016 - 19:30
  10. Clodine-Claudia Leo

    Lutero è parte del passato ed è stato giudicatoda Dio. La storia va avanti, e cercare l’unità, senza compromessi né ambiguità, ancorati saldamente al deposito della fede, è cosa buona. Se è volontà di Dio, chi siamo noi per fermare il corso degli eventi..
    ” Noi dobbiamo mantenerci saldi nella comunione con la Chiesa che è la Cattolica ed è chiamata la cattolica non solo dai suoi membri, ma anche da tutti i suoi avversari: che lo vogliano o no, anche gli eretici e gli scismatici,”- “essa possiede il nome di cattolica e solo essa l’ha mantenuto non senza diritto tra tante e tante eresie benché tutti gli eretici si vogliono chiamare cattolici”

    Agostino “De Vera Religione”

    1 Novembre, 2016 - 20:24
  11. Lorenzo Cuffini

    Certo: parte del passato e giudicato.
    Lutero, come tutti quanti.

    1 Novembre, 2016 - 20:50
  12. roberto 55

    Giusto, amico Enrique: credo proprio che, alla luce delle belle ed inequivoche (concordo con Lorenzo) parole del nostro Papa, quel che dobbiamo e possiamo fare non sia altro che affidarci a Dio, alla nostra Chiesa, ed a Papa Francesco affinchè ci guidino sulla strada dell’incontro con i nostri “fratelli separati”.

    Un caro saluto.

    Roberto Caligaris

    1 Novembre, 2016 - 22:11
  13. LuigiMortari FIdes

    Qualcuno mi sa dire dove trovare i canti della celebrazione di Lund?
    Grazie!!!

    2 Novembre, 2016 - 9:12
  14. Lorenzo Cuffini

    Interessante, e normale, considerare come non solo in campo cattolico ci sia chi storce il nasino schizzinoso davanti a questa iniziativa congiunta di Lund.
    ” Tra i luterani, c’è addirittura chi considera che il papa di Roma non dovrebbe presenziare di persona a questa celebrazione, per lasciarle la sua tonalità propriamente protestante. ”
    Ottimo segno.
    Se le resistenze sonoè bipartisan, ragion di piu’ per dire che la drezione è giusta.

    2 Novembre, 2016 - 9:24
  15. Enrico Usvelli

    Concordo con te Lorenzo.

    2 Novembre, 2016 - 10:41
  16. Clodine-Claudia Leo

    Tutto questo entusiasmo a me, sommessamente, pare esagerato.Capisco tutto, ma quello che mi riesce difficile da capire è il fine che si vuole raggiungere con questo incontro ecumenico. Un fine, o meglio, un traguardo che non mi è ancora ben chiaro e ho la sensazione che voglia andare al di là di ciò che appare -lo dico fuori dai denti- ci ravviso il preludio a qualcosa del quale presto o tardi ci dovremo confrontare.
    Non è piaciuto neppure un po’, ad esempio, il riferimento alla parabola della vite e dei tralci in cui ai “rami secchi” si associa una sorta di mal comune mezzo gaudio: cattolici e luterani entrambi rami secchi? Non fu la Chiesa Apostolica a portare frutti di separazione nel 1517. Non siamo affatto “rami secchi” di un unico albero che non porta frutti. Posso comprendere i motivi che ispirarono i riformatori in quel momento storico giustificati dal mal costume e dallo scelleratao mecenatismo dei papi e via discorrendo. Ma l’aspetto visibile e umano della Chiesa non avrebbe dovuto essere confuso con l’essenza anche riguardo la Tradizione, la fede la scrittura. A margine:ciò che ha prodotto Il luteranesimo non corso della storia a venire è di gran lunga più spregevole e spregiudicato rispetto all’intera epopea della Chiesa inclusi i momenti peggiori.

    3 Novembre, 2016 - 9:54
  17. Clodine-Claudia Leo

    Eppoi, si disse: “Ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide”;
    Cosa ci unisce. Il battesimo? No! Per noi i cattolici toglie il peccato originale mentre per i luterani la natura umana corrotta e dunque il peccato è invincibile.
    fede e scrittura? No! se per noi queste due fonti unitamente alla Tradizione rappresentano la Divina Rivelazione, per loro -non solo la Tradizione è carta straccia. ma anche il rapporto con Dio che è diretto, non ha mediazioni, dista anni luce dalla nostra struttura sacramentale che include il sacramento della riconciliazione.
    La scrittura? No! per loro vige il principio del “libero esame” della Scrittura e per ciò individualismo, relativismo ecc. Principio che comporta la negazione del ruolo della Chiesa e del Papa, che Lutero definisce “apostolo di Satana” e anticristo.
    Liturgico? Ma niente affatto. No alla transustansazione -apicale per noi cattolici -rinnovamento incruento del sacrificio di Cristo che si ha nella Messa- e non volgio addentrarmi nella comunione dei Santi, il Ruolo di Maria Santissima
    .. Se per voi sono semplici malntesi di una passato da ricucire, per me è come tentare di gettare un ponte nella fossa delle Marianne.

    3 Novembre, 2016 - 10:04
  18. Clodine-Claudia Leo

    se si tratta di una “stretta di mano da buoni amici sinceri”, quella non fa male a nessuno, ci mancherebbe…

    https://youtu.be/KB7Tj0AN80Q

    3 Novembre, 2016 - 10:10
  19. Lorenzo Cuffini

    Dunque: il presupposto, secondo Claudia Floris Leo,sarebbe : noi abbiamo ragione, voi torto. Adesso, dialoghiamo pure.
    🙂
    Partendo da lì, una stretta di mano da buoni amici sinceri, sarebbe quella sì, assolutamente e completamente inutile.
    Difatti, è quello il massimo delle aspirazioni dei collitorti antiecumenici.

    3 Novembre, 2016 - 11:55
  20. Luigi Accattoli

    Claudia Leo. Su ciò che ci unisce la vedo diversamente riguardo a ognuno dei temi che sollevi. Ma ora non ho tempo e mi fermo sul solo battesimo.
    Scrivi: “Cosa ci unisce. Il battesimo? No! Per noi cattolici toglie il peccato originale mentre per i luterani la natura umana corrotta e dunque il peccato è invincibile”.
    Nessun luterano tra quelli da me frequentati ha mai sostenuto che il peccato sia invincibile e neanche ho mai letto una tale affermazione in nessun loro testo, comprese le opere di Lutero. L’unità nel battesimo è fuori discussione, pur nelle diverse teologie che l’interpretano. Voglio dire che il battesimo come fatto – ovvero come sacramento – viene prima delle diverse dottrine, inoltre oggi c’è anche un accordo sulla dottrina. Al paragrafo 28 della “Dichiarazione comune” del 1999 sulla giustificazione (approvata per parte cattolica dal cardinale Ratzinger e da Papa Wojtyla) si afferma: “Insieme confessiamo che nel battesimo lo Spirito Santo unisce l’uomo a Cristo, lo giustifica e effettivamente lo rinnova”. In quello stesso testo, poco più avanti, al paragrafo 29 si legge: “Nonostante il peccato, il cristiano non è più separato da Dio, poiché, nato di nuovo mediante il battesimo e lo Spirito Santo, ritornando quotidianamente al battesimo, egli riceve il perdono del suo peccato, per cui il suo peccato non lo condanna più e non è più per lui causa di morte eterna”.

    http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_31101999_cath-luth-joint-declaration_it.html

    3 Novembre, 2016 - 17:09
  21. LuigiMortari FIdes

    Che ci siano implicazioni dottrinali e dogmatiche sul tema dell’ecumenismo è più che evidente.
    Per trovare una posizione comune su aspetti su cui ci si è divisi come ad esempio l’Eucarestia, la Madonna, il Papa, ecc. lavoreranno con elucubrazioni varie le meningi degli esperti in materia.
    IO, sono convinto che a Dio interessi infinitamente di più che i suoi figli siano una cosa sola e che nella carità che da questa unità deriva ci sia molta più Verità che in tanta dottrina.
    Il Comandamento Nuovo in fin dei conti è quello di amarsi reciprocamente; da lì dovrebbe derivare tutto il resto, consci che la Verità con la V maiuscola, nessun uomo, nessuna chiesa, nessun papa, nessun concilio può pensare di possederla interamente.

    3 Novembre, 2016 - 17:41
  22. Clodine-Claudia Leo

    La teologia protestante non è uguale a quella cattolica romana quindi anche il battesimo – per quanto grazie al dialogo teologico ecumenico si sian raggiunti importanti accordi tra le Chiese- resta ed è “seminarium ecclesiae” , “sacramentun caritatis” con il quale siamo resi conformi a Cristo,incorporati nella Chiesa e resi figli di Dio: presupposto per accedere a tutti i Sacramenti. Gesù lo ha affidato agli Apostoli dopo la Resurrezione (“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo) pertanto in assenza della continuità apostolica la validità del Battesimo è inficiata. Uscire dalla Chiesa Cattolica non toglie il carattere impresso, si resta “membri” e riammessi a garanzia dell’inserzione nella Chiesa.

    Il Vaticano II insegna che tutti i battezzati in quanto tali sono incorporati a Cristo (UR 3), ma nello stesso tempo dichiara che si può parlare soltanto di una aliqua communio, etsi non perfecta, tra i credenti in Cristo e battezzati non cattolici da una parte e la Chiesa cattolica dall’altra (UR 3).
    costituisce il vincolo sacramentale dell’unità dei credenti in Cristo. Tuttavia esso di per sé è soltanto l’inizio e l’esordio, per così dire, perché il battesimo tende intrinsecamente all’acquisto della intera vita in Cristo. Pertanto il battesimo è ordinato all’integra professione di fede, all’integrale comunione nell’istituzione della salvezza voluta da Cristo, che è la Chiesa, e infine all’integrale inserzione nella comunione eucaristica (UR 22).

    “l’ecumenismo dovrebbe consistere nel reciproco e rispettoso riconoscimento delle diversità, e il cristianesimo sarebbe alla fine l’insieme dei frammenti della realtà cristiana. Tale interpretazione del pensiero conciliare è espressione per l’appunto di quella discontinuità o rottura con la Tradizione cattolica e rappresenta una profonda falsificazione del Concilio”

    3 Novembre, 2016 - 22:25
  23. Clodine-Claudia Leo

    A dirlo è lo stesso Lutero, il quale riconosce l’importanza della Chiesa, del Papa gli riconosce ciò che gli appartiene per continuità Apostolica fin dagli albori.
    ” La Chiesa di Roma rimase sempre Chiesa anche quando si trovò in preda “dei briganti e dei ladroni” nonché dei tiranni ecclesiastici”, che non furono capaci di privarla del Battesimo, dell’Eucaristia, del- l’Evangelo, della Sacra Scrittura, dei ministeri, del nome di Cristo e di Dio.”

    Luther M. “in epist. :, Pauli commentarius , 1535 (1531) W40/1,69

    Allora, io dico, se gli stessi separati si presentano con tutto il loro bagaglio, fieri della propria appartenenza confessionale, senza iattanza e senza mimetismi . Allora,perché il cattolico dovrebbe comportarsi diversamente. Tra l’altro se partisse dalle posizioni altrui , ma..che confronto sarebbe, mi chiedo e questo, non solo a partire dalla perdita, in parte, della prorpia identità ma anche come prezzo da pagare per un dialogo a partire dagli altri piuttosto che da sé…cioè…boh..!

    4 Novembre, 2016 - 7:35
  24. Clodine-Claudia Leo

    Caro Fides, se la cosa fosse così semplice non ci sarebbero tonnellate di elucubrazioni come li chiami tu, amico mio, che non sono fossili inutili, ma pietre miliari lasciate ai posteri dai testimoni, oculari, poi dai Padri, daii Sapienti, dai profeti e dai dottori, da eminenti teologi illuminati, da Santi e Sante fin dalla fondazione della Chiesa, li, ai piedi della croce sul Calvario. Rivoli di acqua sorgiva che confluirono e giunsero a noi attraverso i grandi Concili Ecumenici che hanno sugellato “dogmi” onde far pervenire alle generazioni a venire la certezza assoluta sulla verità Rivelata da Dio proposta come fondamento di fede. E li, non esiste inganno, se ci fosse stato la Chiesa sarebbe scomparsa come tutti i grandi imperi perché possiamo ingannare noi stessi, ma Dio non si inganna né si lascia ingannare!
    Tutto quello che dovevamo sapere percorre la storia della Chiesa fino ad oggi, nessuna nuova rivelazione. Nulla manca per la creazione dell'”Uomo nuovo” in Cristo, nello Spirito Santo, solo la fede manca per la vera conversione e santificazione…
    Un abbraccio Luigifides per augurarti un sereno giorno…
    Clo

    4 Novembre, 2016 - 8:00
  25. Lorenzo Cuffini

    Relativamente al commento delle 22,25 di Claudia Floris Leo, si fa prima ad andare direttamente alla fonte da cui è tratto , e leggersi tutto il testo della conferenza di Mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, fatta ai sacerdoti europei della Fraternità San Pietro il 2 luglio 2010 a Wigratzbad.
    https://www.fssp.org/it/pozzo2010.htm

    4 Novembre, 2016 - 9:35
  26. LuigiMortari FIdes

    Carissima Clodine,
    massimo rispetto per il lavoro dei teologi, dei santi e delle sante.
    Su molti dogmi mi trovo più vicino alle posizioni protestanti.
    Credo che quello che unisce (Gesù Cristo) sia infinitamente più importante delle Verità su cui siamo divisi.

    4 Novembre, 2016 - 12:30
  27. Clodine-Claudia Leo

    Se per “fonte” ci si riferisce alla conferenza dell’Episcopo Mons. Guido Pozzo -per altro consultore per la dottrina della fede- non ho problemi a dire che mi ha facilitato nella citazione di alcuni numeri relativi al decreto (UR) in relazione al battesimo. Decreto che consta di un “pacchetto” ricco di riferimenti dottrinali di non piccolo spessore riguardanti il battesimo e – ai fini della retta comprensione sull’Ecumenismo- ho pensato servirmi di quel virgolettato a margine . Tutto qui.

    Ma sono molto grata a Cuffini per aver postato interamente l’articolo, abbastanza lungo e complesso a livello esplicativo per quanto illuminante per la retta comprensione del Concilio dal punto di vista ecclesiologico e scritturistico. Chiunque intenda approfondire l’argomento vi attinga, tenendo presente ( si vuole avere uno sguardo critico e attento) che il Decreto sull’Ecumenismo Unitatis Redintegratio (UR) e il suo contenuto teologico presenta due aspetti. A) uno riguarda la distinzione dei documenti conciliari : Costituzioni, decreti,dichiarazioni -tripartizione voluta onde evitare che decreti e dichiarazioni venissero collocati sullo stesso piano di ciò che, costitutivamente, riguarda la “fides et mores” (fede e ragione) qualificante una costituzione conciliare . B) diretta conseguenza: essendo il concilio d’impronta pastorale non dommatica né derinitoria i problemi insorgono laddove questa o quella verità venga riproposta rispetto alla “Gerarchia delle Verità” ( con diretta allusione a Paolo VI che nel capitolo 11/a della UR dava una chiara gradazione didattica nell’esposizione delle VeritàRivelate contenute nella dottrina cattolica ). ne consegue che l’intero testo, composito, ha finito col tempo per sfumare i contorni dando adito, dietro tendenze, spesso fumose alle più disparate interpretazioni, distorte , saltando a piè pari lo sforzo compiuto dal Pontefice Paolo VI…

    4 Novembre, 2016 - 13:41
  28. Clodine-Claudia Leo

    Caro Fides, anche la curia romana è di questo mondo, non meno i protestanti, lo sono anzi…fatali errori di medotologia si trovano da entrambi le parti.
    Ma, il dogma, per me, rappresneta il 2+ 2 =4 .
    Nessuna “critica”anche la più forbita e serrata come quella kantiana potrà convincermi della verità: che cioè l’essere presuppone la supremazia dell’oggetto rispetto al soggetto. Nessun discorso sulla fenomenologia, con la sua propagine individualista, potrà convincermi che le ruote non sono rotonde, ma quadrate perché è il giudizio falsato dal fenomeno che le vede tali…eh no…le ruote solo rotonde come il tavolo si regge su 4 gambe …Tali sono i 44 dogmi della Chiesa Cattolica: principi fondamentali imprescindibile, almeno per me!
    Ma anche se non condividi, ti voglio bene lo stesso..dai…

    4 Novembre, 2016 - 14:01
  29. Clodine-Claudia Leo

    sorry @corrige ” B) essendo il concilio d’impronta pastorale non dommatica né definitoria i problemi insorgono laddove questa o quella verità venga riproposta rispetto alla “Gerarchia delle Verità”

    4 Novembre, 2016 - 14:04
  30. Federico Benedetti

    Concordo con Clodine, che ringrazio per aver portato la discussione sul binario giusto. Come si possono ignorare differenze tanto significative e rilevanti tra cattolici e luterani?

    5 Novembre, 2016 - 9:51
  31. Lorenzo Cuffini

    E infatti nessuno le ignora, Fede.
    Bergoglio per primo.
    Poi c’è chi fa finta di non saperlo, come fa finta di un sacco di altre cose.

    5 Novembre, 2016 - 11:41
  32. Lorenzo Cuffini

    Quanto alla discussione, è stata portata sul binario giusto, per usare la tua espresione, fin dall’inizio , da Accattoli.
    Nella sostanza e nel metodo.
    Che, nello specifico, è stato questo: il papa ha detto certe cose. Qui ci sono gli interventi riportati testualmente, e qua vi metto i link alle fonti.
    Ignorare- come al solito – le parole dette e riportate, ignorarle completamente, sostituendo ad esse il proprio convincimento personale aprioristico, cogliendo il pretesto per ribadire altre cose , copiaincollando un intervento di altri senza indicarne l’origine , il contesto e la provenienza, a me pare provocare come al solito un bel deragliamento della discussione, quello sì significativo e rilevante.
    🙂

    5 Novembre, 2016 - 11:54
  33. Clodine-Claudia Leo

    Lorigine delle fonti è stata ben specificata: Costituzioni, decreti,dichiarazioni conciliari, basta cercarli , aprirli, e gustarli. Troppa fatica, beh allora non stia qui a ciurlare nel manico, che ce li ha fatti davvero a peperini…

    5 Novembre, 2016 - 12:58
  34. Clodine-Claudia Leo

    L’origine va cercando, oltrettutto neppure legge…dice “sa’ ho letto ma non c’ho capito un tubo”, ci può stare. Ma questo non capisce niente di niente e si permette di parlare di sostanza e di metodo! E proprio vero quando si dice che l’ignoranza, oltre che ad essere madre dell’arroganza, è la più grande arma di distruzione di massa.

    5 Novembre, 2016 - 13:04
  35. Lorenzo Cuffini

    “Questo” si limita a notare di aver parlato di sostanza e di metodo SOLO a proposito del modo di impostare la discussione da parte di Accattoli.
    Stop.
    Claudia Floris Leo ha qualcosa da eccepire su questo punto?

    5 Novembre, 2016 - 15:40

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