Francesco che ieri faceva le valigie per il viaggio

Francesco è partito stamane da Fiumicino poco dopo le 0800 per un viaggio di sei giorni che lo porterà prima a Cuba, dove incontrerà il Patriarca Kirill [stasera alle 20.00 ora italiana] e poi in Messico. E’ partito dopo una settimana strapiena di eventi giubilari che secondo i dati ufficiali ha fatto muovere da casa mezzo milione di persone. Ieri a fine mattinata il Papa ha fatto una visita a sorpresa ai preti di Roma riuniti a San Giovanni e salutandoli ha detto: “Vi lascio perché devo andare ancora, ho questo pomeriggio due appuntamenti, devo vedere degli appunti e devo fare le valigie per il viaggio”. Nei commenti i link a due miei articoli e qualche informazione sul programma messicano.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Nella cinque giorni messicana Francesco sarà impegnato su tutte le “periferie”, come ama chiamarle: dalle vittime del narcotraffico all’odissea dei migranti verso gli Usa, alle carceri, alle condizioni di vita dei nativi.

    12 Febbraio, 2016 - 17:06
  2. Luigi Accattoli

    Messa sul confine. Stasera, immediatamente dopo l’incontro con Kirill, Francesco ripartirà per Città del Messico dove domani incontrerà le autorità dello Stato e i vescovi. Lunedì a San Cristobal de Las Casas celebrerà per le comunità indigene del Chiapas. Martedì a Morelia – che è zona dei narcos – vede i giovani. Mercoledì a Ciudad Juárez visiterà un penitenziario e parlerà al mondo del lavoro, ma soprattutto celebrerà una «messa sul confine» tra il Messico e gli Stati Uniti. Si recherà da solo davanti alla rete metallica che marca il confine per salutare le migliaia di persone che seguiranno la Messa dall’altra parte. Le saluterà prima di proseguire verso la sagrestia e il palco, che sarà a 80 metri dalla frontiera.

    12 Febbraio, 2016 - 17:06
  3. Luigi Accattoli

    Primato di persecuzione. Nel secolo scorso la Chiesa ortodossa russa ha subito da parte del regime sovietico la più violenta e più lunga persecuzione nella storia del cristianesimo: gli aggettivi sono di una scheda diffusa dalla Sala Stampa Vaticana in vista dell’incontro di stasera. Secondo i dati di quella scheda, circa 350 000 ortodossi russi (tra cui 140 000 membri del clero e 400 vescovi) sono stati perseguitati per la loro fede tra il 1917 e il 1941. Nel 1939, solo 350 chiese ortodosse erano ancora aperte e soltanto due vescovi svolgevano il loro servizio. Dopo la seconda guerra mondiale, la Chiesa ortodossa è stata autorizzata a ricostruirsi, ma sotto stretto controllo del regime.

    12 Febbraio, 2016 - 17:28
  4. La concordia delle due Chiese sugli elementi – base della fede (testi sacri, celebrazione eucaristica x, sacramenti, Credo ecc.) mi ha sempre confortato. Penso che ciò che ci divide sia dovuto a cause storiche.

    12 Febbraio, 2016 - 19:04
  5. maria cristina venturi

    Politica. Pura politica.Marketing puro marketing.Successo mediatico, puro successo mediatico.
    Vanità delle vanità.
    La tristezza è che oggi tali “valori ” e “successi”siano scambiati per spirituali e religiosi quando sono ovviamente solo sul piano umano e immanente.
    Vanità delle vanità.
    Segno della completa ignoranza della dimensione spirituale della Chiesa (modernistica) odierna.Una Chiesa (modernistica)che non è ardito definire “atea” nel senso di senza Dio, senza il senso del SACRO..
    A tanto è scaduta oggi la Chiesa Romana!!!!. Che però , badate bene, per avere un qualche pellegrino in più ha dovuto ricorrere al “medioevalismo” di Padre PIO !!!ha DOVUTO INDULGERE AL CULTO DEL SANTO, così aborrito dai modernisti!
    Dai frutti li riconoscerete, disse Gesù.
    appunto: dai frutti li riconosciamo

    12 Febbraio, 2016 - 20:24
  6. Non te la prendere, Maria Cristina, la Chiesa è ancora viva, il popolo di Dio è vivo.

    12 Febbraio, 2016 - 21:50
  7. Luigi Accattoli

    Francesco e Kirill da Cuba. “Fratello. Siamo fratelli è molto chiaro che questa è la volontà di Dio” sono state le parole del Papa a Kirill al momento dell’incontro suggellate da un abbraccio prima che le porte si chiudessero dietro le loro spalle per dare inizio all’incontro tra i due.
    “Anche se le nostre difficoltà non si sono ancora appianate c’è la possibilità di incontrarci e questo è bello”, così Kirill al Papa. In precedenza, a poche ore dall’appuntamento, Francesco aveva affidato a twitter le sue speranze, parlando di “giorno di grazia” e definendo “dono di Dio” l’incontro con il Patriarca.

    12 Febbraio, 2016 - 22:37
  8. Luigi Accattoli

    Cristiani perseguitati. Ecco il paragrafo 9 della dichiarazione comune appena firmata da Francesco e Kirill a Cuba: Chiediamo alla comunità internazionale di agire urgentemente per prevenire l’ulteriore espulsione dei cristiani dal Medio Oriente. Nell’elevare la voce in difesa dei cristiani perseguitati, desideriamo esprimere la nostra compassione per le sofferenze subite dai fedeli di altre tradizioni religiose diventati anch’essi vittime della guerra civile, del caos e della violenza terroristica.

    12 Febbraio, 2016 - 22:44
  9. Luigi Accattoli

    Enzo Bianchi: “Io ho questo sogno: che Papa Francesco possa andare a Creta, al Concilio panortodosso, il prossimo giugno, e salutare i padri che saranno là raccolti, salutarli soltanto e dire ‘sono vostro fratello'”. L’ha detto ora a TV2000. E’ anche il mio sogno.

    12 Febbraio, 2016 - 23:25
  10. roberto 55

    Non solo il tuo, Luigi: credo che in questo “I have a dream” del sempre grande Padre Bianchi si possa riconoscere tutto il popolo della Chiesa di Roma.
    Nel frattempo, amici del “pianerottolo 2.0”, mi sembra giusto accompagnare il viaggio di Papa Francesco nella cara isola di Cuba ed in terra messicana con le nostre preghiere.

    Buon sabato a tutti !

    Roberto Caligaris

    13 Febbraio, 2016 - 0:59
  11. Luigi Accattoli

    Roberto tre giorni addietro a un amico esperto di Grecia e di Ortodossia, che mi chiedeva che m’aspettassi dall’appuntamento cubano e dal Concilio panortodosso di Creta, scrivevo:

    A Cuba andrà benissimo essendo tutto già scritto. La comune relazione con Roma da parte di Mosca e di Costantinopoli costituirà un elemento di razionalità e di convergenza per tutto il Concilio almeno su due temi: apertura ecumenica e disponibilità al cambiamento. Poi toccherà alla Provvidenza che ha tempi lunghi… immagino che il Concilio metterà appena in cantiere la tematica e si aggiornerà per una seconda sessione poniamo tra due anni e a quella data il Papa potrebbe andarli a salutare. Sono favorevole ai sogni come sai.

    Quello che io sognavo “tra due anni” Enzo lo sogna per giugno. Chi misura la velocità dei sogni?

    13 Febbraio, 2016 - 9:03
  12. picchio

    ora la visita in Messico. Ho letto quanto ha scritto un gesuita messicano: le trattative per il programma tra Presidente e Vaticano sono state difficili in quanto il presidente non gradiva molte parti di questo programma che però alla fine sono state mantenute, speriamo che tutto vada per il meglio.
    cristina Vicquery

    13 Febbraio, 2016 - 9:38
  13. picchio

    sull’aereo durante il volo da Cuba in Messico il papa incontra i giornalisti. Il video è postato sulla pagina FB di Spadaro, il direttore della Civiltà Cattolica. Dice che per quanto riguarda la secolarizzazione e i temi bioetici la dichiarazione congiunta deve essere interpretata in termini pastorali, e non in termini politici o sociologici. In termini pastorali perchè è l’incontro tra due vescovi.
    E chi ha orecchie per intendere, intenda.
    Cristina Vicquery

    13 Febbraio, 2016 - 10:16
  14. roberto 55

    A (tua) domanda rispondo, Luigi (un pò gramscianamente, ed un pò scherzosamente): l’ottimismo della nostra volontà.

    Ciao !

    Roberto Caligaris

    13 Febbraio, 2016 - 12:46

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